About Donatello Urbani

This author has not yet filled in any details.
So far Donatello Urbani has created 681 blog entries.

Frascati (Roma) dal 30 maggio al 2 giugno 2019 ospita la XVIII edizione del “Concorso Enologico Internazionale Città del Vino”

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La novità di rilievo di questa  18^ edizione della Selezione del Sindaco è il cambio di nome che, assumendo una veste internazionale, diviene  “International Wine City Challenge”. Le altre importanti novità  di questa edizioni sono l’istituzione di due premi: uno alle Grappe italiane, tipologia di distillato tutta italiana, ricca di tradizioni e testimone della cultura di tanti territori,  e l’altro per la migliore Falanghina del Sannio (solo per il 2019) in occasione del riconoscimento di Sannio/Falanghina Città Europea del Vino 2019. L’obiettivo, come affermato nel corso della conferenza stampa, è quello di accrescere la quantità dei vini e la diversificazione della provenienza anche da altri Paesi dell’Unione Europea per consolidare e accrescere l’importanza dell’evento.

20190214_145915Su questa linea si è mossa la scorsa edizione  che ha visto, insieme agli italiani, la partecipazione di vini provenienti dal Brasile, Paese che annovera la sua prima Città del Vino, Bento Gonçalves, considerata la capitale della regione vitivinicola del Rio Grande Do Sul, e da municipi appartenenti a nazioni quali  Arzebaijan, Portogallo, Francia, Spagna, Grecia, Germania e Paesi dell’Est Europa. Riconoscimenti e premi sono assegnati con autonomo sistema di valutazione attraverso delle schede disponibili on-line su tablet (eliminando l’uso di carta e penna nella compilazione) che ha ottenuto unanimi apprezzamenti e ha consentito di allineare il concorso ad analoghe manifestazioni internazionali. Resta immutato il principio ispiratore che vuole che tanto i premi quanto i riconoscimenti, oltre la qualità del prodotto,  siano indirizzati sul territorio perché, come rilevato più volte, la buona coltivazione vitivinicola è sinonimo di territorio salubre e con eccellenti qualità di vita. Il Sindaco, in questa occasione, si unisce ai viticoltori presentando idealmente i vini in concorso e per fare da testimonial al territorio. Il concorso, inoltre, per ciascun anno, vede protagonista una diversa località nell’intento di valorizzare i  vari territori di produzione.

Informazioni per la partecipazione e sui premi assegnati si possono richiedere all’ Associazione Nazionale Città del Vino Via Massetana Romana 58/B – 53100 Siena – Tel. +39.0577.353144 – oppure per e.mail info@cittadelvino.com   o sul sito www.cittadelvino.it ; mentre le manifestazioni collaterali che si svolgeranno a Frascati sono disponibili sul sito del Comune.

Rete Ferroviaria Italiana presenta due importanti iniziative per rendere più agevole, sostenibile e divertente il viaggio in treno: L’app “Sala Blu” dedicata alle persone con disabilità e ridotta mobilità e –“ Treno Verde 2019” in collaborazione con Legambiente.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Le finalità che si prefigge di raggiungere questa nuova versione dell’app “Sala Blu” sono: fornire servizi di assistenza prenotabili direttamente da smartphone  insieme a notifiche e informazioni aggiornate sul viaggio, nonché consentire l’attivazione del servizio web-chat anche alle persone con disabilità uditive.

20190213_112154

La novità di questa nuova app è quella di poter essere aggiornata di volta in volta, sia con i suggerimenti forniti dagli utenti sia  con le novità tecnologiche che scienza e ricerca offrono continuamente a questi sistemi. Infatti quella presentata per l’occasione è una versione aggiornata e, come la precedente, è raggiungibile dal sito www.rfi.it, oppure tramite il  numero verde gratuito da telefono fisso 800.90.60.60 e con il numero nazionale a tariffazione ordinaria 02.32.32.32 (sia da telefono fisso che mobile). Il lancio della nuova app SalaBlu+ e della web-chat di SalaBlu On Line conferma l’obiettivo di RFI e del Gruppo FS Italiane di migliorare l’esperienza di viaggio delle persone con disabilità e a ridotta mobilità che scelgono di viaggiare in treno. Lo dimostrano i dati relativi ai servizi prenotati, in continuo aumento: a partire dal 2011, anno di inizio delle attività per conto di RFI, i servizi erogati gratuitamente negli scali ferroviari appartenenti al network delle Sale Blu sono più che raddoppiati, passando dai 150mila ai circa 360mila forniti a fine 2018.

20190213_113132

Le stazioni oggi servite sono oltre 300, grazie all’ampliamento del network con l’inserimento di 23 nuove stazioni a inizio 2019. Raddoppiato negli ultimi 5 anni anche il numero delle stazioni fast, oggi 30, per cui è necessaria una sola ora di preavviso per la prenotazione del servizio. A tutto questo si aggiungono ben 100 scali ferroviari che nel corso del 2017 e del 2018 hanno visto completati i lavori di rinnovamento e abbattimento delle barriere architettoniche, grazie anche alla realizzazione di nuovi ascensori e scale mobili, per un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro.

