Nasce la Nuova Società FS: Treni Turistici Italiani

Mariagrazia Fiorentino – Donatello Urbani

Ben vengano queste nuove iniziative per un miglioramento del trasporto ferroviario, per un turismo rispettoso dell’ambiente in cui viviamo utilizzando il treno per il trasporto passeggeri meno inquinante, dove in primo piano viene evidenziata la bellezza del paesaggio e della natura che ci circonda, rendendoci felici per trasmetterlo agli altri.

“Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.” (Dalai Lama)

Cuccette

La presentazione al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa è avvenuta il 24 luglio u.s.

Da comunicato stampa:

Il Gruppo Ferrovie dello Stato presenta FS Treni Turistici Italiani. La nuova società nasce con la missione di proporre un’offerta di servizi ferroviari espressamente pensati e calibrati per un turismo di qualità, sostenibile e attento a riscoprire le ricchezze del territorio italiano. Un turismo che possa vivere il viaggio in treno come un momento integrante della vacanza, elemento di qualità dell’esperienza turistica complessiva. A illustrare missione e caratteristiche della società è stato l’Amministratore Delegato di FS Treni Turistici Italiani Luigi Cantamessa, nel Gruppo FS dal 2002 e Direttore Generale della Fondazione FS Italiane dal 2013.Nel corso della presentazione sono intervenuti, tra gli altri, Monsignor Liberio Andreatta, Presidente della Fondazione FS, il Presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla, l’Amministratore Delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, e Karima Delli, Presidente della Commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento Europeo.

Sono tre gli ambiti di servizio introdotti da FS Treni Turistici Italiani: Lusso, Espresso e Treni Storici e Omnibus–Regionali.

Ristoramte

 Lusso
Con la trazione dei prestigiosi treni luxury, in primis l’Orient Express – la Dolce Vita, treno di lusso italiano che debutterà a partire dal 2024, oppure il mitico Venice Simplon Orient Express di Belmond, già operante su itinerari europei

Espresso e treni storici
Con l’introduzione di nuovi collegamenti, anche notturni, su tratte a medio-lungo raggio tra le principali città italiane e località di rilevante attrazione turistica (ad esempio treni notturni o diurni da Roma/Milano per Calalzo/Cortina, San Candido, Milano – Genova con diramazioni per Ventimiglia/Livorno; Roma – Metaponto – Catanzaro via Jonica e Reggio Calabria). I collegamenti offerti con treni Espressi saranno composti da vetture anni ‘80 e ‘90 che saranno fatte oggetto di interventi di integrale riqualificazione e ammodernamento ad uso esclusivamente turistico nelle officine ferroviarie di Rimini. Officine che diventeranno una sorta di atelièr dei refitting di questo segmento, costituito da vetture in grado di offrire ambienti di servizio differenziati (carrozze ristorante con cucina espressa a bordo, vetture letto, vetture meeting, bagagliai per trasporto bici, sci e mezzi per la mobilità sostenibile). FS Treni Turistici Italiani gestirà anche le corse realizzate con i treni storici, di proprietà della Fondazione FS, in varie regioni e aree di interesse storico-paesaggistico della penisola, con programmi ad hoc e frequenze più regolari, tour che abbinano il viaggio in treno a soste per visite guidate, percorsi pedonali e degustazioni.

 Omnibus-Regionali
Sono servizi che garantiranno la circolazione di treni regionali nei week-end, a tariffe vantaggiose e accessibili a tutti, su linee che attraversano territori ricchi di storia, con borghi e aree di interesse paesaggistico e naturalistico, contraddistinte da peculiari tradizioni enogastronomiche e agroalimentari. Anche in questo caso la programmazione del viaggio, le soste e gli orari saranno studiati proprio in chiave turistico-esperienziale.

