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Quando – Il nuovo film di Walter Veltroni nelle sale dal 30 marzo 2023

Mariagrazia Fiorentino

Film tratto dall’omonimo romanzo dato alle stampe nel 2020 per le edizioni Rizzoli dallo stesso Veltroni; è stato presentato in anteprima al Festival Cinematografico di Bari – BIF&ST –. Un film poetico che guarda al passato con una speranza per il futuro; una fotografia di una evoluzione sociale. Di questo film lo stesso Veltroni racconta: “Cosa succede nella vita di un uomo che si addormenta a 18 anni e si sveglia a 49?Giovanni, il protagonista, è stato colpito dal bastone di uno striscione durante i funerali diEnrico Berlinguer, segretario del Pci, nel 1984 e si risveglia dal coma nel 2015.
Intanto tutto è cambiato. Nella storia: non ci sono più il Pci, la Dc, c’è stato Berlusconi…È caduto il muro di Berlino, non esiste l’Urss, l’euro ha sostituito la lira…E poi è cambiata la vita di Giovanni Piovasco. Al suo risveglio dovrà capire cosa ne è deisuoi genitori, della ragazza che amava, dei suoi amici.Dovrà fare i conti con una vita che gli è passata dormendo. Con i suoi sogni di diciottennebruciati da quel sonno infinito. È la storia di un ritorno al mondo, di una rinascita, di unragazzo nel corpo di un adulto che scopre come le cose, intorno a lui, siano radicalmente cambiate. Lo farà accompagnato da due persone: una suora che lo ha vegliato per molti anni e ora non sa più se gioire per il suo risveglio o soffrire perché lui ha riconquistato la sua vita eun ragazzo di diciotto anni che ha perso il desiderio di parlare con gli altri e si è chiuso in un silenzio che si infrange solo grazie all’incontro con Giovanni. Ho cercato di raccontare questa storia, tratta da un mio libro, intrecciando il percorso della comprensione di un mondo caotico e così diverso dal passato, dei mutamenti politici e tecnologici con quello della ricerca di affetti consumati dal tempo.
Può essere una fiaba. Forse è un modo per parlare di questo tempo e di noi, oggi. – Walter Veltroni”

The Sweet Sixties – Narrazioni di Moda – Mostra-performance al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo – Roma – Sale delle Armerie Superiori fino al 21 maggio 2023

Testo Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Moda, ma cos’è la moda? Ricercata, semplicissima immaginaria, di colore……, la moda è molto di più.

20230327_123450abito ispirazione Courrèges

Malgrado il termine sia mediaticamente molto inflazionato, ancor oggi è una domanda ricorrente. Questa mostra vuole esaltare il talento creativo degli stilisti che hanno saputo trarre ispirazione in un giuoco di rimandi, allusioni, godimento e felicità creativa. “La Swinging London”, scrivono i curatori Stefano Dominella e Guillermo Mariotto, “ la minigonna di Mary Quant, le visioni da indossare di Ossie Clark, le vetrine coloratissime di Carnaby Street a Soho e lo sbarco sulla Luna: l’eredità associata all’immaginario estetico degli anni Sessanta costituisce un bacino semantico reinterpretabile sotto molteplici aspetti. Età violentemente rivoluzionaria soltanto nel suo epilogo, lo scenario degli anni Sessanta agisce in realtà come nume tutelare delle contaminazioni visive tipiche del mondo della moda.
Di qui la volontà di indagare il lato straordinariamente dolce della decade “fluttuante” – così il settimanale Time definiva Londra nel 1966 – attraverso un’antologia fatta di atmosfere e citazioni raffinatamente sixties. Nel caso di questa mostra, la rappresentazione degli anni Sessanta attraverso gli stili degli abiti e dei loro creatori, ci consente di rivivere uno dei periodi più densi di innovazione e trasgressione della nostra storia più recente, di coglierne l’entusiastica identificazione dei giovani con un modo di vestire che racconta l’esigenza di allargare i propri orizzonti culturali e geografici. Cinquanta creazioni per cinque capitoli, cinque sale, cinque filoni narrativi per raccontare la parte più leggera e sognante degli anni Sessanta.

