AUGURI Per un Santo Ntale ed un Felice Anno Nuovo

Miniatura tratta dal “Libro d’Ore di Carlo de Angouleme” . Courtesy Editore M.Moliero – Pubblicazioni d’Arte e Ristampe Codici Antichi – Barcellona (Spagna) – Sito web moliero.com

Roma – Museo Napoleonico: Mostra “Aspettando l’Imperatore Monumenti Archeologia e Urbanistica nella Roma di Napoleone 1809-1814 – Realtà e utopia della nuova Roma imperiale napoleonica nelle collezioni del Museo Napoleonico e del Museo di Roma19 dicembre 2019 – 31 maggio 2020

Mariagrazia Fiorentino

Nello splendido spazio del Museo Napoleonico è stata allestita una piccola mostra che vuole mettere in evidenza la forte identità di Napoleone e i suoi progetti. La mostra curata da Marco Pupillo costituisce una preziosa fonte d’informazione per gli studi storici/artistici e archeologici, attraverso un percorso segnato da 4 sezioni. “Fogli di grande formato e di forte impatto visivo, realizzati con grande cura dei particolari testimoniano una breve stagione di grande effervescenza creativa…”.

Le opere incontrano gli spazi del museo, interpretandone la storia, mettendosi in dialogo con le caratteristiche peculiari del luogo e danno l’incipit a questo percorso.

Ingresso gratuito. Da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00. Giorni 24 e 31 dicembre ore 10.00 – 14.00. La biglietteria chiude mezz’ora prima. Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio.

Publio Morbiducci – Nudi Maschili – Esposti alla Galleria Laocoonte studi e disegni delle più significative opere realizzate nell’anteguerra dall’artista romano.

Testo e foto di Donatello Urbani

Alcune vicende hanno la proprietà di caratterizzare la vita degli esseri umani in modo così determinante da influenzare e condizionare tutte le altre nel corso degli anni. Quelle relative alla seconda guerra mondiale provocarono notevoli sconvolgimenti tanto sui vincitori quanto sui vinti. Publio Morbiducci (Roma 28 agosto 1889 – Roma, 31 marzo 1963), scultore, grafico, medaglista e pittore romano, di lontane origini siciliane e marchigiane,  seguace di Duilio Cambellotti, che considerava suo maestro, negli anni fra le due guerre mondiali interpretò nei sui lavori il pensiero dominante del regime dittatoriale al potere.

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Realizzò cosi importanti monumenti quali il popolarissimo “Marinaio” nel cimitero del Verano; la Fontana con la sistemazione di Piazza del Viminale  e nel 1932, il popolarissimo Bersagliere di Porta Pia, a Roma. Notevoli a  Benevento “La Vittoria” e, a New York, la realizzazione, per il Padiglione Italiano all’Esposizione Universale del 1939, di alcune opere, inclusa l’Italia Fascista dorata, figura preminente posta sulla facciata dell’edificio celebrativo dei fasti del regime, incluse le future glorie dell’E42, che non si realizzeranno per lo scoppio della seconda Guerra Mondiale. Questa esposizione incompiuta avrebbe dovuto superare in magnificenza proprio quella statunitense.

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Scrive la curatrice della bella esposizione allestita dalla Galleria Laocoonte nella propria area espositiva di Via Monterone,13 a Roma illustrando i prestigiosi incarichi che a partire dal 1938 attendevano Publio Morbiducci : “E’ nella stessa ottica trionfalistica e celebrativa, in attesa di future olimpiadi che non ebbero luogo, che venne realizzato il Foro Italico insieme allo Stadio dei Marmi e allo Stadio del Tennis – dove furono collocate -: sessataquattro statue di atleti nel primo e diciotto nel secondo, ognuna alta 4 metri, ognuna pagata da una provincia d’Italia, tutte in marmo bianco di Carrara”. Interessante è quanto scrive nuovamente la curatrice in merito ai modelli scelti fra gli uomini e gli operai del mattatoio e di Testaccio, dove aveva lo studio, per realizzare le sue sculture: “…Sono quintessenzialmente italiani, così com’erano gli italiani prima del benessere.”

