About Mariagrazia Fiorentino

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Civitatis – Piattaforma web per il turismo

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Lo scopo che si prefigge questa piattaforma spagnola è ben chiaro: aprirsi al mercato turistico italiano raddoppiando la cifra di 600.000 utilizzatori italiani che nel 2024 si sono serviti dei loro servizi raggiungendo quota di 1.200.000 utenti.

La loro offerta, presentata nel Centro Multimediale Interattivo dell’Ufficio Turistico Spagnola di Roma – Piazza di Spagna –, rivolta tanto a privati viaggiatori quanto a tutti gli operatori turistici, incluse le agenzie di viaggio, si basa essenzialmente su tre obbiettivi:

  • Espansione dell’offerta: nuove esperienze, destinazioni e attività su misura per i viaggiatori italiani.
  • Innovazione tecnologica: miglioramenti costanti alla piattaforma per garantire un’esperienza di prenotazione rapida e intuitiva.
  • Collaborazioni locali: rafforzare il legame con operatori e istituzioni italiane per promuovere il turismo sia in Italia che all’estero. Infatti, Civitatis sta sviluppando il suo team locale sul territorio per promuovere queste azioni.

Un turismo più agevole, sicuro e facile è, senza ombra di dubbio, a tutto vantaggio dei viaggiatori spesso costretti a compiere scelte difficili e al buio che spesso hanno compromesso la buona riuscita del viaggio o della vacanza. Ben venga l’innovazione tecnologica anche nel turismo.

 

 

 

Birra Artigianale – Assemblea a Roma per discutere: “Filiera della Birra Artigianale, stili di vita e benessere”, e premiare i migliori produttori

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Le proprietà della birra artigianale e i suoi effetti sul benessere psicofisico dei consumatori sono stati i temi del convegno. moderato dal giornalista Giuseppe De Filippi, vicedirettore Tg5, e organizzato da Unionbirrai assieme a CIA Agricoltori Italiani, Dagri Università di Firenze e ObiArt – Osservatorio Birre Artigianali.

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Tema centrale dei vari interventi curati da autorevoli personalità del settore è stato la salubrità del prodotto, testimoniato da numerose ricerche ed approfondite analisi chimiche, abbinata ad un corretto stile di vita e ad un consapevole consumo proporzionato all’età, all’attività svolta e all’individuale stato di salute.

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Notevole interesse hanno richiamato le relazioni tecnico-scientifiche tenute da Antonio Iaderosa della Repressione Frodi del Ministero dell’Agricoltura sul ruolo della disinformazione nel comparto brassicolo artigianale e abbinata ad un corretto stile vita; dal professor Fabio Vaiano dell’Università di Firenze sulle implicazioni legali del consumo di birra, con particolare risalto al codice della strada. L’analisi del mercato della birra artigianale e le scelte di consumo sono state presentate da ObiArt, l’Osservatorio Birra Artigianale dell’UniFi, con i professori Menghini e Alampi Sottini.

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Ha concluso l’incontro la comunicazione dei vincitori del III Concorso Birra dell’Anno – Harvest Beers 2024, dedicato alle birre artigianali con luppolo appena raccolto. La consegna dei premi avverrà in un successivo incontro.

 

Le Creuset apre a Roma Via Frattina, n.96 un prestigioso punto vendita di stoviglie e articoli per la cucina.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il cibo è buono quando fa bene e il buon cibo parte dalla pentola. Può sembrare uno slogan ma non lo è. Su questo principio s’ispira tutta la linea casa prodotta e venduta da “Le Creuset”. La linea “Zero Grassi” grazie al particolare rivestimento consente la cottura del cibo senza condimenti con grande beneficio per la salute ed è affiancata da altrettanti articoli che grazie ai particolari materiali usati, quali pietra, gress, vetro, ceramica, acciaio inox, ghisa e alluminio consentono cotture improntate tutte alla salubrità.

