“La Roma dei Re – Il racconto dell’archeologia” testimonia le fasi più arcaiche della città

Mariagrazia Fiorentino

Ora sull’Esquilino risanato si può abitare e passeggiare al sole sui bastioni, dove si vedeva con raccapriccio biancheggiare di ossa la terra desolata – Orazio “Satire I.0”.

La mostra accende i riflettori sulla fase più antica della storia di Roma, illustrandone gli aspetti salienti e ricostruendo costumi, ideologie, capacità tecniche, contatti con ambiti culturali diversi e trasformazioni sociali delle comunità. Dice Isabella Damiani, curatrice della mostra: “è quello di valorizzare il nostro patrimonio quello che viene mostrato è solo la punta dell’iceberg, con questa mostra si riapre l’attenzione della storia di questo periodo”.

06. AC13162a     Necropoli dell’Esquilino: Gruppo 103 – Scatole (pisside) di bronzo, decorata a sbalzo con motivi geometrici. 775/750-730 a.C.

Il percorso espositivo – che inizia a partire dal limite cronologico più recente, il VI secolo a.C., e arriva fino al X secolo a.C. – si snoda in diverse sezioni: Santuari e palazzi nella Roma regia, con reperti provenienti dall’area sacra di Sant’Omobono nel Foro Boario presso l’antico approdo sul Tevere; I riti sepolcrali a Roma tra il 1000 e il 500 a.C., con corredi tombali dalle aree successivamente occupate dai Fori di Cesare e di Augusto e dal Foro Romano; L’abitato più antico: la prima Roma, con il plastico di Roma arcaica per un viaggio a ritroso nel tempo dalla Roma di oggi a quella delle origini; Scambi e commerci tra Età del Bronzo ed Età Orientalizzante, con testimonianze provenienti in massima parte dalla necropoli dell’Esquilino, uno dei complessi più importanti della Roma arcaica.

03. AC12283a                            Necropoli dell’Esquilino: Tomba 85. Fibula di bronzo con arco decorato con 3 uccellini. 800/730 a.C.

Oggetti di lusso e di prestigio, e corredi funerari “confusi”, a testimonianza di quella che poteva essere la ricchezza originaria della necropoli. Reperti archeologici sorprendenti che parlano al cuore per il loro vissuto e creano suggestioni per la loro bellezza e modernità. Sarà possibile al visitatore toccare con mano alcune riproduzioni degli oggetti esposti e prendere così conoscenza delle tecniche di lavorazione.

Tiziana                                                                              Foto Courtesy Tiziana Mercurio

Roma, Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli e Area del Tempio di Giove di Palazzo dei Conservatori. Piazza del Campidoglio 1  dal 27 luglio 2018  al 27 gennaio 2019, orario tutti i giorni 9.30-19.30;  la biglietteria chiude un’ora prima. Giorni di chiusura:  25 dicembre, 1 gennaio. Biglietti € 15.00 biglietto integrato Mostra + Museo intero per i non residenti a Roma; € 13.00 biglietto integrato Mostra + Museo ridotto per i non residenti a Roma; € 13.00 biglietto integrato Mostra + Museo intero per i residenti a Roma; € 11.00 biglietto integrato Mostra + Museo ridotto per i residenti a Roma. € 2,00 sul biglietto gratuito, ad esclusione dei biglietti per scuole elementari e medie inferiori, bambini da 0 a 6 anni e portatori di handicap. Acquistando la MIC Card, al costo di € 5.00, ingresso illimitato per 12 mesi ai Musei Civici per chi risiede o studia a Roma

Terrazza Termini: è un’orchestra tutta italiana che accompagna ogni giornata, un teatro all’aperto dove vanno in scena le migliori specialità del nostro paese

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Si attendeva il completamento della Terrazza Termini da quando due anni fa,  il 28 giugno 2016, avevamo assistito all’inaugurazione del primo tratto. Già allora avevamo intravisto questo progetto come l’anello mancante per avere anche noi nella capitale d’Italia una stazione ferroviaria che tenesse il passo  ed il confronto con le altre capitali europee.  Ancora un anno di attesa e poi anche l’ampio parcheggio con una capacità di ricovero di ben 1.400 auto sarà ultimato e l’intera opera potrà dirsi conclusa felicemente.

20180719_090304

Questi  nuovi 3mila metri quadrati destinati , che si aggiungono ai precedenti 2.800 inaugurati nel 2016,  sono destinati ad ospitare spazi commerciali, servizi di accoglienza, sedute, tavoli, wi-fi free e una proposta gourmet fra le più complete atta a soddisfare le esigenze non solo dei viaggiatori ma anche della popolazione residente. Per la realizzazione di questo nuovo spazio si è reso necessario un investimento economico complessivo di circa 32 milioni di euro di cui 25,6 milioni di euro finanziati da fondi pubblici autorizzati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE); 6,4 milioni di euro a carico di Grandi Stazioni Rail. La “Terrazza Termini”, costruita in vetro e acciaio, è raggiungibile dalla cosiddetta Galleria gommata, accessibile da via Giolitti, via Marsala e Piazza dei Cinquecento. È collegata con gli spazi di stazione da otto ascensori, di cui quattro panoramici, quattro scale mobili e due gruppi di scale fisse che la collegano ai binari, alla metropolitana e alla Galleria gommata, da cui è possibile raggiungere direttamente le zone sosta di taxi e autobus. La struttura è inoltre dotata di impianti audio e video di ultima generazione per l’informazione ai viaggiatori e sistemi anti-incendio all’avanguardia. Per garantire elevati livelli di sicurezza è anche presente un sistema di videosorveglianza con 44 nuove telecamere ad alta definizione. Il sistema è collegato con la sala operativa della Polizia Ferroviaria e con la “control room” di Grandi Stazioni Rail.

