Pane e Panettieri d’Italia 2026 nella VII Edizione della Guida di Gambero Rosso

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Due mondi diversi anche se uniti dallo stesso prodotto: il pane. Modello di vita che mette in discussione i principi presenti nella società per gli uni, espressione di bontà e punto di riferimento per l’altro.

20250623_110805(0) Il pane sostanza terrena e divina. Nei Vangeli nell’ultima cena è un simbolo di condivisione, unità, famiglia.

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Lo scenario attuale della panificazione nazionale, scrive il comunicato stampa, ce lo racconta la Settima Edizione della Guida Pane e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con Petra Molino Quaglia e presentata all’Hotel Cardo Roma. I panifici recensiti lungo la penisola sono stati 614, in aumento rispetto all’edizione precedente. Si è impreziosita anche la rosa dei Tre Pani – massimo riconoscimento considerando materia prima, lavorazione e concept – che passano a 65, con 3 nuovi ingressi. Aumentano anche i Premi Speciali, passando dai precedenti 3 agli attuali 5: Panettiere emergente, Pane e Territorio, Bakery dell’anno, Pane tipico e Pane dell’anno.

In dettaglio: I Tre Pani. In testa alla classifica dei 65 premiati il Piemonte  con 10 esercizi, di cui 3 new entry. Seguono la Lombardia (9) e il Lazio (8). I 3 nuovi ingressi sono: Ribotta – Barge (CN) – Piemonte – Tocio di Giulia Busato – Noale (VE) – Veneto – Farina del mio sacco – Atessa (CH) – Abruzzo.

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                                                                 Premiazione della Panettiera Emergente

Panettiera emergente: Chiara Regattieri di Tipo Due Forno Contemporaneo – Mantova – Lombardia

Pane e territorio: Il Forno di San Leo – San Leo (RN) – Emilia-Romagna

Bakery dell’anno: Coce – Parma – Emilia-Romagna

Pane tipico: Panequaglia – Sant’Urbano (PD) – Veneto

Pane dell’anno: Frangipane forno e cucina – Milazzo (ME) – Sicilia

 

 

American Express e Le Guide de L’Espresso hanno presentato “Sapori e storie di Roma. 30 imperdibili ristoranti di quartiere”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Il turismo è il cuore dell’economia italiana con la ristorazione in primo piano” ha detto l’Ad di American Express Italia, Jean Diacono aprendo la presentazione della guida voluta da American Express e curata da Le Guide de L’Espresso, in collaborazione con Confesercenti Roma per, ha aggiunto Diacono, “evidenziare il ruolo dei ristoranti nella vita economica, sociale e culturale della città. Spero che tanti nostri clienti italiani e stranieri che sfoglieranno questa guida saranno colpiti per l’autenticità di questi ristoranti”.

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Da comunicato stampa: “Trenta ristoranti divisi per tre categorie: Tradizione, Innovazione e Nuove aperture. Non solo luoghi del centro, ma anche indirizzi utili a Tuscolano, Centocelle, Ostiense, Testaccio. Per ognuno una breve descrizione nella storia del locale, della sua proposta che sarà utile ai turisti (la guida è anche in inglese), ma anche ai romani in cerca di nuove esperienze a tavola senza rinunciare alla tradizione che vede ancora carbonara, cacio e pepe e amatriciana tra i piatti più serviti.

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Gli italiani riconoscono l’importanza dei negozi di prossimità

Una recente ricerca di American Express ha rivelato che gli italiani riconoscono l’importanza dei negozi e dei ristoranti locali, con il 94% degli intervistati che dichiara che le attività commerciali di prossimità svolgono un ruolo significativo nel preservare l’identità e la cultura del proprio quartiere. Inoltre, il 79% degli italiani fa acquisti nei negozi di quartiere almeno una volta a settimana, mentre il 20% lo fa tre o più volte a settimana, una percentuale che sale al 29% nelle città con oltre 500.000 abitanti. Per quanto riguarda la ristorazione informale, il 63% degli italiani esce a mangiare almeno una volta al mese, il 55% si affida al passaparola per scegliere dove andare, e i giovani adulti (18-34) si ispirano attraverso i social media (34%). La cucina romana continua a godere di grande popolarità: tra gli italiani che frequentano ristoranti romani informali, il 52% cita l’autenticità dei piatti come principale attrattiva, mentre il 49% dà priorità alla qualità degli ingredienti. I piatti iconici più citati? Carbonara (63%), cacio e pepe (59%) e amatriciana (53%).

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Premiati quattro ristoratori per quattro differenti categorie dai giurati: Luca Gardini (curatore de Le Guide de L’Espresso); Fabiola Fiorentino (coordinatrice de Le Guide de L’Espresso e critico gastronomico); Gabriele Principato (giornalista gastronomico – Cook).