 FS Treni Turistici Italiani acquisirà gli asset e i rotabili dal parco commerciale di Trenitalia che, a seguito degli interventi di ammodernamento, andranno a costituire una flotta di treni italiani appositamente studiata per le esigenze del turista e che comprenderà anche le vetture del turismo religioso. In una fase successiva, inoltre, la nuova società acquisirà asset immobiliari quali officine per revisioni, allestimenti e interventi manutentivi. Disporrà di personale proprio come macchinisti, capotreno e manutentori, formati secondo i nuovi standard turistici.

 FS Treni Turistici Italiani opererà in sinergia con la Fondazione FS Italiane, che rimane quindi proprietaria di un parco di quasi 400 veicoli storici e tutelati, e soprattutto con le Direzioni di Business di Trenitalia: Alta Velocità, Intercity e Regionale e dell’intero Polo Passeggeri del Gruppo FS. 

 Oltre a rispondere alla crescente domanda di turismo ferroviario nel nostro Paese, FS Treni Turistici Italiani contribuirà quindi a promuovere un nuovo turismo veramente sostenibile, per raggiungere sia destinazioni note sia fuori dai classici circuiti.

 Si stima che nel 2030 i viaggiatori nel mondo raggiungeranno quota 2 miliardi. Gran parte di questi turisti sceglieranno l’Italia, con una crescita dei flussi prevista soprattutto dall’Asia. L’Italia è alla quinta posizione al mondo per numero di turisti con circa 56 milioni di arrivi internazionali nel 2022 e una previsione di oltre 75 milioni di viaggi dall’estero nel 2023. Secondo un recente studio, effettuato dall’Università Bocconi di Milano per conto della Fondazione FS, ogni viaggiatore, a fronte di 1 euro speso nell’acquisto di servizi con treno storico-turistico, spende almeno 1,50 euro e fino a 3,18   euro in beni e servizi offerti dal territorio attraversato: un effetto moltiplicatore che contribuirà a generare ricchezza per le aree interne del Paese.

 

Roma/Pompei con il Frecciarossa 1000 – Una bella iniziativa per un turismo “Mordi e Fuggi”

Roma/Pompei con il Frecciarossa 1000 – Una bella iniziativa per un turismo “Mordi e Fuggi”

Donatello Urbani

Ogni terza domenica del mese parte dalla Stazione Termini di Roma il Frecciarossa 1000 diretto senza cambi a Pompei. L’iniziativa è nata per offrire un’opportunità in più ai molti turisti interessati all’archeologia e all’arte antica che giungono in Italia con l’intento di soddisfare nel ristretto arco di tempo di 8 ore – arrivo previsto a Pompei alle 10,40 e ripartenza alle 18,40 – i loro interessi culturali. Riusciranno nel loro intento? L’area archeologica di Pompei, da visitare nel tempo concesso, si estende per varie decine di ettari e confina con altrettante di grandissimo interesse culturale sparse nei territori circostanti, quali Ercolano, un vero gioiello di arte e archeologia, Somma Vesuviana, con la splendida villa imperiale, l’area dei Campi Flegrei, con il fascino di Baia, la città sommersa ed un’infinità di siti che per nominarli tutti richiederebbe tanto spazio non concesso a questo giornale. Si tengano presenti anche le molte evidenze turistiche da quelle religiose a quelle turistiche in senso stretto: Capri e la Costiera Amalfitana, senza tralasciare il fascino offerto dalla particolare cultura popolare. Tante scelte difficili attendono quanti hanno disponibili solo 8 ore di tempo.

Il nuovo collegamento, come ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris,  si aggiunge alle 50 corse giornaliere, andata e ritorno, oggi già esistenti tra Roma e Pompei, che prevedono l’arrivo a Napoli Centrale con l’Alta Velocità e il proseguimento a destinazione con i treni regionali di Trenitalia dalla stazione di Piazza Garibaldi. Anche il nuovo collegamento con i bus Freccialink si aggiunge ai 2 Napoli Afragola-Pompei, attivi durante la stagione estiva, in connessione con i Frecciarossa sulla rotta Milano-Roma-Napoli.

