“Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione” – In mostra a Roma dall’8 ottobre 2025 a Palazzo Bonaparte.

Mariagrazia Fiorentino  – Foto Donatello Urbani

L’arte non è solo da osservare, ma da vivere

Venere, in tutte le sue sfacciettature di bellezza, fascino e seduzione è la protagonista assoluta di questa rassegna che presenta lungo tutto il percorso espositivo, con oltre 150 opere, un omaggio al fascino femminile e alla meraviglia delle immagini, “capaci di oltrepassare epoche e confini e di creare ponti di dialogo universali”, come affermato in conferenza stampa dalle curatrici Elizabeth Brooke e Annamaria Bava, con la direzione scientifica di Francesca Villanti.

20251007_115847

                                 Sandro Filipepi detto Botticelli: “Venere” 1485/1490  – olio su tela

Nelle 7 sezioni che racchiudono le opere esposte in mostra, si narra la vita artistica ed umana di Alphonse Mucha – Ivancice 24 luglio 1860/ Praga 14 luglio 1939 – . Come riportato nel comunicato stampa:” La mostra “Alphonse Mucha. Un trionfo di Bellezza e seduzione” non si limita a raccontare l’evoluzione dello stile di Mucha: invita il visitatore a entrare nel suo mondo, restituendo l’atmosfera vibrante della sua epoca.

20251007_114706                                            Alphonse Mucha: “Autoritratto con tavolozza” – 1907 – Olio su tela

L’allestimento sarà un’esperienza avvolgente, in cui ambienti, luci, profumi, musiche e cromie condurranno il pubblico in un vero e proprio passaggio temporale, riportandolo indietro nel tempo.
Ospite d’onore della mostra è la Venere di Botticelli (1485-1490), prestata in via del tutto eccezionale dai Musei Reali – Galleria Sabauda di Torino, perfetta sintesi del concetto di bellezza e seduzione.
La Venere, icona e testimonial mondiale del fascino senza tempo, stabilisce un ponte ideale tra l’arte rinascimentale e l’Art Nouveau. Il capolavoro quattrocentesco, recentemente oggetto di approfondite indagini diagnostiche, dialoga sorprendentemente con le figure femminili di Mucha, rivelando come l’ideale di bellezza attraversi i secoli con continuità straordinaria.

20251007_114547 (1)

                                                              Alphonse Mucha: “Médée” – 1898 – Litografia a colori

A Palazzo Bonaparte, Mucha viene raccontato attraverso i suoi celebri manifesti teatrali, pannelli decorativi, calendari e illustrazioni, testimoni di un’epoca in cui l’arte si fondeva con la vita quotidiana e ne impreziosiva ogni gesto.

20251007_115608

                                              Alphonse Mucha: “Testa di ragazza” – 1900 – Bronzo, argento, doratura

Ma, su tutto, Mucha è colui che ha saputo reinventare l’immagine femminile nell’arte, trasformandola in icona di grazia e forza, protagonista indiscussa di un linguaggio decorativo – tra fiori, linee morbide e atmosfere oniriche – che ancora oggi ispira moda, grafica e design contemporaneo, fino ad influenzare il mondo dei più moderni tatuaggi dove i suoi soggetti sono diventati uno dei temi più ricorrenti e richiesti al mondo.
Mucha è stato molto più di un artista. È stato un innovatore, un comunicatore visivo capace di dare una forma seducente e riconoscibile all’immaginario della Belle Époque. I suoi celebri manifesti pubblicitari – come quelli dedicati a Sarah Bernhardt o ai profumi e ai liquori parigini – non solo resero popolare l’arte grafica, ma trasformarono il linguaggio visivo del suo tempo, anticipando i principi del design moderno.

20251007_120417                                               Alphonse Mucha: “Primerose” – 1899 – Cromolitografia

La donna di Mucha, con le sue linee flessuose, i capelli fluenti, le vesti leggere e gli elementi naturali che la circondano, è diventata l’icona universale della femminilità Art Nouveau, movimento che ha rivoluzionato le arti applicate e la visione estetica tra fine Ottocento e inizio Novecento”.

Roma – Palazzo Bonaparte – Piazza Venezia, n.5 Fino all’8 marzo 2026 dal lunedi al giovedi dalle 9,00 alle 19,30 – venerdi, sabato e domenica dalle 9,00 alle 21,00.  Costo biglietto d’ingresso intero €.18,00 – ridotto €.17,00 . Sono previste riduzioni ed agevolazioni varie. Consultare il sito web www.mostrepalazzobonaparte.itwww.arthemisia.it – tel.06.6715111- email info@arthemisia.it
.

.

ROMICS -35^ Edizione – Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games dal 2 al 5 ottobre 2025 alla Nuova Fiera Roma

Redazione – Foto Courtesy Ufficio Stampa Maurizio Quattrini

Corto Maltese, nel trentennale della scomparsa di Hugo Pratt, e i personaggi di Charles M. Schulz, in occasione del 75° anniversario, saranno i protagonisti della 35^ edizione di Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, si terrà in Fiera Roma dal 2 al 5 ottobre. Gli eventi previsti per questa occasione hanno la punta di diamante in una grande mostra dove saranno esposte tavole originali, omaggi d’autore e memorabilia, allestita in collaborazione con il Charles M. Schulz Museum e Peanuts Worldwide.

Corto Maltese_01 (1)

                                                                                                Corto Maltese

Saranno insigniti del prestigioso Romics d’Oro domenica 5 ottobre. Fabio Civitelli, Ron Clements, Oscar Martín e Kevin Pike.

Tra gli ospiti d’onore di questa edizione emergono quattro grandi protagonisti della scena internazionale: Francesca Baerald, Meredith McClaren, Carmine Di Giandomenico e Valerio Schiti.

Ad essere insigniti del Romics Special sono Jason Shiga, Martin Quenehen e Bastien Vivès.

Le mostre di questa edizione:

BUON COMPLEANNO PEANUTS! In collaborazione con Charles M. Schultz Museum, Peanuts Worldwide e Graffiti srl. Incontro celebrativo il 4 ottobre.

