Trenitalia Gruppo FS Italiane: In un Book Neve e Parchi a portata di treno

Mariagrazia Fiorentino

Il viaggio con il treno in Italia è una raccolta di emozioni, entusiasmi, canti antichi, infinito azzurro in una terra che profuma di sogni, sole, di amore e con tutto quello che ci circonda. E’ stato presentato a Roma presso la sede istituzionale Trenitalia di Villa Patrizi – Auditorium – il vademecum del viaggiatore leisure in versione double face digitale e cartacea otto destinazioni sciistiche e otto oasi naturali, con percorsi di trekking e cycling, da raggiungere in treno. Crescono i numeri del trasporto ferroviario in termini di gradimento rispetto al 2018. Sfiorano il 30% i passeggeri che usano i regionali Trenitalia per turismo e nel tempo libero. Nel suo intervento Serafino Lo Piano, Responsabile Vendite della Divisione Passeggeri Long Haul Trenitalia, evidenzia l’importanza di queste iniziative per il trasporto regionale che raggiunge il 40% delle località turistiche e ricorda che questo vengono festeggiati i 10 anni dell’alta velocità.

da81f767e78f0a80e5d5d45c713c0c1fbbeadc7f50047758b4b667358eb4d525[1]                                                                                  M.A.Giaconia e S. Lo Piano

Frecce dirette con Roma Fiumicino collegate con Cortina, Madonna di Campiglio, Selva di Val Gardena, Canazei, Courmayer. Otto milioni di clienti iscritti a Trenitalia. Maria Annunziata Giaconia, Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, fa presente che l’obbiettivo del Travel Book è soprattutto per i pendolari, con una quota in crescita del più 8% per dare loro uno strumento per il tempo libero. Otto impianti sciistici e altrettante oasi naturali da raggiungere comodamente in treno racchiuse nel nuovo travel book realizzato da Trenitalia (Gruppo FS Italiane). Il progetto editoriale presentato mira ad incentivare l’utilizzo del trasporto regionale verso i viaggi di piacere, per un turismo sempre più confortevole, sostenibile e sicuro, attento alle esigenze di spostamento delle persone nel tempo libero. Il nuovo vademecum del viaggiatore leisure “Neve&Parchi” di Trenitalia – in versione double face digitale e cartacea – riporta, da un lato, le descrizioni dei luoghi e il modo per arrivare direttamente in treno, con oltre 400 collegamenti al giorno, presso otto impianti sciistici rappresentando il valore aggiunto di andare a sciare in treno e lasciare l’auto a casa e, dall’altro, le mete di otto incantevoli Parchi, nazionali e naturali, servite dai regionali Trenitalia, dalle cui stazioni partono percorsi di trekking e cycling di ogni livello di difficoltà.

Località neve interessate:

– Valle d’Aosta: Aosta – Telecabina Aosta-Pila.

– Piemonte: Bardonecchia; Beaulard – Parco delle Manavelle; Limone Piemonte; Riserva Bianca Lift.

– Trentino Alto-Adige: Impianti di risalita di Dobbiaco; Versciaco –

Comprensorio Tre Cime; San Candido – Baranci.

– Veneto: Cortina d’Ampezzo.

Località parchi interessate:

– Liguria: Parco Nazionale Cinque Terre.

– Lombardia: Parchi Oltrepò Mantovano.

– Veneto ed Emilia Romagna: Parco Naturale Delta del Po.

– Toscana: Parco Nazionale Foreste Casentinesi.

– Umbria: Parco Nazionale Dei Monti Sibillini; Parco Naturale Fonti del Clitunno.

– Lazio: Bosco Macchia Grande.

– Puglia: Area marina protetta Torre Guaceto.

L’impegno del Gruppo FS Italiane vuole offrire un servizio capace di rispondere alle esigenze delle persone che utilizzano i treni regionali anche nel tempo libero e si accompagna agli oltre 280 collegamenti quotidiani effettuati con Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca che accorciano le distanze da Nord a Sud dello Stivale e ai collegamenti Freccialink, il servizio intermodale di Trenitalia che amplia il network delle Frecce con servizi dedicati, realizzati con autobus moderni e confortevoli, verso alcune delle più affascinanti località d’arte e dei più bei comprensori sciistici in Italia. I formati sfogliabili di questo e degli altri travel book Trenitalia, tra cui si ricordano le precedenti edizioni Borghi, Mare, Grandi Giardini Italiani e Siti UNESCO, sono disponibili sul sito web di Trenitalia nell’apposita sezione – vedi l’articolo pubblicato nel mese di gennaio 2019 dal titolo “Con Trenitalia alla scoperta del patrimonio mondiale UNESCO”. I travel book raccolgono cenni storici, curiosità, attrazioni storiche e artistiche, i prodotti e gli eventi tipici delle località trattate, oltre che il dettaglio sulla tratta ferroviaria interessata. Visibilità e spinta commerciale a questo progetto editoriale verrà data anche dal vasto network delle agenzie di viaggio partner di Trenitalia, attraverso iniziative che includono più di 6.500 punti vendita in Italia e oltre 18mila all’estero. Dai mercati esteri si registra infatti un incremento costante dei volumi di vendita, con quasi 8 milioni di turisti stranieri in visita nel nostro Paese che hanno viaggiato con Trenitalia nel corso del 2018, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Nel 2019 si registrano segni di ulteriore crescita nel numero dei passeggeri dall’estero, per i quali sarà prevista la versione inglese dei travel book, per portare anche oltre confine la bellezza e il fascino delle città e delle particolarità del Belpaese. Trenitalia è inoltre attiva nel segmento turistico attraverso la partecipazione al consorzio Eurail/Interrail che da 40 anni promuove l’utilizzo del treno come mezzo di trasporto privilegiato per visitare l’Italia e l’Europa. Il Pass Italia è il più venduto in tutto il mondo nell’ambito dei prodotti One Country.

