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Botero in mostra a Palazzo Bonaparte – Roma – fino al 19 gennaio 2025

Donatello Urbani – Testo e Foto

Mentre osservo l’opera “Ballerina alla sbarra”, la memoria ha fatto un salto nel tempo facendomi rivivere un precedente incontro con l’artista Fernando Botero, in occasione di un’esposizione di sue opere, in cui domandai perché i suoi personaggi, specialmente donne, fossero così abbondanti, tutti sovrappeso.

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“L’abbondanza è anche positività, ricchezza, vita e mette allegria, al contrario una persona magra, specie se donna, genera tristezza, degrado e non è piacevole allo sguardo”. La risposta poi proseguì con altre riflessioni facendomi notare come molti suoi personaggi esprimessero il desiderio di rendersi leggeri, librarsi in alto, staccarsi dalla terra e dai riflessi terreni. Tutto questo è uno dei temi dominanti presenti lungo tutto il percorso espositivo dove le 120 opere presenti raccontano in modo eccezionale, come da comunicato stampa: “la grande maestria di Botero nelle varie tecniche artistiche, dalla pittura alla scultura, ripercorrendo allo stesso tempo il suo intero percorso artistico, un universo esuberante e magico”. Tra le opere presenti alcuni inediti eccezionali, esposti per la prima volta al mondo, come “Omaggio a Mantegna”, che si riteneva perduto.

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Questa opera, prestito straordinario proveniente da una collezione privata degli Stati Uniti, dopo decenni di silenzio è stata recentemente riscoperta da Lina Botero tramite Christie’s. In proposito scrivono i curatori: “Affascinato da uno dei capolavori del Rinascimento, la “Camera degli sposi” di Mantegna nel Palazzo di Mantova, Botero decise di rendere omaggio al maestro italiano dopo il suo viaggio in Italia e scelse l’affresco della parete nord, la scena della corte dei Gonzaga in cui Ludovico è raffigurato seduto mentre riceve una lettera dal suo segretario, Marsilio Andreasi. Intorno a lui ci sono i suoi parenti: una scena che Botero trasformò in un’opera tutta sua, in cui esaltò la monumentalità e il colore eccezionale, vincendo con questo quadro il primo premio al Salone Nazi è esposta grazia adonale di Pittura della Colombia nel 1958”.

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Non mancano le versioni di capolavori della storia dell’arte, come la “Fornarina” di Raffaello, il celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e “Ritratto dei coniugi Arnolfini” di Van Eyck fino ad arrivare alle ultime opere che Botero realizzò nel 2023 poco prima di lasciare l’esistenza terrena.

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Autoritratto

Botero, nato in Colombia nel 1932, inizia a dipingere da giovanissimo, quando lascia la scuola per matador per diventare un artista, ma si impone sulla scena artistica internazionale a partire dal 1961, quando il Museum of Modern Art di New York decide di acquistare il dipinto di “Monna Lisa all’età di dodici anni” (1959), momento in cui comincia un tour di successo in giro per il mondo e la sua fama cresce in modo esponenziale.
“La mia ambizione era di essere un pittore, e soltanto un pittore. Ho cominciato a dipingere a quattordici anni e da allora non c’è stato nulla che sia riuscito a farmi smettere. Vivo con una costante fame d’arte. Aspiro a esplorare i problemi fondamentali della pittura. Non ho mai trovato altro nella vita che mi causi altrettanto piacere.”

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Fernando Botero. La grande mostra è la prima grande esposizione a un anno dalla morte del maestro colombiano, ritenuto oggigiorno uno dei pittori più importanti del XX secolo e il cui principale risultato fu la creazione di uno stile unico e originale, con cui riuscì a esaltare i volumi come mai visto prima nella storia dell’arte.

