Roma: Palazzo Barberini: il nuovo allestimento dei capolavori del Settecento nella Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini .

Testo e foto di Donatello Urbani

La gestione delle istituzioni museali ha interessato fin dagli anni della metà del secolo scorso l’intero settore dei responsabili della divulgazione culturale con il notevole apporto, spesso non privo di note polemiche, di storici e critici d’arte.  Significativo quanto scriveva in proposito Giulio Carlo Argan: “ I musei si sono moltiplicati e non si presentano più come luoghi di raccolta di opere d’arte, ma come organismi scientifici e didattici, dotati di attrezzature per la ricognizione, l’analisi, la classificazione, la conservazione e la presentazione critica di manufatti artistici di ogni genere.” Seguendo questo percorso si è mossa la direttrice della Gallerie Barberini Corsini, Flaminia Gennari Santori , quando ha ereditato le 10 sale espositive nell’Ala sud del piano nobile di Palazzo Barberini, restituite tre anni fa dal Ministero della Difesa che le aveva in gestione da più di ottant’anni, per un totale di 750 mq di spazio espositivo.

20190412_114826                                               Mattia Preti .”La resurrezione di Lazzaro” – 1655- 1660 – Olio su tela

Importante in questa operazione è stato l’apporto offerto dalla staff dirigenziale locale, Maurizia Cicconi e Michele Di Monte nel ridisegnare un nuovo percorso museale che ha interessato l’area del piano nobile con l’esposizione di 78 opere secondo un progetto allestitivo che prevede un nuovo impianto di illuminazione, una nuova grafica, nuovi apparati, pannelli e didascalie, riservando la parte del piano superiore alle attività didattiche, ricerca, tutela e conservazione delle opere d’arte.

20190412_122456Giovanni Antonio Canal detto Canaletto: “Veduta di Venezia con Piazza San Marco e le Procuratie” – 1735 / 1740 – Olio su tela

In questo nuovo percorso espositivo si possono vedere opere che vanno dal Seicento napoletano alla collezione settecentesca, con i ritratti, le vedute, i pittori del Grand Tour e i dipinti della donazione Lemme. “Sarà l’occasione per scoprire o riscoprire capolavori che non si vedevano da tempo”, ha affermato la direttrice delle Gallerie Barberini/Corsini, “opere recentemente restaurate e dipinti esposti raramente come la Giuditta e Oloferne di Francesco Furini, le monumentali tele degli Apostoli realizzate da Carlo Maratti per il Cardinal Antonio Barberini, le vedute di van Wittel, appena restituite alla loro originaria, smagliante luminosità. Inoltre alcune sale, in particolare quella della Pittura napoletana e quella dedicata a Pompeo Batoni con un avvicendamento semestrale di alcune opere:  Bernardo Cavallino, Salvator Rosa, Francesco Solimena, Massimo Stanzione, Pompeo Batoni, Pierre Subleyras, al fine di esporre più opere.  Si potrà ammirare nella sua completezza la raccolta di dipinti donata da Fabrizio e Fiammetta Lemme nel 1998: una serie notevole e coerente di 21 modelli di presentazione (i bozzetti finali che i pittori presentavano ai committenti per l’approvazione, prima dell’esecuzione materiale dell’opera vera e propria) di opere realizzate per alcune tra le più importanti imprese decorative della Roma del XVIII secolo, con opere, fra gli altri, di Giuseppe Chiari, Sebastiano Conca, Domenico Corvi e Pier Leone Ghezzi”.

20190412_121650                                                          Pierre Sobleyras: “Nudo femminile di schiena” – 1740 – Olio su tela

La ventata di aria nuova, insolita anche se del tutto pertinante ad una Pinacoteca d’Arte Antica, che si respira nelle Gallerie Nazionali di Palazzo Barberini, offre ai visitatori un nuovo respiro e un rinnovato equilibrio  a tutto l’apparato che va dallo scalone di Bernini a quello di Borromini. Molte anche le iniziative collaterali previste che includono visite animate ai capolavori dell’Ala sud per bambini di 5-12 anni e famiglie, tutte le domeniche alle ore 11.30  fino al 30 giugno, incluso il giorno del 1° maggio, nello stesso orario. Inoltre l’11 maggio, alle ore 16.30, alcune delle opere esposte saranno oggetto dell’iniziativa Museo Adagio, un progetto di slow art per vivere l’arte con lentezza, contemplazione e condivisione, per osservare i capolavori con maggiore attenzione e consapevolezza. Questo è solo un inizio, in attesa del prossimo autunno che prevede l’apertura anche delle sale dei pittori caravaggeschi. Informazioni per e.mail:  didattica@barberinicorsini.orgcomunicazione@barberinicorsini.org www.barberinicorsini.org

20190412_122651Gaspar van Wittel: “Veduta di Roma dalla Piazza del Quirinale” – Datato e firmato 1684 – . Olio su tela. Acquisto Odescalchi

Roma, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13 dal  martedì alla domenica dalle 8.30  alle 19.00. Biglietto di’ingrasso intero 12 € – Ridotto 2 € (per i giovani dai 18 ai 25 anni , è valido dal momento della timbratura per 10 giorni in entrambe le sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Gratuito per le categorie previste dalla legge.

La Scala Santa, com’era in origine, è tornata visitabile in tutto il suo fascino, devozione e splendore.

Mariagrazia Fiorentino-(press.eurintuni@virgilio.it) Donatello Urbani (donatello.urbani@gmail.com)- Foto cuortesy Musei Vaticani

Fra le varie iniziative che hanno interessato questa Settimana Santa c’è anche la riapertura al culto dopo vari anni di chiusura della Scala Santa in Roma –  Piazza San Giovanni in Laterano – .  Il complesso della Scala Santa che ingloba i cui  gradini costituivano l’accesso al Palazzo di Ponzio Pilato e che la tradizione popolare vuole siano stati saliti da Gesù, è affidato alla custodia fin dal 1853 ai Padri Passionisti. Fu la madre dell’imperatore Costantino, Elena, a recuperarli  nel 326/327 e trasportarli a Roma, insieme ad altre reliquie della passione di Cristo quali la croce di legno, dove, una volta giunti, trovarono adeguata collocazione in vari edifici di culto. I gradini di accesso al palazzo di Pilato furono sistemati in un edificio vicino alla residenza papale in Piazza San Giovanni. Questi gradini, costituiti di marmi orientali diversa provenienza per un totale di 28 scalini, si ritiene che alcuni conservino tracce del sangue di Cristo in corrispondenza del secondo, undicesimo e ventottesimo gradino, tutti contrassegnati da croci.

