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Jeff Bark in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma con “Paradise Garage”

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Quante volte vi siete chiesti: “Che fine fanno i souvenir acquistati dai turisti?”. La mia personale esperienza vuole che salvo alcuni acquistati, spesso a prezzi di affezione, da antiquari seri quasi tutti sono riposti un po’ ovunque negli angoli più impensati nella malcelata speranza che il loro inaspettato ritrovamento mi riporti indietro nel tempo al bel momento dell’acquisizione effettuata spesso da rigattieri improvvisatisi collezionisti pentiti. Anche il fotografo statunitense Geff Bark non è riuscito a sfuggire alla dura legge che grava sul turista, ed ha trasformato il suo garage in suo personale ripostiglio di souvenir.

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                                                I souvenir nella sinistra che hanno ispirato la foto, a destra, dal titolo “The Battle” 2018

Nella convinzione che la soluzione trovata sia quella giusta, ha voluto allargare la conoscenza di questa sua raccolta prestandosi nell’allestimento di mostre in varie nazioni, come avviene, fino al prossimo 28 luglio, al primo piano del Palazzo delle Esposizioni nella rassegna dal titolo “Paradise Garage”. Scrivono in proposito i curatori: “Il titolo della mostra allude allo spazio che – come un vero e proprio set – è stato di volta in volta montato con elementi diversi e trasfigurato dall’uso magistrale della luce e della perizia nelle inquadrature” . Lo stesso artista, muovendosi su questa linea, non nasconde di aver voluto evocare: “atmosfere della cinematografia di Fellini e Visconti” nell’intento di coinvolgere i visitatori nel mondo onirico delle sue fotografie.

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L’ispirazione, sempre nelle parole di Jeff Bark, è nata nel corso di un breve soggiorno a Roma. Così il progetto espositivo realizzato  vuole che le fotografie presenti nelle quattro sale del percorso corrano tutte sulla sottile linea che separa la realtà dalla finzione; identica a quella che, a suo tempo, fu seguita dagli artisti rinascimentale e barocchi, principalmente nella realizzazione di opere scultoree. Dalla raccolta dei più disparati oggetti della prima sala, si giunge nella seconda che presentando ritratti femminili gioca sui temi del grottesco, del doppio senso e della metamorfosi, in cui  è lo stesso fotografo ad assumere le più comuni identità di donne. La terza sala è un omaggio al “Grand Tour” esponendo affascinanti fotografie che lo stesso artista presenta come suggerite dai giardini all’italiana, in particolare delle Ville Gregoriana e D’Este a Tivoli.

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Fotografie ispirate a nature morte sono il tema presente nell’ultima sala. Di queste scrivono i curatori: “rimandano a composizioni di fiori e suppellettili, che richiamano le vanitas fiamminghe, e una scena conviviale”. La conclusione del bel percorso espositivo, richiamandosi al titolo della rassegna, presenta una installazione che porta il visitatore all’interno del garage dell’artista nell’intento di regalargli uno spicchio di quel paradiso che invade il turista prima nel momento dell’acquisto e prosegue fino al dolce ricordo che produce il souvenir una volta recuperato fra i tanti, a distanza di tempo.

Roma – Palazzo delle Esposizioni – Via Nazionale, 194 fino al 28 luglio 2019 con orario nei giorni di domenica, martedi, mercoledi e giovedi dalle 10,00 alle 20,00,  venerdi e sabato fino alle 22,30. Biglietto d’ingresso intero €.10,00, ridotto €.8,00. Informazioni e prenotazioni: tel. 06.39967500, sito web: www.palazzoesposizioni.it

Turismo Lento & Silver Tourism un’accoppiata vincente – Il turismo lento di grande qualità è armonia con il paesaggio

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

“Sarà la prima destinazione che visiterò una volta in pensione!”. Certamente è questa la frase che tutti i lavoratori dipendenti hanno pronunciato almeno una volta. Comunque questa è stata ad attirare le attenzioni sia delle associazioni di pensionati sia di quelle degli imprenditori del settore turistico. Questo, inoltre, è stato anche il punto di partenza di un’indagine  sul Silver Tourism –  Turisti (dai capelli) argento –  voluta e promossa dalla FIPAC – Federazione Italiana Pensionati Attività Commerciali –  insieme a Confesercenti, al Tour Operator “SWG” e “Gnam GLAM-l’Italia da gustare”.