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La nuova signature boutique di Roma – Via Frattina, n.96 – espone un’ampia gamma delle produzioni Le Creuset che, in aggiunta alla salubrità, sono state realizzate in vari colori con il preciso intento di aggiungere note allegre nelle cucine troppo spesso caratterizzate da cupe monocromie.

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Di particolari note allegre è la tavola delle festività che oltre tutto offre preziosi spunti per eventuali regali da rivolgere a quanti desideriamo ricordare in occasioni speciali come quelle in calendario nei prossimi giorni.

 

L’Agenda della Giardiniera 2025 – Presentata a Roma nell’0Arancera dell’Orto Botanico

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Un’attenta riflessione su quanto di bello e affascinante circonda la vita dell’uomo. Questa in ultima analisi è lo scopo, non troppo dichiarato ma neppure troppo palese, che vuole raggiungere L’Agenda della Giardiniera 2025 per Nicla Edizioni curata in collaborazione tra il Museo Orto Botanico, e la  Sapienza Università di Roma e il  Patrocinio di APGI, Associazione Parchi e Giardini d’Italia e del Polo Museale dell’Università La Sapienza di Roma.

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Nicolas Poussin: “Nel regno di Flora” – 1631 – Olio su tela –  Il dipinto è attualmente esposto alla Galleria Borghese fino al 9 febbraio 2025 nella mostra  “Poesia e Pittura nel Seicento – Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione”.

Da comunicato stampa: “Giunta quest’anno alla sua quarta edizione l’agenda non si limita a scandire il tempo, ma si presenta come un vero volume monografico. Nell’edizione attuale si invita a riflettere sul delicato e sensibile tema della convivenza, in tutte le sue forme: tra pianta e pianta, tra insetto e insetto e dentro tutto questo l’uomo. Nell’agenda 2025 quattro importanti giardiniere, Martha Specht Corsi del Paradiso, Pascale d’Afflitto dell’orto giardino di Castel Ruggero, Rosa Muoio dell’Orto Botanico di Napoli, Benedetta Piccolomini del Labirinto del Castello di Cordovado, raccontano come loro stesse hanno già affrontato le molteplici nuove sfide della natura, confrontandosi con i quattro elementi: terra, fuoco, acqua, aria.

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Ma c’è anche un tema costante nell’Agenda della Giardiniera, il tema della rosa, un percorso continuo tra la regina dei fiori che Nicla Edizioni, con l’imprescindibile contributo di Rita Oliva, collezionista e storica delle rose antiche e moderne, rodologa di fama internazionale, costruisce anno per anno attraverso l’agenda dove racconta il linguaggio della rosa e soprattutto cataloga e propone alla conoscenza le infinite varietà mondiali di questo straordinario fiore. Con l’edizione 2025 dell’agenda – che è anche un libro da collezione – Rita Oliva ha catalogato per l’agenda ben 120 rose”.

In vendita nelle librerie costo €.18,00

“Alighiero Boetti Cabinet de Curiositès” in mostra nella sede romana di Tornabuoni Arte fino al 22 febbraio 2025.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Non parto; non resto – Nel dubbio funesto” – Alighiero Boetti

Di Alighiero Boetti molti di noi conoscono le opere, ben pochi se non i più intimi e vicini, hanno avuto l’opportunità di conoscerlo a fondo nei suoi hobby, le sue raccolte di oggetti e foto e tutto quel mondo di appunti, schizzi, scritti e memorie che gravitano intorno ad un artista e dal quale egli stesso, dopo un’accurata elaborazione, trae ispirazione per la realizzazione delle proprie opere. Boetti è uno dei maggiori esponenti del movimento artistico che va sotto il nome di “Arte Povera” che nasce in Italia negli anni Sessanta del Novecento, “in contrapposizione all’arte tradizionale ed elaborare un linguaggio in grado di ridurre all’essenziale, di “impoverire” l’opera in altri termini, e che fosse più adatto a quello della società contemporanea” (Germano Celant).

