RAW _ Rome Art Week – Un’intera settimana dal 25 al 30 ottobre 2021 dedicata all’arte contemporanea

Donatello Urbani

Roma, la maggiore rappresentante a livello mondiale dell’arte antica, si apre per la sesta volta al contemporaneo. Un’apertura in grande stile come si conviene ad una regina in cerca di nuove regalità. La settimana dell’arte romana – 25/30 ottobre 2021 –  animerà la capitale con un ricco calendario di mostre personali e  collettive, open studio, performance, talk, visite guidate gratuite, eventi e appuntamenti virtuali.

RAW-2021-ULTIMA-CENA-DI-ANTONIO-TAMBURRO-SESTO-SENSO-ART-GALLERY                                                                           Antonio Tamburro: “Ultima Cena” – Sesto Senso Art Gallery

Significative in proposito le parole di Massimiliano Padovan Di Benedetto, ideatore ed organizzatore di questa manifestazione: “Il circuito di RAW rappresenta una vera e propria novità nel settore dell’arte contemporanea romana e nazionale: un evento diffuso e “orizzontale”, un sofisticato network per l’arte contemporanea che ha l’obiettivo di costruire una rete tra tutti gli operatori del settore e il pubblico. Protagonisti musei, gallerie, spazi espositivi, curatori, artisti, associazioni, fondazioni e tutti gli stakeholders dell’arte contemporanea romana, uniti in una manifestazione gratuita e democratica con lo scopo di sviluppare e sostenere la conoscenza e la diffusione dell’arte a più livelli e promuovere un nuovo turismo nella Capitale legato al contemporaneo”.

RAW-2021-KOU-GALLERY                                        KOU Gallery – Gestita da Massimiliano Padovan Di Benedetto, ideatore ed organizzare di RAW

Saranno oltre 500 le partecipazioni, così suddivise: 142 gallerie e istituzioni con sede a Roma, 339 artisti e 58 curatori che lavorano nella Capitale e che  proporranno oltre 376 eventi tra esposizioni, incontri e open studio sparsi in tutti i 35 quartieri di Roma. Tutti gli eventi in programma saranno gratuiti, comprese le visita guidate e privi di qualsiasi biglietto d’ingresso.
Tra le grandi novità della sesta edizione di RAW, l’adesione di diverse realtà internazionali, tra gallerie, istituzioni e fondazioni, che hanno scelto la cornice di Rome Art Week per presentare al pubblico la loro attività. Tra queste l’Academia Belgica, la Casa Argentina, il Forum Austriaco di Cultura, la Real Academia de España, la Temple University Rome, l’AAIE Contemporary Art Center, la Galleria Bulgaria, l’IILA – Istituto Italo Latino Americano, solo per citarne alcune. Sarà una grande occasione per vedere di prima mano la cultura e l’arte presenti in paesi diversi dal nostro oltre le conoscenze e la visione, talvolta a torto o ragione, strette e riduttive presenti in casa nostra.
Numerosi anche gli artisti stranieri chiamati ad esporre i propri lavori in occasione di RAW 2021, provenienti da 22 paesi: Israele, Brasile, San Salvador, Maryland, Sri Lanka, Francia, Grecia, Palestina, Regno Unito, Cina, Polonia, Hawaii, Russia, Montana, Nepal, Germania,Venezuela, Olanda, Siberia, Svizzera, Tailandia, Colombia.

RAW-2021-TANIA-KALIMEROVA-GALLERIA-BULGARA                                                                                                  Tania Kalimerova – Galleria Bulgara
La giornata di venerdì 29 ottobre 2021 sarà nel segno dell’apertura serale con la Gallery  Night alla quale hanno aderito numerose strutture tra gallerie, spazi polivalenti e associazioni. Oltre le mostra in programma di particolare interesse saranno gli Open Studio che Rome Art Week vuole proporre come un viaggio a 360° gradi nelle fucine dell’arte contemporanea romana: il pubblico potrà infatti immergersi da vicino nel lavoro degli artisti partecipando ai numerosi open studio presenti nel programma.

