Pompei e Santorini – L’Eternità in un giorno

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Due catastrofi rilette in chiave attuale. Dal giorno in cui avvennero, a Pompei ed Akrotiri, nell’isola greca di Santorini, ad oggi sono trascorsi molti secoli e quelli che allora furono luoghi di tragedia, oggi sono delle attrazioni, anche turistiche, tanto da meritare una mostra come quella allestita alle Scuderie del Quirinale.

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Pompei: affresco “Nozze di Alessandro e Rossane o Marte e Venere”       –                Pompei: “Ermafrodito aggredito da satiro”

Il percorso espositivo ricostruisce attraverso l’esposizione di preziosi reperti archeologici e opere d’arte che nei vari secoli hanno attirato le attenzioni di molti artisti,  “un viaggio nel tempo alla scoperta delle due antiche città. Accomunate da un’identica fine e preservate nei millenni dalle ceneri vulcaniche”.  Gli oltre 300 oggetti esposti fra statue, vasi, affreschi, rilievi, gemme, incunaboli e quadri vogliono richiamare l’attenzione del visitatore sia sulle catastrofi naturali,  che per  raccontare oltre tremila anni di storia dall’età del bronzo ai nostri giorni.

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Akrotiri: Affresco dei giovani pescatori-Tarda età del bronzo -Akrotiri: Brocca con decorazione pittorica- Media età del bronzo

L’esposizione offre un confronto inedito fra due siti antichi: Pompei, investita dall’esplosione del Vesuvio nel 79 d.C. riscoperta nella prima metà del Settecento, e Akrotiri, sull’isola di Santorini, distrutta a metà del secondo millennio a.C. da una spaventosa eruzione e riportata alla luce nella seconda metà del Novecento.  Sono questi luoghi unici che “occupano una posizione incomparabile nella coscienza collettiva, perché offrono un’immagine viva dell’antico, spesso difficilmente leggibile nella stratificazione storica”, come scrivono i curatori.

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Ricostruzione di ambiente pompeiano                                                             Renato Gottuso: “Eruzione dell’Etna” – Olio su tela 1983

Interessanti attività divulgative e didattiche, rivolte anche ai giovani e ragazzi, che prevedono laboratori, incontri  e appuntamenti, alcuni al Teatro Argentina, condotti da archeologi, intellettuali e giornalisti, approfondiscono  e indagano il fenomeno eruttivo dal punto di vista scientifico, geologico e sociale, oltre a proporre una sorta di passeggiata virtuale all’interno delle sale della mostra.

Roma – Scuderie del Quirinale – Mostra “Pompei e Santorini – L’Eternità in un Giorno” fino al 6 gennaio 2020 con orari: dalla domenica al giovedi dalle 10,00 alle 20,00 – venerdi e sabato fino alle 22,30. Costo del biglietto d’ingresso,. Inclusa audio guida: €.15,00 intero ed €.13,00 ridotto. Sono previste gratuità ed agevolazioni varie. Informazioni e prenotazioni tel. 02.92897722 – email info@scuderiedelquirinale.itgruppi@scuderiedelquirinale.it-  web www.scuderiedelquirinale.it

Automonitoraggio della glicemia – Come cambia per la generazione dei nativi digitali. E non solo

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La promozione di questo automonitoraggio della glicemia  si deve alla Società Italiana di Diabetologia (SID) con il preciso intento di adeguare un nuovo trattamento del diabete grazie alle moderne tecnologie che mettono a disposizioni dei pazienti nuovi metodi di somministrazione del farmaco, l’unico al momento, l’insulina. L’uso dei nuovi device di automonitoraggio, che affrancano dalle ripetute ‘punturine’ al dito, cresce al ritmo del 10-15 per cento l’anno e aiuterà a rivedere le ‘istruzioni per l’uso’ della gestione del diabete. Secondo gli esperti sono strumenti preziosi per i giovani con diabete ‘tipo 1’ ma anche per i ‘tipo 2’ in terapia insulinica multi-iniettiva, siano essi persone in piena attività lavorativa o anziani ai quali il caregiver può controllare comodamente la glicemia più volte al giorno.