Roma Palazzo Bonaparte – Piazza Venezia, n.5 (angolo Via del Corso) fino al 19 gennaio 2025 con orario dal lunedi al giovedi 9,00/19,30 – venerdi, sabato e domenica 9,00/21,00. Biglietto d’ingresso €.16,00 intero- ridotto €.15,00. Sono previste riduzioni e gratuità. L’accesso alla mostra è contingentato pertanto è consigliabile la prenotazione ed il preacquisto del biglietto. Per quanto sopra, prenotazioni e informazioni tel. +39.06.8715111- Sito web www.mostrepalazzobonaparte.itwww.arthemisia.it

Assarmatori punta sul GNL quale carburante futuro

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La dichiarazione rilasciata da Stefano Messina, Presidente Assarmatori, l’Associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio che riunisce armatori italiani, europei e di Paesi terzi che operano regolarmente in Italia,  nel corso dell’assemblea generale 2024 non lascia dubbi sull’utilizzo del carburante per il trasporto marittimo: “Il gas naturale liquefatto (GNL) è il carburante su cui puntare per accompagnare lo shipping nella transizione energetica e con il suo utilizzo su larga scala si può già concorrere al raggiungimento degli obbiettivi imposti dall’Unione europea. Il Governo ci deve seguire su questa strada”.

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Oltre il tema della scelta del carburante più idoneo al trasporto marittimo, anche alla luce degli ultimi indirizzi ecologici (decarbonizzazione), economici (sanzioni verso la Russia) e politici (guerra in Est Europa e Vicino Oriente) la relazione del Presidente Messina ha posto in luce quelli di maggiore attualità quali il “flagging out”, ovvero il fenomeno che vede un numero crescente di navi armate da armatori italiani cambiare bandiera abbandonando quella nazionale, il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del comparto, scaduto lo scorso 31 dicembre ed altri di minor interesse.

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Alla relazione del Presidente Messina è seguita una tavola rotonda cui hanno preso parte Chris Bonett, Ministro dei Trasporti, delle Infrastrutture e dei Lavori Pubblici di Malta, Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giuseppe Ricci, Chief Operating Officer Energy Evolution ENI, Ugo Salerno, Presidente esecutivo del RINA e Soren Toft, CEO di MSC. Un panel internazionale, moderato dal Segretario Generale di Assarmatori, Alberto Rossi, durante il quale si è invocata un’identità mediterranea per l’Europa, tema portante dell’Assemblea: i porti che si affacciano sul ‘mare nostrum’ hanno caratteristiche e bisogni differenti rispetto a quelli del Northern Range, aspetto di cui non si può tenere conto nei processi legislativi dell’Unione europea.

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La chiusura di questo Annual Meeting 2024 Assarmatori è avvenuta con la consegna del Premio Assarmatori 2024, tradizionale riconoscimento consegnato dall’Associazione armatoriale, è statmo assegnato alle donne e agli uomini della Marina Militare italiana, per il loro impegno a protezione della libertà della navigazione e degli interessi dell’Italia nei mari di tutto il mondo e in particolare per l’operato all’interno della missione Aspides, nel Mar Rosso, nello stretto di Bab el-Mandeb e nel golfo di Aden, dove le navi sono nel mirino degli attacchi degli Houthi.

 

 

Puglia “a way of life” presentato alla stampa romana

Testo e Foto Donatello Urbani

Ricordi scolastici: Puglia tacco, Calabria punta dello stivale Italia. Entrambe le regioni pur non potendo modificare la loro posizione geografica offrono, non solo ai propri abitanti e specialmente ai turisti, uno stile di vita di tutto rispetto: attrattivo, innovativo, sostenibile. Afferma in proposito Luca Bianchi, Direttore Generale SVIMEZ esperto in economia e politiche di sviluppo territoriale: ”E’ questa la Puglia che si afferma come brand riconoscibile a livello nazionale e internazionale sostenuta da valori come qualità della vita, autenticità e identità. Un modello virtuoso di progresso economico e sociale che si consolida grazie alla valorizzazione delle attività culturali e alla gestione strategica del turismo”.

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Un panel di esperti e personalità politiche ha approfondito questi concetti con il supporto di dati statistici, rilevazioni “in situ” sulle realtà economiche e produttive della regione e possibili futuri interventi legislativi da parte dell’Istituzione Regione Puglia su uno stile di vita, appunto “a way of life”, che, come riportato sul comunicato stampa, “s’indirizza verso il benessere inteso in senso ampio, favorendo uno stretto legame con il territorio. L’utilizzo strategico delle risorse comunitarie, la valorizzazione della cultura, il posizionamento alto delle attività produttive, una comunicazione efficacie sono i punti principali di un’attrattività che coinvolge residenti e turisti”.

