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I nuovi stili alimentari degli italiani – Presentata la ricerca della FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi-.

Testo e foto di Donatello Urbani

Il pane, fino ad ieri il re indiscusso nella nostra alimentazione, in pochi anni è divenuto la prima componente del nostro scarto alimentare, che, come indicano recenti studi, da solo ha un valore considerato superiore ai 15 miliardi ei euro annui. Questa caduta dalla sommità dell’Olimpo degli stili alimentari alle tante discusse discariche urbane, insieme a molti altri fattori, sono stati alla base del “Rapporto Ristorazione 2018” presentato a fine mese gennaio 2019 dal presidente della FIPE, Lino Enrico Stoppani, alla presenza anche del Ministro della Salute On.le Giulia Grillo. I dati illustrati hanno presentato una nuova figura di italiani sempre più attenti ad un cibo sano e salutare anche quando privilegiano alcune specialità esotiche quali il “Poke”, piatto hawaiano a base di riso e pesce crudo. Interessante anche il valore economico del delivery food – consegna del cibo a domicilio – che ha visto l’intero settore raggiungere, nel 2018, ben 350 milioni di euro con un incremento sul 2017 del 69%  In proposito è stata significativa anche la varietà delle offerte sia con menu vegetariani proposti da ben 308 ristoranti, insieme a quella di 206 vegani e 135 con pietanze senza glutine. Il controcanto, però, a tutto questo è rappresentato tanto dal riciclo di alimenti non consumati, quanto dallo scarto alimentare che, specie in questi anni, si trova in presenza del triste fenomeno della fame che interessa la maggior parte della popolazione mondiale. Fenomeno, quest’ultimo, che travalica il valore economico per assumerne un altro ben più importante, quello morale.

20190129_115229                                                                                                            Il kit “Rimpiattino”

Sensibili a tutto questo, la FIPE ha studiato un progetto, di prossima realizzazione, chiamato “Rimpiattino”, per ridurre, se non addirittura eliminare, quanto resta nel piatto di non consumato, spesso anche non toccato affatto dai clienti dei ristoranti, riponendolo in un kit prima di portare il tutto a casa.  Oltre alle vivande sono state previste soluzioni anche per le bevande. Sempre più spesso, infatti, “piange il cuore” per non riuscire a finire una buona bottiglia di vino, senza rischiare problemi, non solo di salute ma anche legali, originati da una possibile verifica del tasso alcoolemico come previsto dal codice della strada.

Il patto per salvare l’olio extravergine di oliva italiani italiano proposto da Unaprol per alleviare le gravi difficoltà in cui versano i produttori.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il parterre è stato uno dei più prestigiosi per il workshop che è svolto all’Ara Pacis promosso da Unaprol – Consorzio olivicolo italiano – sulle strategie per rilanciare l’olio EVO italiano dopo un’annata molto negativa. In proposito ha dichiarato David Granieri, Presidente Unaprol; “Secondo i dati di gennaio di Ismea, nel 2018 la produzione in Italia ha raggiunto circa 185mila tonnellate, uno dei peggiori risultati degli ultimi 25 anni (paragonabile solo a quello del 2016) a causa soprattutto delle gelate dello scorso febbraio. In diminuzione la quota di mercato con l’Italia che ha fatto registrare negli ultimi due mesi un preoccupante -4%. A incidere sul comparto olivicolo anche una serie di criticità, dalle speculazioni alla Xylella, dalle contraffazioni all’invasione di olio straniero, dai cambiamenti climatici alle frodi. Ad aggravare ulteriormente la situazione la crescita dei competitors grazie a ingenti investimenti statali, mentre la Legge di Stabilità 2019 non prevede risorse per l’olivicoltura nel Fondo di Solidarietà Nazionale. La situazione è gravissima, per questo da mesi chiediamo un intervento del governo attraverso il Piano olivicolo nazionale 2.0. Per salvare l’olio italiano dagli attacchi stranieri, dalle frodi e dalle speculazioni è necessario un patto di filiera a garanzia del consumatore. La proposta che lanciamo oggi è quella di una nuova classificazione dell’olio extravergine con un abbassamento del livello di acidità dallo 0,8 allo 0,5% per aumentare la qualità e contrastare in maniera più efficace frodi e imbrogli che si concentrano nella zona di confine. Il panel test funziona bene è la classificazione che è sbagliata”.