20180719_09062920180719_111150

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pastry & Food Experience Rinaldini                                                            L’angolo della Norcineria Mancini con la porchetta di Ariccia

Il tutto è stato pensato in funzione del viaggiatore, sia in partenza che in arrivo, senza disdegnare il residente in città, sia romano che turista di passaggio, dove qui può trovare un punto di socializzazione o di relax. L’atmosfera che si respira è oltremodo accogliente e cosa assolutamente da non disprezzare è accompagnata da proposte enogastronomiche altrettanto attraenti. In questi nuovi 3/mila metri quadrati è possibile trovare  eccellenze e nomi famosi. I nuovi sei ristoranti aperti in quest’area accolgono marchi della ristorazione noti a livello nazionale ed internazionale. Per  Rinaldini  la “Pasticceria è gioia”, con i suoi noti MacaRal. La novità dell’estate è “hydRah”, acque rinfrescanti e detox con frutta fresca, disponibili in comode bottigliette pronte da bere, un vero elisir di vitalità per chi è sempre in viaggio. L’obbiettivo è quello di soddisfare i gusti, spesso differenti, delle persone collegando la pasticceria alla moda, la tradizione al futuro, il cibo alle sensazioni.  Come scrisse il grande Carlo Goldoni “viva la cioccolata e colui che l’ha inventata”.

20180719_10591420180719_110720

 

 

 

 

 

 

 

Pasticceria siciliana                                                                                                                     Il dischetto messo a punto da Bottega Portici

Altro esercizio sorprendente é la Bottega Portici che “per la prima volta esce fuori dai confini dell’Emilia Romagna scegliendo la Stazione Termini di Roma”, come ha dichiarato Bacchi Reggiani che conclude affermando: “questa non poteva non omaggiare la città eterna con alcune delle tradizioni romane che diventeranno proposte di pasta del giorno. Questa apertura precede quelle di Franciacorta e Milano che arriveranno subito dopo l’estate.“ Una formula semplice ed innovativa è stata messa in piedi per l’occorrenza da Bottega Portici a tutto vantaggio del viaggiatore che spesso a poco tempo disponibile per consumare un pasto in condizioni di confort migliori di quelle offerte all’interno del treno.

20180719_091413

Protagonisti indiscussi: tortellini, tortelloni, tagliatelle alla bolognese e molto altro che saranno piacevoli compagni di viaggio, gustose attese, sorprendenti arrivi, ma anche bontà da regalare o portare a casa per prepararle a proprio piacimento.  Il cliente dopo il pagamento riceve un dischetto in cui viene caricato l’ordine che nell’arco di pochi minuti s’illumina per avvertire che il pasto scelto è pronto. Al cliente la scelta di gustarlo all’interno della Bottega o in qualsiasi altro luogo grazie alla comoda “cup” e alle posate completamente compostabili, perfette per il “take away”. Specialità romane per eccellenza sono offerte dalla nota norcineria Mancini di Ariccia che con i suoi 130 anni di storia propone l’originale ricetta a marchio IGP, della famosa porchetta di Ariccia che risale alla tradizione contadina fatta con ingredienti semplici e naturali. Inoltre è offerta la possibilità di acquisti a portar via “take away” con le confezioni sotto vuoto che consentono di trasferire in famiglia, una volta rientrati a casa, un sapore tipico romano.

20180719_10154520180719_101353

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per gli amanti di gusti e sapori esotici non c’è che da scegliere fra un dolce tipico della Sicilia: il famoso “cannolo”,  oppure andare dall’altra parte del mondo con il “Sushi Daily”, il brand di proprietà dell’azienda Kelly Deli che sta rivoluzionando il modo di concepire e gustare le specialità della cucina giapponese con un concept innovativo di Sushi Kiosk , aperto dalle 7,00 alle 23,00, con prodotti freschissimi di prima qualità nella duplice opzione take away o consumo al tavolo. Molte altre sono le novità che sorprenderanno i visitatori di questa “Terrazza Termini delle Meraviglie”.

Recanati città della cultura

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Malgrado i buoni risultati ottenuti in questi ultimi anni, affidare alla cultura lo sviluppo socioeconomico di una cittadina di periferia può rappresentare ancor oggi una scommessa come nel caso messo in piedi dalla città di Recanati (AN) che può vantare di aver dato i natali a due importanti figure della cultura nazionale: il poeta Giacomo Leopardi ed il tenore lirico Beniamino Gigli. 20180720_163003

20180720_153528

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il poeta Giacomo Leopardi                                                                                                                                          Il tenore Beniamino Gigli

In questa politica si sono mossi gli amministratori comunali di Recanati  provvedendo prima al restauro del monumento funebre di Beniamino Gigli, che ha rappresentato vanto e gloria per l’Italia negli anni 1939/45, e renderlo successivamente meta ed attrazione turistica per gli estimatori presenti in molte parti del mondo. Tiene ad affermare il nipote, omonimo del più famoso nonno, nel corso di una breve cerimonia al termine dei lavori di manutenzione e restauro: “Dopo anni di diatribe in cui la tomba versava in pessime condizioni per le infiltrazioni di acqua che avevano danneggiato la struttura e gli affreschi all’interno, finalmente l’amministrazione comunale ha restituito alla cittadinanza e al mondo il monumento funebre della famiglia ideato e realizzato dal fratello di Gigli, Catervo. Fu lo stesso Beniamino che intorno al 1930 commissionò l’opera al fratello per dare degna sepoltura ai loro genitori. Catervo Gigli, che si era diplomato in Belle Arti a Roma, trasse l’ispirazione dall’arte egizia per far edificare il Mausoleo Funebre. Il monumento ha infatti una forma piramidale a base quadrata ed è interamente realizzato in conci di travertino. Le spoglie dell’artista sono conservate nel sarcofago marmoreo posto di fronte all’ingresso. L’interno è completamente dipinto a tempera a secco dal maestro recanatese Arturo Politi su cartoni del maestro Biagio Biagetti e all’esterno, ai lati del portale, due statue bronzee, realizzate dallo stesso Catervo, raffigurano le virtù teologali: Fede (donna che porta la croce) e Carità (donna con bambino)”.