20190218_172538

Di non minor importanza è stata la presentazione del “Treno Verde 2019”. Per l’occasione sono state chiarificatrici  la dichiarazione dell’AD di FS Italiane, Gianfranco Battisti, sugli scopi e finalità che si propone questa iniziativa.  “La sostenibilità ambientale, sociale ed economica – ha sottolineato Gianfranco Battisti,  – è valore fondamentale per i nostri processi industriali e proietta il Gruppo verso un futuro più green e più attento allo sviluppo sostenibile delle città e delle grandi aree urbane del Paese. Per questo motivo, innovazione e tecnologia, determinanti per lo sviluppo green dei territori, anche quelli più periferici, sono i temi dell’edizione 2019 del Treno Verde e costituiscono il fulcro delle idee e dei progetti delle start up presenti a bordo. È indispensabile e importante creare la cultura della sostenibilità e metterla al centro dei progetti industriali.”   In occasione del Treno Verde 2019, FS Italiane ha presentato le iniziative per la mobilità sostenibile che coinvolgono tutte le società del Gruppo.L’ingresso in esercizio dei nuovi treni Rock e Pop sono parte del più ampio piano di rilancio del Gruppo FS Italiane per il trasporto regionale. Piano che, con un investimento economico complessivo di circa 6 miliardi di euro e oltre 600 nuovi treni, garantirà, a partire da quest’anno, il rinnovo dell’80% dell’intera flotta. Oltre al potenziamento del trasporto regionale e dei servizi alta velocità, l’attenzione è rivolta ai collegamenti FRECCIALink, il servizio integrato di Trenitalia Frecce+bus, nonché le partnership con i servizi di car sharing, ad esempio Enjoy, e bike sharing in diverse città (Bicincittà a Torino e Padova; Clear Channel a Milano e Verona) che consentono di ridurre gli spostamenti con veicoli privati a motore. Nel settore merci e logistica, la strategia perseguita è quella di massimizzare i benefici del trasporto intermodale attraverso il Polo Mercitalia, che ha il compito di rilanciare il business merci del Gruppo FS Italiane, sviluppando soluzioni integrate che permettano di valorizzare la modalità ferroviaria. Un ruolo importante, infine, è offerto sia nella produzione che nella promozione e sviluppo dalle fonti rinnovabili  anche con l’attivazione d’impianti fotovoltaici di proprietà.

Ehi Amore… Credo di aver ingoiato il tuo chewingum – Commedia brillante di Vito Boffoli – regia dell’Autore al Teatro Euclide.

Donatello Urbani

Spettacolo classico scacciapensieri. Uno dei tanti che, specialmente nel fine settimana, aiutano dopo una settimana lavorativa a porre in un angolo tutte le preoccupazioni accumulate grazie al buonumore. Le vicende  che s’intrecciano fra loro creano  divertenti contraddizioni e ironici ingarbugliamenti, tra note musicali, aspirazioni, delusioni, in una sorprendente e attuale commedia di oggi.

120px-Biblioteca_civica_cs[1]

Una segnalazione particolare meritano le interpretazioni dei singoli protagonisti per tutti un meritato bravo.

Teatro Euclide -Piazza Euclide 34/A – 00197 Roma – Tel. 06.8082511 – Fax 06.8075497 mobile 392.2437778 – informazioni facebook.com/teatroeuclide – www.teatroeuclide.it – e. mail: prenotazioni@teatroeuclide.it

 

Artigianato e Palazzo – Botteghe artigiane e loro Committenze: Memorie di Russia a Firenze – Il giardino Corsini ospita la 25^ edizione della mostra mercato riservata ai migliori artigiani del mondo.

Donatello Urbani

Nessuno può non vedere in Firenze la capitale mondiale dell’artigianato. Titolo meritatamente conquistato grazie all’ingegno, l’eccelsa manualità e l’arte di una lunga schiera di artigiani affinate nel corso di centinaia di anni, specialmente, come avvenuto frequentemente, quando sono riuscite a richiamare su questo nobile mestiere  le attenzioni di grandi artisti. Firme illustri del passato: valga una per tutte quella di Benvenuto Cellini, giustamente ricordato con una statua dagli argentieri/orafi di Ponte Vecchio. La venticinquesima edizione della Mostra Mercato “Artigianato e Palazzo, –  Botteghe artigiane e loro Committenze –  ospitata per l’occasione nel  Giardino Corsini a Firenze dal 16 al 19 maggio2019, è nata da un progetto di Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani con l’obiettivo di valorizzare, preservare, traghettare nel futuro, le arti legate alle migliori tradizioni artigiane italiane e straniere, dando, nel contempo, l’occasione di confrontarsi fra loro sulle capacità, conoscenze e risorse individuali.

