Andrea Camilleri in mostra a “La Dante” – Palazzo Firenze – Piazza di Firenze n.27 Roma – fino 9 novembre 2025 con ingresso gratuito – per ricordarlo nei 100 anni della nascita.

Redazione – Foto Donatello Urbani

Da comunicato stampa: “La mostra è parte del progetto di celebrazioni dei cento anni dalla nascita dello scrittore ed è a cura dello storico della letteratura italiana Giulio Ferroni. Realizzata dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con il Fondo Andrea Camilleri, con la produzione di Arthemisia, l’esposizione è accompagnata da un’audioguida con la voce di Marco Presta, già allievo di Camilleri all’Accademia nazionale d’arte drammatica.

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La mostra intende indagare la figura dello  – scrittore siciliano andando ben oltre il suo ruolo di “inventore” del celebre Commissario Montalbano, grazie a un percorso suggestivo tra documenti originali, fotografie, lettere, copioni, edizioni rare e materiali audiovisivi organizzato in sei sezioni tematiche a ripercorrere la vita e l’opera di uno degli autori più amati del Novecento.
Camilleri, come già Pirandello, ha concepito il mondo come un grande palcoscenico dove voci, accenti e scritture si sono intrecciate in un teatro infinito. Delle voci e delle pronunce in cui detto teatro si manifestava, del diverso disporsi e intrecciarsi di linguaggi in situazione, degli accenti e posture dei diversi personaggi, persone o marionette che tutti siamo, Camilleri è rimasto sempre in ascolto, con “onnivora” partecipazione a tutti gli aspetti della vita del mondo.
Se il suo universo creativo non può essere confinato in una sola disciplina, altrettanto vasta e fitta è stata la rete di contatti e rapporti personali, amicizie, conoscenze, frequentazioni e scambi intessuti da Camilleri con numerosi protagonisti della vita culturale dell’Italia. La mostra di Palazzo Firenze percorre e svela la profonda coerenza di un impegno culturale e artistico, quello dell’autore, dalla sua formazione giovanile alla consacrazione internazionale, attraversando il suo intenso impegno per il teatro, la radio, la televisione, la narrativa e l’arte visiva dalla metà del Novecento per approdare ai primi operosi lacerti del nuovo secolo/millennio.
Il percorso espositivo si chiude con gli anni della definitiva affermazione di Andrea Camilleri e con la rievocazione del monologo Conversazione su Tiresia, da lui stesso pronunciato nel 2018 nel Teatro Greco di Siracusa un anno prima della sua scomparsa. In questa occasione, l’autore ha suggellato la trasformazione della sua voce e del suo pensiero, sempre lucidi e critici, nel simbolo stesso di una vitalità rimasta creativa e brillante fino alla fine”.

Roma – Palazzo Firenze = Piazza di Firenze, 27 -  fino al 9 novembre 2025, ingresso gratuito con il seguente orario: dal lunedì al venerdì (ore 10:00-18:00), sabato e domenica (ore 10:00-14:00) chiusi sabato 1 e domenica 2 novembre.  Per informazioni: http://www.dante.global | Per prenotazioni: eventi@dante.global

La Guida “Ristoranti d’Italia 2026 – Gambero Rosso” – Presentato a Roma il racconto del sapore e del sapere italiano.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La cucina è un patrimonio culturale della nostra nazione e si deve valorizzare in tutte le sue espressioni e forme. Per effetto della crisi economica l’incessante aumento dei prezzi delle materie prime che incidono sul bilancio delle famiglie, un consumismo eccessivo appare sempre più sproporzionato rispetto alle esigenze di ognuno di noi. Rivalutare l’importanza della sacralità del cibo è sempre più attuale riducendo lo spreco riutilizzando gli scarti. La sapienza delle nonne che avevano imparato ad utilizzare il meglio degli avanzi e i recenti modelli di consumo delle nuove generazioni sempre più attente ed orientate verso altri stili di vita ne sono d’esempio.

