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Il Palatino ed il suo giardino segreto – Nel fascino degli Horti Farnesiani

Testo e foto di Donatello Urbani

Questa mostra, allestita all’interno del sito archeologico del Colosseo/Palatino racconta uno dei luoghi più celebri e simbolici della Roma rinascimentale e barocca: gli Horti voluti dai Farnese, visitabile fino al 28 ottobre 2018, è stata inserita in un percorso lento appositamente predisposto per quanti desiderano approfondire la storia e godere delle bellezze del luogo. Il giardino, allestito a partire dalla metà del Cinquecento dal Cardinale Alessandro Farnese, era strumento per affermare la raggiunta e consolidata posizione politica e istituzionale della nobile famiglia. Non a caso, inglobando i palazzi imperiali, sorse là dove Roma fu fondata e dove ebbe sede il potere da Augusto in poi. L’itinerario della rassegna, all’interno della vasta area archeologica, si snoda nel luogo dove un tempo sorgevano gli antichi giardini. Dalla via Nova, al limite del Foro Romano, fino alle Uccelliere sul colle Palatino, una pannellistica illustrata accompagna il visitatore nel racconto delle trasformazioni degli Horti.

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Ingresso agli Horti Farnesiani                                                               Ingresso al ninfeo della pioggia ed alle uccelliere al piano superiore

Il percorso di visita è concepito come una narrazione che prende avvio con le geometrie del verde volute dai Farnese, ripercorre la stagione del Grand Tour, quando i giardini nel pieno della decadenza acquisirono quel volto romantico che tanto affascinò poeti e artisti, primo fra tutti Goethe, e termina agli inizi del Novecento, quando iniziarono le indagini archeologiche. Allori, cipressi, tassi, alberi di agrumi, rampicanti e rose damascene vengono ripiantati in questa occasione suggerendo il fascino dell’antico giardino. Tornano per la prima volta sul sito originario due prestiti di eccezionale valore – collocati nelle Uccelliere – provenienti dalla collezione Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: la scultura del Barbaro inginocchiato, in marmo nero antico e pavonazzetto, all’epoca utilizzato come portavaso, e di Iside fortuna, in marmo bigio morato, che decorava una delle nicchie della scala ai lati del Teatro del Fontanone.Proprio quest’ultima fontana ha finalmente ritrovato l’aspetto originario, una volta liberata dalla pesante incrostazione calcarea di gusto naturalistico, esito di un intervento tardo-ottocentesco e su cui crescevano calle e capelveneri.  Sono tornati, così,visibili sia il gioco d’acqua che la composizione di vasche sovrapposte che consentono all’acqua di tornare a scorrere in successive cascatelle e terminare il percorso nella grande vasca polilobata.

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Statue di Daci in marmo poste nelle uccelliere          Statua in marmo nero e pavonazzetto raffigurante un barbaro inginocchiato

Nelle Uccelliere vengono esposti anche i due giganteschi busti di Daci prigionieri che, nel Seicento, decoravano il criptoportico d’accesso al Ninfeo della Pioggia. “Al di là del consueto circuito turistico che porta i visitatori dal Colosseo al Foro Romano, a volte senza il tempo necessario per assaporare la magia dei luoghi, nasce così un percorso alternativo, dal passo lento, in un giardino inaspettato, contemporaneamente reale e immaginario, fino al belvedere già amato dai Farnese e che ancora oggi permette di riempirsi gli occhi della Bellezza più autentica di Roma”, spiega Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo. Entra a far parte integrante del percorso anche un nuovo progetto di valorizzazione con tecnologie digitali immersive – in una continuità con la precisa scelta allo stesso tempo scientifica e divulgativa che ha già riportato grandi consensi a Santa Maria Antiqua e nella Domus Aurea. In questa occasione, nel Ninfeo della Pioggia – uno degli spazi di piacere e ricreazione progettato dai Farnese – è stato concepito un coinvolgente viaggio nel tempo attraverso l’impiego di sofisticati apparati multimediali. Un video mapping ripropone quella che, in base allo studio delle fonti, doveva essere la fisionomia del complesso degli Horti Farnesiani. Suggestioni prospettiche e visioni a volo d’uccello restituiscono filari d’alberi, pergolati e antichi giochi d’acqua.

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Ingresso alle uccelliere. Ricostruzione dell’originale terrazza                                         Il ninfeo della pioggia

Roma, Palatino fino al 28 ottobre 2018 con orario 8.30/17.30  dal 16 al 24 marzo- 8.30/19.15 dal 25 marzo al 31 agosto – 8.30/19.00 dal 1 al 30 settembre – 8.30/18.30 dal 1 al 28 ottobre. Chiuso 1 maggio. Biglietto Intero € 12,00; ridotto € 7,50 (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente) Il biglietto, valido 2 giorni, consente un solo ingresso al Colosseo e un solo ingresso al Foro Romano-Palatino. Informazioni www.electa.it #HortiFarnesiani – Visite guidate biglietti on-line www.coopculture.it – tel. +39.06.39967700

