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Star Wars Heroes – Sono esposti a Roma fino al 29 dicembre tutti i giorni dalle ore 12,00 alle 24,00, via Arco Teatro Pace, n.3 – Galleria Sala Blu – (pressi di Piazza Navona) .

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Si può obbiettare che: “Gli eroi a Piazza Navona sono di casa”. Così in un importante convivio  s’incontrano Rey e Kylo Ren, personaggi protagonisti della pellicola della saga di Star Wars: “L’Ascesa di Skywalker”,  con le personificazioni dei fiumi del Bernini,  i calchi  dei personaggi immortalati nelle opere di Canova, esposti nel vicino Palazzo Braschi, nonchè Babbo Natale e La Befana che, sia pure in veste misera e ridotta voluta dalla burocrazia cittadina, sono in queste feste, come avvenuto per tanti anni, i protagonisti della piazza. Nella Galleria Sala Blu il pubblico potrà ammirare  le due sculture realizzate in marmo bianco di Carrara dagli artisti Paolo Noto e Fabrizio Lorenzani, ciascuna del peso di Kg.600, ispirate ai personaggi protagonisti del film diretto da J.J. Abrams, presente nelle sale dal 18 dicembre, e distribuito da The Walt Disney Company Italia che narra gli eroi dell’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

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La giovane addetta stampa, Valentina Calabrese, che in occasione del vernissage fa gli onori di casa, tiene a far presente che: “Il progetto artistico dei due scultori Paolo Noto e Fabrizio Lorenzani che vede protagonisti gli eroi della Saga Star Wars™ prende forma e anima in una dimensione classica, inserendoli di diritto tra le icone di sempre. Star Wars™, la saga concepita dal genio creativo di George Lucas, contiene riferimenti e simboli che rimandano al mito antico, all’archetipo del viaggio dell’eroe, alla contrapposizione di bene e male, incarnato negli eserciti contrapposti del Primo Ordine e della Resistenza e nei personaggi di Luke Skywalker e Darth Vader, i cui eredi sono Rey (Daisy Ridley) e Kylo Ren (Adam Driver). Utilizzando il linguaggio artistico della scultura statuaria celebrativa, che si rifà ai condottieri dell’antica Roma e ai busti dei patrioti del Risorgimento del colle del Gianicolo, la rappresentazione  nella pietra eterna che sfida il tempo, vuole immortalare e  custodire queste figure nella dimensione più epica dell’arte cinematografica, affermandone il ruolo nella cultura contemporanea”.

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Una rassegna questa che oltre tutto, vuole essere anche una celebrazione dell’arte scultorea che si pratica da secoli nelle botteghe storiche di Carrara, famose per le loro maestranze che oltre  l’accesso al marmo più pregiato al mondo, sposa per l’occasione una regina delle arti visive: la cinematografia.

 

IMMAGINARE LEONARDO: In mostra a Roma vari artisti per celebrare il genio vinciano

Maria Grazia Fiorentino –  Donatello urbani

Un notevole interesse ha richiamato la mostra curata da Tiziana Todi e allestita nella sala espositiva della Galleria Vittoria di Via Margutta a Roma. Le oltre trenta opere di noti artisti italiani esposte insieme ad altre realiozzate da esponenti significativi della Nuova Scuola Romana, che dopo il successo riscosso a Livorno e Salerno, sono  un’ulteriore occasione d’incontro con il pubblico romano per le festività natalizie. Le novità presenti in questa esposizione romana sono offerte da nuove opere, in formato 40×40, realizzate con tecniche eterogenee e varietà cromatica. Centrale nel percorso espositivo é la figura e l’opera di Leonardo e la sua straordinaria attualità, non solo per coloro che lo amano ma anche per le nuove generazioni, in considerazione del suo fascino indiscusso “tra passato e presente”. Una figura come poche, di cui talvolta si può dimenticare l’importanza storica, con la riproposizione e la contemporanea attualizzazione proprio della sua figura nella ricorrenza del 500° dalla sua scomparsa. Associare Leonardo a Roma è un viaggio dal sapore affascinante. Ricordiamo che soggiornò a Roma tra il 1513 e il 1517, seguito dai suoi assistenti e dal fratello di papa Leone X, Giuliano de’ Medici, un periodo ricco che si concluderà con la partenza per la Francia, dove porrà fine la sua esistenza. Gli artisti presenti in questa rassegna sono nell’ordine: Chiara Abbaticchio, Xante Battaglia, Tiziana Befani, Sonia Bellezza, Giuseppe Carabetta, Stefania Catenacci, Amalia Cavallaro, Luana Celli, Francesca Cervelli, Claudio Cignatta, Alessandro Cignetti, Sonia De Rossi, Roberta Di Sarra, Daria Faggi, Daniela Foschi, Giuseppe Frascaroli, Paolo Gallinaro, Nicoletta Gatti, Micaela Giuseppone, Maria Rita Gravina, Guglielmo Mattei, Angela Palese, Tommaso Pensa, Daniela Poduti Riganelli, Gualtiero Redivo, Lucio Ronca, Marco Rossati, Fabio Santoro, Rosamaria Salkin Sbiroli, Renata Solimini e Claudio Spada.