Peanuts_01 (2)

                                                                                                             Peanuts

FABIO CIVITELLI. L’ELEGANZA DEL SEGNO, DALL’ILLUSTRAZIONE A TEX. La mostra celebra l’arte di Fabio Civitelli, attraverso una selezione di tavole originali che ripercorrono l’intera sua carriera.

LA GEOGRAFIA DELL’IMMAGINARIO E DEL SOGNO. L’ARTE DI FRANCESCA BAERALD. Le opere di Francesca Baerald sono manufatti “ritrovati” da mondi lontani che invitano a perdersi nel viaggio e a riscoprire la meraviglia.

LUPO SOLITARIO “QUI COMINCIA LA TUA AVVENTURA”. Un percorso espositivo in forma di game interattivo per i 40 anni di Lupo Solitario in Italia per raccontare come Joe Dever.

MUTANTI E METAUMANI. Creature aliene, divinità umanizzate, esseri dal genoma alterato fin dalla nascita o scienziati trasformati da incidenti in laboratorio e avventure spaziali. Un evento che vuole celebrare con tavole e illustrazioni originali, albi rari e preziose statue da collezione, la dimensione sociale di alcuni tra i principali beniamini del fumetto superomistico classico e contemporaneo.

OSCAR MARTÍN. DA TOM & JERRY ALL’EPICA DI SOLO. Il percorso espositivo racconta la versatilità e la forza narrativa di un autore unico.

PAOLO MOTTURA: MATERICAMENTE. Mostra realizzata in collaborazione con Cart Galley.

QUENTIN BLAKE: DARE VITA ALL’IMMAGINAZIONE. Mostra dedicata a uno dei più grandi e raffinati illustratori inglesi di tutti i tempi: Sir Quentin Blake attraverso un percorso che ripercorre la sua carriera, dall’illustrazione alla serie animata L’exhibit è realizzato in collaborazione con Cartoons on the bay (RAI Com), Eaglet Films e RAI Kids. Incontro celebrativo sabato 4 ottobre.

Gli eventi speciali:

MUSICOMICS – Premio Romics Musica per Immagini.

TOPOLINO E LA VIA DELLA STORIA – SULLA VIA DELLA ROMA ANTICA. Incontro con gli autori Francesco Artibani e Alessandro Perina in collaborazione con Giunti Editore domenica 5 ottobre.

FANTASY VS FANTASY – INCONTRO TRA MONDI E NUOVE VIE. Venerdì 3 ottobre un incontro con le autrici fantasy Cecilia Randall e Francesca Tamburini moderato da Chiara Cecilia Santamaria per riflettere su come il genere continui a reinventarsi, aprendo nuove prospettive narrative e creative.

TRA MENTE E CUORE. LE EMOZIONI NEL NOSTRO TEMPO: RISPETTO E DESIDERIO, STORIE DI LIBERTÀ. Un viaggio tra i libri e i loro autori, che con le loro opere ci fanno riflettere sulle dinamiche emotive del presente e sulla nostra società.

MANGA ISSHO – L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MANGA. In collaborazione con Star Comics, Manga Issho è un progetto editoriale europeo che unisce autori e autrici da Italia, Francia, Germania e Spagna per creare manga originali con vocazione globale.

DARK LINES – DELITTI A MATITA. Un importante incontro sull’ l’innovativa serie true crime “Dark Lines-Delitti a Matita”, una produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali per RaiPlay.

BLACK PHONE 2, il sequel del supernatural horror per la regia di Scott Derrickson, in sala dal 16 ottobre.

THE TOXIC AVENGER, superhero black comedy per la regia di Macon Blair.

LA VALLE DEI SORRISI, il nuovo horror di Paolo Strippoli, con Michele Riondino e Luca Feltri, sarà protagonista di un incontro con regista e cast, in collaborazione con Fandango e Vision Distribution.

I GRANDI ANNIVERSARI E TRIBUTI. Sabato 4 ottobre i trenta anni di Toy Story con il libro di saggistica di Christian Uva e Martina Vita e i 50 anni delle colonne sonore di Febbre da Cavallo e Fantozzi con gli autori Vince Tempera, Fabio Frizzi e Franco Bixio. Domenica 5 ottobre i novant’anni di Braccio di Ferro in Italia con Fabrizio Mazzotta, Marco Gervasio, Raggi Fotonici e Andrea Leggeri, la speciale reunion del gruppo “Il Mago, la Fata e la Zucca Bacata” oltre all’Harry Potter Tribute con un quartetto d’archi de l’Orchestra Italiana del Cinema che interpreta i temi musicali più conosciuti della saga cinematografica, in attesa del cineconcerto Harry Potter e i doni della morte che si terrà all’Auditorium della Conciliazione di Roma il 6 e 7 dicembre.

IL CONCERTO DI CRISTINA D’AVENA E I GEM BOY. sabato 4 ottobre Cristina D’Avena, voce simbolo delle sigle dei cartoni animati in Italia, unisce la sua energia alla verve comica e all’originalità musicale dei Gem Boy, per un tripudio di musica, risate e puro divertimento.

L’ARTIST ALLEY E LA SELF AREA. l’Artist Alley accoglierà oltre cinquanta artisti, con ospiti di rilievo nazionale e internazionale e occasioni di incontro diretto con il pubblico; tra i presenti Marco Gervasio, Paolo Mottura, Otto Gabos, Wally Pain, il duo Carpita a tutti, Eva Villa, Adriana Farina e Sergio Algozzino.  La Self Area ospiterà invece oltre quaranta autori e autrici indipendenti e tredici collettivi, diventando la vetrina delle autoproduzioni tra fanzine, stampe, edizioni limitate e progetti originali.

