Le maschere arcaiche della Basilicata in mostra alla Casina delle Civette.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani Miti e storie legate ai territori lucani e alle loro tradizioni rivisitate e raccontate dalle maschere protagoniste della storia e delle cronache di vita, dal culto dei defunti al carnevale, fra natura impervia e antichi borghi accoglienti. Tra gli oltre centotrenta comuni del territorio materano, otto hanno scelto di aprire le loro porte ai visitatori della Casina delle Civette di Villa Torlonia: Aliano, Teana, Satriano, Tricarico, Cirigliano, San Mauro, Lavello, Montescaglioso per raccontarci di loro in questa mostra dal titolo “ Le maschere arcaiche della Basilicata” che l’artista Nicola Toce, valente scultore originario di Aliano, ha fatto rivivere in una nuova veste drappeggiata d’arte.

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“In una maschera vive realmente un personaggio tra vicende e storie vere che si dipanano in un arco storico di centinaia di anni”, sono le parole dello stesso artista, “che in questa operazione ho voluto far rivivere in questa occasione”. La Mostra si propone di far conoscere l’universo artistico lucano attraverso 38 opere tra maschere e sculture realizzate dall’artista Nicola Toce. Tra volti antropomorfi, animali fantastici, creature magiche,travestimenti, spiriti e abitatori delle argille, filo conduttore dell’esposizione sono le narrazioni che le maschere – realizzate con antiche tecniche di lavorazione e decorazione della cartapesta – sussurreranno ai visitatori, trasportandoli in un’altra dimensione, accogliente e spaesante, propria della Basilicata antica e contemporanea.

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Assuglie (Cucevucc’) – Cucibocca                                                                                                                 I campanacci di San Mauro Forte

Come scrive la curatrice Francesca Romana Uccella, nel bel catalogo edito da De Luca Editori d’Arte, indispensabile strumento per un’attenta lettura di tutte le opere esposte: “Le opere esposte raccontano di luoghi e suggestioni da percorrere per scoprire legami che non si fermano alla bellezza della Basilicata, ma che affondano le radici nella sua arte, nell’unicità di un territorio che rispecchia una cultura che sa rinnovarsi nelle sue tradizioni. Il percorso espositivo, sala dopo sala, è studiato per fruire al meglio di ogni opera, lasciando che ognuna di esse susciti curiosità e crei un contatto con le tuonanti maschere alianesi, con l’orso di Teana che si nasconde nei suoi boschi, con il domino di Lavello che, forte della sua doppia natura, conduce l’anno verso la Quaresima, con la “foresta che cammina” nelle strade di Satriano, con i coloratissimi nastri e con i veli neri delle figure bovine di Tricarico, con le personificazioni dei mesi di Cirigliano, accompagnati tutti dai rumorosi campanacci di San Mauro Forte che neanche i temibili Cucibocca di Montescaglioso riescono a tacitare, precedendo di qualche settimana le celebrazioni del Carnevale.”

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Ai visitatori di questa rassegna, l’Agenzia di Promozione territoriale della Basilicata nell’intento di far conoscer ai visitatori di questa rassegna ed immergerli nei paesaggi rupestri, calanchi, fitti boschi immersi nell’alea di riti e miti ancestrali, fino alle città d’arte e ai borghi antichi, di cui Matera è Capitale europea della cultura 2019, offre gratuitamente una guida turistico/culturale sui “Miti e Riti di Basilicata – il carnevale e le feste della Natura nella tradizione Regionale”, come recita il titolo. L’intento primario, oltre a stimolare la curiosità e spingere i visitatori a compiere un’escursione in questi luoghi, è quello di far conoscere patrimonio culturale poco noto al grande pubblico nella sua espressione materiale, ma soprattutto in quella immateriale, portatrice di conoscenze e sentimenti che, partendo da tradizioni più o meno lontane nel tempo, si mostrano nella loro continua evoluzione. 20190208_18162520190208_181612

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Ricchiemuzz’                                                                                                                                            A Paroccue