Il trionfo dei sensi. Nuova luce su Mattia e Gregorio Preti – Uno sguardo sulla bottega dei fratelli Preti: Gregorio, il maestro e Mattia il discepolo

 

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

 

Come si addice alle migliori favole, il discepolo, fratello minore di circa 10 anni, supera il maestro e grazie a quanto appreso sull’arte pittorica dagli insegnanti del fratello maggiore, intraprenderà il volo verso una notorietà che andrà oltre i confini nazionali. L’esposizione voluta dalle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, allestita in due splendide sale di Palazzo Barberini, esamina la prima attività di Mattia Preti e la sua formazione nella bottega romana del fratello Gregorio. Il tutto ruota attorno alla monumentale tela d’impronta caravaggesca: “Allegoria dei cinque sensi” delle Gallerie Nazionali, rimasta per anni nascosta nel deposito del Circolo Ufficiali delle Forze Armate, cofruitore del monumentale edificio.

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Gregorio e Mattia Preti, Allegoria dei cinque sensi, 1642-1646 ca., Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, olio su tela, 200 x 396 cm.

Sono gli stessi curatori, Alessandro Cosma ed Yuri Primarosa, a presentare il dipinto che, attrazione in più, ha mostrato anche interessanti novità sia sulle tecniche pittoriche nonché alcuni riferimenti storici legati all’attività artistica dei due fratelli. Questa tela che insieme ad altre undici costituisce l’intero corpo espositivo, fu, come scrivono i curatori nel catalogo per De Luca Editori d’Arte, pagine 184 costo €.35,00: “Realizzata dai due fratelli negli anni Quaranta del Seicento, è ricordata nel 1686 nella collezione di Maffeo Barberini junior come un quadro “per longo con diversi ritratti: chi sona, chi canta, chi gioca, chi beve e chi gabba il compagno”, in una descrizione che sottolinea la complessa articolazione del dipinto dove, secondo un modello molto in voga nel Seicento, diversi gruppi di personaggi intenti in attività quotidiane diventano immagine allegorica dei cinque sensi”.

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Gregorio e Mattia Preti, Cristo guarisce l’idropico, 1630 ca., Milano, Courtesy Matteo Lampertico, olio su tela, 122 x 170 cm.

Lungo il percorso espositivo sono presenti anche importanti dipinti inediti di Mattia: primo fra tutti il monumentale “Cristo e la Cananea”, in origine nella collezione dei Principi Colonna, opera capitale del periodo romano del pittore, databile su base documentaria al 1646-1647. La scoperta dello straordinario dipinto – il primo dell’artista fornito di una data certa – ha permesso di precisare la cronologia della sua prima produzione. Inoltre sono esposti dipinti che permetteranno al giovane talentuoso Mattia di porsi in evidenza su quella del fratello, quali quelle esposte per la prima volta, come “L’Archimede”, oggi a Varese, e un Apostolo proveniente da una collezione privata torinese, autentiche testimonianze della precoce riflessione di Mattia sulla pittura di Caravaggio e di Jusepe de Ribera.

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Gregorio Preti, Cristo mostrato al popolo, 1645-1655, Torino, collezione privata, olio su tela, 113 x 157 cm.

I riconoscimenti che meritatamente vengono attribuiti a Mattia, gli consentiranno di ottenere l’importante commessa di affrescare il Duomo de La Valletta nell’isola di Malta, da parte dei Cavalieri di San Giovanni, oggi presenti come Cavalieri di Malta. In quest’isola Mattia otterrà ampie soddisfazioni e riconoscimenti e qui rimarrà fino alla fine dei propri giorni. Chiude il percorso una mirabile Testa di bambina, ritrovata nei depositi della Galleria Corsini, ulteriore nuova testimonianza degli anni romani in cui l’artista si formò, grazie principalmente agli insegnamenti del fratello maggiore, che lo indirizzeranno verso la meritata fama di “magister pictorum”.