 

0_Neri Torrigiani e Giorgiana Corsini_Ph Alessandro Moggi                             Neri Torrigiani e  la N.D.Giorgiana Corsini, promotori della rassegna – Ph Alessandro Moggi

“Il nostro impegno in questi anni è stato quello di porre al centro dell’attenzione due princìpi che riteniamo fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese: preservare antichi mestieri d’ ingegno tutto italiano; dare spazio al dialogo per costruire un ponte tra storia e innovazione”, affermano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani. “Al contempo, la nostra ambizione è favorire l’incontro tra i Maestri artigiani e i tanti giovani di talento accompagnandoli a progettare il loro futuro, grazie al recupero e alla valorizzazione di tradizioni artigiane. In uno scenario unico, nel seicentesco giardino all’italiana Corsini disegnato da Gherardo Silvani, quest’anno la mostra porterà una nuova selezione di oltre 100 artigiani italiani e stranieri che arriveranno a Firenze, non solo per mostrare i loro prodotti, ma anche per dare prova della loro maestria lavorando dal vivo. E si metteranno a disposizione dei visitatori per raccontare i segreti di opere uniche di creatività”. A questa bella iniziativa è legata una raccolta fondi a favore del patrimonio culturale fiorentino, come avvenuto nell’edizione del 2018, grazie alla quale è stata possibile la riapertura del Museo della Manifattura Richard Ginori di Doccia. Questa edizione 2019 sarà volta al recupero e alla conservazione di alcune straordinarie opere d’arte, testimoni del legame culturale tra Firenze e la comunità russa che, nel corso dell’800 fino ai primi del ‘900, ha arricchito la città di residenze, chiese ed importanti  collezioni.

 

0_Giardino Corsini dall'alto                                           Il giardino Corsini visto dall’alto – Foto courtesy dell’Ufficio Stampa Studio Maddalena Torricelli

“L’obiettivo, afferma Neri Torrigiani, è raggiungere oltre 308.000 euro per sostenere urgenti interventi di restauro e conservazione a favore dei capolavori della Collezione Demidoff conservati al Museo Stibbert; dell’Emiciclo del Cimitero Evangelico agli Allori; e per il completamento dei restauri della Chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù e San Nicola Taumaturgo: le icone di S. Andrea e di S. Giovanni il Teologo, il portone in ferro d’ingresso delle officine Michelucci e l’affresco dell’Annunciazione nel nartece”. Visitare questa rassegna diviene così anche un’opera filantropica e di amore verso l’arte travalicando il mero piacere dell’escursione turistico/culturale ad una delle città più belle ed interessanti della nostra nazione. Gli artigiani che intendini partecipare a questa manifestazione possono inoltrare richiesta fino al 28 febbraio 2019, modalità sul sito https://www.artigianatoepalazzo.it/iscizioni/.

Firenze: Giardino Corsini Via della Scala, 115  dal 16 al 19 maggio 2019. Orario continuato 10-20. Biglietto d’ingresso €.8,00. Per informazioni sulla mostra sito www.artigianatoepalazzoHYPERLINK “http://www.artigianatoepalazzo.it/”.it – per le donazioni sito www.artigianatoepalazzo.it/raccolta-fondi/

Presentazione dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina”

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino

Da vario tempo a Roma le arti decorative avevano un ruolo secondario tanto nel grande movimento espositivo sia museale che temporaneo che nelle attività culturali. Dietro di loro, in effetti, si nascondono attività artistiche e artigianali di primaria importanza per la vita economica, turistica e sociale della città di Roma. Basti pensare al ruolo d’importanza mondiale che hanno manifestazioni quali Alta Roma, per la moda, oppure Casa Idea per l’ebanisteria. In buona parte questo spazio vuoto é stato ricoperto già da alcuni anni dal Museo Boncompagni Ludovisi grazie a valide iniziative intraprese dalla dott..ssa Edith Gabrielli Direttrice del Polo Museale del Lazio, in collaborazione con la direttrice del suddetto museo dott.ssa Matilde Amaturo. In questa ottica il Polo Museale del Lazio in collaborazione con la Società Italiana di Storia della Critica d’Arte (SISCA) e il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo hanno presentato al Museo Boncompagni Ludovisi l’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina” (OADI).

20190207_152025

Scopi e finalità di questo osservatorio sono state illustrate dalla professoressa Maria Concetta Di Natale Direttore di questo Osservatorio per le Arti Decorative che ha affermato come:” L’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia, intitolato a Maria Accascina, celebre studiosa e storica dell’arte, sia uno strumento scientifico del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo attivo dal 2006, ed abbia come obiettivo principale lo studio, la divulgazione e la valorizzazione delle opere d’arte decorativa in Italia, partendo dalla Sicilia, territorio in cui esse hanno uno sviluppo particolare e maggiormente variegato rispetto a tutte le regioni peninsulari. Non a caso gli studi pionieristici di Maria Accascina partono proprio dalle arti decorative siciliane. Fin dalla sua istituzione, l’Osservatorio scheda e mette in rete tutto ciò che è edito nel settore in Italia, raccoglie volumi e materiali fotografici, realizza convegni di studi, pubblicazioni, mostre e iniziative culturali diverse. Intrattiene, inoltre, frequenti contatti con Università Italiane e straniere e con Musei e strutture interessate allo studio delle Arti Decorative, tra cui figura, in Italia, il Museo Boncompagni Ludovisi”. A margine di tutto questo non possiamo che rallegrarci per la bella attenzione in più che una pubblica istituzione rivolge alla città.

