Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Il turismo è il cuore dell’economia italiana con la ristorazione in primo piano” ha detto l’Ad di American Express Italia, Jean Diacono aprendo la presentazione della guida voluta American Express e curata da Le Guide de L’Espresso, in collaborazione con Confesercenti Roma per, ha aggiunto Diacono, “evidenziare il ruolo dei ristoranti nella vita economica, sociale e culturale della città. Spero che tanti nostri clienti italiani e stranieri che sfoglieranno questa guida saranno colpiti per l’autenticità di questi ristoranti”.

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Da comunicato stampa: “Trenta ristoranti divisi per tre categorie: Tradizione, Innovazione e Nuove aperture. Non solo luoghi del centro, ma anche indirizzi utili a Tuscolano, Centocelle, Ostiense, Testaccio. Per ognuno una breve descrizione nella storia del locale, della sua proposta che sarà utile ai turisti (la guida è anche in inglese), ma anche ai romani in cerca di nuove esperienze a tavola senza rinunciare alla tradizione che vede ancora carbonara, cacio e pepe e amatriciana tra i piatti più serviti.

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Gli italiani riconoscono l’importanza dei negozi di prossimità

Una recente ricerca di American Express ha rivelato che gli italiani riconoscono l’importanza dei negozi e dei ristoranti locali, con il 94% degli intervistati che dichiara che le attività commerciali di prossimità svolgono un ruolo significativo nel preservare l’identità e la cultura del proprio quartiere. Inoltre, il 79% degli italiani fa acquisti nei negozi di quartiere almeno una volta a settimana, mentre il 20% lo fa tre o più volte a settimana, una percentuale che sale al 29% nelle città con oltre 500.000 abitanti. Per quanto riguarda la ristorazione informale, il 63% degli italiani esce a mangiare almeno una volta al mese, il 55% si affida al passaparola per scegliere dove andare, e i giovani adulti (18-34) si ispirano attraverso i social media (34%). La cucina romana continua a godere di grande popolarità: tra gli italiani che frequentano ristoranti romani informali, il 52% cita l’autenticità dei piatti come principale attrattiva, mentre il 49% dà priorità alla qualità degli ingredienti. I piatti iconici più citati? Carbonara (63%), cacio e pepe (59%) e amatriciana (53%).

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Premiati quattro ristoratori per quattro differenti categorie dai giurati: Luca Gardini (curatore de Le Guide de L’Espresso); Fabiola Fiorentino (coordinatrice de Le Guide de L’Espresso e critico gastronomico); Gabriele Principato (giornalista gastronomico – Cook). Il premio per la ‘Comunicazione’ è andato al ristorante Osteria delle Coppelle; il premio per la ‘Valorizzazione del territorio’ a Da Francesco; il premio per la ‘Visione imprenditoriale’ a Santopalato e quello per l’Attrattività turistica’ a Felice a Testaccio.”