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Dream World Cup 2018 – Campionati del mondo di calcio a cinque per pazienti psichiatrici.

Testo e foto di Donatello Urbani

Il quarantesimo anniversario dell0’entrata in vigore della legge Basaglia –  chiusura degli ospedali psichiatrici -, non poteva passare senza essere ricordato con un evento importante e, per ricordare questo, è stato chiamato  lo sport a recitare la parte primo attore. Nella scelta, probabilmente, é prevalsa l’opinione che non può esserci miglior utilizzo dello sport se non quando questi  viene incontro a quanti sono in difficoltà assumendo, così, nel contempo un doppio ruolo: utilitaristico nel miglioramento fisico e psichico e umanitario nel dimostrare a quanti soffrono vicinanza e compartecipazione nella sofferenza.

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A distanza di due anni, dopo il Giappone nel 2016, dal 13 al 16 maggio 2018 è il turno dell’Italia che già nello scorso campionato ha ottenuto lusinghieri risultati , ad organizzare nel Palasport Tiziano – Viale Tiziano, Roma –  la Seconda Edizione del Campionato del Mondo di Calcio a Cinque per pazienti psichiatrici. Alcuni nostri atleti, nell’edizione giapponese, hanno offerto prestazioni di gran rilievo per impegno e bravura tali da essere ripetute anche nel suolo nazionale.  A detta di esperti il gioco degli italiani non ha niente a che invidiare a quello offerto dai grandi multimilionari professionisti del più famoso e seguito calcio a undici . E stata proprio una gloria del passato – Gianni Rivera – a presentare questo nuovo torneo nella sede del Palazzo delle Confederazioni del CONI a Roma. Le 10 squadre nazionali partecipanti al torneo sono state divise in due gironi con teste di serie l’Italia, quale paese organizzatore, e il Giappone, quale nazione detentrice del titolo di Campione del Mondo.

IMG_20180508_122424Il trofeo messo in palio che spetterà al vincitore della Dream World Cup 2018: Opera dello scultore Adriano Fusiello, già paziente psichiatrico, che ha voluto raffigurare la vittoria – Nike 2018 – con le ali spiegate verso il superamento della malattia.

Gli incontri previsti si svolgeranno con il seguente calendario:

Domenica 13 maggio: alle ore 10,00. Fischio d’inizio della prima partita con Italia / Cile; a seguire alle 10,50: Giappone / Francia; Ucraina / Perù alle 11,40 e dalle ore 12,30 alle ore 13,10: Argentina / Spagna. Nel pomeriggio, alle ore 16,10, dopo la cerimonia ufficiale di apertura del torneo, alle ore 16,50 riprenderanno le gare con lo scontro tra Italia / Ucraina alla quale seguiranno alle ore  17,40 Perù / Ungheria;  alle ore 18,30: Giappone / Argentina e dalle ore 19,30 alle 20,00. Spagna / Senegal.

Lunedi 14 maggio: alle ore 9,30 s’inizia con Giappone / Senegal; a seguire  alle 10,20: Argentina / Francia;  alle 11,10: Italia / Ungheria e dalle 12,00 alle 12,40: Cile / Ucraina. Nel pomeriggio: alle 15,00 Argentina / Senegal; alle 15,50 Spagna / Francia; alle 16,40 Ucraina / Ungheria e dalle 17,30 alle 18,10 Perù / Cile.

Martedi 15 maggio: si riparte alle 9,30 con Giappone / Spagna; alle 10,20 Italia / Perù; alle 11,10 Cile / Ungheria e dalle ore 12,00 alle 12,40 Senegal / Francia. Nel pomeriggio dalle ore 15,00 alle 18,10 si svolgeranno i quarti di finale con la partecipazione delle prime quattro di ciascun girone.

