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“Passeggiando tra le Rose” a Fara in Sabina (RI) – 31 maggio – 1 e 2 giugno 2025

Donatello Urbani

Fragranza, bellezza, fascino, fragilità, tutte racchiuse in un pugno di pochi petali, ciononostante affidiamo alla rosa, nelle sue varietà di colore – rosso: passione; bianco: purezza –  il delicato e importante compito di farsi ambasciatrice dei nostri sentimenti, desideri e le nobiltà del nostro animo. Passeggiare fra le rose è immedesimarsi in un fiore per raggiungere insieme un nostro eden.

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Prova ne sia il successo ottenuto, già nella prima giornata, dalla VII Mostra Mercato di “Passeggiando tra le Rose” a Fara in Sabina: un trionfo di natura, arte e allegria, tra vivaisti, produttori locali e laboratori creativi. Buona premessa per i giorni successivi colmi di attrazioni e cultura.

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Da comunicato stampa: “Viale Roma si è infatti trasformato in un incantevole percorso dove rose e piante in fiore hanno fatto da cornice a creazioni artigianali uniche, opere d’arte suggestive e una mostra fotografica capace di emozionare e far riflettere. I visitatori hanno potuto ammirare l’ingegno e la creatività esposti, passeggiando in un ambiente reso ancora più magico da una delicata musica in sottofondo degli Stone Flakes.

Particolare attenzione è stata dedicata ai più piccoli, che si sono divertiti e lasciati trasportare dalle letture animate a cura della Biblioteca Comunale Abate Alano di Fara in Sabina e della Librotèca di Roma, segno di un’attenzione verso la crescita culturale e l’intrattenimento dei più giovani.

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La manifestazione ha visto anche la significativa presenza degli stand delle associazioni locali, a testimonianza di un territorio vivo, dinamico e fortemente partecipato, capace di coinvolgere la propria comunità in iniziative di valore. Non è mancato lo stand gastronomico, che ha deliziato i palati dei presenti con una varietà di piatti per tutti i gusti, offrendo un momento di ristoro e convivialità.

“Passeggiando tra le Rose”, organizzato dalla Pro Loco di Fara in Sabina APS con il patrocinio del Comune di Fara in Sabina e della Provincia di Rieti, si conferma alla sua settima edizione un appuntamento imperdibile, capace di unire la bellezza del borgo alla passione per la natura, l’arte e la cultura, creando un’esperienza indimenticabile per tutti.

Per informazioni e prenotazioni contattare l’Ufficio Turistico Comunale, in Piazza Duomo n°2, ai numeri 0765277321 e 3802838920, oppure scrivere all’indirizzo mail passeggiandotralerose.fara@gmail.com

 

 

“Aragona, un luogo da vivere nella sua totalità”

Mariagrazia Fiorentino

Aragona: una regione tutta da scoprire in ogni suo centro abitato in itinerari che si snodano attraverso vicoli disseminati di cultura, bellezza, fascino e  osterie di buon cibo dove ogni esperienza tocca l’anima. Percorsi inediti tra fede e storia in luoghi iconici e imperdibili dove trovare le antiche tracce del tempo che emergono dalle pietre millenarie fuori dalle rotte dell’overtourism per un turismo esperenziale.

Il Cammino di Santiago: “Non sei tu che fai il cammino, ma è il cammino che ti forma”. Parti con un’idea aspettandoti di viverlo in un determinato modo, invece camminando ti rendi co0nto che il cammino ti sta donando solidarietà, amicizia, forza di volontà, determinazione e la fede diventa più forte.

Da comunicato stampa”…. La regione spagnola  – Aragona – n.d.r. – ha tenuto ieri nella Casina Valadier di Villa Borghese un evento promozionale della propria offerta turistica, organizzato dal Governo dell’Aragona e dal Comune di Saragozza, con il supporto di Turespaña (attraverso l’Ufficio del Turismo Spagnolo a Roma) e la partecipazione di Wizz Air, la compagnia aerea più ecosostenibile dell’area EMEA[1], che ha contribuito in qualità di partner strategico grazie al collegamento diretto Roma – Saragozza.

All’evento hanno preso parte oltre 170 partecipanti tra tour operator, agenzie di viaggio, media e influencer italiani, oltre a un rappresentante della rete mondiale del turismo religioso, con cui è stato recentemente firmato un accordo che rende l’Aragona la prima regione spagnola a farne parte…..

Secondo i dati della statistica mensile FRONTUR sul numero di visitatori non residenti in Spagna, fornita dall’Istituto Nazionale di Statistica, l’Aragona ha accolto nel 2024 oltre 39.000 turisti italiani, posizionandosi come il secondo mercato europeo più importante, superata solo dalla Francia. Nei primi tre mesi di quest’anno, la regione ha già registrato 24.679 visitatori italiani, un dato che conferma la crescita di questo mercato, favorita anche dalla nuova rotta diretta tra Roma e Saragozza, operata da Wizz Air tre volte a settimana – ogni martedì, giovedì e sabato…..

L’evento è stato realizzato con la collaborazione dell’Ufficio Spagnolo del Turismo a Roma (Turespaña), il cui consigliere, Gonzalo Ceballos, ha aperto la sessione istituzionale. La presentazione della destinazione, a cura del direttore generale del Turismo Jorge Moncada, ha visto l’intervento anche di Salvatore Gabriele Imperiale, Corporate Communications Manager di Wizz Air. “Siamo entusiasti di celebrare la connessione diretta tra Roma Fiumicino e Saragozza con tre frequenze settimanali. Questa rotta rappresenta il nostro continuo impegno verso la Spagna, un mercato in crescita e di grande importanza per Wizz Air. Porterà grande valore sia ai viaggiatori italiani sia a quelli aragonesi, facilitando l’accesso a due territori ricchi di storia, cultura e attrazioni” ha dichiarato Imperiale.