Museo Boncompagni Ludovisi – Via Boncompagni, 18 – 00187 Roma, Italia Tel. +39 06 42824074 – email pmlaz.museoboncompagni@beniculturali.ithttp://www.polomusealelazio.beniculturali.it/https://www.facebook.com/Museo-Boncompagni-Ludovisi-301817116603041/

 

Le maschere arcaiche della Basilicata in mostra alla Casina delle Civette.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani Miti e storie legate ai territori lucani e alle loro tradizioni rivisitate e raccontate dalle maschere protagoniste della storia e delle cronache di vita, dal culto dei defunti al carnevale, fra natura impervia e antichi borghi accoglienti. Tra gli oltre centotrenta comuni del territorio materano, otto hanno scelto di aprire le loro porte ai visitatori della Casina delle Civette di Villa Torlonia: Aliano, Teana, Satriano, Tricarico, Cirigliano, San Mauro, Lavello, Montescaglioso per raccontarci di loro in questa mostra dal titolo “ Le maschere arcaiche della Basilicata” che l’artista Nicola Toce, valente scultore originario di Aliano, ha fatto rivivere in una nuova veste drappeggiata d’arte.

Evidenza - 1

“In una maschera vive realmente un personaggio tra vicende e storie vere che si dipanano in un arco storico di centinaia di anni”, sono le parole dello stesso artista, “che in questa operazione ho voluto far rivivere in questa occasione”. La Mostra si propone di far conoscere l’universo artistico lucano attraverso 38 opere tra maschere e sculture realizzate dall’artista Nicola Toce. Tra volti antropomorfi, animali fantastici, creature magiche,travestimenti, spiriti e abitatori delle argille, filo conduttore dell’esposizione sono le narrazioni che le maschere – realizzate con antiche tecniche di lavorazione e decorazione della cartapesta – sussurreranno ai visitatori, trasportandoli in un’altra dimensione, accogliente e spaesante, propria della Basilicata antica e contemporanea.

20190208_18065720190208_171441

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Assuglie (Cucevucc’) – Cucibocca                                                                                                                 I campanacci di San Mauro Forte

Come scrive la curatrice Francesca Romana Uccella, nel bel catalogo edito da De Luca Editori d’Arte, indispensabile strumento per un’attenta lettura di tutte le opere esposte: “Le opere esposte raccontano di luoghi e suggestioni da percorrere per scoprire legami che non si fermano alla bellezza della Basilicata, ma che affondano le radici nella sua arte, nell’unicità di un territorio che rispecchia una cultura che sa rinnovarsi nelle sue tradizioni. Il percorso espositivo, sala dopo sala, è studiato per fruire al meglio di ogni opera, lasciando che ognuna di esse susciti curiosità e crei un contatto con le tuonanti maschere alianesi, con l’orso di Teana che si nasconde nei suoi boschi, con il domino di Lavello che, forte della sua doppia natura, conduce l’anno verso la Quaresima, con la “foresta che cammina” nelle strade di Satriano, con i coloratissimi nastri e con i veli neri delle figure bovine di Tricarico, con le personificazioni dei mesi di Cirigliano, accompagnati tutti dai rumorosi campanacci di San Mauro Forte che neanche i temibili Cucibocca di Montescaglioso riescono a tacitare, precedendo di qualche settimana le celebrazioni del Carnevale.”

Evidenza

Ai visitatori di questa rassegna, l’Agenzia di Promozione territoriale della Basilicata nell’intento di far conoscer ai visitatori di questa rassegna ed immergerli nei paesaggi rupestri, calanchi, fitti boschi immersi nell’alea di riti e miti ancestrali, fino alle città d’arte e ai borghi antichi, di cui Matera è Capitale europea della cultura 2019, offre gratuitamente una guida turistico/culturale sui “Miti e Riti di Basilicata – il carnevale e le feste della Natura nella tradizione Regionale”, come recita il titolo. L’intento primario, oltre a stimolare la curiosità e spingere i visitatori a compiere un’escursione in questi luoghi, è quello di far conoscere patrimonio culturale poco noto al grande pubblico nella sua espressione materiale, ma soprattutto in quella immateriale, portatrice di conoscenze e sentimenti che, partendo da tradizioni più o meno lontane nel tempo, si mostrano nella loro continua evoluzione. 20190208_18162520190208_181612

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Ricchiemuzz’                                                                                                                                            A Paroccue

