Nuovi interessanti percorsi turistico/culturali offerti dalla città di Roma a cittadini e turisti con l’apertura al pubblico della Tenuta Presidenziale di Castelporziano.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Sconosciuta anche a gran parte dei cittadini italiani, la tenuta di Castelporziano, ha da sempre rappresentato nell’immaginario collettivo il luogo di svago e di ricreazione dei governanti italiani, prima reali, che nel 1871 l’acquistarono, e successivamente di molti Presidenti della Repubblica. Si deve all’attuale Presidente, On.le Sergio Mattarella, l’apertura a tutti, cittadini italiani e turisti, organizzata in percorsi guidati ben definiti e in due diversi periodi dell’anno, di questo angolo naturalistico rimasto tutt’ora ben conservato e di grande interesse non solo turistico/culturale.

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La tenuta Presidenziale di Castelporziano dista dal centro di Roma solo 25 kilometri e si estende su una superficie di oltre 6 mila ettari nell’area sud/occidentale della città fino a lambire la costa del Mar Tirreno. Oggi, come riportato su un depliant che illustra parte dei percorsi di visita, “oltre ad essere un importante sito archeologico, è un sistema ambientale di straordinario interesse biologico”. Tanto nelle dune presenti sulla spiaggia quanto nelle zone forestali di pianura e nelle zone umide ricoperte in prevalenza dalla macchia mediterranea vivono un elevato numero di specie vegetali, circa mille, ed animali, ben oltre 3 mila, oltre ad ospitare importanti testimonianze archeologiche di cui, le più significative, risalgano al terzo secolo d.C. relative alla villa marittima dell’imperatore Commodo.

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I percorsi di visita, della durata media ciascuno di circa due, massimo tre ore, appositamente studiati e assistiti da specialisti, interessano tre diverse specie: uno naturalistico con cinque diverse escursioni sul territorio, un altro archeologico che prevede, assistita da archeologi, la presentazione e descrizione non solo dei resti della villa marittima di Commodo, incluso lo spazio occupato dalle terme imperiali, ma anche ad altre testimonianze sparse sul territorio ed una visita al piccolo quanto significativo Museo Archeologico ed un terzo, di grande interesse turistico, che prevede la visita alla residenza presidenziale vera e propria, dove sono presenti anche testimonianze sulla presenza dei Re d’Italia e relative famiglie, al giardino ed al museo delle carrozze, usate, in maniera esclusiva, dalle famiglie reali durante i loro soggiorni in questa tenuta. Importante il collegamento con la rete urbana cittadina che permette di raggiungere l’ingresso sulla Via Cristoforo Colombo con le linee 070 e 928.

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La partecipazione può essere prenotata on line sul sito dell Presidenza della Repubblica Italiana; oppure tramite il Call center, tel. 06 39.96.75.57 dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00. Altra possibilità recandosi al Centro Informazioni e Prenotazioni, Salita di Montecavallo 15 (Roma), adiacente Piazza del Quirinale, operativo nei giorni di martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, dalle 9.00 alle 17.00. Le prenotazioni di istituti scolastici in visita alla Tenuta di Castelporziano solo contattando il tel. 06.51098316, tenuta@quirinale.it. Non è consentito accedere allaTenuta con veicoli privati. I visitatori, muniti del titolo di accesso e di un documento di riconoscimento in corso di validità, dovranno presentarsi all’orario di inizio della visita presso il parcheggio di via Erminio Macario, all’altezza del civico n.60 (capolinea navetta), ovvero presso l’ingresso della Tenuta di Via Cristoforo Colombo n. 1671, incrocio Via di Malafede (ingresso pedonale, senza possibilità di parcheggio nelle aree adiacenti).

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Qualora i dati anagrafici dei visitatori, indicati al momento della prenotazione, non coincidano con i dati risultanti dai documenti, non sarà consentito l’accesso.

Walkart – L’arte del cammino e della riscoperta delle antiche vie di pellegrinaggio tra Carinzia e Friuli Venezia Giulia

Testo e foto di Donatello Urbani

L’arte di Camminare. E’ del tutto simile alle arti in genere, alla stregua di quelle del dipingere, dello scolpire o saper lavorare materiali quali l’oro l’argento e molti altri anche di minor pregio.

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In questo spirito e con identiche finalità è stato presentato a Roma a cura dell’Ufficio Turistico della Regione Friuli Venezia Giulia il progetto Interreg Italia – Austria WalkArt – L’arte del cammino , che coinvolge questa Regione e quella della Carinzia nella strutturazione, valorizzazione e promozione di una nuova offerta transfrontaliera, per un turismo sostenibile, slow alternativo a quello di massa.

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“Il progetto” è stato affermato in conferenza stampa, “si pone l’obiettivo di attirare i turisti amanti dei viaggi a piedi con lo zaino in spalla e offrire loro la possibilità di immergersi nella eclettica biodiversità del Friuli Venezia Giulia e nella natura sfaccettata della vicina Carinzia attraverso la scoperta di otto itinerari tracciati lungo le antiche vie di pellegrinaggio. Quattro sono i percorsi che si snodano sul territorio italiano del Friuli Venezia Giulia: il Cammino Celeste da Aquileia a Maria Saal, il Cammino delle Pievi in Carnia , la Via del Tagliamento (da Coccau a Latisana, per qui congiungersi con Romea Aquileiense) e la Via Flavia (da Trieste ad Aquileia, per qui congiungersi con Romea Aquileiense) . Tre sono i tracciati che percorrono la regione Carinziana: il Marienpilgerweg , l’ Hemmapilgerweg e lo Jakobsweg , mentre un ultimo sentiero è quello che coinvolge entrambi i territori ed è la nuova tratta transfrontaliera sviluppata nell’ambito del progetto”.