RAW-2021-OPEN-STUDIO-ALBERTO-DI-FABIO                                                                                                         Alberto Di Fabio – Open Studio
Altra preziosa occasione  sarà quella di partecipare alle decine di visite guidate gratuite sia alle mostre che agli open studio accompagnati  da specialisti  insieme a dei percorsi studiati ad hoc alla scoperta dei quartieri più caratteristici di Roma, come ad esempio Trastevere, Testaccio, Pigneto e Campo de’ Fiori. Queste visite sono a numero chiuso e obbligo di prenotazione al seguente link: https://romeartweek.com/it/visite-guidate. Numerosi anche gli eventi speciali: talks, dibattiti, presentazioni in presenza e online.
Anche per la sesta edizione, RAW dà grande spazio ai curatori, figure chiave dell’arte contemporanea. Per guidare il pubblico nel ricco programma di RAW 2021, noti critici e curatori quali Alberto Dambruoso, Alessandra Caponi, Claudio Strinati, Claudio Zambianchi, Giovanni Albanese, Greta Alberta Tirloni, Massimiliano Reggiani, Massimo Scaringella, Raffaele Quattrone forniranno il loro punto di vista sui partecipanti e sugli eventi delineando percorsi omogenei ed evidenziando le eccellenze della manifestazione. I punti di vista di RAW 2021 sono consultabili su: https://romeartweek.com/it/punti-di-vista/ .

RAW-2021-IMAGOLEGO-GALLERIA-INQUADRO                                                                                                     Imagolego – Galleria Inquadro
Anche quest’anno si riconferma la collaborazione tra Rome Art Week e il Miami New Media Festival, giunto alla sua 16ª edizione. I video selezionati saranno esposti durante la settimana di Rome Art Week  visibili anche online: https://romeartweek.com/it/eventi/?id=3722&ida=821. Le opere verranno poi esposte a Miami e nelle altre tappe mondiali del festival.
Essenziale per poter usufruire nel migliore dei modi quanto proposto è consultare il sito romeartweek.com è un vero e proprio portale di networking attivo tutto l’anno in cui ogni artista, curatore e struttura può continuare a promuovere il proprio lavoro; la piattaforma è anche uno strumento per trovare tutte le informazioni riguardanti gli eventi, le visite guidate gratuite e i percorsi suggeriti durante la manifestazione.

RAW-2021-RIGHT-HERE-RIGHT-NOW-ROSSOCINABRO                                                                                         Right Here – Rigth Inow:- Rossocinabro
Informazioni utili: Rome Art Week 2021 – sesta Edizione in  varie sedi dal 25 al 30 ottobre 2021
Contatti: mail: info@romeartweek.com – tel +39 06 21128870- sito: www.romeartweek.com –
face book: www.facebook.com/romeartweek  – Instagram: www.instagram.com/romeartweek/
Twitter: www.twitter.com/romeartweek/ – Vimeo: www.vimeo.com/romeartweek/

Alfabeti Riflessi – Arte e scrittura oltre i confini – Mostra nella Villa Torlonia, Dipendenza della Casina delle Civette fino al 16 gennaio 2022

Donatello Urbani

Arte e scrittura hanno da sempre camminato in parallelo; così le 26 opere, esposte nella Dipendenza della Casina delle Civette, Musei di Villa Torlonia, nate dalla collaborazione di artisti di differenti paesi, testimoniano la ricerca di un linguaggio comune sull’arte incisoria che superi i confini nazionali.  Tema comune su cui hanno lavorato i 24 artisti provenienti da differenti paesi, è il frutto di un lavoro corale basato sulla scrittura dove la cultura e le differenti visioni hanno potuto confrontarsi e trovare un linguaggio comune nella sperimentazione dell’arte incisoria. Le 26 opere realizzate a quattro mani, come scrivono i curatori, “racchiudono tutte una doppia identità creativa. La calligrafia araba, realizzata da Usama Saad, artista italo-egiziano,  è stata utilizzata come quinta simbolica che accoglie la spiccata individualità con cui le artiste provenienti dal Bangladesh, Canada, Cina, Finlandia, Iran, Italia, Polonia, Tunisia e USA sono intervenute con proprie tecniche, stili e alfabeti diversi. L’iniziativa testimonia quanto una comunità artistica – che accoglie al suo interno mondi diversi e una prassi artistica collaborativa – possa contribuire al superamento della paura del confronto con qualcosa di stilisticamente e umanamente diverso, e creare così una visione del fare comunicazione creativa aperta al dialogo e capace di leggere la contemporaneità”.

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Stefania Fabrizi e Usama Saad-“AGON”- in greco antico é lotta da cui deriva agonismo – Susanna Doccioli Usama Saad- “Tar-Verso”

L’esposizione, realizzata dall’Associazione Culturale Stamperia Ripa 69, è a cura di Ursula Bonetti e Usama Saad,  e verrà corredata da una serie di attività didattiche dedicate alle diverse tecniche di arte incisoria, tra cui laboratori per bambini e per adulti.