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Si deve al Presidente della SID, prof. Francesco Purrello, la presentazione di questo automonitoraggio: “Da alcuni anni è disponibile la tecnologia del monitoraggio in continuo del glucosio (continuous glucose monitoring, CGM) che si realizza per mezzo di strumenti altamente tecnologici, i cosiddetti ‘sensori glicemici’. Si tratta di device grandi poco più di una moneta e leggermente più spessi, che si fissano alla cute con un adesivo e che, attraverso una cannulina , posizionata sotto cute, consentono di rilevare continuamente il livello del glucosio nel liquido interstiziale del sottocutaneo. E questo 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana, fornendo così varie centinaia di valori al giorno. Attualmente sono disponibili due tipi di sistemi di monitoraggio continuo del glucosio: il CGM in tempo reale (real-time CGM, rtCGM) e il CGM a rilevazione intermittente (intermittently viewed CGM, iCGM), detto anche monitoraggio ‘flash’ del glucosio (flash glucose monitoring, FGM). Entrambi i sistemi forniscono informazioni riguardo ai livelli di glucosio attuali e pregressi, indicano la direzione (la tendenza) verso cui si sta modificando e la velocità di variazione del livello di glucosio, fornendo così informazioni preziose per prevenire pericolosi sbalzi di glicemia nelle ore successive.

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Per alcuni di questi sistemi è possibile attivare degli allarmi che scattano in caso di ipoglicemia o iperglicemia. Sono delle novità high tech di grande rilevanza soprattutto per i pazienti con diabete di tipo 1 in trattamento insulinico. Tra la necessità di misurare più volte al giorno la glicemia attraverso il classico automonitoraggio sulla gocciolina di sangue del polpastrello e la grande propensione dei nativi digitali ad adottare soluzioni high tech, in Italia l’uso delle tecnologie basate sui sensori per la misura del glucosio è in rapido aumento. Nel nostro Paese, come nel resto del mondo, l’uso delle tecnologie basate sui sensori glicemici fa registrare una crescita del 10-15 per cento l’anno. Questi apparati consentono lettura dei valori della glicemia passando il cellulare sopra un discreto sensore ‘a moneta’, posizionato sulla parte alta del braccio o premendo il pulsantino di un glucosensore ‘indossato’ sull’addome o ancora leggendole su un ricevitore al quale arrivano ‘notizie’ da un minuscolo glucosensore impiantato sottocute”. E’ augurabile che quanto prima siano disponibili anche delle pompe che iniettano insulina nella quantità rilevata dai sensori, lasciando al paziente il solo incarico di ricarica delle batterie degli apparti, tarata in 14 giorni, e il rabbocco del medicinale.

Maggiori notizie ed informazioni sul sito www.siditalia.it

 

Roma – L’organo della Basilica di San Lorenzo fuori le mura torna a suonare

Testo di Luca Casalicchio – (ofmcap) – foto tratte dall’enciclopedia on line Wikipedia

Il 9 novembre alle ore 19,30 si terrà il Rito di benedizione e il concerto inaugurale. Dopo oltre un anno di lavori, l’organo della Basilica di San Lorenzo fuori le mura risuonerà nella splendida cornice che lo ospita per l’evento che lo vedrà protagonista. Lo strumento – costruito da Ruffatti nel 1958 – versava da diverso tempo in pessime condizioni; pertanto si è voluto promuovere un intervento teso non solo al ripristino di tutte le sue funzionalità, ma che lo valorizzasse, affinché potesse esprimere al meglio le proprie sonorità tanto nel contesto liturgico quanto in quello concertistico.