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Mattia Preti, Testa di bambina con collana di corallo, 1645-1650 ca         Mattia Preti, San Bonaventura, 1637-1645

ELENCO DELLE OPERE ESPOSTE:

  1. Gregorio e Mattia Preti, Concerto con scena di buona ventura (Allegoria dei cinque sensi), 1630-1635, Torino, Accademia Albertina, olio su tela, 195 x 285 cm
  2. Gregorio e Mattia Preti, Cristo guarisce l’idropico, 1630 ca., Milano, Courtesy Matteo Lampertico, olio su tela, 122 x 170 cm
  3. Gregorio e Mattia Preti, Pilato che si lava le mani (Cristo dinanzi a Pilato), 1640 ca., Roma, Confederazione Nazionale Coldiretti, olio su tela, 131 x 295 cm
  4. Gregorio e Mattia Preti, Allegoria dei cinque sensi, 1642-1646 ca., Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, olio su tela, 200 x 396 cm.
  5. Gregorio Preti, Cristo mostrato al popolo, 1645-1655, Torino, collezione privata, olio su tela, 113 x 157 cm
  6. Mattia Preti, Archimede, 1630 ca., Varese, Pinacoteca Larizza, olio su tela, 130 x 95,5 cm
  7. Mattia Preti, Negazione di Pietro, 1635-1640 ca., Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, olio su tela, 126 x 97 cm
  8. Mattia Preti, Fuga da Troia, 1635-1640, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, olio su tela, 186 x 153 cm
  9. Mattia Preti, Apostolo, 1635 ca., Torino, Galleria Giamblanco, olio su tela, 97 x 73,5 cm
  10. Mattia Preti, San Bonaventura, 1637-1645, Ariccia, deposito da collezione inglese, olio su tela, 71 x 58,5 cm.
  11. Mattia Preti, Testa di bambina con collana di corallo, 1645-1650 ca., Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, olio su tela, 32 x 28,5 cm.
  12. Mattia Preti, Cristo e la Cananea, 1646-1647, collezione privata, olio su tela, 235 x 235 cm.

Roma, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane, 13 fino al 16 giugno 2019 con orario dal martedì alla domenica 8.30 – 19.00. La biglietteria chiude alle 18.00. Biglietto d’ingresso unico inclusivo anche delle Gallerie d’Arte Antica Barberini a Corsini – Via della Lungara – valido tre giorni: Intero 12 € – Ridotto 6 €. Agevolazioni ed ingressi gratuiti come indicati dalla legge.

Beni culturali ecclesiastici: tutela e protezione tra presente e futuro . Illustrate le conclusioni e le decisioni scaturite al termine di un ciclo d’incontri e conferenze fra le parti in causa.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’argomento trattato è senza dubbio di primaria importanza, non per niente alla conferenza conclusiva del ciclo d’incontri e conferenze sui “Beni culturali ecclesiastici, tutela e protezione tra presente e futuro” hanno preso parte sia il Dottor Alberto Bonisoli, Ministro per i beni e le attività culturali e Sua Eminenza il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana nonché varie Soprintendenze, Uffici diocesani per i beni culturali e l’edilizia di culto e i più alti gradi del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. “I beni culturali rappresentano il petrolio per il nostro paese e i luoghi di culto si confermano gli obbiettivi più colpiti”, è quanto affermato dal Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante il Nucleo dei Carabinieri T.P.C. e questo giustifica le iniziative proposte che sono tutte indirizzate a focalizzare l’attenzione sul fenomeno dei furti e dei danneggiamenti in danno di chiese e luoghi di culto ove la fragilità del patrimonio culturale è ulteriormente messa a repentaglio dalla fruizione devozionale e liturgica degli stessi beni.

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Le decisione assunte dopo 19 eventi, tenutisi da Bolzano a Monreale (PA) tra il 10 ottobre 2018 e il 1° febbraio di quest’anno, è stato deciso di assumere, come affermato dal Ministro del Beni Culturali On.le Alberto Bonisoli:“ una qualificata occasione per incentivare le attività di catalogazione del patrimonio culturale ecclesiastico e rivolgere alla Cei l’istituzione di un tavolo di confronto permanente sui Beni culturali ecclesiastici”. Proposta che il presidente della Cei, Sua Eminenza il Cardinale Gualtiero Bassetti ha accolto con grande favore. Oltre questa importante iniziativa le future attività di tutela e conservazione dei beni culturali s’incentreranno, sempre nelle parole del Ministro dei Beni Culturali: “L’Italia quest’anno ha assunto la leadership della task force Copernicus. Si tratta di una grande iniziativa europea che prevede l’utilizzo dell’osservazione satellitare per la conservazione dei beni culturali. Con dati immediatamente fruibili potremmo intervenire in modo tempestivo e risolvere problemi”.