Roma, via Nomentana, 70 – Musei di Villa Torlonia – Dipendenza della Casina delle Civette fino al 16 gennaio 2022. Con orario: martedì – domenica ore 9.00-19.00; 24 e 31 dicembre 9.00-14.00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura; giorni di chiusura: lunedì, 1 gennaio Info: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 -19.00); www.museivillatorlonia.it; www.museiincomuneroma.it. Ingresso gratuito per i possessori della MIC Card.  In ottemperanza a quanto stabilito dal Decreto Legge del 23 luglio 2021, n. 105, l’ingresso al Museo sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass.

 

 

Treia (MC) ospita dal 21 al 24 ottobre 2021 la 3° edizione della Borsa del Turismo del Centro Italia – MULA (Marche – Umbria – Lazio – Abruzzo)

Donatello Urbani

“Enogastronomia e cultura danno forma e sostanza al nuovo turismo post covid”. Può essere questo lo slogan che caratterizzerà la 3^ edizione della Borsa MULA dal 21 al 24 ottobre p.v. nella cittadina di Treia, provincia di Macerata, voluta da vari Enti Pubblici – capofila l’Amministrazione Comunale e la Regione Marche –  con un respiro talmente ampio da oltrepassare i classici confini regionali.

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Deus ex machina, Luigi Settembretti, fra i più efficienti promotori turistici nazionali, validamente coadiuvato dal figlio Edoardo. “L’Italia, per nostra fortuna, è un grande bacino enogastronomico accompagnato da un Museo Diffuso su tutto il territorio, purtroppo non sempre dotato d’infrastrutture efficienti che consentano rapidi e facili spostamenti da una località all’altra”, parole della guida Stefania Stefanelli – general manager Enjoy Marche Italy – www.enjoymarcheitaly.com – che ci accoglie non appena discesi dal treno. Questa carenza ha suggerito nuove forme di turismo lento e compatibili con le infrastrutture presenti proponendo turismi quali i “Biking” – “Trekking” – “Climbing” – “Equestre” – “Naturalistici” – insieme a molti altri e tutti disponibili per piccoli gruppi, famiglie o singole persone. “Il progetto, nato per ridare ossigeno alle zone del terremoto, trova ad oggi una grande attualità, vista la necessità di una ripresa post-pandemia. Un’occasione importante per fare sistema e capire insieme agli operatori la giusta via da intraprendere per creare nuove opportunità di ripresa” è quanto affermato dall’Assessore al Turismo del Comune di Treia, Sabrina Virgili che per l’occasione veste i panni di capitale del turismo dell’Italia Centrale. Proprio il territorio assume in questo progetto il ruolo di primo protagonista e facendo perno sul capoluogo comunale, “Treia”,  raggiunge le molte eccellenze offerte ai turisti.

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Gioielli realizzati da Roberto Cola. Il cammeo sulla destra è esposto sopra una copia in scala del Bracciale di Legno usato nel Gioco

Di grande interesse gli incontri con alcuni artigiani, ultimi testimoni di un arte e una cultura che se non protetta è destinata a sparire in breve tempo. Roberto Cola è un orafo – www.colacreazioni.com.  Il suo negozio, vetrina e laboratorio, si trova sulla via principale – Corso Italia Libera, n.15 – ed  è lì che con una malcelata modestia riceve i clienti con i quali tiene a scambiare idee e presentare le sue realizzazioni. Treia, già Trea in epoca romana e Montecchio nelle successive, è nota come “Città del Gioco del Pallone con il Bracciale”, rappresentazione storico/sportiva che affonda le sue radici in epoca medievale e ricordata ogni anno negli ultimi giorni di luglio e primi di agosto. A questa manifestazione è stato dedicato un museo che insieme a quello Archeologico, al Teatro Comunale, Villa Spada e l’Accademia Georgica con la sua preziosa biblioteca, quest’ultimi saranno agibili quanto prima, al termine dei lavori di consolidamento post-terremoto.

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                                                                                   Reperti archeologici esposti nel Museo di Treia

Di non minor interesse la vicina Recanati, città natale di Beniamino Gigli, uno dei massimi interpreti della musica operistica e “natio borgo selvaggio” di Giacomo Leopardi, entrambi presenti nella città con preziose testimonianze culturali, fra le quali spicca per interesse culturale la biblioteca di Palazzo Leopardi e il Museo Gigli, allestito con i cimeli dell’artista proprio sopra il Teatro Comunale e la monumentale cappella funeraria nel locale cimitero.