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“Il muro progressivo” che egli accumulò in un ventennio non era un’impresa artistica in senso stretto: era nato come iconostasi privata della sua esistenza e del suo dialetto, nonché come taccuino di appunti, di progetti da sviluppare. (Annemarie Sauzeua Boetti) 

A trent’anni dalla sua scomparsa la Galleria Tornabuoni arte, nella sua sede romana di Via Bocca di Leone, n.88, rende omaggio a Boetti, da comunicato stampa:  “….presentando un progetto di mostra che si configura come un inedito e privilegiato punto di accesso al suo mondo. Al centro del percorso espositivo non ci sono solo opere, ma anche Boetti stesso, con la sua vita, i suoi processi mentali, matematici, combinatori, di gioco: da qui il titolo Cabinet de Curiositès……

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Un giorno ho regalato a Matteo una busta di animali di plastica. ho pensato (io) di fare una piccola prateria nello studio di Alighiero. Con una vecchia porta e sei mattoni. Poi abbiamo continuato con quelli preistorici. Il tappeto è piccolo nell’angolo é per sedersi e guardare. Lo chiamiamo il tappeto volante perché sembra di essere in alto e loro sono piccoli sotto. (Agata Boetti).

Questi animali portano in se il ricordo di milioni e milioni di loro predecessori e ricordano il tempo, quello antico, lento anonimo, identico, immobile, invariato. (Alighiero e Boetti)

Ben oltre il valore documentario presente in ciascuna opera/oggetto esposta si può avvertire l’amore, quasi una venerazione, che hanno nutrito per questo artista raccogliendoli e conservandoli negli anni tanto la figlia Agata quanto l’amico Giorgio Colombo, autore di una serie di fotografie realizzate negli anni 1966/1993 che immortalano momenti significativi della vita artistica e familiare di Alighiero Boetti.

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Roma – Galleria Tornabuoni Arte n- Via Bocca di Leone,88 – Fino al 22 febbraio 2025 dal martedi al sabato dalle ore 10,00 alle 13.00 e dalle 14,00 alle 19,00. Info email roma@tornabuoniarte.it tel. 06.98381010 instagram I @tornabuoniart

Roma nel cinema a pennello – Roma cinematografara in mostra a Palazzo Merulana fino all’ì8 dicembre 2024

Redazione

Ben 50 bozzetti pittorici di grandi artisti, realizzati per la stampa tipografica dei manifesti per immortalare uno straordinario viaggio nella città più filmata al mondo, insieme a New York e Parigi. Da comunicato stampa: “Opere, disegnate a tempera su carta o cartoncino, la mostra si propone di articolare una sorta di racconto per film e attori dal dopoguerra agli anni ’80, di Roma come set cinematografico. Dall’apparizione sconvolgente del neorealismo di Roma città aperta, Ladri di biciclette, Umberto D al mito del cinema attraverso la Magnani di Bellissima, al noir comico e grottesco della serie del “Monnezza”, dalla Roma papalina di Luigi Magni a quella di Germi di Un maledetto imbroglio (tratto da Quer Pasticciaccio brutto de Via Merulana), dalla Roma di Poveri ma belli, de I soliti ignoti e di Febbre da cavallo a quella di Accattone e Mamma Roma.

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I film non cominciavano sugli schermi delle sale ma sui cartelloni nelle strade. Tutto questo fino all’avvento di photoshop, che ha scritto la parola fine a questa grande storia “disegnandone” un’altra. La pittura cinematografica, espressione di sintesi elevata dell’incontro tra arte e impresa, almeno fino alla fine degli anni ’80 ha rappresentato il punto più alto dell’azione promozionale, finalizzata ad affascinare e catturare il pubblico.