Il premio per la ‘Comunicazione’ è andato al ristorante Osteria delle Coppelle; il premio per la ‘Valorizzazione del territorio’ a Da Francesco; il premio per la ‘Visione imprenditoriale’ a Santopalato e quello per l’Attrattività turistica’ a Felice a Testaccio.”

 

 

 

XVII edizione del Festival Francescano “Il Cantico delle connessioni”, a Bologna dal 25 al 28 settembre 2025 – Oltre 100 eventi e spettacoli tutti con ingresso gratuito

Redazione

Quattro giorni e oltre 100 eventi tra lezioni magistrali, incontri, presentazioni di libri, spettacoli e spazi di spiritualità francescana in dialogo con l’intelligenza artificiale.

Il comunicato stampa riporta alcuni degli incontri caratterizzanti9 l’evento in particolare: “Anteprima del festival, lunedì 22 settembre, con il climatologo Luca Mercalli, per approfondire le conseguenze del cambiamento climatico.   Da giovedì 25 settembre, al via la grande festa della città insieme a tanti ospiti. In cartellone la lectio magistralis del teologo ed esperto di A.I. Paolo Benanti, che svelerà le implicazioni etiche delle tecnologie emergenti e quella del botanico e divulgatore scientifico Stefano Mancuso, sul tema dell’intelligenza delle piante, mentre il Cardinale Matteo Zuppi sarà in dialogo con l’inviata di guerra Francesca Mannocchi, per confrontarsi su possibili connessioni di pace.

Attesi la filosofa Michela Marzano, che ci interrogherà su come ricostruire le connessioni tra adulti e adolescenti, il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, il neuropsichiatra Vittorino Andreoli con la sua “Preghiera del non credente”, il fisico Federico Faggin, inventore del microchip, che si misura con il legame tra scienza e fede, in dialogo con la giornalista Barbara Carfagna. A 800 anni dalla scrittura del Cantico delle Creature, il festival apre con un convegno che esplora l’antico testo poetico spaziando tra letteratura, teologia, musica e francescanesimo insieme al poeta, critico letterario e italianista Alberto Bertoni, al frate cappuccino e docente di Teologia dogmatica Pietro Maranesi, al docente di Storia della Filosofia Paolo Capitanucci e alla pianista e teologa Chiara Bertoglio. L’arcivescovo di Modena Erio Castellucci presenterà la sua “buona alleanza”, fr. Massimo Fusarelli ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori interverrà sull’attualità del messaggio francescano, l’alpinista Nives Meroi con il marito Romano Benet che ricorderanno la figura di don Arturo Bergamaschi, il sindaco di Bologna Matteo Lepore in dialogo con l’urbanista Elena Granata per riflettere sulle sfide delle città. Al Festival tanti eventi on stage, protagonisti il narratore Ascanio Celestini, la poetessa Mariangela Gualtieri, la cantautrice Francamente (X Factor 2024), con la sua versione inedita musicata dedicata al Cantico, il comico Giobbe Covatta, l’Orchestra da camera di Gerusalemme. L’annuale Lectura Dantis è affidata allo storico delle religioni Alberto Melloni che si misura col Sommo Poeta capace di connettere l’aldiquà con l’aldilà per spingerci a capire qualcosa di noi stessi adesso. Al Festival, la presentazione del Calendario di Frate Indovino 2026 dedicato agli 800 anni dalla morte del Santo di Assisi (1226).

Il programma completo sarà disponibile su www.festivalfrancescano.it. Per partecipare, è necessario prenotarsi: un’unica prenotazione consentirà di accedere ai quattro giorni di spettacoli ed eventi, gratuiti e aperti a tutti.

Premiati i migliori Olii Extravergine di Oliva – EVO – di Roma e del Lazio

Mariagrazia Fiorentino – Foto  Donatello Urbani

La parola d’ordine è: ”Insieme!” dice Antonio Paolini (giornalista enogastronomico). L’attenzione sempre maggiore da parte dei consumatori verso il prodotto EVO – Olio Extravergine di Oliva – ha portato i produttori verso una nuova consapevolezza nell’intento di offrire al consumatore finale un prodotto di alta qualità di cui l’Italia detiene il primato.

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                                                                                                 Le sessanta etichette premiate

La cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori di “Premio Roma Evo”, 32ª edizione, del concorso regionale per i migliori olii extravergine di oliva del Lazio. Il Concorso è promosso dalla Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con la Regione Lazio, le associazioni di categoria di settore e le altre Camere di Commercio della regione.

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I vincitori sono stati selezionati attraverso specifiche sessioni di assaggio da una Commissione esaminatrice composta da degustatori professionisti individuati, tra l’altro, in base all’anzianità di iscrizione nell’Albo ufficiale degli assaggiatori ed all’esperienza specifica di sedute di assaggio degli oli regionali. I lavori del panel si sono svolti nel Laboratorio Chimico Merceologico della Camera di Commercio di Roma.