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Questa presentazione ha trovato riscontro nelle parole della responsabile marketing, Valentina Colleselli, che ha affermato come: “Scoprire un territorio vivendo e assaporando con lentezza il suo prezioso patrimonio ambientale, culturale, storico e umano è l’emblema del turismo slow, uno degli asset strategici del piano di sviluppo dell’offerta turistica del Friuli Venezia Giulia che vede nel posizionamento della destinazione, nella destagionalizzazione e nella delocalizzazione i principali obiettivi. La regione, grazie alla conformazione del territorio, non intaccato da grandi centri urbani e di grande valore naturalistico, e a un patrimonio di tradizioni preservato negli anni, si adatta infatti perfettamente alla sempre più crescente richiesta di un turismo lento, esperienziale o, anche, spirituale. Il ricco insieme di attività messe in atto dal Friuli Venezia Giulia e dalla Carinzia per lo sviluppo del progetto coinvolge molteplici settori: la strutturazione dei percorsi attraverso la riqualificazione e la tabellazione, l’allestimento dell’arredo per l’ accoglienza dei pellegrini nell’Hospitale di San Tomaso di Majano e St. Oswald, l’organizzazione di eventi come il recente Festival transfrontaliero dei Cammini e l’apertura di luoghi d’interesse turistico e religioso come le antiche Pievi in Carnia”.

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Certamente la motivazione religiosa è un valore aggiunto di grande importanza che si aggiunge a tutti gli altri grazie alla sua vicinanza con quello culturale. Valori questi presenti nei secoli e giunti a noi nella loro interessa. Tante testimonianze passate che spinsero schiere di pellegrini ad intraprendere un cammino che da sempre ha avuto come meta finale un’affermazione spirituale che veniva ad aggiungersi a quella culturale entrambe attraverso una sperimentazione vissuta di persona anche in situazione di rischio fino alla perdita della vita.

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Oggigiorno il nostro cammino è tutto all’impronta della sicurezza e della tranquillità grazie ad opportuni accorgimenti come la possibilità di una programmazione anticipata delle tappe e delle aree di sosta riportate nel sito web che consente anche la possibilità di servirsi di specifici operatori turistici e di addetti all’accoglienza. In ogni situazione è comunque valida la massima: “Su tutte le strade del mondo c’è un uomo che inventa una storia di gioia, di pianto o d’amore. Sono io, sei tu, siamo noi”.

 

Per saperne di più e prenotare la partecipazione ad eventi e fiere, visitare il sito www.turismofvg.it

Trenitalia Gruppo FS Italiane: In un Book Neve e Parchi a portata di treno

Mariagrazia Fiorentino

Il viaggio con il treno in Italia è una raccolta di emozioni, entusiasmi, canti antichi, infinito azzurro in una terra che profuma di sogni, sole, di amore e con tutto quello che ci circonda. E’ stato presentato a Roma presso la sede istituzionale Trenitalia di Villa Patrizi – Auditorium – il vademecum del viaggiatore leisure in versione double face digitale e cartacea otto destinazioni sciistiche e otto oasi naturali, con percorsi di trekking e cycling, da raggiungere in treno. Crescono i numeri del trasporto ferroviario in termini di gradimento rispetto al 2018. Sfiorano il 30% i passeggeri che usano i regionali Trenitalia per turismo e nel tempo libero. Nel suo intervento Serafino Lo Piano, Responsabile Vendite della Divisione Passeggeri Long Haul Trenitalia, evidenzia l’importanza di queste iniziative per il trasporto regionale che raggiunge il 40% delle località turistiche e ricorda che questo vengono festeggiati i 10 anni dell’alta velocità.

da81f767e78f0a80e5d5d45c713c0c1fbbeadc7f50047758b4b667358eb4d525[1]                                                                                  M.A.Giaconia e S. Lo Piano

Frecce dirette con Roma Fiumicino collegate con Cortina, Madonna di Campiglio, Selva di Val Gardena, Canazei, Courmayer. Otto milioni di clienti iscritti a Trenitalia. Maria Annunziata Giaconia, Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, fa presente che l’obbiettivo del Travel Book è soprattutto per i pendolari, con una quota in crescita del più 8% per dare loro uno strumento per il tempo libero. Otto impianti sciistici e altrettante oasi naturali da raggiungere comodamente in treno racchiuse nel nuovo travel book realizzato da Trenitalia (Gruppo FS Italiane). Il progetto editoriale presentato mira ad incentivare l’utilizzo del trasporto regionale verso i viaggi di piacere, per un turismo sempre più confortevole, sostenibile e sicuro, attento alle esigenze di spostamento delle persone nel tempo libero. Il nuovo vademecum del viaggiatore leisure “Neve&Parchi” di Trenitalia – in versione double face digitale e cartacea – riporta, da un lato, le descrizioni dei luoghi e il modo per arrivare direttamente in treno, con oltre 400 collegamenti al giorno, presso otto impianti sciistici rappresentando il valore aggiunto di andare a sciare in treno e lasciare l’auto a casa e, dall’altro, le mete di otto incantevoli Parchi, nazionali e naturali, servite dai regionali Trenitalia, dalle cui stazioni partono percorsi di trekking e cycling di ogni livello di difficoltà.

Località neve interessate:

– Valle d’Aosta: Aosta – Telecabina Aosta-Pila.

– Piemonte: Bardonecchia; Beaulard – Parco delle Manavelle; Limone Piemonte; Riserva Bianca Lift.

