Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Due mondi diversi anche se uniti dallo stesso prodotto: il pane. Modello di vita che mette in discussione i principi presenti nella società per gli uni, espressione di bontà e punto di riferimento per l’altro.

20250623_110805(0) Il pane sostanza terrena e divina. Nei Vangeli nell’ultima cena è un simbolo di condivisione, unità, famiglia.

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Lo scenario attuale della panificazione nazionale, scrive il comunicato stampa, ce lo racconta la Settima Edizione della Guida Pane e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con Petra Molino Quaglia e presentata all’Hotel Cardo Roma. I panifici recensiti lungo la penisola sono stati 614, in aumento rispetto all’edizione precedente. Si è impreziosita anche la rosa dei Tre Pani – massimo riconoscimento considerando materia prima, lavorazione e concept – che passano a 65, con 3 nuovi ingressi. Aumentano anche i Premi Speciali, passando dai precedenti 3 agli attuali 5: Panettiere emergente, Pane e Territorio, Bakery dell’anno, Pane tipico e Pane dell’anno.

In dettaglio: I Tre Pani. In testa alla classifica dei 65 premiati il Piemonte  con 10 esercizi, di cui 3 new entry. Seguono la Lombardia (9) e il Lazio (8). I 3 nuovi ingressi sono: Ribotta – Barge (CN) – Piemonte – Tocio di Giulia Busato – Noale (VE) – Veneto – Farina del mio sacco – Atessa (CH) – Abruzzo.

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                                                                 Premiazione della Panettiera Emergente

Panettiera emergente: Chiara Regattieri di Tipo Due Forno Contemporaneo – Mantova – Lombardia

Pane e territorio: Il Forno di San Leo – San Leo (RN) – Emilia-Romagna

Bakery dell’anno: Coce – Parma – Emilia-Romagna

Pane tipico: Panequaglia – Sant’Urbano (PD) – Veneto

Pane dell’anno: Frangipane forno e cucina – Milazzo (ME) – Sicilia