About Donatello Urbani

This author has not yet filled in any details.
So far Donatello Urbani has created 667 blog entries.

“Un Tè con le Farfalle” – Una mostra che unisce uno sguardo sulle bellezze della natura ad una pausa di relax.

Testo e foto di Donatello Urbani

Un detto che nasce dalla consolidata saggezza popolare indica una persona che va per farfalle come brancolante nel buio senza una meta ben precisa. Quanti verranno a visitare questa bella rassegna che, come recita il titolo sarà accolto da una piacevole tazza di té, avrà modo di ricredersi e porre in serio dubbio la credibilità della saggezza popolare.

IMG_20171213_125600                                                                                             Farfalle Morfo Blu sopra una orchidea

Appena varcata la porta che separa la biglietteria dalla parte espositiva, accolgono i visitatori un “giardino impossibile” dove prosperano piante e fiori esotici, di 500 metri quadri, e una moltitudine di farfalle tra le più rare e belle, incluse quelle in via di estinzione come la “Papilio Homerus” della Giamaica o le mitiche “Morfo Blu” amazzoniche che, come afferma il Prof. Enzo Moretto, entomologo ispiratore ed ideatore di questa rassegna, “insieme a molti papilioni asiatici, grazie alle loro particolari invenzioni biologiche presenti sulle ali, stanno ispirando tecnologie innovative per migliorare l’efficienza energetica partendo dalle celle solari fino agli schermi dei televisori oppure dai colori ecologici per arrivare ai computer di nuova generazione”.

IMG_20171213_125723

Particolarmente interessante è l’assistenza scientifica e culturale predisposta in particolare per i visitatori giovani ai quali biologi ed esperti dovranno spiegare e scientificamente documentare come senza il contributo offerto gratuitamente dalle farfalle non avrebbero la possibilità di stringere fra le mani i loro moderni i-phone o i-pad. Pensata per un pubblico più adulto, la prima inclusa per tutti nel costo del biglietto d’ingresso, è la tazza di tè di una delle qualità migliori esistenti al mondo: “monson” che giunge in Italia per la prima volta grazie a questa iniziativa. Volendo si possono aggiungere alla tazza di té, questa volta a pagamento, scelte in un ricco ed articolato menu predisposto da “Me Gheisha – Japanise fusion Roma –“ varie specialità romane e giapponesi tutte predisposte con eccellenze dei territori locali.

IMG_20171213_125900

Una bella rassegna allestita in uno spazio di facile accesso aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19 fino al 2 aprile 2018 anche per colazioni del mattino dalle 8,00 fino alle 10,30– su prenotazione – ; light lunch dalle 12,30 alle 14,00; aperitivi, cene ed eventi speciali – consultare il calendario sul sito web www.tecnonlefarfalle.it – dalle ore 19,00 – eventi privati da prenotare eventi@tecnonlefarfalle.it. Biglietti d’ingresso: adulti €.10,00; ridotto €.8,00; gruppi scolastici €.6,00.

Alla scoperta del “SUPEREROE” nel Palazzo degli Esami di Via Induno a Roma

Testo e foto di Donatello Urbani

Ad un buon numero di romani, con il coinvolgimento di ex giovani di tutta Italia, il Palazzo degli Esami di Via Induno a Roma significa un ritorno agli anni giovanili quando sostennero le prove di un concorso che allora richiese uno sforzo eroico per riuscire vincitore o comunque idoneo, come usava allora la giuria per accontentare i tanti non vincitori, sempre in numero limitato, che comunque avevano offerto una buona prova. Questo palazzo, pertanto, fin dalla sua origine, ha da sempre avuto uno stretto rapporto con gli “eroi”.

IMG_20171130_110834Un personaggio, forse l’autoritratto dello stessp Nthan Sawaya, accoglie il visitatore all’ingresso della mostra e lo invita a sedere nella sedia di fianco per un selfie e a scambiare due parole con lui.

I protagonisti di questa mostra che già nel titolo “A Roma chi è il vero Supereroe?”, spinge il visitatore alla ricerca di un personaggio, sono del tutto particolari sia per essere stati tutti raffigurati utilizzando il famoso mattoncino “Lego” sia perché, quasi tutti, sono nati prima che lo stesso Palazzo degli Esami fosse chiuso per adeguarlo a nuove e più moderne funzioni. Le oltre 120 opere che animano il percorso espositivo, sono state realizzate dall’artista statunitense Nathan Sawaya, che alterna l’atelier con lo studio di legale nelle città di New York e Los Angeles, dando corpo e consistenza ad una vera attività artistica nata come gioco degli anni giovanili.  Per la realizzazione di tutte le opere ha tratto, infatti, spunto e ispirazione dalla sua vita di adolescente costellata, alla pari di quella dei coetanei italiani,  dai Super Eroi, in prevalenza dei fumetti, incluse le armi e super potenti auto capaci di prestazioni fantastiche. In mostra insieme a Batman, Superman, Joker, Wonder Woman, Harley Quin inclusi i cattivi della DC anche una Batmobile in scala reale anch’essa realizzata interamente con i famosi mattoncini.