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Ben 55 ristoranti hanno ottenuto le Tre Forchette. Da comunicato stampa: “In testa alla classifica ci sono Osteria Francescana dello chef Massimo Bottura, Piazza Duomo con Enrico Crippa e Ristorante Reale di Niko Romito che svettano a 97/100. Cinque sono le nuove Tre Forchette: Contrada Bricconi e Il Luogo Aimo e Nadia, Villa Maiella, Zia e Marotta”.

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Le migliori trattorie d’Italia, contraddistinte dai Tre Gamberi, hanno spaziato nell’intero territorio nazionale – da  Nerodiseppa  a Trieste ai 4 Archi di Catania, inclusa anche fra i 7 nuovi ingressi insieme a Trattoria Del Cimino dal 1895, Osteria La Grandissima, Osteria dei Maltagliati, Santo Palato, I sapori di Marianna, Villa Rosa – La Casa di Lella.

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Da comunicato stampa: “….sono 9 i locali di ispirazione internazionale che hanno ottenuto i Tre Mappamondi e 14 wine bar premiati con le Tre Bottiglie, vero e proprio omaggio ai locali dove vino e cucina dialogano, creando nuove occasioni d’incontro, di gusto e di sperimentazione. Forte rilancio anche per il premio Tre Tavole, assegnato a 13 bistrot dislocati lungo lo Stivale che sanno mescolare rigore e spensieratezza, inglobando gastronomie, pescherie e macellerie con format innovativi.

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Tra le 19 categorie – premi speciali n.d.r. – spicca il premio Ristorante dell’Anno che va alla Trattoria La Madia a Brione, in Lombardia, dove Michele Valotti si è fatto portavoce di una trattoria che diventa pura avanguardia e ricerca; mentre il premio Menù Degustazione è stato assegnato a Jacopo Ticchi (Da Lucio), grazie ad un’idea che rompe le formalità e rimette al centro la necessità di condividere il piacere della tavola.

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Tra le novità di quest’anno, anche l’inserimento degli agriturismi, che sempre più spesso celano grandi trattorie, inaspettati fine dining o raffinati bistrot, così come una sezione di consigli di viaggio a inizio regione completamente rinnovata per orientare il lettore. Una sezione speciale viene riservata, per la prima volta, alla ristorazione italiana all’estero, portavoce di un’identità gastronomica semplice, unica e riconoscibile ovunque ci si trovi: in questo senso spicca Clara a Bangkok dello chef Christian Martena, il cui premio come Miglior ristorante italiano all’estero è stato consegnato da Kimbo.

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Un racconto unico del sapore italiano. La Guida Ristoranti d’Italia 2026 accompagna il lettore tra locali d’autore, trattorie, bistrot, wine bar, recensendo ben 2.600 indirizzi lungo tutta la Penisola: città d’arte, strade secondarie e piazze di provincia. E lo fa con scelte nette, coraggiose a partire dai Premi Speciali che sintetizzano un anno di lavoro di oltre 100 professionisti indipendenti, coordinato da Valentina Marino e Annalisa Zordan.“

Gambero Rosso – “Ristoranti d’Italia 2026” pagine 1008 costo €.22 in libreria e sul sito web: www.gamberorosso.it

Pane e Panettieri d’Italia 2026 nella VII Edizione della Guida di Gambero Rosso

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Due mondi diversi anche se uniti dallo stesso prodotto: il pane. Modello di vita che mette in discussione i principi presenti nella società per gli uni, espressione di bontà e punto di riferimento per l’altro.

20250623_110805(0) Il pane sostanza terrena e divina. Nei Vangeli nell’ultima cena è un simbolo di condivisione, unità, famiglia.

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Lo scenario attuale della panificazione nazionale, scrive il comunicato stampa, ce lo racconta la Settima Edizione della Guida Pane e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con Petra Molino Quaglia e presentata all’Hotel Cardo Roma. I panifici recensiti lungo la penisola sono stati 614, in aumento rispetto all’edizione precedente. Si è impreziosita anche la rosa dei Tre Pani – massimo riconoscimento considerando materia prima, lavorazione e concept – che passano a 65, con 3 nuovi ingressi. Aumentano anche i Premi Speciali, passando dai precedenti 3 agli attuali 5: Panettiere emergente, Pane e Territorio, Bakery dell’anno, Pane tipico e Pane dell’anno.