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Nel corso del suo intervento, il ministro ha ricordato, infine, il 50/mo anniversario della costituzione del Comando tutela del patrimonio culturale dei Carabinieri, che ricorre quest’anno. “Il nostro Ministero – ha concluso – collabora con loro con grande efficacia. E in vista di questa importante ricorrenza, stiamo organizzando un ciclo di celebrazioni. L’ evento culmine sarà la mostra  organizzata al Quirinale con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica”.  I’incontro che ha visto nel suo proseguo altri pregevoli interventi sia di autorità ecclesiastiche,che militari e civili, ha trovato un unanime consenso sull’importanza che riveste la sensibilizzazione della popolazione sulla presa di coscienza sul patrimonio dei beni culturali e come questi sia un bene comune da difendere e tutelare indipendentemente dal titolare che ne vanta il diritto di proprietà.

 

“ART faces” Ritratti d’artista nella collezione Würth – Uno sguardo rivolto alla cultura attraverso una delle collezioni d’arte più prestigiose in Europa.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’amore per l’arte unito al fascino che sprigiona la cultura sono da sempre nel DNA della famiglia Würth. Prova ne sia la dichiarazione del Prof. Dr. h. c. mult. Reinhold Würth, Presidente del Consiglio di Supervisione delle Società di Famiglia del Gruppo Würth, una delle maggiori realtà commerciali tedesche operante in oltre 80 paesi: “L’arte e la cultura servono ad arricchire anche l’ambiente di lavoro”. La raccolta di opere d’arte da parte del Prof. Reinhold Würth é iniziata negli anni Sessanta con l’acquisto di un acquerello di Emil Nolde e, quasi per contagio, oggi è arrivata a comprendere più di 18.000 opere.

 

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                                      Jean Michel Basquiat (1960/1988) : “Senza titolo” – 1984 – Olio e collage su tela.

La Collezione, prevalentemente dedicata all’arte contemporanea, pur riflettendo una grande varietà di temi, stili, correnti e generi, ha una sede stabile in Germania con una rotazione espositiva nelle diverse sedi estere del gruppo. “La maggior parte della vita la trascorriamo lavorando. Quindi il posto di lavoro deve essere piacevole e confortevole in modo che l’attività lavorativa diventi quasi un hobby…” è quanto ha ispirato il Prof. Dr. h. c. mult. Reinhold Würth, in questa particolare gestione della sua collezione d’arte. Così i vari centri commerciali ed operativi della società hanno accolto opere d’arte svolgendo, oltre le varie attività istituzionali, funzioni di veri centri culturali ed espositivi d’arte. A questa legge non è sfuggito il Centro di Capena e, già da vari anni, è divenuto uno dei maggiori punti di riferimento per le arti visive e per la cultura in genere presenti nel Lazio. Dopo esser stata presentata per la prima volta nel 2003 alla Kunsthalle Würth di Schwäbisch Hall, la mostra “Art Faces. Ritratti d’artista nella Collezione Würth” fa tappa all’Art Forum Würth Capena.

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François Meyer: “Enrico Baj” – 1976 – Fotografia                                           Emrico Baj: “Fai Baj da te” – s.d. – Serigrafia in 27 colori

La collezione di “Art Faces” ha inizio dall’opera del fotografo svizzero François Meyer che, spinto dalla curiosità nei confronti della persona che si cela dietro un’opera d’arte, intraprende l’ambizioso progetto di realizzare una collezione di fotografie di ritratti d’artista.  Oggi conta più di 240 fotografie di 42 diversi autori, alcuni dei quali tra i maggiori del XX secolo, tra questi Arnold Newman (1918-2006), autore del ritratto di Piet Mondrian; Herbert List (1903-1975), che scatta il brillante ritratto di Marino Marini; Michel Sima (1912-1987) e molti altri fotografi considerati oggi i grandi maestri dell’arte fotografica e del ritratto in particolare.

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François Meyer: “Andy Warhol and Victor Hugo”-1977. fotografia                      Andy Warhol: “Committee 2000″ (P.A.12.004) 1982

La mostra presso l’Art Forum Würth Capena espone una selezione di oltre 100 fotografie di 32 fotografi, accompagnata da alcune opere originali della Collezione Würth di artisti come Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol, Max Ernst, Jean Arp, Salvador Dalí, David Hockney, Keith Haring, Roy Lichtenstein, Sam Francis. “Le sale espongono opere e fotografie insieme, creando un percorso che fa da compendio all’idea di Meyer di vincolare l’artista alla sua opera. L’allestimento, che raggruppa gli artisti a partire dai movimenti che li hanno visti protagonisti, si presta mirabilmente a far conoscere le molteplici angolazioni da cui i fotografi si sono approcciati nel tempo al ritratto d’artista e consente di intraprendere un viaggio nella grande Storia dell’Arte attraverso i visi e gli sguardi delle persone che la hanno resa tale”, scrivono i curatori. Secondo la Direttrice della Collezione Würth C. Sylvia Weber, “i nomi degli artisti ritratti non rappresentano solo i riferimenti di maggior spicco del mondo dell’arte, ma in molti casi coincidono perfettamente con l’espressione artistica della Collezione Würth”.