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In occasione della cerimonia di premiazione, –  sessanta le etichette presenti in questa sessione, tutte menzionate in un prezioso catalogo edito della Camera di Commercio di Roma, – sono stati, inoltre, attribuiti i seguenti riconoscimenti:

  • Il miglior olio biologico, ottenuto da aziende che utilizzano tecniche produttive a basso impatto ambientale e senza l’uso di prodotti chimici di sintesi;
  • Il miglior olio monovarietale (ottenuto da un’unica varietà di olive);
  • Il miglior olio ad alto tenore di polifenoli e tocoferoli;
  • Il Premio Tonino Zelinotti per la migliore confezione, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche che una bottiglia e soprattutto una etichetta, devono avere non solo sotto il profilo squisitamente estetico. Molta importanza, nello schema di valutazione, viene attribuita alla completezza e trasparenza delle informazioni riportate, sia per la parte obbligatoria, sia per le informazioni facoltative.
  • Il Premio Grandi Mercati attribuito all’olio per il cui lotto in concorso viene dichiarata una disponibilità pari almeno a 80 hl ritenuto di particolare interesse per i mercati nazionali ed esteri.
  • Il Premio della Critica, assegnato da uno speciale gruppo di assaggio – costituito da alcuni nomi del giornalismo di settore – che ha degustato, alla cieca, gli oli ai vertici della classifica per ciascun territorio, decretando quello ritenuto migliore. Una simpatica parentesi che si è aggiunta all’importante lavoro svolto dal panel ufficiale che, ovviamente sempre in degustazione cieca, ha svolto il difficile compito di valutare le etichette in gara.
  • Il migliore tra gli oli partecipanti prodotto da giovane imprenditore;
  • Il migliore tra gli oli partecipanti prodotto da impresa femminile;
  • Premio “Olio e Turismo” new entry e assegnato per la prima volta ad un’azienda agricola che promuove il turismo dell’olio rivolto anche alla valorizzazione del territorio.

Quest’anno saranno 19 le etichette del Lazio che approderanno alla selezione finale dell’Ercole Olivario: un risultato straordinario che colloca il Lazio al primo posto tra le 17 regioni italiane partecipanti.

L’olio di oliva è identità, storia, cultura, antropologia per condividere la tavola in un rapporto con noi stessi  e gli altri.

 

 

 

 

Assegnato a Roma Capitale il riconoscimento di ”Città del Formaggio – Caput Casei”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La cerimonia si è svolta in Campidoglio – Sala Protomoteca – lo scorso 28 marzo in occasione dell’investitura di vari soci ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) a “Maestro Assaggiatore di Formaggio”, insieme alle presentazioni del libro di Gianni Audisio “Alla faccia del colesterolo” – Editore Fusta – pagine 192 €.19,00 – e di alcuni formaggi e prodotti tipici laziali quali la soprassata e la mortadella di suino nero dei monti Lepini. Tante bontà realizzate ad arte dai maestri caseari, solo con latte di produzione italiana sono state le protagoniste della manifestazione.

20250328_110741 L’alimentazione sta diventando una sorta di parola chiave che oscilla da una corretta visione della salute per cui non è solo il piacere del degustare, ma lo stare insieme.

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Da comunicato stampa: “Roma racconta secoli di bellezza e sostanza, un patrimonio che l’ha resa un faro di attrattività internazionale. Ma Roma è anche Capitale della gastronomia, crocevia di tradizioni culinarie millenarie e cuore pulsante del Made in Italy gastronomico.

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Con 85 aziende casearie attive, una tradizione casearia secolare, una produzione consolidata di 4 DOP (Ricotta Romana, Pecorino Romano, Mozzarella di Bufala Campana e Ricotta di Bufala Campana) e addirittura 17 formaggi PAT, il 28 marzo 2025 Roma Capitale entrerà con pieno merito nell’Albo delle Città del Formaggio, istituito da ONAF nel 2020, che oggi conta 43 Comuni… Il riconoscimento di Roma come Caput Casei – Capitale del Formaggio non è solo un tributo alla sua antica tradizione casearia, immutata nel tempo, ma anche un passo concreto per rilanciare il settore, rafforzare il legame tra territorio e prodotti d’eccellenza e creare nuove opportunità per il turismo gastronomico. Un evento che segna l’inizio di una nuova narrazione in cui Roma si conferma punto di riferimento non solo per la storia e la cultura, ma anche per il futuro dell’agroalimentare italiano.  Ogni angolo di Roma racconta secoli di bellezza e sostanza, un patrimonio che l’ha resa un faro di attrattività internazionale. Ma Roma è anche Capitale della gastronomia, crocevia di tradizioni culinarie millenarie e cuore pulsante del Made in Italy gastronomico……”

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Dal libro di Gianni Audisio “Alla faccia del colesterolo” – Editore Fusta – pagine 192 €.19,00 –

Il programma della giornata includeva anche due interessanti conferenze, mattina e pomeriggio, rivolte alla promozione del settore caseario: la prima ha avuto per tema “Formaggi e fake news. Miti e ‘bufale’ del mondo caseario”, ed ha visto la partecipazione di Fabio Campoli (chef innovatore), Luca Piretta (gastroenterologo e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione), Evelina Flachi (presidente dell’Associazione italiana per l’Educazione Alimentare) e Giorgio Calabrese (nutrizionista); è stata moderata da Francesca Romana Barberini.