In questa operazione di grande interesse culturale sono stati organizzati vari eventi e visite guidate tutti presentati dalla direttrice del museo della Casina delle Civette, Maria Grazia Massafra. Gli eventi previsti sono: – Dal 19 febbraio al 28 aprile “Laboratorio di oggetti in cartapesta ispirati dalle maschere ‘ghignanti’ di Nicola Toce”. Durante la visita i bambini svolgeranno nelle sale della Casina un laboratorio in cui realizzeranno in cartapesta elementi naturalistici e zoomorfi ispirati al bestiario fantastico delle maschere di Nicola Toce e della decorazione del museo. Destinatari: Scuola dell’infanzia, Scuola primaria, Scuola secondaria I grado. Durata 120 minuti. Informazioni e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. – Visite guidate: “Le maschere ‘ghignanti’ di Nicola Toce: tra tradizione e innovazione” a cura di Francesca Romana Uccella e Nicola Toce. Domenica 17 febbraio; domenica 24 febbraio; domenica 3 marzo; domenica 17 marzo; domenica 31 marzo; domenica 7 aprile; domenica 21 aprile; ore 11.30. Iniziativa gratuita ma è comunque necessario essere in possesso del biglietto del museo. – Venerdì 8 marzo ore 16.00: conferenza a cura di Maria Grazia Massafra e Nicola Toce “Viaggio nella dimensione del mostruoso e del fantastico attraverso la Casina delle Civette guidati dalle maschere “ghignanti” di Nicola Toce”. Incontro gratuito con prenotazione obbligatoria (max 30 persone) allo 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00). Iniziativa gratuita ma è comunque necessario essere in possesso del biglietto del museo. Per informazioni cell. 349/6413826. Roma – Museo della Casina delle Civette .- Via Nomentana, 70 fino al 28 aprile 2019 dal martedi alla domenica dalle ore 9,00 alle 19,00. Biglietto d’ingresso intero €.6,00 ridotto €.5,00.Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale biglietto intero €.5,00, ridotto €.4,00 e gratuito, nella prima domenica del mese. Informazioni tel.060608 sito www.museivillatorlonia,it – oppure www.museiincomune.it – e www.basilicataturistica.it anche per tutti i servizi turistici

Roma – “LA CAPPELLA SISTINA VENTI ANNI DOPO” Nuovo respiro e nuova luce per il luogo di culto più famoso al mondo.

Donatello Urbani – Foto © Musei Vaticani

Gli anniversari significativi degni di essere ricordati per la Cappella Sistina ed, in particolare, per il ciclo pittorico michelangiolesco, sono vari e tutti di notevole importanza quali la nuova fruibilità dopo il memorabile restauro realizzato fra il 1980 e il 1994.

Fig. 4                                             Roma: Stato Città del Vaticano- La Cappella Sistina dopo il restauro del 1994-

Scriveva in proposito il Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci:  “Come dimenticare le furibonde polemiche che accompagnarono quella grande impresa? Oggi nessuno più avanza dubbi, tutti riconoscono che si è trattato di un intervento scientificamente esemplare e tecnicamente impeccabile, probabilmente il più importante e il più felice del XX secolo. Così vanno le cose in questo mondo. Prima montano contestazioni, perplessità e dissensi, poi il tempo che è galantuomo ristabilisce la verità.

Fig. 11                                                                                          Cappella Sistina – “Giudizio universale”

Dall’ottobre 2014, ecco un’altra data destinata ad essere ricordata. La Cappella Sistina ha “nuovo respiro e nuova luce” con i nuovi impianti di climatizzazione e di illuminazione nella “cappella magna” della Chiesa Cattolica.“ I due interventi realizzati da aziende leader nei rispettivi settori: la multinazionale americana Carrier e la Osram, sono stati offerti alla Santa Sede a titolo di pura liberalità ed hanno richiesto tre anni di paziente e minuzioso lavoro.

Fig. 22Roma: Stato Città del Vaticano- Cappella Sistina- Domenico Ghirlandaio: “La Vocazione (chiamata) degli Apostoli”.  Il giovane con la ghirlanda di fiori in testa sul lato sinistro, in alto, è l’artista autoritrattosi. Un modo originale di firmare la propria opera d’arte.

Scriveva in quell’occasione il Direttore Antonio  Paolucci: “La pressione antropica alla quale è sottoposta la Cappella Sistina (quasi 8 milioni di visitatori all’anno con punte di oltre ventimila al giorno in certi periodi di particolare affluenza) richiedeva un intervento radicale che garantisse il ricambio d’aria, l’abbattimento delle polveri e degli inquinanti, il controllo della temperatura e della umidità, l’anidride carbonica tenuta a livelli accettabili. Il rischio altrimenti era quello di attivare un mix di umidità, d’inquinanti, di anidride carbonica che poteva essere, nei tempi lunghi, una deriva pericolosa per la corretta conservazione delle pitture murali, quei 2500 metri quadrati che fanno l’antologia artistica più importante del Rinascimento italiano. L’impianto che era stato messo in opera nel ’94 tarato per un afflusso che era circa un terzo di quello attuale, risultava ormai inadeguato e inefficiente. Occorreva sostituirlo con uno di nuova progettazione e di ultimissima generazione. È quello che abbiamo fatto”.