In parallelo si è svolto un workshop professionale che ha visto la partecipazione di 14 realtà aragonesi, sia pubbliche che private, da destinazioni come Teruel, Sobrarbe o Cinco Villas, a proposte di turismo religioso, centri termali, enoturismo, ristorazione e agenzie ricettive dell’Aragona. A conclusione della serata, gli ospiti hanno partecipato a un emozionante omaggio a una delle tradizioni più sentite dell’Aragona: l’offerta floreale alla Vergine del Pilar. In un’atmosfera festosa”.

Per maggiori informazioni: www.turismodearagon.com – www.zaragozaturismo.es

 

[1] Secondo CAPA – Centre for Aviation Awards for Excellence 2022-2024, che analizza i dati sull’intensità delle emissioni delle compagnie aeree globali, Wizz Air è la compagnia aerea con il più basso tasso di CO2 per RPK rispetto alle altre compagnie aeree globali ed europee.

Loggia dei Vini – Villa Borghese, Roma – mostra di nuove opere site specific della designer Johanna Grawunder e dell’artista Daniel Knorr per la seconda fase del progetto LAVINIA fino al 29 giugno 2025

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Siamo dentro un’avventura fantasy in cui collaboriamo tutti per sviluppare i nostri assurdi pensieri sconfiggere mostri e accaparrare tesori mentali.

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I rifiuti della città: oggetti trovati che vengono riutilizzati come galleria della memoria. Uno spazio intimo che racconta come la città si sviluppa anche nei rifiuti.

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Da comunicato stampa: “Il progetto LAVINIA deve il nome a Lavinia Fontana (1552 – 1614) – tra le prime artiste riconosciute dalla storia dell’arte e presente nella collezione di Galleria Borghese – e si sviluppa in parallelo alle varie fasi di restauro della loggia seicentesca. Dopo gli interventi sulla volta interna, l’affresco centrale ei pilastri del padiglione, in questa seconda fase sono stati ripristinati i muri, l’intonaco e la copertura del padiglione. Il restauro è stato effettuato da Roma Consorzio , con la cura scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali , ed è stato possibile grazie a una donazione di Ghella.

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Per valorizzare le mura perimetrali che verranno restaurate il prossimo anno, la designer americana Johanna Grawunder (San Diego CA, 1961) ha progettato Wiley a Roma (2025), un’installazione con una serie di lampade da muro dai colori fluo e luce UV. L’opera vuole esaltare la “pelle” del muro, la sua texture dalle stratificazioni secolari, rispettandone completamente le condizioni e vestendo di luce il muro grezzo.

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Architetta di formazione, cresciuta con i colori di Ettore Sottsass con cui ha lavorato a lungo, Grawunder si è avvicinata presto al mezzo della luce, cercando di integrare nei suoi progetti principi e scale architettoniche, materiali non preziosi e un’approfondita ricerca tecnologica.

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Al centro della Loggia, un’installazione di Daniel Knorr , artista abituato a esplorare il rapporto tra pubblico e privato, affrontando fenomeni culturali, politici e sociali. L’installazione nasce dalla riflessione che i rifiuti sono come la “trachea” di una città, ne testimoniano il respiro, la vita e il consumo. Come oggetto trovato , vengono compressi tra le pagine di un libro d’artista con una forza di oltre 50 tonnellate. Giunti alla diciassettesima edizione, i libri sono solitamente introdotti da un testo tradotto in una lingua minoritaria del paese nel quale sono realizzati. Alla Loggia dei Vini, la lingua è il latino, stabilendo un collegamento diretto con la stratificazione culturale e storica di Roma.

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Queste due nuove opere site-specific si aggiungono alle sedute di Gianni Politi , alla maniglia di Monika Sosnowska che apre il cancello di ingresso, alla fontana d’acqua infinita di Piero Golia e alla leggendaria lupa sulla grata di Enzo Cucchi che lascia intravedere lo spazio dell’antico ninfeo. Mentre il sentiero Dante Desire Line Poetry Path di Ross Birrell & David Harding accompagna i visitatori con le parole di Dante dentro e fuori la Loggia.

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Nell’antica Loggia dei Vini , realizzata tra il 1609 e il 1618 per volere di Scipione Borghese, venivano serviti, al riparo da sguardi indiscreti, vini e sorbetti: proprio per questo, ogni inaugurazione di Lavinia è associata a un gusto di gelato , secondo la stagione. Lunedì 26 maggio 2025 la primavera è celebrata da “ fragola e basilico ” . In occasione dell’inaugurazione, alle ore 20:00, il Dante (Desire Line Poetry Path) sarà celebrato da un recital per flauto solo, dal titolo Mural , una collaborazione tra l’artista Ross Birrell e il flautista e compositore libanese Wissam Boustany , basato sulla trasposizione in notazione musicale di versi di Mahmoud Darwish .

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Lavinia è un progetto triennale che affianca un programma di restauro e si rivolge a chi passeggia nel parco di Villa Borghese, restituendo alla città spazi dimenticati e osservando l’antico rapporto fra arte e architettura da una prospettiva contemporanea”.

Roma Loggia dei Vini, Villa Borghese – Esposizione di opere site specific della designer Johanna Grawunder e dell’artista Daniel Knorr fino al 29 giugno 2025 con ingresso libero dal giovedì alla domenica. Informazioni e prenotazioni sul sito www.laviniaroma.com

 

Ercole Olivario 2025 – Perugia ha ospitato i vincitori della XXXIII edizione del più importante concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane.