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Il tema svolto seconda nella seconda conferenza, primo pomeriggio, moderata da Andrea Vianello, è stato “Il caseoturismo: sviluppi e prospettive del turismo caseario”, con gli interventi di Roberta Garibaldi (docente di marketing a Bergamo e autrice del primo Rapporto sul turismo caseario), Alessandra Priante (presidente di ENIT) e Fabio Bonanno (Assessorato Agricoltura, Ambiente e Ciclo Rifiuti).

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A seguire la Presentazione della proposta di istituire la Giornata Nazionale del Formaggio, con la richiesta di riconoscere il 12 luglio, giorno di San Lucio (patrono dei casari), come data ufficiale. Intervengono Pietro Pappalardo e Pietro Carlo Adami. L’Italia vanta il più alto numero di formaggi a denominazione d’origine al mondo, ma – a differenza di Francia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti – non ha ancora una giornata dedicata alla celebrazione di questo straordinario patrimonio. La presentazione della proposta costituisce un passo fondamentale per colmare questa lacuna e valorizzare la filiera casearia come elemento distintivo del Made in Italy.

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A concludere la cerimonia è stata l’attribuzione a Roma Capitale del titolo di Città del Formaggio – Caput Casei, alla presenza dell’Assessore Sabrina Alfonsi e di Carlo Hausmann, Pietro Carlo Adami, Domenico Villani.

Per saperne di più sulle attività dell’ONAF (Corsi di Maestri Assaggiatori di Formaggio) consultare il sito www.onaf.it

 

 

“Brancusi: scolpire il volo” -. In mostra alle Uccelliere Farnesiane, – Roma – fino all’11 maggio 2025

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Vorrei che i miei lavori si alzassero nei parchi e nei giardini pubblici, che i bambini giocassero su di loro come avrebbero giocato sulle pietre e i monumenti nati dalla terra, che nessuno sapesse cosa sono e chi li ha fatti, ma che tutti sentissero la loro necessità, la loro amicizia, come qualcosa che appartiene all’anima della natura”.

 Constantin Brancusi

L’arte è la parte più bella della cultura. E’ un evento di portata storica questa prima mostra a Roma su questo artista nato in Romania (Hobiţa-Peştişani 1876 – Parigi 1957), cittadino del mondo e ideatore della scultura moderna. Le sue opere non sono solo idee ma dialogano con la cultura classica tra terra e cielo e gli uccelli sono reinterpretati nell’audiovisivo e nella fotografia

 

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Da comunicato stampa: “La mostra esplora uno dei temi principali della produzione artistica di Brancusi: il bestiario degli uccelli. Il percorso espositivo è articolato nei due ambienti delle Uccelliere, il primo dedicato alla scultura, il secondo alla fotografia e ai film dell’artista

 

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Nella prima sezione dedicata alla scultura sono esposte Il Gallo (Le Coq) 1935, L’Uccellino (L’Oiselet) 1928 e Leda 1920/1926 circa, opere emblematiche della ricerca dell’artista che inventa una figurazione simbolica per esprimere l’essenza dell’animale, attraverso la semplificazione delle forme e l’eliminazione di qualsiasi tipo di dettaglio. A queste opere, prestate dal Centre National d’art et de la culture Georges Pompidou di Parigi, si aggiunge una selezione di sculture antiche che arricchiscono l’esposizione: sono statue, balsamari, are e sonagli di età romana, provenienti dal Museo Nazionale Romano, dal Museo Archeologico Nazionale di Venezia e dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, che raccontano di come le espressioni artistiche del passato abbiano influenzato la cultura visiva di Brancusi. Gli uccelli con la loro simbologia sacro-rituale sono portatori di messaggi divini, in connessione con la sfera celeste. Il motivo dell’uccello, che Brancusi declina in versioni differenti nel corso di tutta la sua vita, simboleggia il volo, il sogno dell’uomo di sfuggire alla propria condizione terrena, in un’ascesa verso l’infinito. In uno dei suoi celebri aforismi Brancusi afferma: “Non è l’uccello che voglio rappresentare, ma il dono, il volo, lo slancio”. Accompagna questa rassegna un prezioso catalogo edito da Electa.

Il Parco archeologico del Colosseo e la casa editrice Electa, con la Fondazione Fondamenta, per l’occasione promuoveranno anche un ricco programma culturale, da marzo e fino a ottobre, negli spazi della Curia Iulia e in altri spazi del Foro Romano. Un programma che avrà per titolo una citazione omaggio di Carlo Levi, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario della morte, Il futuro ha un cuore antico.