Fig. 5                                                         Pietro Vannucci: detto Perugino – La consegna delle chiavi

La nuova illuminazione ha la caratteristica di essere leggera e allo stesso tempo totale, non invasiva, rispettosa della complessa realtà iconografica, stilistica e storica della Sistina con il primario intento di porre in giusto rilievo e rendere comprensibile in ogni dettaglio quell’immane catechismo figurato che tre papi (Sisto IV, Giulio II e Paolo III) vollero che fosse rappresentato sulle pareti e sulla volta di quella che è da sempre per tutti la “cappella del mondo” per antonomasia. Il nuovo impianto offre un’innovativa soluzione grazie a ben 7.000 led che consentono di ammirare le straordinarie opere d’arte della Cappella come mai prima d’ora. Il sistema installato offre prestazioni d’illuminazione elevate proteggendo al contempo le opere d’arte. Inoltre esso permette emissione di gas serra quasi nulli grazie ad un impianto di energie rinnovabili riducendone il consumo fino al 90% rispetto all’impianto precedente e  meritando, per questo, un finanziamento dall’Unione Europea, istituzione sensibile alle problematiche di risparmio energetico ed al contenimento dell’inquinamento atmosferico. Al progetto hanno partecipato l’Università Pannonia in Ungheria, l’Institut de Recerca en Energia de Catalunya in Spagna e lo Studio di Lighting design Fabertechnica in Italia. Fig. 9                                                                             Cappella Sistina Volta: Sibilla Delfica

La soluzione di illuminazione led realizzata ad hoc per la Cappella Sistina non sottopone le opere d’arte a stress derivanti da gradienti termici (riscaldamento) né all’effetto indesiderato delle radiazioni ultraviolette e infrarosse.

Fig. 14                   Cappella Sistina ‘Giudizio Universale’, particolare, dopo l’installazione del nuovo impianto di illuminazione

Tutto questo è stato interpretato magistralmente nel titolo scelto dalla Direzione dei Musei Vaticani per identificare l’operazione “Nuova Luce” anche se non esaurisce completamente lo stesso. Allo spettatore che visita oggi la Cappella Sistina, dopo questi interventi, si presentano tre diverse scene. Una prima di ordinaria visione rivolta alla tutela dell’intero complesso; una seconda, definita museale, che presenta l’intero ciclo pittorico con la nuova illuminazione ed una terza, di gala, riservata ai grandi eventi ed alle varie funzioni religiose, dove l’intero apparato di illuminazione offre il meglio di se per porre nel giusto risalto gli eventi e funzioni religiose che vi si celebrano anche con la presenza del Santo Padre.

Fig. 10                                                                            Cappella Sistina – Volta: “Profeta Isaia”

Di non minore importanza al fine della tutela e della conservazione delle preziose opere d’arte è il nuovo impianto di areazione della Cappella Sistina che adatta la temperatura, l’umidità, presenza di polveri ed intensità di luce dell’ambiente in relazione alla presenza di persone che, attraverso apparati sofisticati e particolari telecamere, vengono costantemente rilevati sia nel numero  che in intensità.

EKTA SCANSIONATA DA TRECCANI (ISTITUTO ENCICLOPEDIA ITALIANA)                                                                        Cappella Sistina – Volta: “La creazione di Adamo”

I nuovi interventi di illuminazione e climatizzazione saranno accompagnati a breve da altro di non minor validità ai fini di una buona fruibilità dell’intero complesso. Saranno forniti ad ogni visitatore dei Musei Vaticani degli occhiali che permetteranno la visione in tre dimensioni dell’intera Cappella Sistina, in modo da prepararlo ad una corretta visione ed altrettanto corretta lettura di tutte le opere d’arte sia da un punto di vista artistico che da quello della valenza religiosa. Operazione questa di grande importanza che vede arte e fede religiosa indirizzate verso un comune obbiettivo, troppo spesso misconosciuto, quello di avvicinare l’uomo verso fini superiori  e di dimensioni maggiori alle comuni vicende umane.

Equilibrio Festival – Aurora boreale a Roma: una rassegna di danza contemporanea dai paesi nordici light e visual art sound performance in live streaming dalla Lapponia “incontri – proiezioni”

Mariagrazia Fiorentino

In collaborazione con le Ambasciate di: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia e con il sostegno di Nordic Council of Ministers e Nordisk Kulturfond presso L’Auditorium Parco della Musica tutti i giorni dal 10 al 26 febbraio 2019. La storia che unisce il nostro paese con i paesi scandinavi è un file rouge che non si è mai interrotto. Da Cristina di Svezia a Santa Brigida, da Thorvaldsen a Henrik Ibsen, da Bournoville a Greta Garbo. Questo interscambio di alta cultura è presente ancora oggi. Alle 19,45 tutte le sere gli spettatori potranno assistere alla proiezione del fenomeno dell’aurora boreale con immagini ricevute in diretta dall’osservatorio di geofisica in Lapponia. Un programma culturalmente molto intenso, una vasta schiera di virtuosi con una personalità artistica che oltre ad essere protagonisti, sono, al contempo, testimoni di un’evoluzione e di uno sviluppo di un particolare stile, senza dimenticare alcune fondamentali osservazioni di carattere estetico-stilistico. Mostre, incontri, film, grande professionalità nelle preparazioni culinarie da parte della chef stellata Cristina Bowerman con la sua cucina decisamente salutare e originale, attenderanno i visitatori.

schermata-2018-03-14-alle-105348

Per saperne di più sulle date e i programmi consultare il sito della fondazione Musica per Roma.