20180720_12360920180720_121758

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La terza virtù teologale: la Speranza, è presente all’interno del monumento ai piedi del Cristo Risorto che come scritto (in lingua latina) testimonia a tutti i suoi fedeli la speranza della resurrezione dai morti e la vita eterna. Aprire questo monumento ai turisti è nei programmai dell’amministrazione comunale che per bocca dell’Assessore Comunale alla Cultura ne garantisce la fruibilità negli orari di normale apertura del cimitero (vedi quanto riferito dettagliatamente a fondo pagina). Da qui inizia un vero percorso culturale denominato “Quattro passi con Beniamino Gigli” che conduce i turisti a scoprire i luoghi percorsi nei primi anni della sua formazione artistica, nella Cattedrale cittadina dove era prezioso componente della Schola Cantorum, oppure nei luoghi dove anche dopo i numerosi successi era solito ritornare per salutare gli amici e spesso esaudiva con piacere le loro richieste di: “Cantaci qualcosa Beniami”.  Una vera full immersion sulle memorie ed i successi ottenuti da Gigli in vita si trova nel museo appositamente allestito in uno storico palazzo cittadino. Qui non si rivive solo la vita artistica di uno dei maggiori rappresentati italiani, bensì questa è una bella occasione per gettare uno sguardo importante sulla vita culturale della nostra nazione nel periodo compreso fra la due guerre mondiali quando l’Italia era per tutti l’indiscusso punto di riferimento del “bel canto”.

20180720_16391220180720_173310

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A tutto questo si accompagna un intenso programma culturale, per un pubblico vasto ma esigente e curioso proteso a soddisfare una pluralità d’interessi e di desideri verso la musica, verso la conoscenza, lavorando per mantenere sempre alto il livello delle proposte e rivolgendo l’attenzione sia per i maestri consacrati, sia per i talenti emergenti. Punti di forza di questo programma sono vari percorsi organizzati, assistiti culturalmente e accompagnati dalle più significative interpretazioni di Beniamino Gigli, tutti all’interno del centro abitato, un vero gioiello architettonico che conserva ancora quasi intatte presenze di epoca rinascimentale. A Giacomo Leopardi sono riservati altri due percorsi: il primo attraverso  il “natio borgo selvaggio” che a distanza di due secoli dalla presenza del poeta ha lasciato intatte le testimonianze architettoniche modificando di pari passo quelle sociali e di relazione in particolare con i visitatori, come richiesto dalle attuali buone regole di ospitalità.

20180720_17525120180720_180014

 

 

 

 

 

 

 

Il chiostro del covento delle Suore Clarisse                                Il panprama “Infinito” visibile dal giardino del convento delle Suore Clarisse

La seconda iniziativa leopardiana,curata dall’Ufficio Iat.Tipico.tps, che in date ben definite nei mesi da giugno a settembre, prevede un nutrito numero di visite guidate nel Convento delle Suore Clarisse facendo rivivere ambiente ed atmosfera identiche a quelle che suggerirono al poeta il componimento “L’Infinito”. E’ questo un raffinato incontro con la poesia leopardiana che conserva intatti tutti quei valori culturali ed etici che hanno per gli uomini validità ed importanza senza tempo.

20180720_15093020180720_152305

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lorenzo Lotto, pittore rinascimentale che ha trascorso vari periodi della sua vita a Recanati, è il protagonista di un altro percorso culturale che ha nel museo civico il suo centro animatore. Lotto vive a Recanati il periodo più ricco e florido della sua attività artistica ed in questa città, tanto per committenti religiosi quanto laici,  lasciando opere di notevole interesse artistico quali L’Annunciazione dove i vecchi canoni artistici e teologici vengono ribaltati ed integrati con altri di nuova concezione teorica, oppure il polittico di San Domenico una delle pale d’altare giunte fortunatamente fino a noi, quasi integre. Inoltre nel museo cittadino sono ospitate mostre ed iniziative culturali temporanee come in questi giorni dove, in apposita ala del complesso della Villa Colloredo Mels, è possibile visitare, fino al prossimo 30 settembre, un’interessante mostra sulle opere di Marc Schagall.

20180720_16090520180720_142323

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chiesa di San Domenico vista da P.za Leopardi –                  Tre vini tipici del territorio: Uno spumante metodo classico – Un bianco fermo prodotto, voce popolare, da vitigno verdicchio trasferito a sud dal territorio originario – Un rosè spumante prodotto con uve “Vernaccia di Serrapetrona” lasciate in fermentazione per tre anni in lieviti.

Le marche sono il regno della pace e del silenzio, con i suoi paesaggi collinari, verdi ed incontaminati, una terra mistica, dove racchiudersi in preghiera e cercare la pace dell’anima. Scriveva Italo Calvino: “Ogni formaggio aspetta il suo cliente, si atteggia in modo da trarlo….in un arrendevole abbandono”. Il vino è viaggio, il vino è arte: “…e perché meno ammiri la parola, guarda il calor del sol che si fa vino, giunto all’amor che nella vite cola” (Dante – Purgatorio, canto XV).

Recanati (AN)- Orario di apertura del cimitero: dal 1 maggio al 1 settembre, dalle 7 alle 19-  dal 1 ottobre al 30 aprile successivo dalle 8 alle 17,30. Informazioni e notizie sui calendari delle manifestazioni ed attività culturali, inclusi i relativi costi di partecipazione, si possono avere  tel.  +39.071981471 – per e.mail recanati@sistemamuseo.it –oppure sui siti www.infinitorecanati.itwww.italytolive.it

 

Musicology – Un nuovo lifestyle per entrare nel mondo della mixology San Pellegrino

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Cocktail ed estate sono un’accoppiata vincente.  Un ottimo abbinamento è proposto dalla San Pellegrino con alla base i quattro prodotti di punta di questa nota marca di bibite: Limonata, Aranciata amara, Acqua brillante e Perrier.                    dav

Il progetto musicology, a sostegno di questa iniziativa, prevede quattro eventi da tenersi in quattro diverse località, l’ultimo della serie il 25 luglio p.v., dove verranno proposti quattro diversi cockteil: Bixio con Campari Bitter, Gin e Aranciata Amara; Pretty Neat con Jak Daniel’s, Triple Sec, Limone e Limonata; Lizzy the First con Mojito, Passion Fruit e Perrier; Jaipu con Gin, Cardamomo e Acqua Brillante. In alternativa e abbinati nella stessa serata sono stati previsti: Twentysix con Vodka, Cranberry e Aranciata Amara; Mungo con Mezcal, Lime, Mango e Limonata; Diego Duran con Tequila, Lime, Pompelmo e Perrier; Quing con Vodka, Lime, Lychees e Acqua Brillante.