Per l’occasione è stato creato un angolo con “action painting ad hoc”, filmato da Tiziano M. Todi, visibile sulla pagina Facebook della Galleria, cui hanno dato inizio Tiziana Todi e Tiziana Befani, artista e art director del Progetto Editoriale, e man mano si sono succeduti i visitatori, realizzando tra pennelli e tanti colori, un dipinto, in ricordo della loro presenza per gli auguri natalizi.

Nel corso del  vernissage meritano una segnalazione le impressioni della curatrice della mostra nonché direttrice della Galleria, Tiziana Todi: “Abbiamo fortemente desiderato questa tappa romana, confrontandoci con gli artisti. Sono felice di questa libertà con la quale loro stessi hanno potuto esprimere la loro forza espressiva, e soprattutto noi tutti conosciamo il genio vinciano, ma nessuno era mai entrato nel suo intimo e dalla sua interiorità, ogni artista è stato libero di tirare fuori il meglio di sé”. Tra gli ospiti, molto disponibile a scambi di opinioni anche Giosuè Allegrini, Capo Ufficio Storico della Marina Militare Italiana, noto critico d’arte e già relatore nella prima tappa di Livorno, che ha dichiarato: “Uno straordinario appuntamento romano, nel quale le opere rispetto alla prima tappa di Castel Sonnino sono mutate, come è giusto che sia, ma il fil bleu, è il medesimo: la grande personalità di Leonardo, magistralmente interpretata dai tanti artisti, uniti alla Nuova Scuola Romana, spaziando tra la razionalità e l’emozionalità, perché se pur vero che da architetto, ingegnere e da scienziato si concentrò sulla realtà fenomenica, da artista è stato grandemente foriero di emozionalità per mezzo delle sue opere”. Dichiarazione che non è passata inosservata, unita a quella di Francesco Malvasi, direttore editoriale di Progetto Editoriale Editions: “In questa mostra si evidenzia un fattore stilistico ed estetico, su un’idea di Tiziana Todi, costituito dal formato delle opere degli artisti, perché questo significa proporre una visione in piccolo che include al suo interno delle proiezioni molto importanti. Opere di grande effetto e Roma costituisce anche un’occasione dovuta per gli auguri natalizi, ma questa sarà un’ulteriore tappa di un tour che proseguirà il prossimo 2020, che ci potrà portare verso la costituzione del progetto Leonardo Infinito, in cui stiamo lavorando”.

“IMMAGINARE LEONARDO”. In mostra presso la galleria Vittoria di via Margutta, 103; ingresso gratuito, fino al 23 dicembre, con i seguenti orari: 11-13 e 15-19.

 

Umbria Jazz Winter – #27 Edizione ad Orvieto dal 28 dicembre 2019 al 1 gennaio 2020.

Donatello Urbani

Numeri di tutto rispetto per l’edizione 2019/2020 di Umbria Jazz Winter #27.  Cinque giorni di musica: da mezzogiorno alle ore piccole, novanta eventi, sette location nel centro storico di Orvieto, trenta band, più di centocinquanta musicisti, una rappresentanza di altissimo livello del jazz italiano. “Musicalmente – affermano gli organizzatori nel corso della conferenza stampa – questa rassegna musicale cerca di tenere insieme due diversi caratteri, solo apparentemente antitetici ma che, al contrario, riescono ad intrecciarsi fra loro con il risultato di dar vita ad un prodotto inimitabile”.