ROMICS – XXIII edizione dal 5 all’8 aprile 2018 – Nuova Fiera di Roma

Donatello Urbani

Grazie alle riuscitissime precedenti 22 edizioni, Romics, Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, è divenuta, tanto nell’edizione primaverile che in quella autunnale, una vera attrazione attesa sia da un pubblico giovanile quanto adulto convinto di rivivere ed incontrare, in queste occasioni, gli eroi degli anni giovanili. La presentazione proposta dal Direttore Artistico, Sabrina Perucca, ne riconoscono pienamente la validità: “Romics è il grande appuntamento con il pubblico sui linguaggi dell’immaginario, universalmente riconosciuti come media e contenuti generatori di cultura, capaci di veicolare messaggi e smuovere coscienze, grazie alla straordinaria forza evocativa – e poetica – delle immagini, delle parole e della letteratura disegnata. Questa mondo è una parte vitale dell’industria culturale dell’intrattenimento, uno spaccato del mercato dove anche l’Italia recita un ruolo da protagonista sia nei contenuti che negli interpreti”. Nei quattro giorni della kermesse sono stati programmati eventi, incontri e spettacoli nei 5 padiglioni dove si svolgeranno oltre 100 presentazioni in 10 differenti location. Ai visitatori sarà offerta la possibilità  d’immergersi in tutti i mondi della creatività, dal fumetto all’illustrazione, dalla narrativa al cinema ed avere a portata di mano le novità delle grandi case editrici, delle fumetterie, stabilire contatti diretti con collezionisti, partecipare a videogiochi e agli imperdibili incontri con autori ed editori. Nel rispetto della tradizione la partenza coincide con l’assegnazione dei Romics d’oro a tre straordinari ospiti. Saranno premiati con il Romics d’Oro: Tsukasa Hojo, il papà di Occhi di Gatto, City Hunter e Angel Heart; Massimo Rotundo, maestro del fumetto italiano, sketch artist, autore poliedrico (Tex, Gangs of New York); Martin Freeman divo britannico, grande interprete di personaggi amati in tutto il mondo, da Guida Galattica per Autostoppisti a Bilbo Baggins de Lo Hobbit fino ad arrivare a John Watson dell’amatissima serie tv Sherlock e al recentissimo Ghost Stories.

I principali eventi culturali inseriti in questa XXIII^ edizione  si riferiscono a :

Grandi mostre dedicate al fumetto, ai Romics d’Oro, al cinema e all’illustrazione. Verrà ripercorsa la carriera in particolare degli ospiti premiati con il Romics d’oro; con un attento sguardo alle Donne che disegnano Donne,  che prevede una straordinaria mostra–evento live guidata dalle più sorprendenti autrici italiane. In altra sezione sarà esposta una selezione di oltre 100 elaborati del Concorso Nazionale I Linguaggi dell’Immaginario per la Scuola. Tutte le opere iscritte al Concorso Romics dei Libri a Fumetti, saranno disponibili alla consultazione da parte del pubblico.

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Comics City, uno spazio sempre più ampio dedicato ai grandi incontri del fumetto con anteprime e presentazioni, agli autori con disegno in diretta, murales, dedicaces e mostre in cui prenderanno vita tutte le espressioni della creatività;

Tavola Rotonda:  sulle Donne che disegnano Donne dove saranno protagoniste Arianna Rea, Lady Be, Leila Leiz, Alice Pasquini e Betta Cianchini, coordinatrice dell’incontro.

Presentazione del fumetto Tazio, la visionaria storia di Tazio Nuvolari, uno dei più grandi piloti della storia dell’automobilismo mondiale,edito da Tunuè.

Tavola Rotonda Il ritorno di Darkwood Monitor, la prima rivista zagoriana, organo ufficiale dello storico Zagor Club fondato da Giuseppe Pollicelli, Daniele Bevilacqua e Sergio Climinti. Coordina l’incontro Moreno Burattini.

Panini Comics, evento che vuole essere un omaggio al Maestro Hojo;

Shockdom: la nuova edizione a colori che  presenta V For Vangelo, , pungente satira sul potere economico e mediatico della religione cattolica di Stefano Antonucci e Daniele Fabbri, gli autori di Qvando c’era Lvi e Il Piccolo Fuhrer.

saldaPress. La casa editrice italiana di The Walking Dead sbarca a Roma per raccontare i suoi progetti editoriali e, con l’occasione, presenterà in anteprima il primo volume di Alters, serie AfterShock che ha per protagonista la prima super-eroina transgender del fumetto mondiale.

Coconino Press – Fandango presenta in anteprima assoluta DOKU la nuova collana di manga giapponesi, insieme a Ratigher, direttore editoriale di Coconino Press.

Fandango  ha organizzato l’incontro con regista e cast del film “La profezia dell’armadillo”, diretto da Emanuele Scaringi e tratto dal libro a fumetti di Zerocalcare.

Il Concorso Romics dei Libri a Fumetti in questa edizione si presenta ricco di novità: la già collaudata collaborazione instaurata tra Romics e il Cepell – Centro per il libro e la lettura, Istituto autonomo del Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, conduce in questa edizione all’istituzione del Premio Nuovi Talenti che riconoscerà ai primi tre classificati un contributo per la promozione delle proprie opere in alcuni dei più importanti festival del settore e il Premio Reading Experience per favorire sempre più l’avvicinamento dei giovani lettori alla letteratura disegnata di qualità.

Romics Gran Gala del Doppiaggio, dove verranno assegnati i prestigiosi Premi alla Carriera ai grandi doppiatori di Cinema e Serie TV. Tra i riconoscimenti, i Premi Ferruccio Amendola, Andrea Quartana e per la prima edizione il Premio Vittorio De Angelis.

Incontro – intervista al fumettista cult Simon Hanselmann, nomination all’ Eisner Award e reduce dal Premio per la migliore serie all’ultimo Festival di Angoulême con Happy Fucking Birthday; l’incontro sarà coordinato da Luca Valtorta, giornalista di Repubblica.

Cristina D’Avena, l’amatissima interprete delle più celebri sigle di cartoni animati che hanno accompagnato generazioni di bambini e ragazzi si esibirà a Romics ripercorrendo i suoi successi più famosi.

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Presentazioni delle maggiori Case Editrici sulle novità editoriali, tra cui Coconino Press – Fandango, Panini Comics – Planet Manga, Edizioni BD, RW Edizioni, Tunué, Shockdom, saldaPress, Bugs Comics.