Sam Francis Komposition, 1973 Gouache auf Papier 65 x 78 cm Inv. 3474Sam Francis (1923 – 1994) Maler Foto: François Meyer, 1977 in Santa Monica

 

 

 

 

 

 

 

 

François Meyer: “Sam Francis” – 1977 – Fotografia                                               Sam Francis: “Composition” – 1973. Guazzo su carta

Questa presentazione sarebbe incompleta se non ponessimo l’accento sulle attenzioni e sulle sensibilità verso la disabilità fisica e intellettiva molto sentite nella famiglia Würth. Uno splendido esempio d’integrazione e convivenza di persone con e senza disabilità è l’Hotel Restaurant Anne-Sophie a Künzelsau nato nel 2003 per volontà di Carmen Würth. Inoltre, in Italia come in Germania, Würth è communication partner dell’organizzazione Special Olympics. Accompagna questa rassegna una specifica attività didattica sia per i grandi con visite guidate, conferenze e convegni,  sia per le scuole ed i più piccoli con laboratori creativi. E’ disponibile al bookshop aziendale un catalogo bilingue tedesco/inglese con un inserto in italiano, pagine 126 costo €.34,00.

20190216_105914       Prof. Dr. h. c. mult. Reinhold Würth, Presidente del Consiglio di Supervisione delle Società di Famiglia del Gruppo Würth

Capena (Roma) – Art Forum Würth Capena – Viale della Buona Fortuna, 2. Orario di apertura al pubblico: lunedì – sabato: 10.00 – 17.00 – domenica e festivi chiuso. Informazioni e prenotazioni per le attività didattiche tel. +39.06.90103801 – sito web www.artforumwuert.it – e.mail art.forum@wuert.it   Ingresso gratuito

Un convegno sulla sicurezza delle infrastrutture promosso dall’ENEA sulle tecnologie innovative per la sicurezza di ponti e viadotti

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

A sei mesi esatti dal crollo del viadotto Polcevera a Genova,  alcuni fra i massimi esperti del settore  costruzioni hanno partecipato ad un convegno nell’intento d’individuare valide soluzioni per la salvaguardia e la manutenzione preventiva di ponti e viadotti. In proposito l’ENEA ha proposto il sistema dell’interferometria radar, basato su uno strumento simile a una macchina fotografica, in grado di misurare le vibrazioni di una campata o di una pila di un viadotto o di un ponte anche da remoto.

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L’interferometria radar fornisce la possibilità di effettuare misurazioni dinamiche praticamente su tutte le strutture e, in base ai rilievi ottenuti, definire una scala di priorità sia per gli approfondimenti sperimentali che per gli interventi da realizzare. I costi di misurazione sono notevolmente ridotti rispetto alle tecniche tradizionali e consentono ai tecnici di eseguire un lavoro di elaborazione e interpretazione dati di notevole precisione pur senza accedere alla struttura. Per il rilievo continuo del comportamento dei ponti, l’ENEA propone sensori a fibra ottica in grado di eseguire, a costi accessibili, un monitoraggio anche con un elevato numero di punti di rilevazione. Questo sistema può rappresentare il punto di partenza per un progetto/processo di prevenzione su ponti e viadotti che, in base ai risultati del monitoraggio continuo, favorisca una manutenzione preventiva in tempo reale.  L’Agenzia è impegnata anche nell’adeguamento sismico di tali costruzioni, mediante tecnologie basate sull’utilizzo di sistemi di isolamento e dissipazione e particolarmente idonee nella salvaguardia di strutture esistenti come, ad esempio, il ponte in cemento armato precompresso e pile in muratura sul fiume Reno a Marzabotto (BO), che sono state messe a confronto con quelle adottate in altre nazioni.

Maggiori notizie http://www.enea.it/it/Stampa/news/sicurezza-delle-infrastrutture-da-enea-tecnologie-affidabili-per-check-up-di-ponti-e-viadotti/  e sul settimanale online ENEAinform@

Frascati (Roma) dal 30 maggio al 2 giugno 2019 ospita la XVIII edizione del “Concorso Enologico Internazionale Città del Vino”

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La novità di rilievo di questa  18^ edizione della Selezione del Sindaco è il cambio di nome che, assumendo una veste internazionale, diviene  “International Wine City Challenge”. Le altre importanti novità  di questa edizioni sono l’istituzione di due premi: uno alle Grappe italiane, tipologia di distillato tutta italiana, ricca di tradizioni e testimone della cultura di tanti territori,  e l’altro per la migliore Falanghina del Sannio (solo per il 2019) in occasione del riconoscimento di Sannio/Falanghina Città Europea del Vino 2019. L’obiettivo, come affermato nel corso della conferenza stampa, è quello di accrescere la quantità dei vini e la diversificazione della provenienza anche da altri Paesi dell’Unione Europea per consolidare e accrescere l’importanza dell’evento.