 

 

 

IOBUS in espansione, avvia tours a Milano e Matera

Redazione – Foto Ufficio Stampa IOBUS

Dopo Roma e La Spezia, il bus operator tutto italiano dei tours cittadini lancia nuovi itinerari anche a Matera e stringe una partnership a Milano con Milan Open Tour.

Vedere la città a circa due metri di altezza: la distanza giusta per sentirsi al di sopra della vita quotidiana degli abituali cittadini e cogliere da una posizione privilegiata quanto di meglio sta sopra le piccole cose quotidiane che spesso assediano gli abitanti stanziali. E’ un’impressione veramente piacevole e nessun turista può mancare dal provarla.

FOTO IOBUS n.1

Da comunicato  stampa: “A distanza di un anno dal suo esordio a Roma, seguito pochi mesi dopo da un felice ‘approdo’ operativo a La Spezia-Porto Venere e Lerici, IOBUS realizza due distinte operazioni di partnership.     A Milano IOBUS ha siglato un accordo di collaborazione commerciale con l’operatore Milan Open Tour, condividendo l’idea d’uno sviluppo strategico del prodotto ‘openbus’. Questa condivisione nasce dalla necessità di valorizzare e far conoscere le città come solo chi le vive quotidianamente sa fare, ma anche con l’intento di sviluppare un innovativo prodotto ‘combinato’ che preveda tours cittadini a Roma e Milano. Il tour, infatti, sarà acquistabile con un unico biglietto presso la rete vendita e siti web delle due aziende nonché attraverso le principali OTA; inoltre – per dare ai turisti la possibilità di usufruirne al meglio – il biglietto avrà la validità di 1 anno.

“Nella recente storia degli openbus, questa formula rappresenta un unicum – sottolinea Giuseppe Cilia, Presidente del Gruppo IOBUS – perché si offre la possibilità ai turisti di effettuare un unico acquisto di viaggio per i tours previsti nelle due città, con il vantaggio non marginale, di una tariffa agevolata. Un’imponente operazione di marketing che, siamo certi, è solo l’inizio per ulteriori e importanti sviluppi futuri tra due grandi realtà dell’imprenditoria turistica italiana. ” Di eguale tenore la sottolineatura di Alfredo Palmieri, consigliere di amministrazione di Milan Open Tour: “Esprimiamo la nostra piena soddisfazione per la partnership siglata con IOBUS che permetterà di offrire ai rispettivi clienti di godere della possibilità di visitare le due città a bordo degli iconici open bus a due piani messi a disposizione da due operatori che fanno del made in italy e del legame con il territorio su cui operano, un proprio segno distintivo.”

La seconda operazione è con il partner di Matera, Martulli Viaggi –che annovera vari servizi per l’incoming lucano – e si tratta di un innovativo modello che prevede l’uso del marchio Iobus e la gestione di un bus brandizzato nonchè l’utilizzo della guida in 8 lingue  mentre l’attività commerciale viene svolta da entrambe le aziende, con i propri siti web ed attraverso le OTA. Per Fabiola Cilia, General Manager di Iobus: “Questo modello di partnership è innovativo perchè nel post-pandemìa, la cosa principale è l’espansione del marchio e fare in modo che le royalties possano essere reinvestite nelle rispettive imprese, per ammodernare le flotte, creare facilities ai clienti, introdurre agevolazioni nei servizi.” Anche per il titolare di Martulli Viaggi Gabriele Martulli: “Da tempo volevamo coniugare la nostra competenza professionale e conoscenza del territorio con un brand di alto profilo e IOBUS risponde appieno a questa esigenza. Insieme abbiamo allestito un’offerta di forte appeal per gli ospiti della nostra terra.”

Nel caso di Matera il tour previsto è un ‘one-round’ in una unica soluzione, che permette ai turisti di visitare gli angoli più iconici di questa suggestiva località del sud Italia, che è stata anche Capitale Europea della Cultura.