_DSC6271Undicesimo gradino. La fede religiosa vuole che la grata di ferro sotto la croce nasconda delle gocce di sangue di Cristo lasciate dopo una caduta.

Dell’edificio in cui furono sistemati abbiamo testimonianza in un famoso disegno di Marten van Heemskerck (1498-1574), oggi al Kupferstichkabinett di Berlino,  che ci mostra l’aspetto che il campo lateranense aveva intorno al 1535-36. La veduta, presa da nord-ovest, in corrispondenza di quello che è oggi il complesso ospedaliero di San Giovanni, fotografa bene lo stato di abbandono dell’area, priva ancora di articolazioni urbanistiche e dominata dalla mole severa del Patriarchio, il gruppo di edifici sorto tra IV e V secolo nei pressi della Basilica del SS. Salvatore, dove ebbe sede, a partire da Giulio I (337-352), la Cancelleria Apostolica e dove sarebbe stata fissata, nei secoli a venire, la dimora stessa del Vescovo di Roma. Per lunghi secoli questo complesso lateranense offrì al pellegrino o al devoto uno straordinario strumento di elevazione spirituale, alimentato dalla percezione stessa della scala come reliquia scritturale. La notte del 28 gennaio 1588, nell’ambito delle demolizioni ordinate da Sisto V per la riqualificazione urbanistica dell’area, l’architetto Carlo Fontana (1543-1604) poneva mano allo smontaggio della Scala Santa e al suo trasporto in un fabbricato nuovo, appositamente progettato l’anno precedente a protezione dell’antico oratorio di San Lorenzo in Palatio. L’oratorio stesso venne inglobato nel nuovo edificio, posizionandovi davanti la Scala Santa, accanto alla quale vennero sistemate due scale per lato (cinque in tutto). Il nuovo fabbricato prese il nome di Santuario della Scala Santa e la sua facciata era costituita nella zona inferiore da cinque arcate (oggi chiuse), mentre nel piano nobile si aprivano cinque finestre a timpani ricurvi e triangolari alternati, secondo il modulo adottato nel vicino Palazzo Lateranense (1585-89). Le cinque rampe portavano a un corridoio, dal quale si accedeva alle cappelle laterali di San Silvestro e di San Lorenzo, nonché al Sancta Sanctorum Lateranense.

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Il programma decorativo, svolto su idee e suggestioni di eminenti dotti della Curia, comprendeva storie dell’Antico e del Nuovo Testamento, secondo uno schema distributivo elaborato da Angelo Rocca e Silvio Antoniano (1587 ca.), di cui si conserva traccia in un disegno presso la Biblioteca Angelica di Roma. Uno stuolo di pittori tardomanieristi, come Paris Nogari, Giovanni Battista Ricci, Giovanni Baglione, Baldassarre Croce, Prospero Orsi, Andrea Lilio, Ferraù Fenzoni, Paul Bril, Ventura Salimbeni, Antonio Scalvati, Avanzino Nucci, Giacomo Stella, Giovanni e Cherubino Alberti, decorò volte e pareti sotto la direzione di Cesare Nebbia e di Giovanni Guerra, dando vita a un’iconografia di ascesi e contemplazione, didascalicamente intessuta di richiami penitenziali. Sulla Scala Santa propriamente detta, una sorta di Via Crucis figurata, rigorosamente modellata sui precetti tridentini, teneva conto del punto di vista ribassato di chi la ascendeva in ginocchio: ad aprire e chiudere il percorso, alle due estremità della rampa, erano i tre affreschi con l’Ultima Cena, la Crocefissione e l’Ascensione di Cristo, opere intensamente mistiche dell’orvietano Cesare Nebbia (1536 ca.- 1614 ca.). L’attenzione conservativa al complesso della Scala Santa non è mai venuta meno nel corso dei secoli, anche in considerazione della straordinaria devozione di cui ha sempre goduto il Santuario, ma è a partire dagli anni novanta del Novecento e grazie alla sinergia fra i Padri Passionisti (custodi del complesso dal 1853) con i Musei Vaticani (eccellenza mondiale nel campo della conservazione) che venne avviato il restauro del prezioso sacello del Sancta Sanctorum, risalente al 1277. Nel 1723, preso atto dell’usura del manufatto (dovuto anche alla consuetudine di raschiarne il marmo per riportarne a casa la polvere superficiale), fu preso partito di rivestire in legno gli antichi gradini, praticandovi feritoie per il loro avvistamento. La fasciatura in tavolati di noce dei 28 scalini è rimasta al suo posto fino al marzo 2019, quando il suo smontaggio per fini conservativi ha potuto rimettere in luce la gradinata marmorea originale.  Negli ultimi due anni, l’intervento conservativo ha compreso anche la revisione ed il restauro della preziosa reliquia della ‘Scala Santa’. In seguito al restauro, per la prima volta, dopo trecento anni, con un’apertura straordinaria di sessanta giorni fino al 9 giugno 2019 solennità della Pentecoste, la Scala Santa sarà visibile senza la copertura lignea che dopo questo periodo sarà ricollocata. Oltre al restauro dei gradini, è stato compiuto il restauro degli affreschi delle pareti della Scala Santa e delle quattro scale che le stanno a lato, due per parte. Dal suo inizio, l’intero progetto è stato seguito dai Patrons of the Arts in the Vatican Museums ed alcuni generosi benefattori si sono impegnati a sostenere finanziariamente tutta o parte dell’intera operazione.