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I risultati ottenuti dall’indagine, illustrati nel corso di una conferenza stampa dal Presidente FIPAC Confesercenti Sergio Ferrari, sono di grande interesse non solo economico, quanto sociale. Anche questa stagione turistica 2019 ha per protagonista il “silver tourist”, ben oltre i 7 milioni e mezzo sono gli italiani over 65 che si concederanno una vacanza estiva con una spesa di €.771,00 della quale ben il 74% andrà al sistema turistico italiano. “La “Silver Economy” nel mondo vale circa 8mila miliardi”, spiega Sergio Ferrari, Presidente FIPAC Confesercenti, “Un dato che dimostra come la popolazione più anziana sia sempre più una risorsa, capace di attivare ricchezze. Anche nel turismo, come confermano i dati della nostra indagine. Negli ultimi cinque anni i viaggiatori silver sono aumentati di oltre 500 mila unità. E c’è ancora spazio di crescita se si considera che ben un 45% di over 65 rinuncia alle vacanze, frenato dall’assenza di un sistema turistico ”Silver Friendly” e, in molti casi, da preoccupazioni economiche. Bisogna dunque agire sia sul lato dell’offerta, sostenendo l’aggiornamento delle strutture ricettive e gli investimanti in accessibilità, sia su quello della domanda, dando una mano alle fasce più deboli rilanciando l’idea dei buoni vacanza.. Si aiuterebbero anche i territori visto l’interesse dei viaggiatori silver per la cultura ed i prodotti locali e la stagionalità più lunga. In quest’ottica s’inserisce anche il progetto di Fipac con Gnam Glam per promuovere tra gli over 65 il turismo lento e gli itinerari culturali ed enogastronomici “slow” del nostro paese.”  Quest’ultimo appello è stato recepito in pieno dall’Amministratore Unico del CESCOT – Centro Assistenza tecnica Sviluppo Imprese –  di Viterbo, Vincenzo Peparello, che ha posto in risalto l’importanza dell’iniziativa “Visit Tuscia”  per il turismo viterbese che propone agli operatori turistici, sia nazionali che internazionali,  le eccellenze del territorio sia culturali che enogastronomiche. Inoltre a favore degli associati giovani che degli anziani della Confesercenti sono state promosse iniziative per la mobilità quali passeggiate, e visite guidate a siti d’interesse culturale ed ambientale. A testimoniare questo è l’iniziativa in corso che si svolgerà il 23 giugno 2019 per ammirare lo spettacolo della fioritura di Castelluccio di Norcia, dove, come dicono locandine e depliant. “ le specie floreali che tingono il Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo – terza decade di giugno (n.d.r.) –  sono innumerevoli. Camminando lungo i sentieri si possono incontrare genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, rifogli, acetoselle e tant’altro.”

Maggiori notizie sull’indagine “Silver Tourism” e prenotazioni per la partecipazione alla gita a Castelluccio contattare la Confesercenti di Viterbo – Fipac – Aics – Viale Bruno Buozzi 113/115 –  telefono 368.3065221, oppure  e.mail viterbo@aics.it, fipac.confesercenti.viterbo@gmail.com,

Borgio Verezzi (SA) – Al nastro di partenza la 53^ Edizione del Festival Teatrale

Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Un festival teatrale che nei mesi estivi occupa per ben 53 edizioni l’estate di un piccolo centro dell’entroterra savonese ha dell’incredibile. Eppure tutto questo è stato possibile  grazie all’impegno dell’intera comunità e delle varie istituzioni, inclusa la Banca Passadore che ha sede istituzionale a Genova, alle quali si aggiungono le indiscusse capacità organizzative del direttore artistico e nume tutelare dell’evento: Stefano Delfino.  Caratteristica di questo Festival Teatrale è quella di riuscire a coinvolgere le più importanti compagnie teatrali nazionali che proprio nella piazza centrale del paese – Piazza San Domenico –  e nei luoghi più caratteristici dell’entroterra, quali Le Grotte, rappresentano in anteprima la loro programmazione, proprio quella che nei mesi a venire sarà il  cartellone delle rappresentazioni dei maggiori teatri nazionali. Di seguito il programma dell’evento:

sabato 6 luglio / Anteprima al Festival / Prima nazionale della “Banda 4.0”di e con Banda Osiris: Alessandro Berti, Gian Luigi Carlone, Roberto Carlone, Giancarlo Macri’regia e produzione Banda Osiris

giovedì 11, venerdì 12, sabato 13 luglio / Prima nazionale “L’anima buona di Sezuan” di Bertolt Brecht con Monica Guerritore e Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Vincenzo Gambino, Francesco Godina, Diego Migeni e Lucilla Mininno per la regia di Monica Guerritore

domenica 14 luglio / In collaborazione con il Festival di Cervo “La leggenda del pianista sull’Oceano” liberamente tratto da “Novecento” di A. Bariccocon Igor Chierici e l’Atlantic Jazz Band per la regia di Luca Cicolella

mercoledì 17, giovedì 18 luglio / Prima nazionale: “Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore” di Helen Salfas con Giorgio Lupano, Francesco Bonomo, Rocío Munoz Morales, Alarico Salaroli e in o.a. Emanuela Guaiana, Giada Lorusso, Tommaso Minniti, Giulia Morgani, Emiliano Ottaviani, Stefano Quatrosi per la regia Ricard Reguant;

lunedì 22, martedì 23 luglio / Prima nazionale: “Liolà” di Luigi Pirandello con Sergio Assisi, Enrico Guarneri, Roberta Giarrusso, Anna Malvica, Ileana Rigano. adattamento e regia Francesco Bellomo;

sabato 27 – domenica 28 luglio / Prima nazionale: “Hollywood Burger” di Roberto Cavosi, regia Pino Quartullo, con Enzo Iacchetti, Pino Quartullo e Fausto Caroli;

martedì 30 luglio / Evento speciale: “D.E.O. ex macchina” di e con Antonio Cornacchione collaborazione ai testi Massimo Cirri, regia Giampiero Solari;

sabato 3 – 4 – lunedi 5 agosto / Prima nazionale: “I due Gemelli….Veneziani”, libero adattamento di Natalino Balasso da Carlo Goldoni, regia di Jurj Ferrini, con Jurj Ferrini, Francesco Gargiulo, Maria Pia Lo Destro, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Andrea Peron e Marta Zito;

giovedì 8, venerdì 9, sabato 10, domenica 11 agosto / Prima nazionale: “Se devi dire una bugia dilla grossa” di Ray Cooney (versione italiana di Iaia Fiastri) con Antonio Catania, Paola Quattrini, Gianluca Ramazzotti, Nini Salerno, Marco Cavallaro,  Alessandro D’Ambrosi regia originale di Pietro Garinei, nuova messa in scena Gianluca Guidi

lunedì 12, martedì 13, mercoledì 14, venerdì 16 agosto: Prima nazionale /Grotte di Borgio Verezzi “Paradiso”. Spettacolo itinerante su brani della “Comedìa” di Dante Alighieri con gli attori della Compagnia Teatrale “Uno Sguardo dal Palcoscenico”e la partecipazione straordinaria di Miriam Mesturino, Manuel Signorelli, Davide Diamanti, regia Silvio Eiraldi; produzione Compagnia Teatrale “Uno Sguardo dal Palcoscenico”

domenica 18, lunedì 19, martedì 20 agosto / Prima nazionale: “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo con Enzo Decaro e (in o.a.) Giuseppe Brunetti, Francesca Ciardiello, Lucianna De Falco, Carlo Di Maio, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo regia Leo Muscato