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Così alla proposta artistico/musicale offerta ad un pubblico di esperti e di interessati alla buona musica, si contrappone l’atmosfera festaiola caratteristica delle feste di capodanno dove l’arte delle eccellenze enogastronomiche umbre occupano una posizione di tutto rilievo. Fra le tante  rappresentazioni musicali egli interessanti momenti culturali che caratterizzeranno questa manifestazione, due in particolare meritano una grande attenzione. Il primo è il concerto Gospel che  già da vari anni si tiene nel Duomo di Orvieto al termine della Messa pomeridiana di Capodanno che testimonia, fra l’altro,  l’importanza della musica afro/americana nei programmi del festival. Il secondo come affermato dagli organizzatori: “ è la notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con i Gran Cenoni di Capodanno e i concerti di prima e dopo scoccare della mezzanotte”.Una perfetta combinazione di arte,eventi, cultura, buona enogastronomia e tanta sana allegria sono gli ingredienti che Orvieto vuole offrire dal 28 dicembre 2019 al 1 gennaio 2020 ai turisti e ai visitatori colti, raffinati e buongustai.

Maggiori notizie e prenotazioni sul sito www.umbriajazz.com

DOP e IGP italiane trovano una qualificata presentazione nell’Atlante Qualivita 2020.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

E’ stato presentato a Roma il 12 c.m. l’Atlante Qualivita 2020, (per la prima volta a cura dell’Enciclopedia Italiana Treccani), alla sua decima edizione. Primo e unico volume a livello europeo dedicato alle produzioni certificate, (800 prodotti tipici, novità assoluta alcuni liquori e 35 bevande spiritose).

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Alla presenza di autorità specifiche del settore, il Ministro Bellanova nel suo intervento ricorda che: “… abbiamo un sistema tra i migliori al mondo per il controllo alimentare….”. L’On.le De Castro, della Fondazione Qualivita Treccani, sottolinea: “…l’importanza di collegare la cultura al cibo….”. Tutti questi prodotti DOP e IGP, nascono nei 5500 comuni italiani e fanno parte integrante del suo patrimonio culturale  immateriale.  Far conoscere chi produce e rende unici questi prodotti è uno degli scopi principali, insieme a coniugare e valorizzare la coltura è cultura. Perché conoscere la propria terra la si ama e la si rispetta di più. L’Atlante Qualivita si pone come sintesi profonda  di una ricchezza variegata. Edito da Treccani pag.1015 costo €.100,00.

Campus Peroni- Dal campo al consumatore

Fra le varie eccellenze dell’agricoltura italiana, quella promossa dalla Peroni, principale produttore di birra in Italia – che va sotto il nome “Campus Peroni” assume un particolare valore. L’iniziativa infatti vuole mettere in contatto diretto produttori agricoli e consumatori. Dopo un primo anno di applicazione si è tenuto a Roma il primo convegno sulle attività svolte in questo periodo che ha visto la partecipazione dello staf dirigenziale della Birra Peroni,  di Saplo,  di CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – e dei Dipartimenti di Scienze Agrarie degli Atenei di Teramo, Perugia, Firenze, Tuscia, Padova e Salerno. Campus Peroni, nato per sostenere la cultura della qualità e della sostenibilità in ambito agricolo e cerealicolo, promuove iniziative di formazione dedicate sia agli studenti delle università coinvolte sia agli imprenditori agricoli della filiera Birra Peroni che quotidianamente lavorano per la produzione della migliore qualità di orzo da birra.

sdr                                    L’intervento della Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova.

E’ stata questa l’occasione per porre all’attenzione dei consumatori un messaggio salutistico e “per discutere e confrontarsi sull’impatto e lo sviluppo che l’innovazione tecnologica apporta alla filiera agricola e i benefici che genera in termini di competitività economica e sostenibilità ambientale, accrescendo costantemente la consapevolezza dei consumatori verso scelte sempre più informate” come affermato dai vari relatori, fra i quali la Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova. “La tracciabilità e la trasparenza della filiera produttiva sono la nostra priorità” – dichiara Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne di Birra Peroni. “Campus Peroni è un luogo di condivisione d’intenti, d’interessi e di risorse che può contribuire in termini di sistema all’evoluzione del comparto agricolo e cerealicolo italiano. È un luogo aperto alla creazione di partnership che possano contribuire a innovare il settore agricolo. Uno dei compiti fondamentali di Campus è quello di anticipare i tempi e guardare al futuro per illustrare alla filiera quali sono le tematiche trasversali che influiranno e influenzeranno il settore e incideranno sulla qualità delle materie prime e del Made in Italy”.

davFederico Sannella, al centro, saluta insieme al Prof. Michele Pisante, Università di Teramo, di spalle, l’ex Ministro delle Risorse Agricole Maurizio Martina.