Mercoledi 16 maggio:  Nella mattina dalle ore 10,00 alle 12,20 si terranno le semifinali e, nel pomeriggio, dalle ore 15,00 alle 16,10 la finale per il terzo posto e dalle 16,20 alle 17,20 si svolgerà la gara per la proclamazione del vincitore del Campione del Mondo di Calcio a 5 per pazienti psichiatrici.

I biglietti sono tutti GRATUITI e oltre al ritiro sul posto, si possono richiedere e stampare sul sito web www.dreamworldcup.net . E’ attesa, ed augurabile, la massima partecipazione di pubblico.

Le gare si svolgeranno tutte nel palasport Tiziano Piazza Apollodoro, n.10 –  Roma – tram linea 2 da Piazzale Flaminio Fermata Viale Tiziano -

Il Quartetto Pessoa e Leandro Piccioni alla presentazione della manifestazione “ Fare Cinema”

Testo e foto di Renata Cimara Calderoni

Il 3 Maggio ’18 negli studi di Cinecittà, il Maestro Leandro Piccioni e il Quartetto Pessoa si sono esibiti nell’ ambito della presentazione della manifestazione “Fare Cinema”, in occasione della settimana del cinema italiano nel mondo organizzata per la prima volta quest’ anno dal MAECI , in collaborazione con il MIBACT, ANICA, Istituto Luce di Cinecittà, per i quali sono intervenuti rispettivamente, Francesco Rutelli , Vincenzo De Luca, Nicola Borrelli.

Leandro Piccioni ed il Quartetto Pessoa hanno eseguito con grande professionalità e maestria ,  brani importanti e famosi da colonne sonore dai film di Nino Rota (Amarcord), Nicola Piovani (La vita è Bella), lo stesso Leandro Piccioni (“il posto dell’anima”, “nemmeno in un sogno”, “la omicidi”), nonché un omaggio al grande maestro Ennio Morricone (“nuovo cinema Paradiso”, “la leggenda del pianista sull’oceano”, “C’era una volta il west”, “L’estasi dell’oro”, “Mission”) .

Il concerto ha avuto un’ entusiasmante riscontro emotivo da parte del pubblico in sala , che è rimasto attonito dinnanzi a tanta bellezza, armonia e perfezione del suono.

L’emozione di tutti è stata grande quando, il premio oscar Ennio Morricone, si è alzato in piedi stringendo la mano e congratulandosi con ognuno dei musicisti che avevano suonato; Marco Quaranta al violino, Rita Gucci al violino, Achille Taddeo alla viola, Kyung Mi Lee al violoncello e il Maestro Leandro Piccioni al pianoforte.

La serata resterà nella memoria della storia della musica correlata alla storia del cinema italiano nel mondo, oltre che per l’ indubbio valore concertistico del Quartetto Pessoa & Leandro Piccioni, anche per l’entità dell’evento al quale sono intervenuti personaggi di uno spessore artistico culturale consolidato.

Ennio Morricone, compositore e premio oscar, Gabriella Pascucci , premio oscar per i migliori costumi, Dante Ferretti e Francesca lo Schiavo premi oscar per le migliori scenografie, Paolo Genovese regista.

Il Miracolo – otto episodi su Sky Atlantic HD dall’8 maggio p.v. tutti i martedi in prima serata alle ore 21,15.

Mariagrazia Fiorentino

La serie  nasce da un’idea di Niccolò Ammaniti che ne firma la regia insieme a Francesco Munzi e Lucio Pellegrini. Dice l’autore Niccolò Ammaniti: “Ho creato qualcosa di diverso rispetto a ciò che sono abituato a fare, la scrittura mi rimanda all’infanzia, alla capacità di giocare da solo. Scrivendo con altri sono passato all’adolescenza”. E’ un racconto dipanato in 7 giorni, un prete anarchico e imbroglione,” Marcello”, interpretato da Tommaso Ragno, una giovane scienziata, “Sandra”, una biologa romana, Alba Rohrwacher, un premier italiano, “Fabrizio”, Guido Caprino , un’ambasciatore,  una first lady, Elena Aglietti, una statuetta della Madonna che piange sangue umano in continuazione.