Il collegamento con la nave scuola della Marina Militare Italiana “Amerigo Vespucci” che sta compiendo il giro del mondo toccando ben 28 nazioni ha concluso questo interessante workshop

Risorsa o rifiuto? Priorità, cantieri, strumenti per raggiungere gli obiettivi europei sulle varie gestioni ecosostenibili ed ecocompatibili con Economia 2030.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

L’edizione XI di Ecoforum Nazionale, organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club, svoltosi a Roma nei giorni 3 e 4 luglio 2024, ha dovuto confrontarsi, fra i tanti e vari temi dibattuti (rinnovabili ed economie circolari), proprio sul tema rifiuti è stato posto il quesito sono scarti oppure, opportunamente trattati, vere e proprie risorse economiche?

“Per centrare gli obiettivi Ue al 2030 – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – servono politiche e interventi coraggiosi che permettano di accelerare il passo e di contrastare la crisi climatica. Mancano solo sei anni al 2030…..occorre accelerare lo sviluppo e la realizzazione di nuovi impianti a fonti pulite e lavorare sulle filiere strategiche dell’economia circolare a partire dal riciclo dei RAEE. Per far ciò occorre rimuovere quegli ostacoli burocratici e tecnologici che oggi ne rallentano lo sviluppo, perseguire la strategia “Rifiuti zero, impianti mille”, puntare ad un modello di gestione sempre più ottimale, basato su raccolta porta a porta, tariffazione puntuale, impiantistica diffusa e capillare sul territorio e nuove campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini”.

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Significativo l’intervento non banale e non da passarella istituzionale di Paolo Contò, Direttore Consiglio di Bacino Priula che afferma: “… la pianificazione e la regolamentazione del servizio prevede una gestione integrata dei rifiuti secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità ottenibile solo consorziando i Comuni aderenti”.

Dichiara Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club. “Economia circolare e transizione energetica da fossili a rinnovabili non sono più solo un must per affrontare la crisi climatica che si è fatta drammatica realtà, ma anche la chiave per fare una politica industriale che consenta al nostro sistema economico di giocare un ruolo da protagonista e non solo in difesa nello sconvolgimento geopolitico cui stiamo assistendo. Siamo quindi preoccupati per gli errori che si stanno facendo sul fronte delle rinnovabili, con un decreto “aree idonee” che non “idoneizza” nulla e che anzi complicherà il permitting, e sul fronte dell’economia circolare, per esempio o sui ritardi che si accumulano sulle discipline end of waste che consentirebbero di uscire dal ciclo dei rifiuti a materiali che farebbero risparmiare tanta materia prima”.

“Dalle nuove capsule compostabili in polpa di carta al riciclo dell’alluminio, per raccontare il proprio impegno per la circolarità con le capsule di caffè, attraverso il progetto di economia circolare “Da Chicco a chicco” presentato da Silvia Totaro, Manager Nespresso Italiana.

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Premiazione del Sindaco di Formia per la buona raccolta e riciclo dei metalli

“Dai numerosi rapporti sui rifiuti e sull’Economia Circolare – dichiara Riccardo Piunti, presidente del CONOU – emerge un dato: siamo spesso più bravi a raccogliere che a riciclare. Questo, se vale per molti rifiuti urbani e no, tuttavia non vale per l’olio minerale che (dallo studio UE della fine del 2023) pone l’Italia in prima fila nella raccolta (100%) e nella rigenerazione (98%) rispetto all’82% e 61% della media UE. Paradossale che proprio (e forse solo) in questo settore l’Europa non abbia fissato obiettivi, nonostante riconosca l’importanza di rigenerare questo rifiuto pericoloso. La Raccolta, che spesso si avvale della efficacia del modello consortile italiano, si trova ora dinanzi a una prospettiva di evoluzione, dalla piccola impresa familiare a quella parte di grandi gruppi, magari stranieri, con tutte le differenze del caso”.