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L’inaugurazione, patrocinata dal Pontificio Istituto di Musica Sacra (ndr. PIMS), sarà caratterizzata dai saluti iniziali del parroco, padre Armando Ambrosi OFMCap, e di altre Eccellenze Reverendissime. Seguirà l’intervento di monsignor Vincenzo De Gregorio, preside del PIMS, e di Massimo Lanzini e Carlo Dell’Orto, gli organari ai quali era stato affidato il lavoro. Le conclusioni saranno tenute da Sua Eccellenza Monsignor Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento e storico della chiesa. Il programma prevede, inoltre, il Rito di benedizione dell’organo e una serie di interventi organistici, eseguiti dal maestro Marco Di Lenola, docente invitato al PIMS (ndr. che ha seguito il progetto di restauro e lo stato di avanzamento dei lavori), con la collaborazione – per le parti in canto gregoriano – dal maestro Stefano Fioravanti, cantore sistino. Per la circostanza, verranno suonate alcune opere di Johann Sebastian Bach, Filippo Capocci, Theodor Flury, Girolamo Frescobaldi, Felix Mendelssohn e Jean Langlais. Un appuntamento da segnare con la matita rossa nel calendario.

Roma – Basilica di San Lorenzo fuori le mura – Piazzale del Verano, n.1.

DestiMED Project – Un passo aventi per l’ecoturismo nel bacino Mediterraneo

Testo e foto di Donatello Urbani

Turismo gioie e dolori. Su questa linea si muovono tutti gli operatori del settore cercando di mettere in pratica politiche che aderiscano nel modo migliore a questi principi, partendo dalla considerazione che tutti i turisti, sia pure con diverse modalità, sono consumatori di risorse. Di rimando pagano questi servizi in valuta pregiata generando un ritorno economico di grande importanza. Il progetto DestiMed, in collaborazione con i tour operator, vuole offrire strumenti e competenze necessarie per sviluppare, gestire e promuovere servizi ricettivi inseriti in pacchetti economici di alta qualità che siano anche rispettosi  e sostenibili  per l’ambiente.

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In proposito è stata messa a punto una metodologia standardizzata e condivisa fra tutti gli operatori turistici sia pubblici che privati per la misurazione e il monitoraggio delle finalità che si propone di raggiungere questo progetto. La Regione Lazio, capofila di questa iniziativa, ha selezionato due aree protette del  suo territorio, il Parco Nazionale del Circeo e l’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse, proponendo un’offerta turistica innovativa in grado di preservare completamente l’ambiente e di offrire benefici reali alle comunità locali, valorizzandone le tradizioni e la cultura,  come ha affermato Enrica Onorati, Assessore all’Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio. In totale DestiMed coinvolge 13 aree protette sparse in tutto il bacino mediterraneo  per la realizzazione di azioni pilota rivolte  alla diffusione di un’offerta turistica che appaghi in pieno le aspettative dei clienti e soddisfi popolazioni e territori dove si svolge.

Maggiori informazioni su www.meetnetwork.org e www.destimed.interreg-med.eu

Il Giardino delle Meraviglie – Opere dell’artista canadese Garth Speight in mostra fino al 19 gennaio 2020 alla Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia

Testo e foto di Donatello Urbani

Chi meglio di un artista con origini canadesi può parlarci delle bellezze della natura? Le opere di Garth Speight hanno per obbiettivo proprio l’esaltazione delle bellezze della natura e quelle esposte alla Casina delle Civette hanno  tutte soggetti naturalistici molti dei quali ispirati al Parco di Villa Torlonia e alla location stessa che le ospita.

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L’ispirazione infatti non si limita al solo parco ma si estende anche alla Casina stessa che a sua volta ospita al proprio interno opere vitree della scuola romana del liberty floreale. Le vetrate volute dal principe Alessandro Torlonia per abbellire la sua dimora, ordinate a Duilio Cambellotti, Paolo Paschetto ed altri e realizzate nella vetreria romana Cesare Picchiarini, trovano un loro corrispondente nelle opere di Garth Speight e completano il percorso museale all’interno di uno stile artistico che, per una serie di ragioni avverse, ha avuto in Italia vita difficile e breve.