Borgio Verezzi (SA) –  Ufficio Festival Teatrale di Borgio Verezzi (Savona), festival@comuneborgioverezzi.it Biglietteria (dal 21.06.2019): Viale C. Colombo 47 – 17022 Borgio Verezzi tel. 019 610167 e-mail: biglietteria@comuneborgioverezzi.it Info  www.festivalverezzi.it

L’Istituto Svizzero di Cultura a Roma ospita l’artista Sylvie Fleury con una mostra personale e chiude l’attività accademica 2019 con concerti, performance ed esposizioni d’arte.

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Tempo per le Accademie estere presenti a Roma  di presentare dopo alcuni mesi di presenza nella nostra città, i lavori dei loro borsisti. Tanto nelle mostre d’arte quanto nelle performance e nei concerti è possibile trovare quanto la nostra cultura ha apportato nelle attività artistiche di questi giovani che vantano tutti una buona presenza nel mondo artistico dei loro paesi di origine.

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La serata a loro dedicata si è incentrata su tre performance nel bellissimo giardino dell’Istituto: Oliver Roth in “While you were dead”; Pamina de Coulon con “Le palme in fiamme” e Christelle Sanvee in “Scusi where is le chateau?” – e due concerti nella Sala Elvetica di via Liguria: Maria Violenza e Sequoyah Tiger.

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L’Istituto Svizzero di Cultura presente a Roma, oltre le attività dei borsisti, ha accolto nei propri spazi la mostra personale dell’artista ginevrina Sylvie Fleury dal titolo “Chaussures italiennes”. In proposito scrivono i curatori: “Il titolo della mostra è connesso, seppur non limitato, a un importante lavoro intitolato “Retrospective”: si tratta di scarpiera nella quale l’artista ha inserito le sue scarpe con tacco alto più stravaganti, indossate durante i vernissage e le sue performance riepilogando, in parte, l’idea alla base della mostra”.

sdr                                       Davanti ai motori una scarpa con tacco alto tiene incollate a terra alcune riviste porno

Niente più di una scarpa s’identifica nel percorso che deve essere intrapreso per raggiungere non solo una dimensione artistica che ci metta a confronto con gli eventi della vita: moda e glamour in particolare, bensì sia un mezzo che  consenta una interpretazione e una lettura personale di quanto accade intorno a noi tanto al presente quanto al passato senza incorrere in banalità e luoghi comuni.

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E’ cosi’ che temi come “Donne e motori”,  il fenomeno del “Femminismo”  con la degenerazione del femminicidio sono portati all’attenzione dei visitatori con garbo, eleganza e tale discrezione da raggiungere una forma quasi  impersonale  e distaccata dall’appartenenza o meno a uno dei due generi. “Ci sono così tanti modi diversi per creare un readymade” dice la stessa arista.

Roma – Istituto Svizzero “Villa Maraini”  – Via Ludovisi, 48 – Mostra “Chaussures italiennes” visitabile fino al 30 giugno p.v. con ingresso libero e orari, giovedi e venerdi 14,00/18,00; sabato, domenica e festivi 11,00/18,00. Per informazioni tel.06.420421; e.mail: roma@istitutosvizzero.it

Apre a Roma il Centro Ceco di cultura con una mostra di manufatti artistici

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Questo Centro Ceco di cultura inaugurato a Roma è il 22^ nel mondo voluto dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Ceca con il preciso compito di promuovere e divulgare la cultura di questa nazione. La mostra di manufatti artistici allestita per l’occasione nelle varie sale  di un villino in Via dei Gracchi, 322, testimonia in modo inequivocabile proprio questa finalità ribadita anche nelle parole sia di S.E. l’Ambasciatrice che in quelle della Direttrice Dr.ssa Petra Březáčková.