A queste sono seguite le dichiarazioni di Enrico Galasso, Amministratore Delegato Birra Peroni  che ha affermato:“Il mercato nel quale opera Birra Peroni è in costante evoluzione, segue le trasformazioni delle abitudini di consumo dei clienti che sono sempre più informati sulla qualità dei prodotti e sulle innovazioni aziendali. I prossimi anni saranno determinanti per rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori e quindi ai nuovi trend di mercato, continuando a produrre birre di eccellenza in modo sempre più trasparente e sostenibile”.Per tutte le news su Campus Peroni, da oggi è possibile visitare il blog  Campus.birraperoni.it

Trenitalia – Gruppo FS – : Dieci anni ad Alta Velocità

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Dieci anni fa partiva dalla Stazione Ferroviaria di Torino la prima Freccia in direzione di Milano. Fu questo l’inizio di un nuovo sistema di mobilità che ha cambiato il paese movimentando trecentocinquanta milioni di viaggiatori in 10 anni, 380 milioni di chilometri percorsi e oltre 80 città collegate, nel 2019, con una flotta di 144 Frecce. Cinque nuove stazioni alta velocità progettate da grandi architetti, 500mila posti di lavoro creati fra il 1998 e il 2018. E soprattutto la sostenibilità ambientale: 20 milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica emessi in atmosfera fra il 2008 e il 2018, grazie allo shift modale dall’auto privata e dall’aereo verso il treno, mezzo ecologico per eccellenza. Sono alcuni tra i più importanti risultati ottenuti dal sistema Alta Velocità Ferroviario Italiano dalla nascita del Frecciarossa 10 anni fa illustrati nel sito industriale Scalo San Lorenzo, a Roma, da Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale, e Gianluigi Castelli, Presidente del Gruppo FS Italiane. Sono dati di tutto rispetto e quanto mai giustificata è stata la soddisfazione dei due dirigenti nel presentarli al pubblico e alla On.le  Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica e On.le Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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La soddisfazione per i  prestigiosi traguardi raggiunti è stata accompagnata da altra ancor maggiore nell’annunciare i prossimi dove Trenitalia – Bruppo FS – è impegnata a conseguire. A partire dalla Gran Bretagna dove Trenitalia, tramite la controllata Trenitalia UK, dall’8 dicembre gestirà i servizi InterCity da Londra a Glasgow/Edimburgo (Avanti West Coast), la linea ferroviaria principale del Regno Unito. In Spagna il consorzio Ilsa, composto da Trenitalia e Air Nostrum, è stato selezionato da ADIF, il gestore dell’infrastruttura spagnola, come primo operatore privato ad accedere al mercato iberico. Il consorzio, per 10 anni, offrirà collegamenti alta velocità Madrid – Barcellona, Madrid – Valencia/Alicante e Madrid – Malaga/Siviglia. In Francia sono in corso i test per il collegamento internazionale alta velocità Milano – Parigi con il Frecciarossa 1000. L’inizio del servizio è previsto per il prossimo anno. In Tailandia il Gruppo FS Italiane si è aggiudicato il progetto High Speed Rail Linking 3 Airports, gestione e manutenzione di infrastruttura, flotta treni, stazioni e depositi della linea ferroviaria alta velocità che collegherà i tre principali aeroporti del Paese.