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Delle opere in esposizione, scrivono i curatori: “Le superfici incise a dare un effetto di rilievo e il colore che avviluppa le linee quasi geometriche sono gli ingredienti dei quadri, che con la luce possono apparire come delle vetrate multicolori o intricati mosaici. L’artista non propone solo dipinti ma anche ciò che li racchiude, le cornici che lui crea ad hoc per ogni quadro con il quale divengono un tutt’uno. E’ lui stesso ad affermare di voler pensare ai suoi quadri come finestre attraverso le quali guardare e non solo vedere”.

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Strumento indispensabile per una lettura precisa dell’esposizione è il catalogo, ricco di immagini a colori, pagine 50, edito da Edizione Athena Parthenos.  Nell’ambito della mostra ci saranno alcune lezioni sulla storia e la coltivazione di piante e fiori presenti nel parco della villa e nelle opere dell’artista a cura di esperti e collezionisti. Inoltre si terranno una serie di laboratori didattici per adulti e bambini su stampe vegetali. Kokedama e micro giardini tutte in date e orari indicati sul sito del museo.

Roma – Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia – Via Nomentana, 70 fino al 19 gennaio 2020 dal martedi alla domenica dalle ore 9,00 alle 19,00. Biglietto d’ingresso intero €.6,00 – ridotto €.5,00. Sono previste gratuità ed agevolazioni varie riportate sul sito www.museivillatorlonia.itwww.museiincomune.it –  tel.060608.

AIR TRANSAT porta il Canada ancora più vicino

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’occasione è una di quelle da non perdere assolutamente. Air Transat dopo essere stata eletta “Miglior Compagnia Aerea Viaggi Vacanze al Mondo” da Skytrax e World Airline Awards 2019, ha preso la palla al balzo  per rafforzarsi  sul mercato italiano con la presentazione dei nuovi voli Roma/Toronto operati per la 1^ volta nella stagione invernale dopo 32 anni di attività dall’aeroporto di Roma Fiumicino.

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La presentazione è avvenuta nella terrazza della Rinascente con la presenza anche di S.E. l’Amabasciatrice del Canada. Significative in proposito le parole della Sales & Markitng Director Air Transat Italy, Tiziana Della Serra, che ha affermato: “ L’aeroporto di Fiumicino si conferma l’hub centrale in Italia per Air Transat e siamo molto felici di poter offrire, da quest’anno, anche voli diretti tra Italia e Canada in inverno fino al 10 gennaio 2020”.

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I voli in partenza da Fiumicino nelle giornate di venerdi e domenica con tre livelli di tariffe eco per la classe economica alla quale si aggiunge la classe club e sono operati con Airbus 330-300: n° 2 voli diretti Roma/Toronto e voli in connessione Roma/Montrèal via Toronto.

La natura è l’aspetto predominante del turismo canadese ed i green lover trovano qui la terra che può appagare tutti i loro desideri.

I voli Air Transat possono essere prenotati in tutte le agenzie di viaggio, sul sito web airtransat.it, per telefono 06.59606512 e per email airtransat@rephouse.it. Per gruppi, minimo 10 pax, c’è un’apposita casella email airtransat.gruppi@#rephouse.it

Abbonamento per tutti – Proposte per incentivare gli abbonamenti teatrali

Mariagrazia Fiorentino

Si è tenuta presso la sede AGIS Nazional di Roma un incontro tra le istituzioni e gli addetti ai lavori per fare il punto sulla situazione degli abbonamenti teatrali che hanno visto come capofila grandi teatri e piccole realtà sul territorio romano. Sono 24 i teatri che con un costo di €.102,00 offrono abbonamenti a 10 diversi spettacoli validi per tutta la famiglia. E’ un modo per ritrovarsi con più generazioni a confronto.

