Italian Renewables Investment Forum 2024 – La parola ai protagonisti della transizione energetica in Italia.

Mariagrazia Fiorentino

Aumentano gli investimenti nelle rinnovabili anche nel 2024, ma l’attuale quadro normativo frena la crescita (gli effetti saranno evidenti già a partire dal 2026) è quanto è emerso nel dibattito svoltosi al MAXXI di Roma lo scorso 10 ottobre. L’obbiettivo preposto è quanto mai ambizioso quanto impegnativo: coprire il 65% del fabbisogno elettrico nazionale con energia rinnovabile entro il 2030. Un obiettivo sfidante, come riportato nel comunicato stampa, “se si considera che attualmente, la quota in Italia è pari al 36,8%, ancora lontana da quella di altri Paesi europei come la Spagna (52%), la Germania (50%) e la Francia (27%), che però conta sul nucleare. L’Italia avrebbe tutte le potenzialità per raggiungere questo obiettivo, alla luce dei trend di crescita della potenza rinnovabile installata, ma è destinata a scontrarsi con l’attuale quadro regolatorio. Negli ultimi cinque anni il mercato italiano delle energie rinnovabili è cresciuto in modo significativo, anche grazie ai numerosi progetti finanziati da investitori internazionali”.  Nota dolente le autorizzazioni prescritte per la costruzione di nuovi impianti (permitting).  Attualmente il settore si trova in una situazione di “attesa” sia per capire come si muoveranno le Regioni nell’attuazione del DM Aree Idonee, sia per valutare quale sarà il destino del solare a seguito dei divieti introdotti dal DL Agricoltura. Da comunicato stampa: “le sofferenze derivano dalla mancanza di un contesto regolatorio stabile nel tempo e coerente con la strategia energetica nazionale, a partire dagli obiettivi che l’Italia si è impegnata a raggiungere entro il 2030. I decreti Agricoltura ed Aree Idonee, tanto attesi, ora rischiano di rallentare – se non bloccare – le installazioni (soprattutto il fotovoltaico), mentre i provvedimenti che potrebbero favorirle sono ancora in fase di definizione. Ritardi permangono anche sull’avvio del decreto FER X che è ancora oggetto di confronto con Bruxelles. È in discussione anche il Testo Unico Rinnovabili, concepito per mettere ordine nei processi autorizzativi ma che sembra lontano da riuscire a semplificare gli iter. Le uniche note positive – è emerso dai lavori – riguardano la pubblicazione dello schema di incentivazione FER 2 per le rinnovabili innovative (e di cui si aspettano le regole operative del GSE) e l’impugnazione da parte del governo della moratoria della regione Sardegna che ha sospeso per 18 mesi i processi di autorizzazione e fermato la costruzione di impianti già avviati”.

Fra i vari interventi è stato di particolare interesse quello di Alessandro Marangoni, ceo di Althesys , organizzatrice dell’evento , che ha affermato: “Continua la fase di crescita straordinaria per gli investimenti nelle energie rinnovabili in Italia nonostante le sfide economiche globali e quelle nazionali derivanti dalle complessità normative e autorizzative. Tra gli elementi da sottolineare c’è sicuramente il crescente interesse proveniente da molti player anche internazionali per progetti di accumulo, ma anche lo sviluppo dell’eolico offshore. Restano però sul futuro del settore una serie di incognite che influenzeranno le scelte degli investitori: il ridimensionamento sensibile dei prezzi elettrici in Europa, dopo due anni di picchi; la tenuta della capacità della rete, sottoposta a carichi crescenti anche a causa della cattiva distribuzione regionale sbilanciata al Sud; infine, il Governo ha annunciato il ritorno del nucleare, ovviamente di nuova generazione, una tecnologia che potenzialmente potrebbe condizionare lo scenario energetico del prossimo decennio e drenare in futuro risorse previste per le rinnovabili”.