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La proposta è stata favorevolmente accolta dal Direttore Esecutivo del COI Abdellatif Ghedira che ha dichiarato: “La richiesta di una nuova classificazione degli oli di oliva può essere presa in esame nell’ambito delle procedure previste dall’accordo internazionale dell’olio di oliva e delle olive da tavola. Gli standard del COI sono uno strumento in continua evoluzione proprio per rispondere alle esigenze del mercato, di trasparenza e di rispetto dei consumatori. È necessario però che una proposta venga presentata ufficialmente al Consiglio dei membri perché il segretariato esecutivo possa istruire la pratica e avviare le procedure per la discussione dell’argomento”. Hanno offerto un prezioso contributo alla discussione gli interventi di Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti che ha analizzato il problema delle contraffazioni e di Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera che ha sottolineato come sia fondamentale “fare sistema, educare al consumo e puntare sulla sostenibilità”, mentre Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione permanente dell’Agricoltura del Senato si è soffermato sull’importanza della qualità per tutelare la salute e sull’esigenza di aumentare i quantitativi “per cercare di arrivare all’autosufficienza”. Interessante è stato l’intervento di Giorgio Santambrogio, CEO VéGé e Presidente ADM, che ha posto in risalto la carenza di tecnici che coadiuvino la grande distribuzione negli acquisti di prodotti qualitativamente validi  oltre ribadire come sia indispensabile un patto di filiera per questo e “ciò che si sta facendo per l’olio italiano è un esempio mirabile”. Alla dichiarazione di Giorgio Santambrogio ha fatto immediato riscontro l’offerta di David Granieri di mettere da subito a loro disposizione validi tecnici in supporto ai loro acquisti e a tutela della qualità e della autentica provenienza italiana dell’olio extravergine di oliva.

India – Kerala – Uno dei più affascinanti paradisi del mondo.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Viaggiare, amare, incontrare, ascoltare, cantare, annunciare, faticare, abbracciare e ripartire; “Negli anni dovrei averci fatto l’abitudine, ma non è così”. Il mistero della vita è più forte, mi supera sempre, mi interroga sempre, mi risveglia sempre. Questa volta ripartire, per tornare è più difficile. Questo è il Kerala, il vero paese di Dio.

20190131_201600Operatori turistici del Kerala con S.E. l’Ambasciatrice della Repubblica Indiana in Italia e la Rappresentante dellì’Ufficio Turistico, al centro della foto, in occasione del workshop romano

Molti sono i viaggiatori che provengono dall’Europa, soprattutto tedeschi e italiani con una percentuale in forte aumento per un viaggio di circa 14/15 giorni con partenze programmate da Londra e Roma, Air India e altri vettori, come dichiara la sig.ra. Rani George (As Secretary – Tourism) Kerala, la destinazione turistica numero uno in India. La National Geographic Traveler la pone tra i primi dieci paradisi del mondo. Il London Financial Times la definisce la scelta dei turisti intelligenti. Geo Saison la celebra come la “Mecca della Ayurveda”. Kerala è una meta per tutte le stagioni che offre molte esperienze ed attrattive uniche, bellezze paesaggistiche, una ricca cucina, un patrimonio culturale e una antichissima scuola medico/terapeutica per un turismo riflessivo che va nel profondo, linfa spirituale di cui si nutrono gli abitanti del luogo. Il Kerala ti aspetta, sei il benvenuto!

Maggiori informazioni si possono richiedere al Governement Secretariat Thiruvananthapuram Kerala – India – Phone: +91-471-2321132 Fax2322279 – info@keralatourism.org  sito web www.keralatourism.org

Il Commissario Montalbano nelle nuova serie televisiva

Testo e e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Una splendida colonna sonora, una melodia unica, accompagna l’inizio di questa nuova serie che festeggia il ventennale della “serie evento” dal primo episodio del 1999 con “Il ladro di merendine”.

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I due nuovi episodi saranno trasmessi su Rai 1 “L’altro capo del filo” l’11 febbraio 2019  e un “Diario del ‘43” il 18 febbraio p.v. in prima serata. Tratti dal romanzo di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore – Palermo, pagine 299 costo €.14,00. Regia di Alberto Sironi  accanto a Luca Zingaretti, come nelle precedenti serie: Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo e  la partecipazione di Sonia Bergamasco nel ruolo di Livia.