IMG_20180718_203705

L’incontro romano che ha avuto per protagonista l’Aranciata Amara, si è tenuto il 18 luglio scorso al The Sanrtuary in Via delle Terme di Traiano ed ha ottenuto un ottimo riscontro da parte del numeroso pubblico presente in questo hub creativo full service fra i più noti e innovativi presenti nella nostra città.

Info: info@piublusolutions.it, tel. 06.58300106 – #musicology

Bric – a – brac “The Jamble of Growth” – Artisti contemporanei di paesi emergenti in mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Lo sviluppo economico e quello artistico non sempre vanno di pari passo. Ciascuno per nostra fortuna percorre la propria strada anche se, molto spesso, entrambi si lanciano sui rispettivi operati sguardi non sempre amichevoli. Le finalità che si sono poste i dirigenti del Today Art Museum di Pechino nell’organizzare  questa mostra dal significativo titolo “Bric a brac – The Jamble of Growth”, giunta in Italia alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, sono state proprio quelle di mettere in risalto gli sguardi degli artisti  sulle molteplici manifestazioni di sviluppo, non solo economico, presenti nelle società dei paesi così detti emergenti. Gli interventi dei due curatori Gerardo Mosquera e  Huang Du, provenienti da paesi agli antipodi, rispettivamente Cuba e Cina, due contesti culturali e geografici molto diversi, hanno posto in evidenza come entrambi condividono una scommessa comune sulle possibilità di lettura del presente da parte di un insieme di visioni apparentemente distanti tra loro.

20180716_121757                                                                Jiri Kolàr: “Il mondo delle comunicazioni” – 1962/1972

Questa mostra è il risultato di una collaborazione tra la Galleria Nazionale e il  Today Art Museum di Pechino, un museo privato non-profit, risultato di un impegno  nella creazione di fruttuosi legami con istituzioni culturali su scala internazionale. La mostra esplora il processo delle trasformazioni economiche, sociali e culturali globali innescato dal boom delle economie di mercato emergenti analizzando i vari modi in cui l’arte ha partecipato ad alcune di queste transizioni o ha reagito a esse, nonché i loro effetti sulla cultura, la società e l’individuo.

20180716_122443                                                             Lu Lei: “Pretending Egomania” – 2015. Today Art Museum, Pechino.

Il titolo della mostra è la prima chiave interpretativa: multilingue e tripartito, analizza e cerca di tradurre il contesto contradditorio in cui viviamo. Giocando sull’espressione francese “bric-à-brac”, accostamento eterogeneo e disordinato di piccoli elementi decorativi, il progetto espositivo mette a fuoco la crescita caotica e conflittuale – “The Jumble of Growth” – dei Paesi dalle economie emergenti, in particolare quella dei Paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina e ora anche Sudafrica), l’acronimo coniato nel 2001 dall’economista Jim O’Neill.

20180716_121715

Tian Longyu: “A….O! – A….O!”, 2014. L’opera s’ispira ad un proverbio cinese: La tigre mangia di tutto. Cosa succede se mangia qualcosa più grande di lei, come nel caso di un elefante?. Il messaggio é oltremodo esplicito.

Scrivono i curatori: “L’obiettivo è quello di esplorare l’espressione artistica di diversi modelli di sviluppo economico attraverso opere che riflettono le conseguenze sociali e individuali del progresso, visto in particolare con la lente della globalizzazione. La complessità dei fenomeni socioeconomici invita a riflettere sullo stato attuale del pianeta e sull’alternativa, come indica il titolo cinese “另一种选择”, che i paesi con un forte sviluppo economico, bilanciando in parte gli equilibri di potere del pianeta, rappresentano oggi su scala globale”. Il percorso espositivo vuole esaminare, infatti, le varie forme in cui l’arte prende parte o reagisce alle trasformazioni che la globalizzazione trascina vorticosamente con sé. Il loro sguardo introspettivo è orientato alle questioni che la complessità della nostra epoca solleva, ai contrasti vibranti e agli elementi sorprendenti, ma anche all’eredità della tradizione sullo sfondo, per restituire risposte dal taglio critico e provocatorio.

20180716_123819                                                                 Fernando Sàanchez Castillo: “Terracotta Army”. 2016

La circa cinquanta opere realizzate da 34 artisti che hanno scelto di dare voce alla propria intuizione del mondo e della società, si avvalgono, attraverso nuovi linguaggi, di video, installazioni e della fotografia, senza trascurare l’uso di materiali insoliti, per rendere attuale e di grande impatto visivo il loro linguaggio. Artisti provenienti dalla Cina e dai paesi BRICS sono in dialogo con altri di diverse provenienze internazionali. La realtà globalizzata e post-industriale che caratterizza la Cina e gli altri paesi ad economia in rapido sviluppo è lo spazio in cui la cultura e l’espressione artistica stanno oggi dando voce al proprio post-moderno.

Roma: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea viale delle Belle Arti 131, fino al 14 ottobre 2018. Ingresso disabili  Via Gramsci 71. Orari di apertura dal martedì alla domenica:  8.30 –19.30. Costo del biglietto d’ingresso intero: €.10,00 – ridotto €.5,00. Informazioni tel. + 39. 06.32298221- sito web www.lagallerianazionale.com

RISONANZA CINESE: Esposizione Itinerante Internazionale di Pittura a olio cinese

Testo Pierfrancesco Fedi – Foto Donatello Urbani

Il Complesso del Vittoriano di Roma nell’Ala Brasini ospita dal 19 luglio, e fino al 9 settembre, un’interessante, quanto importante, mostra: “Risonanza Cinese: Esposizione Itinerante Internazionale di Pittura a olio cinese”, la quale ha già toccato città come Parigi (Palais Brongniart) e Hangzhou (Accademia di Belle Arti), riscuotendo consensi e attenzione.