Roma – Foro Romano Uccelliere Farnesiane – Orti Farnesiani sul Palatino, Via di San Gregorio, Roma Fino all’11 maggio 2025 con orario: fino al 28 febbraio: 9.00 – 15.45 (ultimo ingresso 15.30). Dal 1° marzo al 29 marzo: 9.00 – 16.45 (ultimo ingresso 16.30). Dal 30 marzo all’11 maggio: 9.00 – 18.30 (ultimo ingresso 18.15). Visitabile tutti i giorni. Chiusa il 2 marzo, il 6 e il 25 aprile, il 4 maggio.

Joyn! Un viaggio nel mondo Nutella per i suoi 60 anni – Mostra al MAXXI di Roma per ricordare il 60^ compleanno di Nutella

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Vite parallele” quella che hanno coinvolto il prodotto: Nutella, con il produttore: la famiglia Ferrero. Le sessanta primavere, tante ne conta Nutella, non potevano non essere ricordate se non con qualcosa di speciale e per questa occasione la famiglia Ferrero, proprietaria del prestigioso marchio, ha scelto, fra le tante possibili, la cultura con la pubblicazione di un libro e l’allestimento di una mostra al MAXXI di Roma.

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In 293 pagine “Il nuovo mondo nutella – 60 anni di innovazione” di Gigi Padovani per le Edizioni BUR – Rizzoli, con la prefazione di Giovanni Ferrero, – costo €.18,00 – presenta le vicende storiche e familiari dei due protagonisti la famiglia Ferrero, partendo dal pasticciere Pietro, in collaborazione con il fratello Giovanni, e il loro prodotto, dalla madre di Nutella “Supercrema” e “Giandujot” all’attuale, nata nella primavera del 1964 su suggerimento  di Michele Ferrero, succeduto al padre Pietro nella gestione dell’azienda. Una lettura piacevole e interessante che testimonia, fra l’altro, importanti vicende storiche che hanno interessato la nostra nazione dal dopoguerra al dopo Covid19, passando per la nascita della comunità europea, al miracolo economico e alle vicende legate alla prima e alla seconda repubblica.

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Il percorso espositivo ci presenta le varie mete conquistate dalla crema spalmabile Nutella sia in Italia che all’estero tanto da diventare un marchio internazionale con origini italiane. Documenti tratti da originali che hanno fatto la storia del marchio Ferrero testimoniano come da comunicato stampa; “un viaggio che comincia nel 1923 quando Pietro Ferrero apre la sua prima pasticceria a Dogliani (CN) a soli 25 anni. Dagli anni 40 iniziano le prime sperimentazioni della ricetta, ancora lontana dalla crema che conosciamo oggi e allora chiamata Pasta Gianduja” e successivamente Supercrema.

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Di grande interesse è lo spazio centrale dell’esposizione dove i visitatori possono immergersi in un’esperienza sensoriale con l’aroma di Nutella che avvolge l’ambiente rievocando l’esperienza in fabbrica-. Il percorso espositivo offre anche un momento di coinvolgimento grazie alla presenza della box N-U-TELL-A-STORY e alla parete interattiva sulla quale i visitatori possono lasciare il proprio segno, scolpendo un ricordo personale. Inoltre l’Ufficio Educazione propone un ciclo di laboratori per famiglie con bambine e bambini dai 6n agli 11 anni. Dopo un divertente percorso all’interno della mostra per scoprire gli oggetti creati attorno alla mitica crema spalmabile, adulti e bambini progetteranno il loro oggetto incredibile, come un cucchiaio per assaporare gocce di pioggia oppure un barattolo per conservare momenti felici. Appuntamento alle ore 16,30 del 6 gennaio, 9 febbraio, 2 marzo, 20 aprile, fino al 20 aprile 2025 con ingresso gratuito. Info su maxxi.art.

 

L’Agenda della Giardiniera 2025 – Presentata a Roma nell’0Arancera dell’Orto Botanico

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Un’attenta riflessione su quanto di bello e affascinante circonda la vita dell’uomo. Questa in ultima analisi è lo scopo, non troppo dichiarato ma neppure troppo palese, che vuole raggiungere L’Agenda della Giardiniera 2025 per Nicla Edizioni curata in collaborazione tra il Museo Orto Botanico, e la  Sapienza Università di Roma e il  Patrocinio di APGI, Associazione Parchi e Giardini d’Italia e del Polo Museale dell’Università La Sapienza di Roma.

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Nicolas Poussin: “Nel regno di Flora” – 1631 – Olio su tela –  Il dipinto è attualmente esposto alla Galleria Borghese fino al 9 febbraio 2025 nella mostra  “Poesia e Pittura nel Seicento – Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione”.