Assemblea Nazionale dei Produttori di Federbio – Approvato il Manifesto con le richieste per rafforzare l’intero settore biologico e biodinamico

Donatello Urbani

L’agricoltura biologica e biodinamica continua a crescere: in Italia conta quasi 93.000 operatori, più di 82.000 produttori e una superficie agricola utilizzata del 18,7%. Un trend che conferma la leadership in Europa per l’agricoltura biologica nazionale. Un modello di produzione sostenuto dal Green Deal europeo e dalla Strategia Farm to Fork, le cui indicazioni mirano a superare l’attuale agricoltura intensiva e a promuovere la transizione agroecologica nei sistemi agricoli europei.

Contro altare a tutto questo due grandi ostacoli: la semplificazione burocratica e l’abbattimento dei costi a carico degli agricoltori come ha rilevato la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini.

dav

L’ Assemblea Nazionale dei Produttori di Federbio, in rappresentanza di 50.000 agricoltori raccolti in 16 associazioni, in sinergia con la Coldiretti Bio, ha esaminato le varie problematiche presenti attualmente nei settori bio e biodinamici in Italia ed ha provveduto a redigere un manifesto riepilogativo delle richieste indispensabili alla vita delle due filiere.

  • - Riformare il sistema di certificazione e semplificare la burocrazia.

All’agricoltura biologica serve un sistema unico di certificazione, anche se affidato a più organismi privati, ma con piani di controllo standard e tariffe uniformi approvati dall’Autorità nazionale competente. È necessaria una formazione obbligatoria per gli operatori e il personale degli organismi di certificazione, con gli stessi standard di certificazione per gli ispettori e gli addetti. Per semplificare la burocrazia, gli agricoltori bio chiedono l’integrazione delle informazioni aziendali tramite piattaforme digitali per lo scambio di dati tra le Autorità e i soggetti coinvolti nel sistema di certificazione. Vogliono anche favorire l’implementazione di sistemi di autocontrollo sia verticali che territoriali, oltre al sistema di certificazione di gruppo, più adatto a realtà di Paesi Terzi.

  • - Riconoscere un giusto prezzo per gli agricoltori nel mercato dei prodotti biologici.

Gli agricoltori biologici chiedono maggiore trasparenza riguardo ai costi di produzione necessari per produrre il biologico e vogliono che il prezzo dei prodotti bio sia stabilito in modo autonomo rispetto a quelli convenzionali. Per fare questo, è necessaria l’istituzione di una Commissione Unica Nazionale (CUN) per i prezzi dei prodotti biologici, basata sui costi di produzione aggiornati e raccolti da ISMEA. Gli agricoltori biologici ritengono importante favorire accordi di filiera per garantire un giusto reddito che tenga conto delle specificità e vincoli propri del metodo biologico che devono essere comunicati ai cittadini in modo più efficace per far comprendere i valori e i benefici del bio, partendo dal lavoro degli agricoltori e allevatori.

  • - Fissare norme e standard di autoproduzione per i mezzi tecnici per l’agricoltura bio.

L’agricoltura biologica si basa sull’agroecologia e sulla circolarità, di fatto limitando l’uso di mezzi tecnici come i fertilizzanti e i biostimolatori. Per garantire rese produttive adeguate e requisiti qualitativi, è necessario l’uso di questi mezzi, sia tramite autoproduzione aziendale o in circuiti organizzati di agricoltori biologici, per aumentare la circolarità della pratica del metodo biologico nel pieno rispetto della sicurezza e della legalità, sia attraverso regole chiare e certezza nell’utilizzo di mezzi tecnici acquistati anche in relazione al rischio di contaminazioni con sostanze non ammesse. Nel contesto della strategia Farm to Fork, gli agricoltori biologici e biodinamici chiedono un quadro normativo coerente e stabile, che semplifichi le condizioni e garantisca parità a livello europeo. Vogliono utilizzare mezzi tecnici verificati senza contaminazioni non ammesse e senza costi aggiuntivi a carico degli stessi agricoltori. I principi della riduzione degli input esterni, della circolarità e delle filiere corte dovrebbero essere applicati anche all’uso dei mezzi tecnici, con possibilità di deroga in caso di assenza di rischi sanitari e ambientali.