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La storia: Una piscina dismessa dell’esercito è il luogo deputato a custodire un mistero che sembra non avere spiegazioni. La ragione di stato, la fede o la scienza saranno le vie tentate per rispondere di un fenomeno incomprensibile. Più si cercano risposte, più le domande si moltiplicano. Chiunque di loro che cerca di comprendere, gestire o contrastare la Madonna, finirà per scendere in un abisso di eventi che modificherà irreversibilmente la sua vita per lasciare intatta la potenza incomprensibile del miracolo. La serie vuole far capire che niente è perduto se ci si mette con serietà a lavorare con spirito costruttivo e per la comune causa della crescita sociale e culturale.

I Borghi più belli d’Italia nella nuova Guida 2018

Donatello Urbani

Piccolo è bello! In 672 pagine nella guida edizione 2018 de I Borghi più belli d’Italia, sono raccolti e dettagliatamente descritti i 279 piccoli centri storici, con una popolazione residente inferiore alle 15 mila unità, facenti parte dell’Associazione che ne ha assunto anche il nome. Scorrendo queste pagine  oltre la descrizione della migliore eccellenza italiana in termini di “location” dove le strade non sono invase dalla sporcizia e i giardini sono fioriti e curati,  si può conoscere la nostra migliore enogastronomia grazie all’approvvigionamento a kilometro zero di prodotti  di grande qualità quasi tutti riconosciuti e tutelati da marchi DOP e IGT.

Montagnana                                                                        Montagnana (Padova)

Sfogliandola, inoltre, si avverte chiaramente di trovarci di fronte ad un prodotto artigianale creato per mettere in risalto un turismo curato nei minimi particolari, fatto su misura per il turista/viaggiatore esigente che sa apprezzare le culture locali, la buona tavola e uno stile di vita in perfetta armonia con la natura e le buone regole di salubrità.  A tutto questo si aggiungono le sagre, le feste locali e patronali e tutto quanto rappresenta il folclore e la cultura popolare così tanto presenti e fortemente sentite nelle nostre comunità.  “Con la XII edizione della Guida de I Borghi più belli d’Italia” , dichiara il Presidente dell’Associazione Fiorello Primi, “continua il nostro viaggio alla scoperta dell’Italia nascosta: questo é infatti lo slogan che abbiamo coniato 16 anni fa, quando nasceva l’Associazione, e che è sempre più attuale grazie all’interesse crescente che sta riscuotendo l’universo Borghi”.

Pietramontecorvino                                                                           Pietramontecorvino (Foggia)

I riscontri ottenuti “sul campo” testimoniano come i piccoli borghi esercitino una forte attrazione sui turisti.  I dati ottenuti nel 2016  confermano un incremento dell’intero settore di oltre il 6% su quello registrato nel 2015 con un’offerta ricettiva cresciuta del 3,4% ed identico aumento del numero degli esercizi mentre le presenze hanno superato la soglia dei 13 milioni con un incremento del 3,9%. Una parte di merito, come rilevato nel corso della conferenza stampa da Umberto Forte, spetta anche alla Guida predisposta e curata dall’Associazione de I Borghi più belli d’Italia che viene stampata in 50 mila copie in formato cartaceo al costo, alquanto  contenuto di €.14,00, e commercializzata tanto nelle edicole che  tramite e.mail e il sito web www.borghipiùbelliditalia.it  in edizione anche digitale.

Il Capitano Maria

Mariagrazia Fiorentino

Verrà trasmesso il lunedi in prima serata su RAI 1 dal 7 maggio p.v.

Dopo il commissario di PS Montalbano è ora il turno dell’arma dei Carabinieri, un film incasellato in schemi, in 4 puntate interpretato da Vanessa Incontrada nel ruolo del capitano Maria Guerra che si trova a fronteggiare l’irrequietezza della figlia adolescente dopo la morte del marito, e decide di tornare a vivere e lavorare nella cittadina di origine in Puglia. Maria si trova in un contesto difficile.