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I mercati internazionali riconoscono i risultati che, in 10 anni, il sistema Alta Velocità ha ottenuto in Italia producendo effetti tangibili per l’economia. I 32 miliardi  d’investimenti sul sistema rete AV hanno avuto un’incidenza annua media sul PIL dello 0,15%, fra il 1998 e il 2018. L’AV da un lato ha cambiato il concetto di viaggio consentendo la nascita di un nuovo pendolarismo, dall’altro ha dato il via alla rigenerazione dei grandi centri urbani. E soprattutto, riducendo le emissioni di CO 2 di 20 milioni di tonnellate, ha creato importanti benefici per la sostenibilità ambientale, uno dei pilastri del Piano industriale del Gruppo FS Italiane 2019-2023. Il Frecciarossa 1000 di Trenitalia è il primo treno alta velocità ad aver ottenuto la certificazione di impatto ambientale perché costruito con materiale la cui percentuale di riciclabilità è vicina al 100%. In 10 anni sono raddoppiati i chilometri percorsi dai collegamenti ferroviari, da 35 a 70 milioni. Le stazioni dell’Alta Velocità hanno segnato il ritorno, dopo 50 anni, della grande architettura ferroviaria. Sono tornate a essere un elemento trainante per la riqualificazione architettonica del tessuto urbano circostante. Con Torino Porta Susa, Milano Centrale, Reggio Emilia AV Mediopadana, Bologna Centrale AV, Roma Tiburtina e Napoli Afragola è stato ridefinito anche il concept di stazione. Non più solo luoghi di passaggio dove iniziare e finire un viaggio ma una vera e propria piazza urbana dove incontrarsi, fare acquisti, riappropriarsi del proprio tempo. Dati questi, come ha riferito l’On. Ministro Paola De Michele che non possono essere trascurati e passare inosservati  da tutti i cittadini italiani

Fellini 100. Genio Immortale. La Mostra – Omaggio della città natale al grande regista, in occasione dei 100 anni della nascita.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Grazie a Federico Fellini se l’Italia è conosciuta in tutto il mondo quale paese della “Dolce Vita”. Ancor oggi una moltitudine di locali, prevalentemente condotti da italiani, si fregia di questa etichetta nell’intento di fornire ai clienti un pizzico di italianità, siano esse culturali o enogastronomiche, eccellenze per le quali il “Bel Paese” è conosciuto in tutto il mondo.

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“A 100 anni dalla nascita, Rimini, – nelle parole del Sindaco Andrea Gnassi, –  si prepara a celebrarlo per un intero anno con una serie d’iniziative che partiranno a metà dicembre con una grande mostra nelle sale di Castel Sismondo, (antica residenza dei Malatesta, signori di Rimini) e proseguiranno per  tutto il prossimo anno per culminare  con l’apertura, a dicembre 2020, del più grande progetto museale a lui interamente dedicato.” Il percorso espositivo della mostra, che verrà inaugurata il 14 dicembre 2019 e si protrarrà fino al 15 marzo 2020”, si articola in tre sezioni. La prima racconta la storia d’Italia a partire dagli anni Venti/Trenta del secolo scorso fino agli anni Ottanta, passando per il dopoguerra, come descritta nell’immaginario dei film di Fellini. La seconda sezione è dedicata ai compagni di viaggio del regista: collaboratori o non, realmente esistiti oppure solo immaginati. Infine la terza sezione è interamente dedicata ad illustrare il progetto, del Museo Internazionale  Permanente Federico Fellini, che verrà inaugurato nel dicembre 2020.

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Dopo Rimini la mostra si trasferirà prima a Roma, nei saloni di Palazzo Venezia a partire dal prossimo aprile 2020, per proseguire successivamente a Los Angeles, Mosca e Berlino. Il Museo Fellini ruoterà intorno a tre poli:  nelle sale di Castel  Sismondo, al piano terra di Palazzo Valloni che ospita il mitico Cinema Fulgor, dove Fellini vide i primi film, mentre il terzo ed ultimo polo ospita in una grande area urbana una vera e propria “Piazza dei sogni – come affermato dai curatori – che, attraverso un percorso d’installazioni e scenografie felliniane, farà non solo da tessuto connettivo ma da creativo fil rouge tra questi due edifici dallo straordinario valore architettonico e simbolico”.

Rimini – Fellini  100. Genio Immotale. La Mostra – dal 15 dicembre 2029 al 15 marzo 2020 a Castel Sismondo. Info 0541.53399 / 704494 – mostrafellini100.it

Il Sassoferrato di Casperia. Restauro aperto.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Le operazioni di restauro e conservative predisposte e volute  dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Frosinone Latina e Rieti, diretta dalla Dott.ssa Paola Refice, sulla tela dell’ Annunciazione dipinta da Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, hanno visto il coinvolgimento totale dell’intera comunità di Casperia, borgo gioiello della Sabina/Tiberina  in provincia di Rieti.