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La mostra vuole celebrare anche gli anniversari di grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale: il cinquantenario della morte di Vittorio De Sica e di Pietro Germi, il centenario della nascita di Marcello Mastroianni e il novantesimo compleanno di Sophia Loren. Gli anniversari sono evocati nel manifesto della mostra, che immortala il volto del commissario di “Un maledetto imbroglio” e la scena iconica dello spogliarello in “Ieri, oggi e domani” che, con la regia di Vittorio De Sica, vinse l’Oscar come miglior film straniero.

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L’esposizione prevede, poi, l’omaggio a due grandi icone del cinema: Federico Fellini, che ha girato i  suoi  film  nel  mitico  Studio  5  di  Cinecittà,  e  Alberto  Sordi simbolo della Capitale di cui è stato Sindaco per un giorno, grazie alla felice scelta di  Francesco  Rutelli.  Fellini, con il suo occhio onirico, ha scelto Roma come  set privilegiato, evidenziando con “La dolce vita” e i paesaggi fantastici costruiti a Cinecittà  (dalla  laguna  veneziana  de  Il  Casanova  al  passaggio  del  mitico  Rex  di Amarcord)  l’intera,  proteiforme,  trasformazione  di  Roma  dalle  macerie  del  dopoguerra  a  capitale  contemporanea,  dalla  “Hollywood  sul  Tevere”  agli  anni  di  piombo, dalla città in ricostruzione al caos metropolitano del consumismo, dai colossal di  Cinecittà  all’Estate  Romana  di  Nicolini. Infine Alberto Sordi che come Sceicco, Vitellone, Americano, Vigile, Giornalista, Prete e tanti altri memorabili personaggi, ha declinato, in maniera indimenticabile, i multiformi aspetti di Roma e dei Romani.”

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Modalità di visita: Mercoledì – domenica ore 12 – 20 (ultimo ingresso alle 19) Biglietto Intero euro 12.00 – Biglietto Ridotto 10.00. info www.palazzomerulana.it

 

 

Il Bio a raccolta a Roma il 30 ottobre 2024 – Richieste e proposte dei produttori per un’agricoltura biologica al passo con i tempi.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Punto centrale e di partenza di questa seconda assemblea romana di Federbio è stato il riconoscimento attuale della validità del Manifesto dei Produttori Agricoli Biologici redatto un anno fa. In sintesi il biologico e biodinamico sono:

  • Innovazione sociale economica e ambientale con al centro l’agricoltura rigenerativa;
  • Espressioni future dell’agricoltura uniche a garantire il raggiungimento del 25% della superficie coltivabile con biotecnologie e quindi bisognosi di investimenti, supporto tecnico, innovazione organizzativa, formazione e ricerca incentrate sull’agroecologia.

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Le proposte avanzate da un gruppo di agricoltori e allevatori bio; da una tavola rotonda che ha dibattuto su: “Semplificazione burocratica,  rapporti di filiera e marchio nazionale per un biologico italiano al giusto prezzo” moderata da Antonio Cianciullo, giornalista UffPost, alla quale hanno partecipato Maria Letizia Gardoni,  Presidente Coldiretti Bio; Giuseppe Di Noia, Presidente ANABIO-CIA; Marco Paravicini, Vicepresidente Federbio; Nicoletta Maffini, Presidente Assobio: nonche dalla stessa Presidente di Federbio, Maria Grazia Mammuccini, che ne ha tratto le conclusioni, sono state: (Da comunicato stampa)

