Testo e foto di Donatello Urbani

Le tecniche che prevedono l’uso della lacca e madreperla nelle opere d’arte visiva in Corea risale alla notte dei tempi tanto da divenire un’arte che, per eccellenza, più delle altre caratterizza questa nazione, mentre in Italia  sono state introdotte abbastanza di recente e comunque mai su lacca. Trentatre fra i migliori artisti dell’artigianato simbolo della Corea sono stati invitati ad esporre a Roma, nei locali dell’Istituto di Cultura Coreano in una interessante mostra dal suggestivo titolo “Luminosità millenaria : Nagion & Ottcil”,  le loro opere realizzate con lacche e intarsi in madreperla.

IMG_20170907_194209Kim Myeongcheol – maestro delle arti e della cultura di Corea – :Affresco: “I pini dell’isola di Jeju”. Opera realizzata attraverso l’intaglio a striscioline con seghetto a maki-e, utilizzando conchiglie provenienti dalla Nuova Zelanda e da Numhae, in Corea del Sud.

Il Maestro Son Dae Hyeon, intervenuto nel corso dell’inagurazione precisa che: “La madreperla e la lacca sono materiali reperibili in natura. Per il primo, si utilizzano più di un migliaio di tipi di conchiglie iridescenti, fra cui l’abalone e le conchiglie a spirale. Si opera, attraverso diverse tecniche, sulla struttura di base dell’oggetto, che viene ultimato con la stesura di una vernice ottenuta dall’Albero della Lacca. L’opera finita non è solo un utensile non nocivo alla salute, ma anche un lavoro riconosciuto a livello artistico, che fonde, armonicamente, la tradizione con il presente”.

davHwang Samyong – Maestro artigiano del Ministero del Lavoro –  e Lee Ikjong – Maestro delle arti e della cultura di Corea -: “Ciottoli”. Le pietre provengono dal fiume Hongcheon, nella regione di Kangwondo, trattate con fibra di vetro e diversi tipi di conchiglie sminuzzate in parti di mm.0.4. Utilizzata anche la tecnica d’intaglio a striscioline sviluppata sin dal periodo Goryeo, insieme a nuovi materiali.

Se un oggetto ha come supporto una base in legno assume il nome di “Mokchil, nel caso di altro materiale si chiama  “Geonchil”, per la canapa, “Ramtaechil” per il bambu, “Jitae” su carta Hanji, “Geumtaechil”, per il metallo, “Wataechil”, per la porcellana, mentre la pittura a lacca si chiama “Chilhwa”, “Sihwa” se si usa la polvere dorata a spruzzo e “Nagak” sono chiamate le decorazioni con parti di uovo.

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Helena Kim (Kim Ju) – Maestro delle uova in lacca e madreperla della Federazione delle Organizzazioni artistiche e culturali della Corea : “Imperatrice Myeongseong” e “Ombre blu”. Classico oggetto matrimoniale che rappresenta la leggenda dell’uovo sulla ricerca dell’orige della vita.

Tutto questo offre una precisa idea di come di come “L’arte degli intarsi in conchiglia e di pittura delle decorazioni in lacca”, sono le parole di Lee Soomyoung, Direttore dell’Istituto Culturale Coreano, “ è ottenuta attraverso la combinazione di diversi pigmenti in una tradizione millenaria sviluppatasi già nel periodo dei Tre Regni, di Shilla Unificata e nel periodo Kpryo e quello Jeoson prima di giungere ai nostri giorni”. Inoltre ha tenuto a precisare che: “La verniciatura in lacca possiede tre caratteristiche artistiche peculiari, che la differenziano dalle altre tecniche. La prima è identificata con la durevole lucentezza iridescente della madreperla, la seconda riguarda la maestria nel rivestire di meraviglia le opere di artigianato, mentre l’ultima è la misteriosa originalità che, nonostante il passare del tempo, viene espressa insieme alle altre nelle lacche, incluse quelle esposte anche in questa sala che oltre richiamare l’attenzione e suscitare interesse offrono l’occasione di far conoscer 33 grandi artisti coreani”.

IMG_20170907_193859Gim Sangsu – Maestro Laccatore -: “Tavolino con motivi di fenici dipinte in lacca”. Opera realizzata con la tecnica della polvere d’oro inventata dal maestro Kim Sangsu.

Una rassegna questa di grande interesse , testimone tanto dell’arte quanto della cultura  nazionale coreana, che conferma una volta di più l’antica massima; “L’arte deve sposare la vita”.

Roma – Istituto Culturale Coreano Via Nomentana, n.12 .  La mostra “Luminosità millenaria – Nagion & Ottcil – “ fino all’11 ottobre 2017 con ingresso gratuito dal lunedi al venerdi dalle ore 9,00 alle 17,00. Consigliata la prenotazione al n. 06.441633 – e.mail: info@cullturacorea.it – sito web: www.culturacorea.it anche per informazioni ed iscrizioni alle tante attività dell’Istituto.