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          Recanati – Strada del centro storico – Sulla destra il Polittico di San Domenico realizzato da Lorenzo Lotto per l’omonima chiesa

Da non perdere assolutamente una visita  alla Pinacoteca, che insieme alla sezione Archeologica e allo spazio mostre costituiscono i musei Civici, dove sono esposte interessanti opere pittoriche quali l’Annunciazione e lo spettacolare Polittico di San Domenico, entrambe opera di Lorenzo Lotto. Altrettanto affascinante è la Pinacoteca Civica di San Severino Marche dove é possibile ammirare insieme a opere di Pinturiccio, dell’Alunno ed altri importanti artisti rinascimentali, un ciclo pittorico sulla vita di San Giovanni Evangelista realizzato dal fratelli Salimbeni, Lorenzo e Jacopo, nonche opere dei fratelli Crivelli quali il polittico che Vittore Crivelli realizzò nel 1482 per la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, oggi Santuario San Pacifico.

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           San Severino Marche: Affresco di Lorenzo Salimbeni e polittico di Vittore Crivelli entrambi esposti nella Pinacoteca Civica

In quasi tutte le cittadine marchigiane sono presenti musei che conservano le più svariate testimonianze della vita civile e culturale locale e ben oltre 100 Teatri Comunali,  tutti risalenti dal XVII secolo in poi, dove la cultura in prima persona incontra la popolazione, non solo locale. Lo Sferisterio di Macerata, con la sua annuale stagione operistica, occupa la prima posizione di questa impropria classifica. Compagne insepaparabili di tutto questo sono l’enogastronomia e la preziosa quanto saporita arte culinaria entrambe fedeli testimoni di molteplici prodotti agricoli.

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“La cucina non esprime solo sapori” mi dice Edoardo Settembretti, cuoco formatosi all’Accademia Italiana di cucina, “nei piatti che ci vengono offerti sono nascosti i sapori e i saperi d’innumerevoli generazioni che hanno posto le loro intelligenze ed i loro ingegni nel realizzarli in modo da renderli graditi e apprezzati sia ai contemporanei che alle generazioni future”. Premessa importante per quanto ci riservano i ristoranti locali incontrati nel corso delle nostre escursioni.

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Confezioni di olio extravergine di oliva Gabrielloni                                        Cantina d’invecchiamento vini prodotti dalla Tenuta Murola

Sostare e prenotare una visita al frantoio Gabrielloni di Recanati – Via Montefiore tel.0733.852498 – così come una degustazione di vini alla Tenuta Murola – Contrada Villamagna, 9; Urbisaglia; tel.0733.506843, al piacere offerto da ottimi prodotti agricoli si aggiunge quello d’incontrare produttori agricoli amanti della terra e del piacere di coltivarla nell’intento di realizzare delle vere e proprie eccellenze.
Ma l’Italia la conosciamo veramente? Abbiamo visto che mentre siamo disposti a sobbarcarci a fatiche incredibili per vedere un’antico muro a migliaia di kilometri, a volte, non ci accorgiamo che a pochi metri da noi c’é uno spessore di storia, una ricchezza d’arte e una civiltà che ci ha generato.
Per maggiori informazioni www.borsamula.it – www.insidemarchelive.it – e-mail: borsacentroitalia@gmail.com – tel.Cel: +39 328 1583377

Rieti: Un museo diffuso che non ti aspetti

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Per una città limitrofa la convivenza con Roma, sia pure limitata al turismo, non sempre è cosa facile. Una metropoli quale Roma, carica di storia e preziose testimonianze di arte e cultura, fagocitare i vicini rientra nel gioco delle parti. Non molto è cambiato nella confinante sabina nel corso dei millenni dal “Ratto delle sabine” fino alle ultime iniziative di Roma Capitale. Perspicacia ed ingegno non hanno mai fatto difetto ai Reatini, diretti discendenti dei Sabini. Ultima iniziativa nata dall’interessamento della Camera di Commercio di Rieti Viterbo con il supporto dell’Azienda Speciale Centro Italia Rieti, è l’apertura del territorio e della città alle testimonianze di arte e cultura in modo da rendere il tutto un vero e proprio “museo diffuso” valorizzando il turismo lento nel capoluogo reatino e lungo il Cammino di Francesco nell’ambito del progetto “PID – Punto impresa digitale”, che ha unito la tradizione all’innovazione rappresentata da un viaggio virtuale nella Rieti medievale.