TRA GLI HIGHLIGHTS DA NON PERDERE

Dr. Pira presenta il suo nuovo libro Gatto Mondadory. Paolo Barbieri racconta le sue recenti pubblicazioni con Draghi. I custodi delle stelle (Sergio Bonelli Editore), Gatti – Leggende e Misteri (Lo Scarabeo) e il suo lavoro su Dracula (Sergio Bonelli Editore). Illustrazione, arcano e videogiochi si incontrano nell’arte di CKibe, disegnatrice e streamer su Twitch che racconta nel suo esclusivo Artbook Arckade (GigaCiao) il viaggio che ha fatto per creare i suoi tarocchi da collezione. In collaborazione con saldaPress l’incontro dedicato al volume Il Cavaliere del drago con l’autore dei disegni Emanuele Tanzillo. Boban Pesov e il creator Doppelgänger dialogano sul fumetto C’era una volta l’Est (Tunuè). Sio, Dado e Fraffrog, (Gigaciao) con Beatrice Lorenzi per raccontare il nuovo Evviva che bello!.

Torna il Romics Cosplay Award, la gara cosplay che, tra i tanti premi in palio, selezionerà la nuova coppia di cosplay che rappresenterà l’Italia al World Cosplay Summit di Nagoya 2026.

Si arricchisce di appuntamenti l’Area Kids, lo spazio dedicato alle famiglie e ai più piccoli con tantissimi laboratori di disegno realizzati in collaborazione con Giunti Editore, Tunué, GigaCiao, Gallucci Editore e Edizioni BD. Romics si conferma punto di riferimento per videogiochi e card games, tra escape room, puzzle game, retrogaming e ampie aree gioco con titoli in anteprima. Free play con postazioni Nintendo Switch 2 su Mario Kart World, il nuovo Hunter x Hunter, ideale per tornei 1vs1, PlayStation5 con il nuovo Gears of War e i tornei su League of Legends, Ea Sports Fc 26 e Super Smash Bros. Tra i Creator, solo per citarne alcuni, presenti anche Cicciogame, Roby, Jenny e LorenzIST, che attenderanno i più giovani per sessioni di meet&Greet.

INFORMAZIONI IN BREVE
Quando: da giovedì 2 a domenica 5 ottobre dalle ore 10:00 alle 20:00.
Dove: Fiera Roma, Via Portuense 1645, 00148 Roma (RM), ingresso Nord ed ingresso Est (tutti i giorni), Ingresso: L’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili esclusivamente dal sito www.romics.it o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket.

Costo dei biglietti:

Giovedì e venerdì € 12.00 (+ € 1.50 di commissione)

Sabato e domenica € 15.00 (+ € 1.50 di commissione)

Abbonamento 4 giorni € 40.00 (+ € 1.50 di commissione)

Aggiornamenti:www.romics.it https://www.facebook.com/RomicsOfficial –    https://www.instagram.com/romicsofficialhttps://www.tiktok.com/@romicsofficial

 

 

“Basilicata sacra: un altro cielo” – Cultura e fede religiosa in mostra a Roma – Palazzo della Cancelleria fino al 24 settembre 2025 con ingresso gratuito.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Ufficio Stampa Elena Grazini

Le caratteristiche proprie della fede religiosa, principale bacino dell’immenso giacimento culturale italiano, uno dei più vasti ed importanti a livello mondiale, affondano profondamente nel sistema di vita da sempre presente nei vari strati della popolazione principalmente nelle forme più semplici e popolari.

FOTO (1)

Nella Basilicata, terra di grandi energie dove la curiosità porta alla conoscenza e la conoscenza porta alla cultura,  nella semplicità della sua gente si trova la bellezza.

Questa mostra, presente dal 3 settembre a Roma nel Palazzo della Cancelleria, è un vero e proprio viaggio nelle radici spirituali, artistiche e popolari della regione Basilicata. “Basilicata sacra: un altro cielo” rientra nel Protocollo d’Intesa tra l’Agenzia di Promozione Territoriale e la Conferenza Episcopale della Basilicata al fine di valorizzare il patrimonio storico, culturale, religioso ed artistico del territorio regionale da cui è scaturito il progetto di valorizzazione dei luoghi dello spirito: una selezione di 91 luoghi lucani.

FOTOIII

Fra i vari interventi nel corso dell’inaugurazione, significativo quello della  dott.ssa Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani: “……queste tradizioni fanno parte della mia vita, iniziative come questa parlano di cultura…..”

Il direttore APT Basilicata Margherita Sarli che ha dichiarato: “La mostra mette al centro radici e tradizione ed è fatta di segni e di simboli che sono non soltanto oggetti della pietas popolare, quindi di connessione alla nostra religiosità, ma anche segni e simboli delle manifestazioni religiose, patrimonio intangibile della regione. L’invito è quindi doppio: esplorare la Regione Basilicata da un lato in maniera individuale, dall’altro in maniera collettiva partecipando alle liturgie del popolo che in Basilicata sono ancora belle, vive, e sono un momento di contatto con l’anima vera della nostra regione”.

FOTOIV

Importanti, in proposito, quanto affermato dall’arcivescovo metropolita e presidente della Conferenza Episcopale della Basilicata, CEB, Mons Davide  Carbonaro,  che ha sottolineato come “la mostra racconti il cuore di un popolo attraverso i segni che ci aiutano a conoscerli e conoscere significa amare”.

Mentre Don Antonio Laurita, consulente scientifico della mostra, ha dichiarato: “Quando l’uomo che incontra l’uomo incontra però Cristo e vive nella sua antropologia, quell’uomo è al centro dell’universo e l’universo è Dio, Questo è il grande messaggio di questa mostra: la ricerca di un altrove, un altro cielo che passa per la tradizione, ma che non è dimentico dell’innovazione. Non si tratta certamente di una mostra di arte sacra, dove  si possono ammirare opere di grande pregio. In questa rassegna sono presenti dei manufatti realizzati da artigiani locali senza alcuna pretesa di grandiosità artistica, che vengono usati dal popolo per esprimere in maniera entusiasta e collettivamente la propria devozione.  Dal mio punto di vista questa mostra vuole essere un ponte tra la religiosità popolare e la liturgia, che assolvono entrambe al desiderio di Dio che c’è in ognuno di noi. Gli atteggiamenti o tradizioni popolari, che non sono azioni liturgiche ma che spesso le precedono o le accompagnano, non nascono da un sentimentalismo locale ma hanno radici in quella fede che è il risultato dell’esperienza di Dio che altri prima di noi hanno vissuto e ci hanno tramandato; in primo luogo, gli Apostoli, le cui reliquie presenti in alcune comunità della nostra regione sono da sempre oggetto di profonda venerazione, e in secondo luogo i nostri fratelli maggiori Ebrei”.