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Terminata la seconda Guerra Mondiale tutte le arti visive furono influenzate dalle varie correnti artistiche d’oltre oceano. Morbiducci avvertì il dovere di abbandonare il suo stile e negli anni 1945/46 tentò di stracciare i vecchi studi e disegni in una vera e propria operazione di rinnovamento. Trentasei di questi furono salvati da questa epurazione e sono oggi presenti, fino al 12 marzo 2020, insieme ad alcune opere pittoriche, grafiche e scultoree, nell’area espositiva della Galleria Laocoonte. Negli anni successivi Morbicucci pur avendo importanti incarichi non occupò più la posizione preminente avuta negli anni dell’anteguerra. Realizzò il busto di Pietro Mascagni e nel 1948 partecipò al concorso internazionale per la realizzazione delle Porte di San Pietro in vista dell’Anno Santo del 1950. Nel 1956, durante la ristrutturazione dell’EUR per le Olimpiadi di Roma nel 1960, furono portati a termine i gruppi dei Dioscuri presenti ai piedi della scalinata del Palazzo della Civiltà del Lavoro, il cosiddetto “Colosseo quadrato”. Saranno Bruno Mantura e Vittorio Sgarbi  con le due mostre del 1992 e 1999 sulla scultura italiana del Novecento, alle quali si aggiunge la grande retrospettiva nel dicembre del 1999  curata da L’Accademia Nazionale di San Luca, della quale era membro  fin dal 1937, a rendergli giustizia e porre la sua arte nella giusta considerazione e collocazione che merita.

Roma: Galleria Del Laocoonte – Via Monterone, 13 fino al 12 marzo 2020 con ingresso gratuito dal mercoledi al venerdi dalle ore 11,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00 (consigliabile la prenotazione. Informazioni  sul sito www.laocoontegalleria.it

Star Wars Heroes – Sono esposti a Roma fino al 29 dicembre tutti i giorni dalle ore 12,00 alle 24,00, via Arco Teatro Pace, n.3 – Galleria Sala Blu – (pressi di Piazza Navona) .

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Si può obbiettare che: “Gli eroi a Piazza Navona sono di casa”. Così in un importante convivio  s’incontrano Rey e Kylo Ren, personaggi protagonisti della pellicola della saga di Star Wars: “L’Ascesa di Skywalker”,  con le personificazioni dei fiumi del Bernini,  i calchi  dei personaggi immortalati nelle opere di Canova, esposti nel vicino Palazzo Braschi, nonchè Babbo Natale e La Befana che, sia pure in veste misera e ridotta voluta dalla burocrazia cittadina, sono in queste feste, come avvenuto per tanti anni, i protagonisti della piazza. Nella Galleria Sala Blu il pubblico potrà ammirare  le due sculture realizzate in marmo bianco di Carrara dagli artisti Paolo Noto e Fabrizio Lorenzani, ciascuna del peso di Kg.600, ispirate ai personaggi protagonisti del film diretto da J.J. Abrams, presente nelle sale dal 18 dicembre, e distribuito da The Walt Disney Company Italia che narra gli eroi dell’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