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo: “….presso la Sala dei Notari del Palazzo dei Priori in Perugia, sono stati premiati i vincitori della XXXIII edizione dell’Ercole Olivario, il concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane, organizzato da Unioncamere Nazionale in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria e con il sostegno di Agenzia ICE, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il supporto del CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, del Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari (IT) Sede di Pescara, delle associazioni dei produttori olivicoli e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio di qualità italiano.
Ad intervenire alla cerimonia di premiazione, Patrizio Giacomo La Pietra , Sottosegretario di Stato al MASAF – Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, che ha sottolineato l’importanza “ di sostenere un settore come quello agroalimentare, che costituisce parte essenziale del Made in Italy , di cui la produzione olivicola e olearia rappresentano un tassello di assoluta eccellenza e qualità, una qualità che va portata e valorizzata anche attraverso una denominazione capace di rendere riconoscibile la specificità dell’olio extravergine italiano come elemento di distinzione e di affermazione nel mercato globale”. Il Sottosegretario La Pietra ha poi posto l’accento sulla necessità di supportare il settore dell’olio agendo su diversi livelli , con un’attenzione per l’aspetto ambientale e paesaggistico, investendo nella ricerca per contrastare gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici, in particolare la diffusione di nuove fitopatie, ma ponendo al centro dell’attenzione anche “ la sostenibilità economica delle aziende , che devono trovare nella vendita del prodotto la giusta remunerazione finale del loro lavoro e del loro impegno”. Tra le azioni messe in campo dal governo per il sostegno al settore, il Sottosegretario La Pietra ha, infine, messo in evidenza la costituzione, avvenuta lo scorso anno, di un “ tavolo olivicolo nazionale concepito per il coinvolgimento di tutti gli attori di filiera, allo scopo di rilevare insieme con le istituzioni elementi di criticità e prospettive di sviluppo, da far confluire in un piano nazionale olivicolo di termine lungo ”.
12 le etichette premiate, in rappresentanza delle migliori produzioni di tutta Italia, che hanno brillato nelle due distinte categorie in gara: Extravergine e oli extravergini certificati DOP/IGP.

Vincitori Ercole Olivario 2025

Per la categoria Dop/Igp Fruttato Leggero
1° Classificato – Colline di Romagna Dop dell’azienda Frantoio Paganelli di Santarcangelo di Romagna (Rn), Emilia-Romagna.
Per la categoria Dop/Igp Fruttato Medio
1° Classificato – Trappeto di Caprafico olio Dop Colline Teatine dell’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (Ch), Abruzzo;
2° Classificato – Primo Olio Dop Monti Iblei del Frantoio Cutrera di Chiaramonte Gulfi (Ra), Sicilia;
3° Classificato – Brisighello olio Dop Brisighella dell’azienda Terra di Brisighella di Brisighella (Ra), Emilia-Romagna;
Per la categoria Dop/Igp Fruttato Intenso
1° Classificato – Daje olio Dop Colline Pontine dell’azienda agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (Lt), Lazio;
2° Classificato – Prima Oliva olio Toscano Igp del Frantoio di Croci di Massa e Cozzile (Pt), Toscana;
Per la categoria Extravergine Fruttato Leggero

1° Classificato – Essenziale del frantoio Cioccolini srl di Vignanello (Vt), Lazio.
Per la categoria Extravergine Fruttato Medio
1° Classificato – Riserva dell’azienda agricola Giovanni Cutrera di Chiaramonte Gulfi (Rg), Sicilia;
2° Classificato – Flores dell’azienda Frantoio Mercurius di Penne (Pe), Abruzzo.
Per la categoria Extravergine Fruttato Intenso
1° Classificato – Cuncordu dell’azienda Nicola Solinas di Villacidro (Su), Sardegna;
2° Classificato – Cetrone In dell’azienda agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (Lt), Lazio;
3° Classificato – Olivastro dell’azienda Quattrociocchi Americo di Terracina (Lt), Lazio.
A presenziare la premiazione dei vincitori di questa XXXIIIesima edizione dell’”Oscar italiano dell’Olio” l’Ing. Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario, insieme a Andrea Prete , Presidente di Unioncamere Nazionale e Federico Sisti , Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria.
“ L’Italia ” – ha evidenziato Andrea Prete , Presidente di Unioncamere Nazionale – “ ha un milione di ettari di superficie coltivata a oliveto che rappresenta una forte caratterizzazione territoriale. Quella dell’extravergine d’oliva italiana è una filiera, oltre che di grande territorialità, anche di qualità ed espressività del nostro Made in Italy. Ed è proprio sui territori che dobbiamo continuare a lavorare e sulle azioni di promozione per legare l’enogastronomia al turismo. “può essere un driver strategico per la valorizzazione e la promozione di un’offerta dedicata (oleoturistica) di qualità , rivolta a quel target di turisti che risultano in fortissima crescita negli ultimi anni ”.
Giorgio Mencaroni , Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario, ha sottolineato la centralità acquisita negli anni dal Concorso Ercole Olivario come “ strumento serio e oggettivo di selezione della qualità dell’olio evo italiano, capace di offrire garanzie assolute di imparzialità nei confronti di tutte le aziende partecipanti grazie alla presenza di una figura notarile che partecipa alle varie fasi del concorso e che assicura, in particolare, l’anonimizzazione delle bottiglie d’olio nelle fasi di assaggio, sia nell’etichettatura, sia nella forma della bottiglia stessa, che non deve essere riconoscibile . oggi possono trovare visibilità grazie all’introduzione de La Goccia d’Ercole , sezione dell’Ercole Olivario che valorizza e sostiene le piccole produzioni”.