Roma  piazza della Cancelleria – Palazzo della Cancelleria fino al 24 settembre tutti i giorni dalle 10alle 13 e dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito.

 

Echi del Tempo – Mostra a Palazzo Merulana – Roma – Arti visive nell’ottica buddista

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“L’arte deve essere carne e sangue, deve scaturire da una necessità che spesso coincide con disagio e dolore ” – (Zhang Xiaotao)

La filosofia e la religione buddista trovano in questa mostra l’apice dei loro principi, in questo contesto l’artista ha saputo compiere una evoluzione spirituale riuscendo a liberarsi dal desiderio in piena conoscenza.

20250717_124039

                                                  Zhang Xiaotao: “La luce di Buddha” – bozzetto – Olio su lino 50X40 – 2024

Da comunicato stampa: “. In esposizione 18 opere,  fonte di suggestioni magnetiche per il carattere emblematico con cui, tra pittura e tecniche di animazione digitale, fatti, situazioni e luoghi del vissuto dell’artista riaffiorano proprio come “risonanze del tempo”. Tradizione e innovazione, linguaggio pittorico e sperimentazione tecnologica si confrontano in un dialogo costante tra intimo e universale, dove traumi, memorie e paure si intrecciano a simboli, luoghi e spiritualità. È questa la cifra narrativa di Zhang Xiaotao che racconta in tal modo la società contemporanea, considerandola il “laboratorio più crudele per un artista, un libro fondamentale e senza parole, la vera università.

20250717_123946

                                            Zhang Xiaotao: “Il paesaggio corrotto – neve che vola” – Olio su lino 300X200 – 2008

L’arte è il risultato della lotta tra intuizione, riflessione e realtà. Metropoli postindustriali, colonie di insetti, santi logorati dal tempo: Zhang Xiaotao racconta il presente con immagini che sanno essere dolci e feroci, seducenti e disturbanti, frutto di una ricerca approfondita condotta sul filo dell’integrazione tra archeologia, studi tibetani e la sociologia, influenzata dalla filosofia buddista e dal suo rapporto con le credenze religiose della Cina di oggi. I suoi lavori propongono un’estetica intensa e stratificata, fatta di immagini oniriche e disturbanti, in cui convivono elementi naturali, animali, fluidi corporei, oggetti simbolici e riferimenti autobiografici”.

Grande estimatore dell’arte pittorica italiana, ha tratto ispirazione dai maggiori interpreti delle nostre arti visive e fatto della valorizzazione delle tradizioni culturali nazionali il suo principale cavallo di battaglia.

20250717_124011

                                                                     Zhang Xiaotao: “Polvere ardente 5″ – Olio su lino 300X200 – 2024

Un interessante richiamo è suggerito dalla scelta della location che ospita la mostra personale di Zhang Xiaotao,  artista tra i più raffinati interpreti dell’arte cinese contemporanea, conosciuto in Italia per aver partecipato alla 55.ma Biennale di Venezia nel 2013. Palazzo Merulana attraverso la direzione artistica di CoopCulture, non si limita ad esporre opere d’arte, ma inserisce le mostre in un dialogo tra pubblico e la realtà sociale del quartiere Esquilino dove la presenza di svariate comunità etniche “conferma la vocazione del museo a diventare sempre più un nodo dinamico di rete culturale, capace di attrarre e coinvolgere visioni globali nel cuore della Capitale”, come ha dichiarata la Direttrice Dott.ssa Paola Centanni.

La mostra ò accompagnata da catalogo a cura di Andrea Romoli Barberini in vendita presso il book shop di Palazzo Merulana.

Roma, via Merulana 121 – Mostra “Echi del tempo” fino al 28 settembre 2025. Orario visita: dal mercoledì a venerdì ore 12.00 – 20.00. Sabato e domenica: ore 10.00 – 20.00.  Chiuso il lunedì e il martedì e dal 13 al 24 agosto. Ingresso: biglietto intero € 12,00; ridotto € 10,00. Per informazioni: www.palazzomerulana.it

 

2025 EAST and WEST: INTERNATIONAL DIALOGUE EXHIBITION From Shanghai to Rome – Arte senza frontiere

Donatello Urbani

Già nel titolo ci troviamo inseriti in un contesto internazionale che non solo simboleggia, come scrivono i curatori. “un atteggiamento aperto e di reciproco scambio, ma incarna anche una riflessione continua sulla modernità, sulla costruzione dell’identità e sulla complessità delle culture globali. L’intento è quello di superare le tradizionali delimitazioni geografiche e culturali, esplorando, a partire dalla soggettività culturale e dalla dimensione interattiva del linguaggio visivo, la portata spirituale e il significato sociale dell’arte contemporanea nel contesto globale.”

Alberto Burri, Ferro, 1960 ca. Ferro, 44.5 x 57 cm, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma

                                     Alberto Burri: “Ferro” – 1960 ca – ferro – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, come riportato nel comunicato stampa: “presenta dal 15 luglio al 14 settembre 2025 la mostra “2025 East and West: International Dialogue Exhibition – From Shanghai to Rome”, a cura di Gabriele Simongini e Zhang Xiaoling, organizzata dal Ministero della Cultura, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, dalla Shanghai Academy of Fine Arts e dalla Shanghai Artists Association e realizzata da Zhong Art International”.