In dettaglio: I Tre Pani. In testa alla classifica dei 65 premiati il Piemonte  con 10 esercizi, di cui 3 new entry. Seguono la Lombardia (9) e il Lazio (8). I 3 nuovi ingressi sono: Ribotta – Barge (CN) – Piemonte – Tocio di Giulia Busato – Noale (VE) – Veneto – Farina del mio sacco – Atessa (CH) – Abruzzo.

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                                                                 Premiazione della Panettiera Emergente

Panettiera emergente: Chiara Regattieri di Tipo Due Forno Contemporaneo – Mantova – Lombardia

Pane e territorio: Il Forno di San Leo – San Leo (RN) – Emilia-Romagna

Bakery dell’anno: Coce – Parma – Emilia-Romagna

Pane tipico: Panequaglia – Sant’Urbano (PD) – Veneto

Pane dell’anno: Frangipane forno e cucina – Milazzo (ME) – Sicilia

 

 

American Express e Le Guide de L’Espresso hanno presentato “Sapori e storie di Roma. 30 imperdibili ristoranti di quartiere”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Il turismo è il cuore dell’economia italiana con la ristorazione in primo piano” ha detto l’Ad di American Express Italia, Jean Diacono aprendo la presentazione della guida voluta da American Express e curata da Le Guide de L’Espresso, in collaborazione con Confesercenti Roma per, ha aggiunto Diacono, “evidenziare il ruolo dei ristoranti nella vita economica, sociale e culturale della città. Spero che tanti nostri clienti italiani e stranieri che sfoglieranno questa guida saranno colpiti per l’autenticità di questi ristoranti”.

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Da comunicato stampa: “Trenta ristoranti divisi per tre categorie: Tradizione, Innovazione e Nuove aperture. Non solo luoghi del centro, ma anche indirizzi utili a Tuscolano, Centocelle, Ostiense, Testaccio. Per ognuno una breve descrizione nella storia del locale, della sua proposta che sarà utile ai turisti (la guida è anche in inglese), ma anche ai romani in cerca di nuove esperienze a tavola senza rinunciare alla tradizione che vede ancora carbonara, cacio e pepe e amatriciana tra i piatti più serviti.

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Gli italiani riconoscono l’importanza dei negozi di prossimità

Una recente ricerca di American Express ha rivelato che gli italiani riconoscono l’importanza dei negozi e dei ristoranti locali, con il 94% degli intervistati che dichiara che le attività commerciali di prossimità svolgono un ruolo significativo nel preservare l’identità e la cultura del proprio quartiere. Inoltre, il 79% degli italiani fa acquisti nei negozi di quartiere almeno una volta a settimana, mentre il 20% lo fa tre o più volte a settimana, una percentuale che sale al 29% nelle città con oltre 500.000 abitanti. Per quanto riguarda la ristorazione informale, il 63% degli italiani esce a mangiare almeno una volta al mese, il 55% si affida al passaparola per scegliere dove andare, e i giovani adulti (18-34) si ispirano attraverso i social media (34%). La cucina romana continua a godere di grande popolarità: tra gli italiani che frequentano ristoranti romani informali, il 52% cita l’autenticità dei piatti come principale attrattiva, mentre il 49% dà priorità alla qualità degli ingredienti. I piatti iconici più citati? Carbonara (63%), cacio e pepe (59%) e amatriciana (53%).

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Premiati quattro ristoratori per quattro differenti categorie dai giurati: Luca Gardini (curatore de Le Guide de L’Espresso); Fabiola Fiorentino (coordinatrice de Le Guide de L’Espresso e critico gastronomico); Gabriele Principato (giornalista gastronomico – Cook).

Il premio per la ‘Comunicazione’ è andato al ristorante Osteria delle Coppelle; il premio per la ‘Valorizzazione del territorio’ a Da Francesco; il premio per la ‘Visione imprenditoriale’ a Santopalato e quello per l’Attrattività turistica’ a Felice a Testaccio.”