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La giovane addetta stampa, Valentina Calabrese, che in occasione del vernissage fa gli onori di casa, tiene a far presente che: “Il progetto artistico dei due scultori Paolo Noto e Fabrizio Lorenzani che vede protagonisti gli eroi della Saga Star Wars™ prende forma e anima in una dimensione classica, inserendoli di diritto tra le icone di sempre. Star Wars™, la saga concepita dal genio creativo di George Lucas, contiene riferimenti e simboli che rimandano al mito antico, all’archetipo del viaggio dell’eroe, alla contrapposizione di bene e male, incarnato negli eserciti contrapposti del Primo Ordine e della Resistenza e nei personaggi di Luke Skywalker e Darth Vader, i cui eredi sono Rey (Daisy Ridley) e Kylo Ren (Adam Driver). Utilizzando il linguaggio artistico della scultura statuaria celebrativa, che si rifà ai condottieri dell’antica Roma e ai busti dei patrioti del Risorgimento del colle del Gianicolo, la rappresentazione  nella pietra eterna che sfida il tempo, vuole immortalare e  custodire queste figure nella dimensione più epica dell’arte cinematografica, affermandone il ruolo nella cultura contemporanea”.

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Una rassegna questa che oltre tutto, vuole essere anche una celebrazione dell’arte scultorea che si pratica da secoli nelle botteghe storiche di Carrara, famose per le loro maestranze che oltre  l’accesso al marmo più pregiato al mondo, sposa per l’occasione una regina delle arti visive: la cinematografia.

 

IMMAGINARE LEONARDO: In mostra a Roma vari artisti per celebrare il genio vinciano

Maria Grazia Fiorentino –  Donatello urbani

Un notevole interesse ha richiamato la mostra curata da Tiziana Todi e allestita nella sala espositiva della Galleria Vittoria di Via Margutta a Roma. Le oltre trenta opere di noti artisti italiani esposte insieme ad altre realiozzate da esponenti significativi della Nuova Scuola Romana, che dopo il successo riscosso a Livorno e Salerno, sono  un’ulteriore occasione d’incontro con il pubblico romano per le festività natalizie. Le novità presenti in questa esposizione romana sono offerte da nuove opere, in formato 40×40, realizzate con tecniche eterogenee e varietà cromatica. Centrale nel percorso espositivo é la figura e l’opera di Leonardo e la sua straordinaria attualità, non solo per coloro che lo amano ma anche per le nuove generazioni, in considerazione del suo fascino indiscusso “tra passato e presente”. Una figura come poche, di cui talvolta si può dimenticare l’importanza storica, con la riproposizione e la contemporanea attualizzazione proprio della sua figura nella ricorrenza del 500° dalla sua scomparsa. Associare Leonardo a Roma è un viaggio dal sapore affascinante. Ricordiamo che soggiornò a Roma tra il 1513 e il 1517, seguito dai suoi assistenti e dal fratello di papa Leone X, Giuliano de’ Medici, un periodo ricco che si concluderà con la partenza per la Francia, dove porrà fine la sua esistenza. Gli artisti presenti in questa rassegna sono nell’ordine: Chiara Abbaticchio, Xante Battaglia, Tiziana Befani, Sonia Bellezza, Giuseppe Carabetta, Stefania Catenacci, Amalia Cavallaro, Luana Celli, Francesca Cervelli, Claudio Cignatta, Alessandro Cignetti, Sonia De Rossi, Roberta Di Sarra, Daria Faggi, Daniela Foschi, Giuseppe Frascaroli, Paolo Gallinaro, Nicoletta Gatti, Micaela Giuseppone, Maria Rita Gravina, Guglielmo Mattei, Angela Palese, Tommaso Pensa, Daniela Poduti Riganelli, Gualtiero Redivo, Lucio Ronca, Marco Rossati, Fabio Santoro, Rosamaria Salkin Sbiroli, Renata Solimini e Claudio Spada.

Per l’occasione è stato creato un angolo con “action painting ad hoc”, filmato da Tiziano M. Todi, visibile sulla pagina Facebook della Galleria, cui hanno dato inizio Tiziana Todi e Tiziana Befani, artista e art director del Progetto Editoriale, e man mano si sono succeduti i visitatori, realizzando tra pennelli e tanti colori, un dipinto, in ricordo della loro presenza per gli auguri natalizi.