Certificazione di Origine per il caffè brasiliano

Certificazione di Origine per il caffè brasiliano

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Bisogna allungare l’orizzonte, non accorciarlo.

La prima Denominazione di Origine del caffè brasiliano risale al 2013 – Regione del Cerrado Mineiro – ma già dal 2005 fu istituita l’Indicazione di Provenienza. La Denominazione di Origine – DO –  è, come affermato nel corso della sua presentazione all’Ambasciata del Brasile a Roma, “un diritto di proprietà intellettuale col quale si attesta che un determinato prodotto possiede qualità o caratteristiche dovute esclusivamente o essenzialmente all’ambiente geografico compresi i fattori naturali e umani”.

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I produttori di caffè che decidono di aderirvi devono rispettare un rigoroso disciplinare che prevede, come nel caso fissato dalla Regione del Cerrado Mineiro, produttrice il 40% di tutto il caffè brasiliano – 6 milioni di sacchi- : le aziende produttrici devono trovarsi nell’area geografica della regione; trovarsi ad un’altitudine minima di mt.800 – massima 1300 s.l.m.; il produttore deve essere membro di un’associazione o di una cooperativa affiliata alla Federazione dei Produttori di Caffè del Cerrado; conferire lotti di caffè che abbiano ottenuto un punteggio minimo di qualità di 80 punti basato sulla metodologia SCA; presentare una dichiarazione di conformità alla legislazione sociale ed ambientale del Brasile; i lotti devono essere depositati in magazzini accreditati; la conformità ai criteri sopra descritti consente l’accesso ai marchi ed ai certificati di qualità ed autenticità di origine della Denominazione di Origine Regione del Cerrado Mineiro. A tutto questo si aggiungono 5 dispositivi di verifica dell’autenticità: 1- Imballaggi ufficiali della Denominazione di Origine, 2- Certificati di qualità e di origine; 3- marchi di origine (per caffè crudo o per caffè tostati); 4 – sistema di tracciabilità; 5 – Fingerprint (metodo scientifico per l’identificazione dell0rigine del chicco di caffè. Da non trascurare infine che molti dei 4.500 produttori di caffè del Cerrado Mineiro adottano l’Agricoltura Rigenerativa dove si praticano regole di sostenibilità ambientale e non sono ammessi i fertilizzanti chimici tradizionali e comunque inquinanti.

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Animatori dell’iniziativa, oltre i rappresentanti ministeriali e diplomatici della Repubblica del Brasile, il Caffè Illy, che commercializza una confezione di 250 gr. di caffe arabica con le indicazioni di origine e i rappresentanti della regione del Cerrado Mineiro insieme a alcuni produttori di caffè che hanno voluto dare il maggior risalto possibile a questo incontro.

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Se volete gustare un super caffè del Cerrado Mineiro, recatevi a Roma in Via Piave, n.8 da Le Levain Cafè, – tel. 06.43682011 – 376.2067672 – dove gentilezza e cortesia sono di casa. Per saperne di più www.picapaucaffe.com – shop.lelevainroma.it

Nutrire l’incontro 2024 – Non solo enogastronomia. Le nuove figure proposte da Spagna e Italia.

Donatello Urbani

L’evento è stato ospitato dal 29 settembre al 1 ottobre 2024 in prestigiose sedi: Reale Accademia di Spagna in Roma e Villa Pamphilj a Roma con la partecipazione di figure illustri come Ferran Adrià, Vicente Todolí, L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Il Basque Culinary Center. Le attività proposte nei tre giorni hanno interessato master class, showcooking, degustazioni, conferenze e visite culturali, focalizzandosi sull’insularità. Si è parlato di regioni e di progetti gastronomici che, per la loro singolarità sono diventati veri e propri laboratori di creatività artistica e gastronomica, nutrendosi del territorio e della cittadinanza.
Tre sono state le Linee di Lavoro che hanno Esplorato i Sistemi Alimentari
1. Arte e Gastronomia. “La storia Artistica di El Bulli” de Ferrán Adrià e Vicente Todolí , che da ristorante sulla spiaggia di un piccolo villaggio della costa catalana è diventato una rivoluzione culinaria che ha stabilito legami con la scienza, l’arte e il design.
2. Territorio e Biodiversità con degustazione di vini endemici dalle Isole Canarie e dalla Sicilia,
3. Cittadinanza e Cultura con Showcooking in un viaggio attraverso le cucine delle isole spagnole e italiane, esplorando i concetti di endemico e nativo, originario e interculturale.