20180718_121648Intervento del Direttore dell’Istituto di Pittura ad olio dell’Accademia Nazionale Cinese di Pittura con alla sua destra i curatori Nicolina Bianchi e Zhan Jianjun

Si tratta di una mostra particolare, nell’ambito della pittura contemporanea cinese, in quanto come già si comprende dal titolo è una mostra incentrata sulla tecnica della pittura a olio utilizzata da un nutrito gruppo di pittori cinesi (ben 62 con più di 150 opere esposte); non si tratta perciò di un’esposizione sulla produzione pittorica attuale, o dell’ultimo ventennio nella Repubblica Popolare, ma affronta esclusivamente l’uso di questa tecnica di esecuzione, che è arrivata dall’Occidente in Cina e conta ormai un secolo di storia e di esperienze nel territorio cinese.

20180718_124126                                             Xu Jiang: “Campo di girasoli in dodici scenari – Il levarsi del vento autunnale

La tradizione pittorica cinese è rappresentata da uno straordinario patrimonio di dipinti i cui più antichi esempi sopravvissuti precedono la fondazione dell’Impero nel 221 a. C. da parte di Qin Shi Huangdi, primo imperatore della Cina, riunificata dopo secoli di divisione e di lotte fra diversi regni. La pittura cinese si è espressa nel corso dei secoli nei rotoli (orizzontali e verticali), eseguiti principalmente ad inchiostro su seta o su carta, oppure nei dipinti parietali all’interno di importanti e sontuosi complessi tombali o anche nelle pitture religiose per le strutture buddhiste e taoiste. A partire dal XX secolo attecchisce in Cina anche l’uso della tecnica della pittura ad olio, attraverso la mediazione occidentale, con grandi pittori cinesi che si recarono a studiare in Europa, ma anche in Giappone, per conoscere e impratichirsi di questa “tecnica”, estranea alla tradizione cinese e orientale in genere.

20180718_124255                                                Quan Shanshi: “Ayigul, giovane donna tagika splendidamente agghindata

L’esito di questo impegno è ben evidenziato da questa mostra che si concentra esclusivamente sulla produzione e sugli esponenti principali degli ultimi trent’anni all’incirca, in cui sono comunque presenti più generazioni, dai “maestri”, eredi dei grandi pittori del XX secolo che si cimentarono nei dipinti a olio e hanno consegnato capolavori proprio in questo ambito, agli artisti più giovani, in un panorama caleidoscopico delle ricerche e delle molteplici tendenze.

20180718_125650                                                                                                 Dai Shihe: “Pastorale”

Curatori della mostra, in un sinergico incontro tra Cina e Italia, sono Nicolina Bianchi, Claudio Strinati e Zhang Zuying che, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, hanno cercato di evidenziare quel complesso e articolato legame che contraddistingue il rapporto tra la Cina e l’Occidente nel corso del tempo e che si concretizza nell’adesione a questa tecnica da parte di artisti che coprono diverse generazioni. Nel catalogo sono poi presenti una breve presentazione di Zhan Jianjun e un contributo di Shao Dazhen.

20180718_123923                                                                                               Lou Zhongli: “Soffione”

Le opere, molte di dimensioni considerevoli, sono inserite in tre grandi sezioni tematiche: Il significato della vita; il pensiero umanistico; la terra dell’anima. Ma il visitatore può seguire altre tracce nei diversi percorsi, soffermandosi ad esempio sulle innumerevoli possibilità offerte dalla tecnica ad olio, usata tanto per raggiungere risultati di iperrealismo, quanto per suggerire le tipiche modalità compositive della pittura tradizionale ad inchiostro, ma anche utilizzando evidenti e ben definiti colpi di spatola o effetti di scomposizione e ricomposizione delle fonti luminose. Immagini figurative legate alle rappresentazioni delle numerose minoranze etniche convivono felicemente con immagine astratte, paesaggi e ritratti si alternano e dialogano tra loro, in modo che ciascun fruitore possa ritrovarsi in consonanza con i pittori a lui più congeniali, nel riverbero generale dell’armonioso “soffio vitale” che anima, più che ciascuna delle singole opere, il generale complesso di questa esperienza visiva.

20180718_121439                                                                             Zhan Jianjun: “Pini sui monti innevati”

La mostra non rappresenta tanto l’incontro fra la tradizione orientale e la tecnica occidentale; a questo punto, con un secolo di storia e di esperienze ampiamente vissute ed elaborate, essa si pone come testimonianza di uno dei tanti modi con i quali si può cogliere l’estro creativo che pervade i diversi artisti, ormai eredi anche di questa forma, tecnica ed espressiva allo stesso tempo, come ha ben evidenziato Zhang Zuying con cui abbiamo colloquiato di fronte al suo Autoritratto, ricordando il suo Maestro, uno di quei grandi del XX secolo che più volte sono stati evocati, Liu Haisu (1896-1994).20180718_130035_001                                                                             Wang Yidong: “Il sole mi segue ovunque”

Sono disponibili i cataloghi in due diverse vesti tipografiche una ridotta ed una ampliata con apporti scientifici di specialisti e dei curatori,  sia cinesi che italiani, entrambe con un ampio corredo di riproduzioni fotografiche a colori.

20180718_125311                                                                                    Zhang Zuying: “Antica Via-Tempo”

Roma – Complesso del Vittoriano – Via San Pietro in Carcere (Ala Brasini) fino al 9 settembre 2018 tutti i giorni dalle ore 9,30 alle 19,30. Biglietto d’ingresso intero €.5,00.  Informazioni tel. +39.06.8715111 – sito web www.ilvittoriano.com

FARA MUSIC FESTIVAL – La musica jazz anima l’estate della Sabina con le sue note.

Donatello Urbani

Da dodici anni Fara in Sabina (Rieti) propone ai suoi turisti estivi una pausa musicale da abbinare al soggiorno che comunque conserva nella lussureggiante bellezza di una natura , silenziosa e incontaminata lontana dalle correnti di traffico, la sua caratteristica fondamentale.  A tutto questo si aggiunge  una sana quanto saporita enogastronomia, grazie al miglior olio extravergine di oliva esistente al mondo.

800px-ItalyFaraSabinaPalazzoOrsini                                                                                         Fara in  Sabina (RI) – Palazzo Orsini.