Romics Narrativa: ritorna la grande narrativa con importanti proposte con due panel dedicati a due dei generi più amati dal pubblico, il primo sulla scrittura del giallo con Marcello Simoni (Einaudi), Mirko Zilahy (Longanesi) e Luca Poldelmengo (Edizioni E/O), il secondo sulla fantascienza e distopia con una tavola rotonda condotta da Carlo Pagetti con Irene Grazzini (Fanucci), Laura Facchi (DeA Planeta) e Matteo Meschiari.

Cerimonia di Premiazione della seconda edizione del Concorso Nazionale I linguaggi dell’immaginario per la scuola, realizzato col Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca rivolto alle scuole di ogni e ordine e grado.

Poste Italiane Filatelia. In occasione della XXIII edizione sarà presente anche con tante sorprese realizzate esclusivamente per il Festival.

Street Art: torna a Romics il tradizionale incontro con gli street artists del momento e workshop a cura di David Diavù Vecchiato e MURo – Museo di Urban Art di Roma.

Movie Village: un salto avanti e indietro nel tempo ed un approfondimento sui film più attesi in uscita in sala e dell’home video.

Romics@perlascuola propone alle scuole eventi dedicati, laboratori didattici, creativi, workshop, con la possibilità di confrontarsi direttamente con i grandi protagonisti nazionali e internazionali (autori, editori, produttori, tecnici, attori, youtuber) del mondo del fumetto e dell’illustrazione, dell’editoria, del cinema, dell’animazione e degli effetti speciali, dei videogiochi.

Pala Games con i grandi nomi del gaming italiano e mondiale: Euronics, Microsoft, Warner, Trust Gaming, Ubisoft, XJOY, Nintendo, Sony Playstation, MTB, i tornei di FIFA 2018.

Lega Prima Romics, con le fasi finali della terza edizione del campionato italiano di “League of Legends, Lega Prima – Romics”, organizzato in collaborazione con GEC, Giochi Elettronici Competitivi.

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Romics Cosplay Award si conferma con le selezioni internazionali per la grande gara mondiale Clara Cow’s Cosplay Cup – C4 in Olanda, inoltre per il Miglior Cosplay singolo è previsto un biglietto aereo A/R per il Giappone.

Romics Body Art. Quattro giorni ricchi di appuntamenti dove in diretta noti body painter realizzeranno le proprie opere utilizzando i corpi umani come tele. In questa edizione viene lanciata la prima edizione del Romics Body Art Contest dove i partecipanti si sfideranno ispirandosi al tema Il Fascino del Sol Levante.

 

Roma – Fiera di Roma – , via Portuense 1645 da giovedì 5 aprile a domenica 8 aprile 2018 dalle ore 10.00 alle ore 20.00.  Raggiungibile con l’autostrada per Fiumicino e con il treno metropolitano in partenza da tutte le stazioni esclusa Roma Termini. Sul nostro sito www.romics.it – le novità e il programma. INFO: 06 9396007 – 06 93956069 e.mail: info@romics.it. Consigliato l’acquisto on-line sul sito www.romics.it del biglietto giornaliero, o l’abbonamento full 4 giorni. Sezione Visitatori>Biglietteria. IMPORTANTE: i possessori del biglietto acquistato on line accedono dagli ingressi Nord, Est e Sud, e possono recarsi direttamente ai tornelli. Gli ingressi in fiera sono alle entrate: Nord – Sud ed Est. Accrediti, ospiti, gruppi organizzati all’ingresso Nord desk accrediti – piano superiore. Accesso Cosplay: esclusivamente ingresso Nord – piano inferiore. Biglietti e costi:

Biglietto giornaliero feriale (giovedì – venerdì) € 10

Biglietto giornaliero festivo (sabato – domenica) € 12

Biglietto giornaliero Cosplay € 5

Biglietto ridotto € 8 (over 80, militari, bambini di età inferiore a 10 anni)

Biglietto gratuito per bambini di età inferiore ai 5 anni, per gli invalidi (oltre il 70% di invalidità) più un accompagnatore info@romics.it
Abbonamenti:  4 giorni € 26 – 3 giorni (venerdì-sabato-domenica) € 24 – 2 giorni (sabato-domenica) € 18

 

Liu Bolin – the Invisible man

Testo e foto di Donatello Urbani

I messaggi dell’uomo invisibile. Potrebbe essere questo un sottotitolo della mostra allestita nel Complesso del Vittoriano – Ala Brasini –  con oltre settanta opere dell’artista cinese Liu Bolin. Tutto iniziò nel 2005 con un decreto dell’amministrazione della città di Pechino che ordinava la demolizione  del quartiere Suojia Village, dove risiedevano molti artisti critici con il governo nazionale. Liu, ai suoi esordi come artista, si mimetizza fra le macerie del suo studio, “si fa fotografare e divulga le foto, dando il via a una protesta silenziosa e trasparente riscuotendo, allo stesso tempo, un inaspettato successo” come scrivono i curatori.

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Il percorso espositivo che si articola in sette sezioni, racconta, nella prima, la storia di questo artista partendo proprio dalla performance di Pechino fino agli scatti più recenti realizzati del 2017 in Italia, Roma e Caserta. Da Pechino Liu Bolin si sposta prima in Italia,  i monumenti caratteristici delle città di Venezia, Milano e  Verona, dall’Arena, al  Teatro alla Scala e al Ponte di Rialto sono i temi delle sue opere; per trasferirsi, come testimoniato nella terza sezione nelle principali metropoli del resto del mondo. Così New York, Londra,  Parigi e molte altre accolgono invisibilmente l’artista. “Svanire il Italia, divenendone parte: tra cibo, vino, cultura design e il mito della Ferrari” , come scrivono i curatori, è il tema della quarta sezione; mentre nella quinta sezione Liu Bolin entra, sia pure invisibilmente, nella più sofisticata creatività della moda immedesimandosi negli atelier di Valentino, Jean Paul Gaultier, Angela Missoni e diversi altri.