Un congresso questo che ha celebrato la gastronomia non solo come disciplina estetica, ma anche come strumento politico, capace di comunicare emozioni e messaggi che riflettono la vita pubblica e privata attraverso il cibo.

Alla scoperta del turismo di qualità di FS Treni Turistici Italiani.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Un servizio al passo con i nuovi tempi di fare turismo. La vacanza inizia quando sali a bordo. Con i treni Espressi di FS Treni Turistici Italiani è possibile vivere un’esperienza di viaggio unica. Il treno il mezzo di trasporto più green al mondo e questo in modo particolare con la sua livrea colore del cielo e del mare. I Night Espresso collegano Roma ad Alba e Roma a Lecce con l’Espresso Salento. Gli Espressi Giorno Milano a Livorno – Espresso Versilia – ,Milano a Ventimiglia –  e Roma ad Assisi –. Al momento sono due i nuovi collegamenti autunnali di FS Treni Turistici Italiani, società del Gruppo FS Italiane: l’Espresso Langhe-Monferrato e l’Espresso Assisi. Da comunicato stampa: “I due treni autunnali di FS TTI nascono con l’obiettivo di offrire un nuovo modo di viaggiare che coniuga il turismo lento, sostenibile, di qualità alla bellezza del viaggio in treno, a bordo di carrozze completamente ristilizzate per garantire il massimo comfort verso destinazioni dall’alto valore storico, paesaggistico ed enogastronomico.

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L’Espresso Assisi viaggerà sabato e domenica dal 5 ottobre al 1° dicembre, da Roma Termini ad Assisi, con fermate a Terni, Spoleto, Foligno e Spello. Il sabato la partenza è prevista alle 10.05 mentre il ritorno alle 18.00, la domenica invece si parte alle 8.30 e si rientra alle 16.58.

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L’Espresso Langhe-Monferrato, invece, collega Roma con Alba, effettuando fermate anche a Nizza Monferrato e Asti. Le partenze da Roma Termini sono previste il 25 e il 31 ottobre alle ore 19.57 con arrivo a destinazione alle 10.35. Il rientro a Roma è previsto il 27 ottobre e il 3 novembre alle ore 18.55 con arrivo nella Capitale alle 6.33.

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                                                                                                                   Spazio ristorante

Nell’Espresso Assisi i viaggiatori potranno accomodarsi nei confortevoli salottini privati mentre sull’Espresso notturno Langhe-Monferrato sono a disposizione le carrozze letto dove i passeggeri potranno riposare in un ambiente curato e nella massima privacy”.

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                                                   Cuccetta di 1^ classe. E’ prevista anche una sistemazione letto con servizio e lavabo privat1

Un tuffo nel passato per vivere il presente in modo confortevole, elegante e rilassato con servizi dedicati a bordo anche nella ristorazione a prezzi contenuti.

Anche a ottobre sarà possibile beneficiare, scegliendo la tariffa “TTI Special”, di uno sconto del 50% su tutti i biglietti acquistati entro 48 ore dalla partenza.

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                                                                                              Cuccette di 2^ classe trasformabili fino a 6 posti letto

I biglietti per viaggiare a bordo dell’Espresso Assisi e dell’Espresso Langhe-Monferrato sono acquistabili sul sito www.fstrenituristici.it e su tutti i canali di vendita di Trenitalia, App, biglietterie di stazione e self-service.

