“L’Italia delle Navi – Storia di una nazione in movimento” – Un’esclusiva in 4 puntate su Sky, canale 407, dal prossimo 27 febbraio

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

“Vivere non è necessario, navigare si!”. Questa massima da il benvenuto ai visitatori nel bellissimo Museo Navale di Barcellona. I 140 anni di storia navale italiana, narrati da “Italia delle navi – Storia di una nazione in movimento” in esclusiva su Sky – canale 407 – in quattro puntate, una per settimana, a partire da lunedi 27 febbraio alle ore 21,50, si riflettono pienamente su questa affermazione. Non solo rappresentano a pieno titolo  tutto il boom economico degli scorsi anni e le maggiori correnti turistiche  fino ai giorni nostri,  bensì testimoniano fedelmente uno spaccato di tutta l’evoluzione storica del nostro paese.

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Due le linee guida in cui l’intera serie si muove: una prettamente di svago che , fra l’altro, offrirà l’occasione di scoprire come il concetto di crociera nasca proprio in Italia con i nostri super eleganti transatlantici impiegati specialmente nelle rotte Italia/America e l’altra storica, dove la documentazione delle imprese eroiche della nostra Marina Militare, in tempi di guerra, vadano ben oltre la mera documentazione offrendo episodi di grande suggestione capaci di suscitare sentimenti di pietà e commozione. A questo proposito, come rilevato nel corso della conferenza stampa ospitata nella bellissima biblioteca della nostra Marina Militare, le telecamere del canale 407 di Sky scenderanno a mille metri di profondità per filmare il relitto della corazzata Roma affondata al largo della Sardegna nel 1943.

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Guideranno questa navigazione televisiva il giornalista scrittore Beppe Severgnini ed il divulgatore storico scientifico nonché autore televisivo, Raffaele Di Placido.

Villetta con Ospiti – Un film di Ivano De Matteo

Testo Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Ventiquattro ore per raccontare una famiglia borghese in una ricca cittadina del Nord Italia.  Di giorno una vita impeccabile poi di notte si scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze.

 

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Il film si muove in un dualismo costume noir e su questa strada prosegue in tutta la narrazione, in alcuni momenti, ricorda un fatto di cronaca avvenuto nel litorale romano qualche anno fa il cui processo penale è ancora in corso.

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Cambiare si può, anche in situazioni apparentemente senza via di uscita, “Un colpevole, tutti complici, nessun innocente”. Belle le immagine naturalistiche girate nei boschi che sollevano lo spettatore. Interpreti principale M. Giallini, M. Cescon, M.Gallo, E.Blanc, C. Flutur, M. Billiani, J.T. Dobrica.

Alla mia piccola Sama – di Waad al-Kateab e Edward Watts. Nominato nella sezione “Miglior documentario agli Oscar 2020 in sala dal 13 febbraio p.v.

Mariagrazia Fiorentino

Il documentario intitolato semplicemente “Alla mia piccola Sama”, è un viaggio intimo nell’esperienza femminile della guerra, una lettera d’amore di una giovane madre a sua figlia. Il film racconta la storia di Waad al-Kateab, attraverso gli anni della rivolta di Aleppo in Siria, quando s’innamora, si sposa e da alla luce Sama, il tutto mentre intorno esplode il conflitto.

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La sua telecamera raccoglie storie incredibili di morte, risate e sopravvivenza, mentre Waad  si domanda se  è meglio fuggire o meno dalla città, insieme al marito,  per proteggere la vita di sua figlia in un momento in cui partire significava abbandonare la lotta per la libertà, per la quale ha già sacrificato molto. Sama così diventa un simbolo di amore e di speranza, che la violenza degli uomini non potrà distruggere.

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Un documentario che fa riflettere e pensare,  è il 1 gennaio del 2016 quando nasce Sama e ci troviamo a meno di due ore di volo dall’Italia

1917 – Una pagina di storia riletta dal cinema

A cura della redazione

Corsi e ricorsi storici. Anche in questo caso la storia non fa eccezioni e su quanto narrato nel film “1917” – episodio accaduto realmente nel corso della prima guerra mondiale, si possono leggere gli eventi attuali: L’inutilità della guerra, il prezzo pagato tanto dai militari che dai civili, fino ad arrivare a quelli a noi vicini quali la Brexit, presente in un commento di un militare inglese, condiviso dai commilitoni, che vede questa guerra una“vicenda che non ci tocca”.