– Trentino Alto-Adige: Impianti di risalita di Dobbiaco; Versciaco –

Comprensorio Tre Cime; San Candido – Baranci.

– Veneto: Cortina d’Ampezzo.

Località parchi interessate:

– Liguria: Parco Nazionale Cinque Terre.

– Lombardia: Parchi Oltrepò Mantovano.

– Veneto ed Emilia Romagna: Parco Naturale Delta del Po.

– Toscana: Parco Nazionale Foreste Casentinesi.

– Umbria: Parco Nazionale Dei Monti Sibillini; Parco Naturale Fonti del Clitunno.

– Lazio: Bosco Macchia Grande.

– Puglia: Area marina protetta Torre Guaceto.

L’impegno del Gruppo FS Italiane vuole offrire un servizio capace di rispondere alle esigenze delle persone che utilizzano i treni regionali anche nel tempo libero e si accompagna agli oltre 280 collegamenti quotidiani effettuati con Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca che accorciano le distanze da Nord a Sud dello Stivale e ai collegamenti Freccialink, il servizio intermodale di Trenitalia che amplia il network delle Frecce con servizi dedicati, realizzati con autobus moderni e confortevoli, verso alcune delle più affascinanti località d’arte e dei più bei comprensori sciistici in Italia. I formati sfogliabili di questo e degli altri travel book Trenitalia, tra cui si ricordano le precedenti edizioni Borghi, Mare, Grandi Giardini Italiani e Siti UNESCO, sono disponibili sul sito web di Trenitalia nell’apposita sezione – vedi l’articolo pubblicato nel mese di gennaio 2019 dal titolo “Con Trenitalia alla scoperta del patrimonio mondiale UNESCO”. I travel book raccolgono cenni storici, curiosità, attrazioni storiche e artistiche, i prodotti e gli eventi tipici delle località trattate, oltre che il dettaglio sulla tratta ferroviaria interessata. Visibilità e spinta commerciale a questo progetto editoriale verrà data anche dal vasto network delle agenzie di viaggio partner di Trenitalia, attraverso iniziative che includono più di 6.500 punti vendita in Italia e oltre 18mila all’estero. Dai mercati esteri si registra infatti un incremento costante dei volumi di vendita, con quasi 8 milioni di turisti stranieri in visita nel nostro Paese che hanno viaggiato con Trenitalia nel corso del 2018, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Nel 2019 si registrano segni di ulteriore crescita nel numero dei passeggeri dall’estero, per i quali sarà prevista la versione inglese dei travel book, per portare anche oltre confine la bellezza e il fascino delle città e delle particolarità del Belpaese. Trenitalia è inoltre attiva nel segmento turistico attraverso la partecipazione al consorzio Eurail/Interrail che da 40 anni promuove l’utilizzo del treno come mezzo di trasporto privilegiato per visitare l’Italia e l’Europa. Il Pass Italia è il più venduto in tutto il mondo nell’ambito dei prodotti One Country.

Frascati (Roma) dal 30 maggio al 2 giugno 2019 ospita la XVIII edizione del “Concorso Enologico Internazionale Città del Vino”

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La novità di rilievo di questa  18^ edizione della Selezione del Sindaco è il cambio di nome che, assumendo una veste internazionale, diviene  “International Wine City Challenge”. Le altre importanti novità  di questa edizioni sono l’istituzione di due premi: uno alle Grappe italiane, tipologia di distillato tutta italiana, ricca di tradizioni e testimone della cultura di tanti territori,  e l’altro per la migliore Falanghina del Sannio (solo per il 2019) in occasione del riconoscimento di Sannio/Falanghina Città Europea del Vino 2019. L’obiettivo, come affermato nel corso della conferenza stampa, è quello di accrescere la quantità dei vini e la diversificazione della provenienza anche da altri Paesi dell’Unione Europea per consolidare e accrescere l’importanza dell’evento.

20190214_145915Su questa linea si è mossa la scorsa edizione  che ha visto, insieme agli italiani, la partecipazione di vini provenienti dal Brasile, Paese che annovera la sua prima Città del Vino, Bento Gonçalves, considerata la capitale della regione vitivinicola del Rio Grande Do Sul, e da municipi appartenenti a nazioni quali  Arzebaijan, Portogallo, Francia, Spagna, Grecia, Germania e Paesi dell’Est Europa. Riconoscimenti e premi sono assegnati con autonomo sistema di valutazione attraverso delle schede disponibili on-line su tablet (eliminando l’uso di carta e penna nella compilazione) che ha ottenuto unanimi apprezzamenti e ha consentito di allineare il concorso ad analoghe manifestazioni internazionali. Resta immutato il principio ispiratore che vuole che tanto i premi quanto i riconoscimenti, oltre la qualità del prodotto,  siano indirizzati sul territorio perché, come rilevato più volte, la buona coltivazione vitivinicola è sinonimo di territorio salubre e con eccellenti qualità di vita. Il Sindaco, in questa occasione, si unisce ai viticoltori presentando idealmente i vini in concorso e per fare da testimonial al territorio. Il concorso, inoltre, per ciascun anno, vede protagonista una diversa località nell’intento di valorizzare i  vari territori di produzione.

Informazioni per la partecipazione e sui premi assegnati si possono richiedere all’ Associazione Nazionale Città del Vino Via Massetana Romana 58/B – 53100 Siena – Tel. +39.0577.353144 – oppure per e.mail info@cittadelvino.com   o sul sito www.cittadelvino.it ; mentre le manifestazioni collaterali che si svolgeranno a Frascati sono disponibili sul sito del Comune.