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“RIattivati”, un’associazione culturale sorta a Rieti nel 2019 grazie ad un gruppo di giovani cultori di arti e culture locali, ha posto in essere una serie di visite guidate e  percorsi tematici, anche virtuali, digital storytelling ed eventi culturali, con l’intento di valorizzare le bellezze e le attività turistiche del territorio reatino. “Rieti è la città dell’acqua”, precisa la mia guida Marco Franceschini nel percorso di trekking urbano lungo Km.6 circa e privo di qualsiasi difficoltà, che insieme affrontiamo. Possibile anche utilizzare i nuovi monopattini elettrici.

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“In antico le attività molitorie, dalla macinazione di prodotti vari dal grano, al mais e alle castagne, per giungere alla gastronomia dove ancor oggi, i primi piatti di pasta fatta in casa e artigianale costituiscono vere e proprie specialità, hanno lasciato  il posto alla canoa, rafting, anche a livello competitivo, ma principalmente a interessanti percorsi naturalistici lungo il fiume Velino.

 

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Due specialità della gastronomia reatina – crèpe con ricotta, lime e menta – stracci antrodocani – proposte dal Centro Enogastronomico/trattoria “Le TRE porte”-Via della Verdura,21/25 -Rieti – tel. 0746.272416 – info@cxampagnasabina.it

Storia, arte, architettura e vicende militari sono gli altri temi che con abilità e maestria sono stati trattati dalla guida lungo il percorso urbano tutt’oggi  ricco di presenze archeologiche, artistiche, architettoniche e resti di antiche fortezze, torri e fortificazioni militari trasformate in abitazioni.

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                             Rieti – Il nuovo ponte sul fiume Velino che ha sostituito il precedente romano e cui resti sono visibili in basso 

“Medievalis riscoperta” è il virtual tour che conclude questa interessante visita museale. Il giovane architetto Giacomo Nicolò, promotore di questa bella iniziativa, si ripropone di presentare in cinque diversi approfondimenti: “Ponte Romano”, “Strata Pontis”, “Verso la città medievale”, “Insula Episcopalis” e “Il nuovo volto della città”, con, sue parole,”…un nuovo percorso di visita della città di Rieti, volto al recupero delle sue radici storiche medievali. Grazie alla ricostruzione di scenari in realtà virtuale ed il supporto d’innovativi contenuti  multimediali si può rivivere un’esperienza unica ed immersiva a 360°, avvolti nell’atmosfera dei secoli d’oro di Rieti”. La partecipazione deve essere prenotata. Costo €.10,00 a partecipante per gruppi di 8/10 persone.

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              Assisi – Giotto di Bondone – Basilica superiore – Il Presepe di Francesco a Greccio allestito nella notte di Natale del 1223.

Sarà un anno speciale per Rieti il prossimo 2023. “E’ stato costituito un Comitato” parole dell’Assessore Comunale Daniele Sinibaldi, “con il compito di programmare una serie d’iniziative che ricordino e diano giusto risalto all’800^ compleanno del Presepe realizzato da San Francesco a Greccio” cittadina dell’immediato interland di Rieti. I valori culturali, essenzialmente naturalistici,  insieme a quelli religiosi,  propri della grande sensibilità di Frate Francesco sono alla base dell’evento “Presepe Vivente” che a partire dalla vigilia del Natale del 1223 viene ricordato e che trovano in questa valle reatina il grembo da cui sono nati alla stregua di una vera e propria madre. Una bella occasione per i turisti motivati di leggere in un nuovo linguaggio pagine di cultura proposte da un sorprendente museo diffuso.

Per saperne di più consultare il sito www.visitrieti.it. Per informazioni e prenotarsi alle attività dell’Associazione Culturale RIattivati info@riattivati.org – riattivati.org – tel.+39.347.3316549

Nuovo Allestimento delle sale del Cinquecento nella Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini

Redazione – Foto courtesy dell’Ufficio stampa Maria Bonmassar

Le sale interessate – dal n.12 al n.18 – da questa bella, quanto indispensabile, iniziativa, si trovano tutte al piano nobile, ala nord, di Palazzo Barberini e concludono i lavori di riqualificazione iniziati nel 2017 con il riallestimento dell’Ala Sud e continuato con le sale del Seicento nel 2019. L’intento è stato quello, come affermato dai curatori, Flaminia Gennari Santori con Maurizia Cicconi e Michele Di Monte, di “restituire al pubblico un percorso organico e facilmente leggibile, in una struttura espositiva narrativa che metta in risalto anche la storia del palazzo e delle sue collezioni. Il rinnovamento delle sale ha interessato le strutture architettoniche, l’impianto d’illuminazione, la grafica e gli apparati didattici, con nuovi pannelli esplicativi e didascalie ragionate. Le 42 opere appartenenti alle collezioni delle Gallerie Nazionali di Arte Antica a cui si aggiungono una serie di prestiti temporanei da collezioni pubbliche e private, sono disposte secondo una migliore visibilità che integra e coordina un ordine cronologico-geografico con momenti tematici e approfondimenti monografici. Molto intenso in questi mesi il lavoro del laboratorio di restauro del museo che ha analizzato tutte le opere, sottoponendo alcune di esse a lavori di natura conservativa o di restauro. Il nuovo percorso prevede l’ingresso dall’atrio Bernini dove ad accogliere il visitatore è la monumentale Velata di Antonio Corradini. Scolpita nel 1743 durante il soggiorno romano dell’artista, la Vestale è avvolta in un velo impalpabile, simbolo della pudicizia e della castità richieste per il sacro ruolo di sacerdotessa del fuoco di Vesta, che fa trasparire le forme sottostanti. Nella mano sinistra regge il setaccio che, con l’aiuto della dea, le permise di raccogliere le acque del Tevere, scampando la morte”.

Palazzo Barberini - Andrea del Sarta - Sacra Famiglia

                                                                                       Andrea del Sarto: “Sacra Famiglia”

La prima opera del percorso espositivo è Il Galata, scultura romana antica appartenente alla collezione Barberini: una scelta emblematica per sottolineare come il percorso di visita includa anche la storia del Palazzo e dei suoi proprietari. La statua, nel suo attuale aspetto, è in realtà il frutto di un esteso rifacimento-voluto probabilmente dagli stessi Barberini-condotto su una scultura mutila romana del I secolo d. C., derivata a sua volta da un gruppo monumentale ellenistico databile alla prima metà del II secolo a. C. Nella sala 12, Tradizione e devozione, la Sacra Famiglia di Andrea del Sarto è accompagnata da opere con lo stesso soggetto: la Madonna con Bambino e san Giovannino del Beccafumi, la Sacra Famiglia di Perin del Vaga e la Madonna Hertz di Giulio Romano.

Palazzo Barberini - Sposalizio di Santa Caterina

                                                                 Lorenzo Lotto – “Matrimonio mistico di Santa Caterina”

La sala 13, dedicata interamente a Lorenzo Lotto, ospita il Matrimonio mistico di Santa Caterina con vari santi. Accompagnano il dipinto due cofanetti “in pastiglia” di ambito veneto-ferrarese degli inizi del XVI secolo. A seguire, la sala 14 si focalizza sulla pittura ferrarese, con opere di Garofaloe Dosso Dossi, mentre la sala 15 è dedicata al Cinquecento senese, con i lavori di Marco Bigio, Girolamo Genga e del Sodoma. La sala 16, dal titolo Lo sguardo del Rinascimento, approfondisce il genere del ritratto, qui ritroviamo alcune delle opere più celebri delle Gallerie Nazionali, dalla Fornarina di Raffaello al Ritratto di Stefano IV Colonna del Bronzino, dalla Maria Maddalena di Piero di Cosimo all’Enrico VIII attribuito a Hans Holbein, insieme ai ritratti di Niccolò dell’Abate, di Quentin Metsys e di Bartolomeo Veneto.

Palazzo Barberini - Sodoma - Le tre parche

                                                                                            Sodoma: “Le Tre Pareche”

Proseguendo per la sala 17, dedicata alla pittura della Maniera centro-italiana, è stato recuperato dal deposito del Museo Statale di Arezzo, la grande pala di Giorgio Vasari e bottega con l’Allegoria dell’Immacolata concezione, eccezionalmente esposta prima di essere sottoposta a delicati interventi di restauro. Al termine dei quali l’opera verrà riallestita affiancando quelle del Maestro della Madonna di Manchester, del seguace di Maarten van Heemskerck, di Daniele da Volterra, di Jacopino del Conte, di Francesco Salviati e di Pierino da Vinci.

Palazzo Barberini - Raffaello Sanzio . Fornarina

                                                                                      Raffaello Sanzio: “Fornarina”

Il percorso si conclude nella sala 18, la Sala Sacchi, detta anche della Divina Sapienza: qui, come a volerne rievocare la rilevante funzione originaria di massima rappresentanza simbolica degli appartamenti del Principe Taddeo Barberini, le opere esposte sono destinate a illustrare e a presentare i protagonisti della famiglia Barberini, con i ritratti dipinti e scolpiti di Urbano VIII e dei suoi nipoti realizzati da Gian Lorenzo Bernini, Giuliano Finelli, Lorenzo Ottoni. Al centro della sala, i due Globi della sfera celeste e terrestre di Matthäus Greuter, che evocano, pur non essendo certa la provenienza, lo spiccato interesse dei Barberini per gli oggetti legati alle nuove discipline ottiche, fisiche, astronomiche e, nella fattispecie, cartografiche.