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I ragazzi che frequentano la figlia mettono in mostra da subito il loro essere poco motivati, distratti, dispersivi. Seguono incomprensioni, momenti di delusione, alternati ad altri di entusiasmo e soddisfazione. Riuscirà il Capitano Maria a risolverli?

Le Grida del Silenzio – Thriller con accenni sul paranormale. In sala dal 10 maggio 2018.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il tema è, senza ombra di dubbio, alquanto insolito per la cinematografia italiana, diversamente da quella statunitense, dove il racconto di fenomeni di sincretismo tra realtà e paranormalità inseriti in un racconto thriller  sono abbastanza frequenti. A questo poi si aggiunga che la regia è stata firmata da una giovane regista alla sua prima opera quasi a voler indicare i nuovi possibili temi  da proporre alla nostra produzione cinematografica.

IMG_20180430_110028                                                       Roberto Calabrese (Daniel nel film), Luca Avallone (Luca) e Ana Cruz (Kathrina)

La prima parte dell’episodio proposto nel film si svolge nell’estate 2016 con protagonisti sette giovani in un campeggio libero in mezzo ad un classico bosco dell’Appennino centro/meridionale. Anche se la regista ha tenuto a smentirlo, ai tanti non più giovanissimi tornano alla mente gli episodi di molti anni fa che videro protagonista il “mostro di Firenze” anch’essi accaduti in un bosco ad alcuni liberi campeggiatori.

IMG_20180430_112149Interessanti, di rimando, i profili psicologici messi in evidenza propri della gioventù contemporanea che sono visti con occhio attento e alquanto particolareggiato, forse anche perché ben noti per essere vissuti dai coetanei della nostra giovane regista, Sasha Alessandra Carlesi. Ciascun protagonista, una volta abbandonata la città ed immerso in un ambiente diverso da quello abituale vissuto quotidianamente, è coinvolto nell’affermare il proprio vivere in questo nuovo contesto sociale e tenta di renderlo compatibile con i dubbi,  le certezze, gli amori, sofferenze e “bagagli più o meno pesanti che la società impone d’indossare sin dalla nascita e che la vita rafforza, giorno dopo giorno …” come ha dichiarato la regista nel corso della conferenza stampa.  In questo contesto s’inseriscono il thriller ed il paranormale ed entrambi sono la sorpresa finale che rendono la pellicola che vede interpreti principali Alice Bellagamba, Luca Avallone, Manuela Zero, Roberto Calabrese, Ana Cruz, Martina Carletti e Luca Molinari, degna di essere vista e la cui uscita, nelle  sale cinematografiche di 30 città, di cui due interessano direttamente la nostra città, sarà il prossimo 10 maggio.

Parco Archeologico del Colosseo e del Palatino- Forme nuove per visite slow.

Testo e foto di Donatello Urbani

Turista mordi e fuggi? Hai fatto il tuo tempo, adesso rischi di giungere fuori tempo massimo. I nuovi sette percorsi studiati dalla Sovrintendenza preposta, come indicati dal titolo “S.U.P.E.R. – Seven Unique Places to Experience in Rome” – che ruotano intorno ai più significativi monumenti presenti nelle aree archeologiche del Foro e del Palatino, con l’aggiunta del Colosseo,  sono ad ingressi contingentati con l’acquisto di un biglietto suppletivo dal costo di €.18- e richiedono almeno due giorni di tempo per visitarli. Il biglietto consente un itinerario che attraversa il Foro Romano e il Palatino arricchito da videoproiezioni, lightmapping, voci narranti e nuovi supporti divulgativi.

dav                                          Ricostruzione digitale delle decorazioni presenti in origine nel criptoportico neroniano