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La cerimonia è stata anche l’occasione per consegnare le 7 Menzioni e Premi speciali previsti quest’anno :
Menzione Speciale “Olio biologico” per il miglior prodotto certificato a norma di legge, all’olio extravergine biologico monocultivar itrana Riserva Paola Orsini dell’azienda Paola Orsini di Priverno (Lt), Lazio .
Menzione “Olio Monocultivar” all’olio Extravergine Biologico Le Camminate dell’azienda agricola Adria Misiti di Sonnino (Lt) con la monocultivar Itrana e all’olio extravergine dell’azienda Cantina Sant’Andrea di Borgo Vodice (Lt) con la monocultivar Itrana, entrambe dal Lazio ; poi all’etichetta Fam dell’oleificio FAM SAS di Tranfaglia Antonio & C. di Avellino, Campania , con la monocultivar Ravece, e all’olio extravergine di oliva monocultivar Coratina dell’azienda Intini srl di Alberobello (Ba), Puglia .
Premio speciale Amphora Olearia per la miglior confezione a all’etichetta Serrilli – Coratina dell’azienda San Marco in Lamis di Foggia, Puglia .
Menzione di merito “Giovane imprenditore” assegnata ai migliori titolari under 40 degli oli ammessi in finale, all’azienda agricola Tedone Biagio di Ruvo di Puglia (Ba) con l’olio TEDò , Puglia ;
Menzione di Merito Impresa Digital Communication all’azienda CM srl di Agello (Pg), Umbria ;
Menzione di Merito Impresa Donna alle migliori imprese femminili, all’azienda agraria Paola Orsini di Priverno (Lt), Lazio , e all’azienda Masoni Becciu di Valentina Deidda di Villacidro (Su), Sardegna .

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Assegnata poi la Menzione di Merito “Giorgio Phellas – Turismo dell’olio” a La Madre Terra Cooperativa Agricola di Sciacca (Ag), Sicilia .
Inoltre nella giornata di lunedì 19 maggio , presso il Convento di San Francesco del Monte “Casa Monteripido” di Perugia, sono stati consegnati i riconoscimenti ai vincitori del concorso “ Ercole Olivario – sezione Olive da Tavola ” 2024 e proclamati e premiati i vincitori dell’edizione 2025 de “La Goccia d’Ercole” , la sezione di concorso introdotta allo scopo di sostenere le piccole produzioni olearie italiane, in particolare in quelle realtà che possono contare su scarsi.
Questi i premiati per “La Goccia d’Ercole” 2025:
Per la categoria Fruttato Leggero
 sono due le aziende premiate:
1° Classificato dalla Sicilia la società agricola Vincenzo Signorelli & Partners Srl con l’olio IGP Sicilia Foglie di Platino – Nocellara del Belice Bio, Premier Cru 2024-25;
2° Classificato dalla Toscana il Frantoio del Grevepesa con l’olio extravergine Selezione O!;
Per la categoria Fruttato Medio sono quattro le aziende premiate:
1° Classificato dalla Puglia l’azienda agricola Tommaso Fiore con l’Olio Extravergine
Riserva;
2° Classificato ex aequo dalla Puglia l’azienda Fabio Girasoli con l’olio extravergine Carpe Diem e dall’Umbria l’azienda Agricola Locc i con l’olio extravergine di oliva Moriaolo;
3° Classificato dall’Umbria , la Agricadd Società Agricola srl con l’olio
extravergine Oro di Giano Monovarietale San Felice;
Per la categoria Fruttato Intenso sono altre quattro le aziende premiate:
1° Classificato dalla Campania l’azienda San Comaio con l’olio extravergine Zahir riserva;
2° Classificato dalla Puglia l’azienda Oilivis srl con l’olio evo Monocultivar Coratina;
3° Classificato ex aequo dalla Puglia l’azienda Oilivis srl con l’olio Futura e dalla Calabria l’azienda agricola Fratelli Renzo con l’olio extravergine Orolio limited edition.”

L’ultima parola è stata riservata all’appuntamento per la XXXIV edizione dell’Ercole Olivario 2026.

 

Aerea – Mostra fotografica analogica con esposizioni multiple di Davide Bramante dedicata a Roma – Aeroporto di Fiumicino – aree di imbarco A del Terminal 1 e il Satellite del Terminal 3 -.

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo: – In occasione dell’anno del Giubileo, l’aeroporto di Roma Fiumicino accoglie Davide Bramante, artista riconosciuto a livello internazionale per la sua tecnica analogica delle esposizioni multiple che ritraggono le metropoli di tutto il mondo, con “Aerea”, progetto espositivo interamente dedicato a Roma, città simbolo di connessione tra storie e destinazioni.

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Per il principale aeroporto italiano, Bramante, che da sempre nel suo lavoro di artista fa convivere le tre cose che ama di più ovvero l’arte, la fotografia e il viaggio, ha scelto di esporre una selezione delle sue opere più significative dedicate a Roma e ad alcuni dei luoghi più iconici della città eterna.

“L’aeroporto di Fiumicino è un luogo unico che in questi anni si è reso protagonista di un percorso visionario: accogliere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale italiano – ha commentato Davide Bramante – con questa esposizione ho voluto proporre un approccio alternativo all’arte. Proprio come un archeologo scava per riportare alla luce i segni del passato, io scavo tra gli strati del presente per far emergere la bellezza nascosta”.

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Il percorso espositivo si articola tra le aree di imbarco A del Terminal 1 e il Satellite del Terminal 3. Al Terminal 1 è proposta una selezione di grandi opere fotografiche dedicate a Roma – realizzate dal 2004 ad oggi – che offrono una lettura potente e contemporanea della città. Al Terminal 3 sette installazioni fotografiche simili a leggere tende fluttuanti, sospese a circa tre metri dal soffitto, stimolano interazione e partecipazione tra gli spettatori. Accanto a Roma si affianca idealmente il volto di un’altra metropoli amata da Bramante: New York, riferimento costante nei suoi viaggi e nella sua poetica. In aggiunta, altri quattro scatti, sono collocati su altre due pareti del Terminal. Le opere, presentate oggi alla presenza dell’Assessore Turismo, sport, cultura, Giubileo, lavoro e formazione professionale del Comune di Fiumicino Federica Poggio e dell’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Fiumicino Raffaello Biselli, giocano su diversi livelli sovrapposti di scorci delle città del mondo che il nostro artista ha fotografato e quindi conosciuto, vissuto ed esplorato. Su questi livelli si intravedono sempre i luoghi iconici della Capitale. Un continuo fluire tra andare, tornare come una continua ripartenza a Roma da e per il mondo.

