Roma Palazzo Barberini – Presentazione dei risultati del progetto “WeACT3”.

Mariagrazia Fiorentino

In un luogo affascinante per l’arte e la cultura, nel salone dipinto da Pietro da Cortona il 13 c.m., con l’Associazione Civita, nella figura del Presidente Gianni Letta,  insieme alle Gallerie Nazionali di Arte Antica sono stati presentati i risultati del progetto WeACT3 – La tecnologia per arte, cultura, turismo, territorio, un’iniziativa di partenership pubblico-privato volta alla valorizzazione delle Gallerie alla presenza del Ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli. Nel suo intervento il ministro ha tenuto ad evidenziare che “quando le energie si mettono insieme pubblico e privato si hanno risultati stupefacenti”.

image006 Sarà possibile utilizzare l’applicazione in varie soluzioni, monitorare la sicurezza degli edifici, la digitalizzazione e utilizzare al meglio le risorse. Ne hanno parlato esperti di gestione del prodotto e giovani, dove la creatività e la voglia di avere dei risultati è stata fondamentale. Un progetto comune in cui innovazione, tecnologia sono determinanti. Il Direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, Flaminia Gennari Santori, nel ringraziare tutti per la fattiva collaborazione ha voluto menzionare Maria Bonmassar per la preziosa collaborazione avuta in questo progetto.

Per saperne di più www.weact3.itwww.civita.it

Roma Tiburtina – Gettate le premesse di un importante polo con interessanti ritorni turistici che sta per nascere intorno alla stazione ferroviaria.

Testo e foto di Donatello Urbani

Tramite la società FS Sistemi Urbani, controllata al 100% dalle Ferrovie dello Stato Italiano, viene posto in vendita il patrimonio divenuto non più funzionale all’esercizio ferroviario anche a seguito dell’ammodernamento delle linea ferroviaria. In questa operazione sono coinvolte aree e fabbricati, fino ad oggi pertinenti alle principali stazioni presenti sia nelle grandi città che in molti centri abitati di provincia, ubicate per le più in zone centrali e di forte richiamo commerciale oppure turistico come nel caso delle aree pertinenti la stazione ferroviaria di Roma Tiburtina messa in vendita in questi giorni e per la quale le offerte di acquisto dovranno pervenire entro le ore 12 del 15 marzo 2019 partendo da una base d’asta di €.12.450.000,00. L’area interessata ha un’estensione di mq.7.200, adiacente all’ingresso lato nomentana della stazione di Roma Tiburtina già inclusa in un piano di rigenerazione urbana concordato con l’amministrazione comunale di Roma Capitale.

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L’Accordo di Programma tra  le due amministrazioni prevede la  trasformazione di  un settore urbano di 92 ettari intorno alla Nuova Stazione  Alta Velocità di Roma Tiburtina. Sono previsti: Servizi privati (direzionale, commerciale e ricettivo) per complessivi 150.900 m2 di diritti edificatori: Nuovi servizi di stazione per circa 50.000 m2; Nuova viabilità, Parcheggi pubblici per100.000 m2; Verde pubblico su un’area di circa 7 ettari. Il Gruppo FS, di concerto con Roma Capitale, cura lo sviluppo del piano urbanistico, oltre la valorizzazione e la vendita dei lotti edificabili. Il primo lotto è stato già venduto a BNL che ha già inaugurato la nuova sede nazionale. Il secondo lotto è stato venduto all’Università Sapienza che sta realizzando laboratori di ricerca di ingegneria. Le buone prospettive di crescita turistica che la città di Roma lascia intravedere necessitano di opportuni supporti capaci di renderli prima appetibili e successivamente fattibili ed è quanto previsto in questa proposta che le racchiude tutte in sé, senza ombra di dubbio.

 

Maccarese (Fiumicino – RM) – Inaugurato l’archivio storico della più estesa impresa agricola italiana.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’azienda agricola di Maccarese estesa per oltre 3.200 ettari nel territorio nord ovest di Roma, oggi di proprietà della famiglia Benetton, è stata per molti anni strettamente connessa con alcuni grandi temi della storia italiana del Novecento, non solo agricola,: dalle bonifiche dell’agro romano e passando per la battaglia del grano, le migrazioni interne, l’adozione di nuove tecniche,  giunsero alle attuali politiche di produzione agraria e zootecnica e alle lotte sindacali del secondo dopoguerra.Qui furono firmati gli atti che videro la fine della mezzadria e la parità di salario fra uomo e donna.

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Intorno al mondo in rapida trasformazione, già dai primi anni dell’unità d’Italia, il settore agricolo è  stato coinvolto in un’opera di documentazione,  in alcuni periodi molto velocemente, di cui l’archivio storico dell’azienda agricola Maccarese può essere valido testimone già con le rilevazioni demografiche che hanno visto il passaggio nel suo territorio da meno di cento abitanti di fine Ottocento ai quasi cinquemila della fine degli anni trenta del Novecento, per poi calare vertiginosamente negli anni del boon economico fino ad un parziale incremento in questi ultimi anni grazie a varie attività commerciali ed artigianali lungo le strade del borgo agricolo che hanno richiamato in questo anno oltre ventimila presenze turistiche.