 

Folk a Coltodino con il “Gruppo Folkloristico Città di Cures di Fara in Sabina (RI)” – E se non fosse solo folk?

Donatello Urbani – Testo e foto

Nel sito web del Gruppo Folkloristico Città di Cures di Coltodino, frazione del Comune di Fara in Sabina (Rieti) si legge che questi sia stato costituito nel “2003 per iniziativa di 7 famiglie del luogo, con l’obiettivo di riscoprire e divulgare usi, costumi e tradizioni popolari del proprio territorio”. Nel corso degli anni ai soci fondatori si sono aggiunte molte altre persone.

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Le attività intraprese nei successivi 20 anni sono state le più svariate da un approfondita ricerca sugli abiti con una particolare attenzione ai tessuti, alle danze caratteristiche degli anni passati, alle musiche ed alla ricostruzione degli strumenti musicali non più in uso per consentire una fedele interpretazione, con i quali venivano eseguite in passato, fino ad un’ampia documentazione visiva, foto e riprese cinematografiche. Tutto questo è stato al centro dei festeggiamenti del ventesimo anniversario del 7 e 8 settembre 2024.

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Un buon interesse, fra le diverse iniziative programmate, è stato richiamato dalla visita guidata da Chiara Apolloni al paese ed al quartiere Santa Maria dei Santi dove sono presenti delle grotte scavate nel tufo utilizzate fino a non molto tempo come depositi di derrate alimentari per il loro costante clima ed i resti di una chiesetta: S.Chiara, di cui resta in piedi solo parte della facciata che, dallo stile architettonico, si potrebbe far risalire al tardo medioevo.

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Tutto questo è folk? Così lo abbiamo chiamato da sempre. Sotto l’abito realizzato con i tessuti del corredo matrimoniale della bisnonna, la macine trainata dal mulo o il suono di un triccaballacche che segna il tempo di una danza popolare s’intravede la volontà di tante persone che vogliono lanciare un messaggio: noi resistiamo alla tentazione delle vita in città per vivere una vita sana e culturalmente interessante.

Colt.4La promozione culturale, saggiamente gestita, esclusivo compito delle istituzioni pubbliche, genera progresso e ricchezza su tutto il territorio e offre alla popolazione un’ importante scelta di vita: una urbana anonima immersa in una ripetitiva quotidianità, oppure una rurale, forse identificata con tanto di soprannome, con interessanti risvolti culturali e buoni rapporti sociali.

Assarmatori punta sul GNL quale carburante futuro

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La dichiarazione rilasciata da Stefano Messina, Presidente Assarmatori, l’Associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio che riunisce armatori italiani, europei e di Paesi terzi che operano regolarmente in Italia,  nel corso dell’assemblea generale 2024 non lascia dubbi sull’utilizzo del carburante per il trasporto marittimo: “Il gas naturale liquefatto (GNL) è il carburante su cui puntare per accompagnare lo shipping nella transizione energetica e con il suo utilizzo su larga scala si può già concorrere al raggiungimento degli obbiettivi imposti dall’Unione europea. Il Governo ci deve seguire su questa strada”.

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Oltre il tema della scelta del carburante più idoneo al trasporto marittimo, anche alla luce degli ultimi indirizzi ecologici (decarbonizzazione), economici (sanzioni verso la Russia) e politici (guerra in Est Europa e Vicino Oriente) la relazione del Presidente Messina ha posto in luce quelli di maggiore attualità quali il “flagging out”, ovvero il fenomeno che vede un numero crescente di navi armate da armatori italiani cambiare bandiera abbandonando quella nazionale, il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del comparto, scaduto lo scorso 31 dicembre ed altri di minor interesse.

