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Driverso – Global meeting della prima piattaforma digitale europea per il noleggio auto premium

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Servizio indispensabile del luxury travel, il car hiring d’alta gamma è un comparto in grande espansione a livello europeo, (perché il combinato disposto di una domanda esponenziale e l’offerta è l’energia che le società possono spendere per alimentare il proprio metabolismo sociale ed economico). Ammonta a 169 milioni di euro il fatturato del 2023 realizzato da 192 imprese attive con un parco auto di 3.456 unità. I dati presentati da Pierluigi Galassetti, cofondatore di Driverso, ed elaborati da Driverso’s Analysis Lab, prevedono che il fatturato del settore per l’anno corrente raggiunga i 195 milioni di euro per poi salire via via fino ai 714 milioni previsti nel 2030. Il bacino di mercato potenziale, comunque, è in forte espansione, dato che il giro d’affari del luxury travel è calcolato oggi a livello mondiale in 1.380 miliardi di euro. Sono circa 40 le aziende, che, nel rispetto di standard di qualità predefiniti, operano in questo settore utilizzando Driverso, la prima piattaforma digitale europea nata in Italia nel marzo 2017 dalla visione e dalla passione di Saverio Castellaneta e Pierluigi Galassetti.

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                                                                         L’intervento di Pierluigi Galassetti

“Questa proposta di mobilità – ha aggiunto Galassetti – è apprezzata sia dai visitatori nazionali che da quelli internazionali e si inserisce in un contesto in cui la clientela ricerca non solo comfort ed esclusività, ma richiede esperienze immersive e personalizzate in ogni dettaglio del soggiorno, dalla cucina all’alloggio, fino agli spostamenti in auto, che completano la gamma dei servizi. Nell’ambito   del settore lusso, fortemente in crescita la mobilità di alta gamma beneficia di un’ulteriore spinta propulsiva derivante dalla novità del servizio ancora poco conosciuto dalla maggior parte dei potenziali clienti”.

Da comunicato stampa: “Varie aziende, esperti, stakeholder qualificati e appassionati provenienti da tutta Europa si sono ritrovati nel suggestivo scenario del Museo Maxxi di Roma per il secondo global meeting di Driverso, da cui sono emersi numeri, scenari e tendenze di un ramo dell’automotive che incrocia i temi del lusso, del lifestyle, dell’economia digitale e soprattutto le sempre mutevoli abitudini di consumo turistico. Il servizio, infatti, si rivolge soprattutto a un target di clientela legata al tempo libero e alla ricerca di un’esperienza esclusiva di viaggio e di mobilità del tutto customizzata.

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La piattaforma – www.driverso.com – si caratterizza come benchmark di eccellenza per la sua semplicità di fruizione e per la ramificata rete logistica che consente di soddisfare tutte le esigenze di mobilità dell’utenza. La piattaforma è infatti end-to-end, per cui permette di aprire e concludere la prenotazione del veicolo desiderato in maniera semplice, trasparente e istantanea, senza passaggi intermedi verso altri siti web o comunque senza dover attendere che la richiesta venga elaborata off line e riceva poi un feedback via mail o telefono. Le vetture sono sempre nuove, il modello è garantito, le flotte costantemente aggiornate e ogni cliente si vede consegnata l’auto realmente scelta al momento della prenotazione. L’estrema flessibilità contrattuale consente una risposta ‘tailor-made’ rispetto a qualsiasi tipo di esigenza”.

La tecnologia applicata il design e la promozione turistica danno un contributo essenziale al “made in Italy”.

 

Macfrut – vetrina mondiale dell’ortofrutta – a Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

L’Ortofrutta é un settore strategico per l’Italia con una produzione di 16 miliardi di euro ed un export 11,6 miliardi fra fresco e trasformato. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto al 2022 (€.620 milioni).

Questa 41esima edizione, presentata nella sede romana dell’ICE, annovera numeri record con 1.400 espositori in rappresentanza dell’intera filiera (+22% dalla precedente edizione); crescita dell’area espositiva a 34mila metri quadrati netti (+20%) con spazi sold out da almeno tre mesi; una presenza sempre più massiccia di espositori esteri tanto da rappresentare il 40% del totale e renderla l’evento agrifood più internazionale del panorama italiano. A tutto questo si aggiungono 1.500 top buyer provenienti da tutto il mondo, grazie al fondamentale supporto di Agenzia Ice, Saloni tematici su trend e tendenze del settore coordinati da un team di esperti, un doppio campo prova di circa 3000 mq sull’innovazione frutticola e orticola, un centinaio di eventi nel corso della tre giorni fieristica. Fil rouge della manifestazione tre asset che fanno di Macfrut una fiera unica nel panorama internazionale per la capacità di mettere insieme business, conoscenza e networking attraverso una specifica piattaforma b2b.