Tang Yongli, Sogno di Dunhuang – Guanyin dalle Mille Mani, 2003, Colore su seta, 140 x 220 cm, Studio dell'artista

                              Tang Yongli: “Sogni di Dunhuang – Avalokiteivara dalle Mille Mani” – 2003. Inchiostro e colore su seta

L’articolato percorso espositivo, a ridosso delle sale che ospitano il nuovo allestimento che verrà inaugurato ad ottobre prossimo, presenta oltre settanta opere di oltre quaranta autori, è imperniato, come affermato dal curatore Gabriele Simongini: “sul confronto tra artisti cinesi di Shanghai, principale polo culturale della nazione, e la collezione storica della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: un dialogo con le opere firmate da grandi artisti italiani del XX secolo particolarmente noti ed apprezzati in Cina e considerati maestri assoluti in Oriente, da ammirare e studiare con rispetto. Ecco allora le opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Amedeo Modigliani, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Gino Severini, Marino Marini, Giorgio Morandi, Alberto Burri, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mario Schifano, che offrono un sintetico excursus su un intero secolo descrivendo tante diverse visioni (dal Futurismo ad una sospensione di matrice postmetafisica, dall’Informale alla Scuola di Piazza del Popolo e all’Arte Povera). Queste opere si confrontano con i lavori di alcuni artisti contemporanei noti nel mondo, come Maurizio Cattelan e Rudolf Stingel, o emergenti che instaurano un dialogo plurimo: Daniela De Lorenzo, Alessandro Piangiamore, Emanuele Becheri, Davide Rivalta. La mostra offre un’opportunità unica per scoprire le opere degli artisti legati a Shanghai che ci portano ad attraversare un mondo in divenire, compreso fra due confini. Il primo è la tradizione, il secondo è una proiezione nel futuro, specchio di un Paese che nel corso degli anni ha compiuto una crescita economica e tecnologica impressionante. In questo territorio, irrorato da quella che potremmo definire come tradizione in costante divenire e in trasformazione, si cerca un volto per un presente sempre più inafferrabile. E in molti fra i lavori esposti è fondamentale vedere come tecniche quanto mai antiche, come la pittura ad inchiostro, siano al contempo valorizzate con rispetto ma anche spinte a varcare i limiti della tradizione per affrontare le sfide del presente, sia formalmente che tematicamente, con nuovi scenari visionari”.

Xin Dongwang, Antichità, 2012, Acrilico su tela, 240 × 160 cm, Studio dell'artista

                                                                           Xin Dongwang: “Antichità” – 2012. Acrilico su tela

Strutturata in tre nuclei tematici progressivi — “Riflessi dello Spazio-Tempo”, “Espansione del Pensiero”, “Generazione dell’Immaginario” — la mostra propone una pluralità di prospettive storiche, trasformazioni dei media e percezioni contemporanee, costruendo un campo di dialogo che attraversa cultura, storia ed esperienza interiore. Il primo nucleo, “Riflessi dello Spazio-Tempo”, ripercorre come, dal XX secolo ad oggi, gli artisti cinesi e italiani abbiano affrontato i processi di modernizzazione, esplorando la ricostruzione dell’identità culturale e il rinnovamento del linguaggio artistico, tra continuità spirituale della tradizione e collisioni visive contemporanee. “Espansione del Pensiero” è dedicato alla trasformazione dei materiali, dei media e dei linguaggi concettuali: attraverso sculture, installazioni e pitture costruttive, gli artisti trasformano la “materialità” in metafora della struttura del pensiero e del reale, dando forma a una narrazione del presente al tempo stesso sensibile e razionale. Infine, in “Generazione dell’Immaginario”, le opere si radicano nell’esperienza locale, nella memoria urbana e nel racconto individuale, generando paesaggi sociali e scenari psicologici che intrecciano astrazione e figurazione.

Zhai Qingxi, Viaggio Solitario, 2023, Acciaio inox, 60 × 70 cm Studio dell'artista

                                                                   Zhai Qingxi: “Viaggio solitario” – 2023. Acciaio inox 60X70

Roma –  Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Viale delle Belle Arti 131 – Mostra “2025 East and West: International Dialogue Exhibition – From Shanghai to Rome”  fino al 14 settembre 2025. Orario: da martedì a domenica ore 9.00 – 19.00. Lunedì chiuso. Ingresso: biglietto intero € 15,00; dal 1° agosto biglietto intero € 17,00; biglietto ridotto € 2,00 Per informazioni: email gan-amc@cultura.gov.it – tel. Centralino: + 39 06 32298221

Art Forum Würth di Capena – “Disseminarte”: Opere scultoree degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma – fino al 3 luglio 2025

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Lodevole fino all’inverosimile l’ospitalità concessa dall’Art Forum Würth di Capena agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma che hanno ricambiato quanto offerto con la realizzazione di opere “site-specific”  che hanno trovato una perfetta immedesimazione nell’affascinante ambiente di questa prestigiosa istituzione.

20250605_110355

Da comunicato stampa: “Allestito nell’area verde esterna del museo, il percorso espositivo presenta una serie di nove sculture inedite, esito del workshop Expanded Sculptures – Assemblaggio imprevisto alla ricerca di nuovi equilibri, condotto tra marzo e aprile 2025 dall’artista Edoardo Malagigi insieme ad Alessandra Porfidia, docente e responsabile della Scuola di Scultura dell’Accademia.

20250605_105332

Disseminarte richiama simbolicamente la capacità generativa di nuovi impulsi artistici. Nuove forme e prospettive nascono dall’impiego di materiali di recupero: dalle risorse ecologiche agli scarti della produzione industriale, in un’ottica di sostenibilità. Acciaio, cemento, ferro, legno, polistirolo diventano protagonisti delle opere che giocano con l’elasticità e la tridimensionalità delle forme.

20250605_111042

Il progetto è inoltre concepito come itinerante, prevedendo passaggi in ambienti diversi come spazi museali, aree urbane da riqualificare e zone verdi. Ad accogliere il progetto, nelle prossime tappe, il sito archeologico di Lucus Feroniae (Capena), il Mausoleo di Cecilia Metella e il complesso del San Michele (Roma).