Tutti Principi e Principesse per un giorno a Buonvicino (Cosenza) con Seduzioni & Gusto Festival

Mariagrazia Fiorentino  (press.eurintuni@virgilio.it) – Donatello Urbani (donatello.urbani@gmail.com)

Chi non ha sognato di essere trasformato nel corso della notte, da una Fatina Buona o da un Mago dai poteri soprannaturali, in un principe o in una principessa? Sono questi i personaggi protagonisti di molte favole e  che hanno occupato più di tutti gli altri  i desideri ed i sogni di tutti noi bambini. Il tempo che con il suo lento incidere ha segnato, più o meno velocemente, i nostri giorni non è riuscito a cancellare del tutto questi sogni e desideri infantili che in parte, sia pure in un angolo remoto e quasi impercettibile, continuano a vivere nel nostro cuore nel malcelato desiderio che una Fatina o un Mago lo facciano rivivere nuovamente. Gli psicologi hanno classificato scientificamente questo fenomeno con il nome “Complesso di Peter Pan”, il bambino che non voleva crescere nella continua ricerca dell’isola che non c’é. Non facciamoci fuorviare dalla scienza. Un passo contro corrente può segnare un attimo felice nella nostra vita.

078e962c-a0ee-46f2-83eb-749e301e29df                                                            Foto Courtesy dell’Ufficio Stampa Licia Gargiulo

La Pro Loco di Buonvicino, comune calabrese in provincia di Cosenza membro dell’Associazione dei  Borghi più Belli d’Italia, in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, organizza nel mese di luglio, già da dodici anni, la manifestazione “Seduzioni & Gusto Festival” che nel corso del suo svolgimento consente ai partecipanti di vivere per tre giorni una realtà in chiave aristocratica. Per l’occasione nelle vesti del Mago onnipotente si è calato Nino Graziano Luca che in fatto di organizzazione eventi ha poteri soprannaturali,  mentre le vesti della Fatina Buona sono state indossate dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica. Completano il tutto gli affascinanti scenari paesaggistici naturali del parco del Pollino insieme a quelli dell’immediato retroterra della costa ionica calabrese.

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A questi si aggiungono  l’impareggiabile enogastronomia che trova nelle oltre mille ricette riportate nel trattato Cucina Teorico Pratica di Ippolito Cavalcanti Duca di Buonvicino il suo completamento, senza dimenticare la buona quanto economicamente favorevole offerta di vari B&B, agriturismi, locande a gestione familiare, camping e vari hotel tanto in città quanto nella vicina cittadina di Diamante, distante solo pochi kilometri da Buonvicino. Il vero punto di forza comunque è il programma che ruota intorno al Gran Ballo, sapientemente condotto da Nino Graziano Luca e curato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica dove circa 100 danzatori in Costume dell’800, provenienti da molte città italiane e da alcune capitali europee, accompagneranno il pubblico, con eleganza e maestria, in quadriglie, valzer, contraddanze, polche e mazurche.

45a7b908-4f79-42b1-afe1-09892e0bd180Gli attori Giorgia Ferrero e Luca Avallone, aprono il “Gran Ballo di Primavera 2019″. Foto Courtesy dell’Ufficio Stampa Licia Gargiulo

Sono proprio queste danze che caratterizzeranno l’intera manifestazione“Seduzioni & Gusto Festival 2019” con un tocco di eleganza e raffinatezza segnando e aprendone la porta, anche all’Evento Moda che vede la partecipazione di numerosi stilisti emergenti finalisti del concorso internazionale di Moda Movie insieme a stilisti di Alta Moda. Tutto questo sarà accompagnato da spettacoli musicali, laboratori creativi dedicati ai più piccoli sulla moda e sulla gastronomia, premiazioni delle eccellenze di Calabria, Show coking, degustazioni, mostre artistiche, proiezioni di film e convegni. Una particolare menzione meritano le offerte enogastronomiche proposte dai vari ristoranti dove, in alcuni operano chef premiati in prestigiose competizioni culinarie, che propongono buffet ispirati al celebre trattato di Cucina Teorico Pratica di Ippolito Cavalcanti Duca di Buonvicino, largamente diffuso nel XIX secolo in tutto il Sud Italia.

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Pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1837 presenta numerose ricette dell’epoca provenienti dalle diverse classi sociali. Dal 1837 al 1865 se ne stamparono nove edizioni abbastanza diverse fra di loro in quanto venivano continuamente ampliate dall’autore. La Cucina teorico-pratica è un compendio di cucina tradizionale napoletana con alcune ricette d’ispirazione francese, in quanto la cucina d’Oltralpe era all’epoca molto presente sulle mense dell’aristocrazia o dell’alta borghesia. L’appendice ci riporta invece alla cucina casereccia in uso all’epoca presso il popolo.  Questa tredicesima edizione di Seduzione & Gusto Festival 2019 si terrà a Buonvicino (Cosenza) dal 12 al 14 luglio.

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In anticipo sull’evento di Buonvicino si è tenuto a Roma nell’elegante Palazzo Rospigliosi il Gran Ballo di Primavera organizzato da Nino Graziano Luca che ha visto la partecipazione della Compagnia Nazionale di Danza Storica con un ricevimento, finale, ispirato all’arte culinaria del Duca di Buonvicino.

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Ospiti della serata gli attori Giorgia Ferrero e Luca Avallone nonché lo stilista Massimiliano Giangrossi “che disegna e realizza da vero artista artigiano le creazioni sposa e haute couture nel suo atelier di San Benedetto del Tronto, seguendo l’alta tradizione sartoriale italiana con un’approfondita conoscenza delle più raffinate tecniche di consulenza d’immagine” come affermato nel corso della presentazione.

Visit Russia – Il turismo russo volta pagina con nuove proposte, interessanti itinerari e mete finora sconosciute.

Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Punto di partenza per la nuova Agenzia governativa per lo sviluppo del turismo, Rostourism, è stata l’adozione di un diverso logos e la nomina di un nuovo responsabile, Zarina Doguzova, che dipenderà dal Ministero dello sviluppo economico. Questo, però, ha comportato anche l’aver incluso nei soliti percorsi turistici che restano tutt’ora validi a partire proprio dalle crociere fluviali ed un percorso storico , – Red Route – sulla figura di Lenin e la sua città natale, Ulyanovsk, e la di città Simbirsk.

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Le nuove proposte vedono una nuova presentazione dei percorsi religiosi dove la Patriarchia della Chiesa Ortodossa Russa https://mospat.ru/it/ è la referente diretta alla quale indirizzare le richieste via e.mail a: cancelar@mospatr.ru Telefono +7 495 955 67 77.