Nel corso del  vernissage meritano una segnalazione le impressioni della curatrice della mostra nonché direttrice della Galleria, Tiziana Todi: “Abbiamo fortemente desiderato questa tappa romana, confrontandoci con gli artisti. Sono felice di questa libertà con la quale loro stessi hanno potuto esprimere la loro forza espressiva, e soprattutto noi tutti conosciamo il genio vinciano, ma nessuno era mai entrato nel suo intimo e dalla sua interiorità, ogni artista è stato libero di tirare fuori il meglio di sé”. Tra gli ospiti, molto disponibile a scambi di opinioni anche Giosuè Allegrini, Capo Ufficio Storico della Marina Militare Italiana, noto critico d’arte e già relatore nella prima tappa di Livorno, che ha dichiarato: “Uno straordinario appuntamento romano, nel quale le opere rispetto alla prima tappa di Castel Sonnino sono mutate, come è giusto che sia, ma il fil bleu, è il medesimo: la grande personalità di Leonardo, magistralmente interpretata dai tanti artisti, uniti alla Nuova Scuola Romana, spaziando tra la razionalità e l’emozionalità, perché se pur vero che da architetto, ingegnere e da scienziato si concentrò sulla realtà fenomenica, da artista è stato grandemente foriero di emozionalità per mezzo delle sue opere”. Dichiarazione che non è passata inosservata, unita a quella di Francesco Malvasi, direttore editoriale di Progetto Editoriale Editions: “In questa mostra si evidenzia un fattore stilistico ed estetico, su un’idea di Tiziana Todi, costituito dal formato delle opere degli artisti, perché questo significa proporre una visione in piccolo che include al suo interno delle proiezioni molto importanti. Opere di grande effetto e Roma costituisce anche un’occasione dovuta per gli auguri natalizi, ma questa sarà un’ulteriore tappa di un tour che proseguirà il prossimo 2020, che ci potrà portare verso la costituzione del progetto Leonardo Infinito, in cui stiamo lavorando”.

“IMMAGINARE LEONARDO”. In mostra presso la galleria Vittoria di via Margutta, 103; ingresso gratuito, fino al 23 dicembre, con i seguenti orari: 11-13 e 15-19.

 

Umbria Jazz Winter – #27 Edizione ad Orvieto dal 28 dicembre 2019 al 1 gennaio 2020.

Donatello Urbani

Numeri di tutto rispetto per l’edizione 2019/2020 di Umbria Jazz Winter #27.  Cinque giorni di musica: da mezzogiorno alle ore piccole, novanta eventi, sette location nel centro storico di Orvieto, trenta band, più di centocinquanta musicisti, una rappresentanza di altissimo livello del jazz italiano. “Musicalmente – affermano gli organizzatori nel corso della conferenza stampa – questa rassegna musicale cerca di tenere insieme due diversi caratteri, solo apparentemente antitetici ma che, al contrario, riescono ad intrecciarsi fra loro con il risultato di dar vita ad un prodotto inimitabile”.

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Così alla proposta artistico/musicale offerta ad un pubblico di esperti e di interessati alla buona musica, si contrappone l’atmosfera festaiola caratteristica delle feste di capodanno dove l’arte delle eccellenze enogastronomiche umbre occupano una posizione di tutto rilievo. Fra le tante  rappresentazioni musicali egli interessanti momenti culturali che caratterizzeranno questa manifestazione, due in particolare meritano una grande attenzione. Il primo è il concerto Gospel che  già da vari anni si tiene nel Duomo di Orvieto al termine della Messa pomeridiana di Capodanno che testimonia, fra l’altro,  l’importanza della musica afro/americana nei programmi del festival. Il secondo come affermato dagli organizzatori: “ è la notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con i Gran Cenoni di Capodanno e i concerti di prima e dopo scoccare della mezzanotte”.Una perfetta combinazione di arte,eventi, cultura, buona enogastronomia e tanta sana allegria sono gli ingredienti che Orvieto vuole offrire dal 28 dicembre 2019 al 1 gennaio 2020 ai turisti e ai visitatori colti, raffinati e buongustai.