20250605_111217

Art Forum Würth Capena –Capena (RM), viale della Buona Fortuna 2- (Uscita Fiano A1) Ingresso gratuito Orario di apertura al pubblico: lunedì – venerdì: 10.00 – 17.00 sabato e domenica aperto per eventi e laboratori creativi festivi chiuso. Info e prenotazioni visite Tel. 06/90103800 | mob. e whatsapp: 3317541611 – mail: art.forum@wuerth.it – sito  web|www.artforumwuerth.it

Wangechi Mutu – “Poemi della terra nera” – In mostra alla Galleria Borghese fino al 14 settembre 2025

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il motivo poetico e profondo dell’artista è quello di esaltare il ciclo della vita visto come gioia, gioventù, bellezza cercando di conoscere e far conoscere gli aspetti più misteriosi del reale per poi trasmettere un’impressione, una memoria.

E’ innegabile che il dialogo fra le opere di Wangechi Mutu, antropologa, newyorkese di origine e operativa a Nairobi in Kenya,  e la collezione permanente della Galleria Borghese sia di difficile interpretazione. Spetta al visitatore cercare fra le tante letture proposte dalle opere in esposizione quelle compatibili fra i due diversi linguaggi.

20250609_124233

Per una corretta lettura delle opere di Wangechi non si può prescindere dal fatto che l’antropologia aiuta a definire motivi profondi, riti oscuri ed incomprensibili anche alla più rigida classificazione positivistica che evocano tempi di civiltà millenarie.

Significativo in proposito quanto scrive la curatrice: “L’intervento di Wangechi Mutu introduce un vocabolario inedito nell’architettura storica e simbolica della Galleria Borghese. Attraverso la scultura, l’installazione e l’immagine in movimento, l’artista propone un approccio innovativo allo spazio museale, che sfida la gerarchia, la permanenza e il significato fisso. Le sue opere interrogano il peso visivo e l’autorità della collezione, adottando strategie di sospensione, fluidità e frammentazione. In tal modo il museo non si presenta come un semplice contenitore statico di oggetti, ma come un organismo vivo, in continua trasformazione, plasmato dalla perdita, dall’adattamento e dalla riconfigurazione”.

20250609_125628

Il percorso espositivo si articola in due sezioni complementari, all’interno del museo e fra le aiuole del giardino segreto dove, come scrive la curatrice: “il campo visivo del museo si ridisegna e nuove modalità di percezione si aprono al nostro sguardo.

I materiali – bronzo, legno, piume, terra, carta, acqua e cera – sono cruciali per l’etica della mostra. Il bronzo in particolare, si spoglia del suo significato più tradizionale per diventare veicolo di memoria ancestrale, di recupero e di molteplicità. Inserendo sostanze organiche, fluide, mutevoli in un contesto tradizionalmente dominato dal marmo, dallo stucco e dalle superfici dorate, l’artista ribadisce la poetica della trasformazione, del divenire, anticipando così un tema che sarà centrale nel programma espositivo del museo del 2026: le metamorfosi.”

20250609_122543

La mostra prosegue all’American Academy in Rome, dove è esposta una, parole della curatrice,  “figura in bronzo, sdraiata e coperta da una stuoia di paglia intrecciata, è intitolata alla posa yoga “shavasana” (posa del cadavere) e si ispira a un reale fatto di cronaca. La collocazione, nell’atrio dell’Accademia, alla presenza di iscrizioni funerarie romane, fa da cassa di risonanza al concetto di morte, abbandono e dignità del vivere”.

Con questa esposizione, come ha ricordato la Dott.ssa Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese, si vuole continuare nello stabilire un dialogo con l’arte contemporanea, dopo le mostre “Gesti Universali” di Giuseppe Penone (2023) e Louise Bourgeois “L’inconscio della memoria” (2024).

Maggiori notizie e informazioni sul sito www.galleriaborghese.beniculturali.it

“Passeggiando tra le Rose” a Fara in Sabina (RI) – 31 maggio – 1 e 2 giugno 2025

Donatello Urbani

Fragranza, bellezza, fascino, fragilità, tutte racchiuse in un pugno di pochi petali, ciononostante affidiamo alla rosa, nelle sue varietà di colore – rosso: passione; bianco: purezza –  il delicato e importante compito di farsi ambasciatrice dei nostri sentimenti, desideri e le nobiltà del nostro animo. Passeggiare fra le rose è immedesimarsi in un fiore per raggiungere insieme un nostro eden.

4 (2)

Prova ne sia il successo ottenuto, già nella prima giornata, dalla VII Mostra Mercato di “Passeggiando tra le Rose” a Fara in Sabina: un trionfo di natura, arte e allegria, tra vivaisti, produttori locali e laboratori creativi. Buona premessa per i giorni successivi colmi di attrazioni e cultura.

486739561_1271664338292086_7239510960285038130_n

Da comunicato stampa: “Viale Roma si è infatti trasformato in un incantevole percorso dove rose e piante in fiore hanno fatto da cornice a creazioni artigianali uniche, opere d’arte suggestive e una mostra fotografica capace di emozionare e far riflettere. I visitatori hanno potuto ammirare l’ingegno e la creatività esposti, passeggiando in un ambiente reso ancora più magico da una delicata musica in sottofondo degli Stone Flakes.

Particolare attenzione è stata dedicata ai più piccoli, che si sono divertiti e lasciati trasportare dalle letture animate a cura della Biblioteca Comunale Abate Alano di Fara in Sabina e della Librotèca di Roma, segno di un’attenzione verso la crescita culturale e l’intrattenimento dei più giovani.

1 (1)

La manifestazione ha visto anche la significativa presenza degli stand delle associazioni locali, a testimonianza di un territorio vivo, dinamico e fortemente partecipato, capace di coinvolgere la propria comunità in iniziative di valore. Non è mancato lo stand gastronomico, che ha deliziato i palati dei presenti con una varietà di piatti per tutti i gusti, offrendo un momento di ristoro e convivialità.

“Passeggiando tra le Rose”, organizzato dalla Pro Loco di Fara in Sabina APS con il patrocinio del Comune di Fara in Sabina e della Provincia di Rieti, si conferma alla sua settima edizione un appuntamento imperdibile, capace di unire la bellezza del borgo alla passione per la natura, l’arte e la cultura, creando un’esperienza indimenticabile per tutti.