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Un altro successivo percorsointeressa la Regione del fiume Volga con un particolare riferimento alla città di Samara.
Completamente nuova la proposta “fly and drive” con il noleggio sul posto da richiedere attraverso il sito http://www.drive-to-russia.com, di un auto da guidare in proprio attraverso l’affascinante campagna russa. Da tenere presente che nei prossimi mesi si svolgerà un Festival – caravan nella città di Murmansk. Maggiori notizie sul sito  www.atv51.ru.

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Un percorso culturale di grande interesse è quello definito “Museo e tour” – consultare i siti http://welcometver.ru/userroutes/113 e http://kreml-alexandrov.ru/ – che include anche sia il Museo di Rakhmaninov che il Museo di nobiltà russa http://www.mk-aseeva.ru/http://turizm-komi.ru/about/. Percorso attraverso le affascinanti residenze dell’antica aristocrazia russa con i loro ricchi giardini.

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Punto di riferimento, per tutti ma principalmente per gli operatori, sarà quanto prima l’apertura  di una agenzia di sistema, “Boutique di Viaggi in Russia”  in stretta collaborazione “Visit Russia Italia” che opererà in  via Ostilia, 29 – Roma 00184

Macfrut 2019: Vetrina internazionale dell’ortofrutta italiana- Fiera di Rimini 8 – 10 maggio 2019

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Con oltre 1100 espositori,  di sui il 25% esteri con ben 1500 buyer invitati e oltre 60 eventi  in programma nei tre giorni di fiera, questa rassegna 2019 dell’ortofrutta italiana, voluta ed organizzata da MacFrut insieme a Cesena Fiere, vuole essere il primo passo per una ripartenza in grande stile di tutto il settore, non solo di filiera, strategico per l’Italia e prima voce dell’export agroalimentare. L’Africa Subsahariana e la Regione Piemonte saranno i partner di  questa edizione. Come affermato nel corso della conferenza stampa da Renzo Piraccini,  di Cesena Fiera S.p.A. “Internazionalizzazione e innovazione” sono le due “key” di questa 36esima edizione di Macfrut, la tre giorni che vuole rappresentare l’orgoglio di un sistema cardine del made in Italy agroalimentare, prima voce dell’export (inclusa l’ortofrutta lavorata e conservata) con circa 8,4 miliardi di euro, di cui 4,9 di fresco. Negli undici settori espositivi troveranno ampio spazio non solo frutta e ortofrutta bensì tutti i vari settori paralleli quali: sementi; novità vegetali e vivaismo; tecnologie di campo; mezzi tecnici; produzione, commercio e distribuzione; biologico; macchinari e tecnologie del post raccolta; materiali e imballaggi di confezionamento; quarta gamma; logistica; servizi. Inoltre a  Macfrut si ritrovano le principali organizzazioni del settore ortofrutticolo, dall’ACI (Associazione delle Cooperative Italiane) a Fruitimprese, da Italia Ortofrutta a Italmercati, da Fedagro Mercati a Cso Italy, da Coldiretti ad ANBI (Associazione delle Bonifiche Italiane). Sempre nel corso della conferenza stampa è stato rilevato che  esiste una possibilità per tornare a crescere questa è offerta esclusivamente dallo sviluppo del mercato internazionale. E qui un ruolo chiave lo gioca Macfrut nel suo impetuoso sviluppo sul fronte dell’internazionalizzazione con una trentina di missioni di presentazione in tutto il mondo, la presenza del 25% di espositori esteri, l’invito di 1500 buyer (solo cinque anni fa erano 250) nella collaudata sinergia con Ice Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Tra le novità la presenza di un padiglione interamente dedicato all’Africa, di cui l’area Subsahariana è partner internazionale di questa edizione. Saranno presenti 200 aziende provenienti da 14 paesi: Angola, Benin, Congo, Etiopia, Ghana, Kenya, Mozambico, Namibia, Senegal, Somalia, Sudan, Uganda, Tanzania, Zambia.

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In questo panorama è stato ideato il progetto Lab Innova messo in campo di Ice Agenzia con la collaborazione di Macfrut, che intende sviluppare il partenariato tra imprese UE-Africa, puntando su formazione manageriale, innovazione e trasferimento tecnologico nel settore agricolo e agroindustriale africano. In questa prima fase sono cinque i paesi africani coinvolti nel progetto (Etiopia, Mozambico, Uganda, Tanzania, Angola) tutti presenti a Macfrut.

Sempre a Macfrut, tra le novità sul piano internazionale segnaliamo la prima volta di Cuba con 5 imprese, Proecuador con 8 grandi imprese, lo stato messicano di Zacatecas con 6 imprese. E ancora, una forte partecipazione dall’Est Europa di buyer e produttori (Serbia e Uzbekistan raddoppiano l’area), così come la presenza dei principali importatori del Golfo Persico (Emirati, Bahrein, Qatar), India e Sud Est Asiatico.

Le principali novità sul fronte del pre e post raccolta saranno offerte dal Greenhouse Technology Village, un vero e proprio villaggio dell’innovazione orticola in serra che ospita i principali produttori di tecnologie, materiali e mezzi tecnici, sementieri e vivaisti specializzati. Un’area altamente specializzata, posizionata nell’ingresso Est, dove vengono presentate alcune delle innovazioni destinate a diventare strumenti di lavoro quotidiani per i produttori.

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Un’altra area dinamica è, AcquaCampus, un campo dimostrativo di 500 metri quadrati dove si possono vedere in azione gli impianti d’irrigazione tecnologicamente più avanzati, presentati dalle aziende leader mondiali. Terza proposta, è il ritorno di Macfrut in Campo, una grande area sempre allestita all’interno dei padiglioni della fiera dove viene riprodotto un vero e proprio campo prova con all’opera le macchine agricole più innovative.

La Regione Piemonte, quale partner in questa edizione sarà la protagonista con i suoi prodotti di punta a partire dalla Mela Rossa Igp di Cuneo, prodotto simbolo di questa 36esima edizione.