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Le ultime due sezioni, sesta e settima, trattano rispettivamente la società del consumo, con  gli scaffali dei Supermarket ed il mondo dei Migranti, che rischiano la vita fra i flutti marini pur di avere la disponibilità di un tozzo di pane. La principale caratteristica di rassegna questa è, senza dubbio, legata alle molteplici interpretazioni che offre ai visitatori stimolandone all’infinito la fantasia per riuscire a trovare quella che più si avvicina alle proprie convinzioni. Sembra proprio che Liu Bolin ci prenda per mano e ci accompagni in un viaggio a ritroso, questa volta in forma invisibile, ed insieme percorrere tutte le mete che ciascuno ha visitato nel corso della  propria vita.

Roma – Complesso del Vittoriano – Ala Brasini – Via S,Pietro in Carcere (Lato Fori Imperiali), fino al 1 luglio 2018 dal lunedi al giovedi dalle ore 9,30 alle 19,30, venerdi e sabato fino alle 22,00 e domenica fino alle 20,30. Biglietto d’ingresso intero €.12,00, ridotto €.10,00; costo del biglietto congiunto con la mostra di Monet, intero  €.21,00, ridotto €.18,00. Informazioni e prenotazioni al n° 06.8715111 oppure sul sito web www.ilvittoriano.com – hastag  ufficiale #MostraLiuBolin

Arte Calligrafica, Danza del Pennello, Eco dell’inchiostro che risuona.

Testo e foto di Donatello Urbani

Un proverbio fra i più diffusi in Corea dice : “Chi ha bella calligrafia ha buon cuore”.  E’ il Direttore dell’Istituto Coreano di Cultura a Roma, Lee Soomyoung, a riferirlo nel corso dell’inaugurazione di una interessante mostra sull’arte calligrafica nazionale con l’esposizione di varie opere del maestro Kim Byeong-gi, vero luminare quanto famoso nella Corea del Sud. Questo spiega l’importanza che riveste il saper scrivere bene e come l’insegnamento delle bella scrittura sia molto seguito fra la popolazione coreana, indipendentemente dallo stato sociale rivestito.

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Il maestroKim Byeong-gi offre una dimostrazione della sua arte e mentre spiega l’alfabeto  Hangeul con le 3 vocali e le 5 consonanti

“La calligrafia si è sviluppata in Asia orientale, per circa tremila anni,  e trova le sue radici nei caratteri ideografici utilizzati in Corea, Cina e Giappone. La scrittura di ogni paese presenta i propri tratti distintivi e un arte calligrafica particolare”, sono le parole del direttore dell’Istituto di Cultura Coreano, Lee Soomyoung, che afferma inoltre: “ Il 2018 segna il 600° anniversario dell’alfabeto Hangeul, introdotto ad opera del Re Sejong, Per commemorare tale evento, sono state presentate in questa mostra opere di arte calligrafica in Hngeul del maestro Kim Byeong-gi, oltre a lavori in caratteri Hania di numerosi artisti Italiani. L’alfabeto Hangeul, originario della Corea, incontrando l’arte calligrafica, detiene una delicata estetica, in cui ogni segno si adatta agli altri, in armonia ed equilibrio.” E’ lo stesso maestro Kim Byeong-gi a presentarci i valori insiti in questo modo di scrivere: “Mi sto impegnando nella scrittura cercando d’infondervi naturalmente questo mio spirito, ma ho ancora molta strada da fare. L’Hangeul non è solo la scrittura più scientifica al mondo (proprietà riconosciuta dall’UNESCO-n.d.a.), ma anche la più bella”. A seguire sono stati presentati i caratteri salienti di questo alfabeto coreano. Così abbiamo appreso che è composto da 3 vocali che unite fra loro creano 10 caratteri, mentre aggiungendo uno o due tratti alle 5 consonanti si ottengono 14 caratteri. Nel complesso le lettere che compongono questo alfabeto sono 24.

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                                       Il maestro Silvio Ferragina con alle spalle una sua opere realizzata in alfabeto cinese

Il gruppo di calligrafi italiani che ha partecipato alla Biennale Mondiale di calligrafia del Jeonbuk non è uno sparuto manipolo e a 7 di loro  è stato affidato l’incarico di rappresentare tutti  degnamente in questa rassegna. La loro presenza conferma un avvicinamento ad un’arte fino ad oggi distante dalla nostra cultura  che  si estrinseca anche con mostre e rassegne organizzate anche al di fuori delle istituzioni culturali di altre nazioni come nel caso di quella che aprirà i battenti a Milano dal 21 marzo al 28 aprile 2018 nella Biblioteca Nazionale Braidense – sala Maria Teresa – dove le opere calligrafiche del maestro cinese Luo Oi e del nostro Silvio Ferragina dialogheranno con i fondi cinesi della Braidense. Nel periodo di apertura della mostra sono state organizzate conferenze, spettacoli e concerti  tutti con ingresso gratuito previa prenotazione telefonica allo 331.6872532 o e.mail: info@tadaam.it.

Capriccio architettonico con astanti – Ritorna fruibile grazie al recupero dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Testo e foto di Donatello Urbani

Il recupero di questo dipinto: olio su tela, conosciuto come “Capriccio Architettonico con astanti”, la cui attribuzione è contesa ad oggi tra due dei massimi esponenti del periodo vedutista italiano, ovvero Giovanni Paolo Pannini (1691-1765) e Andrea Locatelli (1695-1741), da parte delComando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, è avvenuto dopo aver consultato la Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti,  che ha confermato la corrispondenza dell’opera con quella rubata e ha consentito di accertare che il dipinto era stato consegnato, da un antiquario, alla filiale romana della casa d’aste di Londra che, a sua volta, ne aveva chiesto e ottenuto l’attestato di libera circolazione.