Da comunicato stampa: “Giunta quest’anno alla sua quarta edizione l’agenda non si limita a scandire il tempo, ma si presenta come un vero volume monografico. Nell’edizione attuale si invita a riflettere sul delicato e sensibile tema della convivenza, in tutte le sue forme: tra pianta e pianta, tra insetto e insetto e dentro tutto questo l’uomo. Nell’agenda 2025 quattro importanti giardiniere, Martha Specht Corsi del Paradiso, Pascale d’Afflitto dell’orto giardino di Castel Ruggero, Rosa Muoio dell’Orto Botanico di Napoli, Benedetta Piccolomini del Labirinto del Castello di Cordovado, raccontano come loro stesse hanno già affrontato le molteplici nuove sfide della natura, confrontandosi con i quattro elementi: terra, fuoco, acqua, aria.

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Ma c’è anche un tema costante nell’Agenda della Giardiniera, il tema della rosa, un percorso continuo tra la regina dei fiori che Nicla Edizioni, con l’imprescindibile contributo di Rita Oliva, collezionista e storica delle rose antiche e moderne, rodologa di fama internazionale, costruisce anno per anno attraverso l’agenda dove racconta il linguaggio della rosa e soprattutto cataloga e propone alla conoscenza le infinite varietà mondiali di questo straordinario fiore. Con l’edizione 2025 dell’agenda – che è anche un libro da collezione – Rita Oliva ha catalogato per l’agenda ben 120 rose”.

In vendita nelle librerie costo €.18,00

Zigaina – Incisioni, edizioni e libri d’artista – In mostra all’ Istituto Centrale per la Grafica – Palazzo della Calcografia fino al 17 novembre 2024

Mariagrazia Fiorentino

Talvolta è una divinità che ti aiuta, oppure una rabbia, o la voglia sfrenata di agire con la felicità di un gabbiano. – G.Zigaina

Evento voluto dalla Regione Friuli Venezia Giulia per ricordare il centenario della nascita dell’artista Giuseppe Zigaina un realista e idealista che ha saputo cogliere le tendenze del suo tempo fondendole armoniosamente nell’arte dell’incisione e della letteratura, un interprete acuto del nostro tempo, capace di leggere e rappresentare le inquietudini e le speranze dell’uomo contemporaneo.

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Una serie d’iniziative fuori della capitale nel territorio friulano accompagna questa mostra, per maggiori informazioni e prenotazioni email cultura@comune.cervignanodelfriuli.ud.it

Danilo De Marco, ritratto fotografico di Giuseppe Zigaina

                                                                            Danilo De Marco – Ritratto fotografico di Giuseppe Zigaina

Da comunicato stampa: “In esposizione oltre 50 opere iconografiche tra puntesecche, acqueforti e acquetinte, una decina di edizioni d’arte e libri d’artista ed alcune lastre provenienti dall’archivio del Maestro situato nella sua casa-studio a Cervignano del Friuli. In mostra, inoltre, un disegno del 1951 e un video del 1983 che mostra Zigaina nella Stamperia A/S di Udine intento alla realizzazione di una acquaforte……

Giuseppe Zigaina inizia a incidere a 40 anni, quando è già un pittore affermato. I suoi esordi calcografici lo vedono a Roma, nel 1965, incidere a puntasecca le prime lastre presso la Stamperia Romero. Il mondo incisorio dell’artista racconta il buio dell’uomo e della storia: sono dormitori, lager, fucilati ad avere il sopravvento nei temi che Zigaina incide con forza per i molti anni a venire.

Da allora la grafica è elemento naturale a fianco della sua pittura e della scrittura ed è vissuta come elemento nodale della sua complessa dimensione espressiva. In breve tempo Zigaina si qualificherà tra i principali incisori italiani e sarà l’acquaforte la sua tecnica prediletta, quella con cui passare intere giornate e “vivere straordinarie avventure”, come dice lui stesso.

Oggi il suo archivio a Cervignano del Friuli e il catalogo generale dell’opera incisa, rubricata fino al 1994, danno conto di oltre quattrocento lastre incise, sedici stamperie frequentate e un lavoro che nel solcare la lastra conduce ad uno “sprofondare nell’immagine” di cui l’artista scrive in memorabili testi sull’incisione. Un segno ne vuole un altro a sostegno e si procede sino a “sprofondare nell’immagine” – G.Zigaina

Zigaina nella sua tarda età si dedica in modo particolare alle edizioni d’arte e al libro d’artista, caratterizzato nella sua parte calcografica dal rimaneggiamento e dall’assemblaggio di matrici realizzate in differenti periodi della sua vita, così da coinvolgere nel fare tecnico il processo di elaborazione poetica in cui il tempo e la memoria giocano il ruolo non direzionale, ma avvolgente l’esistenza”.

Istituto centrale per la grafica – Palazzo della Calcografia – Via della Stamperia, 6 – Roma – Orario di apertura: Martedì – domenica 10.00 – 19.00 – Ingresso libero info: www.grafica.beniculturali.it

 

Romics – XXXIII Edizione del “Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games” dal 3 al 6 ottobre 2024 alla Fiera di Roma – Icone del passato e nuovi miti uniti uno a fianco all’altro.

