Pane Nostrum – Senigallia ospita la XXII edizione del Salone Nazionale dei Lievitati dal 26 al 28 settembre 2025

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Buono come il pane”, la saggezza popolare non si smentisce mai e la città di Senigallia propone una rassegna di bontà con l’intervento di qualificati maestri dell’arte bianca. Tra questi spiccano Ezio Marinato, Campione del Mondo, Francesco Favorito, maestro del senza glutine, Nicola Dobnik ed Emma Lobino, due emergenti panificatori trentini. E ancora Samuele Savioli, Docente di arte bianca, Marco Salvucci col suo panettone salato, Augusto Palazzi, Marco Sestilli, Marco Cascia, Valerio Giovannozzi, Joselito Mancini e Gabriele Mancini, Francesca Ceccacci Casci che parlerà di pane e responsabilità e farà degustare i suoi pani, Augusto Palazzi, Francesco Pompetti, Danila Ercole con i sapori della tradizione, Matteo Paparelli e Lorenzo Zappi con uno show tra ristorazione e panificazione. E ancora Roberto Cantolacqua Ripani, Alessio e Roberto Bigoni, Gianluca Ribotta e Cecilia Miretti come anche Irene Calamante.

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                                                                        Courtesy dell’Ufficio Stampa Bortolan/Carnevali

Da comunicato stampa: “La kermesse sarà, come di consueto, suddivisa in aree tematiche, fruibili da tutti i partecipanti. Oltre 50 espositori provenienti da tutte le regioni animeranno l’area b2c dando la possibilità ai visitatori di conoscere e acquistare i prodotti realizzati anche con ingredienti alternativi come farine senza glutine e lieviti naturali. Nell’area b2b, invece, si darà ampio spazio ad aziende e professionisti che porteranno in esposizione macchinari, forni, arredamento, packaging e materie prime di ultima generazione.

Nella piazza adiacente andranno invece in scena le masterclass, i corsi e i laboratori aperti a tutti, su prenotazione mentre, nella Temporary Bakery, i visitatori potranno assistere a originali show cooking tenuti dai maestri dell’arte bianca.

Nell’ex pescheria del Foro Annonario, prenderà vita l’atteso format “Un caffè con i Maestri” dove, tra il profumo del caffè appena tostato e quello sprigionato dalla tazzina di espresso fumante, si svolgeranno dibattiti, convegni e momenti di confronto informali e conviviali finalizzati ad esplorare e approfondire tutta la filiera, dal campo di grano alla tavola. Qui, tra i relatori dei panel, ci sarà Moreno Cedroni, chef e patron dello stellato ristorante Madonnina del Pescatore di Senigallia, Presidente FIPE Confcommercio Marche Centrali.

Nel corso della tre giorni, inoltre, l’intera città di Senigallia sarà coinvolta attraverso un gran numero di iniziative che dal Foro Annonario si espanderanno in tutto il borgo. Pane Nostrum, infatti, mira a creare connessioni tra tutti i partecipanti e le tante attività locali con l’atteso format “Lievitati in Città” che darà l’opportunità di assaggiare (a pagamento) specialità tipiche della città balneare della riviera adriatica.”

Info utili: “Pane Nostrum 2025” dal 26-28 settembre – Foro Annonario, Senigallia (AN) – Sito web:  https://www.panenostrum.it/

“Basilicata sacra: un altro cielo” – Cultura e fede religiosa in mostra a Roma – Palazzo della Cancelleria fino al 24 settembre 2025 con ingresso gratuito.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Ufficio Stampa Elena Grazini

Le caratteristiche proprie della fede religiosa, principale bacino dell’immenso giacimento culturale italiano, uno dei più vasti ed importanti a livello mondiale, affondano profondamente nel sistema di vita da sempre presente nei vari strati della popolazione principalmente nelle forme più semplici e popolari.

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Nella Basilicata, terra di grandi energie dove la curiosità porta alla conoscenza e la conoscenza porta alla cultura,  nella semplicità della sua gente si trova la bellezza.

Questa mostra, presente dal 3 settembre a Roma nel Palazzo della Cancelleria, è un vero e proprio viaggio nelle radici spirituali, artistiche e popolari della regione Basilicata. “Basilicata sacra: un altro cielo” rientra nel Protocollo d’Intesa tra l’Agenzia di Promozione Territoriale e la Conferenza Episcopale della Basilicata al fine di valorizzare il patrimonio storico, culturale, religioso ed artistico del territorio regionale da cui è scaturito il progetto di valorizzazione dei luoghi dello spirito: una selezione di 91 luoghi lucani.

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Fra i vari interventi nel corso dell’inaugurazione, significativo quello della  dott.ssa Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani: “……queste tradizioni fanno parte della mia vita, iniziative come questa parlano di cultura…..”