davIl saluto di S.E. l’Ambasciatrice della Repubblica Ceca in Italia, sulla sinistra la Direttrice dell’Istituto Ceco a Roma e sulla destra il Direttore degli Istituti Cechi nel mondo

Le circa 20 opere presenti lungo il percorso espositivo, tutte provenienti dalla collezione permanente del Museo del Vetro e del Gioiello, sono una preziosa testimonianza della pluriennale esperienza degli artisti cechi nella preparazione di gioielli, in particolare di bigiotteria, e nella lavorazione dei cristalli, famosi quelli di Boemia. Alla realizzazione di questi manufatti hanno contribuito i più prestigiosi artisti, studi di arredo e di moda nonché scuole ed università specializzate nella formazione dei futuri artisti e personale specializzato. Interessanti attività sono state inserite, come ha dichiarato la Direttrice, nella futura attività di questo Centro che ha messo a punto una buona premessa per essere seguito con interesse dagli amanti della cultura e del bello.

Centro Ceco di Roma – Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma – Via dei Gracchi, 322 – 00192 Roma – T: 329 8026474 – E. mail : brezackova@czech.cz

Roma – Casa del Jazz dal 24 giugno al 1 agosto 2019 “Summertime 2019 e i Concerti del Parco”

Mariagrazia Fiorentino

Un festival al quale partecipano musicisti jazz, swing e tutto quello che c’è di bello nell’espressione musicale. Apre e chiude la conferenza stampa alla Casa del Jazz un Quintetto di Ottoni accompagnati da chitarra solista. “Il jazz è musica, il jazz è vita”. Si parte il 24 giugno a ritmo di tango con il “Quinteto Astor Piazzolla”, per seguire con il grandi nomi della musica Gary Clark Jr., Roma Sinfonietta, Leonard Bernestein, George Gershwin, Gegè Telesforo, Andrea Motis, NTJO New Talents Jazz Orchestra, Enrico Pieranunzi, Funk Off, Incognito, Bill Frisell, Tony Scherr, Kenny Wollesen, Steve Gadd Band, Eric Legnini, Raffaele Casarano, Charles Lloyd, “Peter Erskine, Eddie Gomez, Dado Moroni”, Max Weinberg, Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura, Jacques Morelenbaum, Sergio Cammariere, Antonello Salis e Simone Zanchini, Javier Girotto & Aires Tango “25”, Fabrizio Bosso e Julian Mazzariello.

Per i concerti nel Parco Estate 2019 “Signora Libertà, Signorina Fantasia. “E’ l’inciso di una famosa canzone di Fabrizio De André, la “signora libertà, signorina fantasia” con la sua “nuvola di dubbi e di bellezza”sintetizza alla perfezione, come solo la vera poesia è in grado di fare, il motivo ispiratore di questa nuova edizione dei I Concerti nel Parco: “una programmazione scoppiettante che esprime la libertà  di muoversi  in territori diversi, a volte distanti fra loro, nel segno della fantasia, della curiosità, della ricerca di sempre nuovi stimoli”, (così afferma Teresa Azzaro). S’inaugura il 5 luglio con “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry in una libera interpretazione di Filippo Timi e Lucia Mascino, per proseguire con Edoardo Ferrario, Sarah Jane Morris, La Compagnia Sciarabballo e l’Ensemble Transumanze Popolari. “Incontri in musica fra Faber e Gaber”, ideato e presentato per la prima volta a Roma da Neri Marcorè. Richard Galliano, Teresa de Sio, Cesare Picco, Alessio Bertallot, Ute Lemper, Omar Sosa Yilian Canizares. Il 1 agosto l’Orchestra di Piazza Vittorio chiuderà la rassegna con “OPV all’Opera”, in cui proporrà arie d’opera elaborate e reinterpretate in chiave originale, dal Flauto Magico al Don Giovanni di Mozart alla Carmen di Bizet. Il mondo del jazz è un mondo di grandi solisti, ma che sanno unirsi in maniera magistrale e brillante anche in formazione.