Info Macfrut 2019 – Fiera a Rimini nelle giornate 8-9-10 maggio 2019, orario 9.30-18.00. Maggiori informazioni sul sito www.macfrut.com

 

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Città di Castello pone in primo piano i giovani, piccoli produttori di vino con Only Wine Festival 2019

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Quello che differenzia questa rassegna enologica da tutte le altre è rappresentato dall’esclusivo coinvolgimento di produttori di vino sotto i 40 anni che abbiano un esperienza di non oltre 15 anni nella gestione sia della propria cantina che nella coltivazione della vite su un territorio di estensione massima di 7 ettari. Volendo riassumere queste caratteristiche in un solo concetto si può identificare questa iniziativa, voluta del Comune di Città di Castello in collaborazione con l’AIS dell’Umbria (Associazione di Sommelier),  riservata ai soli “artigiani del vino” come se fosse un abito cucito su misura per i buongustai. In questa edizione – la prima risale al 2014 – il visitatore troverà il meglio della produzione enologica nazionale, e non solo, rappresentata dai 100 migliori produttori under 40 con oltre 500 etichette, ed avere la possibilità di tante degustazioni libere e guidate dai migliori sommelier AIS. Il programma prevede i seguenti incontri:

20190314_191511 SABATO 27 APRILE 2019:

Alle ore 12:00 degustazione gratuita denominata “stortignaccolo aureo”. Info e prenotazioni: 348 6030025 – 338 7516561; alla quale seguirà alle ore 14,00: Apertura dei siti espositivi;

alle 14,30, Sala degli Specchi – Palazzo Bufalini – Piazza Matteotti, costo € 50,00, la masterclass ice wine “L’anima del ghiaccio” condotta da Roberto Anesi Miglior Sommelier d’Italia 2017. I Vini in degustazione sono:

ITALIA: CAVE MONT BLANC CHAUDELUNE VIN de GLACE (prié blanc)

GERMANIA: SILVANER EISWEIN LOUIS GUNTRUM (silvaner)

U.S.A.: WASHINGTON STATE Dr. L. by Ernst Loosen (riesling)

CANADA: INNISKILLIN GOLD 2016 (vidal)

ISRAELE: YARDEN ICE WINE 2016 (riesling)

AUSTRIA: WILLY OPITZ (pinot nero).

Alle ore 15,00: CERIMONIA D’ INAUGURAZIONE, alle quale seguiranno alle 15,30 “Wine amarone speed” Condotto da GianLuca Grimani referente regionale Guida Vitae, costo € 10,00;

alle ore 15,30 una degustazione del Mastro Tornabuoni affinato, gratuita. Info e prenotazioni: 3486030025 – 338 7516561;

alle 17:30: speed wine “Montefalco Sagrantino” Condotto da Sandro Camilli Presidente A.I.S. Umbria, costo € 10,00;

alle 17:30 un viaggio alla scoperta del passato dei migliori Chateau.Palazzo Bufalini – Sala degli Specchi “Only wine prestige” con i vini in degustazione:

CHATEAU CHEVAL BLANC – ST EMILION – 1976

CHATEAU LATOUR – PAUILLAC – 1976

CHATEAU MOUTON – PAUILLAC – 1979

CHATEAU HAUT BRION – GRAVES – 1975

CHATEAU LA CONSEILLANTE – POMEROL – 1979

CHATEAU L’EVANGELIE – POMEROL – 1976;

alle17:30: masterclass “PERLAGE ITALIANO”Degustazione guidata di spumanti provenienti da varie regioni italiane e prodotti con vitigni autoctoni, condotta da Andrea Galanti Miglior Sommelier D’Italia 2015 Sala degli Specchi, Palazzo Bufalini, Piazza Matteotti, costo € 40,00;

alle 18:30: Speed wime “Champagne” Condotto da GianLuca Grimani referente regionale della Guida vitae;

alle 18:30: Degustazione di sigaro cubano “LA GLORIA CUBANA INVICTOS” Ed. Regionale 2017 e Champagne, guidata da Luca Martini, miglior Sommelier del Mondo 2013 e da Catadores del Cigar Club Valtiberino, costo €30,00. Info e prenotazioni: 348 6030025 – 338 7516561;

alle 21:00 “The big surprise”: La degustazione non guidata alla cieca di 6 etichette con la presenza di Sandro Camilli Presidente A.I.S. Umbria, Luca Martini Miglior Sommelier del Mondo 2013, Roberto Anesi Miglior Sommelier d’Italia 2017, Chiara Giannotti. Sala degli Specchi – Palazzo Bufalini – Piazza Matteotti, costo € 40,00, da prenotare:

Alle 21:00 CHIUSURA SITI ESPOSITIVI

20190314_194441                                                                                                 I produttori laziali

DOMENICA 28 APRILE 2019 –

Alle ore 11,00 APERTURA SITI ESPOSITIVI alla quale seguiranno alle ore 13:30: “Only wine masterclass gourmet”: “IL SALENTO NON SARA’ PIU’ LO STESSO” a cura di Isabella Potì – ristorante Bross e Luca Martini Miglior Sommelier del Mondo 2013 Sala degli Specchi , Palazzo Bufalini, Piazza Matteotti costo €40,00;

alle 15:00 degustazione guidata di pipa condotta dal Prof. Gianluca Grassigli, costo €20,00 Info e prenotazioni: 348 6030025 – 338 7516561;

alle15:30 speed wine Aglianico Condotto da GianLuca Grimani referente regionale Guida Vitae, costo € 10,00,

alle 15:30: presentazione del libro “ LA CANTINA PERFETTA- Grandi vini da Collezione “ di Chiara Giannotti;

alle 16:30: only wine prestige: “Storia, territorio ed eccellenza – degustare la leggenda” posti limitati prenotazione obbligatoria. Vini in degustazione:

SELOSSE LE BOT DU CLOS AMBONNAY- NV

CLOS DE TART – 1990

RICHEBOURG-DRC – 1976

UNICO VEGA SICILIA-RIBERA – 1982

CH MARGAUX- MARGAUX – 1970

EGON MÜLLER SPATLESE – 1983

alle16:30 – Speed wine Barolo condotto da GianLuca Grimani referente regionale Guida Vitae costo € 10,00;

alle 17,00 la masterclass: “Lazio- Carattere antico”. Degustazione nella Sala degli Specchi, Palazzo Bufalini, di n. 5 vini che esprimono la tipicità della regione Lazio condotta da Maurizio Dante Filippi , miglior Sommelier d’Italia 2016 e Chiara Giannotti direttore editoriale e curatore di vino.tv. Da prenotare, costo € 30,00. Vini in degustazione:

NETHUN (vermentino) – Cantina Muscari Tomajoli

CLETO (grechetto) – Cantina Emiliano Fini

BELLONE (Bellone) – Cantina Sanvitis

CESANESE DI OLEVANO – Cantina Sanvitis SE BO BE BI (malvasia puntinato passito) – Cantina Le Macchie;

Alle ore 18,00 Speed wine Champagne “52 METRI SOTTO IL MARE” Il romanzo dello Champagne che affina sui fondali dell’Area Marina Protetta di Portofino tra aneddoti, misteri e curiosità.Condotto da Sandro Camilli Presidente A.I.S. Umbria.

ORE 19:00 CHIUSURA SITI ESPOSITIVI.

20190314_192235                                                         Alcuni vini laziali che saranno presenti a Only Wine Festival 2019

In anteprima sono state presentate a Roma le quattro cantine laziali partecipanti a questa manifestazione nell’accogliente enoteca “Gran caffè – Rione VIII”- Via S.Maria del Pianto,59, dove tanto la pasticceria da forno quanto le prelibatezze della classica cucina romana sono di casa insieme a tanta professionalità. Tutti i giovani produttori e gestori di cantine hanno tenuto a precisare le caratteristiche fondamentali dei loro prodotti, tutti biologici o biodinamici, molti derivati da antichi cultivar laziali, alcuni a piede franco dall’attacco di fillossera, miracolosamente salvatasi dall’infezione provocata da un insetto dal nome scientifico Daktulosphaira vitifoliae, volgarmente conosciuta come fillossera, che colpì nella seconda metà dell’ottocento (1880 la sua prima apparizione in Italia) l’intera coltivazione vitinicola italiana annientandola completamente nel corso di vari anni. Da questa infezione si salvarono pochi vigneti quali quelli coltivati dai vignaioli del reatino alle pendici del Monte Terminillo.

20190314_192627                                                                             Gli organizzatori del Only Wine Festival 2019

Il Biglietto d’ingresso con degustazione libera è acquistabile con un ticket al prezzo di euro 25, on line ridotto ad € 20,00 se prenotato tramite sito www.onlywinefestival.com comprensivo di assaggi illimitati incluso un calice e porta calice. Opzionalmente è possibile acquistare le fantastiche degustazioni guidate in programma, condotte dai migliori sommelier d’Italia e del mondo oppure partecipare agli Speedwine, interessanti corsi della durata di 30 minuti, per imparare le regole base della degustazione.

Nuove sinergie turistiche con la Cina – Ferrovie dello Stato – Trenitalia, Musei Ferrari di Modena, Aeroporti di Roma e Federturismo firmano un accordo di partnership con CTrip, leader nei viaggi on line

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Le ultime rilevazioni che abbiamo in tema di flussi turistici ci indicano che la Cina é il primo mercato con una spesa di 228 miliardi di euro, una classe media emergente sempre più interessata a viaggiare e dall’alto potere di acquisto. In Italia i turisti cinesi sono la prima nazionalità del Tax Free Shopping, con il 30% del mercato. Sono oltre 130 milioni i cinesi che annualmente si recano all’estero per turismo o per lavoro, ma di questi circa il 13% arriva in Europa e solo una piccola parte degli 1,4 milioni che visitano il nostro paese atterra direttamente nel Belpaese. Da tener presente che il numero di turisti cinesi che hanno visitato l’Italia sono destinati ad aumentare ed entrambi i paesi stanno lavorando congiuntamente per promuovere la cooperazione turistica. CTrip, agenzia di viaggi on-line con 300 milioni di utenti registrati, cinque volte la popolazione italiana, svolgerà un ruolo vitale date le sue schiaccianti quote di mercato in Cina. Partendo da queste premesse e le nuove opportunità offerte dagli accordi commerciali derivanti dalla “Nuova Via della Seta” che rappresenta per  l’Italia, ma anche per  l’Europa, un grande  progetto economico in grado di migliorare la connettività al gigante economico asiatico attraverso la costruzione di infrastrutture, ferrovie e porti, si è resa indispensabile la firma del memorandum fra gli operatori turistici delle due nazioni che accompagni una strategia di promozione accurata e condivisa con tutto il sistema delle imprese che operano sul mercato.  In occasione di una Conferenza Stampa alla quale hanno partecipato Jane Jie Sun, CEO di CTrip.com, Ugo de Carolis, CEO di Aeroporti di Roma, Serafino Lo Piano, Responsabile vendite, Long-Haul Trenitalia, Michele Pignatti Morano, Responsabile dei Musei Ferrari, Maria Carmela Colaiacovo, Vice-Presidente di Confindustria Alberghi e Damiano De Marchi, Ricercatore Senior del Ciset- Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, sono stati firmati Accordi bilaterali. Alla firma sono seguite dichiarazioni sulle prospettive di sviluppo sul turismo tra Italia e Cina. Mrs. Jane Jie Sun ha illustrato le prospettive di crescita di CTrip in Italia presentando anche il gruppo CTrip.com che con un fatturato di 88 miliardi di dollari e capitalizzazione di mercato pari a 18 miliardi di dollari, occupa una posizione di primaria importanza nel turismo asiatico. Ugo De Carolis, Serafino Lo Piano, Michele Pignatti Morano e Maria Carmela Colaiacovo, ciascuno per le società rappresentate, hanno presentato le loro strategie messe a punto per il mercato cinese.

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Simpatico è stato l’omaggio di Serafino Lo Piano a Mrs. Jane Jie Sun del modellino di una Freccia Rossa, il treno ad alta velocità che troveranno i turisti cinese nei loro spostamenti lungo il Bel Paese. A concludere i lavori, Damiano De Marchi con un quadro riassuntivo sugli aspetti macro-economici dei rapporti Italia-Cina nel settore turistico.