20190214_145915Su questa linea si è mossa la scorsa edizione  che ha visto, insieme agli italiani, la partecipazione di vini provenienti dal Brasile, Paese che annovera la sua prima Città del Vino, Bento Gonçalves, considerata la capitale della regione vitivinicola del Rio Grande Do Sul, e da municipi appartenenti a nazioni quali  Arzebaijan, Portogallo, Francia, Spagna, Grecia, Germania e Paesi dell’Est Europa. Riconoscimenti e premi sono assegnati con autonomo sistema di valutazione attraverso delle schede disponibili on-line su tablet (eliminando l’uso di carta e penna nella compilazione) che ha ottenuto unanimi apprezzamenti e ha consentito di allineare il concorso ad analoghe manifestazioni internazionali. Resta immutato il principio ispiratore che vuole che tanto i premi quanto i riconoscimenti, oltre la qualità del prodotto,  siano indirizzati sul territorio perché, come rilevato più volte, la buona coltivazione vitivinicola è sinonimo di territorio salubre e con eccellenti qualità di vita. Il Sindaco, in questa occasione, si unisce ai viticoltori presentando idealmente i vini in concorso e per fare da testimonial al territorio. Il concorso, inoltre, per ciascun anno, vede protagonista una diversa località nell’intento di valorizzare i  vari territori di produzione.

Informazioni per la partecipazione e sui premi assegnati si possono richiedere all’ Associazione Nazionale Città del Vino Via Massetana Romana 58/B – 53100 Siena – Tel. +39.0577.353144 – oppure per e.mail info@cittadelvino.com   o sul sito www.cittadelvino.it ; mentre le manifestazioni collaterali che si svolgeranno a Frascati sono disponibili sul sito del Comune.

Rete Ferroviaria Italiana presenta due importanti iniziative per rendere più agevole, sostenibile e divertente il viaggio in treno: L’app “Sala Blu” dedicata alle persone con disabilità e ridotta mobilità e –“ Treno Verde 2019” in collaborazione con Legambiente.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Le finalità che si prefigge di raggiungere questa nuova versione dell’app “Sala Blu” sono: fornire servizi di assistenza prenotabili direttamente da smartphone  insieme a notifiche e informazioni aggiornate sul viaggio, nonché consentire l’attivazione del servizio web-chat anche alle persone con disabilità uditive.

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La novità di questa nuova app è quella di poter essere aggiornata di volta in volta, sia con i suggerimenti forniti dagli utenti sia  con le novità tecnologiche che scienza e ricerca offrono continuamente a questi sistemi. Infatti quella presentata per l’occasione è una versione aggiornata e, come la precedente, è raggiungibile dal sito www.rfi.it, oppure tramite il  numero verde gratuito da telefono fisso 800.90.60.60 e con il numero nazionale a tariffazione ordinaria 02.32.32.32 (sia da telefono fisso che mobile). Il lancio della nuova app SalaBlu+ e della web-chat di SalaBlu On Line conferma l’obiettivo di RFI e del Gruppo FS Italiane di migliorare l’esperienza di viaggio delle persone con disabilità e a ridotta mobilità che scelgono di viaggiare in treno. Lo dimostrano i dati relativi ai servizi prenotati, in continuo aumento: a partire dal 2011, anno di inizio delle attività per conto di RFI, i servizi erogati gratuitamente negli scali ferroviari appartenenti al network delle Sale Blu sono più che raddoppiati, passando dai 150mila ai circa 360mila forniti a fine 2018.

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Le stazioni oggi servite sono oltre 300, grazie all’ampliamento del network con l’inserimento di 23 nuove stazioni a inizio 2019. Raddoppiato negli ultimi 5 anni anche il numero delle stazioni fast, oggi 30, per cui è necessaria una sola ora di preavviso per la prenotazione del servizio. A tutto questo si aggiungono ben 100 scali ferroviari che nel corso del 2017 e del 2018 hanno visto completati i lavori di rinnovamento e abbattimento delle barriere architettoniche, grazie anche alla realizzazione di nuovi ascensori e scale mobili, per un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro.