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Gli oltre centomila documenti  sono ospitati in scaffali nei piani bassi del Castello di San Giorgio a Maccarese che si estendono in lunghezza ben mezzo kilometro e un’occupazione di spazi di oltre cinquecento metri quadri. Documenti che sono da mercoledi 7 dicembre scorso a disposizione di storici, studiosi, non solo di agricoltura, di privati e di quanti desiderano ritrovarsi in un mondo che hanno vissuto ed oggi assistono al suo rapido passaggio. La realizzazione di questo archivio ha richiesto lavori preparatori e di realizzazione lunghi ben 5 anni ai quali ha sovrainteso con passione e profonda dedizione il Sig. Carlo Benetton, venuto a mancare da pochi mesi ed al quale è stato doverosamente dedicato nel corso di una breve quanto significativa cerimonia con la scoperta di una lapide a fianco della porta d’ingresso dell’archivio. Tempi certamente più lunghi richiederanno gli studi e le ricerche legate ai documenti conservati.

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Il figlio Andrea ed il fratello Luciano scoprono la targa che dedica l’archivio storico dell’Azienda Agraria di Maccarese al Sig. Carlo Benetton

Significative in proposito quanto affermato in vari interventi, inclusi quello del Sig. Luciano Benetton, nel corso della conferenza stampa: “Questa storia, che è storia economica e sociale, è ben documentata nelle decine e decine di migliaia di documenti conservati nell’Archivio e che da oggi sono a disposizione dei ricercatori. Data l’enorme mole di documenti, il lavoro di archiviazione scientifica richiederà ancora degli anni e specifici progetti. A oggi, le “carte Maccarese” hanno trovato una casa adeguata alle necessità di conservazione e consultazione, sono state sottoposte a interventi conservativi e un gruppo di archivisti esperti della società Memoria srl, che collabora al progetto, ha effettuato una prima generale analisi dei materiali. Da questo è derivata la loro riorganizzazione logica e fisica, primo fondamentale passo per uno studio integrale che richiederà, data la mole dei documenti, ancora degli anni. Una prima selezione di materiali che risultano, a tutta prima, di maggiore interesse storico, è stata anche digitalizzata con la collaborazione del DigiLab Centro interdipartimentale di ricerca e servizi di Sapienza Università di Roma che collabora al progetto. L’archivio viene gestito con l’utilizzo di un software di ultima generazione che, oltre a consentire ricerche anche molto raffinate e la consultazione diretta dei documenti eventualmente offerti in formato digitale, è predisposto per un riutilizzo dinamico sul web delle descrizioni archivistiche e delle loro relazioni con schede di persone, enti o eventi”.
Altrettanto significativa la dichiarazione di Francesca Ghersetti, responsabile del centro documentazione della Fondazione Benetton e coordinatrice del progetto di recupero dell’archivio: «L’archivio della Maccarese, finalmente aperto allo studio e alla ricerca, rappresenta un tassello importante, – e atteso da anni dagli studiosi –, di una rete di fonti archivistiche per la storia dell’agricoltura.Queste fonti, tutte insieme, nell’ottica di costituire una unica grande fonte storica, sono un patrimonio nazionale di assoluto rilievo per comprendere e scrivere pagine importanti della nostra storia economica e sociale».

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L’azienda agricola Maccarese, fin dai secoli scorsi quando era proprietà di famiglie latifondiste laziali,- a partire dal 1683 e fino al 1925 è stata proprietà della Famiglia Rospigliosi. – ha avuto un valido richiamo turistico.  Una lapide, posta al termine della scala che conduce al piano nobile, ci documenta la validità di quanto affermato testimoniando in ben 34 le possibili escursioni che si possono compiere  in questi territori, tutte ampiamente descritte con tanto d’indicazioni pratiche, sotto la seguente intestazione: “ Stradoni e gite da farsi mattina e giorno dentro e fuori dell’ampia tenuta di Maccarese e cose di piacere che in essa nei suoi tempi si godono. Stradoni nella tenuta suddetta”.  Proposta questa che troverebbe buona accoglienza anche dai turisti dei nostri giorni.

Castello di San Giorgio, Maccarese, Fiumicino, Roma. Ingresso libero. Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, T 0422 5121, www.fbsr.it

Umbria Jazz Winter 26 – Orvieto. Nel ricordo di Fabrizio De Andrè dal 28 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019

Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Da vari anni le festività di fine anno vedono protagonista la città di Orvieto, meta turistica di primo piano nel vasto scenario delle offerte italiane, con una delle manifestazioni jazzistiche più importanti che vengono programmate il Italia. E’  il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, che nel corso della conferenza stampa tiene a presentarle: “Questa è la manifestazione più importante non religiosa per Orvieto e il suo territorio. Si sono messi insieme 20 comuni in un circuito presepiale capace di far vivere a pieno i luoghi degli etruschi. Inoltre la città di Orvieto sarà illuminata artisticamente grazie alla Prima Rassegna di ligth art durante tutto il periodo delle festività”. E’ indubbio il notevole richiamo turistico che sposa queste iniziative in aggiunta alle interessanti offerte  di ospitalità alberghiera ed enogastronomiche  presenti sia on città che nell’immediato interland. E’ sufficiente allontanarsi qualche kilometro dal centro cittadino per avere a disposizione un’ampia scelta di agriturismi, molti dei quali offrono una cucina con piatti di squisite ricette.