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“Oggi accogliamo nel nostro scalo una mostra fotografica suggestiva e ricca di significati per Roma e per il suo aeroporto. Un luogo che è proiettato verso il futuro per qualità, sostenibilità e innovazione, ma che non dimentica le sue radici storiche e culturali e ne cura con attenzione l’eredità, contribuendo a valorizzare anche gli artisti del nostro tempo, come Davide Bramante, il cui valore è riconosciuto in tutto il Paese e oltre confine”, ha detto Veronica Pamio, Senior Vice President External Affairs, Sustainability & Destination Management di Aeroporti di Roma.

Con questa particolare esposizione fotografica Aeroporti di Roma conferma nuovamente la volontà di rendere la permanenza in aeroporto una vera e propria esperienza culturale, con proposte artistiche originali e di grande livello per la valorizzazione del talento italiano nel mondo.

 

 

 

Fara in Sabina (RI) – Settima edizione di Passeggiando tra le Rose a Fara in Sabina: dal 31 maggio al 2 giugno, tre giorni dedicati a natura e artigianato tra vivaisti, produttori locali e laboratori creativi

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo: Nel cuore del borgo di Fara in Sabina, dal 31 maggio al 2 giugno 2025, torna Passeggiando tra le rose, giunta alla sua settima edizione. L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Fara in Sabina APS con il patrocinio del Comune di Fara in Sabina e della Provincia di Rieti, offrirà la possibilità di vivere tre giornate speciali tra esposizioni floreali, musica, prodotti enogastronomici del territorio e diverse iniziative culturali.

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La manifestazione vedrà la partecipazione di numerosi vivaisti, espositori e produttori locali che accompagneranno i visitatori in un viaggio tra eccellenze artigianali, sapori autentici e creazioni speciali, all’insegna della sostenibilità e dell’amore per l’ambiente. Tra i protagonisti della mostra-mercato vi sono ad esempio vivaisti da tutta Italia e stand con prodotti agricoli, confetture, cosmetici con ingredienti naturali, accessori in bamboo, antiquariato, creazioni orafe, lavori all’uncinetto e tanto altro.

Laboratori ed eventi speciali

Inoltre, in occasione di Passeggiando tra le rose, i fiori saranno protagonisti non solo come bellezza da ammirare, ma anche come strumento di espressione, scoperta e condivisione. Durante l’evento, infatti, sarà possibile partecipare a laboratori creativi e sensoriali organizzati da professionisti del settore: un viaggio tra profumi, colori e manualità che trasformerà il pubblico in protagonista attivo della mostra-mercato. Tra le attività proposte: “In una rosa”, un laboratorio pratico e poetico di acquerello e canto sensoriale in programma per domenica 1° giugno, a cura di Donatella Livigni (docente di funzionalità vocale, antropologa e performer vocale) e Maria Chiara Calvani (artista visiva, ricercatrice e performer). Una proposta immersiva per scoprire la rosa attraverso l’arte e la voce, esplorandone simboli e segni. Il programma prevede: ore 10:00 – 13:00: Il nome della rosa; ore 14:30 – 16:30: La rosa nella voce; ore 17:00: Restituzione al pubblico dell’esperienza. Si consiglia la prenotazione entro venerdì 30 maggio ai seguenti numeri: Donatella 349 6133596 – Ufficio turistico 0765 277321 – 380 2838920.

Inoltre, domenica 1° giugno (alle ore 11:30 e 15:30) e lunedì 2 giugno (alle ore 11:30 e 15:30) si terrà il laboratorio “Opificio olfattivo”, a cura di Beatrice Granucci, consulente e divulgatrice olfattiva, naso indipendente e fondatrice del marchio Beatrice Granucci Profumi. Si tratta di un laboratorio interattivo per un massimo di 25 partecipanti, che guiderà alla scoperta delle materie prime naturali e alla creazione di una fragranza unica ispirata alla rosa: rosae rosis. Ogni partecipante riceverà un tester da 1 ml del profumo realizzato. L’attività comprende: analisi olfattiva delle materie prime; creazione condivisa della piramide olfattiva e realizzazione della fragranza con ingredienti ecosostenibili. Inoltre, a Passeggiando tra le Rose è possibile fare anche una vera e propria degustazione botanica, con i sommelier Amélie e Michelangelo, di quattro varietà di fiori eduli grazie al “Flower bar Nature Concrete”. L’appuntamento è domenica 1° giugno dalle 17:00 alle 18:30. Il costo è di 10 euro.

Attività culturali

Accanto alle proposte floreali e sensoriali, Passeggiando tra le rose offrirà anche spazi dedicati alla cultura e alla promozione della lettura, grazie alla partecipazione attiva di realtà locali. La Biblioteca Comunale di Fara in Sabina proporrà ad esempio attività rivolte a bambini e famiglie, con letture animate e momenti di scoperta tra storie e natura. L’appuntamento è previsto per sabato 31 maggio alle ore 16:00. Domenica 1° giugno, alle ore 15:00, si terrà invece la presentazione del libro di poesie a cura dell’autrice Antonella Ridoni, mentre lunedì 2 giugno, alle ore 16:30, la Libroteca sarà presente con un evento speciale: un incontro con l’autrice Catia Proietti, che presenterà il suo libro per ragazzi “Gayambrita Indaco” (Giunti Editore). L’appuntamento, moderato da Silvia Di Tosti, presidente dell’associazione Librinfestival, sarà arricchito dal reading a cura di Federica Manetta, in un’atmosfera dove si intrecciano fiori, parole e storie.