Il tutto risulta ben chiaro nelle parole della Sovrintendente Alfonsina Russo: “la delicatezza degli apparati decorativi e la necessità di godere appieno di un’esperienza immersiva non potranno  assorbire l’alto numero di visitatori che ogni anno accede al Parco archeologico del Colosseo. Il Museo Palatino e il Criptoportico neroniano riusciranno ad accogliere tutti i possessori del biglietto S.U.P.E.R.; per Casa di Livia e Casa di Augusto saranno previste delle prevendite on line e alle casse (+ 2 euro) con prenotazione dell’orario di accesso al fine di assicurare la visita, senza però esaurire tutti i posti; per tutti gli altri siti l’accesso sarà possibile fino ad esaurimento dei posti disponibili”. Il nuovo itinerario prevede infatti la visita dei seguenti monumenti (informarsi sugli orari, al momento stabiliti: estivo dal 1 aprile al 27 ottobre; invernale dal 28 ottobre al 31 marzo dell’anno seguente):

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  • Casa di Augusto – Uno di locali nella situazione attuale e nella ricostruzione digitale
  • Criptoportico neroniano; aperto tutti i giorni, capienza massima 35 persone, durata della visita 12’ minuti;
  • Museo Palatino; aperto tutti i giorni, capienza 225 persone, durata della visita 1 ora circa;
  • Casa di Augusto; solo di Lunedì, mercoledì, venerdì , domenica ore 9.00 – 14.00, capienza massima 23 persone, durata della visita 40’ minuti;
  • Casa di Livia, solo di Lunedì, mercoledì,  venerdì ore 9.00 -18.30; domenica ore 9.00 – 14.00 , durata della visita 30’ minuti, capienza massima 23 persone;
  • Aula Isiaca – Loggia Mattei; solo di Lunedì, mercoledì, venerdì ore 9.00 -18.30; domenica ore 9.00 – 14.00 , durata della visita 15’ minuti, capienza massima 15 persone
  • Tempio di Romolo, solo nei giorni di martedì, giovedì, sabato ore 9.00-18.30; domenica ore 14.00 – 18.30, durata della visita 15’, capienza massima 30 persone;
  • Santa Maria Antiqua, con Oratorio dei 40 martiri e Rampa di Domiziano; solo nei giorni di martedì, giovedì, sabato ore 9.00-18.30; domenica ore 14.00 (orario invernale dalle 13,00)– 18.30, durata della visita 30’ minuti, capienza massima 60 persone.
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Casa di Livia: Le decorazioni pittoriche di due diversi locali

Roma:  Parco archeologico del Colosseo, Palatino e Foro Romano. Costo del biglietto d’ingresso intero €.18,00, ridotto €.13,50, comprensivi della mostra in corso (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente. Il biglietto è valido due giorni e consente un solo ingresso al Colosseo e due ingressi al Foro Romano-Palatino. Chiuso il 1 maggio, 25 dicembre, 1 gennaio e la prima domenica di ciascun mese che prevede l’ingresso gratuito. Informazioni, prenotazioni  e acquisto on line Tel. 06.39967700 oppure sul sito www.coopculture.it.

L’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio Militare – ISCAG -.

Testo e foto di Donatello Urbani

La principale caratteristica del patrimonio culturale italiano è quella di avere una diffusione  molto ampia e frammentata sia sul territorio che su infinità di istituzioni grandi e piccole che conservano, spesso gelosamente ma sempre con la massima cura, le preziose testimonianze. Fra queste istituzioni spiccano i musei delle Armi Militari tanto che hanno richiamato l’attenzione del Ministero dei Beni Culturali che, di recente, ha stipulato con loro una specifica convenzione presso l’ISCAG il 7 luglio 2016, con le firme dei Ministri Franceschini e Pinotti. Obiettivo dell’accordo è la conservazione e la valorizzazione del ricco e variegato patrimonio conservato nei musei militari italiani con l’intento  di consentirne sia la conservazione che, speriamo in breve tempo, anche una regolare pubblica fruibilità.