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Da non mancare una sosta all’Azienda Agricola “Janas”, gestori della “Locanda di Colle Ombroso” al km. 4,8 della strada provinciale 55 in località Porano (TR) – tel.340.2714727 / 0763.616588; e.mail info@locandacolleombroso.com; sito web www.locandacolleombroso.com –  venerdi sera, sabato e domenica aperti pranzo e cena, che hanno specializzato la loro produzione agricola nella coltivazione di grani  e cereali antichi con i quali realizzano ottimi quanto insoliti prodotti dalla panificazione alle paste ed un’eccellente birra artigianale che vengono proposte ai clienti e commercializzati anche on line. Orvieto poi è famosa in tutto il mondo per i suoi vini. Una valida conferma è possibile trovarla nella cantina Cardèto nella vicina località Sferracavallo – tel.0763.341286 – fax. 0763.344123; e.mail info@cardeto.com –  punto vendita anche a Roma Via di Tor Vergata – che oltre ai propri prodotti, fra quali spiccano per qualità un Sangiovese in purezza vendemmia 2015 ed un passito “Donna Armida”  prodotto da vitigno Orvieto Nobile in vendemmia tardiva con uve attaccate da muffe nobili, commercializza  quanto di meglio offre il mondo enologico.

20181205_132055                     Il sommelier Giorgio Tarparelli presenta alcune bottiglie prodotte dalla Cantina Cardèto- Foto Donatello Urbani

La manifestazione clou di questo periodo festivo è senza dubbio Umbria Jazz Winter  che lo scorso anno ha festeggiato il quarto di secolo di vita. E’ una delle manifestazioni italiane del settore più longeve e questa ventiseiesima edizione, per qualità, è senza dubbio degna di un anniversario che merita una menzione tutta particolare. Nel cartellone compaiono i più bei nomi del jazz italiano (da notare la partecipazione dei quattro più importanti trombettisti: Rava, Fresu, Bosso, Boltro) e personaggi di culto del jazz americano, esponenti di generazioni diverse come Ethan Iverson e Barry Harris. Dalle dichiarazioni degli organizzatori scopriamo che questa: “È una edizione che si segnala per un grande numero di proposte interessanti dal punto di vista progettuale, con alcune esclusive.

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Molti artisti presenti quest’anno a Orvieto hanno voluto approfondire aspetti particolari di quell’universo variegato che oggi è il jazz oppure della sua storia, dalle musiche del cinema italiano all’arte di Bud Powell e al bebop, dall’omaggio alla leggenda di New Orleans, la città culla del jazz, al ricordo di Fabrizio De André a vent’anni dalla morte con uno spettacolo tra jazz e canzone, ma anche letture e documenti originali. Il programma conferma l’identità di una manifestazione colta ma non elitaria!  che privilegia un rapporto profondo e motivato con la musica”.

Il calendario degli eventi in programma prevede:

28 Dicembre  2018 – venerdi –  Ore 13,00 Il Malandrino Bistrot – Jazz Lunch 13,00 Il Malandrino Bistrot – Jazz Lunch: ANDREA POZZA, piano; alle 16,00 Palazzo del Popolo – Sala Expo ALEX HITCHCOCK QUINTET BERKLEE/UMBRIA JAZZ CLINICS 2018 AWARD GROUP con ingress libero; alle  18,00 Centro Storico – Street Parade FUNK OFF; alle 20,30 Ristorante Al San Francesco- Jazz Dinner WEE WILLIE WALKER & THE ANTHONY PAULE SOUL ORCHESTRA; alle 20,30 Il Malandrino Bistrot – Jazz Dinner THE HOUSE QUINTET PIERO ODORICI, DANIELE SCANNAPIECO ANDREA POZZA, ALDO ZUNINO ANTHONY PINCIOTTI; alle 21,00 Teatro Mancinelli “MARE NOSTRUM” PAOLO FRESU, RICHARD GALLIANO JAN LUNDGREN “LA DOLCE VITA” ENRICO RAVA, DANILO REA GIOVANNI TOMMASO, ROBERTO GATTO ’round midnight Il Malandrino Bistrot – Jam Session THE HOUSE QUINTET + ospiti;

Palazzo dei Sette – Meeting Point – Bar –  Snacks – Piadineria –Enoteca – Non Stop Music:

alle 19,00 THE ALLAN HARRIS BAND; alle 20,30 SPAGHETTI SWING – A Cooking Concert una cenetta con spaghetti cotti “ON STAGE” e serviti al pubblico + wine tasting, cheese etc…; alle 22,30 NICK THE NIGHTFLY QUINTET; alle 24,00 FILIPPO BIANCHINI QUARTET

29 Dicembre  2018 – Sabato: alle ore 20,30 Il Malandrino Bistrot – Jazz Dinner THE HOUSE QUINTET PIERO ODORICI, DANIELE SCANNAPIECO,  ANDREA POZZA, ALDO ZUNINO, ANTHONY PINCIOTTI; alle 21,00 Teatro Mancinelli BARRY HARRIS TRIO feat. BEN STREET & LEWIS NASH “BUD POWELL IN THE 21st CENTURY” UMBRIA JAZZ ORCHESTRA arrangiamenti e direzione ETHAN IVERSON feat. DAYNA STEPHENS, INGRID JENSEN BEN STREET, LEWIS NASH ’round midnight Il Malandrino Bistrot – Jam Session THE HOUSE QUINTET + ospiti;