Per saperne di più sui teatri aderenti e la loro programmazione consultare il sito www.abbonamentopertutti.it

The Dark Side – Chi ha paura del Buio? – Paure e bellezza in mostra al Museo Musja fino al 1 marzo 2020

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Lo spazio museale voluto da Ovidio Jacorossi nell’originale sede romana della famiglia accoglie, a cura del critico d’arte Danilo Eccher, un’esposizioni di arte contemporanea che ruota intorno alle paure, ai pregiudizi e luoghi comuni presenti fra gli esseri umani, fin dalla loro prima presenza sul pianeta, con il preciso intento di sdrammatizzarli e renderli innocui attraverso la bellezza dell’arte.

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Le opere esposte lungo il  tortuoso percorso che un tempo erano deposito e magazzino della famiglia Jacorossi, commercianti in prodotti per riscaldamento, sono state selezionate dal curatore sia per creare sui visitatori una suggestione sul tema della paura sia per portarlo di fronte alle tendenze dell’arte contemporanea facendogli vivere ed analizzare in prima persona, come scrive il curatore: “esperienze sensoriali a tattili, visioni teatrali e magiche, rituali e ambientazioni, ansie che precedono forme diverse ed inattese per poi dissolversi”.

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Il tutto ruota intorno al lato oscuro che è dentro di noi, quello che quotidianamente pone sulla strada di ognuno, difficoltà, pregiudizi, inciampi, paure, spesso fantasiose più che reali, che, se visti in oscurità, sembrano terribili ma una volta alla luce sole sono tante vicende che debbono essere attentamente riconosciute , accettate e vissute nel modo più naturale possibile. Così fra percorsi al buio e mostri in carta pesta spicca un lungo becco rosso dell’uomo uccello di Gino de Dominicis seguito dalle opere di altri 12 artisti, scelti da Eccher, con l’intento di sollecitare quel lato oscuro che si manifesta in tante paure ancestrali sempre presenti nell’animo umano sia pure in forme più o meno latenti.

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Una serie d’incontri tematici, coordinati  da Federico Vercellone, ordinario di Estetica al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Torino, accompagneranno questa rassegna lungo tutto il periodo di esposizione previsto.

Roma – Via dei Chiavari, n.7/8 fino al 1 marzo 2020 dal martedi al venerdi con orario 11/12,30  – 14,30/19; sabato e domenica orario continuato fino alle ore 20,00. Biglietto d’ingresso  intero €.13,00- ridotto €.11,00. Sono previste varie forme di agevolazioni: Informazioni tel.06.8210273 – 06.5077351 – email: info@musja.it – sito web: www.musja.it

Tevere Day – Domenica 27 ottobre 2019 tutti “ A Fiume”

Testo e foto di Donatello Urbani

“Buttate a fiume!”. Era la frase offensiva, oggi un po’ fuori moda, in uso comune nei romani dei quartieri più popolari rivolta ad un avversario o persone non troppo simpatiche. Domenica 27 ottobre tutto questo può essere trasformato in un invito, rivolto a tutti, turisti compresi, per riportare il fiume Tevere al centro della città.

gettyimages-1035118816                                                                             Foto cuorrtesy del Museo del Fiume Tevere

Questa bella ‘iniziativa promossa dall’Associazione Museo del Tevere, è stata voluta dai cinque Circoli remieri storici della Capitale (Tevere Remo, Aniene, Roma, Lazio, Tirrenia Todaro) “con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare il fiume della Capitale, ripristinando un rapporto attivo con la cittadinanza, attraverso la costituzione di un vero e proprio museo diffuso: appunto il Museo del Tevere”, come affermato dagli organizzatori. Dal mattino al tramonto di domenica 27 ottobre, ben 74 eventi, organizzati da 61 enti e  associazioni, animeranno le sponde del Tevere, coinvolgendo migliaia di cittadini e turisti. Da Castel Giubileo al Foro Italico, dal Ponte della Musica allo Scalo de Pinedo, dall’Isola Tiberina a Testaccio, fino a Tiberis e ancora fino ad Ostia – con l’aiuto di guide, esperti ed istruttori, si può prendere parte a tantissime attività sportive, dalla canoa al canottaggio, alle corse in bicicletta, dalle passeggiate attive al mini tennis, al calcetto per i ragazzi, alle bocce, al tiro alla fune, allo yoga e al pilates.