  • - Fare dell’allevamento biologico il modello di riferimento della zootecnia italiana

Il Green Deal europeo e la crescente sensibilità dei cittadini verso il benessere animale e il contrasto al cambiamento climatico stanno ridimensionando l’allevamento intensivo. L’allevamento biologico certificato rappresenta la forma più avanzata e sostenibile, ma alcune sfide minacciano la sua crescita, come le dinamiche di prezzo dei prodotti convenzionali, la confusione informativa e la scarsa presenza nella GDO. Gli agricoltori chiedono che l’allevamento biologico diventi il modello di riferimento per l’intera zootecnia italiana, in linea con le politiche europee e la transizione ecologica e sociale. Ritengono che il metodo di allevamento biologico sia e debba rimanere lo standard più elevato di benessere animale. Chiedono inoltre una campagna di comunicazione pubblica per evidenziare i vantaggi dell’allevamento biologico e prevenire confusione tra i consumatori riguardo ad altri standard di sostenibilità.

 

 

 

 

 

 

 

Nestlé – Dolcezze e bontà italiane con la mostra: “110 anni di eccellenza in Italia. Un’impresa che si racconta” dedicata ai Baci Perugina e S.Pellegrino.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Prodotti selezionati e tanta tradizione sono le grandi opportunità che non potranno mai essere copiate, paragonate e tanto meno appetibili economicamente dalle invincibili holding che tendono ad appiattire e globalizzare le nostre locali culture, tradizioni e ricette. Perché la bellezza di un prodotto ha un valore sensoriale per uno sviluppo sempre sostenibile e rappresenta un equilibrio in cui ritroviamo noi stessi.

20230704_142207

In questa logica si ricorda un compleanno di tutto rispetto: 110 anni di presenza in Italia del Gruppo Nestlé. Quando nel 1913 venne depositata a Milano l’etichetta “Farina Lattea Nestlé” questa giovane azienda produceva e vendeva due prodotti ancora presenti nelle nostre tavole: il latte in polvere e il latte condensato, come ha ricordato Marco Travaglia, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Nestlé, nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra dedicata ai Baci Perugina e S.Pellegrino, allestita nell’atrio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

dav

Oggi Nestlé è un Gruppo Internazionale presente in molti paesi. In Italia conta 10 stabilimenti, 74 punti di vendita e da lavoro a circa 4.600 persone che a loro volta generano, per ciascun lavoratore, indirettamente 8 posti di lavoro in Italia per un totale di 43.040 addetti. Nel 2022 Nestlé ha determinato la creazione di 1.257 milioni di euro di salari lungo la filiera, ha contribuito a versare 1.537 milioni di euro di tasse nel nostro paese, pari allo 0,3% delle entrate fiscali italiane e ha elargito donazioni per un valore pari a 3,4 milioni di euro.

dav

La mostra “110 anni di eccellenza in Italia. Un’impresa si racconta” vuole evidenziare tutto questo attraverso due marchi iconici di italianità e protagoniste indiscusse della storia del Gruppo Nestlé in Italia: Baci Perugina e S.Pellegrino.

dav

I Baci Perugina, come affermato in conferenza stampa: “nacquero grazie al genio creativo di Luisa Spagnoli e da sempre sono i messaggeri di amore ed emozioni che con il loro valore storico rappresentano per il Gruppo Nestlé l’appartenenza al territorio ed il radicamento ad esso: sin dalla sua nascita, infatti, Baci Perugina ha sempre rispettato la sua tradizione, con la stessa ricetta di sempre, ma ha anche saputo sperimentare e rinnovarsi continuamente, ad esempio, con le sue edizioni limitate. Allo stesso modo l’acqua S.Pellegrino – definita lo champagne delle acque minerali – sinonimo di convivialità, fine dining, con le sue radici italiane e la sua anima internazionale, rappresenta al meglio il saper vivere all’italiana in tutto il mondo”.

dav

In mostra per I Baci Perugina alcuni prodotti e materiale pubblicitario che hanno accompagnato le varie campagne commerciali così come per S.Pellegrino viene esposto un manifesto del 1950 che reclamizza l’acqua S.Pellegrino “antiurica e anticatarrale ottima per la tavola” e la foto in bianco e nero del famoso fotografo statunitense Elliot Erwitt, edita per una campagna del 2004.