Il direttore APT Basilicata Margherita Sarli che ha dichiarato: “La mostra mette al centro radici e tradizione ed è fatta di segni e di simboli che sono non soltanto oggetti della pietas popolare, quindi di connessione alla nostra religiosità, ma anche segni e simboli delle manifestazioni religiose, patrimonio intangibile della regione. L’invito è quindi doppio: esplorare la Regione Basilicata da un lato in maniera individuale, dall’altro in maniera collettiva partecipando alle liturgie del popolo che in Basilicata sono ancora belle, vive, e sono un momento di contatto con l’anima vera della nostra regione”.

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Importanti, in proposito, quanto affermato dall’arcivescovo metropolita e presidente della Conferenza Episcopale della Basilicata, CEB, Mons Davide  Carbonaro,  che ha sottolineato come “la mostra racconti il cuore di un popolo attraverso i segni che ci aiutano a conoscerli e conoscere significa amare”.

Mentre Don Antonio Laurita, consulente scientifico della mostra, ha dichiarato: “Quando l’uomo che incontra l’uomo incontra però Cristo e vive nella sua antropologia, quell’uomo è al centro dell’universo e l’universo è Dio, Questo è il grande messaggio di questa mostra: la ricerca di un altrove, un altro cielo che passa per la tradizione, ma che non è dimentico dell’innovazione. Non si tratta certamente di una mostra di arte sacra, dove  si possono ammirare opere di grande pregio. In questa rassegna sono presenti dei manufatti realizzati da artigiani locali senza alcuna pretesa di grandiosità artistica, che vengono usati dal popolo per esprimere in maniera entusiasta e collettivamente la propria devozione.  Dal mio punto di vista questa mostra vuole essere un ponte tra la religiosità popolare e la liturgia, che assolvono entrambe al desiderio di Dio che c’è in ognuno di noi. Gli atteggiamenti o tradizioni popolari, che non sono azioni liturgiche ma che spesso le precedono o le accompagnano, non nascono da un sentimentalismo locale ma hanno radici in quella fede che è il risultato dell’esperienza di Dio che altri prima di noi hanno vissuto e ci hanno tramandato; in primo luogo, gli Apostoli, le cui reliquie presenti in alcune comunità della nostra regione sono da sempre oggetto di profonda venerazione, e in secondo luogo i nostri fratelli maggiori Ebrei”.

Roma  piazza della Cancelleria – Palazzo della Cancelleria fino al 24 settembre tutti i giorni dalle 10alle 13 e dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito.

 

“Passeggiando tra le Rose” a Fara in Sabina (RI) – 31 maggio – 1 e 2 giugno 2025

Donatello Urbani

Fragranza, bellezza, fascino, fragilità, tutte racchiuse in un pugno di pochi petali, ciononostante affidiamo alla rosa, nelle sue varietà di colore – rosso: passione; bianco: purezza –  il delicato e importante compito di farsi ambasciatrice dei nostri sentimenti, desideri e le nobiltà del nostro animo. Passeggiare fra le rose è immedesimarsi in un fiore per raggiungere insieme un nostro eden.

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Prova ne sia il successo ottenuto, già nella prima giornata, dalla VII Mostra Mercato di “Passeggiando tra le Rose” a Fara in Sabina: un trionfo di natura, arte e allegria, tra vivaisti, produttori locali e laboratori creativi. Buona premessa per i giorni successivi colmi di attrazioni e cultura.

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Da comunicato stampa: “Viale Roma si è infatti trasformato in un incantevole percorso dove rose e piante in fiore hanno fatto da cornice a creazioni artigianali uniche, opere d’arte suggestive e una mostra fotografica capace di emozionare e far riflettere. I visitatori hanno potuto ammirare l’ingegno e la creatività esposti, passeggiando in un ambiente reso ancora più magico da una delicata musica in sottofondo degli Stone Flakes.

Particolare attenzione è stata dedicata ai più piccoli, che si sono divertiti e lasciati trasportare dalle letture animate a cura della Biblioteca Comunale Abate Alano di Fara in Sabina e della Librotèca di Roma, segno di un’attenzione verso la crescita culturale e l’intrattenimento dei più giovani.

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La manifestazione ha visto anche la significativa presenza degli stand delle associazioni locali, a testimonianza di un territorio vivo, dinamico e fortemente partecipato, capace di coinvolgere la propria comunità in iniziative di valore. Non è mancato lo stand gastronomico, che ha deliziato i palati dei presenti con una varietà di piatti per tutti i gusti, offrendo un momento di ristoro e convivialità.