«Il nostro Paese ha superato gli obiettivi complessivi di riciclo chiesti dall’Europa al 2030, quando ogni Stato dovrà riciclare almeno il 70% dei suoi rifiuti di imballaggio» spiega Fabio Costarella, vicedirettore generale CONAI. «Secondo gli ultimi dati Eurostat, l’Italia è leader per riciclo pro-capite di imballaggi in un testa a testa con la Germania: lo scorso anno, infatti, la Commissione Europea ci ha inserito fra le nove nazioni non a rischio per il raggiungimento degli obiettivi di riciclo, nella sua relazione di segnalazione preventiva sull’attuazione delle Direttive sui rifiuti. Dobbiamo continuare a impegnarci, però. Il nuovo Regolamento europeo chiederà tassi di intercettazione dei pack sempre più alti: occorre lavorare per aumentare quantità e qualità delle raccolte differenziate degli imballaggi, anche attraverso lo strumento delle raccolte selettive, ove opportune. Ma per migliorare saranno importanti anche le innovazioni a monte, per progettare pack sempre più riciclabili, e a valle, cercando tecnologie di riciclo capaci di recuperare materia dalle frazioni ancora difficili da riciclare».

Per restare in tema e dare corpo e forma alle varie proposte nella giornata successiva – 4 luglio –  per iniziativa di Legambiente sono state premiate le Amministrazioni comunali  – XXXI Edizione dei  Comuni Ricicloni – che hanno messo in pratica validi sistemi di raccolta rifiuti al fine di privilegiare, nel loro trattamento, il riutilizzo.

L’Italia sempre più “Rifiuti Free”: sono 698 (+11% rispetto alla scorsa edizione) i comuni virtuosi nella gestione dei rifiuti urbani, di cui 450 sono i “piccoli comuni” sotto i 5.000 abitanti Il Nord si conferma campione con 434 comuni ma è inarrestabile la rimonta del Sud  (231 comuni, +23,8% rispetto alla scorsa edizione). Fermo il Centro con 33 comuni. Tra le regioni “fuoriclasse” il Veneto (173 comuni), Lombardia (101 comuni) e la Campania (83). Arretrano Trentino-Alto Adige- (9 comuni) e Piemonte (-10), sono 13 i consorzi “Rifiuti Free” premiati: medaglia d’oro per il Veneto con 4, seguono con 3 Trentino-Alto Adige e Sardegna.

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Primi cittadini di popolosi capoluoghi si sono alternati ad altri di minuscoli centri con poche centinaia di abitanti tutti indossando la fascia tricolore nella convinzione di aver reso con le loro buone pratiche un utile servizio all’intera società così come si conviene ad un pubblico amministratore. “Sicuramente il miglior rifiuto è quello non prodotto”

 

 

Un treno Intercity speciale per la 70 Edizione del Taormina Film Festival 2024

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il treno livreato con le foto di attori e registi viaggerà tra Roma e la Sicilia pubblicizzando la 70 Edizione del Taormina Film Festival, testimoniando, nel contempo, l’impegno di Trenitalia a sostegno del mondo dell’arte e della cultura. La presentazione di questo treno insieme al Festival Cinematografico di Taormina  che per l’occasione prende il nome: “Un film lungo 70 anni” è avvenuta al  binario 25 della stazione di Roma Termini alla presenza del Presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla; del Direttore Business Intercity, Domenico Scida; del Commissario Straordinario Fondazione Taormina Arte Sicilia, Sergio Bonomo; dell’Assessore del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, Elvira Amata, e di Chiara Francini, attrice, scrittrice e produttrice.

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Da comunicato stampa: “”Siamo orgogliosi di presentare questo treno Intercity dedicato al Taormina Film Festival, una delle kermesse cinematografiche più antiche d’Italia. Quello tra treno e cinema è un legame che ha radici antiche e, con questa partnership, concretizziamo ulteriormente l’impegno di Trenitalia nel sostenere la cultura in tutte le sue forme, connettendo i territori e le persone alle proprie passioni“, ha dichiarato Stefano Cuzzilla, Presidente di Trenitalia.

Lo speciale Intercity di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, personalizzato con i ritratti degli attori e dei registi nazionali e internazionali più celebri, collegherà Roma e la Sicilia a partire dal 4 luglio, fino a settembre.