Roma – Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Via Veneto, 33 – Mostra “110 anni di eccellenza in Italia. Un’impresa si racconta” fino al 28 luglio 2023 dal lunedi al venerdi dalle ore 15,30 alle 18,00 con ingresso gratuito.

 

Stazione Termini – Roma – Inaugurata la nuova FRECCIALounge di Trenitalia

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Prima di una serie di FRECCIALounge che a breve saranno inaugurate nelle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella e Napoli Centrale, nell’intento, come ha ricordata l’AD Luigi Corradi, di offrire sempre maggiori servizi ai titolari di CartaFRECCIA Oro e Platino e non solo.

dav

Al nuovo spazio che occupa una superficie di oltre 500 mq, ubicato al piano superiore della biglietteria, si accede “con un ascensore dedicato con ingresso dalla biglietteria oppure da una scala mobile direttamente dalla galleria gommata.

sdrAi servizi di informazione, accoglienza e ristorazione che contraddistinguono tutte le sale del circuito FRECCIALounge, si aggiunge un vero e proprio giardino, il Giardino delle mura. Si tratta di una sala indipendente, arredata con 5 ampie poltrone e attrezzata con un ecosistema botanico verticale, con accesso dalla balconata e vista diretta sulle Mura Serviane”.

dav

L’attesa della partenza del treno non sarà più una pausa noiosa da trascorrere con impazienza, nella nuova lounge c’è tutto quanto per renderla utile, simpatica e forse desiderabile di un tempo più lungo.

 

Assarmatori: annual meeting 2023 a Roma, Grand Hotel Parco dei Principi

Mariagrazia Fiorentino – Foto Ufficio Stampa e Donatello Urbani

I puristi della lingua italiana consigliano di sostituire la parola “Marina” con “Marineria” per significare tutto il servizio navale che si svolge a bordo delle splendide imbarcazioni che da sempre hanno dato lustro e prestigio alla nostra nazione. Tanto con le grandi o con le piccole navi puoi scoprire il viaggio perfetto per ogni emozione perché la cosa più bella è quella di rendere gli altri felici. In questa ottica sono state esaminate le tante difficoltà che in questi anni attendono il superamento da parte di singoli armatori.

“Il PNRR non è un toccasana” parole del Ministro Musumeci che validamente sintetizzano le volontà del Governo, espresse nell’occasione anche dai Ministri Salvini, Fitto e Santanchè.

Stefano Messina 2

Da comunicato stampa: “Costi contenuti, servizi regolari ed efficienti, una funzione essenziale al servizio dell’economia del Paese. Il mare è e resta la modalità di trasporto strategicamente più importante per l’Italia, ma sul futuro della flotta nazionale incombono gli extra costi legati alle normative per la transizione energetica e le problematiche quotidiane derivanti da una macchina burocratica che non trova riscontro negli altri Paesi europei. E da questo discende il pericolo di una progressiva perdita di competitività della bandiera italiana e quindi di uno spostamento delle navi di armatori nazionali sotto bandiera di altri Stati, anche comunitari”.

È questo l’allarme lanciato oggi da Stefano Messina, Presidente di Assarmatori, l’Associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio che riunisce armatori italiani, europei e di Paesi terzi che operano regolarmente in Italia, aprendo l’Annual Meeting 2023, che si è svolto al Grand Hotel Parco dei Principi di Roma.

Il titolo dell’Assemblea è di per sé emblematico del rischio che il sistema Paese corre: “Al servizio dell’Italia”. Perché al servizio dell’Italia sono i gruppi armatoriali che assicurano funzioni sempre più strategiche per il sistema Paese, quali l’approvvigionamento delle materie prime, dell’energia, dei passeggeri, i collegamenti con le isole.