“Passeggiando tra le Rose”, organizzato dalla Pro Loco di Fara in Sabina APS con il patrocinio del Comune di Fara in Sabina e della Provincia di Rieti, si conferma alla sua settima edizione un appuntamento imperdibile, capace di unire la bellezza del borgo alla passione per la natura, l’arte e la cultura, creando un’esperienza indimenticabile per tutti.

Per informazioni e prenotazioni contattare l’Ufficio Turistico Comunale, in Piazza Duomo n°2, ai numeri 0765277321 e 3802838920, oppure scrivere all’indirizzo mail passeggiandotralerose.fara@gmail.com

 

 

Fara in Sabina (RI) – Settima edizione di Passeggiando tra le Rose a Fara in Sabina: dal 31 maggio al 2 giugno, tre giorni dedicati a natura e artigianato tra vivaisti, produttori locali e laboratori creativi

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo: Nel cuore del borgo di Fara in Sabina, dal 31 maggio al 2 giugno 2025, torna Passeggiando tra le rose, giunta alla sua settima edizione. L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Fara in Sabina APS con il patrocinio del Comune di Fara in Sabina e della Provincia di Rieti, offrirà la possibilità di vivere tre giornate speciali tra esposizioni floreali, musica, prodotti enogastronomici del territorio e diverse iniziative culturali.

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La manifestazione vedrà la partecipazione di numerosi vivaisti, espositori e produttori locali che accompagneranno i visitatori in un viaggio tra eccellenze artigianali, sapori autentici e creazioni speciali, all’insegna della sostenibilità e dell’amore per l’ambiente. Tra i protagonisti della mostra-mercato vi sono ad esempio vivaisti da tutta Italia e stand con prodotti agricoli, confetture, cosmetici con ingredienti naturali, accessori in bamboo, antiquariato, creazioni orafe, lavori all’uncinetto e tanto altro.

Laboratori ed eventi speciali

Inoltre, in occasione di Passeggiando tra le rose, i fiori saranno protagonisti non solo come bellezza da ammirare, ma anche come strumento di espressione, scoperta e condivisione. Durante l’evento, infatti, sarà possibile partecipare a laboratori creativi e sensoriali organizzati da professionisti del settore: un viaggio tra profumi, colori e manualità che trasformerà il pubblico in protagonista attivo della mostra-mercato. Tra le attività proposte: “In una rosa”, un laboratorio pratico e poetico di acquerello e canto sensoriale in programma per domenica 1° giugno, a cura di Donatella Livigni (docente di funzionalità vocale, antropologa e performer vocale) e Maria Chiara Calvani (artista visiva, ricercatrice e performer). Una proposta immersiva per scoprire la rosa attraverso l’arte e la voce, esplorandone simboli e segni. Il programma prevede: ore 10:00 – 13:00: Il nome della rosa; ore 14:30 – 16:30: La rosa nella voce; ore 17:00: Restituzione al pubblico dell’esperienza. Si consiglia la prenotazione entro venerdì 30 maggio ai seguenti numeri: Donatella 349 6133596 – Ufficio turistico 0765 277321 – 380 2838920.

Inoltre, domenica 1° giugno (alle ore 11:30 e 15:30) e lunedì 2 giugno (alle ore 11:30 e 15:30) si terrà il laboratorio “Opificio olfattivo”, a cura di Beatrice Granucci, consulente e divulgatrice olfattiva, naso indipendente e fondatrice del marchio Beatrice Granucci Profumi. Si tratta di un laboratorio interattivo per un massimo di 25 partecipanti, che guiderà alla scoperta delle materie prime naturali e alla creazione di una fragranza unica ispirata alla rosa: rosae rosis. Ogni partecipante riceverà un tester da 1 ml del profumo realizzato. L’attività comprende: analisi olfattiva delle materie prime; creazione condivisa della piramide olfattiva e realizzazione della fragranza con ingredienti ecosostenibili. Inoltre, a Passeggiando tra le Rose è possibile fare anche una vera e propria degustazione botanica, con i sommelier Amélie e Michelangelo, di quattro varietà di fiori eduli grazie al “Flower bar Nature Concrete”. L’appuntamento è domenica 1° giugno dalle 17:00 alle 18:30. Il costo è di 10 euro.