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Giuseppe Ciocchetti: “Il Pioniere” – mosaico anni 1940                          Antonio Arosio: “Tipo do donna albanese” – Carta Marzo 1941

Sabato 21 aprile scorso con una bella cerimonia grazie alla borsa di studio annuale destinata ai laureandi restauratori della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, la Fondazione Paola Droghetti onlus ha finanziato il restauro del mosaico intitolato Il Pioniere, opera dei primi anni Quaranta del Novecento, che orna il salone detto di Giulio Cesare al primo piano dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, sul Lungotevere della Vittoria a Roma. Il pannello musivo, di m 3,48 x 2,18 è firmato da Giuseppe Ciocchetti, titolare all’epoca di un’attivissima bottega con sede a Roma, nota soprattutto per la scultura celebrativa e funeraria, e rappresenta il passaggio delle insegne imperiali da parte di un soldato romano a un moderno soldato del Genio, denominato ‘pioniere’ per le sue specifiche funzioni di supporto alle operazioni militari. Le condizioni conservative dell’opera rischiavano di mettere in pericolo l’integrità del manufatto, soprattutto a causa di vistosi distacchi e deformazioni del manto musivo, rendendo quindi necessario un tempestivo intervento di restauro. Questo è stato condotto dalle laureande Carlotta Taddei, assegnataria della borsa di studio, con la collaborazione di Mariaclaire Lecci; direttore dei lavori Laura D’Agostino, storico dell’arte; direttore tecnico Daniela Gennari, restauratore del Laboratorio di restauro Manufatti Musivi dell’ISCR. E’ stata questa anche una buona occasione per visitare il Museo dell’Arma del Genio Militare.

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Carro per il trasporto dei piccioni viaggiatori                                                                 Bacheche con il telegrafo e primo apparecchio radio

Il percorso espositivo si articola tutto al pian terreno di un edificio fatto costruire in epoca fascista per conservare ed esporre cimeli e testimonianze storiche di una specialità dell’Esercito Italiano che ha avuto stretti rapporti di collaborazione con le tecnologie più avanzate  disponibili nelle varie epoche.  I reperti e le testimonianze esposte offrono una visione storica delle varie tappe percorse dalla nostra civiltà  attraverso un percorso, irto di difficoltà, com’è ben comprensibile, vicino  sia alla pura ricerca scientifica che al sentimento umano. Destano meraviglia i piloti dei primi aerei, quali quelli che pilotarono l’aereo “Bleriot”,  qui esposto, dove i materiali più usati sono la tela cerata e le canne di bambù e di vimini intrecciate.

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Mongolfiera                                               Aereo realizzato da Luigi Bleriot nel 1909 con il quale trasolò la Manica

Altrettanta partecipazione e stupore sono suscitati nell’immergersi  nei panni dei primi  trasvolatori con le mongolfiere oppure l’emozione provata da Marconi quando captò il primo segnale radio, anch’esso esposto in questo museo. Nel piazzale antistante l’ingresso principale al museo, fra i vari reperti esposti, tutti già in dotazione ai reparti militari del genio, hanno trovato spazio oltre ad un carro adibito al trasporto dei piccioni viaggiatori, le prime auto progettate e costruite da industrie italiane con il preciso impiego nelle operazioni militari ed oggi assimilate tutte nella parola “jeep”. Notevoli per il valore artistico la vetrata realizzata su cartoni di Duilio Cambellotti nella vetreria romana Giuliani nell’abside della cappella, (immagine in evidenza), così come vari dipinti realizzati da pittori/scultori soldato esposti in un’ala del museo contigua alla sala conferenze. Una collezione veramente interessante che, almeno in questa occasione, ci porta a guardare con un occhio diverso questa preziosa Arma del Genio Militare non impiegata, come avvenuto di recente, in operazioni di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite da calamità, bensì rivolto alla cultura.