Palazzo dei Sette – Meeting Point – Bar –  Snacks – Piadineria –Enoteca – Non Stop Music:

alle13,00 SPAGHETTI SWING – A Cooking Concert light lunch con spaghetti cotti “ON STAGE” e serviti al pubblico + wine tasting, cheese etc…; alle 15,00 FABIO ZEPPETELLA QUARTET; 16,30 THE ALLAN HARRIS BAND; 18,00 FILIPPO BIANCHINI QUARTET; 19,30 SPAGHETTI SWING – A Cooking Concert una cenetta con spaghetti cotti “ON STAGE” e serviti al pubblico + wine tasting, cheese etc…; alle 21,30 FABIO ZEPPETELLA QUARTET; alle 23,00 NICK THE NIGHTFLY QUINTET; alle 00,30 WEE WILLIE WALKER & THE ANTHONY PAULE SOUL ORCHESTRA;

30 Dicembre 2018 – Domenica:   alle ore11,30 Centro Storico – Street Parade FUNK OFF;

ore 12,00 Museo Emilio Greco “CINEMA ITALIA” ROSARIO GIULIANI, LUCIANO BIONDINI ENZO PIETROPAOLI, MICHELE RABBIA; alle 12,00 Palazzo del Popolo – Sala Expo FLAVIO BOLTRO BBB TRIO con MAURO BATTISTI & MATTIA BARBIERI; ore 13,00 Ristorante Al San Francesco – Jazz Lunch THE ALLAN HARRIS BAND; ore 13,00 ANDREA POZZA, piano 15,30 Palazzo del Popolo – Sala Expo CLAUDIO JR DE ROSA QUARTET; ore 16,00 Palazzo del Popolo – Sala 400 “MARE NOSTRUM” PAOLO FRESU, RICHARD GALLIANO, JAN LUNDGREN; alle 17,00 Teatro Mancinelli BARRY HARRIS TRIO feat. BEN STREET & LEWIS NASH UMBRIA JAZZ ORCHESTRA arrangiamenti e direzione ETHAN IVERSON feat. DAYNA STEPHENS, INGRID JENSEN BEN STREET, LEWIS NASH; ore18,00 Centro Storico – Street Parade FUNK OFF; sempre alle  18,00 Palazzo del Popolo – Sala Expo “STORYVILLE STORY” MAURO OTTOLINI, FABRIZIO BOSSO VANESSA TAGLIABUE YORKE, PAOLO BIRRO GLAUCO BENEDETTI, PAOLO MAPPA¸alle 19,00 Palazzo del Popolo – Sala 400 “LA DOLCE VITA” ENRICO RAVA, DANILO REA GIOVANNI TOMMASO, ROBERTO GATTO; alle 20,30 Ristorante Al San Francesco – Jazz Dinner; alle 20,30 Il Malandrino Bistrot – Jazz Dinner THE HOUSE QUINTET PIERO ODORICI, DANIELE SCANNAPIECO ANDREA POZZA, ALDO ZUNINO ANTHONY PINCIOTTI; alle 22,30 Teatro Mancinelli “GOSPEL EXPLOSION” NEW DIRECTION TENNESSEE STATE GOSPEL CHOIR ’round midnight Il Malandrino Bistrot – Jam Session THE HOUSE QUINTET + ospiti

Palazzo dei Sette – Meeting Point – Bar –  Snacks – Piadineria –Enoteca – Non Stop Music:

alle ore 13,00 SPAGHETTI SWING – A Cooking Concert light lunch con spaghetti cotti “ON STAGE” e serviti al pubblico + wine tasting, cheese etc…; alle 15,00 FABIO ZEPPETELLA QUARTET; alle 16,30 NICK THE NIGHTFLY QUINTET; alle 18,00 FILIPPO BIANCHINI QUARTET; alle 19,30 SPAGHETTI SWING – A Cooking Concert una cenetta con spaghetti cotti “ON STAGE” e serviti al pubblico + wine tasting, cheese etc…; alle 21,30 FABIO ZEPPETELLA QUARTET; alle23,00 THE ALLAN HARRIS BAND; alle 00,30 NICK THE NIGHTFLY QUINTET;

31 Dicembre 2018 – Lunedi: alle ore 11,30 Centro Storico – Street Parade FUNK OFF; alle 12,00 Museo Emilio Greco “CINEMA ITALIA” ROSARIO GIULIANI, LUCIANO BIONDINI ENZO PIETROPAOLI, MICHELE RABBIA; alle12,00 Palazzo del Popolo – Sala Expo THE BIG EASY TRIO KARIMA, MAURO OTTOLINI OSCAR MARCHIONI; alle 13,00 Ristorante Al San Francesco – Jazz Lunch WEE WILLIE WALKER & THE ANTHONY PAULE SOUL ORCHESTRA; 13,00 Il Malandrino Bistrot – Jazz Lunch ANDREA POZZA, piano; alle 15,30 Palazzo del Popolo – Sala Expo FABRIZIO BOSSO/JULIAN OLIVER MAZZARIELLO DUO; alle16,00 Palazzo del Popolo – Sala 400 FLAVIO BOLTRO BBB TRIO con MAURO BATTISTI & MATTIA BARBIERI; alle 17,00 Teatro MancinelliBARRY HARRIS TRIO feat. BEN STREET & LEWIS NASH UMBRIA JAZZ ORCHESTRA arrangiamenti e direzione ETHAN IVERSON feat. DAYNA STEPHENS, INGRID JENSEN BEN STREET, LEWIS NASH; alle 19,00 Palazzo del Popolo – Sala 400 “MARE NOSTRUM” PAOLO FRESU, RICHARD GALLIANO JAN LUNDGREN

Palazzo dei Sette – Meeting Point – Bar –  Snacks – Piadineria –Enoteca – Non Stop Music:

Alle ore 13,00 SPAGHETTI SWING – A Cooking Concert light lunch con spaghetti cotti “ON STAGE” e serviti al pubblico + wine tasting, cheese etc…; alle 15,00 FABIO ZEPPETELLA QUARTET; alle  16,30 FILIPPO BIANCHINI QUARTET; alle 18,00 CLAUDIO JR DE ROSA QUARTET; alle 20,30 Ristorante Al San Francesco Gran Cenone di Fine Anno ROSARIO GIULIANI QUARTET THE ALLAN HARRIS BAND WEE WILLIE WALKER & THE ANTHONY PAULE SOUL ORCHESTRA; alle 21,00 Il Malandrino Bistrot Gran Cenone di Fine Anno THE HOUSE QUINTET PIERO ODORICI, DANIELE SCANNAPIECO ANDREA POZZA, ALDO ZUNINO ANTHONY PINCIOTTI; alle 22,00 Gran Cenone di Fine Anno CLAUDIO JR DE ROSA QUARTET NICK THE NIGHTFLY QUINTET FILIPPO BIANCHINI QUARTET; alle 23,15 Palazzo del Popolo – Sala Expo THE BIG EASY TRIO KARIMA, MAURO OTTOLINI OSCAR MARCHIONI FUNK OFF ON STAGE;

1 Gennaio 2019 – Martedi – alle 01,00 Teatro Mancinelli “GOSPEL EXPLOSION” NEW DIRECTION TENNESSEE STATE GOSPEL CHOIR; alle 01,00 Palazzo del Popolo – Sala 400 “LA DOLCE VITA” ENRICO RAVA, DANILO REA GIOVANNI TOMMASO, ROBERTO GATTO; alle 01,00 Il Malandrino Bistrot – Jam Session THE HOUSE QUINTET + ospiti

1° Gennaio 2019 – Martedì:  alle ore 12,00 Museo Emilio Greco“CINEMA ITALIA” ROSARIO GIULIANI, LUCIANO BIONDINI ENZO PIETROPAOLI, MICHELE RABBIA; alle 12,00 Palazzo del Popolo – Sala Expo ETHAN IVERSON, piano; alle 13,00 Ristorante Al San Francesco – Jazz Lunch WEE WILLIE WALKER & THE ANTHONY PAULE SOUL ORCHESTRA; alle 13,00 Il Malandrino Bistrot – Jazz Lunch ANDREA POZZA, piano; alle 15,30 Palazzo del Popolo – Sala Expo GIOVANNI GUIDI QUINTET con FRANCESCO BEARZATTI ROBERTO CECCHETTO JOE REHMER, JOÃO LOBO; alle 16,00 Palazzo del Popolo – Sala 400 FABRIZIO BOSSO/JULIAN OLIVER MAZZARIELLO DUO; alle 17,00 DUOMO – Messa della Pace & Gospel NEW DIRECTION TENNESSEE STATE GOSPEL CHOIR; alle 17,30 Teatro Mancinelli PAOLO FRESU/DANILO REA DUO VIVA/DE ANDRÉ in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa di Fabrizio De Andrè; alle 18,00 Centro Storico – Street Parade FUNK OFF; alle 20,30 Ristorante Al San Francesco Cenone di Fine Festival THE ALLAN HARRIS BAND WEE WILLIE WALKER & THE ANTHONY PAULE SOUL ORCHESTRA; alle 20,30 Il Malandrino Bistrot – Jazz Dinner THE HOUSE QUINTET PIERO ODORICI, DANIELE SCANNAPIECO, ANDREA POZZA, ALDO ZUNINO ANTHONY PINCIOTTI

Palazzo dei Sette – Meeting Point – Bar –  Snacks – Piadineria –Enoteca – Non Stop Music:

alle ore 13,00 SPAGHETTI SWING – A Cooking Concert light lunch con spaghetti cotti “ON STAGE” e serviti al pubblico + wine tasting, cheese etc…; alle 15,00 FABIO ZEPPETELLA QUARTET; alle 16,30 THE ALLAN HARRIS BAND; alle 18,00 FILIPPO BIANCHINI QUARTET; alle 19,30 SPAGHETTI SWING – A Cooking Concert una cenetta con spaghetti cotti “ON STAGE” e serviti al pubblico+ wine tasting, cheese etc…; alle 21,30 CLAUDIO JR DE ROSA QUARTET; alle 23,00 NICK THE NIGHTFLY QUINTET

BIGLIETTI TICKETS – Info e prevendite on line  www.umbriajazz.com oppure al TEATRO MANCINELLI Corso Cavour, 122 – Orvieto telefono +39 0763340493 dal 27 dicembre dalle 10.00 alle 13.00 – dalle 15.00 alle 19.00-

 

Turismo – Le attenzioni, strategie e suggerimenti emersi in due diversi convegni organizzati dai Giovani Albergatori aderenti a Federalberghi e Skal Roma che da Federturismo Confindustria.

Donatello Urbani

I temi affrontati sono di primaria importanza per questo settore che merita tutte le attenzioni possibili tanto dalle istituzioni pubbliche che private per le buone opportunità che può riservare in un prossimo futuro. Il convegno voluto dai Giovani Albergatori aderenti a Federalberghi e Skal Roma ha posto in risalto i benefici offerti all’industria del turismo da un’attenta ed oculata gestione dei “Big Data”. I vari interventi hanno avuto come  tema comune  i comportamenti degli operatori  e le attenzioni  espresse dai turisti fin dal loro nascere specialmente quelle generate attraverso i social.