Maggiori notizie e prenotazioni sul sito www.umbriajazz.com

DOP e IGP italiane trovano una qualificata presentazione nell’Atlante Qualivita 2020.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

E’ stato presentato a Roma il 12 c.m. l’Atlante Qualivita 2020, (per la prima volta a cura dell’Enciclopedia Italiana Treccani), alla sua decima edizione. Primo e unico volume a livello europeo dedicato alle produzioni certificate, (800 prodotti tipici, novità assoluta alcuni liquori e 35 bevande spiritose).

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Alla presenza di autorità specifiche del settore, il Ministro Bellanova nel suo intervento ricorda che: “… abbiamo un sistema tra i migliori al mondo per il controllo alimentare….”. L’On.le De Castro, della Fondazione Qualivita Treccani, sottolinea: “…l’importanza di collegare la cultura al cibo….”. Tutti questi prodotti DOP e IGP, nascono nei 5500 comuni italiani e fanno parte integrante del suo patrimonio culturale  immateriale.  Far conoscere chi produce e rende unici questi prodotti è uno degli scopi principali, insieme a coniugare e valorizzare la coltura è cultura. Perché conoscere la propria terra la si ama e la si rispetta di più. L’Atlante Qualivita si pone come sintesi profonda  di una ricchezza variegata. Edito da Treccani pag.1015 costo €.100,00.

Campus Peroni- Dal campo al consumatore

Fra le varie eccellenze dell’agricoltura italiana, quella promossa dalla Peroni, principale produttore di birra in Italia – che va sotto il nome “Campus Peroni” assume un particolare valore. L’iniziativa infatti vuole mettere in contatto diretto produttori agricoli e consumatori. Dopo un primo anno di applicazione si è tenuto a Roma il primo convegno sulle attività svolte in questo periodo che ha visto la partecipazione dello staf dirigenziale della Birra Peroni,  di Saplo,  di CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – e dei Dipartimenti di Scienze Agrarie degli Atenei di Teramo, Perugia, Firenze, Tuscia, Padova e Salerno. Campus Peroni, nato per sostenere la cultura della qualità e della sostenibilità in ambito agricolo e cerealicolo, promuove iniziative di formazione dedicate sia agli studenti delle università coinvolte sia agli imprenditori agricoli della filiera Birra Peroni che quotidianamente lavorano per la produzione della migliore qualità di orzo da birra.

sdr                                    L’intervento della Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova.

E’ stata questa l’occasione per porre all’attenzione dei consumatori un messaggio salutistico e “per discutere e confrontarsi sull’impatto e lo sviluppo che l’innovazione tecnologica apporta alla filiera agricola e i benefici che genera in termini di competitività economica e sostenibilità ambientale, accrescendo costantemente la consapevolezza dei consumatori verso scelte sempre più informate” come affermato dai vari relatori, fra i quali la Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova. “La tracciabilità e la trasparenza della filiera produttiva sono la nostra priorità” – dichiara Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne di Birra Peroni. “Campus Peroni è un luogo di condivisione d’intenti, d’interessi e di risorse che può contribuire in termini di sistema all’evoluzione del comparto agricolo e cerealicolo italiano. È un luogo aperto alla creazione di partnership che possano contribuire a innovare il settore agricolo. Uno dei compiti fondamentali di Campus è quello di anticipare i tempi e guardare al futuro per illustrare alla filiera quali sono le tematiche trasversali che influiranno e influenzeranno il settore e incideranno sulla qualità delle materie prime e del Made in Italy”.

davFederico Sannella, al centro, saluta insieme al Prof. Michele Pisante, Università di Teramo, di spalle, l’ex Ministro delle Risorse Agricole Maurizio Martina.