Una bella rassegna che vede protagonisti i supereroi di ieri e di oggi tutti protesi a far rivivere esperienze che hanno coinvolto tante oscure persone.

La XXV^ Edizione di “Umbria Jazz Winter #25” si conclude ad Orvieto con un’importante iniziativa di carattere turistico/culturale la grande rassegna Umbria Jazz 2017.

Donatello Urbani

Gli amanti della musica jazz e del turismo culturale possono trovare ad Orvieto, dal 28 dicembre 2017 e fino al 1 gennaio 2018,  un interessante fine settimana che, per una combinazione temporale del calendario, consente un abbinamento con le feste di fine/inizio anno. Tanto i concerti in cartellone che i percorsi turistici/culturali, sia in città quanto nel territorio limitrofo, offrono una scelta di primissima qualità a partire dai classici mercatini natalizi predisposti nei luoghi caratteristici della città fino alle visite guidate ai musei e ai monumenti più significativi. Il festival per l’occasione conferma la sua formula, che è  uno dei punti forti del successo presentando ininterrottamente musica per cinque giorni, dalla tarda mattinata fino a notte fonda nel centro storico di Orvieto. Le location sono le stesse che raccontano la storia e il patrimonio artistico della città, dal teatro Mancinelli al Duomo, dal Palazzo del Capitano del Popolo a Palazzo dei Sette, dal Museo Emilio Greco all’ex convento di San Francesco. E tutto il centro della città è coinvolto dalla musica itinerante e festosa della marching band.

umbria jazz winter orvieto concerto difronte al duomo

Complessivamente Umbria Jazz Winter #25 mette in scena 100 eventi con 25 band e circa 150 musicisti. Non di sola musica vive il festival, perché Orvieto è terra di cucina e vini di qualità e Umbria Jazz trova qui una felice coesistenza con l’enogastronomia del territorio nei jazz lunch e jazz dinner in due locali del centro e, tutto il giorno, nel Palazzo dei Sette. Qui per pranzo e per cena si potrà gustare una “Spaghetti Swing” con spaghetti, come si dice, cotti e mangiati (ma anche, vino e formaggi). Umbria Jazz Winter insomma non tradisce, soprattutto nella edizione del venticinquesimo anniversario, la vocazione di evento culturale e turistico nello stesso tempo, per tutti e aperto a tutti. La musica per intenditori convive con l’intrattenimento, con il filo rosso della qualità per comune denominatore. Come da tradizione, due appuntamenti rappresentano altrettanti tratti fortemente caratterizzanti della manifestazione e della sua identità: i cenoni per attendere con la musica live l’arrivo del nuovo anno e i concerti a cavallo e dopo la mezzanotte fino alle prime ore del 2018; il concerto gospel nel Duomo nel pomeriggio di Capodanno dopo la celebrazione della Messa della Pace. Allo stesso modo, è ormai imprescindibile la marching band che sfila per le vie del centro, sinonimo di festa e di partecipazione. Umbria Jazz Winter #25 si propone di consolidare il ruolo di protagonista di primo piano della scena jazz nazionale. Il festival invernale con il suo quarto di secolo di vita è un pezzo imprescindibile della storia della rassegna Umbria Jazz.

Maggiori informazioni sui concerti in calendario  su sito web www.umbriajazz.com e, attivo dal 28 dicembre 2017, per telefono al 0763.344644

ARTI E MESTIERI EXPO/Horizons – Artigianato ed enogastronomia tornano protagonisti di un’edizione che si arricchisce di ospiti d’eccezione, eventi culturali e nuove prospettive internazionali

Donatello Urbani

“Arti e Mestieri Expo” é  una manifestazione che rientra nella migliore tradizione del nostro artigianato  e che si presenta, per la durata di quattro giorni dal 14 al 17 dicembre 2017 e per la dodicesima volta, nei locali della Nuova Fiera di Roma, insieme alle migliori eccellenze enogastronomiche non solo nazionali. Alla storia dei Mestieri, dei luoghi del Gusto, insieme alle arti dello Spettacolo e dell’amore per le nostre Tradizioni è affidata l’animazione di questa bella manifestazione. Saranno più di 200 gli espositori presenti nelle aree dedicate per un grande colorato happening natalizio che coinvolge anche cultura, benessere, moda, musica e tanto intrattenimento. Una formula rinnovata che accosta alla valorizzazione delle peculiarità artigianali anche momenti didattici insieme a laboratori riservati alle scuole, incentrati sulla riscoperta delle arti manuali e della multisensorialità. Infatti questa manifestazione ospita l’alternanza scuola-lavoro grazie a Formacamera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma che si occupa di formazione scolastica e professionale con il contributo di CNA-Roma con le scuole di Pasta, Pane, Pizza e Panettone, aperte anche alla partecipazione del pubblico.