 

 

 

XVII edizione del Festival Francescano “Il Cantico delle connessioni”, a Bologna dal 25 al 28 settembre 2025 – Oltre 100 eventi e spettacoli tutti con ingresso gratuito

Redazione

Quattro giorni e oltre 100 eventi tra lezioni magistrali, incontri, presentazioni di libri, spettacoli e spazi di spiritualità francescana in dialogo con l’intelligenza artificiale.

Il comunicato stampa riporta alcuni degli incontri caratterizzanti9 l’evento in particolare: “Anteprima del festival, lunedì 22 settembre, con il climatologo Luca Mercalli, per approfondire le conseguenze del cambiamento climatico.   Da giovedì 25 settembre, al via la grande festa della città insieme a tanti ospiti. In cartellone la lectio magistralis del teologo ed esperto di A.I. Paolo Benanti, che svelerà le implicazioni etiche delle tecnologie emergenti e quella del botanico e divulgatore scientifico Stefano Mancuso, sul tema dell’intelligenza delle piante, mentre il Cardinale Matteo Zuppi sarà in dialogo con l’inviata di guerra Francesca Mannocchi, per confrontarsi su possibili connessioni di pace.

Attesi la filosofa Michela Marzano, che ci interrogherà su come ricostruire le connessioni tra adulti e adolescenti, il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, il neuropsichiatra Vittorino Andreoli con la sua “Preghiera del non credente”, il fisico Federico Faggin, inventore del microchip, che si misura con il legame tra scienza e fede, in dialogo con la giornalista Barbara Carfagna. A 800 anni dalla scrittura del Cantico delle Creature, il festival apre con un convegno che esplora l’antico testo poetico spaziando tra letteratura, teologia, musica e francescanesimo insieme al poeta, critico letterario e italianista Alberto Bertoni, al frate cappuccino e docente di Teologia dogmatica Pietro Maranesi, al docente di Storia della Filosofia Paolo Capitanucci e alla pianista e teologa Chiara Bertoglio. L’arcivescovo di Modena Erio Castellucci presenterà la sua “buona alleanza”, fr. Massimo Fusarelli ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori interverrà sull’attualità del messaggio francescano, l’alpinista Nives Meroi con il marito Romano Benet che ricorderanno la figura di don Arturo Bergamaschi, il sindaco di Bologna Matteo Lepore in dialogo con l’urbanista Elena Granata per riflettere sulle sfide delle città. Al Festival tanti eventi on stage, protagonisti il narratore Ascanio Celestini, la poetessa Mariangela Gualtieri, la cantautrice Francamente (X Factor 2024), con la sua versione inedita musicata dedicata al Cantico, il comico Giobbe Covatta, l’Orchestra da camera di Gerusalemme. L’annuale Lectura Dantis è affidata allo storico delle religioni Alberto Melloni che si misura col Sommo Poeta capace di connettere l’aldiquà con l’aldilà per spingerci a capire qualcosa di noi stessi adesso. Al Festival, la presentazione del Calendario di Frate Indovino 2026 dedicato agli 800 anni dalla morte del Santo di Assisi (1226).

Il programma completo sarà disponibile su www.festivalfrancescano.it. Per partecipare, è necessario prenotarsi: un’unica prenotazione consentirà di accedere ai quattro giorni di spettacoli ed eventi, gratuiti e aperti a tutti.

Premiati i migliori Olii Extravergine di Oliva – EVO – di Roma e del Lazio

Mariagrazia Fiorentino – Foto  Donatello Urbani

La parola d’ordine è: ”Insieme!” dice Antonio Paolini (giornalista enogastronomico). L’attenzione sempre maggiore da parte dei consumatori verso il prodotto EVO – Olio Extravergine di Oliva – ha portato i produttori verso una nuova consapevolezza nell’intento di offrire al consumatore finale un prodotto di alta qualità di cui l’Italia detiene il primato.

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                                                                                                 Le sessanta etichette premiate

La cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori di “Premio Roma Evo”, 32ª edizione, del concorso regionale per i migliori olii extravergine di oliva del Lazio. Il Concorso è promosso dalla Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con la Regione Lazio, le associazioni di categoria di settore e le altre Camere di Commercio della regione.