Attività culturali

Accanto alle proposte floreali e sensoriali, Passeggiando tra le rose offrirà anche spazi dedicati alla cultura e alla promozione della lettura, grazie alla partecipazione attiva di realtà locali. La Biblioteca Comunale di Fara in Sabina proporrà ad esempio attività rivolte a bambini e famiglie, con letture animate e momenti di scoperta tra storie e natura. L’appuntamento è previsto per sabato 31 maggio alle ore 16:00. Domenica 1° giugno, alle ore 15:00, si terrà invece la presentazione del libro di poesie a cura dell’autrice Antonella Ridoni, mentre lunedì 2 giugno, alle ore 16:30, la Libroteca sarà presente con un evento speciale: un incontro con l’autrice Catia Proietti, che presenterà il suo libro per ragazzi “Gayambrita Indaco” (Giunti Editore). L’appuntamento, moderato da Silvia Di Tosti, presidente dell’associazione Librinfestival, sarà arricchito dal reading a cura di Federica Manetta, in un’atmosfera dove si intrecciano fiori, parole e storie.

Informazioni

Per informazioni e prenotazioni contattare l’Ufficio Turistico Comunale, in Piazza Duomo n°2, ai numeri 0765277321 e 3802838920, oppure scrivere all’indirizzo mail passeggiandotralerose.fara@gmail.com

 

 

Assaggi 2025 – Salone dell’enogastronomia laziale – Viterbo dal 17 al 19 maggio 2025 – Complesso Monumentale di Santa Maria in Gradi

Donatello Urbani

Il duecentesco complesso voluto da Innocenzo IV, dal 17 al 19 maggio p.v., sarà la location che ospiterà degustazioni, percorsi sensoriali, show cooking e laboratori presentati da 70 espositori per un’immersione fra sapori, saperi e racconti, storia e cultura del territorio laziale.

Santa Maria in Gradi chiostro medievale (area espositori)- PH Vera Anelli

Nei due chiostri Complesso Monumentale di Santa Maria in Gradi, l’uno medievale – tra le colonne binate, le sculture in pietra e il pozzo seicentesco – e l’altro rinascimentale – come riportato nel comunicato stampa: “Assaggi 2025 è un viaggio dei 5 sensi tra le eccellenze agroalimentari del Lazio, un’occasione per assaporare, conoscere, esplorare, celebrando l’identità culturale della regione. Non una semplice vetrina, ma uno spazio di relazione, crescita, confronto: per la sua quarta edizione, Assaggi valorizza il territorio aprendosi al dialogo con l’Italia e il mondo, per un evento che supera i confini del salone enogastronomico, in cui l’identità locale si intreccia con l’innovazione globale. Tra prodotti, degustazioni, percorsi sensoriali, laboratori, seminari e talk pensati per far emergere il meglio dalle materie prime del territorio con uno sguardo sempre più aperto verso il panorama nazionale e internazionale, Assaggi è sempre di più un punto di riferimento per gli appassionati del Food & Beverage e per gli operatori del settore a cui, in aggiunta all’accesso al Salone durante l’apertura al pubblico del sabato e della domenica, è riservata la giornata di lunedì 19 maggio, con ingresso gratuito, previo accredito sul sito dell’evento”.

Programma dell’iniziative:

SABATO 17 MAGGIO: Ore 10,00 Inaugurazione. Testimonial lo chef Gabriele Bonci;

ORE 11.00 CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: Laboratorio del Gusto”Il caffè e le torrefazioni del Lazio”: Degustazione guidata a cura di Patrizio Mastrocola, Formatore Slow Food. A seguire elle ore 11.30 Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia: Seminario “Frutta secca: qualità e benessere”dedicato alla valorizzazione della frutta a guscio con degustazione di piatti tipici. Alle ore 12.00 nell’area museale si terrà un talk su Olio, Olivi e Territorio. Lo spazio delle piante come paesaggio del gusto e suggestione nell’assaggio di uno dei tesori territorio. Ore 12.30  nel Choistro Rinascimentale: Slow Food Viterbo e Tuscia: La gioia nel bicchiere: ragionare sul vino. Degustazione guidata da Carlo Zucchetti L’ Enogastronomo con il cappello. Ore 13.00 nell’area museale Intervista a cura di Francesca allo chef Gabriele Bonci alla quale seguirà alle ore 13.30: SHOWCOOKING: IL POLLO NEL PANE. Ore 15.00 AREA MUSEALE: LABORATORIO SENSORIALE: Giocare con i sensi, la mappa dei sapori. L’analisi sensoriale per formare consumatori consapevoli – Sott’oli e sotto aceti confetture e marmellate. A cura di Agro Camera. Ore 15.30: CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: Tre numero perfetto: uomo-vite-territorio. Degustazione guidata da Carlo Zucchetti L’Enogastronomo con il cappello. Ore 16.30 AREA MUSEALE : SHOWCOOKING con Maurizio Grani cuoco dell’Alleanza di Slow Food. Ore 17.00: CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: Cultura e Coltura: la vite nella nostra storia. Degustazione guidata da Carlo Zucchetti. Ore 17.00 Aula Magna: CREA -Scuola Permanente del Casaro: Laboratorio sensoriale su “Il Pecorino Romano DOP”. Ore 17.45 AREA MUSEALE: SHOWCOOKING dell’osteria “LE TRE PORTE” di RIETI. Ore 18.30 CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: Distilleria Numa: stille di Gusto con Carlo Zucchetti l’Enogastronomo con il cappello. Ore 19.15 AREA MUSEALE: SHOWCOOKING TASTE’ACCIO ROMA a cura di Vincenzo Mancino, poliedrico gastronomo fondatore di D.O.L.