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Nel novembre 2017, durante l’attività di monitoraggio del mercato delle opere d’arte, i militari della Sezione Antiquariato hanno individuato, in una importante casa d’asta londinese, l’opera raffigurante Capriccio Architettonico con astanti, in procinto di essere messa in vendita, con un prezzo di partenza di 40.000 sterline, pari a circa 50.000 euro.  La richiesta di restituzione è stata immediatamente formulata, insieme alla documentazione che ne attestava la proprietà,  hanno consentito che il dipinto venisse rimpatriato; cosa avvenuta, in questi giorni, una volta esperite le formalità da parte della Procura della Repubblica di Roma. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha consentito che le collezioni d’arte delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma – Palazzo Barberini e Galleria Corsini,  rientrassero in possesso di un’opera loro appartenuta a seguito di una donazione avvenuta nel 1892 da parte della famiglia nobiliare Torlonia. Le vicende successive dicono che Il 1° gennaio 1925 fu data in deposito a Palazzo Venezia dopo essere stato in mostra a Castel Sant’Angelo nel 1911 e nel 1920. Il 20 febbraio 1958 è stato ceduto in deposito temporaneo all’istituto culturale “delegazione opere d’arte astalli” – Archivio Siviero – Delegazione per le Restituzioni del MAE (Ministero Affari Esteri). Il 1° gennaio 1994 è stato rubato. Durante l’attività d’indagine è emersa nella monografia di Andrea Locatelli a cura di Andrea Busiri Vici del 1976, nella scheda n. 11, una attribuzione non a Panini ma a Locatelli.

Roma – Galleria d’Arte Antica di Palazzo Barberini – Via Quattro Fontane

“Turismo Italia”: Le proposte di Fiavet – Associazione Laziale Imprese Viaggi e Turismo – e Federturismo Confindustria in occasione delle elezioni politiche.

Donatello Urbani

Le domande che entrambe le associazioni si pongono hanno identica formulazione: “Chi ci governerà saprà affrontare le problematiche regionali e nazionali che affliggono il turismo?” Una risposta é  stata espressa nel corso di un conferenza/convegno convocata per far conoscere principalmente ai futuri governanti, ed in seconda battuta sia ai propri affiliati che alla stampa quanto atteso al fine di gestire al meglio questo importante comparto economico. L’occasione è stata buona per proporre alcuni provvedimenti che devono essere assunti per risolvere alcune difficoltà che, da tempo, affliggano gli operatori turistici sia nazionali che laziali.

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Riconoscere il turismo come un settore industriale strategico, ridefinire il sistema di competenze tra Stato e Regioni, puntare su investimenti e innovazione, sostenibilità, riduzione delle barriere burocratiche, accessibilità, digitalizzazione e formazione sono le principali proposte su cui si basa la visione per il futuro dell’industria turistica italiana. Il turismo è un settore economico fondamentale per l’Italia che negli ultimi anni ha vissuto  un trend di forte crescita. Nel 2017, secondo le recenti rilevazioni di Eurostat, l’Italia  si è posizionata terza in Europa con 424 milioni di notti  trascorse presso le strutture turistiche superando con il 5,4% il dato complessivo europeo pari al 5,1%. L’incidenza sul PIL si attesta sul 10% con più di 160 miliardi di euro di contributo. A fronte di questi numeri tuttavia il turismo non è ancora considerato un vero settore industriale, come negli altri Paesi competitor, che in quanto tale richiede una struttura di Governo dedicata, sia essa un Ministero con competenza diretta dotato di portafoglio o, in alternativa, una Direzione Generale del Ministero per lo Sviluppo Economico. Per poter competere a livello internazionale è, inoltre, urgente semplificare e ridefinire il sistema di competenze tra  Stato e Regioni  in modo da poter costituire una governance multilivello, con coordinamento centrale, efficiente ed efficace. La promozione del nostro Paese, e la visione di un’Italia nuovamente competitiva nel mercato del turismo, richiede necessariamente un modello di promozione unitario del brand Italia e dei suoi prodotti turistici. Per questo sono imprescindibili l’uniformità di trattamenti fiscali, dei costi sul lavoro con una seria campagna contro l’abusivismo nonchè rafforzare il ruolo strategico dell’ENIT per il quale viene suggerita una vera riforma strutturale in grado di garantirne efficienza e coordinamento con il settore privato nelle scelte strategiche. E’ giunto infatti il momento di fare scelte innovative puntando sulla digitalizzazione dell’offerta turistica perché solo investendo nello sviluppo delle competenze e degli strumenti di marketing digitale si può mantenere alto il livello di competitività. Per un settore come il turismo, in competizione globale, è fondamentale  la velocità di reazione da parte di tutti gli attori.

Per quanto attiene ai problemi che affliggono localmente il turismo è stata avvertita la necessità di nuove norme regionali ed inoltre è stata posta in rilievo l’emergenza  che affligge la città di Roma relativa alla mancanza di decoro, pulizia e problemi di viabilità. L’obiettivo che quanto dibattuto divenga quanto prima la base per future richieste d’interventi ai prossimi governanti per promuovere le politiche necessarie a sviluppare tutto il potenziale del settore del turismo, con una panoramica sulle leve fondamentali per lo sviluppo.

Looking forward. Olivetti: 110 anni d’immaginazione

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Tutto iniziò 110 anni fa con una dichiarazione d’amore che Camillo Olivetti scrisse alla moglie con la prima macchina che di li a qualche giorno avrebbe prodotto in serie. Looking forward, guardare avanti è quanto viene  proposto al visitatore di questa mostra oltre essere stato l’obbiettivo perseguito dalla Olivetti  in questi 110 anni.