Per conoscere tutte le date, le programmazioni, le agevolazioni per i giovani, consultare il sito www.casajazz.it

RES: CEREALIA 2019 – L’etica nel piatto: Cibo, Salute e Ambiente riproposti da un antico cereale: il “Farro”

Testo e foto di Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Il farro, cereale simbolo di questa nona edizione del Festival Cerealia , manifestazione culturale annuale ispirata ai Vestalia Ludi a dedicati a Cerere, divinità protettrice delle messi e dell’agricoltura in generale, voluta ed ideata da due studiose dell’antica Roma Letizia Staccioli e Paola Sarcina. Il progetto, nato nove anni fa e promesso dalla rete Cerealia Festival, vuole promuovere, grazie proprio ai vari cluster regionali messi in piedi, la cultura, l’alimentazione, l’ambiente, il territorio, l’economia e il turismo dei popoli che si affacciano sul “mare nostrum”, “stimolando lo sviluppo di modelli sostenibili di economia circolare e sposando quindi anche il modello globale della blue economy”, come affermato da Paola Sarcina in occasione della conferenza stampa ospitata nei locali dell’ISOR – Istituto Nazionale di Sociologia Rurale -. In questa ottica viene riproposta a nuova vita un’antica specie di frumento, il farro, uno dei primi grani coltivati dall’uomo. In Italia sono coltivate tre diverse specie: il “triticum monococcum”, originario delle aree montagnose della Turchia con attestazioni databili al  X – IX millennio a.C.  Anche nell’uomo di Similaun – soprannominato Oetzi – sono presenti tracce che attestano l’uso nella sua alimentazione di farro monococco.

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Dalla selezione di questi semi deriva la seconda specie: il “Triticum dicoccum”, antenato del moderno frumento duro secondo recenti studi (Ozkan ed altri).  Il farro dicocco è usato in Italia indifferentemente sia in chicchi interi decorticati o pelati in zuppe e minestre, oppure macinato per produrre pasta, biscotti, pizze e dolci. La terza specie presente da noi il “Triticum Spelta”, è, rispetto ai due precedenti, il più giovane sia per origine, la sua più antica presenza è accertata nei territori del Mar Caspio, Afganistan e Kazastan, sia per coltivazione, databile a circa duemila anni fa. Da studi compiuti su alcuni campioni – Salamini ed altri – risulta essere il progenitore degli attuali frumenti teneri. Oggi la spelta è in Europa la specie di farro maggiormente interessata a programmi di miglioramento genetico e sono state ottenute numerose varietà iscritte nel Registro Europeo, mentre i registri del monococco e del dicocco sono stati istituiti solo nel 2004 in Italia e non in altri paesi europei. In epoca romana il farro , chiamato “far” e dal quale deriva il nome della nostra farina,  era l’alimento base dei legionari, mentre nel popolo si mangiava sia nelle ”plus”, simili alle nostre farinate o polente, oppure in una grande varietà di gallette, focacce e pani e probabilmente anche in antenate forme dell’attuale pasta. Da questa premessa non può non nascere un grande interesse per il programma dell’intera manifestazione che ha come paese ospite la Tunisia e nel Lazio si svolgerà dal 6  al 9 giugno p.v.

Le altre regioni italiane interessate al Festival Cerealia sono la Sicilia, la Puglia e la Lombardia.