In questa operazione di grande interesse culturale sono stati organizzati vari eventi e visite guidate tutti presentati dalla direttrice del museo della Casina delle Civette, Maria Grazia Massafra. Gli eventi previsti sono: – Dal 19 febbraio al 28 aprile “Laboratorio di oggetti in cartapesta ispirati dalle maschere ‘ghignanti’ di Nicola Toce”. Durante la visita i bambini svolgeranno nelle sale della Casina un laboratorio in cui realizzeranno in cartapesta elementi naturalistici e zoomorfi ispirati al bestiario fantastico delle maschere di Nicola Toce e della decorazione del museo. Destinatari: Scuola dell’infanzia, Scuola primaria, Scuola secondaria I grado. Durata 120 minuti. Informazioni e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. – Visite guidate: “Le maschere ‘ghignanti’ di Nicola Toce: tra tradizione e innovazione” a cura di Francesca Romana Uccella e Nicola Toce. Domenica 17 febbraio; domenica 24 febbraio; domenica 3 marzo; domenica 17 marzo; domenica 31 marzo; domenica 7 aprile; domenica 21 aprile; ore 11.30. Iniziativa gratuita ma è comunque necessario essere in possesso del biglietto del museo. – Venerdì 8 marzo ore 16.00: conferenza a cura di Maria Grazia Massafra e Nicola Toce “Viaggio nella dimensione del mostruoso e del fantastico attraverso la Casina delle Civette guidati dalle maschere “ghignanti” di Nicola Toce”. Incontro gratuito con prenotazione obbligatoria (max 30 persone) allo 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00). Iniziativa gratuita ma è comunque necessario essere in possesso del biglietto del museo. Per informazioni cell. 349/6413826. Roma – Museo della Casina delle Civette .- Via Nomentana, 70 fino al 28 aprile 2019 dal martedi alla domenica dalle ore 9,00 alle 19,00. Biglietto d’ingresso intero €.6,00 ridotto €.5,00.Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale biglietto intero €.5,00, ridotto €.4,00 e gratuito, nella prima domenica del mese. Informazioni tel.060608 sito www.museivillatorlonia,it – oppure www.museiincomune.it – e www.basilicataturistica.it anche per tutti i servizi turistici

Roma – “LA CAPPELLA SISTINA VENTI ANNI DOPO” Nuovo respiro e nuova luce per il luogo di culto più famoso al mondo.

Donatello Urbani – Foto © Musei Vaticani

Gli anniversari significativi degni di essere ricordati per la Cappella Sistina ed, in particolare, per il ciclo pittorico michelangiolesco, sono vari e tutti di notevole importanza quali la nuova fruibilità dopo il memorabile restauro realizzato fra il 1980 e il 1994.

Fig. 4                                             Roma: Stato Città del Vaticano- La Cappella Sistina dopo il restauro del 1994-

Scriveva in proposito il Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci:  “Come dimenticare le furibonde polemiche che accompagnarono quella grande impresa? Oggi nessuno più avanza dubbi, tutti riconoscono che si è trattato di un intervento scientificamente esemplare e tecnicamente impeccabile, probabilmente il più importante e il più felice del XX secolo. Così vanno le cose in questo mondo. Prima montano contestazioni, perplessità e dissensi, poi il tempo che è galantuomo ristabilisce la verità.

Fig. 11                                                                                          Cappella Sistina – “Giudizio universale”

Dall’ottobre 2014, ecco un’altra data destinata ad essere ricordata. La Cappella Sistina ha “nuovo respiro e nuova luce” con i nuovi impianti di climatizzazione e di illuminazione nella “cappella magna” della Chiesa Cattolica.“ I due interventi realizzati da aziende leader nei rispettivi settori: la multinazionale americana Carrier e la Osram, sono stati offerti alla Santa Sede a titolo di pura liberalità ed hanno richiesto tre anni di paziente e minuzioso lavoro.

Fig. 22Roma: Stato Città del Vaticano- Cappella Sistina- Domenico Ghirlandaio: “La Vocazione (chiamata) degli Apostoli”.  Il giovane con la ghirlanda di fiori in testa sul lato sinistro, in alto, è l’artista autoritrattosi. Un modo originale di firmare la propria opera d’arte.

Scriveva in quell’occasione il Direttore Antonio  Paolucci: “La pressione antropica alla quale è sottoposta la Cappella Sistina (quasi 8 milioni di visitatori all’anno con punte di oltre ventimila al giorno in certi periodi di particolare affluenza) richiedeva un intervento radicale che garantisse il ricambio d’aria, l’abbattimento delle polveri e degli inquinanti, il controllo della temperatura e della umidità, l’anidride carbonica tenuta a livelli accettabili. Il rischio altrimenti era quello di attivare un mix di umidità, d’inquinanti, di anidride carbonica che poteva essere, nei tempi lunghi, una deriva pericolosa per la corretta conservazione delle pitture murali, quei 2500 metri quadrati che fanno l’antologia artistica più importante del Rinascimento italiano. L’impianto che era stato messo in opera nel ’94 tarato per un afflusso che era circa un terzo di quello attuale, risultava ormai inadeguato e inefficiente. Occorreva sostituirlo con uno di nuova progettazione e di ultimissima generazione. È quello che abbiamo fatto”.