  • Al bio serve un ‘giusto prezzo’ e un tetto alla burocrazia, per permettere di produrre cibo sano e pulito, per garantire il reddito degli agricoltori, il rispetto dei diritti dei lavoratori e quelli della terra, che renda accessibili ai cittadini alimenti di qualità e di una semplificazione burocratica per mantenere la posizione di testa nel mercato europeo (fatturato + 4,9% in termini di volume e + 4,5% in valore negli ultimi 12 mesi e ha già superato i 9 miliardi di euro di vendite, con un export che dal 2012 al 2023 ha raddoppiato il fatturato)
  • l’esigenza di accelerare ulteriormente la crescita del bio sottolineando i vantaggi che vengono da scelte agricole, come quelle dell’agroecologia, che riducono il peso dell’import di prodotti di sintesi chimica, accorciano la distanza tra produttore e consumatore, rafforzano il ruolo delle comunità locali e dei distretti di produzione. Anche la crisi climatica spinge nella stessa direzione.
  • La richiesta del settore per il “giusto prezzo”, definito da una Commissione Unica Nazionale (CUN) che regoli il mercato del biologico, in maniera indipendente da quello dei prodotti convenzionali e definito in un patto sociale tra produttori e consumatori (proposta Di Noia) in modo da ridurre i troppi passaggi di mani con la conseguente lievitazione del prezzo di acquisto.
  • Obiettivi impegnativi – per l’Italia il target del 25% di campi bio è anticipato al 2027 – che richiedono inoltre di alleggerire gli oneri legati a un sistema di certificazione troppo burocratico”.

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Il biologico è innovazione e può pertanto trasferire pratiche sostenibili al resto dell’agricoltura che ha bisogno di guardare alla transizione ecologica, spiega Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio. “La differenza la possono fare gli agricoltori, perché sono loro che detengono i valori fondamentali dell’agricoltura biologica, come la cura della fertilità del suolo e della biodiversità. Ma superare le criticità che minacciano la tenuta delle imprese agricole è necessario affrontare con decisione i temi prioritari contenuti nel Manifesto. In particolare, la semplificazione delle normative e la garanzia di un “giusto prezzo” per i prodotti biologici. Per questo occorre valorizzare gli agricoltori nell’ambito della filiera anche attraverso il marchio del biologico italiano”.

 

Federturismo Confindustria discute sul futuro dell’industria turistica nell’Assemblea Pubblica del 29 ottobre 2024

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Ai saluti istituzionali rivolti ai partecipanti da Leopoldo Destro, Delegato del Presidente per i Trasporti, Logistica e Industria del Turismo di Confindustria, è’ seguita la relazione della Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli che, dopo aver riferito sui buoni risultati della stagione turistica in corso, ha tracciato le linee programmatiche sui nuovi turismi e le future attività ed iniziative a partire dalla prossima stagione turistica 2025.

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Di particolare importanza oltre il Giubileo 2025, con l’introduzione di una “Carta del Pellegrino”, le Olimpiadi Invernali Milano Cortina del 2026, saranno il Forum Internazionale del G/7 sull’industria turistica, gli Stati Generali del Turismo del prossimo 10 aprile 2025, nonché alcune riflessioni sull’intelligenza artificiale applicata al turismo.

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La tavola rotonda seguita ai due  sopra ricordati interventi, coordinata da Massimiliano Vavassori, Direttore delle relazioni istituzionali e del Centro studi del Touring Club Italiano, ha discusso de : “I temi strategici per il turismo italiano: Cooperazione Internazionale, Promozione e sviluppo” con gli interventi di On.le Gianluca Caramanna, X Commissione Attività produttive, Commercio e turismo della Camera dei Deputati; Massimo Deandreis, Direttore generale SRM (società della Banca Intesa San Paolo); Ivana Jelinic, Amministratore Delegato ENIT S.p.A.; Marina Lalli, Presidente Federturismo Confindustria; Emiliana Limosani, Chief Commercial Officier ITA Airways e CEO di volare. Le conclusioni sono state affidate alla Ministro del Turismo Sen. Daniela Santanchè.

Federagenti – 75 anniversario ricordato a Roma con un’Assemblea Pubblica con un significativo O.d.G. “Mare: è risiko, ma non è un gioco”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La cura di quel delicato rapporto fra mare e terra per la tutela degli armatori, ma anche della Pubblica Amministrazione e dei fornitori di servizi alla nave, è il compito primario della Federagenti. L’Assemblea pubblica degli iscritti convocata a Roma lo scorso 25 ottobre, vuole essere un’occasione importante per sottolineare il ruolo costante speso al servizio dell’interscambio via mare di merci e persone.