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Di grande suggestione la ricostruzione della terra di nessuno attraversata da due militari inglesi incaricati di portare, in una corsa contro il tempo, un contrordine di attacco alle linee tedesche, così come il comune sentire da entrambe le parti, immortalato in alcune toccanti scene, che la guerra sarà vinta solo da chi sopravviverà. Un inconsueto film di guerra in uscita il prossimo 23 gennaio.

C’era una volta Sergio Leone – Una mostra all’Ara Pacis ricorda il registra dei film Western all’Italiana

Testo e foto di Donatello Urbani

A ben guardare i film diretti da Sergio Leone non ebbero solo soggetti western come testimonia la sua ultima regia “C’era una volta in America” il cui titolo offre anche lo spunto per questa bella mostra presente nell’area museale dell’Ara Pacis fino al prossimo 3 maggio che lo vuole ricordare in occasione sia del suo novantesimo compleanno sia nel trentesimo della sua scomparsa.

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Il percorso espositivo, curato dal Direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini – racconta di un universo sconfinato, quello di Sergio Leone, che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiare: il padre, regista nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, e a lui Sergio strizzerà l’occhio firmando a sua volta “Per un pugno di dollari” con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson.

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La mostra C’era una volta Sergio Leone si suddivide in diverse sezioni: Cittadino del cinema, Le fonti dell’immaginario, Laboratorio Leone, C’era una volta in America,  e si conclude con Leningrado, dedicata all’ultimo progetto incompiuto. Un’ulteriore sezione, riepilogativa di tutte le altre, posta nell’ultima sala, é “L’eredità Leone”,  quasi un testamento che il maestro lascia per gli studenti di cinema di tutto il mondo come avvenuto già per molti dei registi contemporanei, da Martin Scorsese a Steven Spielberg, da Francis Ford Coppola a Quentin.

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Ripercorrendo oggi, anche con l’aiuto offerto da questa rassegna, le regie di Sergio Leone, come riconosciuto dai maggiori critici, dobbiamo riconoscere che il loro culmine si trova nel progetto di una vita: C’era una volta in America. A questo sarebbe seguito sulla sua falsariga un altro film di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono, purtroppo, solo poche pagine scritte prima della sua scomparsa. Leone, infatti, come scrivono i curatori, non amava scrivere. Era, piuttosto, un narratore orale che sviluppava i suoi film raccontandoli agli amici, agli sceneggiatori, ai produttori, all’infinito, quasi come gli antichi cantori che hanno creato l’epica omerica. Ma ciò nonostante, il suo lascito è enorme, un’eredità creativa di cui solo oggi si comincia a comprenderne la portata.

Roma – Museo dell’Ara Pacis – Via di Ripetta n.180 fino al 3 maggio 2020, tutti i giorni con orario dalle 9,30 alle 19,30 Informazioni sul costo del biglietto d’ingresso, gratuità e riduzioni, telefoniche 060608 e sul sito www.arapacis.itwww.museiincomune.it –  www.zetema.it

Grande Fratello VIP – Parte la 20^ Edizione

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Formula e contenuti restano invariati rispetto alle precedenti edizioni; eppure nel complesso questa 20^ edizione segna alcune importanti novità. La conduzione è affidata ad un uomo: Alfonso Signorini, affiancato come opinionisti da Wanda Nara, moglie e manager del giocatore di football Mauro Icardi, e dal cantante Pupo.

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Inoltre sono state introdotte alcune novità per rendere il programma ancor più attraente, quali il penitenziario, luogo dove i concorrenti sconteranno una pena dopo la confessione delle loro colpe. “Ho posto particolare cura nella scelta del cast” dichiara Signorini. La selezione dei 19 vip partecipanti è il risultato di oltre 250 provini ai quali si affiancano quattro ex concorrenti non vip delle prime edizioni. La scelta, come affermato da Signorini, è caduta su personaggi che abbiano da raccontare “storie ed emozioni, proprio come nella vita, senza indugiare sulla lacrima e sul trash” come avvenuto in passato. Tra i vip meritano una segnalazione Rita Rusic, Antonella Elia, Adriana Volpe, Michele Cocuzza ed il cantante Pago. Un tocco di classe è offerto dalla partecipazione della scrittrice Barbara Alberti e dall’egittologo Aristide Malnati, già compagno di banco di Signorini quando entrambi frequentavano il liceo. Il programma parte l’8 gennaio seguito da una  seconda puntata venerdì 10, entrambe dedicate alla presentazione dei partecipanti, e prosegue nei giorni successivi ciascun lunedi e venerdi nelle settimane seguenti.

Umbria Jazz Winter – #27 Edizione ad Orvieto dal 28 dicembre 2019 al 1 gennaio 2020.

