Roma al centro dell’attenzione internazionale con l’88^ Concorso Ippico CSIO – Piazza di Siena – dal 26 al 29 maggio 2022.

Donatello Urbani – Mariagrazia Fiorentino

A 100 anni dal primo evento avvenuto nel 1922 Piazza di Siena si presenta in tutto il suo splendore: luogo unico per le emozioni che sa provocare. Tradizione, sostenibilità e innovazione mettono Roma al centro del mondo ed il cavallo come protagonista.

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Importanza sportiva e “location” da favola sono il binomio che ha fatto del Concorso Ippico Piazza di Siena un evento di grande richiamo che supera di gran lunga gli stessi interessi sportivi per approdare in quelli generali di economia, turismo, cultura, ecologia e molti altri. La formula di questa edizione 2022, come ricordato dagli organizzatori in conferenza stampa è: “Piazza di Siena per tutti. Nuovamente e finalmente. Dopo lo stop imposto dalla pandemia nel 2020 e l’edizione 2021, andata in scena con le restrizioni previste dalla normativa anti Covid, l’antico ovale nel cuore di Villa Borghese è pronto nuovamente ad accogliere tutti coloro che amano lo sport e vorranno seguire dal vivo la Grande Equitazione dello CSIO di Roma 2022 – Master d’Inzeo. E potranno farlo in forma del tutto gratuita, godendo delle antiche tribune e anche di quelle ‘naturali’ intorno al campo gara. Tutto questo in un’atmosfera che restituisce la sensazione di un vero e proprio viaggio nel tempo, grazie al principio di bioarchitettura a impatto zero che ha come obiettivo quello di ricreare un affresco il più possibile minimalista e simile a quello delle prime edizioni del concorso, incastonate agli inizi del secolo scorso. È proprio in questa chiave progettuale che si è deciso di non prevedere tribune a pagamento, rispettando così il concetto bioarchitettonico del progetto”. Lo sport è base e vertice. Lo sport è salute.

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Il programma presentato prevede che le categorie dello CSIO saranno il clou dell’evento alle quali si aggiungono le tante gare nazionali, dal torneo Italia Polo Challenge, ai tradizionali e appassionanti Caroselli. Anche per il 2022 il comitato organizzatore – la FISE con Sport e Salute – ha predisposto quattro giornate di grande sport con palcoscenico le ormai consolidate due sedi (ovale d’erba di Piazza di Siena e arena in sabbia del Galoppatoio di Villa Borghese). I tanti appassionati di ippica potranno così seguire da vicino i migliori binomi del jumping internazionale con le nuove leve del salto ostacoli italiano. Lo streaming di tutte le gare in programma (nazionali e internazionali) godranno di ampia copertura televisiva (RAI Sport HD e RAI 2) in aggiunta  all’intensa attività dei social media. Il programma giornaliero della gare è, in dettaglio, riportato sul sito WWW.PIAZZADISIENA.IT .

Anche quest’anno, nella giornata che precede l’apertura del concorso (mercoledì 25 maggio), i protagonisti del torneo sfileranno a cavallo nella centralissima Via Condotti, accompagnati dall’esibizione della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a Cavallo. Un evento che è diventato tradizionale apertura della più attesa settimana sportiva della primavera romana.

Romaeuropa Festival – REF – 2022 – Un Festival che non ha barriere, con pubblici diversi, un Festival inclusivo per affermare il potere del dialogo artistico.

Pietro Urbani – Mariagrazia Fiorentino

E’ stata presentata a Roma nello splendido parco dell’Accademia Tedesca di Villa Massimo la 37^ edizione del Romaeuropa Festival, dall’ 8 settembre al 20 novembre prossimo,  e come nelle precedenti 36 edizioni, Roma si pone punto di riferimento della vita artistica, non solo europea, come si può intuire dal titolo. All’idea della Fondazione Romaeuropa, promotrice dell’iniziativa, si sono aggiunti quali sponsor e sostenitori molte delle più importanti istituzioni culturali e rappresentanze diplomatiche presenti a Roma in aggiunta al sostegno del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Lazio e di Roma Capitale, conferendo a questo Festival caratteristiche ed interessi che vanno oltre quelli originali della Musica, Teatro , Danza, Digital e Kids.

