La Concessione Del Telefono

Mariagrazia Fiorentino

RAI  FICTION presenta LA CONCESSIONE DEL TELEFONO in prima visione su RAI 1 lunedì 23 marzo 2020 tratto al romanzo omonimo di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore| sceneggiatura di Andrea Camilleri, Francesco Bruni, Roan Johnson regia di Roan Johnson  con Alessio Vassallo, Thomas Trabacchi, Federica De Cola, con Dajana Roncione, Corrado Fortuna, Ninni Bruschetta e con Corrado Guzzanti, con la partecipazione di Fabrizio Bentivoglio.

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La concessione del telefono, come scrive il regista  Roan Johnson,  è la storia di tre piccole palle di neve (che nel film hanno la forma di tre lettere inviate da Pippo Genuardi al prefetto Marascianno) che, rotolando piano piano, diventeranno una valanga che travolgerà il nostro povero protagonista. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Camilleri che è un gioiello d’ingegneria narrativa.

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Pippo Genuardi, nato a Vigàta il 3settembre 1856, è un commerciante di legnami. Ma sia chiaro: quella non è la sua occupazione maggiore, anzi, potremmo dire che il suo vero talento è quello di cacciarsi nei guai. Spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia, Pippo sembrerebbe aver messo la testa a posto sposando Taninè Schilirò, figlia dell’uomo più ricco di Vigàta, ma il nostro protagonista è appunto un uomo che in realtà non si accontenta mai. E così, spedendo tre lettere al Prefetto Marascianno (un napoletano paranoico e complottista), mette in moto un meccanismo che lo porterà a trovarsi sotto due fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollò, che inizia a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso. Per ottenere l’agognata “concessione del telefono”, infatti, Genuardi sarà disposto a tutto: cercare l’appoggio di suo suocero, ma anche della mafia; corrompere funzionari pubblici e tradire il suo vecchio amico Sasà. Il tutto sotto gli occhi del Questore Monterchi, venuto dal Nord, che osserverà sgomento e impotente il concatenarsi folle degli eventi. Negli scritti di Camilleri si avverte l’ironia, l’impegno e la profondità degli argomenti trattati.

 

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Raffaello – Le Scuderie del Quirinale ricordano il mezzo millennio della morte di questo artista con una grande mostra.

Donatello Urbani

L’arte, insieme all’armonia della bellezza e della naturalezza, hanno fatto il canone del bello artistico ridonando vitalità all’arte classica di Raffaello, principalmente nella pittura,  che è stata per tutti gli artisti che gli sono succeduti un esempio da seguire cecamente, fino a quando, alla fine dell’800, un gruppo di pittori ed architetti francesi rivoluzionarono gli interi sistemi grazie anche alle nuove tecnologie e nuovi materiali che, nel frattempo le scienze avevano messo a loro disposizione. Tutto questo non ha assolutamente posto in discussione la grandezza di questo artista. Quanto affermato alla sua morte, avvenuta quando aveva 37 anni, “ILLE. HIC. EST. RAPHAEL. TIMVIT. QUO. SOSPITE. VINCI RERUM MAGNA PARENS ET MORIENTE MORI“ – Qui sta quel Raffaello, mentre era vivo il quale la Natura temette di essere vinta e mentre moriva, di morire con lui – ancor oggi resta pienamente valido, come è possibile respirare lungo tutto il percorso espositivo di questa importante rassegna presente fino al prossimo 2 giugno a Roma.

Raffaello Sanzio -Ritratto di papa Leone X-min                                 Ritratto di Leone X tra i Cardinali Giulio dè Medici e Luigi dè Rossi – Olio su tavola 1518/1519

Per questa occasione, come scrivono i curatori: “…sono stati riuniti per la prima volta più di cento capolavori autografi o comunque riconducibili a ideazione raffaellesca tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi e progetti architettonici. A questi sono stati affiancati altrettante opere di confronto e di contesto (sculture ed altri manufatti antichi, sculture rinascimentali, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata), per un totale di 204 opere in mostra, di cui 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni”.