IMG_20180219_123652                          Modello M1, primo modello prodotto nel 1908 da Camillo Olivetti, fondatore dell’omonima industria

Massima che trova conferma anche nelle parole dei curatori nel presentare quesrta mostra: “Il racconto si compone di due parti. La prima, Raccolta visiva, a cura di Manolo De Giorgi, è un viaggio sintetico nel progetto Olivetti attraverso una trentina di temi che hanno per filo conduttore la modernità. La seconda, Disegnare la vita, a cura di Ilaria Bussoni e Nicolas Martino, è una narrativa che utilizza scatti fotografici, manifesti pubblicitari e parole ed usa l’archivio dell’Associazione Storico Olivetti come un materiale vivo a partire dal quale guardare non solo la storia, ma il presente e il futuro possibile. La narrativa visuale presenta più di 150 scatti (stampe fotografiche originali, inedite e in maggior parte mai esposte prima) di alcuni dei maestri della fotografia del secolo scorso quali Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin, Ugo Mulas, Francisc Català Roca, Fulvio Roiter. Oltre a una selezione di decine di manifesti tra i più sorprendenti della produzione mondiale di Olivetti e una collezione delle locandine pubblicitarie di Giovanni Pintori tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60”.

IMG_20180219_114324                                                   Giovanni Pintori: Annunci pubblicitari realizzati per la Olivetti negli anni 1958/62

A queste si accompagnano una selezione di prodotti iconici del marchio Olivetti- dalla M1, la prima macchina per scrivere del 1908 che apre il percorso espositivo, fino alla Lettera22,nata nel 1950 su progetto di Marcello Nizzoli, e passando  per la P101, primo personal computer progettato nel 1965 da Pier Giorgio Perotto (amabilmente ribattezzata “Perottina”), si arriva alla Valentine, macchina da scrivere manuale portatile del 1969.  Un ruolo importante è stato ricoperto nella produzione Olivetti anche da alcuni degli oltre 20 oggetti in mostra, senza trascurare gli ultimi arrivati che hanno inaugurato il nuovo corso digitale instaurato dall’azienda, come nel caso del Form200, registratore di cassa connesso e primo prodotto realizzato grazie al concorso Olivetti Design Contest promosso dall’azienda tra le maggiori università europee di design.

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Olivetti: Modello P101, primo personal computer                       Macchina da scrivere eletrrica modello Praxis 48, prodotta nel 1964                                                             

E’ a fine percorso che s’incontra  la vera “star” della rassegna: la nuova Olivetti APA, una macchina per processare big data caratterizzata dalle molteplici funzioni. “Recentemente è stata prestata”, afferma Riccardo Delleani, amministratore delegato della Olivetti, “alla Questura di Roma che l’ha utilizzata in occasione di una importante manifestazione, che ha visto la partecipazione di un gran numero di persone, quale conta persone e loro classificazione. La bellezza degli oggetti e delle immagini presenti in questa  mostra rappresentano una delle forme più visibili dei valori di questa esperienza con l’obbiettivo di dare ai visitatori stimoli vitali per guardare avanti – lookin forward –  con l’aiuto di una grande storia”.

Roma:  Galleria Nazionale d’Arte Moderna e contemporanea –  Via Gramsci, 69/73 – ingresso diosabili al n.71 – fino al 1 maggio 2018 con ingresso gratuito ed in orari dalle ore 10,00 alle 18,00 dal martedi alla domenica. Informazioni: lagallerianazionale.com – #LaGalleriaNazionale – #Olivetti – telefono +39.06.32298221

Elogio della carta – Le opere di tre artisti contemporanei, acquisite dal Polo Museale del Lazio, entrano nella prestigiosa collezione del Museo Hendrik Christian Andersen.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Le nuove acquisizioni del Polo Museale del Lazio realizzate  grazie a un finanziamento della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane per l’anno 2016 per arricchire la collezione delle opere d’arte del Museo  Hendrik Christian Andersen, hanno interessato tre artisti contemporanei: Alfonso Filieri, Matteo Montani e Nello Sonego. Caratteristica comune a queste opere è avere la carta come vera protagonista delle creazioni tanto da dare il titolo alla mostra “Elogio della carta”.

IMG_20180215_190924                                                                                       Matteo Montani – 201

Il percorso espositivo si articola in due sezioni. Al  pianterreno, nel Salone dei Gessi, sono state collocate le opere della prima sezione che si apre con l’opera a sei mani Libro della leggenda del rosso (2018), ispirato a frammenti del libro” Il mio nome è Rosso” di Orhan Pamuk, che comprende libri d’artista e opere a muro, su carta e su tela.  A queste si aggiungono anche una parte delle opere acquisite dal Museo H. C. Andersen a seguito di un bando, e successiva selezione, conclusasi con l’acquisto dell’installazione di Matteo Montani, ”Essere viventi” del 2014.

Nel primo piano sono presenti le opere della seconda sezione  tutte realizzate dai tre artisti per questa mostra  insieme a 11 libri d’artista di Alfonso Filieri e Nelio Sonego, anch’essi acquistati dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane sul Piano per l’Arte Contemporanea dell’anno 2016 per il Museo Andersen. A questa acquisizione si collega la presentazione di altri 13 libri d’artista della collezione “Orolontano” donati da Alfonso Filieri al Museo.