A queste sono seguite le dichiarazioni di Enrico Galasso, Amministratore Delegato Birra Peroni  che ha affermato:“Il mercato nel quale opera Birra Peroni è in costante evoluzione, segue le trasformazioni delle abitudini di consumo dei clienti che sono sempre più informati sulla qualità dei prodotti e sulle innovazioni aziendali. I prossimi anni saranno determinanti per rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori e quindi ai nuovi trend di mercato, continuando a produrre birre di eccellenza in modo sempre più trasparente e sostenibile”.Per tutte le news su Campus Peroni, da oggi è possibile visitare il blog  Campus.birraperoni.it

Trenitalia – Gruppo FS – : Dieci anni ad Alta Velocità

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Dieci anni fa partiva dalla Stazione Ferroviaria di Torino la prima Freccia in direzione di Milano. Fu questo l’inizio di un nuovo sistema di mobilità che ha cambiato il paese movimentando trecentocinquanta milioni di viaggiatori in 10 anni, 380 milioni di chilometri percorsi e oltre 80 città collegate, nel 2019, con una flotta di 144 Frecce. Cinque nuove stazioni alta velocità progettate da grandi architetti, 500mila posti di lavoro creati fra il 1998 e il 2018. E soprattutto la sostenibilità ambientale: 20 milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica emessi in atmosfera fra il 2008 e il 2018, grazie allo shift modale dall’auto privata e dall’aereo verso il treno, mezzo ecologico per eccellenza. Sono alcuni tra i più importanti risultati ottenuti dal sistema Alta Velocità Ferroviario Italiano dalla nascita del Frecciarossa 10 anni fa illustrati nel sito industriale Scalo San Lorenzo, a Roma, da Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale, e Gianluigi Castelli, Presidente del Gruppo FS Italiane. Sono dati di tutto rispetto e quanto mai giustificata è stata la soddisfazione dei due dirigenti nel presentarli al pubblico e alla On.le  Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica e On.le Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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La soddisfazione per i  prestigiosi traguardi raggiunti è stata accompagnata da altra ancor maggiore nell’annunciare i prossimi dove Trenitalia – Bruppo FS – è impegnata a conseguire. A partire dalla Gran Bretagna dove Trenitalia, tramite la controllata Trenitalia UK, dall’8 dicembre gestirà i servizi InterCity da Londra a Glasgow/Edimburgo (Avanti West Coast), la linea ferroviaria principale del Regno Unito. In Spagna il consorzio Ilsa, composto da Trenitalia e Air Nostrum, è stato selezionato da ADIF, il gestore dell’infrastruttura spagnola, come primo operatore privato ad accedere al mercato iberico. Il consorzio, per 10 anni, offrirà collegamenti alta velocità Madrid – Barcellona, Madrid – Valencia/Alicante e Madrid – Malaga/Siviglia. In Francia sono in corso i test per il collegamento internazionale alta velocità Milano – Parigi con il Frecciarossa 1000. L’inizio del servizio è previsto per il prossimo anno. In Tailandia il Gruppo FS Italiane si è aggiudicato il progetto High Speed Rail Linking 3 Airports, gestione e manutenzione di infrastruttura, flotta treni, stazioni e depositi della linea ferroviaria alta velocità che collegherà i tre principali aeroporti del Paese.