Stefano Messina si è rivolto direttamente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, presente all’assemblea: “Ammainare la bandiera italiana significa ammainare una parte importante dell’italianità del mondo, è una cessione di sovranità, significa mettere in discussione una parte consistente dell’occupazione marittima italiana, spostare all’estero centri decisionali dai quali dipendono gli approvvigionamenti, i servizi svolti oggi da aziende italiane”.

“A breve – ha aggiunto Messina – il nostro Paese sarà chiamato a dare attuazione a quanto ci chiede la Commissione europea, ovvero estendere i benefici previsti dal nostro regime di aiuto anche alle attività esercitate su navi che battono bandiere europee. A quel punto, gli armatori potrebbero optare per altre bandiere, che garantiscono alle compagnie di navigazione una burocrazia semplice, intuitiva, moderna e digitalizzata, immediata nelle risposte e soprattutto improntata al pragmatismo”.

Nella sua relazione il Presidente di Assarmatori ha fornito anche la ricetta per scongiurare questo rischio e far ritrovare competitività al tricolore: “Un’opera di strutturale semplificazione non è più rinviabile – il monito di Messina – ed è attuabile a costo zero, mentre l’eccesso di burocrazia ha un costo, anche in termini di perdita di competitività. Il motto di questo Governo è ‘non disturbare chi lavora’ e per questo ci aspettiamo molto. Vogliamo preservare la bandiera italiana ma dobbiamo essere messi nelle migliori condizioni per competere in un settore, come quello dello shipping, che è per definizione internazionale”.

dig

Vari panel di esperti hanno, inoltre, posto vari accenti in particolare sulla transazione energetica nel settore marittimo, le principali direttrici che attendono sollecite risoluzioni entro l’anno 2023, le tematiche del momento nell’interfaccia porto nave, le nuove regole per i marittimi e passeggeri extra UE”.

A margine di tutto questo l’impressione generale ricavata dai vari interventi è stata la comune richiesta di un piano per il mare, di sollecitudine e chiarezza nelle decisioni che i nostri governanti sono chiamati ad assumere.

EY Energy Summit 2023 – Energy Reset: uno sguardo sulla produzione di energia rinnovabile nel paese nei prossimi anni

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il nostro Paese sta portando avanti un percorso positivo per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di efficienza energetica per il 2030 così come le nostre aziende che hanno saputo ancora una volta navigare nella non linearità, rivedendo il loro mix energetico in anticipo rispetto alle aspettative. Tutto questo cercando di non perdere la fiducia dei consumatori, fondamentale per un’implementazione di successo della transizione e continuando a investire in competenze per far sì che il mondo del lavoro risponda alle esigenze del mercato. Ha dichiarato Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia e COO di EY Europe West, nel suo intervento di apertura dell’EY Energy Summit 2023 – Energy Reset svoltosi a Roma il 18 maggio u.s. alla presenza di rappresentanti del mondo istituzionale e delle imprese.

sdr

I principali temi di discussione hanno interessato i nuovi modelli di business e accelerazione verso la transizione energetica, con la fiducia dei consumatori al centro ed un particolare focus su: 25% l’attuale peso della CO2 sul prezzo finale di dove si produce energia (Centrali termoelettrica a ciclo combinato o CCGT) a causa dell’aumento di oltre 10 volte dei costi della CO2 rispetto a 10 anni fa. Si stima che i consumi di energia elettrica aumenteranno di 50 TWh per via dello switch a veicoli elettrici dovuto allo stop europeo al 2035 per auto a benzina e diesel. Il consumo in più per i veicoli elettrici sarà pari al 15-20% dell’attuale la domanda di energia elettrica in Italia. Solo 4 su 10 vedono un impegno concreto dei player del settore energetico: la fiducia dei consumatori vacilla visti anche i prezzi dell’energia in forte oscillazione (+1100% negli ultimi due anni per poi ridursi a solo un 300).