Sagrada Familia con San Juanito, o Virgen de la rosa                                                         “La Madonna della Rosa” – Olio su tavola trasportata su tela. !518/1520

Il titolo dell’esposizione “Raffaello: 1520 – 1483” attesta, oltre qualsiasi supposizione, come si articola il percorso espositivo che parte a ritroso proprio dalla celebre “Lettera a Leone X”, scritta da Raffaello in collaborazione con Baldassarre Castiglione – divenuta anche in anni successivi  il fondamento teorico della moderna idea di tutela dei beni culturali – per giungere agli anni della piena maturità artistica passando per l’anno 1509 quando, appena ventiquattrenne, giunse a Roma divenendo quasi immediatamente famoso ed osannato per la sua arte. Prendendo a modello questo programma per percorso a ritroso nel tempo che  il visitatore attento e disponibile ad ampliare la conoscenza di questo artista, parta dal luogo di sepoltura nel Pantheon – uno dei pochi monumenti ad ingresso gratuito –  per proseguire nella visita della Galleria Borghese dove si trova esposta la “Deposizione Baglioni”, opera che Raffaello dipinse a Perugia su commissione dell’omonima famiglia. A Perugia, Raffaello, vi giunse, dalla natia Urbino, per apprendere ed approfondire le sue conoscenze sulle caratteristiche pittoriche di due grandi maestri: Perugino e Pinturicchio.

Transfiguration_Raphael                                                                                              “La Trasfigurazione di Cristo”

Inoltre, sempre a Roma, non sono assolutamente da perdere due visite: una alla Villa Farnesina in Via della Lungara, sede dell’Accademia dei Lincei, dove sono presenti gli affreschi commissionati da Agostino Chigi, il Magnifico, per proseguire poi ai Musei Vaticani, dove, oltre l’affascinante galleria degli arazzi, realizzati da artisti fiamminghi su cartoni di Raffaello – uno di questi presente in mostra – si possono ammirare sia le stanze di Leone X con la celeberrima “Scuola di Atene” presente nella “Sala della segnatura”, che, esposto al centro della Pinacoteca Vaticana,  il celebre dipinto che raffigura “La trasfigurazione di Cristo”, ritenuta dai maggiori critici e storici d’arte la più bella opera pittorica dell’urbinate, (Paolucci ed  altri). Infine,  prima di concludere l’intero percorso ad Urbino, merita una sosta la cittadina marchigiana di Cagli – provincia di Pesaro-Urbino.

Cappella feroci Cagli                                    Cagli (PU): Affresco realizzato da Giovanni Santi nella Cappella Tiranni, Chiesa di San Domenico.

Qui nella Chiesa di San Domenico si trova la Cappella Tiranni affrescata nei primi anni del 1490 dal padre di Raffaello, Giovanni Santi, che si avvalse della presenza del figlio per lasciarci, come affermano molti, un ritratto del giovanissimo Raffaello immortalato nell’angelo di sinistra. Nello stesso anno, 1494, l’undicenne Raffaello Santi già orfano di madre, perderà anche il padre. Quest’opera a buon diritto può avere tutti i requisiti per essere un testamento spirituale e un’ultima manifestazione di affetto, che il padre Giovanni lascia al giovane figlio Raffaello. Una serie d’iniziative accompagneranno questa rassegna nell’arco di tutta la sua durata; informazioni più dettagliate sul sito www.scuderiedelquirinale.it

Roma – Scuderie del Quirinale – Via XXIV Maggio, n.16 – Mostra “Raffaello: 1520 – 1483” fino al 2 giugno 2020, con ingressi contingentati, dalla domenica al giovedi dalle ore 10,00 alle 20,00  nei giorni di venerdi e sabato fino alle 22,30. Biglietto intero €.15,00 – ridotto €.13,00 per gratuità, agevolazioni, promozioni speciali e attività didattiche, consultare il sito www.scuderiedelquirinale.it. Info anche per e.mail info@scuderiedelquirinale.it e call center +39.02.92897722.

 

Le altre opere. Artisti che collezionano artisti – Una grande rassegna di artisti contemporanei che si confrontano in cinque Musei di Roma dal 27 febbraio al 27 settembre 2020 Museo Carlo Bilotti, Museo Pietro Canonica, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna e Museo Napoleonico

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani
E’ una rassegna che vuole unire nelle opere esposte la tradizione e la visione del futuro, con uno sguardo sulla realtà sospesa tra le sfide della modernità e il peso della tradizione sia pittorica che scultorea. La città di Roma ospita un progetto espositivo pilota al quale hanno aderito 86 artisti che si alterneranno in cinque Musei civici, secondo una rigorosa divisione per ordine alfabetico e con la prospettiva di realizzare una prima rassegna dedicata all’arte presente oggi nella capitale. Questo progetto espositivo pilota, ideato da Lucilla Catania, Daniela Perego e con la cura scientifica di Claudio Crescentini e molti altri, vuole mettere a confronto diretto artisti, stili, linguaggi del XX e XXI secolo, iniziato nel 2018 grazie a un notevole impegno organizzativo e portato a termine nel 2020. 550 opere esposte -.