Fig. 5                                                         Pietro Vannucci: detto Perugino – La consegna delle chiavi

La nuova illuminazione ha la caratteristica di essere leggera e allo stesso tempo totale, non invasiva, rispettosa della complessa realtà iconografica, stilistica e storica della Sistina con il primario intento di porre in giusto rilievo e rendere comprensibile in ogni dettaglio quell’immane catechismo figurato che tre papi (Sisto IV, Giulio II e Paolo III) vollero che fosse rappresentato sulle pareti e sulla volta di quella che è da sempre per tutti la “cappella del mondo” per antonomasia. Il nuovo impianto offre un’innovativa soluzione grazie a ben 7.000 led che consentono di ammirare le straordinarie opere d’arte della Cappella come mai prima d’ora. Il sistema installato offre prestazioni d’illuminazione elevate proteggendo al contempo le opere d’arte. Inoltre esso permette emissione di gas serra quasi nulli grazie ad un impianto di energie rinnovabili riducendone il consumo fino al 90% rispetto all’impianto precedente e  meritando, per questo, un finanziamento dall’Unione Europea, istituzione sensibile alle problematiche di risparmio energetico ed al contenimento dell’inquinamento atmosferico. Al progetto hanno partecipato l’Università Pannonia in Ungheria, l’Institut de Recerca en Energia de Catalunya in Spagna e lo Studio di Lighting design Fabertechnica in Italia. Fig. 9                                                                             Cappella Sistina Volta: Sibilla Delfica

La soluzione di illuminazione led realizzata ad hoc per la Cappella Sistina non sottopone le opere d’arte a stress derivanti da gradienti termici (riscaldamento) né all’effetto indesiderato delle radiazioni ultraviolette e infrarosse.

Fig. 14                   Cappella Sistina ‘Giudizio Universale’, particolare, dopo l’installazione del nuovo impianto di illuminazione

Tutto questo è stato interpretato magistralmente nel titolo scelto dalla Direzione dei Musei Vaticani per identificare l’operazione “Nuova Luce” anche se non esaurisce completamente lo stesso. Allo spettatore che visita oggi la Cappella Sistina, dopo questi interventi, si presentano tre diverse scene. Una prima di ordinaria visione rivolta alla tutela dell’intero complesso; una seconda, definita museale, che presenta l’intero ciclo pittorico con la nuova illuminazione ed una terza, di gala, riservata ai grandi eventi ed alle varie funzioni religiose, dove l’intero apparato di illuminazione offre il meglio di se per porre nel giusto risalto gli eventi e funzioni religiose che vi si celebrano anche con la presenza del Santo Padre.

Fig. 10                                                                            Cappella Sistina – Volta: “Profeta Isaia”

Di non minore importanza al fine della tutela e della conservazione delle preziose opere d’arte è il nuovo impianto di areazione della Cappella Sistina che adatta la temperatura, l’umidità, presenza di polveri ed intensità di luce dell’ambiente in relazione alla presenza di persone che, attraverso apparati sofisticati e particolari telecamere, vengono costantemente rilevati sia nel numero  che in intensità.

EKTA SCANSIONATA DA TRECCANI (ISTITUTO ENCICLOPEDIA ITALIANA)                                                                        Cappella Sistina – Volta: “La creazione di Adamo”

I nuovi interventi di illuminazione e climatizzazione saranno accompagnati a breve da altro di non minor validità ai fini di una buona fruibilità dell’intero complesso. Saranno forniti ad ogni visitatore dei Musei Vaticani degli occhiali che permetteranno la visione in tre dimensioni dell’intera Cappella Sistina, in modo da prepararlo ad una corretta visione ed altrettanto corretta lettura di tutte le opere d’arte sia da un punto di vista artistico che da quello della valenza religiosa. Operazione questa di grande importanza che vede arte e fede religiosa indirizzate verso un comune obbiettivo, troppo spesso misconosciuto, quello di avvicinare l’uomo verso fini superiori  e di dimensioni maggiori alle comuni vicende umane.