Roma – “LA CAPPELLA SISTINA VENTI ANNI DOPO” Nuovo respiro e nuova luce per il luogo di culto più famoso al mondo.

Donatello Urbani – Foto © Musei Vaticani

Gli anniversari significativi degni di essere ricordati per la Cappella Sistina ed, in particolare, per il ciclo pittorico michelangiolesco, sono vari e tutti di notevole importanza quali la nuova fruibilità dopo il memorabile restauro realizzato fra il 1980 e il 1994.

Fig. 4                                             Roma: Stato Città del Vaticano- La Cappella Sistina dopo il restauro del 1994-

Scriveva in proposito il Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci:  “Come dimenticare le furibonde polemiche che accompagnarono quella grande impresa? Oggi nessuno più avanza dubbi, tutti riconoscono che si è trattato di un intervento scientificamente esemplare e tecnicamente impeccabile, probabilmente il più importante e il più felice del XX secolo. Così vanno le cose in questo mondo. Prima montano contestazioni, perplessità e dissensi, poi il tempo che è galantuomo ristabilisce la verità.

Fig. 11                                                                                          Cappella Sistina – “Giudizio universale”

Dall’ottobre 2014, ecco un’altra data destinata ad essere ricordata. La Cappella Sistina ha “nuovo respiro e nuova luce” con i nuovi impianti di climatizzazione e di illuminazione nella “cappella magna” della Chiesa Cattolica.“ I due interventi realizzati da aziende leader nei rispettivi settori: la multinazionale americana Carrier e la Osram, sono stati offerti alla Santa Sede a titolo di pura liberalità ed hanno richiesto tre anni di paziente e minuzioso lavoro.

Fig. 22Roma: Stato Città del Vaticano- Cappella Sistina- Domenico Ghirlandaio: “La Vocazione (chiamata) degli Apostoli”.  Il giovane con la ghirlanda di fiori in testa sul lato sinistro, in alto, è l’artista autoritrattosi. Un modo originale di firmare la propria opera d’arte.

Scriveva in quell’occasione il Direttore Antonio  Paolucci: “La pressione antropica alla quale è sottoposta la Cappella Sistina (quasi 8 milioni di visitatori all’anno con punte di oltre ventimila al giorno in certi periodi di particolare affluenza) richiedeva un intervento radicale che garantisse il ricambio d’aria, l’abbattimento delle polveri e degli inquinanti, il controllo della temperatura e della umidità, l’anidride carbonica tenuta a livelli accettabili. Il rischio altrimenti era quello di attivare un mix di umidità, d’inquinanti, di anidride carbonica che poteva essere, nei tempi lunghi, una deriva pericolosa per la corretta conservazione delle pitture murali, quei 2500 metri quadrati che fanno l’antologia artistica più importante del Rinascimento italiano. L’impianto che era stato messo in opera nel ’94 tarato per un afflusso che era circa un terzo di quello attuale, risultava ormai inadeguato e inefficiente. Occorreva sostituirlo con uno di nuova progettazione e di ultimissima generazione. È quello che abbiamo fatto”.

Fig. 5                                                         Pietro Vannucci: detto Perugino – La consegna delle chiavi

La nuova illuminazione ha la caratteristica di essere leggera e allo stesso tempo totale, non invasiva, rispettosa della complessa realtà iconografica, stilistica e storica della Sistina con il primario intento di porre in giusto rilievo e rendere comprensibile in ogni dettaglio quell’immane catechismo figurato che tre papi (Sisto IV, Giulio II e Paolo III) vollero che fosse rappresentato sulle pareti e sulla volta di quella che è da sempre per tutti la “cappella del mondo” per antonomasia. Il nuovo impianto offre un’innovativa soluzione grazie a ben 7.000 led che consentono di ammirare le straordinarie opere d’arte della Cappella come mai prima d’ora. Il sistema installato offre prestazioni d’illuminazione elevate proteggendo al contempo le opere d’arte. Inoltre esso permette emissione di gas serra quasi nulli grazie ad un impianto di energie rinnovabili riducendone il consumo fino al 90% rispetto all’impianto precedente e  meritando, per questo, un finanziamento dall’Unione Europea, istituzione sensibile alle problematiche di risparmio energetico ed al contenimento dell’inquinamento atmosferico. Al progetto hanno partecipato l’Università Pannonia in Ungheria, l’Institut de Recerca en Energia de Catalunya in Spagna e lo Studio di Lighting design Fabertechnica in Italia. Fig. 9                                                                             Cappella Sistina Volta: Sibilla Delfica

La soluzione di illuminazione led realizzata ad hoc per la Cappella Sistina non sottopone le opere d’arte a stress derivanti da gradienti termici (riscaldamento) né all’effetto indesiderato delle radiazioni ultraviolette e infrarosse.

Fig. 14                   Cappella Sistina ‘Giudizio Universale’, particolare, dopo l’installazione del nuovo impianto di illuminazione

Tutto questo è stato interpretato magistralmente nel titolo scelto dalla Direzione dei Musei Vaticani per identificare l’operazione “Nuova Luce” anche se non esaurisce completamente lo stesso. Allo spettatore che visita oggi la Cappella Sistina, dopo questi interventi, si presentano tre diverse scene. Una prima di ordinaria visione rivolta alla tutela dell’intero complesso; una seconda, definita museale, che presenta l’intero ciclo pittorico con la nuova illuminazione ed una terza, di gala, riservata ai grandi eventi ed alle varie funzioni religiose, dove l’intero apparato di illuminazione offre il meglio di se per porre nel giusto risalto gli eventi e funzioni religiose che vi si celebrano anche con la presenza del Santo Padre.