Informazioni

Per informazioni e prenotazioni contattare l’Ufficio Turistico Comunale, in Piazza Duomo n°2, ai numeri 0765277321 e 3802838920, oppure scrivere all’indirizzo mail passeggiandotralerose.fara@gmail.com

 

 

Mostra: “Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore” – Villa Torlonia – Casino dei Principi – Roma fino al 2 novembre 2025.

Testo e foto Donatello Urbani

Una famiglia nella vita personale – Una coppia in quella artistica accumunata da un profondo senso artistico tutto incentrato in un’arte capace di suscitare sentimenti profondi quali l’amore. Noti per molti anni come Antonietta Raphaël, (Lituania 1895/Roma1975) moglie di Mario Mafai (Roma 1902/1965), da un decennio, a seguito di più approfonditi studi, c’è nuovo indizio: Mario Mafai, marito di Antonietta Raphaël.

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                                Mario Mafai: “Ritratto di Antonietta nello studio di scultura” – 1934 – Collezione eredi Simona Mafai

La mostra voluta a cinquant’anni dalla scomparsa di Antonietta Raphaël e a sessanta da quella di Mario Mafai, propone una nuova riflessione sui due artisti considerati tra i protagonisti delle vicende artistiche del Novecento, espone oltre 100 opere, di cui alcune inedite e altre raramente esposte, tra dipinti, sculture e disegni, provenienti da importanti istituzioni italiane e collezioni private.

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                                                                                    Antonietta Raphaël: “Mario Mafai”

Da comunicato stampa: “Dai tardi anni Venti, caratterizzati dall’intensità espressiva culminata nel sodalizio definito da Roberto Longhi la “Scuola di via Cavour”, Mario e Antonietta seguono percorsi paralleli ma spesso anche divergenti, fortemente condizionati dalla realtà storica. Mario viene presto considerato un maestro indiscusso, un punto di riferimento per l’ambiente artistico romano, mantenendo il suo prestigio anche negli anni faticosi del dopoguerra. Serie pittoriche come i Fiori secchi, le Demolizioni, le Fantasie rappresentano fin dalla loro prima apparizione il volto più autentico e antiretorico della cultura italiana.

                                                                                Mario Mafai: “Fantasia – (Corteo)” – 1942

Ben diversa la sorte di Antonietta, lituana di origini ebraiche, esposta a pregiudizi di genere, costretta ad allontanarsi da Roma negli anni delle leggi razziali e della guerra, vivrà lunghi periodi di ricerca solitaria. La scoperta del suo talento avverrà solo a partire dagli anni Cinquanta con riconoscimenti via via più ampi rispetto al suo ruolo nella definizione di una linea antinovecentesca, della sua originale opera scultorea e dell’ultima accesa e felice stagione pittorica negli anni Sessanta. La mostra racconta una vicenda insieme artistica, intellettuale e sentimentale, basata sulle differenze ma anche su una trama sottile di scambi, idee e passioni comuni, in grado di trasformare in poesia ogni evento della realtà vissuta.

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                          Mario Mafai: “Mercato” – 1956 – Collezione Lia De Giacomo (Courtesy Studio d’arte Campaiola – Roma)

Le sezioni della mostra: La prima sezione, La “Scuola di via Cavour”, ha carattere “storico” e inquadra i primi anni, decisivi, dell’incontro di Mario, Antonietta e Scipione (Gino Bonichi), il cambio di passo determinato in gran parte dall’azione di stimolo culturale e pittorico svolto dalla Raphaël, i primi successi. Accanto a quelle di Mafai e Raphaël sono esposte anche due opere di Scipione. La sala delle vedute al piano terra accoglie sculture di Antonietta, compresi alcuni inediti di recente ritrovamento, evidenziando il nodo tematico offerto dal rapporto tra femminile, maternità/creazione e fuga, con incursioni nel mito. Tra le opere in mostra anche l’Angoscia n.2 (1936-1963) – qui esposta per la prima volta – risultato della laboriosa traduzione in pietra porfirica di un gesso del 1936.

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                                                                   Antonietta Raphaël: “Angoscia n.2″ – 1936/1963 – 

Ancora al piano terra, la sezione Intermezzo musicale presenta alcune opere a testimonianza della passione condivisa da Antonietta e Mario per la musica, che ritorna in varie opere, come ad esempio, i dipinti Natura morta con chitarra (1928) e La lezione di piano (1934).

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                                Antonietta Raphaël: “Miriam con la chitarra” – 1929 – Olio su tela applicata su tavola – Collezione privata

A seguire, la sezione Una silenziosa sfida mette l’accento sul confronto tra Mafai e Raphaël e su come i due, pur condividendo alcuni temi – disegni, ritratti e autoritratti, nudi e nature morte seguissero poi strade volutamente divergenti, risolvendo gli stessi temi con soluzioni formali distanti. Tra i ritratti anche l’inedito Ritratto di Simona, dipinto da Mario nel 1932 e qui esposto per la prima volta. All’interno della stessa sezione, un video propone interviste e documentari sui due artisti.

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                                                                    Mario Mafai: “Nudo” – 1940

La sala centrale del primo piano è dedicata a Mario Mafai. Filo conduttore, la “metamorfosi”, concetto esemplificato nello slittamento dal figurativo all’astratto attraverso alcuni tra i principali passaggi stilistici della maturità, dalla fase “tonale”, piena di incanto e malinconia, dei primi anni Trenta, alla vena espressionista delle Fantasie, al momento realista dei Mercati del Dopoguerra, fino alle ricerche astratte e informali degli ultimi anni.