Palazzo Barberini - Gianlorenzo Bernini - Ritratto di Urbano VIII Barberini

                                                                      Gian Lorenzo Bernini: “Papa Urbano VIII Barberini”

Attività didattiche: dal 10 ottobre al 21 novembre 2021 e dal 3 aprile al 29 maggio 2022, ogni domenica alle ore 11.00, in programma i laboratori didattici. Massimo 10 partecipanti. Attività gratuita su prenotazione obbligatoria all’indirizzo didattica@siparte.net. Biglietto ridotto con tariffa speciale a 6 euro per gli accompagnatori.

INFORMAZIONI: -www.barberinicorsini.org| -

STATUAE VIVAE – Mostra fotografica di Sergio Visciano al Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps dal 2 ottobre al 1° novembre 2021

La mitologia classica é tutt’ora presente fra noi? La risposta si può trovare nella mostra fotografica sulla statuaria classica che racconta il mito, la  memoria e cultura attraverso uno sguardo contemporaneo.  I corpi nudi delle statue che Sergio Visciano propone nelle sue fotografie sembrano muoversi tra chiaroscuri e luci psichedeliche.

Niobide.MuseoNazionaleRomano.Palazzo Massimo©SergioVisciano

                                                                                    Niobe – Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo

Ventitré immagini che interpretano alcuni capolavori dell’arte classica appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale Romano, ma anche dei Musei Capitolini, del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia e di Palazzo Mattei di Giove a Roma. Il progetto è risultato tra i vincitori della manifestazione di interesse indetta dal Museo Nazionale Romano a marzo 2020, nell’ambito del progetto “Archeologia e Fotografia”, con l’obiettivo di far conoscere il patrimonio archeologico italiano e straniero attraverso il linguaggio fotografico.

Afrodite Anadiomene.MuseoNazionaleRomano.TermediDiocleziano©SergioVisciano

                                                       Afrodite Anadiomene – Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano

Spiega il Direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger: “Con la mostra Statuae Vivae di Sergio Visciano si inaugura la prima mostra fotografica del progetto “Archeologia e Fotografia” del Museo Nazionale Romano. Il progetto è nato per promuovere il patrimonio archeologico attraverso il linguaggio universale della fotografia. Inoltre, il legame tra le opere e le immagini consente di rafforzare la relazione che esiste tra il Museo, il territorio in cui si inserisce e la creatività contemporanea. La mostra trova, quindi, nella sede di Palazzo Altemps la cornice ideale per un racconto visivo dedicato alla scultura antica, ponendosi in costante dialogo con le opere delle collezioni nobiliari qui conservate”.

Doriforo.MuseoArcheologicoNazionalediNapoli©SergioVisciano

                                                                       Doriforo (portatore di lancia) – Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Un viaggio fotografico, come scrivono i curatori, “tra passato e presente, avvenuto in luoghi che ospitano opere antiche di incomparabile valore e bellezza. Il primo corpo del lavoro, iniziato tra il 2006 e il 2007, è stato realizzato tra Roma, Napoli e Baia. Si è andato così a costituire un primo nucleo di opere che sono state esposte nel 2011 presso la Reggia di Colorno, nell’ambito del Festival ColornoPhotolife, poi successivamente, nel 2018, il progetto ha visto l’ospitalità del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel castello di Baia, nella cui cornice si è andato ad inserire, con un allestimento site specific sia all’interno che nelle logge esterne. La serie fotografica nasce dall’idea di valorizzare la statuaria classica presente nei più importanti musei archeologici del territorio nazionale, parte integrante dell’immaginario collettivo sull’antichità, sulla bellezza, sulla classicità. Con l’intento di creare una forte connessione tra l’opera d’arte e lo spettatore, si intendono valorizzare l’essenza dell’opera statuaria ed il proprio intrinseco messaggio che va oltre il tempo ed il contesto storico in cui è stata realizzata. Prendendo spunto dalla serie Mediterraneo del celebre fotografo Mimmo Jodice, in Statue Vivae Sergio Visciano osserva la luce che nelle diverse ore del giorno colpisce le statue e, utilizzando una tecnica di mosso in ripresa e una successiva rielaborazione digitale, realizza le sue foto. Lavora, in particolare, sull’addizione di elementi cromatici creando raffigurazioni in cui il colore diventa segno espressivo. L’osservazione che il fotografo fa delle sculture mette l’accento su un particolare gesto, una movenza, uno sguardo, con il fine ultimo di rendere l’opera viva”. “I diversi colori che ho utilizzato vogliono sottolineare lo “spirito” di ogni statua, esaltarne la forza o la dolcezza, la seduttività o la timidezza. Le sculture degli dei dell’Olimpo, oltre alla bellezza, raccontano il mito e la storia dell’Occidente, per questo ne sono stato affascinato e ho reputato necessario catturarli con la mia lente fotografica e rielaborare poi le immagini in chiave contemporanea. Questi miti, questi dei, sono ancora tra noi, e sono parte di noi, della nostra storia”, racconta Sergio Visciano. Le immagini del passato e la classicità sono quindi reinterpretate in chiave contemporanea e allestite nella sala delle esposizioni temporanee al primo piano del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps. Le ventitré immagini sono incorniciate da grandi strutture di ferro di modulo triangolare, che creano così un gioco di prospettive e suggestioni. La disposizione delle immagini concede al visitatore il tempo e lo spazio di riflessione, offrendo anche un effetto sorpresa nello scoprire le immagini del mito rese vive dall’occhio del fotografo. “Con Statuae Vivae Sergio Visciano reinterpreta la scultura classica e, con l’aggiunta di colore e movimento, dà vita a personaggi pulsanti che travalicano la classicità per diventare contenuti universali e morali,” afferma la curatrice Paola Riccardi.