Santa Maria in Gradi chiostro medievale - PH Vera Anelli

DOMENICA 18 MAGGIO – ORE 11.00 CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: Laboratorio del Gusto “Le tisane per il benessere del corpo e dello spirito”: Degustazione guidata a cura di Sandra Ianni Formatrice Slow Food. ORE 11.00 AREA MUSEALE: TALK: UN NUOVO MARCHIO PER RIETI AFFIANCA IL MARCHIO TUSCIA VITERBESE, debutta il marchio di tutela “REA qualità reatina” che si affianca al marchio “Tuscia Viterbese” e al marchio regionale “Natura in Campo”, A cura di Agro Camera Modera Francesca Rocchi. Ore 11.30 AULA MAGNA: CREA -Scuola Permanente del Casaro: Laboratorio sensoriale su “La Ricotta Romana DOP” Ore 12.00 AREA MUSEALE: LABORATORIO SENSORIALE: Giocare con i sensi, la mappa dei sapori. L’analisi sensoriale per formare consumatori consapevoli – I Salumi. A cura di Agro Camera. Ore 12.30 CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: Declinare il territorio-vini a confronto. Degustazione guidata da Carlo Zucchetti l’Enogastronomo con il Cappello. Ore 13.00 AREA MUSEALE: UN ASSAGGIO DI ASSAGGI: un viaggio tra i sapori e i profumi di Assaggi, protagonisti i produttori, la fotografia della nostra migliore produzione artigianale. Naturalmente si Assaggia! Ore 14.15 AREA MUSEALE: LABORATORIO SENSORIALE: Giocare con i sensi, la mappa dei sapori. L’analisi sensoriale per formare consumatori consapevoli – Il Pane. A cura di Agro Camera. Ore 15.15 AREA MUSEALE SHOWCOOKING BUCCIA SABAUDIA. Ecco la trattoria senza confini, di Fabrizio Pagliaroni che osa con il quinto quarto sul mare, che esalta il bufalo, che inventa e re inventa la cucina in una chiave pop cosmopolita. Per ricordare a tutti che la cucina è libertà. Ore 15.30: CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: Ragionamenti e dialoghi sul vino. Degustazione guidata da Carlo Zucchetti L’Enogastronomo con il cappello. Ore 16.45 AREA MUSEALE SHOWCOOKING TRATTORIA DEL CIMINO con Maria Assunta Stacchiotti. Ore 17.00: CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: La birra e il suo stile. Degustazione guidata da Roberto Muzi. Ore 17.00 Aula Magna: “ Orto Botanico “Angelo Rambelli” dell’Università degli Studi della Tuscia “ERBORANDO: riconoscere, raccogliere e cucinare le piante alimurgiche” . Ore 18.00 AREA MUSEALE: SHOWCOOKING OSTERIA DEL VECCHIO OROLOGIO VITERBO con Paolo Bianchini. Ore 18.30 CHIOSTRO RINASCIMENTALE: Slow Food Viterbo e Tuscia: Vitigni storici e migranti: a ognuno il suo palato. Degustazione guidata da Carlo Zucchetti l’Enogastronomo con il cappello. Ore 19.15 AREA MUSEALE SHOWCOOKING SALVATORE TASSA E LA FRITTATA PRIMORDIALE

LUNEDI 19 MAGGIO – | apertura riservata agli operatori professionali f&b. Ingresso gratuito –  valido per tutti i giorni – previa registrazione sul sito www-assaggisalone.com. Ore 10.00: Apertura giornata dedicata ai professionisti con Andrea Pasqualucci “L’evoluzione della ristorazione all’insegna della qualità”. Interverrà lo chef Sébastien Riou

 

Milos – Greek Food – Sapori, profumi e colori greci in Viale Regina Margherita 228 – Roma

Donatello Urbani

Anche se territorialmente non confinanti, la Grecia è la nazione più vicina all’Italia grazie alla comune radice culturale presente nel nostro territorio già dal primo millennio a.C. Non fanno eccezione neppure le tradizioni enogastronomiche dei due paesi anche se nel corso degli anni si sono sviluppate in diverse direzioni in gustose variazioni restano unite in due grandi eccellenze enogastronomiche: vino e olio di oliva. Emblematiche in proposito l’italiana “Pizza” e la greca “Pita”.