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A bordo, gli interni dei vagoni sono decorati con ulteriori scatti e con i colori e le grafiche della mostra, creando un’esperienza immersiva per i passeggeri. Durante il tragitto, i due semitreni si separeranno al momento dell’attraversamento dello Stretto di Messina, prendendo direzioni diverse con mete finali a Palermo e Siracusa, per diffondere l’arte cinematografica nel modo più ampio possibile. Attualmente sono 4 gli Intercity Giorno e 6 gli Intercity Notte che arrivano quotidianamente in Sicilia, garantendo accessibilità e continuità territoriale. Raggiungere la Sicilia con Intercity darà la possibilità di beneficiare di una riduzione del 10% sul costo del biglietto di ingresso del Taormina Film Festival e di qualunque manifestazione in programma all’interno degli eventi programmati dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia”.

Una bella iniziativa che testimonia come l’operatività di Trenitalia non si limiti al solo trasporto di merci e persone bensì si estenda anche agli interessi culturali e cinematografici del cliente/viaggiatore perchè ogni viaggio diventi un’emozione!

 

Tabasco – Eden del turismo messicano

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“….gli dei crearono i primi esseri dotati di ragione annientando tutti gli esseri difettosi della loro creazione e dopo l’adempimento dei loro compiti terrestri s’innalzarono di nuovo in cielo là dove è il cuore del cielo, cioè a Debavill, altrimenti detto: colui che vede al buio”…… –  Testo tratto dalla Bibbia Maya.

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L’occasione dei 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Messico ed Italia può essere la migliore opportunità per un viaggio in Messico e meglio conoscere la storia e la cultura di questa nazione più vicina a noi di quanto si pensi in ogni sua espressione, grazie a nuove rotte aeree. Le antiche civiltà mesoamericane dagli Olmechi, la prima archeologicamente documentata, agli Aztechi, l’ultima presente nel territorio all’arrivo dei “conquistadores” spagnoli, saranno il filo conduttore che accompagnerà questa esperienza turistica.

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Una simpatica iniziativa di promozione turistica è stata organizzata a Roma nel più noto ristorante Messicano “El Tiburon”- Via Malta, 12 –  dallo Stato Tabasco con la partecipazione del locale Ministro del Turismo insieme ad alcuni membri dell’Ambasciata del Messico in Italia.

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Il treno Maya attraverso 34 stazioni consente una visione generale sulle civiltà precolombiane presenti nel territorio dello Stato Tabasco e nello stesso tempo consentire escursioni naturalistiche, effettuare rilassanti pesche sportive, partecipare a vari festival senza tralasciare l’eccellente gastronomia locale dove formaggi e cacao occupano posizioni di grande rilievo.

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Villahermosa è la capitale dello Stato. Fu fondata nel 1596 con il nome di Villa Felipe II. Due anni dopo venne chiamata San Juan Bautista de la Villa Hermosa. In centro si trovano ancora edifici in stile coloniale con i tetti costruiti per accogliere le frequenti e forti piogge. Lo zòcalo si chiama qui Piazza della Costituzione. Una visita da non mancare deve essere quella riservata al Museo che espone una splendida collezione di oggetti Olmechi e Maya: sculture, maschere, figurine e ceramiche.

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I mercati luoghi d’incontro di gente diversissima è il grande punto di confluenza di mille tradizioni. I più attraenti sono i mercati indigeni, i “tianguis” dove gli indiani vengono a vendere i loro prodotti e fare gli acquisti per la settimana.

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Perchè non immergersi prima della partenza nella cultura, inclusa quella gastronomica, che incontreremo nella nostra programmata escursione turistica in Tabasco? Il ristorante “El Tiburon” offre tutte le caratteristiche specifiche del caso. La titolare Diana Beltran, pluripremiata e rinomata chef nonché autrice di varie pubblicazioni sulla gastronomia messicana, è una signora simpaticissima che sa unire con sapienza il buon gusto delle pietanze con quello dell’ospitalità, caratteristiche queste che la popolazione tabasca offre a tutti quelli che desiderano incontrarla.

Maggiori notizie ed informazioni sui social e sul sito visitetabasco

 

Arabia Saudita – Una meta turistica sempre più vicina dove i colori camminano insieme alle parole.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Nuovi collegamenti aerei offrono l’opportunità al pubblico italiano, in solo 5 ore di volo a partire dal 1 agosto 2024, di scoprire le più esotiche mete arabe dove l’Arabia Saudita occupa la prima posizione di questa speciale classifica.