Capodanno Cinese (農曆新年T, 农历新年S, nónglì xīnniánP) – Le celebrazioni per l’anno del maiale simbolo di prosperità e fortuna (豬,亥 Hai) a Roma dal 2 al 10 febbraio 2019.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Rome Chinese New Year Celebration è un’iniziativa ideata e organizzata da Andrea Amoruso Manzari per KRT™, in collaborazione con l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare della Cina in Italia, Comune di Roma Municipio I Roma Centro, Fondazione Italia – Cina, BoxArt,  Moutai,  Arthemisia,  Grand Hotel Plaza, 88 Baijiu, Associazione via Condotti, Valverde, Carpineto Grandi Vini Toscana. L’innovazione non ha solo cambiato il modo di produrre cultura, ma anche quella di consumarla. L’intervento dei privati da la possibilità di avere un’offerta culturale che in precedenza era molto lontana, dando nuovo spazio all’educazione e al bello per vivere in un ambiente ricco di sollecitazioni culturali. Queste sono le finalità perseguite da Andrea Amoruso Manzari, promotore di questo secondo format legato al mondo del lusso. Lunedi 4 febbaio dalle 10 alle 13 presso il Grand Hotel Plaza di Roma, hotel 5* lusso, (dove la cortesia e la professionalità sono al primo posto), sono stati predisposti dei pacchetti speciali per i visitatori cinesi così viene affermato da Xiaolei  Zhang, Senior Sales Manager. Roma e Milano sono le due città più importanti per conoscere la cultura cinese, queste sono le parole della Sig.ra  Peng Xiao, Secondo Segretario dell’Ufficio Culturale  nell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

IMG_20180210_155637                                                       Il drago Nian nelle celebrazioni  del Capodanno Cinese dello scorso anno

Le origini del Capodanno Cinese si collegano alla leggenda di un mostro chiamato Nian che usciva dalla  terra una volta ogni 12 mesi, a primavera, per questo la ricorrenza è anche Festa della Primavera (春節, 春节, chūnjié), per predare gli esseri umani, con una particolare predilezione per i bambini. L’unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era quello di spaventarlo. Il mostro era sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo ogni 12 mesi, si festeggia l’anno nuovo con canti, strepitii e fuochi d’artificio e indumenti rossi.  Nel calendario cinese i mesi iniziano in concomitanza con ogni novilunio; di conseguenza la data d’inizio del primo mese, e dunque del capodanno, può variare di circa 29 giorni, venendo a coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno. A partire da questa data, le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la tradizionale Festa delle Lanterne (元宵節, 元宵节, yuánxiāojié).

Per saperne di più sugli eventi in corso aprire la pagina FB: Rome Chinese New Year
Pagina IG:  Romechineseny Infoline: eventi@krt.agency/info@krt.agency – +39 06 45582490

World of Fashion chiude la XXI edizione di Alta Roma nelle splendide sale di Palazzo Brancaccio

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

“Finis coronat opus”. Mai come in occasione della serata finale della XXI edizione di Alta Roma tenutasi a Palazzo Brancaccio, l’antica massima latina trova la sua migliore traduzione. Le belle sale di rappresentanza in stile “art decò”, hanno offerto il degno coronamento all’evento esaltando sia le collezioni di moda presentate da cinque stilisti sia l’affascinante presentazione di Nino Graziano Luca, vero “deus ex machina” della serata e perfetto “storyteller” delle collezioni nel migliore dello stile John Berger (scrittore, pittore, critico d’arte e autore di pregevoli saggi sui “nuovi linguaggi  per parlare d’arte”). Nessuno me ne voglia se il riferimento chiama in causa la critica d’arte. Già da tempo immemorabile  ago e filo convivono nella cassetta degli attrezzi con pennelli e colori, spatole e scalpelli. Prova ne sia l’interesse crescente d’importanti poli museali quali quelli di Firenze e Roma che hanno riservato alla collezioni di grandi maestri sarti ampi spazi museali. Ultimo nato il Museo Boncompagni Ludovisi di Roma (via Boncompagni con ingresso gratuito) dove sono presenti capi realizzati dai primi pionieri che segnarono il percorso di Alta Roma.  L’immagine femminile, da sempre, è l’oggetto prediletto della creatività e modello di bellezza; la modella diviene la musa ispiratrice per molti stilisti.

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Due realizzazione dello stilista Addy Van Den Krommenacker: a sinistra un modello indossato dall’attrice Michelle Carpente già presente in precedenti sfilate a destra un modello dell’evento corrente.