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Di non minor importanza è stata la presentazione del “Treno Verde 2019”. Per l’occasione sono state chiarificatrici  la dichiarazione dell’AD di FS Italiane, Gianfranco Battisti, sugli scopi e finalità che si propone questa iniziativa.  “La sostenibilità ambientale, sociale ed economica – ha sottolineato Gianfranco Battisti,  – è valore fondamentale per i nostri processi industriali e proietta il Gruppo verso un futuro più green e più attento allo sviluppo sostenibile delle città e delle grandi aree urbane del Paese. Per questo motivo, innovazione e tecnologia, determinanti per lo sviluppo green dei territori, anche quelli più periferici, sono i temi dell’edizione 2019 del Treno Verde e costituiscono il fulcro delle idee e dei progetti delle start up presenti a bordo. È indispensabile e importante creare la cultura della sostenibilità e metterla al centro dei progetti industriali.”   In occasione del Treno Verde 2019, FS Italiane ha presentato le iniziative per la mobilità sostenibile che coinvolgono tutte le società del Gruppo.L’ingresso in esercizio dei nuovi treni Rock e Pop sono parte del più ampio piano di rilancio del Gruppo FS Italiane per il trasporto regionale. Piano che, con un investimento economico complessivo di circa 6 miliardi di euro e oltre 600 nuovi treni, garantirà, a partire da quest’anno, il rinnovo dell’80% dell’intera flotta. Oltre al potenziamento del trasporto regionale e dei servizi alta velocità, l’attenzione è rivolta ai collegamenti FRECCIALink, il servizio integrato di Trenitalia Frecce+bus, nonché le partnership con i servizi di car sharing, ad esempio Enjoy, e bike sharing in diverse città (Bicincittà a Torino e Padova; Clear Channel a Milano e Verona) che consentono di ridurre gli spostamenti con veicoli privati a motore. Nel settore merci e logistica, la strategia perseguita è quella di massimizzare i benefici del trasporto intermodale attraverso il Polo Mercitalia, che ha il compito di rilanciare il business merci del Gruppo FS Italiane, sviluppando soluzioni integrate che permettano di valorizzare la modalità ferroviaria. Un ruolo importante, infine, è offerto sia nella produzione che nella promozione e sviluppo dalle fonti rinnovabili  anche con l’attivazione d’impianti fotovoltaici di proprietà.

Ehi Amore… Credo di aver ingoiato il tuo chewingum – Commedia brillante di Vito Boffoli – regia dell’Autore al Teatro Euclide.

Donatello Urbani

Spettacolo classico scacciapensieri. Uno dei tanti che, specialmente nel fine settimana, aiutano dopo una settimana lavorativa a porre in un angolo tutte le preoccupazioni accumulate grazie al buonumore. Le vicende  che s’intrecciano fra loro creano  divertenti contraddizioni e ironici ingarbugliamenti, tra note musicali, aspirazioni, delusioni, in una sorprendente e attuale commedia di oggi.

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Una segnalazione particolare meritano le interpretazioni dei singoli protagonisti per tutti un meritato bravo.

Teatro Euclide -Piazza Euclide 34/A – 00197 Roma – Tel. 06.8082511 – Fax 06.8075497 mobile 392.2437778 – informazioni facebook.com/teatroeuclide – www.teatroeuclide.it – e. mail: prenotazioni@teatroeuclide.it

 

Artigianato e Palazzo – Botteghe artigiane e loro Committenze: Memorie di Russia a Firenze – Il giardino Corsini ospita la 25^ edizione della mostra mercato riservata ai migliori artigiani del mondo.

Donatello Urbani

Nessuno può non vedere in Firenze la capitale mondiale dell’artigianato. Titolo meritatamente conquistato grazie all’ingegno, l’eccelsa manualità e l’arte di una lunga schiera di artigiani affinate nel corso di centinaia di anni, specialmente, come avvenuto frequentemente, quando sono riuscite a richiamare su questo nobile mestiere  le attenzioni di grandi artisti. Firme illustri del passato: valga una per tutte quella di Benvenuto Cellini, giustamente ricordato con una statua dagli argentieri/orafi di Ponte Vecchio. La venticinquesima edizione della Mostra Mercato “Artigianato e Palazzo, –  Botteghe artigiane e loro Committenze –  ospitata per l’occasione nel  Giardino Corsini a Firenze dal 16 al 19 maggio2019, è nata da un progetto di Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani con l’obiettivo di valorizzare, preservare, traghettare nel futuro, le arti legate alle migliori tradizioni artigiane italiane e straniere, dando, nel contempo, l’occasione di confrontarsi fra loro sulle capacità, conoscenze e risorse individuali.

 

0_Neri Torrigiani e Giorgiana Corsini_Ph Alessandro Moggi                             Neri Torrigiani e  la N.D.Giorgiana Corsini, promotori della rassegna – Ph Alessandro Moggi

“Il nostro impegno in questi anni è stato quello di porre al centro dell’attenzione due princìpi che riteniamo fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese: preservare antichi mestieri d’ ingegno tutto italiano; dare spazio al dialogo per costruire un ponte tra storia e innovazione”, affermano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani. “Al contempo, la nostra ambizione è favorire l’incontro tra i Maestri artigiani e i tanti giovani di talento accompagnandoli a progettare il loro futuro, grazie al recupero e alla valorizzazione di tradizioni artigiane. In uno scenario unico, nel seicentesco giardino all’italiana Corsini disegnato da Gherardo Silvani, quest’anno la mostra porterà una nuova selezione di oltre 100 artigiani italiani e stranieri che arriveranno a Firenze, non solo per mostrare i loro prodotti, ma anche per dare prova della loro maestria lavorando dal vivo. E si metteranno a disposizione dei visitatori per raccontare i segreti di opere uniche di creatività”. A questa bella iniziativa è legata una raccolta fondi a favore del patrimonio culturale fiorentino, come avvenuto nell’edizione del 2018, grazie alla quale è stata possibile la riapertura del Museo della Manifattura Richard Ginori di Doccia. Questa edizione 2019 sarà volta al recupero e alla conservazione di alcune straordinarie opere d’arte, testimoni del legame culturale tra Firenze e la comunità russa che, nel corso dell’800 fino ai primi del ‘900, ha arricchito la città di residenze, chiese ed importanti  collezioni.