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Come scritto nel comunicato stampa, la collaborazione tra Visit Saudi ed ITA Airways è: “un progetto senza precedenti che avvicina sempre più l’Arabia Saudita al grande pubblico, offrendo un viaggio immersivo nella sua affascinante cultura e l’opportunità di prenotare subito un’avventura indimenticabile in questa terra straordinaria”. Turismo naturalistico e non solo: una lunga tradizione gastronomica accompagna tanto i soggiorni balneari quanto affascinanti escursioni nelle oasi del deserto dove la presenza di reperti archeologici testimoniano la millenaria presenza umana in quelle terre,

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La terrazza dello store Rinascente ha ospitato questo evento di collaborazione tra un ente turistico ed una compagnia aerea in una serata dove i colori del tramonto offrivano alle bellezze romane un fascino fiabesco quasi irreale. Location migliore non poteva essere scelta per unire bellezza urbana e cultura araba. La cucina e l’ospitalità impeccabile del MAIO Restaurant & Rooftop ha concluso questa serata magica.

L’acquedotto dell’Abbazia di Farfa – Testimone della cura e trattamento delle acque in Sabina

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La Sabina – Cures – “una terra che i romani hanno amato fin dall’inizio”. La leggenda della fondazione di Roma è collegata strettamente con i sabini di Cures, luogo di provenienza di Tito Tazio, Numa Pompilio e Anco Marzio e da una forte immigrazione di famiglie sabine a Roma tra le quali le “Gentes” dei Claudi e dei Valerii.

Nel 290 a.C. Manio Curio Dentato con una rapida e violenta incursione conquista tutta la regione fino all’Adriatico, raddoppiando in un solo colpo lo stato romano, L’economia della Sabina che era basata sulla pastorizia-transumanza cambia e si articola in “pagi e vici” villaggi con relativo territorio e solo dopo la conquista romana appaiono i primi insediamenti urbani dove la gestione e l’utilizzo delle acque rivestivano primaria importanza. Le numerose sorgenti di acque, molte delle quali minerali e sulfuree, erano molto note nell’antichità per le loro qualità benefiche e gli imperatori Vespasiano e Tito ne erano insigni fruitori.

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                                                                                               L’ingresso all’acquedotto dell’Abbazia di Farfa

Da comunicato stampa: “Notevoli e imponenti acquedotti sotterranei di epoca romana si trovano in molti comuni della Sabina, tra i più noti ed importanti merita sicuramente una menzione l’acquedotto dei Bagni di Lucilla a Poggio Mirteto, l’acquedotto di Paranzano a Casperia e quello di Fianello a Montebuono. Ma già prima della romanizzazione della Sabina da parte di Manio Curio Dentato, i Sabini scavarono cunicoli sotterranei di drenaggio e captazione idraulica. L’acquedotto di Fonte Cantaro a Stimigliano o quello della Fonte Tiballi a Poggio San Lorenzo ad esempio, testimoniano un’organizzazione del territorio intorno al IV secolo a.C., basata sul sistema di numerosi insediamenti (vici) distribuiti sulle diverse alture collinari regolarizzate artificialmente attraverso terrazzamenti. L’insieme di questi abitati faceva riferimento ad unico centro (pagus) con luoghi di culto specifici, dedicati a diverse divinità sabine, in particolare la dea Vacuna”.

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La Fontana Farnese, voluta dal Cardile Alessandro Farnese, nota come fontana  dei mercanti, attualmente in disuso, è punto terminale dell’acquedotto. Realizzata nel 1572 con gli interventi prima di Jacopo Barozzi da Vignola e successivamente, che ne completarono la realizzazione,  di Giacomo della Porta. 

Nuove prospettive per la promozione del turismo archeo/speleologico si aprono per tutto il territorio sabino con la riscoperta degli antichi acquedotti ed il convegno tenuto nell’Abbazia di Farfa lo scorso 15 giugno ha posto una base per una sua possibile realizzazione – relatori Francesca Licordari, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, Alessandra Petra,  Direttrice del Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina, Cristiano Ranieri, archeologo e Presidente del Gruppo archeo/speleologico Vespertilio, Priscilla Armellin, archeologa e l’intervento della Sindaco di Fara in Sabina e Presidente della Provincia di Rieti Roberta Cuneo. Il Gruppo speleo archeologico Vespertilio effettua visite guidate all’acquedotto di Farfa su prenotazione nel loro sito web.