Artigianato 1

“Dopo gli artigiani e inventori digitali della Maker Faire, Fiera Roma è orgogliosa di riaprire le porte di Arti e Mestieri Expo, la fiera ideata e organizzata da Fiera Roma, che mette in mostra l’eccellenza artigiana tradizionale”  dichiara Pietro Piccinetti, amministratore unico di Fiera Roma. “Quella ovviamente del nostro territorio, quella italiana in genere e – novità di questa XII Edizione – quella di molti Stati del mondo. Quest’anno infatti Arti e Mestieri, ormai un appuntamento fisso per Roma alle porte del Natale, allarga i suoi orizzonti, ospitando anche artigiani e artisti  dall’Iran, della Tunisia, dal Marocco,dalla Libia, dalla Costa d’Avorio e dal Portogallo.  Una vetrina sempre più ricca e variopinta sulla eccellenza delle botteghe più peculiari di Italia, Mediterraneo e mondo. Un percorso tra prodotti dell’artigianato e dell’enogastronomia che sarà anche un modo per fare la conoscenza con culture e tradizioni vicine e lontane, con molti momenti di approfondimento. Un contesto ideale per trovare regali di Natale al 100% artigianali e un’occasione perfetta per fare incontrare direttamente produttori e consumatori. Per una Fiera ancora una volta a supporto dell’economia del territorio e non solo”.

Tra i protagonisti 2017, anche lo chef Fabio Campoli, opinion leader del panorama gastronomico italiano, fondatore di Campoli Azioni Gastronomiche e presidente di ProDiGus, che porterà la sua trentennale esperienza insieme ai suoi numerosi ospiti quotidiani, tra show cooking, dibattiti e presentazioni. Accanto a lui, infatti, gli esaltatori di “Sapere” condurranno il pubblico alla scoperta delle più ricercate prelibatezze gastronomiche: dallo Street food rivisitato in chiave gourmet, al gelato, passando per i biscotti, il sale marino e i vegetali, senza perdere di vista la salute e la cultura. Arti e Mestieri Expo propone anche un gustoso e appassionante viaggio culinario tra passato e futuro.

Ad arricchire il Natale di “Arti e Mestieri Expo/Horizons” la contemporaneità con la Fabbrica-Museo del Cioccolato, – vedi altro articolo su questa rubrica –  il parco tematico, unico nel suo genere a livello internazionale, quale microcosmo pieno di attrazioni con un unico focus: il cioccolato declinato in tutte le sue forme.

Ed infine, la manifestazione presenta un programma ricco di musica della tradizione popolare e spettacoli dedicati alle famiglie e ai giovani: pizzica, tarantella, presepe animato, tombola napoletana e altro. In particolare, tutti i giorni alle ore 18.00, spettacolo gratuito degli “Easy Pop” la storia del Jukebox attraverso la reinterpretazione delle più belle canzoni di un’epoca unica: 60/70/80. E sabato sera, alle ore 20.00, uno dei principali interpreti della “Notte della Taranta”: Antonio Amato che con l’ensemble ci condurrà in una fusion tra musica classica, popolare e rock.

Arti e Mestieri Expo/Horizons – Fiera di Roma – Ingresso Est – Via G. Eiffel – Via Portuense, 1645- Ingresso gratuito con orari: Giovedi 14 dicembre: 14.00 – 22.00 – da Venerdi 15, Sabato  16 e  Domenica 17 dicembre dalle 10.00 alle 22.00-. Informazioni sul sito web www.artiemestieriexpo.it

Guida “Pasticceri & Pasticcerie 2018 “ del Gambero Rosso

Testo a Foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il mondo dolce dei pasticceri e delle pasticcerie trova già per la settima volta la più esauriente presentazione nella guida del Gambero Rosso. In 351 pagine, per un importo di €.14,90, sono indicate, divise per regioni partendo dalla Valle d’Aosta fino alla Sicilia, le più dolci strade che i golosi d’Italia possono percorrere  nel corso dell’anno 2018.

IMG_20171130_120801

Scrive Laura Mantovano nel corso della presentazione della guida da lei diretta; “Non a caso nell’ultimo anno sono nati locali di gran classe pensati per valorizzare i prodotti e regalare la migliore accoglienza ai clienti. Tutto questo senza perdere di vista la sostanza e la bontà della proposta, compresi esperimenti sempre più interessanti nel campo della pasticceria salata. Cambiano le forme e le tecniche – monoporzioni, barattoli, vaso cottura, ecc. – e c’è massima attenzione al sapore, alla valorizzazione del territorio e alla riscoperta dei classici dando loro, complici tecnica e creatività, una nuova e intrigante veste”.