 

0_Giardino Corsini dall'alto                                           Il giardino Corsini visto dall’alto – Foto courtesy dell’Ufficio Stampa Studio Maddalena Torricelli

“L’obiettivo, afferma Neri Torrigiani, è raggiungere oltre 308.000 euro per sostenere urgenti interventi di restauro e conservazione a favore dei capolavori della Collezione Demidoff conservati al Museo Stibbert; dell’Emiciclo del Cimitero Evangelico agli Allori; e per il completamento dei restauri della Chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù e San Nicola Taumaturgo: le icone di S. Andrea e di S. Giovanni il Teologo, il portone in ferro d’ingresso delle officine Michelucci e l’affresco dell’Annunciazione nel nartece”. Visitare questa rassegna diviene così anche un’opera filantropica e di amore verso l’arte travalicando il mero piacere dell’escursione turistico/culturale ad una delle città più belle ed interessanti della nostra nazione. Gli artigiani che intendini partecipare a questa manifestazione possono inoltrare richiesta fino al 28 febbraio 2019, modalità sul sito https://www.artigianatoepalazzo.it/iscizioni/.

Firenze: Giardino Corsini Via della Scala, 115  dal 16 al 19 maggio 2019. Orario continuato 10-20. Biglietto d’ingresso €.8,00. Per informazioni sulla mostra sito www.artigianatoepalazzoHYPERLINK “http://www.artigianatoepalazzo.it/”.it – per le donazioni sito www.artigianatoepalazzo.it/raccolta-fondi/

Presentazione dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina”

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino

Da vario tempo a Roma le arti decorative avevano un ruolo secondario tanto nel grande movimento espositivo sia museale che temporaneo che nelle attività culturali. Dietro di loro, in effetti, si nascondono attività artistiche e artigianali di primaria importanza per la vita economica, turistica e sociale della città di Roma. Basti pensare al ruolo d’importanza mondiale che hanno manifestazioni quali Alta Roma, per la moda, oppure Casa Idea per l’ebanisteria. In buona parte questo spazio vuoto é stato ricoperto già da alcuni anni dal Museo Boncompagni Ludovisi grazie a valide iniziative intraprese dalla dott..ssa Edith Gabrielli Direttrice del Polo Museale del Lazio, in collaborazione con la direttrice del suddetto museo dott.ssa Matilde Amaturo. In questa ottica il Polo Museale del Lazio in collaborazione con la Società Italiana di Storia della Critica d’Arte (SISCA) e il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo hanno presentato al Museo Boncompagni Ludovisi l’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina” (OADI).

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Scopi e finalità di questo osservatorio sono state illustrate dalla professoressa Maria Concetta Di Natale Direttore di questo Osservatorio per le Arti Decorative che ha affermato come:” L’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia, intitolato a Maria Accascina, celebre studiosa e storica dell’arte, sia uno strumento scientifico del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo attivo dal 2006, ed abbia come obiettivo principale lo studio, la divulgazione e la valorizzazione delle opere d’arte decorativa in Italia, partendo dalla Sicilia, territorio in cui esse hanno uno sviluppo particolare e maggiormente variegato rispetto a tutte le regioni peninsulari. Non a caso gli studi pionieristici di Maria Accascina partono proprio dalle arti decorative siciliane. Fin dalla sua istituzione, l’Osservatorio scheda e mette in rete tutto ciò che è edito nel settore in Italia, raccoglie volumi e materiali fotografici, realizza convegni di studi, pubblicazioni, mostre e iniziative culturali diverse. Intrattiene, inoltre, frequenti contatti con Università Italiane e straniere e con Musei e strutture interessate allo studio delle Arti Decorative, tra cui figura, in Italia, il Museo Boncompagni Ludovisi”. A margine di tutto questo non possiamo che rallegrarci per la bella attenzione in più che una pubblica istituzione rivolge alla città.

Museo Boncompagni Ludovisi – Via Boncompagni, 18 – 00187 Roma, Italia Tel. +39 06 42824074 – email pmlaz.museoboncompagni@beniculturali.ithttp://www.polomusealelazio.beniculturali.it/https://www.facebook.com/Museo-Boncompagni-Ludovisi-301817116603041/