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  E’ un vero “Taccuino d’artista”, che si riflette nella sua minuta perfezione.

   Di Alessandro Ratti, dedicato a Pino Boresta. – “A spasso per libri -2019″

 

 

 

 

 

 

 

Capofila il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, dal 27 febbraio al 29 marzo 2020. A seguire, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, dal 6 marzo al 19 aprile 2020; Museo di Roma in Trastevere, dal 13 marzo al 19 aprile 2020; Galleria d’Arte Moderna, dall’8 aprile al 3 giugno 2020; Museo Napoleonico, dal 19 giugno al 27 settembre 2020.

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   Simone Bertugno: “Esaurito, esautorato, esausto esternalizzo escatologiche esegesi – ed altre 6101 parole”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…..”Percorrendo le sale delle mostre si percepiscono storie bellissime di amicizia e ammirazione reciproca e gli artisti, con i loro lavori, rendono omaggio alla Roma dell’arte contemporanea. Il visitatore intraprenderà un viaggio culturale attraverso un doppio registro di lettura: quello sentimentale che lega reciprocamente gli artisti e quello documentario che racconta la vita culturale e la ricerca estetica di Roma contemporanea. É questa un’occasione unica per immergersi in un multiforme caleidoscopio di tecniche, stili, forme e , in un viaggio collettivo e condiviso tra passato e presente, tra collezionismo e creatività”. Arianna Angelelli, Laura Panarese, Ileana Pansino, Roberta Perfetti e Carla Scicchitano
Informazioni: tel.060608 tutti i giorni dalle 0re 9,00 alle 19,00; sito web www.museiincomune.it

Shine Pink Floyd Moon opera Rock di Micha van Hoecke al teatro Olimpico di Roma dal 3 all’8 marzo 2020

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Protagonista assoluta di questa opera rock è la musica dei Pink Floyd riproposta in questa occasione dalla Band Pink Floyd Legend, nonché ispiratrice del lavoro del coreografo/regista russo belga Micha van Hoecke le cui coreografie saranno portate nel palcoscenico del Teatro Olimpico di Roma dalla Compagnia di Danza Daniele Cipriani.

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“Punto di partenza nella creazione di Shine Pink Floyd Moon”, è stato affermato nel corso della conferenza stampa di presentazione, “ è il celeberrimo brano “Shine on You Drazy Diamond” in cui i quattro Pink Floyd – al secolo Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour – rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett che si era perso nelle regioni sconosciute della “luna”, intesa come malattia mentale. In Shine Pink Floyd Moon, Sid è interpretato da Denys Ganio, già étoile del balletto  di Marsiglia ed interprete del famoso Pink Floyd Ballet di Roland Petit, balletto cult che debuttò nel 1973, in piena epoca pop con la band inglese che suonava dal vivo”.  Non può passare inosservato come questo spettacolo coincida, rende dogli un doveroso omaggio, con il cinquantesimo del primo passo dell’uomo sulla luna e la musiche psichedeliche dei Pink Floyd sono i compagni ideali di uno spazio onirico di una luna surreale abitata da personaggi, come affermato in conferenza stampa, come il “doppio “ di Syd in una veste di “Pierrot Lunaire”.

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E’ la biografia che racconta la vita di ogni uomo”, afferma Micha van Hoecke, dalla nascita alla morte. Shine Pink Floyd Moon è un lavoro intriso di speranza, in cui la fantasia diventa l’arma per combattere il materialismo che imperversa, il potere e le brame che incombono oggi”. Degna cornice alla presentazione di Shine è stata la “location”: Hard Rock Cafe” di Via Veneto a Roma che nell’occasione é avvenuta anche la  presentazione delle iniziative previste per l’intero mese di marzo che a partire dall’8, giorno della “Festa della donna” saranno presenti in questo interessante locale che, oltre la musica, offre ai propri clienti gustosi menù anche per vegetariani.

Per prenotare all’Hard Rock Cafe: www.hardrockcafe.com/locations.aspx. Per acquistare i prodotti a marchio Hard Rock Cafe: https://shop.hardrock.com. Per ogni altra informazione sul brand Hard Rock Cafe:  www.hardrockcafe.com

Roma – Teatro Olimpico – Piazza Gentile da Fabriano, 17 – Opera Rock Shine Pink Floyd Moon dal 3 all’8 marzo 2020 tutti i giorni alle ore 21,00 – domenica alle 18,00. Biglietti d’ingresso da €.24,00 a €.43,00 . Info sul sito www.filarmonicaromana.org