IMG_20171210_144659

Su queste premesse e nel rispetto di un preciso decalogo sui comportamenti da tenere nel corso dei sopralluoghi, gli ispettori del Gambero Rosso hanno assegnato ai migliori locali da riportare nella guida con una torta per quanti hanno riportato un punteggio da 75 a 79/100; due torte per il punteggio da 80 a 89/100 e tre torte da 90 a 100/100. Il miglior punteggio con 95/100 è stato assegnato alla Pasticceria Veneto di Igino Massari di Brescia, premiato nel corso di una simpatica cerimonia nella bella terrazza dell’Hotel Bernini Bristol di Roma, insieme al miglior pasticcere emergente: Marcello Rapisardi della Pasticceria & Dessert di Milano; con la migliore comunicazione digitale alla Pasticceria Marisa di S.Giorgio alle Pertiche (PD); per la miglior pasticceria salata alla Martesana di Milano e la novità dell’anno riconosciuta alla Cannavacciuolo Bakery di Novara.

IMG_20171130_120956

L’appendice finale è stata occupata dalla premiazione dei migliori 10 pastrychef che operano in alcuni grandi ristoranti italiani.

Inaugurato all’aeroporto di Fiumicino – settore 3 extra Shengen – il “Michelangelo Bistrot Roma” con un nuovo menu invernale

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Un doppio 19 caratterizza questo nuovo punto di ristorazione, un vero centro di eccellenze territoriali laziali e nazionali. Le due criticità che deve affrontare un viaggiatore in transito, prevalentemente  in partenza, sono il limitato tempo disponibile e rifocillarsi senza spendere un capitale prima della partenza con l’aereo. Così con una spesa di €.19,00 nel ristretto tempo di 19 minuti, viene offerto un menù espresso con “ingredienti selezionati e tanta passione  per la buona cucina, dalla forte caratterizzazione regionale, e con il meglio tradizione culinaria di Roma”, come tiene ad affermare lo chef Michelangelo Citino, recentemente premiato dalla guida dell’Espresso “I Ristorante dell’Italia 2018”.

IMG_20171201_113644Lo chef Michelangelo Citino e  Marco Beretta, Direttore marketing e purchasing per l’Italia di “areas”, in occasione della presentazione del nuovo menu invernale

La scelta che il viaggiatore può effettuare ricade su questi piatti:

  • Menu tradizionale composto da mozzarella di bufala dell’Agro Pontino e pomodori al basilico;
  • Gnocchi di patate viola cacio e pepe con 1 bicchiere di vino – Creta bianco DOC – oppure di acqua ;
  • Menu romano con tagliere di prosciutto e mozzarella dell’Agro Pontino;
  • Rigatoni alla Amatriciana con 1 bicchiere di vino – Fiore bianco DOC – oppure di acqua.

IMG_20171201_113246                                                Tre specialità inserite nel Nuovo Menu Invernale il cui costo, rilevato sulla carta, é di €.32,00

Il nuovo menù invernale presentato per l’occasione offre, a prezzi vari e alquanto contenuti, una scelta fra:

  • Crema di fave, cicoria ripassata e guanciale di maiale;
  • Carciofo alla giudia e salmoriglio al caviale di aceto balsamico;
  • Petto di faraona arrosto con scarola condita;
  • Frittata di pasta e cipolla bianca;
  • Baccalà al pomodoro con olive di Gaeta e basilico fresco
  • Funghi porcini ed alici fritte;
  • Mousse al cioccolato bianco, finocchi ed amaretto;

completano l’offerta una serie di piatti iconici quali i rigatoni alla Amatriciana, gli gnocchi di patate cacio e pepe, la pizza Michelangelo e gli spaghetti freschi alla carbonara.

IMG_20171201_120113                                                                                     Carciofi alla giudia proposti in degustazione

Tutto questo ha trovato ampia conferma nelle parole di Marco Beretta, Direttore marketing e purchasing per l’Italia di “areas”, che dice: “Rivolgendosi ad una clientela internazionale con questi piatti cerchiamo di far conoscere l’Italia offrendo un’esperienza culinaria legata ad una delle regioni, il Lazio, che più la rappresenta; inoltre è in avanzata preparazione l’apertura della nostra area ristorazione alla presentazione e degustazioni guidate da esperti di prodotti tipici del territorio quali l’olio extravergine di oliva. Michelangelo Bistrot Roma dispone, inoltre, di un angolo “market take away” con specialità tipiche laziali in modo di poter offrire le nostre specialità anche ai viaggiatori che non hanno la disponibilità dei 19 minuti utili alla preparazione del piatto. Soluzione questa che può soddisfare anche i passeggeri di linee aree low cost  con un menu alternativo a quello da acquistare a bordo dell’aereo.”