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Tutto prende inizio da Carnaby Street, la prima sala, con due look creati e curati da Guillermo Mariotto, co-curatore della performance, che troneggiano al centro dell’ambiente. Ecco le passanti, le cui mise riproducono il look di giovani donne alle prese con una sessione di shopping nelle boutique cult di Londra.

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Il secondo capitolo riflette invece sulle libere associazioni vestimentarie: da una parte le stampe naturalistiche, rigogliose anche attraverso il plumage coloratissimo di Ken Scott, dall’altra il denim e gli angioletti dichiaratamente pop di Fiorucci.

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Si arriva così alla terza sala, realtà in cui sono le atmosfere lunari di Courrèges, Pierre Cardin, Paco Rabanne, Valentino Garavani ad essere riscoperte sotto forma di metallo, pvc e cappelli a mo’ di casco. Un presagio stilistico, quello della Space Age, che di lì a poco vedrà un uomo solcare il suolo lunare per la prima volta.

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E poi è la volta dei colori e dei ricami con cui l’alta moda vestiva i borghesi per le grandi occasioni – le tinte audaci, il glamour e le paillettes iridescenti rivivono grazie ad una selezione di abiti d’archivio tra cui quelli della sartoria Battilocchi, Jole Veneziani, Gattinoni, Lancetti, Mila Schön e Carosa.

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Infine, nella sala Optical, il ritmo degli Sweet Sixties rallenta e si sofferma sull’accostamento geometrico dei due colori (non colori) per antonomasia: il bianco e il nero. Si finisce con il celebrare l’arte – si citano il testamento creativo di Giuseppe Capogrossi e l’operato dei Pittori maledetti di Roma – e con il ricordare la straordinaria potenza evocativa della moda, che questo progetto in fieri utilizza come sistema d’indagine e di ricerca dai contorni mobili e sfumati per rileggere un’epoca sospesa tra mille possibilità. Bella, dolce e moderna come allora.”
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo Lungotevere Castello, 50 – 00193 Roma Tel. +39 06 68191100 – Ufficio Promozione e Comunicazione – email dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it

PEC: dms-rm@pec.cultura.gov.it – PEO: dms-rm@cultura.gov.it www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it   – www.castelsantangelo.beniculturali.it

Nasi per l’arte – Opere di artisti italiani e belgi esposte fino al 21 maggio 2023 a Roma – Palazzo Merulana

Testo e foto di Donatello Urbani
Non cuicumque datum est habere nasum – (Non è da tutti avere naso) – Marziale “Epigrammi”

Fiuto e Olfatto: sono le due prerogative unanimamente riconosciute al naso, primo organo sensoriale a formarsi nel grembo materno. L’olfatto, si differenzia dal fiuto, per essere assistito dalla caratteristica fisica di percepire gli odori, mentre le caratteristiche del fiuto, sono essenzialmente psicologiche e interessano solo la capacità di saper individuare soluzioni e oggetti ritenuti i migliori fra i tanti proposti e offerti.

De Conink - artistaLaura de Coninck (presente nella foto): “Recupero del buon oggetto perduto” – 2020 – Pelliccia sintetica con profumo di latte materno creato dall’artista in collaborazione con la maestra profumiera Sonia Costant e con Givaudan Perfumes (Parigi). Opera sensoriale (n.d.r.)

Entrambi hanno un ruolo importante nell’arte. Il fiuto per far emergere solo i più dotati di genialità, il secondo, l’olfatto, per coinvolgere l’osservatore in tutti i cinque sensi di cui è dotato. E’ già presente in molti artisti questo nuovo indirizzo artistico che sconvolgerà, speriamo il prima possibile,  le arti visive, affiancandole e trasformandole in quelle sensoriali, capaci di coinvolgere tutti i cinque sensi e non solo la vista.