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Alla relazione del Presidente Messina è seguita una tavola rotonda cui hanno preso parte Chris Bonett, Ministro dei Trasporti, delle Infrastrutture e dei Lavori Pubblici di Malta, Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giuseppe Ricci, Chief Operating Officer Energy Evolution ENI, Ugo Salerno, Presidente esecutivo del RINA e Soren Toft, CEO di MSC. Un panel internazionale, moderato dal Segretario Generale di Assarmatori, Alberto Rossi, durante il quale si è invocata un’identità mediterranea per l’Europa, tema portante dell’Assemblea: i porti che si affacciano sul ‘mare nostrum’ hanno caratteristiche e bisogni differenti rispetto a quelli del Northern Range, aspetto di cui non si può tenere conto nei processi legislativi dell’Unione europea.

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La chiusura di questo Annual Meeting 2024 Assarmatori è avvenuta con la consegna del Premio Assarmatori 2024, tradizionale riconoscimento consegnato dall’Associazione armatoriale, è statmo assegnato alle donne e agli uomini della Marina Militare italiana, per il loro impegno a protezione della libertà della navigazione e degli interessi dell’Italia nei mari di tutto il mondo e in particolare per l’operato all’interno della missione Aspides, nel Mar Rosso, nello stretto di Bab el-Mandeb e nel golfo di Aden, dove le navi sono nel mirino degli attacchi degli Houthi.

 

 

Un treno Intercity speciale per la 70 Edizione del Taormina Film Festival 2024

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il treno livreato con le foto di attori e registi viaggerà tra Roma e la Sicilia pubblicizzando la 70 Edizione del Taormina Film Festival, testimoniando, nel contempo, l’impegno di Trenitalia a sostegno del mondo dell’arte e della cultura. La presentazione di questo treno insieme al Festival Cinematografico di Taormina  che per l’occasione prende il nome: “Un film lungo 70 anni” è avvenuta al  binario 25 della stazione di Roma Termini alla presenza del Presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla; del Direttore Business Intercity, Domenico Scida; del Commissario Straordinario Fondazione Taormina Arte Sicilia, Sergio Bonomo; dell’Assessore del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, Elvira Amata, e di Chiara Francini, attrice, scrittrice e produttrice.

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Da comunicato stampa: “”Siamo orgogliosi di presentare questo treno Intercity dedicato al Taormina Film Festival, una delle kermesse cinematografiche più antiche d’Italia. Quello tra treno e cinema è un legame che ha radici antiche e, con questa partnership, concretizziamo ulteriormente l’impegno di Trenitalia nel sostenere la cultura in tutte le sue forme, connettendo i territori e le persone alle proprie passioni“, ha dichiarato Stefano Cuzzilla, Presidente di Trenitalia.

Lo speciale Intercity di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, personalizzato con i ritratti degli attori e dei registi nazionali e internazionali più celebri, collegherà Roma e la Sicilia a partire dal 4 luglio, fino a settembre.

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A bordo, gli interni dei vagoni sono decorati con ulteriori scatti e con i colori e le grafiche della mostra, creando un’esperienza immersiva per i passeggeri. Durante il tragitto, i due semitreni si separeranno al momento dell’attraversamento dello Stretto di Messina, prendendo direzioni diverse con mete finali a Palermo e Siracusa, per diffondere l’arte cinematografica nel modo più ampio possibile. Attualmente sono 4 gli Intercity Giorno e 6 gli Intercity Notte che arrivano quotidianamente in Sicilia, garantendo accessibilità e continuità territoriale. Raggiungere la Sicilia con Intercity darà la possibilità di beneficiare di una riduzione del 10% sul costo del biglietto di ingresso del Taormina Film Festival e di qualunque manifestazione in programma all’interno degli eventi programmati dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia”.

Una bella iniziativa che testimonia come l’operatività di Trenitalia non si limiti al solo trasporto di merci e persone bensì si estenda anche agli interessi culturali e cinematografici del cliente/viaggiatore perchè ogni viaggio diventi un’emozione!