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In proposito è stato scritto: “ il BigDday in questo Chapter 2, si concentra sui reali case studies portati dalle grandi aziende del settore e da alcune startup molto interessanti. Dallo studio dei flussi di viaggio delle OTA e del Settore B2B, fino ad arrivare alle analisi dei movimenti dei turisti all’interno delle città o l’analisi delle preferenze di viaggio attraverso il Neuro Marketing. Lo scenario dei big data apre le porte a nuove opportunità per tutti i player coinvolti: dai metasearch alle OTA, agli alberghi, agli aerei fino ad arrivare ai tour operators ed agenzie di viaggio. Un potenziale che necessita in maniera crescente del contributo di nuove professionalità come esperti di big data, data scientist, ingegneri con risvolto positivo anche dal punto di vista occupazionale”.

20181130_111022                                                   Convegmo Giovani Albergatori aderenti a Federalberghi e Skal Roma

Significativa sui big data è stata la lettura dei compartamenti, sia di turisti che di romani, generati sui social che indicavano Spennacchio, l’albero di natale voluto per le feste 2017 dall’amministrazione comunale di Roma, che nelle apparenze sembrava recuperato in una discarica di rifiuti e invece, nella pratica, risultava l’attrattiva cittadina più fotografata e che aveva richiamato su di se le attenzioni, non sempre benevoli, di tutto il mondo. Così per le festività 2018 l’albero di Natale, battezzato Spezzacchio, è stato ricomposto a suon di chiodi e trapano anche con quanto recuperato, forse in più discariche, sperando di richiamare sulla città di Roma altrettante attenzioni. Un paradosso? Forse ma le attenzioni nelle prime pagine meritano qualche sacrificio, é stata la risposta del Sindaco di Roma.

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La giornata di studio sul turismo voluta da Federturismo – Confindustria che ha visto anche la presenza del Ministro del omonimo dicastero, ha esaminato le prospettive dell’Italia in relazione a quanto presente nei flussi del turismo internazionale che nei primi nove mesi del 2018, hanno raggiunto quota un miliardo 83 milioni di presenze, 56 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2017.  Dai vari interventi che hanno offerto una traccia sulle tematiche del convegno, è emerso che scegliendo alcune variabili chiave a livello strategico, come i dati, la connettività, l’approccio alla trasformazione digitale, la facilità di fare business, si raggiungono ottimi risultati che confrontati con qualli ottenuti dai più interessanti Paesi a livello europeo, partendo dalla Spagna  per giungere a riflessioni su Austria, Portogallo, Slovenia, Grecia e UK offrono un quadro generale del nostro settore. Inoltre visualizzando i valori economici del settore del turismo sia in termini di contributo generativo al PIL che all’occupazione, con dati attuali e in  prospettiva al 2028, si notano subito degli outperformer generati in altre nazioni come Austria, che vede un incremento al 2028 del contributo del PIL da 4,7% a 16,7%, per giungere alla solida e costante crescita di Slovenia e Portogallo. Così come nell’analisi del contributo dell’occupazione nel settore turismo, si nota come la solidità del Regno Unito è in grado di rendere il settore del turismo realmente impattante. Una delle ragioni principali di questo è ovviamente da ricercare nella virtuosità della relazione tra pubblico e privato, prevalentemente visibile nella “facilità” del fare business che esiste negli altri Paesi rispetto all’Italia che – nella classifica stilata dalla World Bank –  occupa solo il 46esimo posto, tra la Romania e l’Armenia. Sono sei le aree di riferimento in cui si agisce nei Paesi che intendono mettere il turismo al centro della loro strategia internazionale: la domanda, lo sviluppo delle capacità digitali e competitive, il sostegno agli investimenti e l’attuazione di un’agenda di riforma della “burocrazia Paese”, una positiva interazione con il settore dei trasporti, il focus sulle professionalità e gli skill del turismo e, in conclusione, creare un settore resiliente, produttivo e di qualità. I confronti internazionali suggeriscono di riflettere e prendere consapevolezza che il mondo è cambiato e grandi Paesi  quali la Cina, generatori di importanti flussi turistici, sono diventati protagonisti del mercato del turismo.  E lo stesso successo di Paesi come la Spagna e il Portogallo è il risultato di un percorso di convergenza tra la politica e il sistema economico che mette al centro l’industria del turismo quale motore di sviluppo. Per ottenere cambiamenti significativi occorre elaborare una politica economica industriale per il settore che persegua il miglioramento della produttività, l’incremento degli investimenti, la promozione e lo sviluppo dei territori.

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“Il quinto posto tra le destinazioni mondiali ci sta stretto – commenta il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio – Abbiamo delle potenzialità incredibili rimaste inespresse. Stiamo già lavorando sul turismo di ritorno, ma dobbiamo fare di più. Riduciamo le frammentazioni esistenti, puntiamo sulla digitalizzazione e investiamo nelle strutture e infrastrutture. Ripensiamo il turismo italiano attraverso uno sviluppo integrato, che tenga conto della trasformazione industriale e dell’espansione dei servizi. L’obiettivo è implementare tecnologia e innovazione legati alla tradizione perché, se manca la tradizione, non sai più dove stai andando. In altre parole, facciamo sistema e crediamo davvero nella forza del brand Italia.”