Per informazioni e prenotazioni contattare l’Ufficio Turistico Comunale, in Piazza Duomo n°2, ai numeri 0765277321 e 3802838920, oppure scrivere all’indirizzo mail passeggiandotralerose.fara@gmail.com

 

 

Loggia dei Vini – Villa Borghese, Roma – mostra di nuove opere site specific della designer Johanna Grawunder e dell’artista Daniel Knorr per la seconda fase del progetto LAVINIA fino al 29 giugno 2025

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Siamo dentro un’avventura fantasy in cui collaboriamo tutti per sviluppare i nostri assurdi pensieri sconfiggere mostri e accaparrare tesori mentali.

20250526_110604

I rifiuti della città: oggetti trovati che vengono riutilizzati come galleria della memoria. Uno spazio intimo che racconta come la città si sviluppa anche nei rifiuti.

20250526_120051

Da comunicato stampa: “Il progetto LAVINIA deve il nome a Lavinia Fontana (1552 – 1614) – tra le prime artiste riconosciute dalla storia dell’arte e presente nella collezione di Galleria Borghese – e si sviluppa in parallelo alle varie fasi di restauro della loggia seicentesca. Dopo gli interventi sulla volta interna, l’affresco centrale ei pilastri del padiglione, in questa seconda fase sono stati ripristinati i muri, l’intonaco e la copertura del padiglione. Il restauro è stato effettuato da Roma Consorzio , con la cura scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali , ed è stato possibile grazie a una donazione di Ghella.

20250526_114852

Per valorizzare le mura perimetrali che verranno restaurate il prossimo anno, la designer americana Johanna Grawunder (San Diego CA, 1961) ha progettato Wiley a Roma (2025), un’installazione con una serie di lampade da muro dai colori fluo e luce UV. L’opera vuole esaltare la “pelle” del muro, la sua texture dalle stratificazioni secolari, rispettandone completamente le condizioni e vestendo di luce il muro grezzo.

20250526_113407

Architetta di formazione, cresciuta con i colori di Ettore Sottsass con cui ha lavorato a lungo, Grawunder si è avvicinata presto al mezzo della luce, cercando di integrare nei suoi progetti principi e scale architettoniche, materiali non preziosi e un’approfondita ricerca tecnologica.

20250526_120057

Al centro della Loggia, un’installazione di Daniel Knorr , artista abituato a esplorare il rapporto tra pubblico e privato, affrontando fenomeni culturali, politici e sociali. L’installazione nasce dalla riflessione che i rifiuti sono come la “trachea” di una città, ne testimoniano il respiro, la vita e il consumo. Come oggetto trovato , vengono compressi tra le pagine di un libro d’artista con una forza di oltre 50 tonnellate. Giunti alla diciassettesima edizione, i libri sono solitamente introdotti da un testo tradotto in una lingua minoritaria del paese nel quale sono realizzati. Alla Loggia dei Vini, la lingua è il latino, stabilendo un collegamento diretto con la stratificazione culturale e storica di Roma.

20250526_114931

Queste due nuove opere site-specific si aggiungono alle sedute di Gianni Politi , alla maniglia di Monika Sosnowska che apre il cancello di ingresso, alla fontana d’acqua infinita di Piero Golia e alla leggendaria lupa sulla grata di Enzo Cucchi che lascia intravedere lo spazio dell’antico ninfeo. Mentre il sentiero Dante Desire Line Poetry Path di Ross Birrell & David Harding accompagna i visitatori con le parole di Dante dentro e fuori la Loggia.

20250526_111258

Nell’antica Loggia dei Vini , realizzata tra il 1609 e il 1618 per volere di Scipione Borghese, venivano serviti, al riparo da sguardi indiscreti, vini e sorbetti: proprio per questo, ogni inaugurazione di Lavinia è associata a un gusto di gelato , secondo la stagione. Lunedì 26 maggio 2025 la primavera è celebrata da “ fragola e basilico ” . In occasione dell’inaugurazione, alle ore 20:00, il Dante (Desire Line Poetry Path) sarà celebrato da un recital per flauto solo, dal titolo Mural , una collaborazione tra l’artista Ross Birrell e il flautista e compositore libanese Wissam Boustany , basato sulla trasposizione in notazione musicale di versi di Mahmoud Darwish .

20250526_111258 - 1

Lavinia è un progetto triennale che affianca un programma di restauro e si rivolge a chi passeggia nel parco di Villa Borghese, restituendo alla città spazi dimenticati e osservando l’antico rapporto fra arte e architettura da una prospettiva contemporanea”.

Roma Loggia dei Vini, Villa Borghese – Esposizione di opere site specific della designer Johanna Grawunder e dell’artista Daniel Knorr fino al 29 giugno 2025 con ingresso libero dal giovedì alla domenica. Informazioni e prenotazioni sul sito www.laviniaroma.com

 

Mostra: “Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore” – Villa Torlonia – Casino dei Principi – Roma fino al 2 novembre 2025.

Testo e foto Donatello Urbani

Una famiglia nella vita personale – Una coppia in quella artistica accumunata da un profondo senso artistico tutto incentrato in un’arte capace di suscitare sentimenti profondi quali l’amore. Noti per molti anni come Antonietta Raphaël, (Lituania 1895/Roma1975) moglie di Mario Mafai (Roma 1902/1965), da un decennio, a seguito di più approfonditi studi, c’è nuovo indizio: Mario Mafai, marito di Antonietta Raphaël.

20250522_124143

                                Mario Mafai: “Ritratto di Antonietta nello studio di scultura” – 1934 – Collezione eredi Simona Mafai

La mostra voluta a cinquant’anni dalla scomparsa di Antonietta Raphaël e a sessanta da quella di Mario Mafai, propone una nuova riflessione sui due artisti considerati tra i protagonisti delle vicende artistiche del Novecento, espone oltre 100 opere, di cui alcune inedite e altre raramente esposte, tra dipinti, sculture e disegni, provenienti da importanti istituzioni italiane e collezioni private.