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I vincitori sono stati selezionati attraverso specifiche sessioni di assaggio da una Commissione esaminatrice composta da degustatori professionisti individuati, tra l’altro, in base all’anzianità di iscrizione nell’Albo ufficiale degli assaggiatori ed all’esperienza specifica di sedute di assaggio degli oli regionali. I lavori del panel si sono svolti nel Laboratorio Chimico Merceologico della Camera di Commercio di Roma.

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In occasione della cerimonia di premiazione, –  sessanta le etichette presenti in questa sessione, tutte menzionate in un prezioso catalogo edito della Camera di Commercio di Roma, – sono stati, inoltre, attribuiti i seguenti riconoscimenti:

  • Il miglior olio biologico, ottenuto da aziende che utilizzano tecniche produttive a basso impatto ambientale e senza l’uso di prodotti chimici di sintesi;
  • Il miglior olio monovarietale (ottenuto da un’unica varietà di olive);
  • Il miglior olio ad alto tenore di polifenoli e tocoferoli;
  • Il Premio Tonino Zelinotti per la migliore confezione, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche che una bottiglia e soprattutto una etichetta, devono avere non solo sotto il profilo squisitamente estetico. Molta importanza, nello schema di valutazione, viene attribuita alla completezza e trasparenza delle informazioni riportate, sia per la parte obbligatoria, sia per le informazioni facoltative.
  • Il Premio Grandi Mercati attribuito all’olio per il cui lotto in concorso viene dichiarata una disponibilità pari almeno a 80 hl ritenuto di particolare interesse per i mercati nazionali ed esteri.
  • Il Premio della Critica, assegnato da uno speciale gruppo di assaggio – costituito da alcuni nomi del giornalismo di settore – che ha degustato, alla cieca, gli oli ai vertici della classifica per ciascun territorio, decretando quello ritenuto migliore. Una simpatica parentesi che si è aggiunta all’importante lavoro svolto dal panel ufficiale che, ovviamente sempre in degustazione cieca, ha svolto il difficile compito di valutare le etichette in gara.
  • Il migliore tra gli oli partecipanti prodotto da giovane imprenditore;
  • Il migliore tra gli oli partecipanti prodotto da impresa femminile;
  • Premio “Olio e Turismo” new entry e assegnato per la prima volta ad un’azienda agricola che promuove il turismo dell’olio rivolto anche alla valorizzazione del territorio.

Quest’anno saranno 19 le etichette del Lazio che approderanno alla selezione finale dell’Ercole Olivario: un risultato straordinario che colloca il Lazio al primo posto tra le 17 regioni italiane partecipanti.

L’olio di oliva è identità, storia, cultura, antropologia per condividere la tavola in un rapporto con noi stessi  e gli altri.

 

 

 

 

Assegnato a Roma Capitale il riconoscimento di ”Città del Formaggio – Caput Casei”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La cerimonia si è svolta in Campidoglio – Sala Protomoteca – lo scorso 28 marzo in occasione dell’investitura di vari soci ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) a “Maestro Assaggiatore di Formaggio”, insieme alle presentazioni del libro di Gianni Audisio “Alla faccia del colesterolo” – Editore Fusta – pagine 192 €.19,00 – e di alcuni formaggi e prodotti tipici laziali quali la soprassata e la mortadella di suino nero dei monti Lepini. Tante bontà realizzate ad arte dai maestri caseari, solo con latte di produzione italiana sono state le protagoniste della manifestazione.

20250328_110741 L’alimentazione sta diventando una sorta di parola chiave che oscilla da una corretta visione della salute per cui non è solo il piacere del degustare, ma lo stare insieme.

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Da comunicato stampa: “Roma racconta secoli di bellezza e sostanza, un patrimonio che l’ha resa un faro di attrattività internazionale. Ma Roma è anche Capitale della gastronomia, crocevia di tradizioni culinarie millenarie e cuore pulsante del Made in Italy gastronomico.