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Al centro di tutto c’è la filiera dell’ortofrutta. Secondo i dati Ismea, presentati da Fabio Del Bravo, la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa  24 milioni di tonnellate coltivata su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari da ben 300 mila aziende. Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta, dal campo alla tavola, vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro.

Una particolare attenzione è stata riservata nel corso della conferenza stampa al “Piano Mattei” rivolto nella prossima attuazione – al momento è solo un progetto pensato – all’intrattenimento di rapporti egualitari tra Italia e Stati partners. Beneficiario privilegiato sarà il Continente africano, da anni al centro dell’attenzione di Macfrut, divenuto sempre più strategico nelle politiche internazionali del governo. In fiera saranno presenti 400 espositori provenienti da 24 Paesi dell’Africa principalmente produttori, ma anche importatori di tecnologie e mezzi tecnici per l’agricoltura quali Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia e Togo. Tra le presenze con aree ampliate troviamo Egitto, Algeria, Sudafrica, Nigeria, Mozambico e Mali con 37 imprese. Un’altra presenza importante arriva dal Continente Sudamericano: Cile, Panama Repubblica Dominicana, Venezuela, Cuba e Argentina. Importante la presenza di 22 grossisti dalla Spagna, ovvero dai due mercati più importanti d’Europa (Madrid e Barcellona) interessati a incontrare in particolare esportatori di mele, kiwi e uva da tavola dall’Italia. Sul fronte delle new entry troviamo l’India, presente anche con una cinquantina di top buyer, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaijan, Libano, Brasile e Argentina.

Uva da tavola

Protagonista in qualità di Regione partner sarà la Puglia, conosciuta per le sue produzioni ortofrutticole di eccellenza. La Regione sarà presente in fiera con un’importante area e durante la manifestazione promuoverà i prodotti agroalimentari pugliesi attraverso convegni, eventi e degustazioni presentandosi sul palcoscenico internazionale. Una particolare attenzione sarà rivolta alle produzioni ortofrutticole certificate, in primis l’Uva da Tavola IGP, che concentra il 60% della produzione nazionale. Insieme ad essa anche la Cipolla Bianca di Margherita IGP, Arancia del Gargano IGP, Lenticchia di Altamura IGP, Patata Novella di Galatina DOP, Carciofo Brindisino IGP, La Bella della Daunia DOP.

Il prodotto simbolo in questa edizione di Macfrut sarà l’Uva da Tavola, eccellenza del made in Italy ortofrutticolo che fa del nostro Paese il leader a livello europeo con una produzione di 1 milione di tonnellate. L’uva da tavola sarà al centro del, il Simposio mondiale che nei tre giorni della fiera richiama i massimi esperti e i principali player globali per fare il punto su ricerca, trend di mercato, andamento della produzione, innovazione di prodotto, strategie commerciali.

Sul fronte dei Saloni, due sono le novità, uno “Innovation Hub For Healthy Food”, dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione sostenibili per la produzione di alimenti ad alto valore nutrizionale; l’altro “Agrivoltaico” sulle opportunità offerte dalla generazione di energia fotovoltaica a integrazione della produzione agricola. Sempre in fatto di innovazione, alla filiera vivaistica è dedicato “Plant Nursery” area che ospiterà anche il Simposio internazionale sui portinnesti (IRS – International Rootstocks Symposium). Di grande interesse “Spices & Herbs Global Expo” il salone europeo dedicato a spezie, erbe aromatiche e officinali; “Pianeta Rosso” riservato al pomodoro, e Acqua Campus sulle innovazioni e tecnologie del risparmio idrico.

In contemporanea ci sarà l’Africa&Mediterranean Poultry Forum, evento internazionale dedicato al settore   avicolo, promosso da Fieravicola, in collaborazione con Assoavi e Unaitalia.

Macfrut è organizzato da Cesena Fiera e si svolgerà in Fiera a Rimini nelle giornate 8-9-10 maggio 2024, con orario 9.30-18.00. Info www.macfrut.com