In passerella sono sfilate per prime le collezioni di Addy Van Den Krommenacker – olandese -, con tessuti realizzati dallo stesso stilista ed ispirati, in un messaggio ecologico, ai paesaggi africani e alla sua fauna continuamente minacciata da una caccia spietata.

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Le collezioni di Azzurra Di Lorenzo, Italia, si sono ispirate alle ninfee di Monet e, a seguire, quella realizzata dalla spagnola Marcela De Cala con ampi rimandi all’architettura in stile composito di Gaudy. Marina Corazziari Gioielli, Italia, ha presentato le sue ultime creazioni in fatto di gioielli alla quale hanno fatto seguito i modelli realizzati dalla stilista libica Rujji by Raja El Rayes, nei quali non è stato difficile leggere un messaggio di speranza per i tempi nuovi che attendono questa nazione. La chiusura della serata è stata affidata alla lingerie Giorgia.

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Il prossimo evento, curato con la solita maestria da Nino Graziano Luca, è previsto a Palazzo Brancaccio sempre nell’ambito della XXII edizione di Alta Roma che si svolgerà nei giorni 7 e 8 luglio 2019.

La fotografia in apertura dell’articolo é stata pubblicata in courtesy dell’Ufficio Stampa Licia Gargiulo

Concorso Lirico Internazionale Gigli-Franci e il progetto “Beniamino Gigli: La Grande Occasione”. Premiazione con un “en plein” di concorrenti coreani. – Premiazione con un “en plein” di concorrenti coreani.

 

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il bel canto si conferma sempre ed in ogni occasione il fiore all’occhiello nazionale. Così è avvenuto anche in occasione della serata finale del concorso lirico internazionale Gigli-Franci  facente parte del più ampio progetto che va sotto il nome di “Beniamino Gigli: La Grande occasione”.

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Le parole del Presidente dell’Associazione lirico-musicale Benaimino Gigli Jr. hanno illustrato finalità e modalità di partecipazione a questo concorso lirico: “Il Concorso Gigli-Franci fa parte della sezione “Ricorda” del più ampio progetto “Beniamino Gigli: La Grande Occasione” ed ha l’obiettivo di RICORDARE i nostri talenti italiani del passato. Il concorso è aperto a cantanti lirici di ogni età e vocalità ed è dedicato alla memoria dei Grandi Maestri Beniamino Gigli e Benvenuto Franci, amici e colleghi di Conservatorio. Alla chiusura delle prime selezioni, avvenute on line, si è arrivati a 46 semifinalisti  in una esibizione svoltasi nel giorno 19 gennaio a porte chiuse di fronte ad una prestigiosa Giuria Internazionale, contendendosi i 16 posti per la finale del 20 gennaio in programma al Conservatorio di Santa Cecilia”.  La serata finale alla quale ha partecipato un folto numero di amanti della musica lirica ha visto l’esibizione dei finalisti  che si sono contesi i premi messi in palio consistenti in borse di studio da parte di: Pio Sodalizio dei Piceni –  primo premio euro 3000; Comune di Recanati – secondo premio euro 1000; Comune di Cerveteri – terzo premio euro 500; Showroom di Design e Arredamento Frattali – quarto premio euro 500; alle quali si sono aggiunte delle menzioni speciali da attribuire ai: Miglior Tenore – un weekend a Recanati sulle orme di Beniamino Gigli gentilmente offerto dall’Associazione Beniamino Gigli di Recanati; Miglior Baritono – un weekend a Pienza sulle orme di Benvenuto Franci ; Miglior Voce femminile – la partecipazione ad una serata nell’ambito della prestigiosa stagione concertistica dell’Università della Tuscia gentilmente offerto dall’Acea e Miglior Diplomando – riconoscimento.

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Il buon successo ottenuto in questa edizione è stata la premessa offerta, tanto agli organizzatori quanto agli sponsor, per indirizzarli verso successive edizioni, sia pure apportando qualche correzione, che oltre ad esaltare un’eccellenza della cultura italiana offrono un notevole richiamo turistico ed un forte incentivo alla conoscenza della provincia italiana, territorio che da sempre  ha visto nascere e coltivare personaggi che hanno dato fama e lustro alla nazione.