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Così come sono tante le attività culturali, passeggiate con esperti d’arte e storia, tour cine-letterari, musica dal vivo, street food e molto altro ancora. La festa è iniziata già venerdì 25 e sabato 26 con iniziative di Retake Roma, per raccogliere rifiuti e pulire le sponde e delle banchine di Piazza Tevere. Piazza Tevere, fra Ponte Mazzini e Ponte Garibaldi, sarà il cuore pulsante della festa  fra concerti e street food e con una grande festa finale in programma a Tiberis, la spiaggia fluviale di Roma Capitale, in prossimità di Ponte Marconi, con spettacoli per bambini, concerti e uno spettacolo di fontane danzanti.
Maggiori notizie e informazioni dettagliate su eventi ed orari sul sito web Museodeltevere.it e sui social Fb @Museodeltevere – Evento Fb @tevereday; Instagram @Museodeltevere.

Officine Fluviali – Un nuovo spazio socio/culturale sorto in città nel quartiere “Ostiense” dal recupero di un insediamento industriale.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Nell’arco di pochi decenni il quartiere “Ostiense” di Roma, conosciuto per la presenza del mercato generale all’ingrosso di generi alimentari, del porto fluviale, del mattatoio comunale e di alcuni insediamenti industriali, ha cambiato radicalmente le proprie connotazioni ed è divenuto un insediamento culturale di grande eccellenza ospitando la Terza Università cittadina intorno alla quale ruotano una moltitudine d’iniziative culturali, determinante il dinamismo di un giovane Presidente di Municipio, nonché una infinità di attività artigianali, offerte commerciali e ospitalità turistica sorte tutte sulle ceneri delle precedenti destinazioni.

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Nell’area che fin dai primi anni del secolo scorso accoglieva lo stabilimento industriale Sonnino per la lavorazione della lana grezza, principali fornitori i pastori sardi e scozzesi, in particolare in quel settore dove era la lavanderia, è sorto, per iniziativa di una star up, uno spazio con specifica destinazione sociale e culturale senza trascurare anche l’aspetto turistico. La denominazione rimanda proprio alla precedente destinazione “Officine Fluviali”:  un opificio dove l’acqua attinta dal fiume era determinante per la lavorazione. Gli spazi ceduti in locazione alla Coop.Pingo dal proprietario, gli eredi Sonnino, in parte sono utilizzati coworking da varie società e star up di creativi in vari settori e in parte sono utilizzati dalla cooperativa stessa Pingo  nello svolgimento di un ricco calendario di eventi che vanno da insolite cene al buio per esperienze plurisensoriali, fino a varie attività rivolte all’infanzia oppure all’accoglienza di esposizione temporanee di arte.

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Anche queste iniziative presentateci da Maria Teresa Diodati e Federico d’Orazio, rispettivamente  Presidente e Vice Presidente di Pingo, sono in coworking  con altre star-up sotto un’unica stella battezzata per l’occasione: “Industrie Fluviali – Ecosistema Cultura”. Altra caratteristica comune a tutti è la presenza predominante di donne e  persone con ridotte capacità, spesso confinati ai margini della nostra società con la qualifica di down. Così il lavatoio della lana grezza dove hanno lavorato per un secolo circa 100 lavoratori è divenuto un centro di aggregazione sociale, parte integrante di quella politica di riqualificazione del territorio, come ha tenuto a precisare il Presidente dell’ VIII Municipio.

La foto in testa all’articolo presenta una delle due terrazze dove, in epoca recente, è stato girato il film “Le fate ignorante” per la regia di Ferzan Ozpetek, sono, oggi, a disposizione per feste, conferenze e attività sociali sia di privati che d’istituzioni pubbliche.

Roma – Via del Porto Fluviale, 35 dal 25 ottobre 2019. Informazioni sulle attività inserite nel ricco programma consultare il sito www.industriefluviali.it