 

Arabia Saudita – Una meta turistica sempre più vicina dove i colori camminano insieme alle parole.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Nuovi collegamenti aerei offrono l’opportunità al pubblico italiano, in solo 5 ore di volo a partire dal 1 agosto 2024, di scoprire le più esotiche mete arabe dove l’Arabia Saudita occupa la prima posizione di questa speciale classifica.

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Come scritto nel comunicato stampa, la collaborazione tra Visit Saudi ed ITA Airways è: “un progetto senza precedenti che avvicina sempre più l’Arabia Saudita al grande pubblico, offrendo un viaggio immersivo nella sua affascinante cultura e l’opportunità di prenotare subito un’avventura indimenticabile in questa terra straordinaria”. Turismo naturalistico e non solo: una lunga tradizione gastronomica accompagna tanto i soggiorni balneari quanto affascinanti escursioni nelle oasi del deserto dove la presenza di reperti archeologici testimoniano la millenaria presenza umana in quelle terre,

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La terrazza dello store Rinascente ha ospitato questo evento di collaborazione tra un ente turistico ed una compagnia aerea in una serata dove i colori del tramonto offrivano alle bellezze romane un fascino fiabesco quasi irreale. Location migliore non poteva essere scelta per unire bellezza urbana e cultura araba. La cucina e l’ospitalità impeccabile del MAIO Restaurant & Rooftop ha concluso questa serata magica.

L’acquedotto dell’Abbazia di Farfa – Testimone della cura e trattamento delle acque in Sabina

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La Sabina – Cures – “una terra che i romani hanno amato fin dall’inizio”. La leggenda della fondazione di Roma è collegata strettamente con i sabini di Cures, luogo di provenienza di Tito Tazio, Numa Pompilio e Anco Marzio e da una forte immigrazione di famiglie sabine a Roma tra le quali le “Gentes” dei Claudi e dei Valerii.

Nel 290 a.C. Manio Curio Dentato con una rapida e violenta incursione conquista tutta la regione fino all’Adriatico, raddoppiando in un solo colpo lo stato romano, L’economia della Sabina che era basata sulla pastorizia-transumanza cambia e si articola in “pagi e vici” villaggi con relativo territorio e solo dopo la conquista romana appaiono i primi insediamenti urbani dove la gestione e l’utilizzo delle acque rivestivano primaria importanza. Le numerose sorgenti di acque, molte delle quali minerali e sulfuree, erano molto note nell’antichità per le loro qualità benefiche e gli imperatori Vespasiano e Tito ne erano insigni fruitori.

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                                                                                               L’ingresso all’acquedotto dell’Abbazia di Farfa

Da comunicato stampa: “Notevoli e imponenti acquedotti sotterranei di epoca romana si trovano in molti comuni della Sabina, tra i più noti ed importanti merita sicuramente una menzione l’acquedotto dei Bagni di Lucilla a Poggio Mirteto, l’acquedotto di Paranzano a Casperia e quello di Fianello a Montebuono. Ma già prima della romanizzazione della Sabina da parte di Manio Curio Dentato, i Sabini scavarono cunicoli sotterranei di drenaggio e captazione idraulica. L’acquedotto di Fonte Cantaro a Stimigliano o quello della Fonte Tiballi a Poggio San Lorenzo ad esempio, testimoniano un’organizzazione del territorio intorno al IV secolo a.C., basata sul sistema di numerosi insediamenti (vici) distribuiti sulle diverse alture collinari regolarizzate artificialmente attraverso terrazzamenti. L’insieme di questi abitati faceva riferimento ad unico centro (pagus) con luoghi di culto specifici, dedicati a diverse divinità sabine, in particolare la dea Vacuna”.

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La Fontana Farnese, voluta dal Cardile Alessandro Farnese, nota come fontana  dei mercanti, attualmente in disuso, è punto terminale dell’acquedotto. Realizzata nel 1572 con gli interventi prima di Jacopo Barozzi da Vignola e successivamente, che ne completarono la realizzazione,  di Giacomo della Porta. 