Donatello Urbani

Decine di eventi in contemporanea nei 5 padiglioni e con oltre 350 espositori pronti ad accogliere il pubblico negli oltre 70.000 mq espositivi. Romics, da comunicato stampa: “celebra l’immaginario di giovani e adulti, coniugando entertainment e approfondimento specialistico, offrendo al pubblico, a seconda dei generi e degli interessi, molteplici percorsi di partecipazione e occasioni di confronto. Altresì Romics è una piattaforma di promozione per le aziende e i professionisti italiani che operano nel fumetto, nell’illustrazione, nel cinema e nei games”.

La manifestazione clou, prevista per domenica 6 ottobre, sarà l’assegnazione del prestigioso Romics d’Oro a Giuseppe Palumbo, autore del manifesto, un tributo ad Eva Kant e Diabolik, ideatore del personaggio Ramarro e collaboratore dell’editore Astorina in Diabolik; Hidetoshi Omori, direttore d’importanti animazioni, character designer e regista e Jim Cornish, inglese, da oltre trent’anni uno dei più importanti storyboard artist del cinema internazionale.

A ciascun premiato è stato riservato uno spazio mostra:

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                                                                                                                              Giuseppe Palumbo

“Nel Labirinto di Giuseppe Palumbo”  è una mostra con oltre cento originali che ripercorrono i 40 anni di carriera di Giuseppe Palumbo. Il percorso espositivo comincia con Diabolik ed Eva Kant, protagonisti del suo lavoro ventennale, con una selezione di copertine disegnate a china, studi a matite, tavole originali e tavole della serie alternativa DK. Seguono le tavole di Ramarro, il supereroe masochista, nato su Frigidaire.

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                                                                                                                                 Hidetoshi Omori 

“Hidetoshi Omori. Una vita per l’animazione”. La mostra presenta una selezione di disegni e illustrazioni curata personalmente da Hidetoshi Omori, che ha scelto opere rappresentative dei suoi lavori nelle serie TV e nei film d’animazione.

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                                                                                                                                       Jim Cornish   

“Jim Cornish – The Director’s pencil Monkey” – La prima mostra italiana di Jim Cornish è un percorso in tre atti che mette in rilievo il suo lavoro con grandi artisti del cinema “di genere”. Fantasy, Action e Cinema eroico sono i tre pilastri rappresentati con storyboard e visualizzazioni di scene epiche immaginate da Cornish per maestri del cinema contemporaneo quali Christopher Nolan, David Yates, Alfonso Cuaròn e Sam Mendes.

Fra gli eventi speciali e anteprime, meritano una segnalazione;

Terza edizione “MUSICOMICS, PREMIO ROMICS MUSICA PER IMMAGINI” assegnato ai compositori di musiche per film, TV, animazioni e progetti audiovisivi

TOPOLINO E IL MONDO DI CIRCUS. Il tendone dello Shadow Cirus approda sulle pagine di TOPOLINO (Panini Disney),

PERA TOONS: COME NASCE UNA FREDDURA A FUMETTI? Il campione di battute e giochi di parole Pera Toons, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Ridere (Tunué), racconta come nascono le sue mitiche freddure.

Venerdi 4 ottobre LE ANTEPRIME TARGATE RAI KIDS. Rai Kids presenta in anteprima le nuove serie Anatane e i ragazzi di Okura e Alex Player.

CRISTINA D’AVENA, SPECIAL GUEST. Sabato 5 ottobre un imperdibile viaggio nelle sigle dei cartoni animati più amati.

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I GRANDI COMPLEANNI. Buon compleanno Pollon! Tra aneddoti, documenti d’epoca e live performance inedite, ripercorreremo lil so arrivo in Italia, 40 anni fa. Una performance tra musica, doppiaggio e disegno festeggerà inoltre, i 40 anni del film La storia infinita con Paolo Barbieri, i Raggi Fotonici.

La casa editrice Giunti, venerdì 4 ottobre propone un evento speciale insieme agli autori per ripercorrere l’affascinante storia di W.I.T.C.H., svelandone curiosità e retroscena.

SIMON GANE E IL MONDO DI SUNBURN. Simon Gane (Godzilla, They’re not like us), domenica 6 presenta il suo ultimo lavoro, Sunburn scritto da Andi Watson e da lui disegnato per la casa editrice saldaPress.

JEEG CONTRO GOLDRAKE. Sabato 5 ottobre Luca Papeo, presenta il suo Jeeg contro Goldrake

ROMICS – AREA KIDS&JUNIOR: IL NUOVO SPAZIO DEDICATO A BAMBINI E RAGAZZI. L’edizione XXXIII del Festival introduce un’area dedicata a bambini e ragazzi: Romics – Area Kids&Junior. Situata nel padiglione 6, ROMICS – MASTERCLASS E WORKSHOP.