Donatello Urbani

Numeri di tutto rispetto per l’edizione 2019/2020 di Umbria Jazz Winter #27.  Cinque giorni di musica: da mezzogiorno alle ore piccole, novanta eventi, sette location nel centro storico di Orvieto, trenta band, più di centocinquanta musicisti, una rappresentanza di altissimo livello del jazz italiano. “Musicalmente – affermano gli organizzatori nel corso della conferenza stampa – questa rassegna musicale cerca di tenere insieme due diversi caratteri, solo apparentemente antitetici ma che, al contrario, riescono ad intrecciarsi fra loro con il risultato di dar vita ad un prodotto inimitabile”.

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Così alla proposta artistico/musicale offerta ad un pubblico di esperti e di interessati alla buona musica, si contrappone l’atmosfera festaiola caratteristica delle feste di capodanno dove l’arte delle eccellenze enogastronomiche umbre occupano una posizione di tutto rilievo. Fra le tante  rappresentazioni musicali egli interessanti momenti culturali che caratterizzeranno questa manifestazione, due in particolare meritano una grande attenzione. Il primo è il concerto Gospel che  già da vari anni si tiene nel Duomo di Orvieto al termine della Messa pomeridiana di Capodanno che testimonia, fra l’altro,  l’importanza della musica afro/americana nei programmi del festival. Il secondo come affermato dagli organizzatori: “ è la notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con i Gran Cenoni di Capodanno e i concerti di prima e dopo scoccare della mezzanotte”.Una perfetta combinazione di arte,eventi, cultura, buona enogastronomia e tanta sana allegria sono gli ingredienti che Orvieto vuole offrire dal 28 dicembre 2019 al 1 gennaio 2020 ai turisti e ai visitatori colti, raffinati e buongustai.

Maggiori notizie e prenotazioni sul sito www.umbriajazz.com

Tivoli Villa d’Este: Villae Film Festival – Primo festival cinematografico in un sito UNESCO dal 2 all’8 dicembre 2019

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Utbani

La politica intrapresa dal Ministero dei Beni Culturali  – MIBAC  –  da vari anni, purtroppo non molti, rivolta a fornire con iniziative culturali “a la page”, una visione diversa  sui beni culturali – musei, biblioteche, siti archeologici, naturalisti e quant’altro – ritenuti ingiustamente raccolte di anticaglie e di polvere, trova con questo festival cinematografico organizzato dal 2 all’8 dicembre 2019  all’interno di Villa d’Este a Tivoli un’importante conferma. Il legame fra arte cinematografica e arte in generale è da sempre molto stretto entrambe, proiezione della pellicola e location che le ospita,  adottano l’identico linguaggio, quello delle immagini capaci di suscitare meraviglia e suscitare emozioni sugli spettatori/visitatori.

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Questa interessante iniziativa, che verrà duplicata a Villa Adriana nella prossima stagione estiva, si deve al Direttore di entrambe le istituzioni, Andrea Bruciati, che ha assunto l’onore d’introdurre e presentare le pellicole in proiezione anche attraverso colloqui con i vari registi ed interpreti come avvenuto nella serata inaugurale del 2 dicembre per l’opera “Middle of Beyond” della regista Keren Cytter,  che ha condiviso la presentazione con l’attore Fabian Stumn e il critico d’arte  Antonio Grulli.

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La pellicola, coproduzione USA/Germania,  come tutte le altre in programma, ha nell’arte il tema su cui ruota l’intera trama. Il giovane berlinese trentenne, Malte Krumn, vuole essere un poeta e trovare tramite la poesia notorietà e stabilire un rapporto con i suoi concittadini che invece preferiscono rivolgersi ai social piuttosto che alla letteratura. Malte, sotto altro nome, George, tenterà la sorte altrove alla ricerca di una fama e una diversa socializzazione alle quali solo lo spettatore è chiamato a fornire una risposta facendo appello  anche alle proprie esperienze personali. La rassegna, come affermato in conferenza stampa, “prosegue nei giorni successivi con altri cinque film realizzati da registi che sono anche artisti visivi. Il connubio arte e cinema è il tema ispiratore anche dell’evento conclusivo: l’omaggio, con la proiezione di Giulietta degli Spiriti, a Federico Fellini, il grande disegnatore, prima ancora che regista, di cui ricorrerà, nel 2020, il Centenario della nascita e la cui arte ha parlato a tutto il mondo”.