La degustazione che è seguita alla presentazione di questo nuovo menu è stata la dimostrazione pratica di come tutti gli assaggi proposti hanno esaltato la bontà dei prodotti utilizzati e la loro sapiente preparazione. Una menzione particolare merita il carciofo alla giudia che racchiude in sé tutte le potenzialità per lasciare nel viaggiatore in partenza il desiderio di ritornare nella nostra città anche per ripetere questa bella esperienza gastronomica.

“Roma nel Piatto – I ristoranti 2018” – Presentata dall’editore La Pecora Nera la loro guida madre di tutte le altre.

Testo e foto di Donatello Urbani

Il successo e gli apprezzamenti che nel corso degli anni sono stati riservati alle guide dell’editore “La Pecora Nera” sono iniziati, proseguiti e diffusi alle altre edizioni grazie proprio a questa, la prima ad uscire, che già nel titolo “Roma nel Piatto” anticipa i contenuti e linee di valutazione seguite per i locali di ristorazione della città di Roma e del suo interland con un’appendice per i ristoranti di Amatrice, proprio quelli che, malgrado i recenti eventi, proseguono tutt’ora a riproporre a tutti i buongustai il piatto principe della gastronomia laziale: l’amatriciana. L’evento si è svolto nel corso della manifestazione promossa da Excellance per la presentazione delle eccellenze enogastronomiche italiane con la curatela di Ciccotti Pietro, generale manager di Excellance e Alberto Rossitto, responsabile delle relazione esterne delle edizioni La Pecora Nera. Il vero protagonista però è stato l’uomo mascherato in nero: l’ispettore che sperimenta  e valuta, in incognito, i ristoranti che verranno premiati e riportati sulla guida oppure scartati, dimenticati e abbandonati a se stessi. I criteri di valutazione degli esercizi di ristorazione, suddivisi in due diverse categorie: una per i ristoranti, etnici e tradizionali, e l’altra per pizzerie, aperitivi e brunch, (breakfast e lunch, colazione e pranzo insieme), sono stati espressi in pecore nere, riportate tutte sulla guida. Una per insufficiente, punteggio da 5 a 5,1/2; mentre per i giudizi: soddisfacente, il punteggio indicato va da 6 a 6,1/2; per valido da 7 a 7,1/2; molto valido, da 8 a 8,1/2; infine imperdibile per un punteggio superiore a 8,1/2. Nella guida, solo 8 ristoranti, fra gli oltre 400 testati e indicati, hanno potuto fregiarsi delle cinque pecore nere: la “Pergola” del Roma Cavalieri con un 9,1/2 e il ristorante “La Trota” di Rivodutri con un 9+. Interessante la segnalazione relativa ai migliori ristoranti etnici con menzione di tre cinesi e uno giapponese – punteggio 7,1/2 per tutti i quattro indicati. La chiusura dell’evento è stata riservata al premio “Cuor di C.A.R. “– Centro Agroalimentare Romano – per il miglior ristorante che utilizza quasi esclusivamente prodotti del territorio laziale.

Anche questa “Roma nel Piatto  – i ristoranti 2018” – pagine 408 costo €.11,90 ,come tutte le guide de “La Pecora Nera – Editore”, sono acquistabili online sul sito www.lapecoranera.net e nelle migliori librerie del Lazio, Lombardia e Piemonte.

SETTIMANA DELLA CULTURA D’IMPRESA “I linguaggi della crescita: impresa, cultura, territorio” – Una bella opportunità per scoprire due realtà industriali romane: Fintecna S.p.A – Gruppo Cassa Depositi e Prestiti e Birra Peroni s.r.l.

Testo e Foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La sedicesima settimana della Cultura D’impresa, organizzata dall’associazione “Museimpresa” dal 10 al 24 novembre u.s., ha visto il coinvolgimento delle aziende socie, che operano nei rispettivi territori, a interrogarsi sui linguaggi della crescita e renderli noti al grande pubblico.

CAM08823Edina Altara (1898/1983): “Nettuno e allegoria della terra” – pannello in alto –  e “Nettuno, Nereidi e Tritoni” – Dipinti su specchio montati su pannello di legno, entrambio originariamente decoravano la sala da pranzo della motonave Oceania e successivamente montati sulla motonave Verdi.- Auditorium Museo Via Veneto della Fintecna S.p.A.