“UN NUOVO VOLO SU SOLARIS”

Mariagrazia Fiorentino – Foto in evidenza courtesy Ufficio Stampa Licia Gargiulo e Marco Ferri

Ogni vera conoscenza e cultura prende coscienza se si comunica nell’arte. Una cosa bella è una gioia per sempre. Sarà la suggestiva Sala della Musica del Complesso di San Firenze a ospitare dal 28 maggio al 31 luglio 2018 la mostra “Un nuovo volo su Solaris”, promossa dal Museo Anatolij Zverev di Mosca (Museo AZ) e dalla Fondazione Franco Zeffirelli e ispirato al film del regista Andrej Tarkovski dei primi anni Settanta del Novecento.                                                                                                   

Il cinema è un’arte collettiva, nel film “Solaris” (1972) di Andrej Tarkovskij erano stati messi insieme una serie di modelli esemplari dell’arte mondiale, di oggetti creati sulla Terra e selezionati dal regista per rivivere su un altro pianeta. Per il progetto espositivo “Un nuovo volo su Solaris”, il Museo AZ propone una sua nuova selezione di opere d’arte afferenti a un patrimonio congeniale a Andrej Tarkovskij: si tratta infatti di lavori dei suoi contemporanei, i maestri dell’underground sovietico attivi tra gli anni ’60 e gli anni ’80 del Novecento. Palazzo San Firenze un’installazione futuristica che ricorda una stazione spaziale, dotata di 22 schermi per la proiezione di video che saranno composti da materiali fotografici e cinematografici unici legati all’opera di Andrej Tarkovskij.

Nella stessa sede saranno collocati anche i migliori lavori degli artisti russi della seconda metà del Novecento: Anatolij Zverev, Francisco Infante, Dmitrij Plavinskij, Dmitrij Krasnopevcev, Vladimir Jankilevskij, Vladimir Jakovlev, Lidija Masterkova, Petr Belenok, Ulo Sooster, Vladimir Nemuchin, Ernst Neizvestnyj, per un totale di 32 quadri e due sculture. Il ventennio 1960-1980, periodo in cui Tarkovskij ha girato i suoi film, in Russia è stato segnato anche dalla nascita dell’arte non ufficiale. Senza dubbio si è trattato di una sorta di “Rinascimento sovietico”, di una nuova fioritura della pittura, della grafica, della scultura d’avanguardia. Gli artisti attivi negli anni ’60 non erano uniti tra loro o con i rappresentanti di altre forme creative tramite manifesti comuni: ognuno di loro creava a modo proprio, in maniera originale ed irripetibile. Ad unire queste figure a Tarkovskij sono l’epoca storica, l’approccio innovativo al raggiungimento dei propri obiettivi artistici e l’aspirazione irrefrenabile alla libertà, nell’arte prima di tutto.