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Con 85 aziende casearie attive, una tradizione casearia secolare, una produzione consolidata di 4 DOP (Ricotta Romana, Pecorino Romano, Mozzarella di Bufala Campana e Ricotta di Bufala Campana) e addirittura 17 formaggi PAT, il 28 marzo 2025 Roma Capitale entrerà con pieno merito nell’Albo delle Città del Formaggio, istituito da ONAF nel 2020, che oggi conta 43 Comuni… Il riconoscimento di Roma come Caput Casei – Capitale del Formaggio non è solo un tributo alla sua antica tradizione casearia, immutata nel tempo, ma anche un passo concreto per rilanciare il settore, rafforzare il legame tra territorio e prodotti d’eccellenza e creare nuove opportunità per il turismo gastronomico. Un evento che segna l’inizio di una nuova narrazione in cui Roma si conferma punto di riferimento non solo per la storia e la cultura, ma anche per il futuro dell’agroalimentare italiano.  Ogni angolo di Roma racconta secoli di bellezza e sostanza, un patrimonio che l’ha resa un faro di attrattività internazionale. Ma Roma è anche Capitale della gastronomia, crocevia di tradizioni culinarie millenarie e cuore pulsante del Made in Italy gastronomico……”

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Dal libro di Gianni Audisio “Alla faccia del colesterolo” – Editore Fusta – pagine 192 €.19,00 –

Il programma della giornata includeva anche due interessanti conferenze, mattina e pomeriggio, rivolte alla promozione del settore caseario: la prima ha avuto per tema “Formaggi e fake news. Miti e ‘bufale’ del mondo caseario”, ed ha visto la partecipazione di Fabio Campoli (chef innovatore), Luca Piretta (gastroenterologo e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione), Evelina Flachi (presidente dell’Associazione italiana per l’Educazione Alimentare) e Giorgio Calabrese (nutrizionista); è stata moderata da Francesca Romana Barberini.

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Il tema svolto seconda nella seconda conferenza, primo pomeriggio, moderata da Andrea Vianello, è stato “Il caseoturismo: sviluppi e prospettive del turismo caseario”, con gli interventi di Roberta Garibaldi (docente di marketing a Bergamo e autrice del primo Rapporto sul turismo caseario), Alessandra Priante (presidente di ENIT) e Fabio Bonanno (Assessorato Agricoltura, Ambiente e Ciclo Rifiuti).

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A seguire la Presentazione della proposta di istituire la Giornata Nazionale del Formaggio, con la richiesta di riconoscere il 12 luglio, giorno di San Lucio (patrono dei casari), come data ufficiale. Intervengono Pietro Pappalardo e Pietro Carlo Adami. L’Italia vanta il più alto numero di formaggi a denominazione d’origine al mondo, ma – a differenza di Francia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti – non ha ancora una giornata dedicata alla celebrazione di questo straordinario patrimonio. La presentazione della proposta costituisce un passo fondamentale per colmare questa lacuna e valorizzare la filiera casearia come elemento distintivo del Made in Italy.

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A concludere la cerimonia è stata l’attribuzione a Roma Capitale del titolo di Città del Formaggio – Caput Casei, alla presenza dell’Assessore Sabrina Alfonsi e di Carlo Hausmann, Pietro Carlo Adami, Domenico Villani.

Per saperne di più sulle attività dell’ONAF (Corsi di Maestri Assaggiatori di Formaggio) consultare il sito www.onaf.it

 

 

“Brancusi: scolpire il volo” -. In mostra alle Uccelliere Farnesiane, – Roma – fino all’11 maggio 2025

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Vorrei che i miei lavori si alzassero nei parchi e nei giardini pubblici, che i bambini giocassero su di loro come avrebbero giocato sulle pietre e i monumenti nati dalla terra, che nessuno sapesse cosa sono e chi li ha fatti, ma che tutti sentissero la loro necessità, la loro amicizia, come qualcosa che appartiene all’anima della natura”.