IMG_20180215_190821                                                                                          Alfonso Filieri – 2016

La Direttrice del Polo Museale del Lazio, Dott.ssa Edith Gabrielli, in occasione della presentazione di questa rassegna, ha voluto precisare le preminenti caratteristiche: “Una mostra dedicata alle immagini e alle parole che, nel loro teso e avvincente contrappunto, riportano in auge il più antico e affascinante degli adagi, l’oraziano ut pictura poesis, rimarcando il carattere sinestetico e metaforico dell’esperienza artistica. Libri d’artista che diventano così vere e proprie scatole magiche, raccolte di testi e immagini poetiche in cui i caratteri a stampa si mescolano con le tracce, le macchie e le campiture che gli artisti creano utilizzando le carte più diverse, dalle trame spesse o sottili, quasi trasparenti filigrane dove colori dalle mille sfumature si alternano alle pieghe e alle naturali crespature della carta generando un’altra scrittura e una sorprendente e singolare grammatica”.

Roma- Museo Hendrik Christian Andersen – Via Pasquale Stanislao Mancini, n.20 – fino al 6 maggio 2018 con ingresso gratuito. Orario museo tutti i giorni 9.30–19.30 (ultimo ingresso alle ore 19.00; chiuso il lunedì. Info: tel 06 3219089–Andersen-161429973926958/timeline  pm-laz.museoandersen@beniculturali.it https://twitter.com/MuseoAndersenhttps://www.facebook.com/Museo-Hendrik-Christian

Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla – L’arte in cento capolavori dell’Accademia Nazionale di San Luca in esposizione a Perugia.

Testo e foto di Donatello Urbani

Una stagione ricca di grandi attrazioni per gli amanti dell’arte e del bello. Varie rassegne  sono state programmate in numerose città italiane da Brescia a Palermo, passando per Milano, Treviso, Forlì, Firenze, Roma, Napoli,  e tante altre. Ultima nata, ma non per importanza, ha interessato la città di Perugia dove la Fondazione CariPerugia Arte, con la curatela di Vittorio Sgarbi, ha esposto oltre 120 opere d’arte, tra dipinti, disegni e sculture, gelosamente custodite nei depositi dell’Accademia di San Luca e, per alcune, mai prima d’ora mostrate in pubblico. Gran parte di queste sono state interessate da una vasta campagna di restauri promossa e supportata dall’Associazione Forte di Bard che le ha recentemente presentate presso la sua sede in Valle d’Aosta. La Fondazione CariPerugia Arte, che ha ricevuto il testimone, contribuisce alla salvaguardia delle opere stesse attraverso un sostegno per la sistemazione e ristrutturazione dei depositi dell’Accademia. “Dopo un impegnativo lavoro di scavo, ricognizione e studio – afferma Vittorio Sgarbi – siamo riusciti ad ottenere un risultato egregio. I depositi dell’Accademia hanno rivelato un patrimonio artistico d’immenso valore, con molte opere che sono ancora sconosciute e in attesa di essere sistemate in modo congruo. La mostra di Aosta e questa di Perugia rappresentano un antefatto della creazione di una Galleria nuova e strutturata all’interno dell’Accademia che permetta di valorizzare tale patrimonio facendolo uscire dai depositi e rendendolo fruibile al pubblico”. Questa rassegna si sviluppa nelle due prestigiose sedi di Palazzo Baldeschi e Palazzo Lippi Alessandri, edifici storici di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia situati nel centro storico cittadino e adibiti a spazi museali.

davTavolo con i partecipanti alla conferenza stampa- Alle spalle il dipinto attribuito a Raffaello che ritrae l’apostolo San Luca che ritrae la Vergine Maria.

Scrivono i curatori: “Il percorso inizia da Palazzo Baldeschi, dove nella prima sala è possibile ammirare il Putto reggifestone di Raffaello Sanzio, affresco staccato appartenuto a Jean-Baptiste Wicar e donato dallo stesso artista, è una delle opera tra le più prestigiose della mostra. Percorrendo gli spazi si incontrano dipinti di Bronzino, Pietro da Cortona, Paris Bordon, Jacopo da Ponte detto il Bassano, che convivono con terrecotte di Vincenzo Danti e del fiammingo Giambologna. Ancora per il Seicento – molto ben rappresentato nell’Accademia Nazionale di San Luca – ecco tra gli altri il Cavalier d’Arpino con la sua teatrale interpretazione della Cattura di Cristo, Peter Paul Rubens con il notevole bozzetto Le ninfe che incoronano la dea dell’abbondanza, Anton Van Dyck con la Madonna con il Bambino fra gli angeli musicanti accompagnata dal relativo disegno, Sassoferrato con l’assoluta espressione di una pittura senza tempo nella purissima Madonna con il Bambino e poi Pier Francesco Mola, Swerts, Borgianni e tanti altri. La sesta sala è un tripudio di capolavori tra i quali campeggiano la compostezza di Amore e Venere del Guercino, il mondo del visionario pittore fiammingo Jan de Momper, Pietro da Cortona, Maratti, per arrivare ad un Settecento fortemente europeista che si caratterizza per la presenza di maestri come Angelika Kauffmann, Jan Frans Van Bloemen, il pittore di marine Claude Joseph Vernet e con i prestigiosi gessi del grande scultore danese Thorvaldsen e di Antonio Canova, l’idolo che, omaggiato dalle corti internazionali, reinventa il monumento funebre e di cui è esposto un gesso di un dettaglio del Monumento a Papa Clemente XIII in San Pietro datato 1784, il tutto insieme alle due splendide vedute antiquarie del Pannini.
Una delle sale è dedicata ai disegni di architettura – di cui la collezione dell’Accademia è ricchissima – tra i quali sono stati scelti gli spettacolari progetti per un Regio Palazzo in Villa di Filippo Juvarra e il rinnovamento di Roma nei progetti del Panteon e di Piazza del Popolo dell’architetto Giuseppe Valadier”.