“La scelta della Fondazione Zeffirelli come partner del Museo AZ per la realizzazione del progetto ‘Un nuovo volo su Solaris’ non è casuale – dice Natalia Opaleva – poiché Franco Zeffirelli, una vera e propria leggenda dell’arte mondiale, è nato a Firenze; Andrej Tarkovskij, regista russo noto in tutto il mondo, è vissuto a Firenze dopo aver lasciato l’Unione Sovietica. E l’Italia è collegata a momenti cruciali della biografia di Tarkovskij, come il conferimento del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia per L’infanzia di Ivan, o la sceneggiatura e le riprese del film Nostalghia portate avanti insieme a Tonino Guerra. L’incontro di questi due grandi nomi a Palazzo San Firenze – conclude la direttrice Opaleva – ci ricorda non solo le vette raggiunte dall’arte nel passato, ma ci parla anche della prosecuzione del dialogo tra Italia e Russia, in particolare tra le culture dei due paesi. Il nostro comune volo sul pianeta Solaris appassionerà tanto gli amanti della fantascienza e i cinefili, quanto gli esperti e gli estimatori delle belle arti che, da tutto il mondo, vengono a visitare Firenze”. L’amore di Franco Zeffirelli per la cultura russa è antico aggiunge Pippo Zeffirelli, vicepresidente dell’omonima Fondazione -. Uno dei suoi primi lavori in compagnia di Luchino Visconti fu realizzare le scene delle Tre Sorelle di Cechov nel 1952. Più tardi ha portato diverse delle sue produzioni in tournée in Russia, dalla Lupa con Anna Magnani alla sua spettacolare messa in scena del Romeo e Giulietta con Giancarlo Giannini e Annamaria Guarnieri, riscuotendo un enorme successo di pubblico. Nel 1968 la distribuzione del film Romeo e Giulietta, come nel resto del mondo, toccò il cuore di tutti i giovani russi. I suoi film sono sempre stati apprezzati dal pubblico russo e la mostra dei suoi lavori scenografici esposti al Museo Pushkin di Mosca riscosse un enorme successo. Quindi è con grande piacere che la Fondazione Zeffirelli accoglie all’interno dei suoi spazi una così prestigiosa istallazione ispirata al film di Andrej Tarkovskij Solaris, prodotta e patrocinata dalla direttrice del museo moscovita. Ci auguriamo – conclude – che tutto questo possa dare adito a un sodalizio di interscambio artistico e culturale tra la Fondazione Zeffirelli e il Museo AZ di Mosca.

La Fondazione Franco Zeffirelli – Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo di Firenze – offre a tutti, e in particolare agli specialisti e agli appassionati delle arti dello spettacolo, la possibilità unica di conoscere da vicino il patrimonio lasciato da una delle leggende del mondo dell’arte a livello mondiale. ll Museo, ubicato al primo piano del Complesso Monumentale di San Firenze, ospita oltre 300 opere legate alle attività del Maestro. Alla mostra permanente si affiancano esposizioni dedicate alle più autorevoli personalità artistiche di tutto il mondo e ai soggetti teatrali e cinematografici sviluppati dallo stesso Zeffirelli nel corso della sua carriera. Afferma Caterina D’Amico, consulente della Fondazione Zeffirelli e storica dello spettacolo: “La fondazione è in funzione da solo sei mesi. È una operazione culturale di grande rilievo, un’occasione spettacolare attraverso il cinema per far conoscere quest’arte a molti sconosciuta”.

Sala della Musica, complesso di San Firenze, piazza San Firenze 5, Firenze dal 28 maggio – 31 luglio 2018. Prezzo del biglietto (comprensivo della visita al museo) Intero: € 13 (ridotto € 10) con Orario Dal venerdì al mercoledì (giovedì chiuso) dalle 10 alle 18; la biglietteria chiude alle ore 17 Servizio visite guidate Info e prenotazioni al numero 055-2001586;  e.mail: info@exclusiveconnection.it. Sito web http://www.museum-az.ru/florence/  – https://www.fondazionefrancozeffirelli.com/

Youtopia – Un film di Bernardo Carboni, regista indipendente.

Mariagrazia Fiorentino

Curiosità e scoperta insieme, condizione essenziale per invertire le tendenze alla distruzione e affrontare tutti gli strumenti per la riconquista del futuro. Ma deciderà il tempo accompagnato da rigore e modestia. Il film verrà proiettato al Movie Days di Giffoni: “Cosa succede quando una giovane ragazza (Matilda De Angelis), al fine di ridurre i debiti della madre (Donatella Finocchiaro), mette all’asta sul web la propria verginità? Le protagoniste, insieme ad Alessandro Haber, ci faranno vivere una storia drammaticamente reale, che scuoterà le coscienze di molte persone.”   Il film è attualissimo, perché fotografa in modo attento e preciso, alcune realtà dei nostri giorni in maniera asciutta. Cosa può portare la realtà virtuale usata in modo sbagliato? Con un finale a sorpresa amaro ma vicino alla cronaca nera che leggiamo tutti i giorni.   Il film uscirà nelle sale il 25 aprile prossimo.