20250522_123744

                                                                                    Antonietta Raphaël: “Mario Mafai”

Da comunicato stampa: “Dai tardi anni Venti, caratterizzati dall’intensità espressiva culminata nel sodalizio definito da Roberto Longhi la “Scuola di via Cavour”, Mario e Antonietta seguono percorsi paralleli ma spesso anche divergenti, fortemente condizionati dalla realtà storica. Mario viene presto considerato un maestro indiscusso, un punto di riferimento per l’ambiente artistico romano, mantenendo il suo prestigio anche negli anni faticosi del dopoguerra. Serie pittoriche come i Fiori secchi, le Demolizioni, le Fantasie rappresentano fin dalla loro prima apparizione il volto più autentico e antiretorico della cultura italiana.

                                                                                Mario Mafai: “Fantasia – (Corteo)” – 1942

Ben diversa la sorte di Antonietta, lituana di origini ebraiche, esposta a pregiudizi di genere, costretta ad allontanarsi da Roma negli anni delle leggi razziali e della guerra, vivrà lunghi periodi di ricerca solitaria. La scoperta del suo talento avverrà solo a partire dagli anni Cinquanta con riconoscimenti via via più ampi rispetto al suo ruolo nella definizione di una linea antinovecentesca, della sua originale opera scultorea e dell’ultima accesa e felice stagione pittorica negli anni Sessanta. La mostra racconta una vicenda insieme artistica, intellettuale e sentimentale, basata sulle differenze ma anche su una trama sottile di scambi, idee e passioni comuni, in grado di trasformare in poesia ogni evento della realtà vissuta.

20250522_123437

                          Mario Mafai: “Mercato” – 1956 – Collezione Lia De Giacomo (Courtesy Studio d’arte Campaiola – Roma)

Le sezioni della mostra: La prima sezione, La “Scuola di via Cavour”, ha carattere “storico” e inquadra i primi anni, decisivi, dell’incontro di Mario, Antonietta e Scipione (Gino Bonichi), il cambio di passo determinato in gran parte dall’azione di stimolo culturale e pittorico svolto dalla Raphaël, i primi successi. Accanto a quelle di Mafai e Raphaël sono esposte anche due opere di Scipione. La sala delle vedute al piano terra accoglie sculture di Antonietta, compresi alcuni inediti di recente ritrovamento, evidenziando il nodo tematico offerto dal rapporto tra femminile, maternità/creazione e fuga, con incursioni nel mito. Tra le opere in mostra anche l’Angoscia n.2 (1936-1963) – qui esposta per la prima volta – risultato della laboriosa traduzione in pietra porfirica di un gesso del 1936.

20250522_122525

                                                                   Antonietta Raphaël: “Angoscia n.2″ – 1936/1963 – 

Ancora al piano terra, la sezione Intermezzo musicale presenta alcune opere a testimonianza della passione condivisa da Antonietta e Mario per la musica, che ritorna in varie opere, come ad esempio, i dipinti Natura morta con chitarra (1928) e La lezione di piano (1934).

20250522_122723

                                Antonietta Raphaël: “Miriam con la chitarra” – 1929 – Olio su tela applicata su tavola – Collezione privata

A seguire, la sezione Una silenziosa sfida mette l’accento sul confronto tra Mafai e Raphaël e su come i due, pur condividendo alcuni temi – disegni, ritratti e autoritratti, nudi e nature morte seguissero poi strade volutamente divergenti, risolvendo gli stessi temi con soluzioni formali distanti. Tra i ritratti anche l’inedito Ritratto di Simona, dipinto da Mario nel 1932 e qui esposto per la prima volta. All’interno della stessa sezione, un video propone interviste e documentari sui due artisti.

20250522_123830

                                                                    Mario Mafai: “Nudo” – 1940

La sala centrale del primo piano è dedicata a Mario Mafai. Filo conduttore, la “metamorfosi”, concetto esemplificato nello slittamento dal figurativo all’astratto attraverso alcuni tra i principali passaggi stilistici della maturità, dalla fase “tonale”, piena di incanto e malinconia, dei primi anni Trenta, alla vena espressionista delle Fantasie, al momento realista dei Mercati del Dopoguerra, fino alle ricerche astratte e informali degli ultimi anni.

20250522_123404

                         Mario Mafai: “Civiltà delle macchine (Condanna)” – 1960 – Olio e corde su tavola – Collezione eredi Miriam Mafai

Il percorso espositivo prosegue con la sezione Antonietta Raphaël. Un viaggio nell’identità e oltre riservata a sculture e dipinti di Antonietta che veicolano la complessa identità dell’artista alla cui formazione contribuirono molti fattori culturali, in particolare la cultura ebraica, una esistenza “nomade”, i viaggi in Sicilia, Spagna e Cina.

20250522_123251

                  Antonietta Raphaël:”Yom Kippur sulla Sinagoga” – 1932 – Olio su tela – Collezione Giuseppe Iannacone

Infine, nell’ultima saletta, a chiudere l’itinerario aperto dal grande Ritratto di Antonietta nello studio di scultura (1934) di Mafai, un solo quadro di Raphaël, Mario nello studio (Omaggio a Mafai) del 1966, racchiude tutta l’energia di una vita passata a sfidarsi e amarsi. Nello stesso spazio, una selezione di lettere autografe – frutto di una ricerca a cura di Sara Scalia, nipote degli artisti – e materiali fotografici restituiscono la vicenda umana e artistica di Mafai e Raphaël”.

Roma – Villa Torlonia – Casino dei Principi – Via Nomentana, n.70, fino al 2 novembre 2025 con orario 9 – 18 dal martedi alla domenica. Biglietti d’ingresso intero residenti a Roma €.5,00 ridotto €.4,00 – non residenti a Roma intero €.8,00 ridotto €.5,00. Possibilità di altre riduzioni, abbinamenti ad altre iniziative ed agevolazioni varie info www.museiincomuneroma.itwww.sovrintendenzaroma. www.museivillatorlonia.it-tel.060608 tutti i giorni ore 9,00/19.00