“Utopia e poesia – Parole attese nell’industria del futuro” è stato il titolo che Fintecna del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ha assegnato ad un convegno seguito da uno spettacolo teatrale a cura di GMG Progetto Cultura tenuto nell’auditorium di Via Veneto a Roma nel quale convivono sia uno spazio convegno che uno museale. “L’Utopia è nella sua etimologia una chimera irrealizzabile, ma comprende il passaggio e lo spazio fisico tra sogno e proposito” scrivono in proposito Nicoletta Provenzano, Caterina Salvagno, Sabrina Fiorino e Claudia Canalini, storiche dell’arte che hanno curato questo evento: “Innervare la qualità della vita come forma di esistenza piena è l’obiettivo di un processo aziendale sano che implica il coinvolgimento naturale dell’arte e della cultura. L’identità diventa un bisogno sia imprenditoriale che umano che rende la gestione manageriale un sistema legato all’umanesimo e alla creatività. Nella rivista Civiltà delle Macchine Leonardo Sinisgalli (suo ideatore e direttore) ha unito lo spirito creativo dell’arte con lo spirito costruttivo dell’industria ed è l’intellettuale multidisciplinare che ha fatto dell’utopia un vero proposito. L’Auditorium Via Veneto Spazio Cultura, ospita nelle proprie collezioni artistiche i contenuti visivi di questi insegnamenti. La Poesia è l’espressione metaforica in cui il codice linguistico ristabilisce unità tra il ritmo del vivere e il contenuto umano con la sua possibilità di disegnare il mondo come un teorema”.

CAM08836Paolo Poli (1905/1996): Composizione decorativa con cinque bottiglie in rame smaltato. Dalla turbonave Michelangelo e attualmente esposte nell’Auditorium/Museo Via Veneto della Fintecna.

Lo spettacolo teatrale che ha concluso la serata si è incentrato sulla lettura di due Lettere al Direttore scritte a Leonardo Sinisgalli dal poeta Giuseppe Ungaretti e dall’imprenditore Giuseppe Eugenio Luraghi, incentrate sulla poesia come sintesi tra numeri e misteri, tra costruzione e libera espressione, punto di incontro tra il ritmo meccanico-industriale e la misura dell’arte”.

digStabilimento della Birra Peroni s.r.l. di Roma: veduta del ciclo finale di lavorazione con il prodotto finito indirizzato allo inscatolamento

Su questa falsariga si è mossa anche la S.p.A. Birra Peroni che ha aperto le porte del proprio stabilimento di Roma per una visita intesa a far conoscere come l’alta qualità dei loro prodotti sia il frutto di un approfondito processo culturale e di ricerca tanto nella produzione che nella accurata selezione e trattamento delle materie prime impiegate. “La birra fa bene” tiene ad affermare il Direttore dello stabilimento romano della Peroni dott. Serino e, in proposito, ci riferisce un’antica credenza nata in Belgio quando nella città di Bruxelles era stata colpita dalla peste. Il vescovo Arnaldo intuì che la propagazione del morbo fosse veicolata fra la popolazione dall’acqua. Così intraprese una serie di sermoni con l’invito alla popolazione a bere birra a discapito dell’acqua. La peste passò ed il vescovo Arnaldo, grazie a questa intuizione, fu proclamato santo e protettore della città. Ad anni di distanza le analisi scientifiche compiute sulla birra hanno accertato che questa bevanda è priva di batteri patogeni grazie all’acidità acquisita nel corso della fermentazione dell’orzo che avviene in assenza di aria, processo anaerobico, insieme all’aggiunta di luppolo e l’acquisizione di un grado alcoolico capace di garantirne una buona salubrità.

IMG_20171122_122335

                                 Stabilimento di Roma della Birra Peroni s.r.l. – Veduta dell’area riservata alle degustazioni dei prodotti.

In prossimità dell’ingresso allo stabilimento è stato allestito anche con parti di alcuni macchinari del dismesso stabilimento di Piazza Alessandria a Roma, una sala di accoglienza dove, periodicamente sono ospitate persone che hanno richiesto di conoscere la lavorazione della Birra Peroni. Una bella iniziativa prenotabile visitando il sito www.birraperoni.it e.mail museo@peroni.it- tel.06.225441

Franco Simongini “Come nasce un’opera d’arte” – Quando la televisione ha preso sul serio le arti figurative.

Testo e foto di Donatello Urbani

La capacità di saper presentare al meglio un’opera d’arte, alla stregua del genio artistico indispensabile per la sua realizzazione, è nelle preziose mani di “madre natura”. Entrambe rivestono  identica importanza ed entrambe si dividono meriti e fortune così come “toccati dalla dea bendata” sono considerati, dall’opinione pubblica, tutti coloro che ne vengono beneficiati. Questa magica opportunità viene dispensata sugli esseri umani con il contagocce ed ancor più rara è che venga trasferita da padre in figlio; cosa che invece è avvenuta fra Gabriele Simongini ed il padre Franco, primo critico/storico dell’arte che ha curato, a partire dal 1969, le fortunate trasmissioni televisive di Rai Teche su come nasce un’opera d’arte, in prevalenza contemporanea, anche, e principalmente, con il coinvolgimento degli stessi artisti.