Oltre le sfide che caratterizzano l’attuale panorama energetico da affrontare per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione le attenzioni sulle quali si sono maggiormente incentrati i vari interventi hanno interessato la discontinuità delle forniture, principalmente russe, e le opportunità offerte da questa nuova situazione; lo stop alla produzione di nuove auto a benzina e diesel a partire dal 2035, con l’eccezione delle auto e-fuel. Questa graduale eliminazione avrà un notevole impatto sul consumo di energia elettrica. Infine le politiche da perseguire per riconquistare la fiducia delle persone. In questa ottica le aziende sono chiamate a mettere al centro il proprio purpose, mantenendo l’agenda strategica in cima alle priorità e permettendo al consumatore di identificarsi con valori chiari, concreti e sostenibili.

 

Le eccellenze italiane insignite con il premio Carli

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il Prestigioso attestato assegnato ogni anno dall’omonima Fondazione alle eccellenze italiane è stata una festa, non solo per gli insigniti del premio bensì anche un prezioso riconoscimento a quanti, con il loro sapere e attività, hanno contribuito alla conferma del buon nome che gode il nostro paese principalmente oltre i confini nazionali. Quindici i premiati in questa XIV Edizione Speciale coincidente con la ricorrenza che celebra il trentennale della scomparsa di Carli, che fu Ministro del Tesoro, Governatore della Banca d’Italia e Presidente di Confindustria. Fra i talenti premiati troviamo il Capo della Polizia, Lamberto Giannini, la Presidente e CEO di Yves Saint Laurent, Francesca Bellettini, unica italiana nella lista delle 25 donne più influenti al mondo stilata dal Financial Times, il “re” delle bollicine, Matteo Lunelli, Presidente e Amministratore Delegato di Cantine Ferrari, la Vicepresidente di Farmindustria, azionista e consigliere di amministrazione di Menarini, Lucia Aleotti, la campionessa di sci, quattro Coppe del mondo in bacheca, Sofia Goggia e l’attore più acclamato del momento Pierfrancesco Favino.

dig

La cerimonia che si è svolta al Teatro dell’Opera di Roma il 5 maggio0 u.s. è stata aperta da Romana Liuzzo, che è anche l’ideatrice del Premio mentre l’assegnazione dei premi è avvenuta con l’intervento di varie personalità quali Ornella Barra, COO International Walgreens Boots Alliance; Lavinia Biagiotti, Presidente e CEO di Biagiotti Group; Vincenzo Boccia, Presidente della Luiss Guido Carli; Urbano Cairo, Presidente di Cairo Communication e RCS; Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset; Claudio Descalzi, AD Eni; Luigi Ferraris, AD Ferrovie dello Stato Italiane; Stefano Lucchini, Direttore Relazioni Esterne Gruppo Intesa Sanpaolo; Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Giampiero Massolo, Presidente di ISPI e Mundys; Barbara Palombelli, giornalista e conduttrice televisiva; Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI; Stefano Sala, AD Publitalia ‘80 e Francesco Starace, AD e Direttore generale di ENEL.

Roma “Università La Sapienza – Facoltà di Ingegneria” – 4 maggio 2023 – Convegno: il ruolo centrale della Cogenerazione per la sostenibilità e l’efficienza della transizione energetica.

Mariagrazia Fiorentino

Lo scopo del convegno è quello d’illustrare l’evoluzione dei principali indicatori della sostenibilità ambientale, economica, sociale ed le eventuali soluzioni. Approfondimenti sui consumi energetici, le emissioni in atmosfera e sulla gestione dei residui di processo.

20230504_113903

Apre i lavori il Prof. Livio De Santoli, Ordinario di Energy Management Sapienza, Università di Roma – Ing. Massimo Cerri, Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Ing, Mauro Villarini, Consigliere Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.

All’interessante convegno si sono confrontati esperti nelle varie discipline e aziende leader nei settori interessati che pur nella diversità delle singole aziende rappresentano la fotografia innovativa del nostro tempo per un efficientamento gestionale ed energetico raggiungendo con l’eolico e il solare nuovi record.

Per saperne di più sulle attività di mcTER consultare il sito www.mcTER.com/roma