Significative in proposito le parole dell’Assessore Paola Trambusti che nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento ha dichiarato: “Il turista che sceglie per le proprie vacanze la nostra cittadina, non solo nei mesi estivi, ha scelto di allontanarsi dal turismo di massa mordi e fuggi preferendo trascorrere da noi una vacanza improntata alla salubrità,  al relax e alla cultura senza disdegnare la nostra semplice quanto saporita enogastronomia. I concerti proposti in questo Festival, tutti con ingresso gratuito, sono abbinati ad iniziative culturali quali visite guidate alle sedi dei più significativi monumenti culturali cittadini dal Museo del Silenzio all’interno di un Monastero di Clausura delle Clarisse, al Museo Archeologico che conserva prestigiosi reperti della civiltà sabina provenienti dagli scavi effettuati in  siti prestigiosi quali la città di Cures o Trebula Mutuesca.

800px-ItalyFaraSabinaConventoClarisse2                                                                           Fara in Sabina: Ingresso al Monastero delle Clarisse

Caratteristica di questa dodicesima edizione è averla abbinata alla rassegna “Borghi Swing” , manifestazione promossa dal Ministero dei Beni Culturali – Mibact – fra i sette borghi più musicali d’Italia, della quale Fara Sabina ne fa parte grazie proprio all’organizzazione di questo Festival. Inoltre, come per le precedenti edizioni, anche questa avrà una “Summer School” con corsi di specializzazione per giovani musicisti  e un riferimento con la cultura musicale di una nazione europea che per l’edizione 2019 sarà l’Austria. Spetta di diritto al direttore artistico Enrico Moccia presentare il cartellone dell’intera rassegna musicale che include: “ Il Fara Music Festival, 23/29 Luglio, XI Edizione. Tutti i concerti hanno  inizio alle ore 21:30, con ingresso gratuito, nel Piazzale Roma, parco antistante la pineta di Fara in Sabina, nei giorni:

23/07: GV3 Giuseppe Vitale Trio feat. Cutello Bros – Giuseppe Vitale (piano), Stefano Zambon (contrabbasso), Edoardo Battaglia (batteria).  Special guest Matteo Cutello (tromba) e Giovanni Cutello (sax);

24/07: George Garzone/Leo Genovese Quintet – George Garzone (sax) Leo Genovese (pianoforte) Daniele Germani (sassofoni), Stefano Battaglia (contrabbasso) e Juan Chiavassa (batteria);

20180615_120652                                                                                                Il maestro Gegè Telesforo

25/07: Gegè Telesforo Quartet – Gegè Telesforo (voce), Dario Deidda (basso), Stefano Costanzo (batteria) Marco De Gennaro (pianoforte).

26/07: Tomasz Chyła Quintet – Tomasz Chyła (violino), Piotr Chęcki (sassofono), Szymon Burnos (piano ed elettronica), Krzysztof Słomkowski (contrabbasso), Sławek Koryzno (batteria).

27/07: Quantum Trio – Michal Jan Ciesielski (sax), Kamil Zawislak (piano) e Luis Mora Matus (batteria).

28/07: Mike Moreno Quartet – Mike Moreno (chitarra elettrica), Kendrick Scott (batteria), Matt Brewer (basso) e Aaron Parks (pianoforte).

29/07: Aaron Parks Trio – Aaron Parks (pianoforte), Matt Brewer (contrabbasso), Kendrick Scott (batteria).

In parallelo ai concerti principali si terrà la rassegna “Borghi Swing” che si svilupperà all’interno del Borgo di Fara in Sabina con set interamente acustici per un ritorno alle origini quando ancora l’ascolto non prevedeva amplificazioni. Un vero e proprio salto nel passato ma con uno sguardo verso il futuro per promuovere un territorio che da anni ormai ha aperto le porte al jazz e alla cultura. Tre le location di Fara all’interno delle quali si avvicenderanno gruppi jazz italiani under 35: la chiesa di Santa Chiara, costruita nel 1643, il Museo del Silenzio del Monastero delle Clarisse, del 1673. I concerti in programma avranno il seguente calendario:

28/07 – ore 18:15 – Ermanno Novali Piano Solo – Chiesa di Santa Chiara. A seguire alle  ore 19:30  Zadeno Trio – Monastero delle Clarisse;

29/07 – ore 11:15 – Cocoon -Chiesa di Santa Chiara  e alle ore 12:30 – PS3 (Pietro Santangelo Trio)  – Monastero delle Clarisse. A seguire alle ore 18:15 – Sidewalk Cat Quintet – Chiesa di Santa Chiara e alle ore 19:30 – Zarrinchang Trio – Monastero delle Clarisse”.

Maggiori notizie ed informazioni sul sito www.faramusic.it

RomAfrica Film Festival 2018 alla Casa del Cinema dal 18 al 22 Luglio

Redazione

Un festival che presenta i colori, gli umori e la vita, in tutti i suoi molteplici aspetti, di un continente che spesso occupa le nostre cronache con vicende di tutt’altro  contenuto. Questo festival sarà una buona occasione per aprirsi verso un continente dai molteplici aspetti di quali in gran parte restano da scoprire, inoltre, sarà anche la buona occasione per ricordare il centenario della nascita di Nelson Mandela.   Importante è anche  il contenuto culturale di queste proiezioni, tutte con ingresso gratuito, offerto agli spettatori.

Loc-RAFF-2018-2-v9

Di seguito il programma dell’intera rassegna:

18 luglio: presso il WeGil, a Largo Ascianghi 5 in Trastevere. Alle ore 20:30: “Penalty” (Italia, 2016, 15 min, in it.). Regia: Aldo Iuliano WeGil, Trastevere (solo su invito). A seguire “Atto di difesa“ (Biografico, Sudafrica / Paesi Bassi, 2017, 121 min, dialoghi originali con. sott. it.) Regia: Jean van de Velde WeGil, Trastevere (solo su invito);

19 luglio: alla Casa del Cinema, a Largo Marcello Mastroianni 1 in Villa Borghese. Alle ore 16:00 si terrà una Tavola rotonda sul tema “La nuova cooperazione allo sviluppo”. A seguire alle ore 18:00Penalty” (Italia, 2016, 15 min, in it.). Regia: Aldo Iuliano Sala Deluxe e, in successione “Il console italiano” (Drammatico, Italia / Sudafrica, 2012, 90 min, in it.) Regia: Antonio Falduto Sala Deluxe. Introducono la proiezione  il regista e l’attrice Giuliana De Sio;