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Dal 5 maggio 2025 in Viale Regina Margherita, n.228, “Spoon Brands”, catena nazionale di street food greco, ha aperto, dalle ore 11,30 alle 23,00, tutti i giorni in orario continuato, il primo punto vendita romano, altri lo seguiranno a breve, dove sono presenti profumi, colori e sapori autentici della tradizione enogastronomica ellenistica.

Milos Greek Food, come riportato nel comunicato stampa, “unisce il formato dinamico del fast food all’autenticità della cucina greca: gyros, pita, souvlaki, insalate greche, tzatziki, dolmates, moussaka express, dolci tipici come yougurt con miele e noci e la mini pita alla nutella. Tutto viene realizzato con ingredienti originali importati dalla Grecia, come la feta DOP, olio extravergine di oliva e spezie mediterranee”.

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Accattivanti sono i punti vendita tutti caratterizzati da un design moderno esteticamente ispirato alle isole greche, colori luminosi, materiali naturali e tecnologicamente smart per gestire ordini, delivery e progetti di Loyalty. L’obbiettivo è espandersi rapidamente nei principali centri urbani italiani puntando su un format replicabile anche attraverso la formula del franchising. Per contatti di partnership e franchising: Milos Holdin s.r.l. – Giorgia Silenzi –  email info@milosfood.com – sito web www.milofood.com. Tel. +39.06.35298296

 

Carrefour Italia – Supermercati – celebra la Giornata Nazionale del Made in Italy – Orgoglio Italiano- a Roma nel proprio centro commerciale di Piazzale Eugenio Morelli.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Dalle parole ai fatti e non solo.

Con l’occasione sono stati presentati da Christophe Rabatel , CEO di Carrefour Italia, e Alessandra Grendele , Direttrice Merci, Marketing, E-commerce di Carrefour Italia alla presenza di Ettore Prandini, Presidente Nazionale Coldiretti e Presidente Filiera Agricola Italiana SpA, i dati più significativi dell’attività commerciale nell’anno 2024 del gruppo che si possono riassumere in:

  • Carrefour Italia consolida l’export di prodotti italiani nei paesi del gruppo , confermando il risultato di 1,15 miliardi di euro .
  • In crescita l’export del vino, che negli ultimi due anni ha registrato un +128% arrivando a 70 milioni di euro, con oltre metà delle esportazioni dirette in Francia.
  • Anche i prodotti di marca privata realizzati insieme ai produttori italiani consolidano il proprio posizionamento all’estero nei Paesi del Gruppo generando vendite per 234 milioni di euro
  • Raddoppiano le vendite all’estero di Ortofrutta italiano rispetto al periodo pre-Covid
  • Nell’anno passato sono state realizzate numerose campagne promozionali e di valorizzazione delle eccellenze italiane nei mercati internazionali del Gruppo , tra cui Francia, Spagna, Polonia, Romania, Belgio, Argentina e Brasile
  • Carrefour collabora con oltre 11.000 fornitori italiani e l’80% dei prodotti a marchio Carrefour proviene da fornitori italiani

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” Carrefour Italia è orgogliosa di essere un punto di riferimento per i produttori italiani e di contribuire attivamente alla diffusione del Made in Italy anche all’estero. La nostra collaborazione con oltre 11.000 fornitori locali ci consente di offrire ai consumatori, inclusi i nostri clienti dei paesi del Gruppo, prodotti che rappresentano l’eccellenza e la tradizione italiana, valorizzando il territorio e le sue specificità. Coerentemente con il nostro status giuridico di Società Benefit e con la seconda edizione del programma Act For Food, rilanciato con una multa 2024, lavoriamo per valorizzare i prodotti dei nostri territori e per favorire una transizione alimentare dell’intero sistema, investendo in filiere sostenibili, locali ed strettamente legati alle eccellenze della tradizione” ha affermato Christophe Rabatel , CEO di Carrefour Italia . 

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A questa dichiarazione ha fatto seguito quella di Ettore Prandini, Presidente Nazionale Coldiretti e Presidente Filiera Agricola Italiana SpA, che ha sottolineato: “Dobbiamo continuare a lavorare, anche insieme a tutti i nostri partner strategici, per far crescere il nostro agroalimentare che ha fatto segnare un altro record con quasi 70 miliardi di esportazioni nel 2024, a sottolineare la crescita straordinaria legata al nostro made in Italy. La necessità di portare sempre più le nostre eccellenze all’estero, è stato posta da Coldiretti come elemento centrale legato alla necessità di internazionalizzazione anche nell’incontro che ho avuto a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Oggi più che mai, la difesa del made in Italy agroalimentare non è solo una priorità: è una necessità strategica. Il nostro patrimonio produttivo rappresenta un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo e deve essere tutelato con forza, garantendo al tempo stesso redditività e futuro agli agricoltori italiani, troppo spesso penalizzati da concorrenza sleale e pratiche commerciali scorrette.