Fig. 10                                                                            Cappella Sistina – Volta: “Profeta Isaia”

Di non minore importanza al fine della tutela e della conservazione delle preziose opere d’arte è il nuovo impianto di areazione della Cappella Sistina che adatta la temperatura, l’umidità, presenza di polveri ed intensità di luce dell’ambiente in relazione alla presenza di persone che, attraverso apparati sofisticati e particolari telecamere, vengono costantemente rilevati sia nel numero  che in intensità.

EKTA SCANSIONATA DA TRECCANI (ISTITUTO ENCICLOPEDIA ITALIANA)                                                                        Cappella Sistina – Volta: “La creazione di Adamo”

I nuovi interventi di illuminazione e climatizzazione saranno accompagnati a breve da altro di non minor validità ai fini di una buona fruibilità dell’intero complesso. Saranno forniti ad ogni visitatore dei Musei Vaticani degli occhiali che permetteranno la visione in tre dimensioni dell’intera Cappella Sistina, in modo da prepararlo ad una corretta visione ed altrettanto corretta lettura di tutte le opere d’arte sia da un punto di vista artistico che da quello della valenza religiosa. Operazione questa di grande importanza che vede arte e fede religiosa indirizzate verso un comune obbiettivo, troppo spesso misconosciuto, quello di avvicinare l’uomo verso fini superiori  e di dimensioni maggiori alle comuni vicende umane.

Roma – Palazzo Firenze – Con Trenitalia alla scoperta del patrimonio mondiale UNESCO. Presentato a Roma il 25 gennaio 2019 il Travel Book dedicato ai 33 siti italiani, da Nord a Sud del Paese, raggiungibili in treno per un turismo sempre più green, comodo e sicuro cresce l’apprezzamento delle persone in viaggio nel tempo libero verso i servizi offerti dalla società di trasporto del Gruppo FS Italiane.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

“A lungo durerà il mio viaggio e lunga è la via da percorrere …. sono le vie più remote che portano più vicino a te stesso”.. Rabindranath Tagore.

Più percorri l’Italia in treno e più ti convinci che gli italiani sono dotati di tutto: laghi, mare, montagne, colline, enogastronomia, piccolissimi borghi e città d’arte dalle più grandi alle più piccole. Le bellezze del Patrimonio Mondiale dell’Umanità a portata di treno e raccontate in un agile travel book di Trenitalia. Dei 54 siti Unesco presenti nel territorio nazionale ben 33 possono infatti essere raggiunti anche con i servizi regionali di Trenitalia. Una nuova occasione offerta dalla società di trasporto del Gruppo FS Italiane per vivere al meglio il tempo libero e incentivare un turismo sempre più sostenibile, comodo e sicuro, eliminando lo stress da traffico stradale arrivando direttamente nel cuore dei luoghi più incantevoli d’Italia.” L’Italia ha il maggior numero di siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel mondo raggiungibili direttamente con il treno. Tutti luoghi che, almeno una volta nella vita sono stati oggetto del desiderio di viaggiare per conoscere e vivere la storia, l’arte e la cultura del bel paese”.

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Questa guida serve a questo scopo, rendere un’esperienza di viaggio in treno in particolar modo ai viaggiatori di oltre oceano che non sono abituati all’utilizzo di questo mezzo. “L’obbiettivo è di far conoscere l’Italia ai turisti di tutto il mondo”, questo è il pensiero di Serafino Lo Piano, Responsabile divisione passeggeri Long-Haul Sales HL. L’impegno di Trenitalia è per offrire un servizio capace di rispondere alle esigenze delle persone che utilizzano il treno anche nel tempo libero è stato al centro della presentazione presso la sede della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del travel book Patrimonio Mondiale dell’Unesco, vero e proprio vademecum del viaggiatore leisure, nonché guida dettagliata delle 33 bellezze Unesco presenti da Nord a Sud del Belpaese da scoprire e ammirare grazie alla presenza di  oltre 5mila collegamenti giornalieri del trasporto regionale, e degli oltre 280 servizi quotidiani effettuati con le Frecce Trenitalia. I formati sfogliabili di questo e degli altri travel book Trenitalia – tra cui si ricordano le precedenti edizioni Borghi, Mare e Grandi Giardini Italiani – sono tutti disponibili in versione digitale su trenitalia.com. I travel book raccolgono cenni storici, principali curiosità, attrazioni, culture, prodotti tipici ed eventi particolari delle location trattate, oltre che il dettaglio sulla tratta ferroviaria interessata per sapere perfettamente come raggiungere la destinazione scelta.

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La possibilità di vivere in territori neutri, in mezzo a persone che abitualmente parlano una lingua diversa, il fatto di adattarsi ad un’architettura e a un paesaggio stranieri, producono una spiazzamento delle nostre certezze e, se si è veramente onesti e sinceri, permettono di scoprire chi si é. “Il viaggio culturale é  nutrimento dell’anima, il turismo è la prima industria che possiamo vantare nel nostro territorio”, così dice l’ing. A.M. Laconia. Non c’è viaggio più avvincente di quello che ognuno può fare alla scoperta di se, sono naturalmente molti i modi per fare questo viaggio, uno è il treno sia regionale che l’alta velocità Le Frecce.

Per saperne di più sulle destinazioni dei 33 siti italiani Unesco da raggiungere facilmente e comodamente in treno troveranno eco sui canali di comunicazione del Gruppo FS Italiane, tra cui il sito istituzionale fsitaliane.it, il quotidiano online fsnews.it, i profili Twitter @fsnews_it e @LeFrecce.