20 luglio: alla Casa del Cinema, a Largo Marcello Mastroianni 1 in Villa Borghese. Alle ore 15:00The Recce” (Azione, Sudafrica, 2017, 155 min, v. o. sott. it.) Regia: Johannes Ferdinand Van Zyl Sala Deluxe. Alle ore 17:00Against All Odds” (Italia, 2018, 29 min, v. o. sott. it.) Regia: Charity Resian e Andrea Iannetta Sala Deluxe. A seguireToo much stress from my heart” (Italia / Marocco, 2016, 60 min, v. o. sott. it.) Regia: Ludovica Lirosi Sala Deluxe. Introduce la regista Ludovica Lirosi. Alle ore 19:00Myself When I’m Rea”l (Usa, 2017, 13 min, v. o. sott. it.) Regia: Nefertite Nguvu Sala Deluxe. A seguireThis Is Congo” (Usa / R.d. Congo, 2017, 93 min, v. o. sott. it.) Regia: Daniel McCabe Sala Deluxe. Alle ore 21:00Terrain Vague” (Algeria, 2017, 14 min, v. o. sott. it.) Regia: Latifa Said Teatro all’aperto; a seguireAtto di difesa” (Biografico, Sudafrica / Paesi Bassi, 2017, 121 min, v. o. sott. it.) Regia: Jean van de Velde Teatro all’aperto

21 luglio: alla Casa del Cinema, a Largo Marcello Mastroianni 1 in Villa Borghese. Alle ore 15:00 Concorso Seconde Generazioni. Proiezioni nella sala Deluxe di  corti in concorso realizzati da artisti italiani di seconda generazione. Fuori concorso: Ambaradan di Amin Nour e Paolo Negro, L’ultima rima di Carlo Fracanzani, Appuntamento ai Marinai di Ariam Tekle e Paura dell’ignoto di Gabriel Jenkinson. Presenti Amin Nour (Ambaradam), Carlo Fracanzani e Tezeta Abraham (L’ultima rima). Alle ore 17:00 proiezione della pellicolaChmin-difir” (Tunisia, 2016, 10 min, v. o. sott. it.) Regia: Houdda Maddahi Sala Deluxe. A seguire “Il lamento del pesce rosso” (Tunisia, 2013, 8 min,  v. o. sott. it.) Regia: Oubayd Allah Ayari Sala Deluxe. A seguireEra meglio domani” (Drammatico, Tunisia, 2012, 74 min, v. o. sott. it.) Regia: Hinde Boujemaa. Sala Deluxe. Alle ore 19:00 “Sagar” (Senegal / Marocco, 2015, 12 min, v. o. sott. it. e fr.) Regia: Pape Abdoulaye Seck Sala Deluxe. A seguireMy Name Is Adil” (Drammatico, Marocco, 2016, 74 min, v. o. sott. it.) Regia: Adil Azzab, Andrea Pellizzer, Magda Rezene. Sala Deluxe. Alle ore  21:00 “Rabie Chetwy” (Egitto, 2015, 15 min, v. o. sott. it.) Regia: Mohamed Kamel Teatro all’aperto. A seguireLa bella e le bestie” (Poliziesco / Drammatico, Tunisia, 2017, 100 min,v. o. sott. it.) Regia: Kaouther Ben Hania Teatro all’aperto Introduce l’attrice Mariam Al Ferjani

22 luglio: alla Casa del Cinema, a Largo Marcello Mastroianni 1 in Villa Borghese. Alle ore 15:00Pagine nascoste” (Italia, 2017, 67 min, in it.). Regia: Sabrina Varani Sala Deluxe. A seguireTumaranké” (Italia, 2018, 15 min, v. o. sott. it.) Sala Deluxe Sarà presente Simona Coppini, una delle autrici. Alle ore 17:00Jours Intranquilles” (Algeria, 2016, 30 min, v. o. sott. it.) Regia: Latifa Said Sala Deluxe. A seguireBurkinabè Rising” (Burkina / Usa / Bulgaria, 2018, 71 min, v. o. sott. it.) Regia: Iara Lee. Sala Deluxe alle ore 19:0021 Insonnia” (Gibuti / Italia, 2017, 14 min, in it.) Regia: Kassim Yassin Saleh Sala Deluxe Introducono il regista e l’attrice Paola Lavini. A seguireSamba Traoré” (Fiction, Burkina Faso, 1992, 90 min, v. o. sott. it.) Regia: Idrissa Ouédraogo. Sala Deluxe. Alle ore 21:00 si terrà la premiazione e proiezione del corto vincitore del concorso Seconde Generazioni e a seguire la proiezione di “Idris” (Gibuti / Italia,  2017, 13 min, in it.) Regia: Kassim Yassin Saleh Teatro all’aperto Introducono il regista e l’attore Mirko Frezza. A seguireWallay” (Drammatico, Burkina / Francia / Qatar, 2017, 84 min, v. o. sott. it.) Regia: Berni Goldblat Teatro all’aperto Introduce Nolwenn Delisle (Francofilm).