Da comunicato stampa: “Da uomini concreti, in grado di cogliere anche solo nell’espressione di un comandante o dallo spostamento di un traffico, i segnali inconfondibili sia di pericoli che di opportunità, si è deciso di organizzare l’Assemblea che celebra i 75 anni della Federazione come un risiko, non un gioco, ma un esercizio di visione per individuare ciò che ancora non esiste, ma potrebbe verificarsi. Sempre cavalcando le onde che si infrangono sulle banchine dei porti.
Il 25 ottobre a Roma “Mare: è risiko, ma non è un gioco”, l’Assemblea Pubblica Federagenti per anticipare, a partire dai traffici marittimi, quanto potrebbe accadere”.

 

 

 

Musei Vaticani – Il restauro dell’Apollo del Belvedere – Un Equilibrio tra Tecnologia e Filologia

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

L’Apollo del Belvedere fu un’acquisizione di Papa Giulio II nel 1508/1509 e per molti anni, rimase nelle collezioni vaticane quasi integro, salvo varie sostituzioni e rifacimenti che interessarono per lo più entrambe le braccia, effettuate da Giovannangelo Montorsoli, come testimoniato da Giorgio Vasari. Le vicende successive non giovarono troppo alla statua, compreso il trafugamento da parte di Napoleone, suo trasferimento a Parigi su un carro militare e successivo rientro a Roma, sia pure con tutte le accortezze e precauzioni del caso, messe in opera da Antonio Canova.

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Da comunicato stampa: “nel dicembre 2019 il monitoraggio, cui l’Apollo era sottoposto da qualche anno, rileva delle importanti criticità strutturali che impongono una tempestiva messa in sicurezza. Le gambe della statua mostravano evidenti fragilità: fratture ormai da secoli all’altezza delle ginocchia e delle caviglie, in più punti mancavano completamente della materia marmorea sostituita dalla resina poliestere in occasione di un intervento di restauro di 40 anni fa…..Ingegneri e specialisti nella progettazione strutturale si sono avvalsi di tecnologie e materiali all’avanguardia con la supervisione del Laboratorio Materiali  Lapidei e la stretta  collaborazione del Gabinetto di Ricerche Scientifiche. L’obbiettivo comune è stato garantire una nuova solidità alla statua intervenendo sulla stessa con la maggior cautela possibile, utilizzando solo fori e incassi già esistenti. Una barra in fibra di carbonio è stata inserita nel basamento marmorea, all’interno dell’incavo che fino al 1980 aveva ospitato il “ferro” ottocentesco. In alto la barra si collega ad un sofisticato sistema di tiraggio che utilizza un grande foro già presente nella schiena.

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Successivamente è stata avviata la fase di pulitura, altrettanto delicata e complessa che ha ripristinato la luminosità delle superfici marmoree. Il modellato è di nuovo morbido e vibrante e tra i riccioli riemerge la policromia violacea che tradisce la preparazione di doratura delle chiome.

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Uno straordinario ritrovamento negli anni Cinquanta del secolo scorso permise di recuperare tra le rovine del Palazzo Imperiale di Baia, a nord di Napoli, centinaia di frammenti in gesso appartenenti ad un’officina che possedeva calchi tratti direttamente dagli originali capolavori della bronzistica greca del V e del V secolo a.C. Tra questi frammenti venne riconosciuta anche la mancante mano sinistra dell’Apollo del Belvedere. E’ sembrato giusto cogliere l’occasione del presente restauro per restituire al dio saettante la mano “originale” inserendo, al posto di quella del Montorsoli, un calco del gesso di Baia: il gesto è divenuto più naturale, la mano proporzionata e leggera.”

Un intervento questo tecnologico e filologico che rende onore alle maestranze presenti nei Musei Vaticani e, nello stesso tempo, testimonia l’amore e la cura riservata all’arte e alla bellezza nel nostro paese.