Equilibrio Festival – Aurora boreale a Roma: una rassegna di danza contemporanea dai paesi nordici light e visual art sound performance in live streaming dalla Lapponia “incontri – proiezioni”

Mariagrazia Fiorentino

In collaborazione con le Ambasciate di: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia e con il sostegno di Nordic Council of Ministers e Nordisk Kulturfond presso L’Auditorium Parco della Musica tutti i giorni dal 10 al 26 febbraio 2019. La storia che unisce il nostro paese con i paesi scandinavi è un file rouge che non si è mai interrotto. Da Cristina di Svezia a Santa Brigida, da Thorvaldsen a Henrik Ibsen, da Bournoville a Greta Garbo. Questo interscambio di alta cultura è presente ancora oggi. Alle 19,45 tutte le sere gli spettatori potranno assistere alla proiezione del fenomeno dell’aurora boreale con immagini ricevute in diretta dall’osservatorio di geofisica in Lapponia. Un programma culturalmente molto intenso, una vasta schiera di virtuosi con una personalità artistica che oltre ad essere protagonisti, sono, al contempo, testimoni di un’evoluzione e di uno sviluppo di un particolare stile, senza dimenticare alcune fondamentali osservazioni di carattere estetico-stilistico. Mostre, incontri, film, grande professionalità nelle preparazioni culinarie da parte della chef stellata Cristina Bowerman con la sua cucina decisamente salutare e originale, attenderanno i visitatori.

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Per saperne di più sulle date e i programmi consultare il sito della fondazione Musica per Roma.

Ercolano – Presentato il programma delle iniziative per il 2019

Redazione – Foto cu0rtesy Parco Archerlogico di Ercolano

E’ stato presentato nella mattinata del 15 gennaio il Programma 2019 del Parco Archeologico di Ercolano, a cura del direttore del Parco Francesco Sirano che ha esposto ogni punto degli eventi che verranno organizzati per aree tematiche. “Dicembre, afferma il direttore Sirano, è stato il mese a me forse più caro dei precedenti trascorsi perché ho potuto vedere realizzato il sogno di far vivere i luoghi che frequentiamo, poter rendere accessibile e fruibile l’Antiquarium lo ritengo davvero un traguardo che mi sprona ad andare avanti senza sosta alcuna.L’aver collocato in questo spazio gli ori, mai esposti in una tale completezza, ha coronato un sogno che avevo nel cassetto. Inoltre il Programma 2019 rende stabili alcune aperture come quella del teatro, presenta una rassegna estiva più strutturata e ricca dell’anno passato, accoglie cittadini e appassionati per cicli di conferenze e una summer school che apre il Parco alle mostre diffuse sul territorio, nel proseguo della strategia di collaborazione con gli enti territoriali, ma anche con le scuole, le associazioni, le istituzioni nazionali e internazionali perché tutti possano godere della crescita di questo sito UNESCO che deve diventare comune e condivisa”.

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A conclusione dell’esperienza Maiuri Pop up, il Parco Archeologico di Ercolano ha infatti proposto un approfondimento sull’esperienza del 2018, che ha visto la commistione di codici di comunicazione diversi e la loro utilizzazione in iniziative di coinvolgimento del territorio, per far emergere le ‘best practices’, come eredità per il 2019.

Maiuri Pop Up: idea di progetto e realizzazione intesa come dialogo tra passato e presente. Il Parco Archeologico Ercolano, in collaborazione con il team dell’Herculaneum Conservation Project, ha programmato una serie di iniziative, in occasione del 90° anniversario dell’inizio degli Scavi Nuovi, inaugurati ufficialmente il 16 maggio 1927 sotto la direzione dell’archeologo Amedeo Maiuri. L’anniversario ha costituito un’occasione che non è stata esclusivamente celebrativa ma di riflessione e di ispirazione sulle attività di scavo e restauro e sulle scelte di comunicazione adottate da Maiuri ad Ercolano.