Per maggiori notizie ed informazioni rivolgersi all’ Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – Villae – Piazza Trento, 5 – 00019 Tivoli (Roma) – email: va-ve@beniculturali.it – sito web:  www.villaadriana.beniculturali.it. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

 

BATTITI -rassegna internazionale di circo teatro dal 15 NOVEMBRE al 08 DICEMBRE 2019 – TEATRO FURIO CAMILLO – Roma Via Camilla, 44

Mariagrazia Fiorentino

Una festa per tutta la famiglia. Una delle più grandi rassegne di circo teatro con tantissimi artisti nazionali ed internazionali, che si alternano sulle tavole del palcoscenico, che da sette anni accoglie spettacoli di circo, danza acrobatica e danza aerea frutto dell’incontro tra le più alte tecniche circensi ed il lavoro di attore.

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La rassegna propone spettacoli di compagnie italiane ed estere, che utilizzano tecniche circensi differenti, e che raccontano una nuova realtà scenica contemporanea. Ricco il calendario degli spettacoli: la partenza è il 15 novembre alle ore 21 con C.A.B.A.R.E’. – Compagnia La Settimana Dopo – Calderone Artistico Burlesco, Anarchico, Rigorosamente Eclettico per terminare  con Opera Buffa della Compagnia Teatro Verde . La mostra d’illustrazione e racconto fotografico di Sylvie Bello, Matteo Nardone e Gaia Recchia, dedicata alla creazione dello spettacolo “Kaleido – riflessione su colore e movimento” della Compagnia Materiaviva, é la ciliegina sulla torta!

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La rassegna ospita inoltre la sezione Piccoli Battiti, dove sono proposti spettacoli di circo teatro dedicati ai più piccoli. Sempre grande spazio è dedicato all’attività di formazione, con quattro workshop di giocoleria, acrobalance, trapezio e roue cyr, tenuti rispettivamente da Caio Sorana, Compagnia Zenzero e Cannella, Cristina Geninazzi, Andrea Cerrato.

Per il calendario completo degli eventi, informazioni e prenotazioni, info@teatrofuriocamillo.com, tel. 0697616026

 

Pitigliani Kolnòa Festival- Ebraismo e Israele nel cinema dal 16 al 20 novembre 2019

Mariagrazia Fiorentino

Presentato a Roma presso il Pitigliani il 14^ Festival della cinematografia israeliana, “quattro giorni da non perdere”, 16 film, lungometraggi, serie TV e molto altro. Sono i film più nuovi usciti in Israele che portano lo spettatore ad analizzare tutto quello che succede oggi nella realtà di questo paese. Nel suo intervento Ariela Piattelli afferma: “Lo Stato di Israele è un paese giovane e il cinema va in questa direzione, da vari punti di vista, ma soprattutto è il cinema del presente.”

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Il festival inizia ilò  novembre alle ore 20,30 con The Unorthodox di Eliran Malka e chiude il 20 novembre al Pitigliani con il conferimento del Premio Emanuele Luzzati. Una segnalazione speciale per il documentario Golda, diretto da Sag Bornstein, Udi Nir e Shani Rozanes. Il documentario su Golda  Mair, unica donna che ha governato Israele, “la regina del popolo ebraico”, racconta la sua esperienza  da Primo Ministro, cinque anni turbolenti che le hanno assicurato un posto nella storia guadagnato scontando personalmente un caro prezzo. La pellicola è basata su un’intervista inedita a Golda Mair, il documentario si snoda tra testimonianze di sostenitori e oppositori e rari filmati di archivio. Un film che intende raccontare la gloriosa ma anche travagliata storia che ha caratterizzato la sua vita.

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Altro lungometraggio con uno sguardo al femminile é  Working Women di Michal Aviad, racconta la violenza fisica e psicologica a cui spesso i “potenti” sottopongono i lavoratori, nella storia di Orna che subisce avances quotidiane dal suo datore di lavoro. Tutti questi film hanno una presa di coscienza comune con atti di responsabilità per preservare concretamente l’ambiente ed offrire benefici reali alle comunità locali, valorizzandone le tradizioni e la cultura. Per la prima volta è stato istituito il premio giovani per i ragazzi dagli 11 ai 16 anni che racconteranno il Pitigliani in un minuto. Il premio è stato creato proprio sull’importanza di avvicinare i giovani alla filmografia. Tutte le proiezioni ed eventi sono ad ingresso gratuito. Consigliata la prenotazione email eventi@pitigliani.it  e al n° 327.5890801. Per l’elenco completo consultare il sito www.pitiglianikolnoafestival.it. I film sono tutti in versione originale con sottotitoli in italiano.