 

Roma – Palazzo Firenze – Con Trenitalia alla scoperta del patrimonio mondiale UNESCO. Presentato a Roma il 25 gennaio 2019 il Travel Book dedicato ai 33 siti italiani, da Nord a Sud del Paese, raggiungibili in treno per un turismo sempre più green, comodo e sicuro cresce l’apprezzamento delle persone in viaggio nel tempo libero verso i servizi offerti dalla società di trasporto del Gruppo FS Italiane.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

“A lungo durerà il mio viaggio e lunga è la via da percorrere …. sono le vie più remote che portano più vicino a te stesso”.. Rabindranath Tagore.

Più percorri l’Italia in treno e più ti convinci che gli italiani sono dotati di tutto: laghi, mare, montagne, colline, enogastronomia, piccolissimi borghi e città d’arte dalle più grandi alle più piccole. Le bellezze del Patrimonio Mondiale dell’Umanità a portata di treno e raccontate in un agile travel book di Trenitalia. Dei 54 siti Unesco presenti nel territorio nazionale ben 33 possono infatti essere raggiunti anche con i servizi regionali di Trenitalia. Una nuova occasione offerta dalla società di trasporto del Gruppo FS Italiane per vivere al meglio il tempo libero e incentivare un turismo sempre più sostenibile, comodo e sicuro, eliminando lo stress da traffico stradale arrivando direttamente nel cuore dei luoghi più incantevoli d’Italia.” L’Italia ha il maggior numero di siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel mondo raggiungibili direttamente con il treno. Tutti luoghi che, almeno una volta nella vita sono stati oggetto del desiderio di viaggiare per conoscere e vivere la storia, l’arte e la cultura del bel paese”.

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Questa guida serve a questo scopo, rendere un’esperienza di viaggio in treno in particolar modo ai viaggiatori di oltre oceano che non sono abituati all’utilizzo di questo mezzo. “L’obbiettivo è di far conoscere l’Italia ai turisti di tutto il mondo”, questo è il pensiero di Serafino Lo Piano, Responsabile divisione passeggeri Long-Haul Sales HL. L’impegno di Trenitalia è per offrire un servizio capace di rispondere alle esigenze delle persone che utilizzano il treno anche nel tempo libero è stato al centro della presentazione presso la sede della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del travel book Patrimonio Mondiale dell’Unesco, vero e proprio vademecum del viaggiatore leisure, nonché guida dettagliata delle 33 bellezze Unesco presenti da Nord a Sud del Belpaese da scoprire e ammirare grazie alla presenza di  oltre 5mila collegamenti giornalieri del trasporto regionale, e degli oltre 280 servizi quotidiani effettuati con le Frecce Trenitalia. I formati sfogliabili di questo e degli altri travel book Trenitalia – tra cui si ricordano le precedenti edizioni Borghi, Mare e Grandi Giardini Italiani – sono tutti disponibili in versione digitale su trenitalia.com. I travel book raccolgono cenni storici, principali curiosità, attrazioni, culture, prodotti tipici ed eventi particolari delle location trattate, oltre che il dettaglio sulla tratta ferroviaria interessata per sapere perfettamente come raggiungere la destinazione scelta.

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La possibilità di vivere in territori neutri, in mezzo a persone che abitualmente parlano una lingua diversa, il fatto di adattarsi ad un’architettura e a un paesaggio stranieri, producono una spiazzamento delle nostre certezze e, se si è veramente onesti e sinceri, permettono di scoprire chi si é. “Il viaggio culturale é  nutrimento dell’anima, il turismo è la prima industria che possiamo vantare nel nostro territorio”, così dice l’ing. A.M. Laconia. Non c’è viaggio più avvincente di quello che ognuno può fare alla scoperta di se, sono naturalmente molti i modi per fare questo viaggio, uno è il treno sia regionale che l’alta velocità Le Frecce.

Per saperne di più sulle destinazioni dei 33 siti italiani Unesco da raggiungere facilmente e comodamente in treno troveranno eco sui canali di comunicazione del Gruppo FS Italiane, tra cui il sito istituzionale fsitaliane.it, il quotidiano online fsnews.it, i profili Twitter @fsnews_it e @LeFrecce.

“Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione” – L’evoluzione dell’immagine femminile protagonista della creatività dalla fine dell’800 alla contemporaneità. – Galleria d’Arte Moderna di Roma Via Francesco Crispi, 24, fino al 31 ottobre 2019.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La mostra vuole evidenziare come l’immagine femminile viene trasformata attraverso i secoli. Un progetto espositivo di rilevanza artistica che prevede un viaggio conoscitivo della pittura e del colore, in dialogo continuo con la vita che ci circonda.