Ercolano – Presentato il programma delle iniziative per il 2019

Redazione – Foto cu0rtesy Parco Archerlogico di Ercolano

E’ stato presentato nella mattinata del 15 gennaio il Programma 2019 del Parco Archeologico di Ercolano, a cura del direttore del Parco Francesco Sirano che ha esposto ogni punto degli eventi che verranno organizzati per aree tematiche. “Dicembre, afferma il direttore Sirano, è stato il mese a me forse più caro dei precedenti trascorsi perché ho potuto vedere realizzato il sogno di far vivere i luoghi che frequentiamo, poter rendere accessibile e fruibile l’Antiquarium lo ritengo davvero un traguardo che mi sprona ad andare avanti senza sosta alcuna.L’aver collocato in questo spazio gli ori, mai esposti in una tale completezza, ha coronato un sogno che avevo nel cassetto. Inoltre il Programma 2019 rende stabili alcune aperture come quella del teatro, presenta una rassegna estiva più strutturata e ricca dell’anno passato, accoglie cittadini e appassionati per cicli di conferenze e una summer school che apre il Parco alle mostre diffuse sul territorio, nel proseguo della strategia di collaborazione con gli enti territoriali, ma anche con le scuole, le associazioni, le istituzioni nazionali e internazionali perché tutti possano godere della crescita di questo sito UNESCO che deve diventare comune e condivisa”.

casa tramezzo legno

A conclusione dell’esperienza Maiuri Pop up, il Parco Archeologico di Ercolano ha infatti proposto un approfondimento sull’esperienza del 2018, che ha visto la commistione di codici di comunicazione diversi e la loro utilizzazione in iniziative di coinvolgimento del territorio, per far emergere le ‘best practices’, come eredità per il 2019.

Maiuri Pop Up: idea di progetto e realizzazione intesa come dialogo tra passato e presente. Il Parco Archeologico Ercolano, in collaborazione con il team dell’Herculaneum Conservation Project, ha programmato una serie di iniziative, in occasione del 90° anniversario dell’inizio degli Scavi Nuovi, inaugurati ufficialmente il 16 maggio 1927 sotto la direzione dell’archeologo Amedeo Maiuri. L’anniversario ha costituito un’occasione che non è stata esclusivamente celebrativa ma di riflessione e di ispirazione sulle attività di scavo e restauro e sulle scelte di comunicazione adottate da Maiuri ad Ercolano.

plumbarius

L’aspetto che ancora oggi appare innovativo e di notevole impatto agli occhi dei visitatori riguarda le scelte che Amedeo Maiuri realizzò nell’allestimento delle case e delle botteghe della città antica, riuscendo a comunicare con immediatezza il modo di vivere e le attività degli abitanti del 79 d. C. Le 3 finestre della mostra:

Shopping: progetto d’integrazione visiva della bottega del Plumbarius nell’intento di ricostruire con elementi moderni le geometrie che componevano gli arredi e le strutture di questo spazio. L’allestimento, ispirato a quello realizzato da Maiuri;

MN0850B

Scavare: sorto dall’idea di raffigurare, mediante un percorso luminoso e suggestivo, la figura dell’archeologo Amedeo Maiuri. Due i luoghi esemplificativi della “città museo”dove rivivere la quotidianità dell’Ercolano romana voluta da Maiuri, leitmotiv di tutto il percorso Maiuri Pop Up. Il Panificio di Sextus Patulcius Felix (cardo V) dove, nell’ambiente di ingresso, oltre alle macine in pietra lavica, ancora in sito, Maiuri espose due teche con il grano carbonizzato rinvenuto sul posto, e, nell’ambiente di servizio, una serie di teglie di bronzo.Nella bottega del Gemmarius (cardo V), la cosiddetta “stanza della tessitrice” dove Maiuri espose, accanto a diversi elementi di arredo, la riproduzione di un telaio.

Casa dei Cervi

Expanded Interiors  è un’integrazione visiva della bottega del Plumbarius dove sono state ricostruite con elementi moderni le geometrie che componevano gli arredi e le strutture di questo spazio. Qui sono esposte copie degli oggetti da mettere in mostra sul bancone della bottega e di altri elementi legati alle attività di laboratorio del fabbro (e.g. lingotti di piombo); il posizionamento di oggetti originali non a rischio conservativo (e.g. pesi in pietra, anfore); il posizionamento di pannellature e elementi sagomati per riproporre gli spazi originali.

SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano. – La prima grande mostra del Parco Archeologico di Ercolano Antiquarium del Parco dal 20 dicembre 2018 al 30 settembre 2019.

SplendOri

Una collezione di circa 200 reperti, tra cui più di 100 monili e preziosi, unica per quantità e valore dei pezzi in mostra, viene presentata al pubblico sul luogo stesso del ritrovamento; oggetti appartenuti agli antichi ercolanesi, alcuni ritrovati con gli abitanti nel tentativo di porli in salvo dalla imminente catastrofe dell’eruzione, altri ritrovati nelle dimore dell’antica città. Sono esposti manufatti di uso personale provenienti da contesti in cui il lusso diventa uno dei segni per manifestare il proprio ruolo sociale. Ambientazioni ideali domestiche e botteghe, oggetti dall’Antica Spiaggia carichi di valori simbolici e (non solo) di tipo economico, significativamente portati con sé dai rifugiati che attesero invano salvezza dal mare, restituiscono uno spaccato di vita con un taglio ben preciso che predilige ed esalta quest’aspetto della società ercolanese in tutte le sue sfaccettature. I temi dunque della ricchezza, del valore economico sociale e della bellezza rappresenteranno i contenuti del percorso espositivo che vuole dimostrare come Ercolano non era solo una cittadina di “vacanze” frequentata anche dalle classi dirigenti romane, come spesso si dice, ma un piccolo centro economico con standard di qualità abitativa alti garantiti dalla classe dei liberti che qui portavano avanti vivaci attività di tipo produttivo, commerciale e finanziario. La mostra trova la sua dimora nell’Antiquarium del Parco Archeologico per la prima volta aperto al pubblico al termine di lavori di adeguamento, con particolare riferimento alla sicurezza dei reperti e alle condizioni ambientali, per la gran parte imposti dai tanti anni trascorsi dall’oramai lontana data di collaudo di questo edificio nel 1978.

DSC_0173

La mostra sarà accessibile al pubblico dal 20 dicembre 2018 e terminerà il 30 settembre 2019. I flussi di accesso alla Mostra saranno gestiti in maniera da garantire il migliore godimento dell’esperienza. In occasione del lancio e per favorire la più ampia partecipazione per la durata dell’orario invernale il biglietto di accesso comprensivo della vista al Parco e alla mostra resterà invariato al prezzo di 11 Euro, con riduzioni e gratuità di legge. Il costo del biglietto di accesso alla Mostra e al Parco Archeologico rimarrà invariato per tutta la durata dell’orario invernale, e subirà un piccolo ritocco a partire dall’orario estivo.

Un concerto in bianco e nero – Omaggio a Marussia Kalimerova (in arte Marie Draganov)

Testo a cura della redazione e foto di Tania Kalimerova

Una proposta dell’Associazione Texfilart L,Arte nel Mondo dedicata all’affascinante arte dell’artista internazionale Marussia Kalimerova, di origine bulgara, meglio conosciuta nel mondo attraverso la sua appartenenza all’Elite internazionale dell’arte della fibra – Fiber Art.

I ponti della memoria 70 x h 50 '13 a

Sono esposte in prima assoluta alcune opere in prima assoluta (tessitura di carta)  materiche frutto della sua continua ricerca fino alla sua prematura scomparsa avvenuta nel novembre 2017. Sono un importante testimonianza di grande amore, passione, sensibilità e fantasia, oltre che grande abilità delle mani applicando una tecnica personale con la quale contribuisce all’avanzamento dell’arte contemporanea mondiale fino ad arrivare alle forme tridimensionali. Lo spirito dell’iniziativa è quello di far conoscere alcuni aspetti meno conosciuti della sua arte e  ricordarla come straordinaria persona e artista, Ambasciatrice dell’arte e della cultura nel mondo che ha dedicato tutta la sua vita alla continua ricerca di nuove idee, tecniche e forme.

Dante,Dante 50 x 35 '16

Di Lei hanno scritto le più importanti firme della storia e critica d’arte: Prof. Bruno Mantura (già Vice Sovrintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma), Prof. Claudio Strinati (già Soprintendente del Polo Museale Romano e P.zzo Venezia), Prof, Antonio Paolucci (già Direttore Musei Vaticani), Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele (Presidente Onorario della Fondazione Terzo Pilastro International). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali tra i quali: Medaglia d’argento della Provincia di Roma; Premio “130 anni di rapporti diplomatici tra la Bulgaria e Italia”. Ha lavorato per importanti case tessili statunitensi, per copertine Cd, per allestimenti scenici e cinematografici. La carta stampata, radio, tv dei paesi ospitanti hanno seguito con interesse la sua crescita artistica. E’ stata inclusa nei testi di scuola, cataloghi, enciclopedie e guide dell’arte contemporanea. Molti artisti le hanno dedicato le loro opere, scrittori i loro testi. Rimarrà d’esempio la sua totale dedica all’arte.