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Durante i quattro giorni del Festival i grandi autori italiani e internazionali propongono imperdibili approfondimenti su tecniche di disegno: Hidetoshi Omori, Romics d’Oro, presente con una masterclass sulle tecniche di disegno, il suo approccio al personaggio, il Mecha Design e le linee essenziali per costruire un character;

L’ARTIST ALLEY, LO SPAZIO DEDICATO AGLI AUTORI. Con oltre cinquanta postazioni, in continua crescita la grande Artist Alley di Romics che vede protagonisti le grandi firme del fumetto italiano e internazionale:

Il grande Cinema torna nell’Area Movie di Romics con anteprime, protagonisti e incontri sui titoli più importanti in arrivo in sala nei prossimi mesi. Il regista, il produttore Andrea Sgaravatti e il cast presenteranno alcuni estratti in anteprima del film. “Timor – Finché c’è morte c’è speranza”, dark adventure per la regia di Valerio di Lorenzo, in arrivo al cinema in autunno.

TRA GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA

Giovedì 3 ottobre, Stefania Gatti presenta il suo nuovo romanzo Niente è come sembra (Gallucci Editore)

Venerdì 4 ottobre, Fraffrog presenta Il Pianeta Pillola, la sua ultima opera edita da Gigaciao; Chiara Lipari, autrice e web creator presenta il suo nuovo romanzo fantasy Il reame delle illusioni (Cairo Editore); Christian Cornia e Giorgio Salati, presentano il loro ultimo volume Brina (Tunuè); Roberto Grossi dialoga sulla sua ultima opera La grande rimozione (Coconino Press – Fandango); Silvia Casini e lo Chef Ojisan offrono un viaggio nel gusto visionario di Miyazaki, tra cultura amore e cucina; Sio e Dado presentano il nuovo Evviva che bello – Lilla? (GigaCiao).

Sabato 5 ottobre, Paolo Barbieri e Chiara Lipari dialogano sull’’importanza e la forza dei Miti; Giuseppe Palumbo, Romics d’Oro, propone un focus sulla sua recente opera La sola cura; l’Associazione Compositori Musiche da Film (ACMF) propone un’occasione unica per esplorare le complesse regole che governano l’assegnazione degli Oscar per la migliore colonna sonora; la musicologa Angela Forin e il compositore Claudio Simonetti, parlando del dialogo tra musica e cinema svelano i trucchi del mestiere; Sio, Fraffrog e Dado risponderanno alle giga-domande arrivate dai loro fan in un talk tutto da ridere targato GigaCiao;

Domenica 6 ottobre, la Scuola Internazionale di Comics con Midori Yamane, Eleonora Carlini e Susanna Mariani ripercorrono un viaggio immaginario dal manga giapponese al fumetto francese. Moscerine Film Festival dà voce ai bambini che diventano i veri protagonisti del dialogo sull’importanza dell’educazione all’immagine; Inma R., Shinichi, Meusa e Dario Sicchio, dialogano per scoprire e comprendere sempre meglio il fenomeno mondiale dei webtoon, manga e comics online; in collaborazione con Animundi, un incontro inclusivo per scoprire Lampadino e Caramella l’unico cartone animato al mondo accessibile a tutti i bambini, anche con disabilità sensoriali perché realizzato utilizzando forme di comunicazione innovative.

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                                                                                                                      Lampadino e Caramella

Confermati i due appuntamenti cosplay con il Cosplay Kids, alla conduzione di Fiore di Luna e la giovanissima e talentuosa attrice e doppiatrice Azzurra Dottori dove i più piccoli potranno vestire i panni dei propri personaggi preferiti interpretando il più forte dei supereroi o la più bella delle principesse in una sfilata ricca di colori e simpatia e il Romics Cosplay Award, il grande appuntamento autunnale condotto da Beatrice Lorenzi con le selezioni internazionali. La gara selezionerà la miglior coppia di cosplay italiani che prenderà parte al World Cosplay Summit 2025 di Nagoya, il campionato mondiale del cosplay; tra i tanti premi in palio, in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura a Roma il nuovo Japan Garden Special Prize che offrirà ai vincitori la possibilità di realizzare un inedito photoshooting nel giardino giapponese dell’Istituto di Cultura.

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Tornei, anteprime e divertimento: Romics è un’esperienza imperdibile per gli appassionati di videogiochi e card games. Durante i quattro giorni di manifestazione, i visitatori potranno divertirsi con un’ampia varietà di attività: dai card games alle escape room, dai puzzle game al retrogaming, fino ad arrivare a numerose aree dedicate al free play.

INFORMAZIONI IN BREVE
Quando: da giovedì 3 a domenica 6 ottobre 2024 dalle ore 10:00 alle 20:00.
Dove: Fiera Roma, Via Portuense 1645, 00148 Roma (RM), ingresso Nord ed ingresso Est (tutti i giorni)
Organizzatori: Fiera Roma e ISI.Urb
Ingresso: L’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili esclusivamente dal sito www.romics.it o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket.
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Mail: info@romics.it  – Tel: 06.93956069 / 06.9396007