IMG_20171121_113855 Il figlio Gabriele, docente all’Accademia D’Arte di Roma e uno fra i più quotati critici e storici d’arte contemporanei, ha curato, in collaborazione con Rai Teche, un convegno dal titolo “Come nasce un’opera d’arte” corredato dei più interessanti documentari d’arte realizzati dal padre Franco tra gli anni 1960 e 1991 che per primo, almeno in Italia, offrirono la bellissima opportunità di coinvolgere l’opinione pubblica nei nuovi sentieri tematici percorsi dall’arte contemporanea. Rivisti, a distanza di tempo, queste trasmissioni televisive hanno conservato intatta la loro bellezza ed attrattiva senza trascurare anche il loro alto valore didattico. Non per niente il tutto si è svolto nell’aula magna dell’Accademia d’Arte di Roma dove la presenza degli allievi è stata molto numerosa. All’insito valore didattico si è aggiunto anche quello storico e documentaristico sullo status dell’arte e sul modo in cui venivano presentati agli spettatori televisivi di quegli anni. Per quanti hanno avuto la fortunata opportunità di seguire in “presa diretta”, come si usava dire in quegli anni, queste interessanti trasmissioni è stato un tuffo nostalgico negli anni giovanili mentre i tanti che per la prima venivano a contatto con questi documentari hanno potuto trarre spunti, riflessioni ed idee sul mondo in cui si muovevano le arti figurative negli anni immediatamente precedenti ai loro.  La comprensione  e la lettura del messaggio che molti artisti hanno voluto rivolgere al grande pubblico non sempre è stato agevole in tutte le epoche. Significativi, forse anche per essere i più noti, i rifiuti opposti alle opere di Caravaggio  che, tutto sommato, sono stati solo  un episodio intermedio succeduto  ai tanti precedenti e successivi che hanno dovuto affrontare nel corso degli anni moltissimi artisti. Causa comune a tutti è sempre stata la mancata o parziale conoscenza e comprensione, delle arti figurative contemporanee. Cosa presente anche ai giorni nostri. Una buona soluzione a questo problema potrebbe essere offerta dal riproporre queste trasmissioni, sia pure con le dovute correzioni dettate dalle nuove tendenze e tecnologie, ma che comunque avrebbero nuovamente il meritorio pregio di rendere leggibili e comprensibili i tanti messaggi che quotidianamente ci rivolgono gli artisti attraverso le loro opere. L’iniziativa di Gabriele Simongini è meritoria anche per questo.

Quest’olio l’ho fatto io – Una simpatica iniziativa giunta alla quinta edizione rivolta alla conoscenza e alla promozione dell’olio d’oliva extravergine prodotto direttamente sul campo dai consumatori.

Donatello Urbani

Come tutte le cose belle e buone anche l’olio  di oliva extravergine è nelle mire di agguerriti  malfattori che sotto mentite spoglie di sofisticatori di generi alimentari  si avvalgono nelle loro attività delle tante opportunità che la scienza offre loro insieme alle più moderne e sofisticate tecnologie. Le doti salutistiche dell’olio di oliva extravergine, alla stregua della nobiltà della pianta di olivo, sono note e rispettate dagli uomini fin dalla notte dei tempi.

image002                                                                                    Esemplare monumentale  di pianta di olivo cultivar “Raio”.

Alcuni cultivar (specie di pianta) , quale il “Raio” caratteristiche dell’Italia e totalmente assenti nei paesi esteri, hanno in elevate quantità le proprietà salutistiche quali  i “Polifenoli”, molecole anti-ossidanti per eccellenza, da un minimo di 400 mg/kg fino ad oltre 600 mg/kg. Acido Oleico medio 79,14 ± 1,14 %, che rende l’olio altamente fluido ed asciutto nella bocca. Questi livelli possono variare in funzione del sistema di estrazione e dell’epoca di raccolta. L’acido oleico presente nell’Arbequina, il cultivar caratteristico delle Spagna e Penisola Iberica, varia da 52% a 70% secondo le condizioni pedoclimatiche, il contenuto in polifenoli va da 50 mg/kg a 100 mg/kg. Il confronto con questa cultivar è appropriato in quanto l’olio in commercio appartiene per la gran parte ai frutti della stessa varietà. Da non trascurare anche il Profilo Sensoriale, che si presenta di Colore giallo con riflessi verdi, talvolta di colore verde smeraldo se l’annata è particolarmente siccitosa quale l’attuale. Infine i sapori dei nostri olii di Raio cultivar, non molto differenti dagli olii pugliesi, si presentano con: “Fruttato intenso, sentori di erba appena falciata, leggero carciofo, pianta di pomodoro e un ottimo bilanciamento tra le note amare e piccanti”. Vei diagramma sotto riportato:                             IMG_20171121_183202