                                     Porta Reatina nella prima, epoca medievale, e nella seconda cinta muraria, rinascimentale.

Gli eventi capaci di richiamare le attenzioni dell’intera popolazione, nonché delle istituzioni pubbliche,che accadono in una piccola comunità, come quella di Casperia, non sono molti.La vita dei borghi cammina sui binari di una bonaria tranquillità che tutti sono chiamati a rispettare e renderla fruibile per lungo tempo. Il cantiere aperto, condotto sotto gli occhi di tutti, anche se non residenti, si è inserito a pieno titolo su questa realtà. E’ sufficiente camminare per le strade del borgo per constatare come proprio sul selciato, privo di sporcizia ed abbellito con fiori posti dai privati cittadini lungo il percorso, si trovi la migliore testimonianza del sentire comune per aver una vita dove l’ordine e la bellezza sono saldamente radicati, voluti e conservati.

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L’opera che da tempo immemorabile orna l’altar maggiore della chiesa parrocchiale dell SS.Annunziata di Casperia, ritrae l’episodio evangelico dell’ “Immacolata Concezione”. Fu dipinta dall’artista marchigiano Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato nei decenni centrali del XVII secolo su commissione di Girolamo Saraceni di Astra, antico nome di Casperia, che la volle per essere posta sull’altar maggiore della chiesa che lui stesso aveva fatto costruire. Non era la prima volta, come affermato nel corso della conferenza stampa voluta per comunicare l’apertura del cantiere aperto,  che: “il Sassoferrato dipinge questo soggetto, ma la tela di Casperia si distingue per l’estrema raffinatezza della gamma cromatica utilizzata e per le diverse tonalità che creano nella scena assonanze e contrasti. L’annunciazione sembra segnare uno dei momenti più alti nella carriere del pittore, consapevolmente svincolato sulle scelte formali dai suoi contemporanei, pur rimanendo protagonista di primo piano del clima culturale ed artistico della Roma del Seicento”.

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La tela è stata coinvolta, nel corso degli anni, da vicende che ne hanno compromesso una buona fruibilità, rimanendo fortemente danneggiata nel corso di un incendio. Alla Dott.ssa Chiara Arrighi è stato affidato il compito insieme a  un gruppo di  esperti, restauratori, architetti e storici dell’arte, di dirigere le operazioni di restauro che presumibilmente termineranno nel prossimo mese di marzo 2020.Il Comune di Casperia e la Parrocchia della SS. Annunziata, come rilevato dalla stessa Soprintendente, hanno contribuito in misura sostanziale all’organizzazione dell’iniziative mettendo a disposizione le proprie risorse per l’allestimento degli spazi all’interno della chiesa e per la gestione delle visite guidate gratuite, da prenotare obbligatoriamente sul sito www.visitcasperia.it- email culturaturismo.casperia@gmail.com

Casperia (Rieti) – Chiesa della SS.Annunziata Via O.Valeriani, 2. Info: responsabile  Cominicazioni Comune di Casperia: Dott. Lorenzo Capanna, è auspicabile che la sensibilità dimostrata nel coinvolgere in questa iniziativa sia la popolazione che la stampa, sia ripetuta anche in altre occasioni.

Mostra di Giovanni Anselmo all’Accademia di San Luca – Palazzo Carpegna – fino al 31 gennaio 2020

Donatello Urbani

L’occasione del conferimento del Premio Presidente della Repubblica 2016 per la Scultura a Giovanni Anselmo, ha spinto l’Accademia Nazionale di San Luca per allestire nella propria sede di Palazzo Carpegna a Roma una retrospettiva che ripercorre gli oltre cinquanta anni della sua attività artistica. Il prestigioso Premio venne istituito dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi nell’ottobre 1948 e da allora attribuito a personalità che si sono particolarmente distinte nei diversi campi della cultura, dell’arte, della musica e delle scienze. Alle tre Accademie Nazionali (Lincei, San Luca e Santa Cecilia) il compito della segnalazione, a cadenza annuale, dei nominativi.

p (5)“Torsione” – 1968. Ferro e Stoffa. Torino Gam-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea. Fondazione Guido e Ettore De Fornaris