 Constantin Brancusi

L’arte è la parte più bella della cultura. E’ un evento di portata storica questa prima mostra a Roma su questo artista nato in Romania (Hobiţa-Peştişani 1876 – Parigi 1957), cittadino del mondo e ideatore della scultura moderna. Le sue opere non sono solo idee ma dialogano con la cultura classica tra terra e cielo e gli uccelli sono reinterpretati nell’audiovisivo e nella fotografia

 

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Da comunicato stampa: “La mostra esplora uno dei temi principali della produzione artistica di Brancusi: il bestiario degli uccelli. Il percorso espositivo è articolato nei due ambienti delle Uccelliere, il primo dedicato alla scultura, il secondo alla fotografia e ai film dell’artista

 

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Nella prima sezione dedicata alla scultura sono esposte Il Gallo (Le Coq) 1935, L’Uccellino (L’Oiselet) 1928 e Leda 1920/1926 circa, opere emblematiche della ricerca dell’artista che inventa una figurazione simbolica per esprimere l’essenza dell’animale, attraverso la semplificazione delle forme e l’eliminazione di qualsiasi tipo di dettaglio. A queste opere, prestate dal Centre National d’art et de la culture Georges Pompidou di Parigi, si aggiunge una selezione di sculture antiche che arricchiscono l’esposizione: sono statue, balsamari, are e sonagli di età romana, provenienti dal Museo Nazionale Romano, dal Museo Archeologico Nazionale di Venezia e dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, che raccontano di come le espressioni artistiche del passato abbiano influenzato la cultura visiva di Brancusi. Gli uccelli con la loro simbologia sacro-rituale sono portatori di messaggi divini, in connessione con la sfera celeste. Il motivo dell’uccello, che Brancusi declina in versioni differenti nel corso di tutta la sua vita, simboleggia il volo, il sogno dell’uomo di sfuggire alla propria condizione terrena, in un’ascesa verso l’infinito. In uno dei suoi celebri aforismi Brancusi afferma: “Non è l’uccello che voglio rappresentare, ma il dono, il volo, lo slancio”. Accompagna questa rassegna un prezioso catalogo edito da Electa.

Il Parco archeologico del Colosseo e la casa editrice Electa, con la Fondazione Fondamenta, per l’occasione promuoveranno anche un ricco programma culturale, da marzo e fino a ottobre, negli spazi della Curia Iulia e in altri spazi del Foro Romano. Un programma che avrà per titolo una citazione omaggio di Carlo Levi, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario della morte, Il futuro ha un cuore antico.

Roma – Foro Romano Uccelliere Farnesiane – Orti Farnesiani sul Palatino, Via di San Gregorio, Roma Fino all’11 maggio 2025 con orario: fino al 28 febbraio: 9.00 – 15.45 (ultimo ingresso 15.30). Dal 1° marzo al 29 marzo: 9.00 – 16.45 (ultimo ingresso 16.30). Dal 30 marzo all’11 maggio: 9.00 – 18.30 (ultimo ingresso 18.15). Visitabile tutti i giorni. Chiusa il 2 marzo, il 6 e il 25 aprile, il 4 maggio.

Joyn! Un viaggio nel mondo Nutella per i suoi 60 anni – Mostra al MAXXI di Roma per ricordare il 60^ compleanno di Nutella

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Vite parallele” quella che hanno coinvolto il prodotto: Nutella, con il produttore: la famiglia Ferrero. Le sessanta primavere, tante ne conta Nutella, non potevano non essere ricordate se non con qualcosa di speciale e per questa occasione la famiglia Ferrero, proprietaria del prestigioso marchio, ha scelto, fra le tante possibili, la cultura con la pubblicazione di un libro e l’allestimento di una mostra al MAXXI di Roma.

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In 293 pagine “Il nuovo mondo nutella – 60 anni di innovazione” di Gigi Padovani per le Edizioni BUR – Rizzoli, con la prefazione di Giovanni Ferrero, – costo €.18,00 – presenta le vicende storiche e familiari dei due protagonisti la famiglia Ferrero, partendo dal pasticciere Pietro, in collaborazione con il fratello Giovanni, e il loro prodotto, dalla madre di Nutella “Supercrema” e “Giandujot” all’attuale, nata nella primavera del 1964 su suggerimento  di Michele Ferrero, succeduto al padre Pietro nella gestione dell’azienda. Una lettura piacevole e interessante che testimonia, fra l’altro, importanti vicende storiche che hanno interessato la nostra nazione dal dopoguerra al dopo Covid19, passando per la nascita della comunità europea, al miracolo economico e alle vicende legate alla prima e alla seconda repubblica.