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In quest’ottica, l’accordo di partnership con Carrefour, che prevede lo sviluppo di un paniere di prodotti a marchio privato certificati con il sigillo degli agricoltori italiani, è un esempio concreto di come si possa rafforzare la filiera, valorizzare le produzioni nazionali e offrire garanzie di qualità, trasparenza e sicurezza al consumatore, in Italia e all’estero. Solo così possiamo contrastare chi intende indebolire il nostro sistema agroalimentare anche attraverso l’italian sounding e ribadire con forza l’identità e la forza competitiva del Made in Italy.”

Molta strada è stata fatta e quanta ancora ne verrà fatta insieme ai produttori appassionati del loro lavoro.

 

Assegnato a Roma Capitale il riconoscimento di ”Città del Formaggio – Caput Casei”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La cerimonia si è svolta in Campidoglio – Sala Protomoteca – lo scorso 28 marzo in occasione dell’investitura di vari soci ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) a “Maestro Assaggiatore di Formaggio”, insieme alle presentazioni del libro di Gianni Audisio “Alla faccia del colesterolo” – Editore Fusta – pagine 192 €.19,00 – e di alcuni formaggi e prodotti tipici laziali quali la soprassata e la mortadella di suino nero dei monti Lepini. Tante bontà realizzate ad arte dai maestri caseari, solo con latte di produzione italiana sono state le protagoniste della manifestazione.

20250328_110741 L’alimentazione sta diventando una sorta di parola chiave che oscilla da una corretta visione della salute per cui non è solo il piacere del degustare, ma lo stare insieme.

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Da comunicato stampa: “Roma racconta secoli di bellezza e sostanza, un patrimonio che l’ha resa un faro di attrattività internazionale. Ma Roma è anche Capitale della gastronomia, crocevia di tradizioni culinarie millenarie e cuore pulsante del Made in Italy gastronomico.

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Con 85 aziende casearie attive, una tradizione casearia secolare, una produzione consolidata di 4 DOP (Ricotta Romana, Pecorino Romano, Mozzarella di Bufala Campana e Ricotta di Bufala Campana) e addirittura 17 formaggi PAT, il 28 marzo 2025 Roma Capitale entrerà con pieno merito nell’Albo delle Città del Formaggio, istituito da ONAF nel 2020, che oggi conta 43 Comuni… Il riconoscimento di Roma come Caput Casei – Capitale del Formaggio non è solo un tributo alla sua antica tradizione casearia, immutata nel tempo, ma anche un passo concreto per rilanciare il settore, rafforzare il legame tra territorio e prodotti d’eccellenza e creare nuove opportunità per il turismo gastronomico. Un evento che segna l’inizio di una nuova narrazione in cui Roma si conferma punto di riferimento non solo per la storia e la cultura, ma anche per il futuro dell’agroalimentare italiano.  Ogni angolo di Roma racconta secoli di bellezza e sostanza, un patrimonio che l’ha resa un faro di attrattività internazionale. Ma Roma è anche Capitale della gastronomia, crocevia di tradizioni culinarie millenarie e cuore pulsante del Made in Italy gastronomico……”

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Dal libro di Gianni Audisio “Alla faccia del colesterolo” – Editore Fusta – pagine 192 €.19,00 –

Il programma della giornata includeva anche due interessanti conferenze, mattina e pomeriggio, rivolte alla promozione del settore caseario: la prima ha avuto per tema “Formaggi e fake news. Miti e ‘bufale’ del mondo caseario”, ed ha visto la partecipazione di Fabio Campoli (chef innovatore), Luca Piretta (gastroenterologo e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione), Evelina Flachi (presidente dell’Associazione italiana per l’Educazione Alimentare) e Giorgio Calabrese (nutrizionista); è stata moderata da Francesca Romana Barberini.

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Il tema svolto seconda nella seconda conferenza, primo pomeriggio, moderata da Andrea Vianello, è stato “Il caseoturismo: sviluppi e prospettive del turismo caseario”, con gli interventi di Roberta Garibaldi (docente di marketing a Bergamo e autrice del primo Rapporto sul turismo caseario), Alessandra Priante (presidente di ENIT) e Fabio Bonanno (Assessorato Agricoltura, Ambiente e Ciclo Rifiuti).