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L’aspetto che ancora oggi appare innovativo e di notevole impatto agli occhi dei visitatori riguarda le scelte che Amedeo Maiuri realizzò nell’allestimento delle case e delle botteghe della città antica, riuscendo a comunicare con immediatezza il modo di vivere e le attività degli abitanti del 79 d. C. Le 3 finestre della mostra:

Shopping: progetto d’integrazione visiva della bottega del Plumbarius nell’intento di ricostruire con elementi moderni le geometrie che componevano gli arredi e le strutture di questo spazio. L’allestimento, ispirato a quello realizzato da Maiuri;

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Scavare: sorto dall’idea di raffigurare, mediante un percorso luminoso e suggestivo, la figura dell’archeologo Amedeo Maiuri. Due i luoghi esemplificativi della “città museo”dove rivivere la quotidianità dell’Ercolano romana voluta da Maiuri, leitmotiv di tutto il percorso Maiuri Pop Up. Il Panificio di Sextus Patulcius Felix (cardo V) dove, nell’ambiente di ingresso, oltre alle macine in pietra lavica, ancora in sito, Maiuri espose due teche con il grano carbonizzato rinvenuto sul posto, e, nell’ambiente di servizio, una serie di teglie di bronzo.Nella bottega del Gemmarius (cardo V), la cosiddetta “stanza della tessitrice” dove Maiuri espose, accanto a diversi elementi di arredo, la riproduzione di un telaio.

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Expanded Interiors  è un’integrazione visiva della bottega del Plumbarius dove sono state ricostruite con elementi moderni le geometrie che componevano gli arredi e le strutture di questo spazio. Qui sono esposte copie degli oggetti da mettere in mostra sul bancone della bottega e di altri elementi legati alle attività di laboratorio del fabbro (e.g. lingotti di piombo); il posizionamento di oggetti originali non a rischio conservativo (e.g. pesi in pietra, anfore); il posizionamento di pannellature e elementi sagomati per riproporre gli spazi originali.

SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano. – La prima grande mostra del Parco Archeologico di Ercolano Antiquarium del Parco dal 20 dicembre 2018 al 30 settembre 2019.

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Una collezione di circa 200 reperti, tra cui più di 100 monili e preziosi, unica per quantità e valore dei pezzi in mostra, viene presentata al pubblico sul luogo stesso del ritrovamento; oggetti appartenuti agli antichi ercolanesi, alcuni ritrovati con gli abitanti nel tentativo di porli in salvo dalla imminente catastrofe dell’eruzione, altri ritrovati nelle dimore dell’antica città. Sono esposti manufatti di uso personale provenienti da contesti in cui il lusso diventa uno dei segni per manifestare il proprio ruolo sociale. Ambientazioni ideali domestiche e botteghe, oggetti dall’Antica Spiaggia carichi di valori simbolici e (non solo) di tipo economico, significativamente portati con sé dai rifugiati che attesero invano salvezza dal mare, restituiscono uno spaccato di vita con un taglio ben preciso che predilige ed esalta quest’aspetto della società ercolanese in tutte le sue sfaccettature. I temi dunque della ricchezza, del valore economico sociale e della bellezza rappresenteranno i contenuti del percorso espositivo che vuole dimostrare come Ercolano non era solo una cittadina di “vacanze” frequentata anche dalle classi dirigenti romane, come spesso si dice, ma un piccolo centro economico con standard di qualità abitativa alti garantiti dalla classe dei liberti che qui portavano avanti vivaci attività di tipo produttivo, commerciale e finanziario. La mostra trova la sua dimora nell’Antiquarium del Parco Archeologico per la prima volta aperto al pubblico al termine di lavori di adeguamento, con particolare riferimento alla sicurezza dei reperti e alle condizioni ambientali, per la gran parte imposti dai tanti anni trascorsi dall’oramai lontana data di collaudo di questo edificio nel 1978.

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La mostra sarà accessibile al pubblico dal 20 dicembre 2018 e terminerà il 30 settembre 2019. I flussi di accesso alla Mostra saranno gestiti in maniera da garantire il migliore godimento dell’esperienza. In occasione del lancio e per favorire la più ampia partecipazione per la durata dell’orario invernale il biglietto di accesso comprensivo della vista al Parco e alla mostra resterà invariato al prezzo di 11 Euro, con riduzioni e gratuità di legge. Il costo del biglietto di accesso alla Mostra e al Parco Archeologico rimarrà invariato per tutta la durata dell’orario invernale, e subirà un piccolo ritocco a partire dall’orario estivo.

Un concerto in bianco e nero – Omaggio a Marussia Kalimerova (in arte Marie Draganov)

Testo a cura della redazione e foto di Tania Kalimerova

Una proposta dell’Associazione Texfilart L,Arte nel Mondo dedicata all’affascinante arte dell’artista internazionale Marussia Kalimerova, di origine bulgara, meglio conosciuta nel mondo attraverso la sua appartenenza all’Elite internazionale dell’arte della fibra – Fiber Art.