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I mercati internazionali riconoscono i risultati che, in 10 anni, il sistema Alta Velocità ha ottenuto in Italia producendo effetti tangibili per l’economia. I 32 miliardi  d’investimenti sul sistema rete AV hanno avuto un’incidenza annua media sul PIL dello 0,15%, fra il 1998 e il 2018. L’AV da un lato ha cambiato il concetto di viaggio consentendo la nascita di un nuovo pendolarismo, dall’altro ha dato il via alla rigenerazione dei grandi centri urbani. E soprattutto, riducendo le emissioni di CO 2 di 20 milioni di tonnellate, ha creato importanti benefici per la sostenibilità ambientale, uno dei pilastri del Piano industriale del Gruppo FS Italiane 2019-2023. Il Frecciarossa 1000 di Trenitalia è il primo treno alta velocità ad aver ottenuto la certificazione di impatto ambientale perché costruito con materiale la cui percentuale di riciclabilità è vicina al 100%. In 10 anni sono raddoppiati i chilometri percorsi dai collegamenti ferroviari, da 35 a 70 milioni. Le stazioni dell’Alta Velocità hanno segnato il ritorno, dopo 50 anni, della grande architettura ferroviaria. Sono tornate a essere un elemento trainante per la riqualificazione architettonica del tessuto urbano circostante. Con Torino Porta Susa, Milano Centrale, Reggio Emilia AV Mediopadana, Bologna Centrale AV, Roma Tiburtina e Napoli Afragola è stato ridefinito anche il concept di stazione. Non più solo luoghi di passaggio dove iniziare e finire un viaggio ma una vera e propria piazza urbana dove incontrarsi, fare acquisti, riappropriarsi del proprio tempo. Dati questi, come ha riferito l’On. Ministro Paola De Michele che non possono essere trascurati e passare inosservati  da tutti i cittadini italiani

Fellini 100. Genio Immortale. La Mostra – Omaggio della città natale al grande regista, in occasione dei 100 anni della nascita.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Grazie a Federico Fellini se l’Italia è conosciuta in tutto il mondo quale paese della “Dolce Vita”. Ancor oggi una moltitudine di locali, prevalentemente condotti da italiani, si fregia di questa etichetta nell’intento di fornire ai clienti un pizzico di italianità, siano esse culturali o enogastronomiche, eccellenze per le quali il “Bel Paese” è conosciuto in tutto il mondo.

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“A 100 anni dalla nascita, Rimini, – nelle parole del Sindaco Andrea Gnassi, –  si prepara a celebrarlo per un intero anno con una serie d’iniziative che partiranno a metà dicembre con una grande mostra nelle sale di Castel Sismondo, (antica residenza dei Malatesta, signori di Rimini) e proseguiranno per  tutto il prossimo anno per culminare  con l’apertura, a dicembre 2020, del più grande progetto museale a lui interamente dedicato.” Il percorso espositivo della mostra, che verrà inaugurata il 14 dicembre 2019 e si protrarrà fino al 15 marzo 2020”, si articola in tre sezioni. La prima racconta la storia d’Italia a partire dagli anni Venti/Trenta del secolo scorso fino agli anni Ottanta, passando per il dopoguerra, come descritta nell’immaginario dei film di Fellini. La seconda sezione è dedicata ai compagni di viaggio del regista: collaboratori o non, realmente esistiti oppure solo immaginati. Infine la terza sezione è interamente dedicata ad illustrare il progetto, del Museo Internazionale  Permanente Federico Fellini, che verrà inaugurato nel dicembre 2020.

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Dopo Rimini la mostra si trasferirà prima a Roma, nei saloni di Palazzo Venezia a partire dal prossimo aprile 2020, per proseguire successivamente a Los Angeles, Mosca e Berlino. Il Museo Fellini ruoterà intorno a tre poli:  nelle sale di Castel  Sismondo, al piano terra di Palazzo Valloni che ospita il mitico Cinema Fulgor, dove Fellini vide i primi film, mentre il terzo ed ultimo polo ospita in una grande area urbana una vera e propria “Piazza dei sogni – come affermato dai curatori – che, attraverso un percorso d’installazioni e scenografie felliniane, farà non solo da tessuto connettivo ma da creativo fil rouge tra questi due edifici dallo straordinario valore architettonico e simbolico”.

Rimini – Fellini  100. Genio Immotale. La Mostra – dal 15 dicembre 2029 al 15 marzo 2020 a Castel Sismondo. Info 0541.53399 / 704494 – mostrafellini100.it