Maccarese (Fiumicino – RM) – Inaugurato l’archivio storico della più estesa impresa agricola italiana.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’azienda agricola di Maccarese estesa per oltre 3.200 ettari nel territorio nord ovest di Roma, oggi di proprietà della famiglia Benetton, è stata per molti anni strettamente connessa con alcuni grandi temi della storia italiana del Novecento, non solo agricola,: dalle bonifiche dell’agro romano e passando per la battaglia del grano, le migrazioni interne, l’adozione di nuove tecniche,  giunsero alle attuali politiche di produzione agraria e zootecnica e alle lotte sindacali del secondo dopoguerra.Qui furono firmati gli atti che videro la fine della mezzadria e la parità di salario fra uomo e donna.

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Intorno al mondo in rapida trasformazione, già dai primi anni dell’unità d’Italia, il settore agricolo è  stato coinvolto in un’opera di documentazione,  in alcuni periodi molto velocemente, di cui l’archivio storico dell’azienda agricola Maccarese può essere valido testimone già con le rilevazioni demografiche che hanno visto il passaggio nel suo territorio da meno di cento abitanti di fine Ottocento ai quasi cinquemila della fine degli anni trenta del Novecento, per poi calare vertiginosamente negli anni del boon economico fino ad un parziale incremento in questi ultimi anni grazie a varie attività commerciali ed artigianali lungo le strade del borgo agricolo che hanno richiamato in questo anno oltre ventimila presenze turistiche.

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Gli oltre centomila documenti  sono ospitati in scaffali nei piani bassi del Castello di San Giorgio a Maccarese che si estendono in lunghezza ben mezzo kilometro e un’occupazione di spazi di oltre cinquecento metri quadri. Documenti che sono da mercoledi 7 dicembre scorso a disposizione di storici, studiosi, non solo di agricoltura, di privati e di quanti desiderano ritrovarsi in un mondo che hanno vissuto ed oggi assistono al suo rapido passaggio. La realizzazione di questo archivio ha richiesto lavori preparatori e di realizzazione lunghi ben 5 anni ai quali ha sovrainteso con passione e profonda dedizione il Sig. Carlo Benetton, venuto a mancare da pochi mesi ed al quale è stato doverosamente dedicato nel corso di una breve quanto significativa cerimonia con la scoperta di una lapide a fianco della porta d’ingresso dell’archivio. Tempi certamente più lunghi richiederanno gli studi e le ricerche legate ai documenti conservati.

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Il figlio Andrea ed il fratello Luciano scoprono la targa che dedica l’archivio storico dell’Azienda Agraria di Maccarese al Sig. Carlo Benetton

Significative in proposito quanto affermato in vari interventi, inclusi quello del Sig. Luciano Benetton, nel corso della conferenza stampa: “Questa storia, che è storia economica e sociale, è ben documentata nelle decine e decine di migliaia di documenti conservati nell’Archivio e che da oggi sono a disposizione dei ricercatori. Data l’enorme mole di documenti, il lavoro di archiviazione scientifica richiederà ancora degli anni e specifici progetti. A oggi, le “carte Maccarese” hanno trovato una casa adeguata alle necessità di conservazione e consultazione, sono state sottoposte a interventi conservativi e un gruppo di archivisti esperti della società Memoria srl, che collabora al progetto, ha effettuato una prima generale analisi dei materiali. Da questo è derivata la loro riorganizzazione logica e fisica, primo fondamentale passo per uno studio integrale che richiederà, data la mole dei documenti, ancora degli anni. Una prima selezione di materiali che risultano, a tutta prima, di maggiore interesse storico, è stata anche digitalizzata con la collaborazione del DigiLab Centro interdipartimentale di ricerca e servizi di Sapienza Università di Roma che collabora al progetto. L’archivio viene gestito con l’utilizzo di un software di ultima generazione che, oltre a consentire ricerche anche molto raffinate e la consultazione diretta dei documenti eventualmente offerti in formato digitale, è predisposto per un riutilizzo dinamico sul web delle descrizioni archivistiche e delle loro relazioni con schede di persone, enti o eventi”.
Altrettanto significativa la dichiarazione di Francesca Ghersetti, responsabile del centro documentazione della Fondazione Benetton e coordinatrice del progetto di recupero dell’archivio: «L’archivio della Maccarese, finalmente aperto allo studio e alla ricerca, rappresenta un tassello importante, – e atteso da anni dagli studiosi –, di una rete di fonti archivistiche per la storia dell’agricoltura.Queste fonti, tutte insieme, nell’ottica di costituire una unica grande fonte storica, sono un patrimonio nazionale di assoluto rilievo per comprendere e scrivere pagine importanti della nostra storia economica e sociale».

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L’azienda agricola Maccarese, fin dai secoli scorsi quando era proprietà di famiglie latifondiste laziali,- a partire dal 1683 e fino al 1925 è stata proprietà della Famiglia Rospigliosi. – ha avuto un valido richiamo turistico.  Una lapide, posta al termine della scala che conduce al piano nobile, ci documenta la validità di quanto affermato testimoniando in ben 34 le possibili escursioni che si possono compiere  in questi territori, tutte ampiamente descritte con tanto d’indicazioni pratiche, sotto la seguente intestazione: “ Stradoni e gite da farsi mattina e giorno dentro e fuori dell’ampia tenuta di Maccarese e cose di piacere che in essa nei suoi tempi si godono. Stradoni nella tenuta suddetta”.  Proposta questa che troverebbe buona accoglienza anche dai turisti dei nostri giorni.