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Sono esposte in prima assoluta alcune opere in prima assoluta (tessitura di carta)  materiche frutto della sua continua ricerca fino alla sua prematura scomparsa avvenuta nel novembre 2017. Sono un importante testimonianza di grande amore, passione, sensibilità e fantasia, oltre che grande abilità delle mani applicando una tecnica personale con la quale contribuisce all’avanzamento dell’arte contemporanea mondiale fino ad arrivare alle forme tridimensionali. Lo spirito dell’iniziativa è quello di far conoscere alcuni aspetti meno conosciuti della sua arte e  ricordarla come straordinaria persona e artista, Ambasciatrice dell’arte e della cultura nel mondo che ha dedicato tutta la sua vita alla continua ricerca di nuove idee, tecniche e forme.

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Di Lei hanno scritto le più importanti firme della storia e critica d’arte: Prof. Bruno Mantura (già Vice Sovrintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma), Prof. Claudio Strinati (già Soprintendente del Polo Museale Romano e P.zzo Venezia), Prof, Antonio Paolucci (già Direttore Musei Vaticani), Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele (Presidente Onorario della Fondazione Terzo Pilastro International). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali tra i quali: Medaglia d’argento della Provincia di Roma; Premio “130 anni di rapporti diplomatici tra la Bulgaria e Italia”. Ha lavorato per importanti case tessili statunitensi, per copertine Cd, per allestimenti scenici e cinematografici. La carta stampata, radio, tv dei paesi ospitanti hanno seguito con interesse la sua crescita artistica. E’ stata inclusa nei testi di scuola, cataloghi, enciclopedie e guide dell’arte contemporanea. Molti artisti le hanno dedicato le loro opere, scrittori i loro testi. Rimarrà d’esempio la sua totale dedica all’arte.

 

I nuovi stili alimentari degli italiani – Presentata la ricerca della FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi-.

Testo e foto di Donatello Urbani

Il pane, fino ad ieri il re indiscusso nella nostra alimentazione, in pochi anni è divenuto la prima componente del nostro scarto alimentare, che, come indicano recenti studi, da solo ha un valore considerato superiore ai 15 miliardi ei euro annui. Questa caduta dalla sommità dell’Olimpo degli stili alimentari alle tante discusse discariche urbane, insieme a molti altri fattori, sono stati alla base del “Rapporto Ristorazione 2018” presentato a fine mese gennaio 2019 dal presidente della FIPE, Lino Enrico Stoppani, alla presenza anche del Ministro della Salute On.le Giulia Grillo. I dati illustrati hanno presentato una nuova figura di italiani sempre più attenti ad un cibo sano e salutare anche quando privilegiano alcune specialità esotiche quali il “Poke”, piatto hawaiano a base di riso e pesce crudo. Interessante anche il valore economico del delivery food – consegna del cibo a domicilio – che ha visto l’intero settore raggiungere, nel 2018, ben 350 milioni di euro con un incremento sul 2017 del 69%  In proposito è stata significativa anche la varietà delle offerte sia con menu vegetariani proposti da ben 308 ristoranti, insieme a quella di 206 vegani e 135 con pietanze senza glutine. Il controcanto, però, a tutto questo è rappresentato tanto dal riciclo di alimenti non consumati, quanto dallo scarto alimentare che, specie in questi anni, si trova in presenza del triste fenomeno della fame che interessa la maggior parte della popolazione mondiale. Fenomeno, quest’ultimo, che travalica il valore economico per assumerne un altro ben più importante, quello morale.

20190129_115229                                                                                                            Il kit “Rimpiattino”

Sensibili a tutto questo, la FIPE ha studiato un progetto, di prossima realizzazione, chiamato “Rimpiattino”, per ridurre, se non addirittura eliminare, quanto resta nel piatto di non consumato, spesso anche non toccato affatto dai clienti dei ristoranti, riponendolo in un kit prima di portare il tutto a casa.  Oltre alle vivande sono state previste soluzioni anche per le bevande. Sempre più spesso, infatti, “piange il cuore” per non riuscire a finire una buona bottiglia di vino, senza rischiare problemi, non solo di salute ma anche legali, originati da una possibile verifica del tasso alcoolemico come previsto dal codice della strada.