Nuove prospettive per la promozione del turismo archeo/speleologico si aprono per tutto il territorio sabino con la riscoperta degli antichi acquedotti ed il convegno tenuto nell’Abbazia di Farfa lo scorso 15 giugno ha posto una base per una sua possibile realizzazione – relatori Francesca Licordari, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, Alessandra Petra,  Direttrice del Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina, Cristiano Ranieri, archeologo e Presidente del Gruppo archeo/speleologico Vespertilio, Priscilla Armellin, archeologa e l’intervento della Sindaco di Fara in Sabina e Presidente della Provincia di Rieti Roberta Cuneo. Il Gruppo speleo archeologico Vespertilio effettua visite guidate all’acquedotto di Farfa su prenotazione nel loro sito web.

Aperto il cantiere d’inizio lavori di trasformazione della Stazione Ferroviaria di Roma Trastevere.

Mariagrazia Fiorentino

Un’esigenza non più differibile: l’unificazione dei quartieri di Roma Portuense e Marconi da sempre divisi dalla ferrovia e che torneranno ad essere comunicanti e serviti da un’unica stazione ferroviaria che fungerà da cerniera e da un’importante area di aggregazione.

L’inizio dei lavori dei nuovi accessi è avvenuta alla presenza del Sindaco di Roma Capitale e Commissario di Governo per il Giubileo, Roberto Gualtieri, dell’Assessore Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio Fabrizio Ghera e in rappresentanza delle Ferrovie dello Stato dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio e dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani, Umberto Lebruto.

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Da comunicato stampa: Con l’apertura del secondo fronte di stazione ed il prolungamento di un sottopasso esistente sarà garantito il collegamento con il quadrante Marconi migliorando così, ancora di più, la fruibilità della stazione per l’utenza.

Finanziati da Rete Ferroviaria Italiana complessivamente con 10,5 mln di euro nell’ambito del Piano Integrato Stazioni, gli interventi consentiranno un aumento del bacino pedonale della stazione di quasi il 50% e permetteranno la riqualificazione dell’intera area grazie anche ad una razionalizzazione degli spazi verdi e dei servizi al viaggiatore con la realizzazione di una nuova viabilità interna e di punti Kiss&ride. Il fronte sud risulterà accessibile entro la fine del 2025.

La stazione Roma Trastevere non sarà l’unica porta di accesso della città a cambiare volto. Entro il Giubileo tanti snodi della mobilità subiranno importanti interventi di riqualificazione e valorizzazione. Ad iniziare dalla stazione di Fiumicino Aeroporto che ha visto un restyling complessivo dell’atrio di stazione e del finger di camminamento. Ancora, nel 2024 si concluderanno anche i lavori di riqualificazione architettonica e potenziamento dell’accessibilità nella stazione di Roma Termini e termineranno gli interventi al fabbricato viaggiatori e sulle aree esterne di stazione a Roma San Pietro.

A seguire ma entro il 2025, la stazione di Roma Tuscolana avrà una nuova distribuzione degli spazi interni al fabbricato viaggiatori e importanti interventi di manutenzione e ripristino, così come quella di Roma Aurelia godrà di un significativo ampliamento degli spazi a servizio dei viaggiatori e la stazione di Torricola la riqualificazione del fabbricato viaggiatori e delle aree esterne”.

Oltre le aree romane il Piano Integrato Stazioni – PIS – prevede inoltre interventi in area nazionale, per la riqualificazione di oltre 2.000 stazioni,  tra queste oltre 600 capaci d’intercettare più del 90% del totale dei passeggeri, incluse le stazioni medio – piccole di particolare rilevanza.

Come rilevato in conferenza stampa: “La stazione diventa un “luogo in cui stare”, accrescendo la sua funzione di spazio attrattivo di alta qualità senza trascurare la sua identità di “luogo di transito” per il viaggio e per una sempre maggiore interconnessione tra le diverse modalità di spostamento, pedonali, ciclabili e di sharing mobility”.