Castello di San Giorgio, Maccarese, Fiumicino, Roma. Ingresso libero. Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, T 0422 5121, www.fbsr.it

Daniel Buren per Palazzo De Angelis

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Lo stile eclettico/floreale/decò in architettura è quasi assente nella città di Roma malgrado le tante costruzioni messe in cantiere negli anni fine ottocento primi novecento, epoca in cui era di moda e  prosperava in tutte le altre città europee.  In realtà nel centro storico nelle vicinanze di Fontana di Trevi, Via Marco Minghetti, esiste una piccola isola con alcune costruzioni che si rifanno, sia pure molto velatamente, a questo stile: uno di questi è Palazzo De Angelis, dal nome dell’architetto che lo progettò per conto del Principe Maffeo Barberini Colonna Sciarra. Oggi questo palazzo è stato acquistato dall’impresa immobiliare Leggiero Real Estate S.p.A. con l’intento di destinarlo ad albergo di categoria 5* per il gruppo spagnolo Iberostar Hotels & Resort.

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Questi lavori di trasformazione prevedono anche un progetto di riqualificazione capace di richiamare artisticamente la zona e dare decoro ed abbellimento all’edificio. Progetto quanto mai necessario per la città considerando il grave stato di abbandono e degrado che in questi ultimi due anni ha pesato gravemente su Roma. Ben venga quindi qualcuno che, sia pure con fini commerciali, pensa a rendere più bella e vivibile la città. A compiere  questa operazione è stato chiamato l’artista francese Daniel Buren famoso per i “Lavori in situ” capaci di stabilire un dialogo fra l’opera progettata ed il luogo destinato ad accoglierla. E’ lo stesso artista che ci presenta quanto previsto in questa occasione: “Strisce alternate colorate, denominate strumento visivo, che permettono di rilevare i particolari del luogo in cui sono destinate impiegate in seno a dispositivi specifici e a volte complessi, tra pittura, scultura e architettura”. Nella tarda primavera 2019 l’intera opera sarà terminata e per quella data prevedere una visita a Roma e quanto mai opportuna non fosse altro per assistere di persona ad un interessante dialogo fra le tante opere d’arte antica  e moderna con questa contemporanea unica e nuova per  il suo genere nella città eterna.

Gambero Rosso – Presentate le guide 2019: Pasticceri & Pasticcerie – BereBene

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Da molti anni entrambe le guide del Gambero Rosso Editore sono un punto di riferimento fisso e importante, tanto per i professionisti del settore enogastronomico e ancor di più per i clienti consumatori. In questi giorni a ridosso delle feste natalizie e di fine anno 2018 sono arrivate prima, in ordine di tempo “Pasticceri & Pasticcerie 2019” successivamente “BereBene 2019”.

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“Siamo la trasgressione per eccellenza”, sono le parole di uno dei pasticceri premiati e questa presentazione vale per tutto il settore sia quando s’interessa della pasticceria “classica”, capace  di mettere insieme e far convivere fra loro sia il bello che il buono a discapito di tutte le regole dietologiche, oppure della “sostenibile” che ha fatto della salubrità, leggerezza e bilanciamento di tutte le componenti un buon dolce il suo punto di forza e “capace d’integrarsi perfettamente in un’alimentazione variegata ed equilibrata”, come affermato nel corso della conferenza stampa. Sempre in questa occasione è stato analizzato il sottile filo rosso che collega le due prestigiose scuole affermando che: “ L’invito ad esplorare nuove frontiere del gusto non è una dichiarazione di guerra nei confronti della pasticceria accademica. Tutt’altro. L’intento è quello di valorizzare sempre più l’identità italiana …”. Ho voluto mettere alla prova quanto affermato chiedendo ad alcuni rappresentativi esponenti delle due scuole con un’identica domanda: “Esiste o può esistere una pasticceria vegana?”. La risposta ottenuta quasi all’unanimità è stata: “NO! Sarebbe un affronto alla professionalità per la grande limitazione imposta nell’utilizzo dei migliori ingredienti.”

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La guida “Pasticceri & Pasticcerie 2019” ha recensito ben 560 locali commerciali classificandoli e indicando per ciascuno il punteggio ottenuto: tre torte riservato a quanti hanno riportato un punteggio tra 90 e 100 – 24 quelle segnalate e premiate – ; due torte  da 80 a 89 centesimi – n.53 quelle indicate – e le restanti con una torta con punteggio riportato da 75 e 79/100. Oltre le premiate la guida segnala altri esercizi ai quali sono stati assegnati premi speciali come Pasticcere Emergente a Fabrizio Barbato; alle pasticcerie: Creazioni di Manerba del Garda per il dolce “Novità dell’anno”; alla Pasticcera di Argenta quale Miglior Pasticceria Salata  e a Rinaldini di Rimini per la Migliore Comunicazione Digitale, premiato anche con tre torte.

20181114_115702                                                                 Premiazione della Pasticceria Rinaldini di Rimini

Interessante anche l’appendice riportata nella guida di quest’anno dedicata ai migliori Pastry Chef che operano in alcuni grandi ristoranti italiani. La pasticceria da ristorazione è un altro interessantissimo capitolo tutto da valorizzare ed esplorare dell’universo dolce, nonchè una nuova strada da percorrere lungo la via della trasgressione.

Questa 2019 è la ventinovesima edizione della “Guida BereBene del Gambero Rosso”, che, per l’occasione, recensisce ben 895 etichette premiate per il miglior rapporto qualità/prezzo offerto.Protagonisti di questa guida, come affermato nel corso della presentazione: ”…sono i vini acquistati in enoteca o al supermercato per aiutare i fruitori nella scoperta delle denominazioni da quelle più conosciute, prodotte dalla grandi cantine cooperative, a quelle delle piccole realtà che solo il panorama vitivinicolo italiano è in grado di offrire”. Novità di quest’anno, insieme alle enoteche classiche indicate nella guida alla fine di quelle recensite per ogni regione, ci sono i wine bar dove è possibile accompagnare a grandi bottiglie le varie offerte gastronomiche del territorio.