Il patto per salvare l’olio extravergine di oliva italiani italiano proposto da Unaprol per alleviare le gravi difficoltà in cui versano i produttori.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il parterre è stato uno dei più prestigiosi per il workshop che è svolto all’Ara Pacis promosso da Unaprol – Consorzio olivicolo italiano – sulle strategie per rilanciare l’olio EVO italiano dopo un’annata molto negativa. In proposito ha dichiarato David Granieri, Presidente Unaprol; “Secondo i dati di gennaio di Ismea, nel 2018 la produzione in Italia ha raggiunto circa 185mila tonnellate, uno dei peggiori risultati degli ultimi 25 anni (paragonabile solo a quello del 2016) a causa soprattutto delle gelate dello scorso febbraio. In diminuzione la quota di mercato con l’Italia che ha fatto registrare negli ultimi due mesi un preoccupante -4%. A incidere sul comparto olivicolo anche una serie di criticità, dalle speculazioni alla Xylella, dalle contraffazioni all’invasione di olio straniero, dai cambiamenti climatici alle frodi. Ad aggravare ulteriormente la situazione la crescita dei competitors grazie a ingenti investimenti statali, mentre la Legge di Stabilità 2019 non prevede risorse per l’olivicoltura nel Fondo di Solidarietà Nazionale. La situazione è gravissima, per questo da mesi chiediamo un intervento del governo attraverso il Piano olivicolo nazionale 2.0. Per salvare l’olio italiano dagli attacchi stranieri, dalle frodi e dalle speculazioni è necessario un patto di filiera a garanzia del consumatore. La proposta che lanciamo oggi è quella di una nuova classificazione dell’olio extravergine con un abbassamento del livello di acidità dallo 0,8 allo 0,5% per aumentare la qualità e contrastare in maniera più efficace frodi e imbrogli che si concentrano nella zona di confine. Il panel test funziona bene è la classificazione che è sbagliata”.

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La proposta è stata favorevolmente accolta dal Direttore Esecutivo del COI Abdellatif Ghedira che ha dichiarato: “La richiesta di una nuova classificazione degli oli di oliva può essere presa in esame nell’ambito delle procedure previste dall’accordo internazionale dell’olio di oliva e delle olive da tavola. Gli standard del COI sono uno strumento in continua evoluzione proprio per rispondere alle esigenze del mercato, di trasparenza e di rispetto dei consumatori. È necessario però che una proposta venga presentata ufficialmente al Consiglio dei membri perché il segretariato esecutivo possa istruire la pratica e avviare le procedure per la discussione dell’argomento”. Hanno offerto un prezioso contributo alla discussione gli interventi di Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti che ha analizzato il problema delle contraffazioni e di Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera che ha sottolineato come sia fondamentale “fare sistema, educare al consumo e puntare sulla sostenibilità”, mentre Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione permanente dell’Agricoltura del Senato si è soffermato sull’importanza della qualità per tutelare la salute e sull’esigenza di aumentare i quantitativi “per cercare di arrivare all’autosufficienza”. Interessante è stato l’intervento di Giorgio Santambrogio, CEO VéGé e Presidente ADM, che ha posto in risalto la carenza di tecnici che coadiuvino la grande distribuzione negli acquisti di prodotti qualitativamente validi  oltre ribadire come sia indispensabile un patto di filiera per questo e “ciò che si sta facendo per l’olio italiano è un esempio mirabile”. Alla dichiarazione di Giorgio Santambrogio ha fatto immediato riscontro l’offerta di David Granieri di mettere da subito a loro disposizione validi tecnici in supporto ai loro acquisti e a tutela della qualità e della autentica provenienza italiana dell’olio extravergine di oliva.

India – Kerala – Uno dei più affascinanti paradisi del mondo.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Viaggiare, amare, incontrare, ascoltare, cantare, annunciare, faticare, abbracciare e ripartire; “Negli anni dovrei averci fatto l’abitudine, ma non è così”. Il mistero della vita è più forte, mi supera sempre, mi interroga sempre, mi risveglia sempre. Questa volta ripartire, per tornare è più difficile. Questo è il Kerala, il vero paese di Dio.