Azioni promosse ad alterare queste qualità, oltre ad essere illegali, si rivolgono contro un prodotto ed una pianta ritenute da sempre sacre. I ramoscelli di olivo, nell’antica Grecia, coronavano le teste dei vincitori delle Olimpiadi, così come quelle dei più importanti cittadini romani, sia per meriti politici che militari.  Significativi in proposito sono anche i riferimenti e le citazioni sull’olivo riportate dalle Sacre Scritture Bibliche. Uno per tutti vale l’episodio trascritto sul libro della Genesi quando narra che all’indomani del diluvio universale, Noè si affida ad un ramoscello di olivo per accertare l’ avvenuta fine della grande catastrofe. La sacralità della pianta poi, è rafforzata dal Salmo 52 che recita: “Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio, confido nella fedeltà di Dio in eterno e per sempre”. Infine all’olio si demanda il compito di ufficializzare i premier delle comunità quale “Unto del Signore”. Tutte queste virtù hanno esposto l’olio di oliva, in particolare quello extravergine di prima spremitura a freddo, alle malefatte di tanti adulteratori senza o con pochi scrupoli.   Le difese di cui possono avvalersi i consumatori per scoprire adulterazioni e sofisticazioni non sono molte, sia pure integrate da quelle offerte dalle pubbliche autorità alle quali è demandato il compito di tutela della salute dei cittadini. Una simpatica iniziativa rivolta alla tutela dei consumatori è stata quella di mettere in contatto diretto produttori e consumatori di olio d’oliva extravergine messa in piedi, questa del 2017 è la quinta edizione, dagli operatori turistici Medintour Consortium insieme all’Hotel Villa di Bisceglie con il patrocinio dell’omonima amministrazione comunale. Una prima tutela è quella di far intervenire il consumatore nella raccolta della olive direttamente sul campo ed il programma, riportato di seguito, è stato predisposto tenendo in evidenza questa buona opportunità. Programma dei due week-end:

-venerdi 24 novembre oppure 1 dicembre 2017: Arrivo all’hotel Villa ****S. Sistemazione nelle camere riservate. Pranzo. Presentazione del programma d’attività. Cena. Dopo cena Torneo di Burraco e pernottamento.

-sabato 25 novembre oppure 2 dicembre 2017: Prima colazione in hotel. Partenza per Cerignola verso l’estesa, meravigliosa e rigogliosa tenuta dell’ Azienda Agricola “Dottor Simone” dove raccoglieremo le olive direttamente dagli alberi secolari. Coffee – break offerta nell’attigua Masseria Bella Veduta di proprietà della famiglia. Successivamente trasferimento al frantoio in Bisceglie, dove le olive raccolte dagli ospiti verranno conferite per l’estrazione a freddo dell’olio nuovo. Degustazione di un light lunch con prodotti tipici e mini corso descrittivo-olfattivo sull’olio di oliva. Possibilità di acquisto nello store attiguo a prezzi scontati. Incontro con le autorità comunali e degustazione del dolce tipico locale “il Sospiro al limone o Dolce Nuziale di Lucrezia Borgia”. Rientro in hotel. Cena di Gala . Pernottamento.

-domenica 26 novembre oppure 3 dicembre 2017: Prima colazione in hotel e trasferimento a Trani. Visita libera del centro antico e della cattedrale con la possibilità di assistere alla SS. Messa (h. 11:30). Rientro in hotel. Pranzo e … arrivederci a Castellaneta Marinaper il prossimo incontro promosso da Medintour Consortium : “Percorso nella terra del Mito conla Raccolta degli Agrumi” di prossima programmazione.

olio 2017 - 1

La salubrità e la provenienza dell’oliva è la prima garanzia di buona qualità del prodotto. Inoltre la diretta partecipazione o raccolta delle olive consente al consumatore di verificare personalmente la loro buona qualità che, come stabilisce la legge italiana,  deve provenire solo da piante alle quali sono stati obbligatoriamente riservati trattamenti con prodotti innocui  alla salute, cosa che non sempre avviene in quasi tutti i paesi olivicoli esteri. Un passaggio alquanto delicato  si ha nei “frantoi” dove avviene la trasformazione dell’oliva in olio. Inutile soffermarsi sulle garanzie offerte dalla partecipazione diretta alle varie fasi della lavorazione che, comunque, avviene in maniera tale che le possibilità d’intervento esterno sono ridotte ai minimi indispensabili.

“Quest’olio l’ho fatto io…”…a Bisceglie – Informazioni e prenotazioni info@medintour.it – tel.331.3528526 – mimmosantoro47@gmail.com –tel.360.828644.