Roma – Palazzo Altemps – Museo Nazionale Romano Piazza di Sant’Apollinare, 46 – 00186 Roma Orari: dal martedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.45; sabato e la domenica dalle 10.30 alle 19.45. Titolo della mostra: Statuae Vivae Autore: Sergio Visciano Informazioni: https://museonazionaleromano.beniculturali.it/  L’ingresso sarà consentito solo ai possessori del Green Pass o di una certificazione equivalente.

Sbarca a Roma – Piazza Santa Maria Ausiliatrice – Tuscolana 7-8-9-10 ottobre 2021 la V Edizione dell’ International Street Food 2021

Un appuntamento per tutti i buon gustai muniti di green pass, ma soprattutto affamati per vivere un fine settimana all’insegna dell’alta cucina itinerante, che porta con sé tutti i profumi ed i sapori dei piatti più famosi della tradizione regionale ed internazionale. Si tratta, infatti, della più importante manifestazione di street food esistente in Italia, organizzata da Alfredo Orofino.  Le prelibatezze sono cucinate tutte  dagli chef su strada che con caparbietà e orgoglio propongono i loro street food, all’insegna di tutti i cibi migliori di strada. In questa tappa ci saranno 25 stand, 20 di food e 5 di birra.

STREEZT FOOD 2

Sarà possibile assaggiare gli arrosticini abruzzesi, le bombette pugliesi, il lampredotto toscano, il coppo di pesce napoletano, le prelibatezze dell’hamburgheria gourmet italiana, tutta carne italiana come la scottona e la chianina, la puccia pontina proveniente da Latina, la cucina messicana, quella argentina, quella greca e la paella valenciana. Saranno presenti anche un truck con prodotti siciliani provenienti da Palermo, con gli arancini, il pane ca’meusa, i cannoli, la cassata e un banco pugliese con le orecchiette di grano arso, la burrata ed il famoso dolce pasticciotto, il tutto proveniente da Lecce. Non mancheranno, oltre ai birrifici italiani, anche quelli stranieri provenienti dalla Repubblica Ceca, dall’Inghilterra e dalla Germania.Un appuntamento culinario di grande originalità per le cucine internazionali presenti, non tralasciando mai l’attenzione alle realtà gastronomiche regionali provenienti da tutta Italia.

STREET FOOD 4

Eccellenza, originalità, tradizione e pulizia sono le parole d’ordine per ogni tappa di questo festival. Nello stesso posto è possibile gustare prodotti di paesi diversi, di posti lontani ed essere avvolti da tanti profumi e sapori.Ci teniamo a ricordare che il tutto è organizzato seguendo tutte le normative a tutela della sicurezza e della salute di chi vorrà immergersi in questa gustosa esperienza.

Dopo Roma, il mese di ottobre sarà poi ricchissimo di appuntamenti

Roma – Piazza Santa Maria Ausiliatrice (Tuscolana) dal 7 al 10 ottobre 2021 (giov. e ven. dalle ore 18,00 sab. e dom. dalle ore 12.00).