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                                                                  Aristide Sartorio: “Le vergini sagge e le vergini stolte”

La donna vincente nei secoli, nella pittura, nella storia, nella vita, come il caso di Viola che non vuole un matrimonio riparatore. Il percorso della mostra è accompagnato da documenti fotografici e cinegiornali d’epoca provenienti dalla cineteca di Bologna per tutta la durata della mostra il percorso verrà arricchito da nuove opere presentate al pubblico con incontri inseriti nel ciclo “L’opera del mese”, secondo un calendario in corso di programmazione che partirà da marzo prossimo. Saranno organizzate fra aprile ed ottobre 2019 una serie d’iniziative culturali nel segno dell’interdisciplinarietà (incontri, letture, performances, presentazioni, proiezioni e serate musicali a tema) sulle tematiche affrontate nella mostra.

IMG_20190123_111030                                                                                Mario Ceroli: “Goldfinger/Miss” – 1964

Per saperne di più consultare il sito www.museiincomune.it – www.galleriaartemodernaroma.it  

Teatro Argot – Stagione 2019 – Seconda parte. – Il teatro del futuro

Testo di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Lo spazio Argot rappresenta un valore aggiunto storico, sociale, culturale, incalcolabile per il primo municipio di Roma. L’Argot è un teatro che pensa, una palestra per dei nomadi che non hanno un teatro di riferimento.

Ad aprire la stagione, dal 31 Gennaio al 3 Febbraio, tre performances e uno spettacolo in anteprima di Margine Operativo, progetto artistico che muovendosi da sempre in più campi d’azione ha stimolato negli anni l’interesse del pubblico e della critica. Proprio a loro, il critico teatrale Andrea Pocosgnich ha dedicato il libro I teatri di Margine Operativo, che verrà presentato il 2 Febbraio all’Argot. Il 31 Gennaio 2019,Vita D’Artisti,Conferenza/Performance sulla condizione dei lavoratori dello spettacolo,ideazione Alessandra Ferrero e Pako Graziani, drammaturgia e regia Pako Graziani,con Tiziano Panici. Sempre il 31  gennaio,Beatiful Borders,ideazione Pako Graziani e Alessandra Ferraro, regia Pako Graziani,coreografie Francesca Lombardo,performer Francesca Lombardo,sound designer Dario Salvagnini,voce  Tiziano Panici.I confini intorno a noi sono convenzionali e geografici, astratti e reali, fisici e mentali. Lo “sconfinamento” è un processo indefinitamente (ri)costituente, capace di porre in discussione gli ordini consolidati. Quindi a chiudere la serata, Odissea Furiosa, ideazione Pako Graziani e Alessandra Ferraro,regia Pako Graziani,coreografie Francesca Lombardo ,performer Francesca Lombardo. Prendendo le mosse dal poema omerico, un’avventura fatta di bellezza, di coraggio, ma anche d’inganni, di condizioni avverse e di guerre, si guarda a Ulisse come avido assaltatore di città, seminatore di guerre perfino fra gli innocui ciclopi che si cibano di api e parlano ai fiori.

Dal 1 al 3 Febbraio 2019 anteprima di La Frontiera,ideazione Alessandra Ferraro e Pako Graziani
drammaturgia e regia Pako Graziani, liberamente tratto da testi di Alessandro Leogrande, Annalisa Camilli, Cormac McCarthy,con Tiziano Panici. Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell’arte del vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità.

Merolli - Stranieri                                                            Da “Stranieri” – Foto courtesy dell’Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Si prosegue, dall’8 al 10 Febbraio, con uno spettacolo di Davide Carnevali che vede in scena Fabrizio Martorelli, Peppa Pig prende coscienza di essere un suino + Performance, un’amara riflessione sulla perdita del valore del gesto artistico nella nostra società.

Fresca del successo di Romaeuropa Festival 2018, Fabiana Iacozzilli sarà in scena nel mese di Febbraio, dal 12 al 17 e poi dal 22 al 24, con La classe – un docupuppets per marionette e uomini, intenta a indagare il rapporto tra l’ infanzia e il diventare adulti attraverso una riflessione sul senso profondo del ricordo.