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Il percorso espositivo ci presenta le varie mete conquistate dalla crema spalmabile Nutella sia in Italia che all’estero tanto da diventare un marchio internazionale con origini italiane. Documenti tratti da originali che hanno fatto la storia del marchio Ferrero testimoniano come da comunicato stampa; “un viaggio che comincia nel 1923 quando Pietro Ferrero apre la sua prima pasticceria a Dogliani (CN) a soli 25 anni. Dagli anni 40 iniziano le prime sperimentazioni della ricetta, ancora lontana dalla crema che conosciamo oggi e allora chiamata Pasta Gianduja” e successivamente Supercrema.

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Di grande interesse è lo spazio centrale dell’esposizione dove i visitatori possono immergersi in un’esperienza sensoriale con l’aroma di Nutella che avvolge l’ambiente rievocando l’esperienza in fabbrica-. Il percorso espositivo offre anche un momento di coinvolgimento grazie alla presenza della box N-U-TELL-A-STORY e alla parete interattiva sulla quale i visitatori possono lasciare il proprio segno, scolpendo un ricordo personale. Inoltre l’Ufficio Educazione propone un ciclo di laboratori per famiglie con bambine e bambini dai 6n agli 11 anni. Dopo un divertente percorso all’interno della mostra per scoprire gli oggetti creati attorno alla mitica crema spalmabile, adulti e bambini progetteranno il loro oggetto incredibile, come un cucchiaio per assaporare gocce di pioggia oppure un barattolo per conservare momenti felici. Appuntamento alle ore 16,30 del 6 gennaio, 9 febbraio, 2 marzo, 20 aprile, fino al 20 aprile 2025 con ingresso gratuito. Info su maxxi.art.

 

L’Agenda della Giardiniera 2025 – Presentata a Roma nell’0Arancera dell’Orto Botanico

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Un’attenta riflessione su quanto di bello e affascinante circonda la vita dell’uomo. Questa in ultima analisi è lo scopo, non troppo dichiarato ma neppure troppo palese, che vuole raggiungere L’Agenda della Giardiniera 2025 per Nicla Edizioni curata in collaborazione tra il Museo Orto Botanico, e la  Sapienza Università di Roma e il  Patrocinio di APGI, Associazione Parchi e Giardini d’Italia e del Polo Museale dell’Università La Sapienza di Roma.

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Nicolas Poussin: “Nel regno di Flora” – 1631 – Olio su tela –  Il dipinto è attualmente esposto alla Galleria Borghese fino al 9 febbraio 2025 nella mostra  “Poesia e Pittura nel Seicento – Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione”.

Da comunicato stampa: “Giunta quest’anno alla sua quarta edizione l’agenda non si limita a scandire il tempo, ma si presenta come un vero volume monografico. Nell’edizione attuale si invita a riflettere sul delicato e sensibile tema della convivenza, in tutte le sue forme: tra pianta e pianta, tra insetto e insetto e dentro tutto questo l’uomo. Nell’agenda 2025 quattro importanti giardiniere, Martha Specht Corsi del Paradiso, Pascale d’Afflitto dell’orto giardino di Castel Ruggero, Rosa Muoio dell’Orto Botanico di Napoli, Benedetta Piccolomini del Labirinto del Castello di Cordovado, raccontano come loro stesse hanno già affrontato le molteplici nuove sfide della natura, confrontandosi con i quattro elementi: terra, fuoco, acqua, aria.

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Ma c’è anche un tema costante nell’Agenda della Giardiniera, il tema della rosa, un percorso continuo tra la regina dei fiori che Nicla Edizioni, con l’imprescindibile contributo di Rita Oliva, collezionista e storica delle rose antiche e moderne, rodologa di fama internazionale, costruisce anno per anno attraverso l’agenda dove racconta il linguaggio della rosa e soprattutto cataloga e propone alla conoscenza le infinite varietà mondiali di questo straordinario fiore. Con l’edizione 2025 dell’agenda – che è anche un libro da collezione – Rita Oliva ha catalogato per l’agenda ben 120 rose”.

In vendita nelle librerie costo €.18,00