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                         Mario Mafai: “Civiltà delle macchine (Condanna)” – 1960 – Olio e corde su tavola – Collezione eredi Miriam Mafai

Il percorso espositivo prosegue con la sezione Antonietta Raphaël. Un viaggio nell’identità e oltre riservata a sculture e dipinti di Antonietta che veicolano la complessa identità dell’artista alla cui formazione contribuirono molti fattori culturali, in particolare la cultura ebraica, una esistenza “nomade”, i viaggi in Sicilia, Spagna e Cina.

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                  Antonietta Raphaël:”Yom Kippur sulla Sinagoga” – 1932 – Olio su tela – Collezione Giuseppe Iannacone

Infine, nell’ultima saletta, a chiudere l’itinerario aperto dal grande Ritratto di Antonietta nello studio di scultura (1934) di Mafai, un solo quadro di Raphaël, Mario nello studio (Omaggio a Mafai) del 1966, racchiude tutta l’energia di una vita passata a sfidarsi e amarsi. Nello stesso spazio, una selezione di lettere autografe – frutto di una ricerca a cura di Sara Scalia, nipote degli artisti – e materiali fotografici restituiscono la vicenda umana e artistica di Mafai e Raphaël”.

Roma – Villa Torlonia – Casino dei Principi – Via Nomentana, n.70, fino al 2 novembre 2025 con orario 9 – 18 dal martedi alla domenica. Biglietti d’ingresso intero residenti a Roma €.5,00 ridotto €.4,00 – non residenti a Roma intero €.8,00 ridotto €.5,00. Possibilità di altre riduzioni, abbinamenti ad altre iniziative ed agevolazioni varie info www.museiincomuneroma.itwww.sovrintendenzaroma. www.museivillatorlonia.it-tel.060608 tutti i giorni ore 9,00/19.00

 

 

 

 

 

 

 

Ospitato alla Nuvola – Roma – dal 16 al 18 maggio 2025 – il 46° Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica SIME: “Healthspan versus Lifespan” – “aspettativa di vita’ contro ‘aspettativa di vita in salute”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La bellezza ci nutre. Fermati un momento perché oltre questa bellezza non si può andare. L’anatomia in medicina estetica è fondamentale e gli esosoni rappresentano il futuro, stimolando il rinnovamento cellulare e la produzione di collagene ed elastina. 

 L’emblematico titolo “Healthspan versus Lifespan” traduce a pieno il nuovo concetto di medicina estetica diverso fin dal primo approccio, come riportato nel comunicato stampa: “….configura una vera e propria ‘filosofia estetica’, che vuole prendere le distanze dalle ‘scorciatoie’ e dagli ‘artifici’, spostando il baricentro dell’interesse sul benessere psico-fisico e sulla bellezza naturale. Una medicina estetica insomma ‘delicata’ e più naturale, che offra risultati equilibrati e personalizzati, finalizzati al raggiungimento del benessere globale, che il vivere in armonia con il proprio corpo e il proprio aspetto fisico può dare, configurando così il superamento di un’idea di bellezza fine a se stessa”.

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Esplicativo in proposito l’intervento nel corso della conferenza stampa di presentazione del 46° congresso della Società Italiana di Medicina Estetica,  – edizione ‘record’  per il più alto numero di iscritti e partecipanti, incredibile presenza di medici estetici stranieri, – del  presidente della SIME Emanuele Bartoletti che afferma:  “…..siamo in un periodo storico in cui la vita si è allungata, ma nel quale è ora necessario lavorare sulla qualità di questa vita, altrimenti è inutile che si allunghi più di tanto”. E la medicina estetica, insieme alla medicina anti-aging, è centrale in questa ricerca del benessere psico-fisico del paziente, anche – se non soprattutto – se avanti negli anni. Centrale in questo impegno è sicuramente la prevenzione perché ci permette di affrontare al meglio l’ineluttabile passare degli anni. E in questo, ovviamente, la fa da padrona la medicina anti-aging, sempre al fianco della medicina estetica nella pratica quotidiana come nel nostro congresso”. Gli interventi tenuti dai vari specialisti nel corso di questo 46* Congresso che quest’anno festeggia anche i 50anni della SIME,   hanno interessato, come da comunicato stampa: “ in particolare l’approccio alla correzione dei difetti estetici della tempia e della regione mandibolare– del terzo inferiore del volto, quindi– e della parte superiore del collo, nonché l’utilizzo dei fili di sospensione in aree insolite – quali il sopracciglio, il naso e una parte particolare del bordo mandibolare– e dell’uso dei bio-ristrutturanti, categoria di prodotti che sta riscuotendo molto successo.” Altri temi, sui quali si è cercato di fare chiarezza: la pre-juvenation, décolleté, seno, mani, dita e unghie, zone spesso dimenticate ma che sono importantissime perché, parole del Prof. Bartoletti: “ci si concentra troppo sul volto mentre sono questi ultimi quelli che dichiarano la vera età della paziente”. Altro tema affrontato è stata la medicina estetica al maschile, “di come mantenere i lineamenti ‘da uomo’, perché purtroppo spesso e volentieri assistiamo a delle ‘femminilizzazioni’ del volto maschile che invece ha caratteristiche completamente diverse da quello femminile. Senza dimenticare il nostro impegno nel sociale – conclude Bartoletti – un connubio tra medicina estetica e oncologia: abbiamo infatti siglato un accordo con la LILT per cui alcuni nostri soci si rendono disponibili a titolo assolutamente gratuito, a fornire consulenze a pazienti oncologici, su prevenzione delle possibili complicanze da chemio e radioterapia”.