Maggiori notizie sulla Rete Cerealia Festival e per le prenotazioni  alle iniziative in programma telefonare, e Whatsup, al numero 350 011 9692 (11:00-13:00 / 16:00 – 20:00) – e.mail cerealialudi@cerealialudi.org –  FB: https://www.facebook.com/CerealiaFestival – TWITTER: https://twitter.com/CerealiaFest

 

Mostre in Mostra, Roma contemporanea dagli anni Cinquanta ai Duemila – Il Palazzo delle Esposizioni di Roma rende omaggio al talent-scouting

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Se dovessi individuare le due maggiori caratteristiche proprie delle Gallerie d’Arte, non avrei dubbi nell’indicare in “Scopritori di talenti” e nella “ricostruzione del momento specifico in cui l’opera diventa momento collettivo”, come messo in luce dalla curatrice della mostra “Mostre in mostra”, Daniela Lancioni,  i due più importanti  fra i tanti meriti degni di plauso. In questo “progetto raffinato”, come osserva Cesare Pietroiusti, Presidente dell’Azienda Palaexpo, nel presentare la rassegna allestita al primo piano del Palazzo delle Esposizioni di Roma, sono presenti circa 60 opere d’arte tra dipinti, scultura e installazioni, già esposte in sei diverse gallerie d’arte romane e realizzate, a partire dagli anni Cinquanta dello scorso secolo per arrivare ai primi dell’era corrente, da altrettanti artisti, alcuni agli inizi della loro carriera artistica.

20190530_103046                                                                                       Titina Maselli: “Camion” – 1953

Coinvolti in questa rassegna sono: Titina Maselli – Galleria La Tartaruga 1955 -; Giulio Paolini – 1964 Galleria La Salita -; Luciano Fabro – 1967/71 Incontri internazionali d’arte -; Carlo Maria Mariani – 1981 Galleria Gian Enzo Sperone -;Jan Vercruysse – 1990 Galleria Pieroni -; Myriam Laplante – 2004, Fondazione Volume e The Gallery Apart. Il percorso espositivo parte dal salone centrale, allestita come un’agorà dalla quale dipartono le sei sale che accolgono le opere dei sei artisti. S’inizia con Titina Maselli che ci presenta delle visioni notturne di una New York ricolma di scheletri d’impalcature messe in luce dai fari dei camion. Nella sala successiva, curata di persona dall’artista, sono presenti le opere di Giulio Paolini che per la prima volta si cimentava in una personale –  Galleria d’arte La Salita di Gian Tommaso Liverani – . Di lui, nobiluomo, ci dice la curatrice: “…non era un compagno di strada dei pittori, ma possedeva grande intuito…”. Luciano Fabro è presente grazie al supporto dell’Archivio Carla e Luciano Fabro e, a seguire, incontriamo l’interessante tela di Carlo Maria Mariani – in evidenza di questo articolo – che ci presenta personaggi del mondo artistico quali Achille Bnito Oliva, Luigi Ontani, Vettor Pisani e molti altri.

20190530_102359                                                                                            Myriam Laplante: “Elisir”

“Una sensibilità diversa” come rilevato sempre dalla curatrice, è presente nei Tombeaux del belga Jan Vercruysse prima d’incontrare le opere di Myriam Laplante che concludono il percorso.  Caratteristica comune in molte opere pittoriche e che non può assolutamente essere taciuta, é, unita al  senso profondo avvertito nel recupero delle immagini umane, la gioia dei colori e la poesia dei valori propria nella pittura dei veri pittori, i quali si fanno sempre più rari anche per il prevalere di una falsa modernità pittorica.

20190530_102645                                                            Carlo Maria Mariani: “Amore e Psiche” – 1979. Collezione Privata

Una serie di fotografie di Sergio Pucci, riprese a partire dalla metà degli anni Cinquanta negli studi degli artisti o in occasione di varie mostre, accompagna le narrazioni della rassegna e fornisce un “importante contributo alla rievocazione storica del periodo in esame” come ha rilevato il Direttore dell’Azienda Palaexpo. Senza cadere in una banale generalizzazione, se avvertita è comunque non voluta, in tutta la rassegna è presente e si respira il mondo delle gallerie d’arte, motore culturale rivolto anche alla scoperta, prima, e all’affermazione, poi, dei nostri migliori interpreti dell’arte contemporanea.