MuseImpresa – La cultura industriale si mette in mostra con un ricco calendario di manifestazioni per la 17^ volta

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Le due settimane centrali del mese di novembre di ciascun anno sono occupate, già da vari anni, da un nutrito numero di manifestazioni curate dalle imprese che vantano una decennale esperienza di vita industriale nel nostro territorio nazionale. In questa importante iniziativa culturale sono stati coinvolti anche piccoli centri di provincia da Cucciago in provincia di Como – Tessitura Zanchi / Rubelli –  a Rossano in provincia di Caserta – Fabbrica di liquirizia Amarelli – , passando per Scarperia in provincia di Firenze, oppure Fabriano in provincia di Ancona, anche se in maggioranza si sono svolti nelle grandi città che sono state sedi di vari insediamenti industriali,quali Milano, Torino, Roma e Napoli. Protagonisti delle manifestazioni romane due università: del “Sannio” e “La Sapienza”, insieme alla Birra Peroni: visita guidata nei luoghi della città che accolsero i loro primi importanti insediamenti produttivi e  Fintecna S.p.A. – finanziaria della Finmeccanica S.p.A. – che insieme alla Cassa Depositi e Prestiti hanno proposto una mostra dal 10 al 23 Novembre dal significativo titolo  “MATERIA PRIMA”  nel bellissimo Auditorium Via Veneto Spazio Cultura di Via Veneto, 89 – Roma, sede permanente di un prezioso museo che espone opere d’arte che nel periodo della ricostruzione dal dopoguerra fino ai primi anni ottanta del passato secolo, hanno abbellito le grandi navi italiane famose in tutto il mondo per le loro raffinate decorazioni e arredi. Curatrici di questa mostra sono state un gruppo di storiche dell’arte del GMGPROGETTOCULTURA: Sabrina Fiorino, Nicoletta Provenzano, Claudia Canalini, Caterina Salvagno. Che in proposito hanno scritto: “….in occasione della Settimana della Cultura d’Impresa, l’associazione Museimpresa ha dedicato una sezione speciale alla tematica del “Cibo Italiano”, dando risalto a tutte le iniziative degli associati legate a questa importante proclamazione. Fintecna, società del Gruppo CDP, da tre anni parte del prestigioso circuito nazionale Museimpresa, che persegue la valorizzazione e la diffusione del patrimonio artistico e della cultura d’azienda, propone la mostra temporanea Materiaprima. L’esposizione di quest’anno nasce dal desiderio di narrare una delle mission di interesse generale per cui Fintecna oggi é chiamata ad operare: la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del centro-Italia del 2016. Materiaprima, metterà in dialogo le installazioni site-specific dell’artista Tanio Liotta con le immagini del reportage “Mai+” del fotografo Claudio Colotti.

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I due artisti – Le foto a destra propone un’immagine delle distruzioni causate dal sisma ed in basso un’installazione  che consente l’ascolto della terra con il fonendoscopio.

Ricucire lo strappo dato dal trauma del sisma attraverso il recupero dell’identità gastronomica locale è l’obiettivo dell’elaborazione artistica: un processo culturale collettivo che consente di mettere in luce le “materie prime”che gli artisti utilizzano per creare novi nutrimenti: l’etica, la cura e la qualità. Attraverso sette installazioni impermanenti, Tanio Liotta analizza, indaga e ricerca, come un chirurgo delle emozioni, una via per ricucire l’identità alle materie prime del territorio e, insieme alla Natura, compie uno sforzo per recuperare la memoria: semi estinti, germogli sensoriali, terra pulsante, legumi ricuciti, diventano strumenti chirurgici di guarigione.

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Composizione con fave secche e, sulla destra,  foto e composizione con fiori di zafferano, eccellenza e prodotto tipico del territorio abruzzese

Il lavoro di Liotta entra in dialogo con il reportage fotografico che Claudio Colotti realizzò nel 2016 subito dopo il terremoto che colpì Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Un viaggio che racconta il radicato contatto relazionale che gli uomini hanno con la propria terra, con la memoria e la cultura.Il cibo é la trama narrativa per una seconda vita dei luoghi colpiti dal sisma, con particolare riferimento alla terra quale fonte inesauribile di rinascita. La mostra Materiaprima avrà come obiettivo l’approfondimento del legame tra Fintecna e il suo ruolo di supporto delle attività di ricostruzione delle zone colpite dal terremoto; e al contempo, ravviverà l’interesse e la riflessione del pubblico circa questa realtà, ove occorre accelerare la soluzione delle complesse problematiche del post-sisma, a favore degli abitanti di quei luoghi”. Questa rassegna si è avvalsa anche della presentazione nel corso dell’inaugurazione avvenuta il 20 novembre scorso, del prof. Claudio Strinati, che ha analizzato dal punto di vista etico e artistico il complesso rapporto  che unisce arte e cibo tanto nelll’iconografia, quanto  nella cultura.

Recuperati dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale importanti beni d’arte, numerosi reperti archeologici e circa 350 monete di epoca magnogreca e romana.

Testo e foto di Donatello Urbani

Ciascun recupero ha una sua storia tutta particolare anche se tutti sono il frutto di tre distinte attività investigative come affermato nel corso della presentazione di beni trafugati e recuperati dalla Sezione Archeologia del Reparto Operativo Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. La prima di queste, coordinata dalla Procura della Repubblica di Spoleto, ha visto il recupero di due capitelli romanici trafugati nella cripta di S. Giovanni in Leopardis a Borgorose (RI) è frutto del costante monitoraggio che viene effettuato nel settore antiquario, grazie ai capillari controlli amministrativi su tutto il territorio nazionale.