Guida Gambero Rosso – Pane e panettieri d’Italia 2025: ritorno ai grani locali

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Come deve essere un buon pane? Crosta croccante e mollica alveolata senza però cedere alle mode. Questo raccontato per la sesta volta in 374 pagine dalla Guida “Pane e Panettieri d’Italia – 2025” per le Edizioni Gambero Rosso – costo €.9,90. Come affermato in conferenza stampa questa vuole essere un elogio agli artigiani capaci di far fronte a un mercato in continua evoluzione, artefici di prodotti da forno sempre più autentici.

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La cerimonia di presentazione della guida e premiazione dei migliori forni è stata aperta con la consegna dei premi speciali al pugliese di Galatina (LE) Andrea Cirolla  “Settecroste”,  insignito Panettiere Emergente, il Bakery dell’anno va all’Emilia-Romagna con “Stria Pane e Cucina” di Reggio Emilia, mentre l’Abruzzo – Atessa – si aggiudica la menzione Pane e Territorio con “Farina del mio sacco”. Panifici d’eccellenza a Monza e in Brianza. Anche quest’anno due forni del territorio conquistano il massimo riconoscimento dei Tre Pani con una menzione d’eccellenza nella Guida Pane e Panettieri d’Italia 2025 del Gambero Rosso. Sempre con Tre Pani vengono premiati i Numero Uno della categoria.

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                                                                                  Selezione di prodotti del Forno Biancuccia

Significativo il premio “Tre Pani” assegnato al Forno Biancuccia di Catania, gestito dalla Signora Valeria Messina che ha voluto intestare il suo forno alla nonna, Biancuccia, già Direttrice della Stazione Sperimentale di Granicultura, custode di oltre 50 varietà di grani antichi autoctoni, in parte – Russello, Timilia, Perciasacchi – utilizzati dalla nipote nella sua panificazione.

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                                                 Il banco assaggi allestito dal forno “Mamm Pane, Vino e Cucina” di Udine

Un vero interprete dell’esercizio commerciale “forno” in chiave moderna è ‘ Mamm Pane, Vino e Cucina” ad Udine. Se il Pane è il Re della Gastronomia deve obbligatoriamente sposarsi con la Cucina, sua Regina in un amplesso amoroso carico di tanta dedizione e sacrificio. Pane ,focacce, panzerotti, fritti e pasticceria parlano pugliese in una città posta al confine estremo della nazione. Un angolo di Puglia in Friuli che, come scrive la guida, “interpreta la tradizione con spirito giovane e contemporaneo ma rendendola sempre riconoscibile”.

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                                                        Selezione di pani prodotti dal forno  ‘ Mamm Pane, Vino e Cucina” di Udine.

Ogni forno ha la sua storia da raccontare e la Guida Pane e Panettieri d’Italia – 2025 per le Edizioni Gambero Rosso le propone così appena sfornate con il classico buon profumo di pane che è impossibile non avvertire nello sfogliare le pagine.

 

 

Trenitalia a supporto del Festival cinematografico Marateale 2024.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Non serve cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi”  (Marcel Proust)

Efficienti reti di trasporti sono elementi indispensabili al turismo, ancor di più quando interessano iniziative temporanee come nel caso del Festival Cinematografico Marateale 2024. Maratea è nell’Olimpo dei centri balneari italiani: 32 km di spiagge, strutture ricettive di alto livello, prodotti locali vere eccellenze enogastronomiche e adesso un collegamento ferroviario con Frecciarossa, presentato da Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale Trenitalia che consente di raggiungerla da Roma in meno di tre ore.

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  Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale Trenitalia nel corso della presentazione del collegamento Roma/Maratea

La nuova amministrazione comunale, insediataci da pochi giorni, ha in programma una serie di iniziative d’intrattenimento per i turisti lungo tutta la stagione balneare. Fra queste emerge  la Marateale 2024, festival cinematografico, che dal 23 al 27 luglio si svolgerà nel bellissimo Teatro sul Mare del Hotel Santavenere, il cui programma definitivo è in corso di stesura.

Per saperne di più si consiglia di consultare i rispettivi siti web.