Roma – Palazzo delle Esposizioni – Via Nazionale, 194 – fino al 28luglio 2019. Biglietto d’ingresso intero €.10,00 ridotto €.8,00. Informazioni e prenotazioni sito www.palazzoesposizioni.it tel.06.39967500

Sis.T.In.A – Sistema per il Turismo Innovativo nell’Alto Mediterraneo

Testo e foto di Donatello Urbani

Un grande e meritato plauso dobbiamo riservarlo a questo progetto dall’insolito nome Sis.t.in.a –  di partenariato fra 4 Tour Operator e varie istituzioni pubbliche di 5 regioni – 3 italiane e 2 francesi – voluto per destagionalizzare i flussi turistici aumentando la permanenza attraverso la diversificazione integrata dell’offerta e la promozione innovativa. I cinque territori: Sardegna, Corsica, Provenza – Alpi Costa Azzurra – Toscana e Liguria –  abbattono vecchie rivalità per proporre, in un unico catalogo, un prodotto turistico che centra i suoi obbiettivi sul diporto nautico, il bike, il wellbeing, l’enogastronomia, il wedding e il mototurismo.

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Attorno a questi prodotti, come affermato nel corso della conferenza stampa,  il programma Sis.t.in.a. realizza per il sistema turistico imprenditoriale un insieme di strumenti di marketing: sito web, video promozionali dei 5 territori protagonisti, l’organizzazione di eventi anche al di fuori dell’aarea di progetto, nonché workshop, tutti rivolti all’attivazioni di azioni promozionali innovative finalizzate a consentire la piena fruizione delle risorse attive dei territori. Maggiori notizie e informazioni sulle attività su @interregSISTINA

Matera2019 celebra i 50 anni dell’uomo sulla Luna

Testo e foto di Donatello Urbani

L’occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla luna, concomitante con quello di essere per l’anno 2019 Capitale Europea della cultura, non poteva passare inosservato alla città di Matera e cosi sono state programmate varie iniziative fra le quali spiccano per importanza una performance multimediale con gli Icebreaker, musiche di Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois e una rassegna d’immagini esclusive riprese dallo spazio. La performance dedicata alla missione lunare che verrà rappresentata nello scenario di Cava del Sole a Matera il prossimo 18 luglio, è nata da un progetto della Fondazione Matera Basilicata 2019 ed é sostenuta da Leonardo, azienda leader a livello mondiale nel settore dell’Alta Tecnologia. Matera è il luogo dove sorge uno dei centri spaziali più avanzati al mondo. Operativo dal 1994, fa parte della rete nazionale e internazionale di centri operati da Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%). Il sito è dedicato all’osservazione della Terra e, con l’adiacente Centro di Geodesia dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), nato nel 1983, forma il Polo Spaziale di Matera. Da Matera un raggio laser, MLRO (Matera Laser Ranging Observatory) dell’ASI, raggiunge periodicamente il suolo lunare sul quale sono stati posizionati alcuni retro riflettori nel corso delle missioni Apollo e, in seguito, dalle missioni robotiche Lunokhod. Le misure di distanza Terra-Luna, ottenute dal tempo di andata e ritorno del laser, permettono di effettuare studi fondamentali di fisica, di relatività generale e di conoscenza della struttura interna del nostro satellite naturale. Nel corso della performance musicale, grazie al contributo di Leonardo, verranno proiettate le spettacolari immagini satellitari acquisite dal Centro Spaziale di Matera, dove opera e-GEOS, – joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%) – attiva nel settore della geo-informazione. Acquisisce ed elabora le immagini satellitari, un patrimonio d’informazioni che dallo Spazio aiuta e protegge la salute del nostro Pianeta e migliora la vita sulla Terra. Questa interessante iniziativa s’inserisce in una lunga serie di tanta altre tutte rivolte alla promozione culturale in generale e nello specifico alla valorizzazione turistica del territorio. Per ulteriori notizie e informazioni visitare l’apposito sito web.