Gelato Festival 2019, arriva a Roma nel Parco di Villa Borghese nei giorni di Sabato 13 e domenica 14 aprile

Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

arrivo della primavera di quello che può offrire un buon gelato seduti su una panchina del più bel parco urbano della città? Le buone occasioni offerte dal Gelato Festival 2019, manifestazione dove la CarpigianiItalian Exhibition Group, fiera leader internazionale del gelato, del dolciario artigianale, del caffè e della panificazione per il canale foodservice, hanno un ruolo di primo piano, non si limitano solo a questo ma si estendono alle tante opportunità di poter assaggiare in anteprima i gusti che i migliori maestri gelatieri italiani hanno preparato per le successive stagioni, in particolare quella estiva dove il gelato artigianale è il re incontrastato fra le delizie gastronomiche.

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Sarà questa una vera gara che va sotto il nome di “Next Generation” e che vede i migliori 16 gelatieri artigianali “under 30” al mondo  sfidarsi fino all’ultima coppetta per aggiudicarsi l’ambito inserimento fra i 36 finalisti del Gelato Festival World Masters 2021, sfida per i migliori gelatieri artigianali del pianeta. Si tratta del principale torneo internazionale di categoria che prevede un percorso con centinaia di prove in quattro anni su cinque continenti, con giurie tecniche e popolari per aggiudicarsi il titolo di campione mondiale – ma anche un progetto di posizionamento strategico del gelato artigianale e di tutta la filiera.

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Questo evento che per due giorni trasformerà la nostra Città in capitale del gelato si terrà in via delle Magnolie all’interno di Villa Borghese nei giorni di sabato 13 e domenica 14 aprile, dalle ore 11 alle 19. Ciascuno dei 16 giovanissimi gelatieri, provenienti da 8 Paesi: Belgio, Bulgaria, Croazia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Ungheria, porterà in assaggio un gusto inedito. Tra i più curiosi di questi il gelato al popcorn, alla pesca e basilico, al lampone speziato fermentato, il cheesecake, all’arancia rossa, quello con limone e carote, al biscotto e caramello. E ancora: gelato alle mandorle caramellate e vaniglia, oppure alla mandorla e albicocca, occasione unica per scoprire i segreti del mondo del gelato fra assaggi, iniziative a tema e laboratori didattici allestiti all’interno dei tre grandi food truck da 13 metri, incluso il “Buontalenti” che rappresenta il più grande laboratorio mobile di produzione di gelato al mondo.

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Un biglietto da 10 euro (ridotto per i bimbi sotto il metro di altezza) disponibile anche in prevendita sul sito www.gelatofestival.it, darà diritto all’assaggio di tutti i gelati in gara, più quelli della tradizione siciliana di Elenka e uno speciale creato ad hoc dallo chef Massimiliano Scotti per Air Italy, nonché alla partecipazione alle attività del villaggio. Tutto questo certamente offrirà un dolcissimo fine settimana.

Aqua Film Festival – La quarta edizione alla Casa del Cinema di Roma dall’11 al 13 aprile 2019 con ingresso gratuito

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

“L’acqua è un incantesimo che da la vita”. Merce sempre più rara rischia di divenire l’acqua e cosa tragica, in tutto questo, è che rappresenta l’elemento indispensabile alla vita umana. Questa realtà è al centro della quarta edizione dell’Aqua Film Festival e si rispecchia nella parole di Eleonora Vallone, “deus ex machina” di questa bella iniziativa che viene presentata con queste parole: “Il corpo umano è composto al 70% di acqua, il resto è cinema”.

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Inoltre è preoccupante il fatto che non tutti hanno piena coscienza della gravità di questa situazione malgrado le voci preoccupate di tante persone ed altrettante istituzioni, prova ne sia gli oltre 200 film arrivati per partecipare alle selezioni di questo festival provenienti da tutto il mondo, da paesi quali: Italia, Iran, Venezuela, Irlanda, Spagna, Svizzera, Portogallo, Brasile, Cile, Francia, Messico, Nepal, Perù, Colombia, Russia e Sud Africa. Venti di questi sono stati selezionati per la proiezione nelle varie sezioni: Corti, Cortini e Cortini Aqua&Students, nella quale sono accettati anche filmati realizzati con smartphone.

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A queste proiezioni si affiancano due lungometraggi sul tema dell’acqua, due anteprime assolute e quattro film denuncia, nella sezione fuori concorso, “Fratello Mare”, “Amico Lago”, “Caro Fiume” e due film musicali sul tema dell’acqua “Arabian Nights” di Alessandro Orlandi e “Floating Concert” di Anna Scalfati. Inoltre, in questa operazione di promozione della gravità del fenomeno di carenza di acqua che già si manifesta, rivestono particolare importanza vari reportage di denuncia quali quelli presentati da Assonautica sulle Condizioni del Ponte Romano sulla Via Ostiense, insieme alla proiezione dei corti documentari di Massimo Bevacqua “Finchè c’è acqua c’è speranza” e di Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore Angelo, ucciso dalla mafia nel 2010, “Progetto di pulizia dei fondali marini” sull’indifferenza dell’uomo di fronte al mare di plastica. Interessante sarà anche il workshop intensivo gratuito “Filmare con lo smartphone” che strizza l’occhio in particolare ai giovani visitatori.

Roma – Casa del Cinema – Largo Marcello Mastroianni (Villa Borghese).

Le sculture di Andrea Spadini in mostra nelle tre sedi della Galleria d’Arte Laocoonte fino al 16 maggio 2019 .-

Testo e foto a cura di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Un vecchio adagio vuole che nessuno sia profeta nelle propria patria. Molti i personaggi caduti vittime di questa esperienza e fra questi anche Andrea Spadini – Roma 1912/1983 – , scultore di scuole romana che deve la sua notorietà alla predilezione che gli riservarono star di Hollywood come Lauren Bacall, Henry Fonda, Douglas Fairbanks jr, ma anche, successivamente, dai più celebri personaggi del mondo del cinema, della moda e della mondanità italiana, tra cui Alberto Sordi, gli stilisti Alberto Fabiani e Simonetta Colonna di Cesarò, o la contessa Cicogna, per la quale assieme a Fabrizio Clerici decorò la bizzarra villa di Venezia.