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Una verifica eseguita presso un antiquario umbro, ha consentito di localizzare  i due capitelli variamente decorati, con motivi fitomorfi (foglie di acanto stilizzate con elementi stellari), zoomorfi ed antropomorfi. Entrambi fanno parte di quanto rimasto intatto di un importante complesso monastico benedettino del Cicolano, menzionato, per la prima volta nella Bolla papale di Anastasio IV del 21 gennaio 1153. Nel 1981 la cripta fu restaurata dal Comune di Borgorose, ma pochi anni dopo, nel dicembre 1984, subì un gravissimo ed irreparabile danno: ignoti, approfittando del pubblico disinteresse, spezzarono cinque colonne che sostenevano altrettanti capitelli, rubandoli e provocando così il crollo di parte delle volte e la rovina dell’intera struttura architettonica.  Il recente recupero alimenta la speranza di poter ricostruire, anche solo virtualmente, l’intero complesso monumentale, riconsegnando alla pubblica fruibilità di quel territorio, recentemente provato dagli eventi sismici, questi significativi frammenti di storia ed architettura che erano stati barbaramente aggrediti.

La seconda indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, nasce da un controllo in uno stand in occasione della fiera internazionale di antiquariato di Firenze. Tra i vari beni esposti vi era una scultura in marmo del XVIII Sec. raffigurante una testa di Giove, trafugata il 18.06.2013 dal complesso monumentale Villa Albani Torlonia di Roma. Le indagini, condotte,una volta  esaminati i singoli passaggi e la documentazione a corredo dell’opera, hanno consentito di risalire al ricettatore, personaggio già noto ai Carabinieri per fatti analoghi.

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La terza operazione si è sviluppata a partire dal 2011, a seguito d’indagini internazionali rivolte a contrastare il traffico illecito di beni numismatici di provenienza italiana, in particolare attraverso il monitoraggio delle aste. In questa occasione sono state individuate persone dedite alla commercializzazione di monete di natura archeologica, soprattutto verso gli U.S.A. e la Svizzera.  Confrontando i tabulati telefonici di una delle due sono stati accertati diversi collegamenti con pregiudicati siciliani gia noti  per reati simili. Lo sviluppo dell’attività investigativa, denominata “Principato”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e dal Ministero Pubblico di Lugano, ha permesso la perquisizione delle cassette di sicurezza intestate ad uno degli indagati, presso le sedi della UBS di Chiasso e Zurigo. Le operazioni consentivano di rinvenire 345 monete romane e magnogreche, 2 fibule in bronzo, 44 medaglie, 1 timbro in bronzo. Il valore dei reperti rimpatriati ammonta a circa cinquecentomila euro.

 

Federigo Caprilli: sempre attuale? – Roma Biblioteca Militare Centrale.

Testo di Mariagrazia Fiorentino e foto di Donatello Urbani

A centocinquantanni dalla nascita si vuole ricordare il fondatore dello sport equestre moderno: Federigo Caprilli. “Lo sport equestre è uno stile di vita, il cavallo è un compagno di vita”, così dice Paolo di Paola, Presidente FISE nell’aprire i lavori. Il convegno tenutosi a Roma il 28 novembre u.s. presso il Ministero della Difesa – Stato Maggiore dell’Esercito nella Biblioteca Militare Centrale, unica nel suo genere, frequentata da un pubblico molto ampio: dai cultori della storia militare e delle discipline scientifiche e tecniche, agli studenti universitari impegnati nel lavoro di tesi.

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Tra le opere più interessanti e di maggior pregio esistenti nella Biblioteca, figurano: “De Bello Persico”, che legato con il “De Bello Gothorum” dell’autore Procopio di Cesarea (edizione del 1506) rappresenta il volume più antico tra quelli conservati e molti altri. In questo luogo pieno di storia e di cultura si è svolto il convegno in onore di Federigo Caprilli. Il Presidente della FISE ha aperto i lavori, seguito dagli interventi di esimi studiosi e atleti vincitori di olimpiadi e concorsi nazionali ed internazionali.

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Le fonti storiche scrivono: (Nel 1889  Federigo Caprilli, a 21 anni di età, con il suo cavallo di nome “Sfacciato”, definisce i capisaldi metodologici del suo sistema naturale di equitazione. “A quel tempo gli scritti di Darwin non avevano ancora ottenuto alcun riscontro presso la comunità scientifica internazionale, anzi tutt’altro, ed il Caprilli – acuto osservatore del “disgusto” manifestato dai cavalli dopo molti salti effettuati secondo le regole dell’equitazione di maneggio di allora – con pionieristico intuito affermava che non bisognava asservire, ma assecondare l’equilibrio naturale del cavallo; non bisognava trattenere, ma liberare il bilanciere cefalo-rachidiano. Solo così il cavallo, maestro di relazioni empatiche, avrebbe servito con fiducia e rispetto le richieste del suo cavaliere».

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Ricordare Caprilli oggi  significa richiamare l’attenzione non solo sul suo pensiero, o forse sarebbe più esatto dire sulla sua filosofia equestre, ma anche sull’epoca storica che lo vide protagonista). “Il presente che viviamo è stato creato dai sogni del passato”. E’ stata realizzata, per l’occasione, una pubblicazione “Quaderni” della Società Italiana di Storia dello Sport “Federigo Caprilli e la tradizione dell’equitazione italiana” a cura di Marco Impiglia con approfondimenti di illustri studiosi nelle varie discipline di ricerca, Lancillotto e Nausica editrice, pagine 207.