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A seguire la Presentazione della proposta di istituire la Giornata Nazionale del Formaggio, con la richiesta di riconoscere il 12 luglio, giorno di San Lucio (patrono dei casari), come data ufficiale. Intervengono Pietro Pappalardo e Pietro Carlo Adami. L’Italia vanta il più alto numero di formaggi a denominazione d’origine al mondo, ma – a differenza di Francia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti – non ha ancora una giornata dedicata alla celebrazione di questo straordinario patrimonio. La presentazione della proposta costituisce un passo fondamentale per colmare questa lacuna e valorizzare la filiera casearia come elemento distintivo del Made in Italy.

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A concludere la cerimonia è stata l’attribuzione a Roma Capitale del titolo di Città del Formaggio – Caput Casei, alla presenza dell’Assessore Sabrina Alfonsi e di Carlo Hausmann, Pietro Carlo Adami, Domenico Villani.

Per saperne di più sulle attività dell’ONAF (Corsi di Maestri Assaggiatori di Formaggio) consultare il sito www.onaf.it

 

 

La partecipazione della Regione Lazio alla 57ª edizione di Vinitaly – Verona dal 3 al 6 aprile 2025

Donatello Urbani

La collettiva del Lazio per Vinitaly è composta da 59 aziende vitivinicole e 3 consorzi di tutela: Roma DOC, Cesanese del Piglio DOCG e Frascati oltre due brand specializzati nella produzione di spirits, espressione dell’arte della distillazione laziale.

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Una partecipazione in grande stile rappresentata da un padiglione di 2.450 mq, firmato Westway Architects che trae ispirazione dagli antichi acquedotti romani. Il cuore nevralgico del padiglione sarà la navata centrale articolata su due livelli: il piano inferiore ospiterà la lounge istituzionale, gli stand delle aziende partecipanti e dei partner, quello superiore ospiterà un’area stampa, due sale per le masterclass e un’area ristorazione.

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Il programma stilato per questa importante manifestazione, pur ignorando (per il momento) i “Percorsi del turismo del vino”, – cavallo di battaglia di alcune regioni confinanti con il Lazio, – prevede:

  • un percorso enologico esclusivo, curato dalla Fondazione Italiana Sommelier (FIS) composto da otto masterclass blind tasting;
  • tre masterclass dedicate ai tre Consorzi partecipanti;
  • una masterclass curata da Gambero Rosso e dedicata ai vini “Tre Bicchieri” della nostra regione;
  • un’area ristorante “stellata”, curata dallo chef Marco Bottega (Aminta Resort – Genazzano/RM – 1 stella Michelin).

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Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il Presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, l’Assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio Giancarlo Righini, il Commissario Straordinario di Arsial Massimiliano Raffa, il Presidente di Veronafiere Spa Federico Bricolo, il Presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia e il Presidente della Fondazione Italiana Sommelier e di Bibenda Editore, Franco Maria Ricci.

Da comunicato stampa: “Con un padiglione scenografico, un programma ricco di contenuti e una strategia orientata alla promozione del settore e alla valorizzazione del territorio, la Regione Lazio vuole confermarsi protagonista a Vinitaly 2025. L’edizione di quest’anno è un’occasione per consolidare il posizionamento del Lazio nel panorama enologico internazionale, segnando una nuova tappa nell’affermazione della nostra regione come terra di grandi vini e grandi storie da raccontare”.

 

Roma Città del Formaggio – “Caput Casei”

Mg. Fiorentino – D. Urbani

“Ogni formaggio aspetta il suo cliente, si atteggia in modo da attrarlo, con una sostenutezza o un granulosità un po’ altezzosa, o al contrario sciogliendosi in un arrendevole abbandono” – Italo Calvino

Nella città di Roma , dalla sua fondazione ad oggi, i formaggi hanno sempre accompagnato la vita dei suoi abitanti testimoniando validità e bontà di quel patrimonio che da sempre gli è appartenuto, nato e sviluppatosi in un territorio forte e fragile, silenzioso e assordante nella varietà di colori, paesaggi, sapori e storia.

Con la designazione a “Città del Formaggio – Caput Casei”, il 28 marzo 2025, in Campidoglio, si aggiunge una nuova narrazione dell’attrattività romana, che esalta il valore della filiera casearia come elemento chiave della cultura enogastronomica della Capitale e dell’intero Paese.

Con oltre 50 caseifici attivi, una tradizione casearia secolare, una produzione consolidata di 4 DOP (Ricotta Romana, Pecorino Romano, Mozzarella di Bufala Campana e Ricotta di Bufala Campana) e addirittura 17 formaggi PAT, il 28 marzo 2025 Roma Capitale entrerà con pieno merito nell’Albo delle Città del Formaggio, istituito da ONAF nel 2020, che a fine 2024 contava 32 Comuni e che a fine 2025 raggiungerà quota 42 municipalità.