Per l’Accademia Nazionale di San Luca, le tre classi accademiche di Pittura, Scultura e Architettura designano a rotazione il premiato.  In questa occasione scrivono i curatori: “La vicenda artistica di Giovanni Anselmo ha seguito un tragitto lineare quanto particolare: grande protagonista dell’Arte Povera, Anselmo non ha mai frequentato specificatamente scuole d’arte. Alla fine degli anni cinquanta inizia a lavorare come grafico in uno studio pubblicitario e, parallelamente, si esercita autonomamente nelle tecniche della pittura. Verso la metà degli anni Sessanta, abbandona le sperimentazioni pittoriche, per concentrarsi in quei primi lavori che mostrano linee di tensione, realizzate con tondini di ferro in stretta relazione con l’energia della forza di gravità e l’equilibrio, che si rivela se appena solo sfiorate. Da quel momento, costante nella sua opera è l’attenzione verso l’energia, la gravitas, la posizione spaziale, la parte per il tutto e l’esprimersi attraverso tensioni di spinte opposte. Concetto e contenuto reale si congiungono in un’unione non narrativa, tra finito e infinito, tra visibile e invisibile in una costante dimensione poetica dell’esperienza assolutamente non retorica e candidamente umana”.

pEntrare nell’opera” – 1971. Fotografia con autoscatto riprodotta su tela. MART. Museo d’Arte Moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Collezione privata

Il percorso espositivo presenta 27 opere, per la maggior parte di grandi dimensioni,  appositamente selezionate dall’artista, tra le più significative dell’intera sua ultracinquantennale produzione.

Roma – Accademia Nazionale di San Luca – Palazzo Carpegna – Piazza dell’Accademia di San Luca, n.77, fino al 31 gennaio 2020. Ingresso gratuito dal lunedi al sabato salle ore 10,00 alle 19,00. Info www.accademiasanluca.eu/it

Giovani Creativi – Le origini del Genio – In mostra al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo – Roma fino al 31 gennaio 2020.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il messaggio archeologico può ritenersi attuale nella nostra società? Le risposte che ci forniscono i dodici creativi con le loro opere esposte al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo – fino al 31 gennaio 2020 dimostrano che tra i talenti dell’era digitale ed alcune tra le più straordinarie opere dell’arte antica esiste un profondo legame indipendente dal vincolo temporale. “Dopo aver rotto il tabù dei luoghi della cultura come spazi non vissuti dalle nuove generazioni, vogliamo intercettare la matrice del genio creativo nella storia dell’Italia e trasmetterla attraverso i Millesimals. Per questo – affermano Nicola Brucoli e Carlo Settimio Battisti – i giovani creativi in questa occasione, sono ritratti nei siti archeologici più significativi di Roma”. Questa iniziativa ha una doppia valenza, sia per il Museo Nazionale Romano che si propone come istituzione al passo con i tempi sia per il gruppo di creativi “TWM Factory” che accoglie al suo interno creativi e professionisti under 30, che ha come obbiettivo la promozione e la diffusione del Talento Made in Italy.

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Durante il periodo di apertura della mostra si svolgeranno  diverse iniziative collaterali, quali incontri/confronti tra giovani ed archeologici dei musei, insieme a workshop ed un interessante evento di chiusura il prossimo 31 gennaio 2020, tutte con l’intento di “raccontare il processo creativo e spiegare come dar vita a un progetto integrato di comunicazione culturale”, come ha tenuto a precisare la Dott.ssa Angelina Travaglini, addetta stampa del Museo Nazionale Romano. I giovani coinvolti in questa iniziativa sono: Federica Sofia Zambeletti / Kozarch (Architettura), Giovanni Vetere (Arte), Alain Parroni (Cinema), Burro Studio (Comunicazione Visiva), Michele Lazzarini (Cucina), Susanna Salvi (Danza), Antonio Facco (Design), Sofia Podestà (Fotografia), Davide Dattoli (Imprenditoria), Marzia Sicignano (Letteratura), Davide Gallo / Programma (Moda), Yakamoto Kotzuga / Giacomo Mazzucato (Musica). La mostra è gratuita all’interno della bigliettazione ordinaria di Palazzo Massimo che permette di accedere alla collezione del Museo.

Roma . Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo – Largo di Villa Peretti, n.2 – fino al 31 gennaio 2020 con orai dal martedi alla domenica dalle 9,00 alle 19,45. Info: www.museonazionaleromano.beniculturali.it – email: mn-rm@beniculturali.it –