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Altrettanto rappresentativi delle eccellenze locali, come hanno fatto scuola i francesi con il terroir,  sono i vini e in questa occasione i vari produttori vitivinicoli giocano un ruolo importante in particolare quando tentano di riportare nelle loro produzioni gli antichi cultivar propri dei loro territori. Degna di ammirazione è l’iniziativa messa in atto da un gruppo di viticultori reatini che con la collaborazione della Regione Lazio, hanno messo a dimora prima e in produzione poi, vini prodotti con il vitigno “cesenese”, giunto nel reatino molto probabilmente dai porti adriatici – Cesena? –  attraverso la via Salaria. Significativa in proposito anche la dichiarazione che mi ha rilasciato Clemente Busi, recensito nella guida per il Chianti Rufina Governo ’16, ottimo vino prodotto con Sangiovese in purezza e tecnica di vinificazione antica, in vendita a €.10,00 in bottiglia da 750 ml., che ha integrato l’attività agricola con un moderno agriturismo in aggiunta a visite nel campo e degustazioni in cantina abbinate ai piatti della tradizione culinaria della Val di Sieve fiorentina – (Villa Travignoli – 50060 Pelago (FI) tel.+39.055 8361098 – 3348855707 – e.mail info@traviglioli.com – sito web www.travignoli.com) -. La serata di presentazione della guida prevedeva anche la premiazione delle migliori etichette suddivise sia in nazionali che in regionali, dove tutti i territori regionali si sono posti in evidenza salvo alcuni , come quelli toscani, che hanno visto una nutrita partecipazione.

Guida: “Pasticceri & Pasticcerie 2019” per Gambero Rosso Editore pag.351 costo €.14,90;

Guida: “BereBene 2019 – 1500 ottimi vini sotto i 13 euro” Gambero Rosso Editore pag.259 €.11,90

Il Saporario Roma e Roma per il Goloso – Presentate a Roma le guide edite da La Pecora Nera

Testo e foto di Donatello Urbani

Gli ultimi giorni dell’autunno, come da inveterata consuetudine, sono occupati dalla presentazione della guide enogastronomia. Sembra proprio che tutti gli editori si siano dati appuntamento a prendere per mano i clienti/frequentatori di bar, ristoranti, pasticcerie, enoteche e quant’altro ed indirizzarli dove si può dare maggior valore al proprio denaro ed ottenerne la massima soddisfazione o il miglior godimento. L’editore La Pecora Nera da molti anni occupa una posizione di rilievo in questo ramo editoriale e fin dalla prima edizione  le sue guide fanno perno tutte su di una fondamentale caratteristica: l’anonimato più assoluto nelle visite per la selezione degli esercizi da inserire e  segnalare nelle varie guide e successivamente premiare nel corso della cerimonia di presentazione. Per questa occasione e per ciascuna guida sono stati visitati oltre duemila locali.

20181110_112736                                              Uno spazio riservato  a show-cooking e alle degustazioni offerte da Excellence                

La presentazione e premiazione romana, che ha fatto seguito di qualche giorno a quelle di Torino e Milano, è avvenuta nel corso della manifestazione enogastronomica organizzata  a Roma da “Excellence” che, come avviene da vari anni, è la vetrina per eccellenza delle più ricercate specialità prodotte tanto in Italia quanto nel mondo. Gli esercizi riportati sul Saporario sono stati raggruppati per fasce orarie: colazione, pranzo merenda, aperitivo, cena, fino a tardi e a tutte le ore. Questo consente ai lettori una scelta ampissima, diversamente da quanto avviene dalle segnalazioni seguite nelle altre guide, che spazia nell’arco dell’intera giornata in esercizi e negozi specializzati che partendo dal tradizionale bar arrivano ai nuovi format di ristorazione incluso il cibo di strada. Ogni locale è stato valutato per tre aspetti: offerta, ambiente e servizio, – con dettagliati racconti delle esperienze vissute e un voto di sintesi in una scala da 1 a 5 pecore nere.

20181110_114924 Premiazione -1^ classificata nella categoria Colazione la “Caffetteria Il Faro – luminari del caffè” – Roma Via Piave,55 (Piazza Fiume) – con il massimo del punteggio: 5 pecore nere.

Diversa è l’impostazione grafica della guida per il Goloso che già nella suddivisione degli esercizi in categorie merceologiche quali enoteche, oleoteche e gastronomiche con panifici, pastifici, macellerie, pescherie, formaggerie, pasticcerie, gelaterie, cioccolaterie, teerie e torrefazioni offre uno sguardo allargato al mondo che gravita intorno ad esse come le utilenserie e bio & equo. Di ciascuno sono riportate nella guida dettagliate notizie commerciali nonché i prezzi praticati ai clienti specificando anche la possibilità di una consumazione in loco ed eventuale consegna a domicilio della merce acquistata. La valutazione indica 1 pecora nera per il negozio che “vale una deviazione”,  2 per quello che “vale la pena attraversare la città” e 3 per gli imperdibili, qulli per i quali “vale la pena venirci da fuori”.

La politica di commercializzazione delle guide è quella seguita anche negli scorsi anni, con acquisti attraverso il sito www.lapecoranera.it oppure nelle migliori librerie di Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.  Il costo è per tutte di €.9,90 ciascuna.