20190131_201600Operatori turistici del Kerala con S.E. l’Ambasciatrice della Repubblica Indiana in Italia e la Rappresentante dellì’Ufficio Turistico, al centro della foto, in occasione del workshop romano

Molti sono i viaggiatori che provengono dall’Europa, soprattutto tedeschi e italiani con una percentuale in forte aumento per un viaggio di circa 14/15 giorni con partenze programmate da Londra e Roma, Air India e altri vettori, come dichiara la sig.ra. Rani George (As Secretary – Tourism) Kerala, la destinazione turistica numero uno in India. La National Geographic Traveler la pone tra i primi dieci paradisi del mondo. Il London Financial Times la definisce la scelta dei turisti intelligenti. Geo Saison la celebra come la “Mecca della Ayurveda”. Kerala è una meta per tutte le stagioni che offre molte esperienze ed attrattive uniche, bellezze paesaggistiche, una ricca cucina, un patrimonio culturale e una antichissima scuola medico/terapeutica per un turismo riflessivo che va nel profondo, linfa spirituale di cui si nutrono gli abitanti del luogo. Il Kerala ti aspetta, sei il benvenuto!

Maggiori informazioni si possono richiedere al Governement Secretariat Thiruvananthapuram Kerala – India – Phone: +91-471-2321132 Fax2322279 – info@keralatourism.org  sito web www.keralatourism.org

Il Commissario Montalbano nelle nuova serie televisiva

Testo e e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Una splendida colonna sonora, una melodia unica, accompagna l’inizio di questa nuova serie che festeggia il ventennale della “serie evento” dal primo episodio del 1999 con “Il ladro di merendine”.

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I due nuovi episodi saranno trasmessi su Rai 1 “L’altro capo del filo” l’11 febbraio 2019  e un “Diario del ‘43” il 18 febbraio p.v. in prima serata. Tratti dal romanzo di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore – Palermo, pagine 299 costo €.14,00. Regia di Alberto Sironi  accanto a Luca Zingaretti, come nelle precedenti serie: Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo e  la partecipazione di Sonia Bergamasco nel ruolo di Livia.

Capodanno Cinese (農曆新年T, 农历新年S, nónglì xīnniánP) – Le celebrazioni per l’anno del maiale simbolo di prosperità e fortuna (豬,亥 Hai) a Roma dal 2 al 10 febbraio 2019.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Rome Chinese New Year Celebration è un’iniziativa ideata e organizzata da Andrea Amoruso Manzari per KRT™, in collaborazione con l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare della Cina in Italia, Comune di Roma Municipio I Roma Centro, Fondazione Italia – Cina, BoxArt,  Moutai,  Arthemisia,  Grand Hotel Plaza, 88 Baijiu, Associazione via Condotti, Valverde, Carpineto Grandi Vini Toscana. L’innovazione non ha solo cambiato il modo di produrre cultura, ma anche quella di consumarla. L’intervento dei privati da la possibilità di avere un’offerta culturale che in precedenza era molto lontana, dando nuovo spazio all’educazione e al bello per vivere in un ambiente ricco di sollecitazioni culturali. Queste sono le finalità perseguite da Andrea Amoruso Manzari, promotore di questo secondo format legato al mondo del lusso. Lunedi 4 febbaio dalle 10 alle 13 presso il Grand Hotel Plaza di Roma, hotel 5* lusso, (dove la cortesia e la professionalità sono al primo posto), sono stati predisposti dei pacchetti speciali per i visitatori cinesi così viene affermato da Xiaolei  Zhang, Senior Sales Manager. Roma e Milano sono le due città più importanti per conoscere la cultura cinese, queste sono le parole della Sig.ra  Peng Xiao, Secondo Segretario dell’Ufficio Culturale  nell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

IMG_20180210_155637                                                       Il drago Nian nelle celebrazioni  del Capodanno Cinese dello scorso anno

Le origini del Capodanno Cinese si collegano alla leggenda di un mostro chiamato Nian che usciva dalla  terra una volta ogni 12 mesi, a primavera, per questo la ricorrenza è anche Festa della Primavera (春節, 春节, chūnjié), per predare gli esseri umani, con una particolare predilezione per i bambini. L’unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era quello di spaventarlo. Il mostro era sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo ogni 12 mesi, si festeggia l’anno nuovo con canti, strepitii e fuochi d’artificio e indumenti rossi.  Nel calendario cinese i mesi iniziano in concomitanza con ogni novilunio; di conseguenza la data d’inizio del primo mese, e dunque del capodanno, può variare di circa 29 giorni, venendo a coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno. A partire da questa data, le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la tradizionale Festa delle Lanterne (元宵節, 元宵节, yuánxiāojié).

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Pagina IG:  Romechineseny Infoline: eventi@krt.agency/info@krt.agency – +39 06 45582490