La città di Perugia, incluso il retroterra ad iniziare da Assisi, Gubbio, Todi e tante altre cittadine, ha molto da offrire al turista interessato alla cultura, in più abbina a questa un’enogastronomia di tutto rispetto, non per niente è conosciuta come capitale del cioccolato. Questa iniziativa voluta dalla Fondazione CariPerugia Arte è un ulteriore invito a programmare un soggiorno in Umbria approfittando anche delle facilitazioni concesse dai vari enti locali di trasporto pubblico, da albergatori e ristoratori nell’intento di promuovere una ripresa economica dopo il terremoto di questi ultimi anni.

Perugia – Mostra “Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla. L’arte in cento capolavori dell’Accademia Nazionale di San Luca”, fino al 30 settembre 2018. Biglietto d’ingresso unificato €.7,00 – ridotto €.4,00 – sono previste agevolazioni e gratuità. Per saperne di più consultare il sito web: www.fondazionecariperugiaarte.it

Treno Verde 2030 – Trentasimo viaggio verso un futuro rinnovabile al 100%.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’anno 2030 deve essere quello  in cui l’Italia sarà un paese rinnovabile al 100% segnando la fine dell’era fossile. A questo scopo una sinergia tra Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane ha programmato una campagna di sensibilizzazione al problema dell’opinione pubblica con un  viaggio sui binari d’Italia in 12 tappe, da Siracusa a Trento, per raccontare attraverso la voce dei protagonisti la transizione energetica già in atto verso un modello più giusto e sostenibile per combattere i cambiamenti climatici.

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A questa campagna ha  partecipato anche il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare,  con il preciso intento di aggiungere la sua voce autorevole per raccontare, come ha dichiarato l’On.le Sottosegretario di Stato, Barbara Degani: “….  le esperienze di enti locali, aziende, famiglie che già hanno attuato la rivoluzione energetica rinnovabile. Questo percorso che unisce  12 città italiane vuole, inoltre,  chiedere all’Europa obiettivi più stringenti e sfidanti nel Pacchetto Energia e Clima 2030, ancora in fase di discussione, e all’Italia di svolgere un ruolo da leader sul clima, con politiche più ambiziose, per dare maggiore concretezza e solidità al cambiamento già in atto per traghettare il nostro Paese verso la totale decarbonizzazione del proprio sistema energetico”.  Questa 30esima edizione del Treno Verde ha tenuto a precisare Gioia Ghezzi, Presidente di Ferrovie dello Stato Italiane: “…farà tappa nelle stazioni di Siracusa (23, 24, 25 febbraio); Foggia (27, 28 febbraio); Potenza Centrale (2, 3 marzo); Napoli – Campi Flegrei (6, 7, 8 marzo); Grosseto (9, 10 marzo); Ancona (12, 13 marzo); Ravenna (15, 16, 17 marzo); Vercelli (19, 20 marzo); Savona (22, 23, 24 marzo); Rovigo (26, 27 marzo); Trieste (29, 30 marzo); Trento (4, 5, 6 aprile). In ogni tappa, ha dichiarato, nel corso della conferenza stampa, Stefano Ciafani, Direttore generale di Legambiente: “ si assegnerà il premio “I RinnovABILI”: ad amministrazioni comunali, aziende, cittadini, associazioni, start up che hanno scommesso su nuovi modelli energetici attraverso rinnovabili, efficienza, nuove forme di mobilità sostenibile e che fanno a meno di petrolio, gas e carbone. In questi anni le fonti rinnovabili, infatti, hanno non solo superato il 32% del fabbisogno elettrico nazionale, ma grazie al milione di impianti di tutte le taglie e distribuite su tutto il territorio italiano, hanno rivoluzionato il sistema energetico del nostro Paese. Già dal 2015, infatti, il 100% dei Comuni italiani possiede almeno un impianto da fonte rinnovabile e in poco più di dieci anni la produzione da energie pulite è passata da 51,9 a 103,5 terawattora (TWh), facendo registrare un incremento nella produzione del 99%.

dav                                                                            Esempi di riutilizzo di pneumatici fuori uso

In quattro carrozze sono riportate in forma gradevole e simpatica tutte le notizie utili per essere un cittadino virtuoso. Infatti: Nella prima carrozza, si parla dei cambiamenti climatici e degli effetti dell’utilizzo delle fonti fossili e di come al contrario sia possibile la produzione integrata e distribuita da fonti pulite, dal sole, dal mare, dal vento e dall’energia del sottosuolo. Nella seconda carrozza é invece possibile toccare con mano l’importanza dell’efficienza energetica e il mondo della mobilità sostenibile ed elettrica. La terza carrozza “Ecopneus per il clima” é dedicata interamente al consorzio in prima linea nel recupero e riciclo dei pneumatici fuori uso in un approfondito rapporto tra l’energia e il riciclo, mettendo così in luce lo strettissimo legame che esiste tra energia, materiali e nuove tecnologie.

dav                                       Carrozza per dibattiti, conferenze, laboratori e degustazione di prodotti 100% rinnovabili

Infine, nella quarta carrozza – dove come ogni anno sono ospitate conferenze, dibattiti e laboratori – é possibile anche degustare squisiti prodotti e cibi realizzati a emissioni zero: qui, infatti, saranno accolte le aziende del “Cibo rinnovabile”, aziende che producono e trasformano prodotti alimentari 100% rinnovabili. Per i visitatori inoltre è previsto un test sul proprio stile di vita e una parete interattiva realizzata dal museo MACA di Torino per imparare a gestire le nostre risorse.

La mostra allestita a bordo treno sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 14 per le scuole prenotate e dalle 16 alle 19 per tutti i visitatori. Di domenica il Treno Verde è, invece, aperto dalle 10 alle 13. Ulteriori notizie sul sito www.legambiente.it