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                                                                    Il Presidente della Fondazione Romaeuropa Guido Fabiani 

Tutto questo si è potuto rilevare nella presentazione di questa 37^ edizione del Presidente Guido Fabiani che ha affermato: «Credere fermamente che un futuro diverso sia ancora possibile e che lo si possa costruire attraverso il dialogo e il confronto culturale significa testimoniare l’opposizione netta e determinata ad ogni forma di aggressione, di guerra, di atrocità in Europa e ovunque nel mondo e rivendicare la centralità umana, con la sua unicità nel saper creare e immaginare”. Un “fare festival” che vuol significare riaffermare l’energia infrangibile dello spettacolo, la vocazione umanitaria dell’arte, quella trasmissione libera di idee, visioni e passioni che è risveglio dei valori su cui si fonda il dialogo culturale oggi minacciato dalla violenzaRomaeuropa vive con repulsione ogni aggressione militare e rilancia l’anelito di pace attraverso il potere sconfinato e salvifico dello spettacolo, di cui le artiste e gli artisti sono portavoce. Daranno vita a questi principi gli oltre 400 artisti ed artiste provenienti dai cinque continenti e che animeranno il REF2022 con un programma di musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitale e creazione per l’infanzia articolato in 74 giorni di programmazione con 80 spettacoli e 155 repliche in 18 spazi di Roma ad iniziare dalla cavea dell’Auditorium Parco della Musica che accoglierà gli spettacoli di apertura e chiusura del festival.

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                                                       Il Direttore artistico del RomaeuropaFestival 2022 Fabrizio Grifasi

Al Direttore artistico Fabrizio Grifasi il compito di illustrare in dettaglio l’intero programma che, come indicato in precedenza s’ispira ad alcuni principi di rilevante attualità quali solidarietà e sostenibilità:

DIALOGO CON LA STORIA, quale slancio di speranza che si “radica nella conoscenza e nel confronto con alcune delle pietre miliari del nostro Novecento e del nostro patrimonio culturale”;

DIALOGO CON IL PRESENTE |quale caposaldo della nostra storia e della nostra cultura “che le artiste e gli artisti del Romaeuropa Festival 2022 ci invitano ad interrogare per ricostruire, oggi, un più ampio patrimonio culturale e umano”;

DIALOGO CON IL FUTURO | L’attenzione del REF alle nuove proposte della scena nazionale. Interessante fra queste il concorso-premio Vivo d’Arte, dedicato ad artiste ed artisti sotto i 36 anni residenti stabilmente all’estero, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e volto alla selezione di opere originali di creazione contemporanea sviluppate nelle discipline del teatro, della danza e della musica che abbiano a cuore il tema della contaminazione e dell’incontro con la cultura del paese di residenza. Completa questo sguardo verso la scena del futuro Residenze Digitali, la rete per il sostegno alla creatività digitale,  di cui Romaeuropa è partner da quest’anno, che ha selezionato sei differenti progetti per un percorso volto all’esplorazione delle performing arts in rete, nell’ambito della sezione Digitalive del REF.

DIALOGO TRA GENERAZIONI | Nel segno dell’inclusione, del coinvolgimento delle famiglie e dell’apertura ad un pubblico di tutte le età il Romaeuropa Festival 2022 accresce la sua offerta tout le public. Alle bambine e ai bambini dai sei anni in su sono invece dedicati i weekend di REf Kids & Family, la sezione curata da Stefania Lo Giudice che attraversa tutta la durata del festival invitando il giovane pubblico ad esplorare i linguaggi della creazione contemporanea.