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Di particolare interesse salutistico sono stati gli appelli rivolti dai vari oratori per la promozione anche in forma mediatica di questo nuovo corso della medicina estetica e come questa venga solo ed esclusivamente praticata da personale ideo e specializzato in modo da far dei tutto scomparire i troppi praticanti e speculatori, si pensi alla smoderata pratica del tatuaggio sulla pelle, oggi purtroppo presenti in questa attività.

ApinRosa – Apicoltura al femminile- Evento di punta per l’VIII Giornata Mondiale delle Api.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani e Ufficio Stampa FAI (Federazione Apicoltori Italiani)

Le api accompagnano la vita dell’uomo fin dalla notte dei tempi. Questo piccolo insetto degli imenotteri è stato alla base della sopravvivenza di molte generazioni umane e non, infatti diversi mammiferi si nutrono del miele che producono. Il mondo delle api è’ per la quasi totalità un mondo in rosa. Tutto gravita intorno alla “regina”: madre del suo alveare dove ai pochi maschi, alle operaie e alle bottinatrici sono riservati compiti e ruoli di supporto, sia pure importanti. In precedenza all’VIII Giornata Mondiale delle Api, 20 maggio 2025, si è voluto con l’iniziativa “ApinRosa” rendere un doveroso riconoscimento a tutto il mondo femminile che caratterizza l’apicoltura. Sono circa 23mila le donne ‘apicoltrici’, riferisce Raffaele Cirone – Presidente FAI – “pari a circa al 30% dei 77mila apicoltori censiti dalla banca dati dell’anagrafe apistica nazionale. Una quota rosa sempre crescente, fatta d’insospettabile tenacia e animata da un’inesauribile voglia di contatto con il mondo delle api”.

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La Federazione Apicoltori Italiani (FAI)  con la cerimonia svolta a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, presenti, come da comunicato stampa: “il presidente della FAI, Raffaele Cirone, la Senatrice Silvia Fregolent (9a Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato), e l’onorevole Marina Marchetto Aliprandi (XIII Commissione Agricoltura, Camera dei Deputati) ha premiato venti imprenditrici apicoltrici” che con il loro impegno giornaliero portano avanti questo lavoro vitale per le api e facilitatore, con l’attività impollinatrice, del 75% delle produzioni agricole.

La giornata delle Api intende promuovere un ambiente in cui il cibo sano e sostenibile sia accessibile e accattivante per una alimentazione migliore.

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LE APICOLTRICI PREMIATE

Andreani Simona, Fermignano (PU)
Bonini Nadia, Sassuolo (MO)
Cabiddu Anna Maria, Siurgus Donigala (SU)
Capone Valentina, Bagnolo (RI)
Caserio Deborah, Ivrea (TO)
Cerrito Elisa, Motta d’Affermo (ME)
Cuomo Giovanna, Mirabello Sannitico (CB)
Di Simone Piera Stefania, Palombaro (CH)
Eufemia Donata, Castelmezzano (PZ)
Fietta Alice, Vicomano (FI)
Gafriller Melanie, Barbiano (BZ)
Girardi Alessia, Asolo (TV)
Grasso Loredana, Dugenta (BN)
Molinelli Elena, Finale Ligure (SV)
Moretti Alexandra, Casacco (UD)
Salvadori Gloria, Sagron Mis (TN)
Sottile Francesca Maria, Buseto Palizzolo (TP)
Spezia Rachele, Settimo Milanese (MI)
Spineto Rosalba, Pescara (PE)
Torresan Bianca, Spresiano (TV)

Leòn – Città giovane e bella dall’aria millenaria dove tradizione, storia e vitalità si fondono.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Centro Multimediale Interattivo del Turismo Spagnolo di Roma

L’era di Leòn: è un viaggio nel tempo

Leòn è una città bellissima. Gotico e tradizioni sacre sono la degna cornice di un passato antico di 2000 anni testimoniato dalla presenza delle legioni romane VI^ Victrix e VII^ Gemina. La cattedrale di Santa Maria in stile gotico con le vetrate dipinte – circa 1.800 metri quadri – è un unicum assoluto. Nella Basilica di S.Isidoro di Siviglia si conservano le spoglie del Santo, insieme a 23 tombe di re e regine di Spagna e una bibbia miniata visigota – mozarabica risalente al 960 d.C.. La tappa del Cammino di Santiago fa vivere ai pellegrini esperienze uniche attraverso luoghi insoliti, dimenticati ma vivi perché continuano a dare un senso storico, spirituale e culturale. Feste patronali si accompagnano con una variegata enogastronomia dove la limonada, bevanda tipica a base di vino e frutta – che si beve solo in questo periodo – , è una vera eccellenza del territorio.

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Una delegazione del turismo di Leòn è stata ospitata  a Roma nel centro multimediale interattivo di Piazza di Spagna in occasione della partecipazione della principiale confraternita della città per il Giubileo delle confraternite ed ha presentato i riti e le manifestazioni sacre che si svolgono nella città in occasione della settimana santa, dichiarata Festa d’Interesse Turistico Internazionale.

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Da comunicato stampa: “León è una città di 128.000 abitanti con esempi della migliore architettura gotica, romanica, plateresca e modernista. Ma è, soprattutto, una città accogliente, accessibile e confortevole, dove è possibile trascorrere qualche giorno di riposo assaporando la migliore gastronomia ed enologia. L’anno scorso 2024 la città di León ha accolto più di mezzo milione di visitatori, di cui 90.000 internazionali, attratti dal suo patrimonio storico, artistico e gastronomico, e naturalmente anche dalla Settimana Santa, il periodo dell’anno con il maggior richiamo turistico….”.

Più info su Leon: https://www.spain.info/it/destinazione/leon/ https://www.spain.info/it/eventi/settimana-santa-leon/  #TiMeritiLaSpagna  #VisitSpain