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                                                        “Le Muse” – Bozzetti per il Piccolo Teatro Sordi – 1957 – Ceramica.

Le più autorevoli critiche d’arte vogliono “Andrea Spadini scultore fuori tempo e anticonformista per la scelta d’ispirarsi ai modelli della classicità, incurante delle mode e dell’influenza esercitata dalle avanguardie. Negli anni Sessanta, quando sulla scena dell’arte soffiava il vento dell’Informale, lui guardava al Seicento, e a Bernini in particolare”.

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                                       “Leda e il Cigno” – Ritratto di Simonetta Fabiani Colonna – 1959 Ceramica invetriata

Le cronache anagrafiche riportano che Andrea Sopadini, sul finire degli anni Cinquanta si affermò nella cerchia dell’aristocrazia e della mondanità americana grazie al conte Lanfranco Rasponi che espose a New York le ceramiche dell’artista nella sua Galleria Sagittarius. Il conte aveva una passione maniacale per le scimmie, tanto da averne una addomesticata, e Spadini creò per lui una serie di ceramiche in cui le ritraeva in varie situazioni: ballerine, vanitose, in canoa. Da quel momento i vip e le star del cinema cominciarono ad appassionarsi alle sue opere.

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                                      “Scimmia”Modello per l’orologio musicale di Central Park1964/1965 – Terracotta

Nel 1960 Spadini firmò un contratto con Tiffany, che prese ad esporre nella sede prestigiosa della Quinta Strada ceramiche, bronzi e centrotavola in argento di stampo seicentesco, tutti pezzi unici. Oltre ai grandi attori, a commissionargli oggetti, fontane e statue per le loro residenze erano magnati, miliardari e nuovi ricchi americani. Nel 1965 il suo orologio musicale con figure animali, voluto dall’editore George Delacorte, venne collocato all’ingresso dello Zoo di Central Park, a Manhattan. Lo scultore era conosciuto nel bel mondo italiano, ma a far crescere le sue quotazioni fu senza dubbio la notorietà ottenuta negli States.

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                                                      “Cariatidi” – Bozzetti per il Casinò di Las Vegas – 1965 – Ceramica

uomo. La storia che ha per protagonisti un cane: Lampo ed un Vice Capostazione , Elvio Barlettani e la figlia Virna, ci porta negli Anni Cinquanta, quando il cane Lampo apparve per la prima volta nella stazione di Campiglia Marittima. La giovane innamorò del cane e questi divenne anche il suo miglior amico. Lampo, così battezzato per il suo fulmineo arrivo in famiglia Barlettani, aveva imparato gli orari dei treni e a riconoscere le loro destinazioni; accompagnava tutti i giorni a scuola la piccola Virna fino a Piombino, per riprenderla, e riaccompagnarla a casa alla fine delle lezioni.

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                                                                        “Il Cane Ferroviere” – 1962 – Ceramica invetriata

Riferiscono le cronache che un giorno “il cane rimane intrappolato in una porta del treno in partenza che deve essere fermato per liberarlo. Un ispettore, presente all’accaduto, ordinò di farlo sparire: Lampo venne caricato su un treno per il lontano sud, con le istruzioni di abbandonarlo in aperta campagna, lontano da ogni stazione. Dopo cinque mesi, malato e ferito, Lampo tornerà. Diventerà famoso e finirà sui giornali nazionali ed esteri. Sarà anche filmato da diverse troupe televisive. Morirà nel 1961 e alla stazione di Campiglia Marittima sarà eretta una statua in suo onore.

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                                         Foto courtesy di LapoRello – opera propria tratta dalla Enciclopedia Web Wiikipedia

Elvio Barlettani, il vice capostazione, ha scritto un libro sulla sua storia intitolato “Lampo il cane viaggiatore” edito dalla casa editrice La Bancarella di Piombino. E’ catalogato fra le letture per l’infanzia, ma è un’iniezione di poesia ed energia raccomandabile anche agli adulti. Esiste anche un libro a fumetti in inglese intitolato “Famous dogs: Lampo the travelling dog” realizzato da James E. McConnell e pubblicato dalla Look and Learn”.

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                                                                              Il Congo – 1960 – Argento massiccio

La mostra, meglio ancora le tre mostre allestite nelle sedi romane della Galleria d’Arte Laocoonte, curate da Monica Cardarelli , rendono oggi tardiva giustizia a questo artista, purtroppo ingiustamente caduto, come tanti, nell’oblio dei pubblici amministratori, esponendo oltre ottanta sculture – marmi, pietre di grandi dimensioni, bronzi, terrecotte, argenti e maioliche smaltate – e altrettanti disegni. “Andrea Spadini era geniale, fantasioso e pieno di talento – dice Monica Cardarelli – ma è stato, soprattutto, capace di seguire coraggiosamente con risultati straordinari una propria strada nel momento in cui il mondo dell’arte era rivolto verso altre direzioni”.

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                                                                         “Fanciulla e scimmia” – 1970 / 1975 – Tufo

La mostra, la seconda in venti anni dopo quella del 1989 alla Galleria de’ Serpenti, si articola in tre sezioni. In via Margutta 53, nella sede della Galleria Apolloni (nelle sale create per essere gli studi di scultura di Palazzo Patrizi, dove Picasso abitò e lavorò nel 1917) sono esposte le sculture di grandi dimensioni e i loro disegni. In Via Monterone 13, nella Galleria del Laocoonte, la produzione giovanile con i marmi e i peperini che l’artista recuperava tra i ruderi di Roma sui quali dava il suo segno particolare lasciando le figure volutamente abbozzate “come se non di un’opera moderna si trattasse, ma di un reperto archeologico consunto o spezzato”. Bronzi e ceramiche di dimensioni più contenute occupano lo spazio espositivo di via del Babuino 136.

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                                   “Amaca Zanardo” – Bozzetto per villa Zanardo a Roma – 1953 / 1954 – Terracotta dipinta

“Spadini era uno scultore assoluto, dall’oreficeria raffinatissima alle grandi opere in marmo – sottolinea Cardarelli -. Tutti gli oggetti in mostra sono di grande pregio non solo per la specifica bellezza ma anche per gli straordinari clienti e collezionisti che li hanno commissionati”.