La classe- Fabiana Iacozzilli                           Da “La classe” Regia e con Fabiana Iacozzilli – Foto courtesy dell’Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Dal 16 al 21, poi, un progetto speciale in collaborazione con l’Odin Teatret vedrà l’Argot animato da un ciclo di incontri/riflessioni e spettacoli sull’esperienza teatrale, immaginato da uno dei gruppi teatrali che più ha ispirato le ultime generazioni artistiche e che è stato motore, in Italia e nel mondo, di un pieno rinnovamento dei linguaggi scenici attivando una vera e proprio rivoluzione che ha messo al centro della creazione artistica l’uomo/attore/creatore.

Tommaso_Bianco_Maurizio_Sguotti_CANNIBALI_KRONOTEATRO_ foto Nicolò_Puppo_4                            Tommaso Bianco e Maurizio Squatti: da “I Cannibali” – Foto courtesy dell’Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Quindi dal 27 Febbraio al 2 Marzo, due messe in scena della compagnia Menoventi, uno dei collettivi artistici più interessanti, attivo negli ultimi dieci anni nel panorama nazionale; dall’8 al 10 Kronoteatro, reduce dalla presentazione della propria teatrografia alla Biennale di Venezia 2018, con lo spettacolo Cannibali, un lavoro su due differenti abitudini e prospettive di praticare e percepire il potere.

Si prosegue, sempre a Marzo, dal 12 al 17 con Itaca per sempre di Trento Spettacoli, che ribalta e umanizza, come l’omonimo romanzo di Luigi Malerba da cui è tratto, il mito di Ulisse e Penelope.

The dead dogs - corte ospitale- irene petris federica fabiani giusto cucchiarini _ ph andreamacchia                                                   Da “The dead dogs” – Foto courtesy dell’Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Dal 26 al 31 Marzo The dead dogs, un testo di Jon Fosse, portato in scena dalla compagnia Dellavalle/Petris e prodotto dalla Corte Ospitale: un giovane uomo uccide il suo vicino di casa perché quest’ultimo ha ucciso il suo cane, una violenza cieca che esplode nel quotidiano e che finisce per sembrare così vicina a noi.

Ad Aprile, dal 3 al 7, è in scena Stranieri un testo di Antonio Tarantino con la regia di Gianluca Merolli, che vede in scena un uomo barricato nella sua casa d’oro, pronto a difendersi da chiunque, persino dalla moglie e dal figlio, cittadini del regno dei morti.

A concludere il mese, dal 12 al 14, L’ospite – una questione privata- di Oscar De Summa, regia di Ciro Massella, spettacolo intento a scoprire i limiti e i confini della giustizia e della libertà personale, quindi i comportamenti umani e il loro sconfinamento nell’inumano.

Dal 23 al 30 Aprile Argot sarà casa per la residenza del NEST, a lavoro su Non plus ultras, progetto d’indagine teatrale firmato da Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano, che nasce dall’esigenza di comprendere i meccanismi di uno dei più grandi fenomeni di aggregazione sociale degli ultimi 50 anni: le tifoserie calcistiche, nello specifico il fenomeno Ultras. La restituzione della settimana di residenza avverrà il 2 Maggio così da aprire OVER – rassegna di teatro emergente, in scena fino al 12 Maggio e targata Argot Produzioni e Dominio Pubblico, un progetto quest’ultimo di audience development, nato tra le pareti di questa casa e di quelle del teatro dell’Orologio. Ad abitare e animare la seconda parte anche tante realtà da sempre affini ad Argot, declinate in forme diverse: laboratori, festival e premi. Non manca, infatti, il laboratorio di visione e scrittura critica Il falso specchio, tenuto da Teatro e Critica, il festival di teatro off Inventaria, le selezioni per il premio Hystrio e ancora il laboratorio di recitazione Zappattori, seguito da Lucrezia Coletti e il corso di tecnica Meisner guidato da Laura Nest.  Infine, la rinnovata e storica presenza nella piazza di San Cosimato con il progetto Il Banditore di Trastevere, creato e immaginato con la complicità di quattro giovani associazioni del territorio: Il Ventriloco, Picaro e Zalib – I ragazzi di via della Gatta e sostenuto e accompagnato dall’assessorato alla cultura del Municipio Roma I – Centro Storico.

Teatro Argot Studio Via Natale Del Grande, 27| 00153 Roma- Orario spettacoli:ì dal martedì al sabato ore 20.30, domenica ore 17.30. Info: Tel. 06/5898111 info@teatroargotstudio.com

www.teatroargotstudio.com