Ben Forst                                                                                                 Ben Frost

DIALOGHI IN CONCERTO | Se la musica continua a fungere da collante tra le differenti proposte della programmazione del festival, riunendo prospettive d’indagine e pratiche differenti, cospicua è la proposta di concerti del Romaeuropa Festival 2022. Da segnalare fra queste quella proveniente dall’Islanda (nonostante le sue origini Australiane) di Ben Frost, un omaggio ad un artista che é stato presente da sempre icona dell’elettronica e della ricerca contemporanea, mentre dal Giappone il maestro Ryoji Ikeda prosegue con music for percussion n.2  (presentato in corealizzazione con Musica per Roma) il suo percorso di analisi e affondo sulle percussioni e sulla purezza del suono da loro prodotto. L’incontro tra linguaggi è anima anche della sezione Digitalive, a cura di Federica Patti, dedicata all’indagine delle culture digitali, delle sonorità sperimentali ed elettroniche e di quei formati performativi che stanno ridefinendo il concetto stesso di live musicale.

INSIEME – IN DIALOGO CON IL PUBBLICO | Sostenibilità e solidarietà, sono, dunque, le parole chiave che Romaeuropa sceglie di porre al centro di questa trentasettesima edizione. Nata all’insegna dell’impegno per il dialogo, l’accoglienza e supporto a chi nel mondo fugge da guerre, persecuzioni e violenze, una nuova collaborazione costruita con l’Agenzia ONU per i Rifugiati inaugura un percorso che si sostanzierà in un contributo filantropico a sostegno di UNHCR in Ucrania e in un calendario di attività condivise di prossima diffusione.

È volto alla sostenibilità ambientale, invece, il progetto REF Eco-Friendly che mira a calcolare, mitigare ed abbattere le esternalità ambientali negative di tutta l’organizzazione del Festival e che, grazie al prezioso supporto della Fondazione Ecosistemi ha dato vita ad un percorso volto ad incorporare la sostenibilità ambientale nella fase di ideazione, produzione e realizzazione del REF e a garantire una rete tra tutti i reparti volta alla transizione green delle catene di fornitura. Nello scorso mese di aprile, Romaeuropa ha contribuito alla nascita del Bosco intensivo di Via Rosa Raimondi Garibaldi, voluta dal Circolo Legambiente Garbatella attraverso la donazione di 16 piante di Acero Campestre nell’ambito del Progetto Ossigeno della Regione Lazio della quale è partner dal 2020Questa piantumazione contribuirà all’assorbimento della CO2 prodotta dai voli internazionali degli artisti nell’ambito del Festival 2022.

Per saperne di più: programma, info e biglietti consultare il sito web  www.romaeuropa.net

 

Francesco e il Sultano – Dramma per musica in quattro quadri – Monopoli (venerdi 20 maggio) – Bari (sabato 21 maggio) – Brindisi (domenica 22 maggio)– Assisi (martedi 24 maggio) e Roma (mercoledi 25 maggio nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli) – Ingresso libero

A cura della Redazione

Dal 20 al 25 maggio l’opera musicale Francesco e il Sultano sarà in tournée in Italia. In programma cinque esecuzioni: in Puglia, nelle cattedrali di Monopoli (venerdì 20), Bari (sabato 21) e Brindisi (domenica 22); quindi ad Assisi nella basilica di Santa Maria degli Angeli (martedì 24) e, infine, a Roma nella basilica di Santa Maria in Aracoeli (mercoledì 25). Tutti i concerti saranno alle ore 20.00 e gratuiti.

Eseguita per la prima volta lo scorso 6 novembre nella chiesa di Sant’Elia a Beirut, davanti a un pubblico di cristiani e musulmani, l’opera è nata da una idea dei francescani in Libano e promossa dalla Custodia di Terra Santa.