Maggiori notizie ed informazioni su www.romafricafilmfest.com

Umbria Jazz 2018 con un’Edizione speciale con grandi eventi

Redazione della testata

Questa edizione giunge per la 45/esima volta a Perugia dal 13 al 22 luglio “con una edizione speciale per qualità di proposte, eterogeneità di scelte artistiche, presenza di grandi personalità del mondo della musica. È l’edizione con cui il festival intende dare concretezza al riconoscimento di manifestazione di rilevanza nazionale che l’anno scorso è stato sancito con una legge dello Stato”, come scrivono gli organizzatori dell’ omonima Fondazione. Identica alla precedenti edizioni è la la formula sia per i concerti a pagamento che si terranno nelle tre sedi principali: l’Arena Santa Giuliana, main stage dal 2003, per i grandi eventi in prima serata, preceduti da una performance nel Restaurant Stage a partire dalle 19,30; il teatro Morlacchi per i concerti jazz del pomeriggio, serali e ’round midnight; la Galleria Nazionale dell’Umbria per le performance di mezzogiorno nella Sala Podiani. Quest’anno si aggiungono anche i concerti aperitivo e quelli serali in un locale del centro storico, Umbrò, mentre ritornano le jam sessioni notturne, a partire dall’una, che si svolgono nel ristorante da Cesarino. Confermati gli appuntamenti enogastronomici a pranzo e cena alla Bottega del Vino (tutti i giorni) e a pranzo alla Taverna (solo sabato e domenica). Due, come da tradizione, le location per gli eventi gratuiti all’aperto: Piazza IV Novembre (in quarantacinque anni di storia, l’unico palco sempre presente: se si deve scegliere una immagine che racconti questa storia, è il palco in Piazza IV Novembre) e i giardini Carducci, ma tutto il centro storico di Perugia è coinvolto grazie alle due street parade quotidiane dei Funk Off. Un capitolo importante del lavoro di Umbria Jazz è la creazione di opportunità per i giovani musicisti. Naturalmente parliamo delle Clinics tenute in collaborazione con il Berklee College of Music di Boston che si svolgono a Perugia da trentatré anni e che permettono di studiare ai circa duecento iscritti (divisi in diverse classi) la musica nei suoi diversi aspetti con un metodo didattico che non ha eguali al mondo.

Quincy Jones                                                                                                           Quincy Jones

Aprirà la rassegna un’autentica leggenda della musica jazz: Quincy Jones che per l’occasione festeggia l’ottantacinquesimo compleanno nella serata inaugurale (13 luglio) all’arena Santa Giuliana.  Nei giorni successivi si alterneranno nei vari palcoscenici grandi artisti in una grande rassegna che non è solo l’esaltazione della musica, bensì presenta tutti i connotati di di un evento culturale di livello internazionale come attesta anche il concerto di chiusura del 22 luglio con melody Gardort e Gregory Porter insieme all’Umbria Jazz Orchestra.

Perugia: Fondazione Umbria Jazz – 06122 Perugia Piazza Danti, n.28 – Tel.+39.075.5732432 – e.mail info@umbriajazz.com – box office per acquisto biglietti on line www.umbriajazz.com

 

L’Acquario di Roma

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Un primato invidiabile che vanta la città di Roma è quello di possedere  un gran numero di Musei, monumenti e centri culturali: le statistiche ne contano oltre 200 con 400 monumenti d’interesse nazionale. Uno, però, la cui mancanza è particolarmente avvertita é quella dell’acquario. Dal prossimo 2019, mese previsto giugno, anche questa importante attrazione culturale si aggiungerà a quelli già esistenti pareggiando il conto con le principali città culturali sia pure con una nuova particolare variante presente al momento solo a New York City.

20180702_13095720180702_115916

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Significative in proposito le parole di  Marco Staderini, Presidente della Società Acquario di Roma:”Sarà un edutainment center senza precedenti. La prima mossa è nata 20 anni fa con l’idea di costruire un acquario. Sono occorsi 10 anni per il disbrigo di pratiche burocratiche e l’ottenimento delle licenze. Nei successivi 10 anni  si sono eseguiti i lavori. Oggi siamo in condizione di presentare ai romani e non, un luogo unico che unirà il divertimento alla magia della divulgazione hi-tech, la scoperta del mare al relax, il piacere al business e l’innovazione alla sostenibilità. Abbiamo immaginato un evento ricco di emozione ed engaging power che sfrutta le più avanzate tecnologie disponibili nel campo delle exibition e dei show-events. Così ai pesci identici a quelli presenti negli altri acquari, con una netta preferenza nella presentazione di specie proprie del Mar Mediterraneo, circa 50, se  ne aggiungono ben 27.462 tecnologici. Veri propri robot che sia  nel muoversi che nell’aspetto sono del tutto identici a quelli veri che madre natura ci mette a disposizione.  A questi robot camuffati da pesci è stata affidata, fra le altre, una funzione in più: monitorare le acque, analizzarle e riferire all’esterno lo stato di salute dell’intero acquario.  Alla realizzazione di questi robot hanno contribuito in maniera determinante vari Enti di Ricerca Nazionali, quali CNR, ENEA, INGV, in collaborazione con vari istituzioni universitarie, in particolare romane, ed il fattivo apporto sulla conoscenza del mare  da varie fondazioni ed istituzioni pubbliche e private quali la Guardia Costiera, La lega Navale, WWF, Mare Vivo e molti altri.

20180702_120116                              20180702_120159

 

 

 

 

 

 

Già all’ingresso si respira quell’aria nuova improntata alla tecnologia che caratterizza l’intera struttura. Nell’atrio, infatti, alla base della scalinata tra le colonne principali una sorprendente installazione wordfall sorprenderà il visitatore che potrà passare attraverso la cascata di gocce d’acqua senza bagnarsi: un sensore rileverà la prossimità degli utenti e comanderà alla cascata di aprirsi come un sipario. Una ulteriore possibilità d’interattività consentirà al pubblico di giocare con l’installazione e scrivere o disegnare su un display il proprio nome o altre parole e immagini che diventeranno automaticamente parole e immagini d’acqua. Un tappeto virtuale d’acqua che offre la sensazione di camminare davvero sull’acqua, condurrà gli ospiti verso il fondo della sala dove una sorprendente videoinstallazione olografica lo metterà in scena con una sequenza di autentica vita sottomarina: la proiezione farà in modo che questo mondo sottomarino sia fisicamente presente nello spazio della sala e percepibile dagli ospiti in maniera immersiva e coinvolgente.  La proiezione 3d sul pavimento gestita da sensori di movimento creerà delle micro-onde che reagiscono ai passi dei visitatori che saranno accompagnati da un suggestivo sound design che simula l’ecosistema sottomarino. Sarà presente  anche un inedito open bar: luci e proiezioni creeranno un effetto underwater e una spettacolare sirena nuoterà virtualmente attraverso una grotta sottomarina per sorprendere gli ospiti mentre sorseggiano drink e cocktail. La parola conclusiva spetta a Domenico Ricciardi, Presidente di Mare Nostrum Romae s.r.l. cogestore dell’Acquario di Roma: “Il sogno è ormai di tutti. L’acquario di Roma è di tutti i romani e sta diventando realtà”.

20180702_120020

Roma – Piazzale Umberto Terracini – EUR,  Stazione metro B Palasport – Disponibile anche un ampio parcheggio per moto e auto.