Articolata in quattro quadri, Francesco e il Sultano è uno dei frutti di un lungo e laborioso lavoro iniziato prima delle celebrazioni per l’ottavo centenario (1219-2019) dell’incontro tra san Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik al-Kamil a Damietta, in Egitto. «Per l’occasione – spiega fra Quirico Calella, frate minore a Tripoli (Libano) – la Custodia di Terra Santa ha organizzato diversi eventi e dato vita progetti, come quest’opera lirica, destinati a rimanere nel tempo. A causa delle difficoltà legate alla pandemia di Covid-19, solo alla fine del 2021 l’opera musicale ha avuto la possibilità di essere eseguita in presenza».

Replicata il 25 marzo 2022 davanti a 1.500 spettatori nel palazzo dell’Unesco a Beirut, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Libano e l’Istituto italiano di cultura, l’opera giunge in maggio per la prima volta nel nostro Paese.

L’esecuzione ha visto coinvolte sul palco la Filarmonica libanese, la corale della Notre Dame University, l’organista italiano maestro Cosimo Prontera sotto la direzione del maestro Khalil Rahme, che è anche il compositore. Il libretto è del professor Bartolomeo Pirone, noto arabista, docente di Storiografia islamica presso il Pisai (Roma) e già ordinario di Lingua e Letteratura araba all’Università di Napoli «L’Orientale». La revisione drammaturgica e trama sono di fra Riccardo Ceriani e la traduzione in arabo del libretto di Therese Francis, dell’Università libanese.

Interpreti solisti nei concerti in Italia sono: Bechara Moufarrej (san Francesco, tenore), Grace Medawar (santa Chiara, contralto), Giuseppe Naviglio (il Sultano, baritono), Lara Jokhadar (Fatimah figlia del Sultano, mezzosoprano), Tony Sfeir (frate Elia, basso).

L’orchestra Magna Grecia di Taranto eseguirà le musiche con 23 suoi musicisti e completerà l’organico del coro con dodici elementi.

Roma Flyer

La tournée italiana nasce grazie all’impegno di padre Quirico Calella, con l’aiuto di amici e collaboratori, tra cui lo stesso maestro Prontera, i frati minori di Roma Aracoeli e di Assisi, la sindaca di Assisi, Stefania Proietti. Un importante contributo viene dalla compagnia aerea libanese Mea, che offre il trasporto aereo di 35 elementi (26 cantori, cinque solisti, un violinista, nonché il direttore Khalil Rahme), e dalla raccolta di fondi promossa dall’associazione Pro Terra Sancta.

I francescani della Terra Santa auspicano che attraverso quest’opera il messaggio di pace e fraternità, lanciato a Damietta 800 anni fa da Francesco d’Assisi e dal sultano al-Malik al-Kamil, arrivi agli estremi confini della terra. La via del dialogo, della fratellanza e della coesistenza pacifica è e rimane l’unica via percorribile e la carta vincente per il Libano, per il Medio Oriente e per il mondo intero. Lo ha detto tante volte papa Francesco nei suoi interventi e durante i suoi viaggi in Palestina, Israele, Giordania, Egitto, Marocco, Iraq ed Abu Dhabi, dove ha firmato il Documento sulla Fratellanza umana assieme al Grande Imam del Cairo, Ahmad al-Tayyib, il 3-5 febbraio 2019.

Info: www.fondazioneterrasanta.it eventi@tsedizioni.net – tel. 02 3459 2679.  Ingresso gratuito

IO E LULÙ – DAL 12 MAGGIO AL CINEMA

Mariagrazia Fiorentino

L’arte più nobile è quella di rendere gli altri felici”.

La cagnolina Lulù ne è l’esempio nella magica interpretazione del film diretto da Channing Tatum e Reid Carolin, divertente ed emozionante commedia che vedrà Briggs (Channing Tatum) e la simpatica cagnolina  imbarcarsi in un esilarante avventura ricca di colpi di scena. Durante il tragitto instaureranno un forte legame che li aiuterà a conoscersi, rideranno a crepapelle e troveranno la felicità.