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Jan Fabre-“L’amore per la menzogna dell’immaginazione”-2022- Corallo,pigmenti e polimeri.           Luigi Ontani-“Ficcanaso”-1998/20o1

Il percorso espositivo, allestito nelle sale del secondo e terzo piano di Palazzo Merulana, è stato suddiviso dalle curatrici, Joanna De Vos e Melania Rossi, in due diversi settori. Scrivono in proposito: “In primo luogo la mostra propone un dialogo tra l’arte italiana e quella belga dell’inizio del XX secolo attraverso la connessione tra la Collezione Cerasi, presente in modo permanente a Palazzo Merulana, in particolare con opere pittoriche e scultoree dagli anni Venti agli anni Quaranta, e una selezione di opere belghe dello stesso periodo, prestate da collezionisti privati belgi e da alcune Istituzioni. Artisti quali René Magritte, Léon Spilliaert, Paul Joostens, Constant Permeke dialogano con Giorgio De Chirico, Francesco Trombadori, Antonio Donghi, Antonietta Raphael…
Il progetto espositivo è in armonia con la collezione creata da Elena e Claudio Cerasi. Frutto di anni di passione e amore per l’arte, la loro raccolta non rispetta regole ferree: a volte riscopre artisti del passato meno noti, a volte espone opere rare di artisti celebri in dialogo con quelle di autori contemporanei.Un percorso non lineare, in cui l’istinto e il “fiuto” sono state la forza propulsiva, e con cui il progetto “Nasi per l’arte” si sente in perfetta sintonia.

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  Francis Alys: “Senza titolo” – 1995/1996                                                                                    René Magritte: “Le plaisir” – 1927

Il secondo percorso all’interno della mostra coinvolge nove artisti contemporanei belgi e altrettanti italiani le cui opere celebrano, sfidano e invitano alla riflessione sul naso, i sensi e l’arte. Da “Autoritratto olfattivo” di Peter De Cupere (uno dei suoi celebri dipinti “graffia e annusa, all’autoritratto di Maurizio Cattelan, che nella sua “Autobiografia non autorizzata”, scrive: “Quando sono nato erano molto delusi. Avevo un naso da adulto”. E ancora disegni, quadri, sculture, installazioni, cinema rianimato, opere video, fotografie, che fanno rivivere la tradizione e la mitologia o indagano sulla condizione umana… spargendo le loro “essenze” nelle sale del prezioso Palazzo Merulana”.
Accompagna questa rassegna un interessante catalogo ricco di preziosi apporti scientifici/culturali ed immagini di tutte le opere esposte – pagine 131 costo €.45,00.
Info e prenotazioni: www.palazzomerulana.it
Modalità di visita: Costo dei biglietti d’ingresso: Intero € 10,00 Ridotto € 8,00 (Giovani under 26, adulti over 65, insegnanti in attività, possessori di Cartax2, possessori Lazio Youth card ).
Gratuito (bambini e ragazzi under 7, un insegnante ogni 10 studenti, un accompagnatore ogni 10 persone, disabile con accompagnatore, possessori Pass Palazzo Merulana e Pass Palazzo Merulana Young, membri ICOM, guide turistiche con patentino) Diritto di prenotazione euro 2,00

 

Alchimia di una vita – Opere di Laura D’Andrea Petrantoni dedicate a Marguerite Yourcenar nel 120^ anniversario della nascita in esposizione a Roma fino all’11 giugno 2023 al Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il dialogo tra l’artista e la scrittrice favorisce l’energia creativa dell’immaginazione letteraria, tanto l’una che l’altra condividono la promozione di una potente forza culturale: l’educazione al bello e al gusto. Un compito che accompagna il lettore per tutta la vita. La comparazione delle forme artistiche esige ironia, memoria e umiltà. Laura D’Andrea Petrantoni, legge ed elabora idee saccheggiando l’autrice Marguerite Yourcenar annotando e facendo fermentare tutto ciò che è stato scritto, promuovendo al contempo un’incessante vitalità culturale.

Ritratto principessa - 1

                                       Laura D’Andrea Petrantoni: “Ritratto della Principessa Alice Blanceflor de Bildt” – 2023 Olio su tela

La mostra: “Alchimia di una vita” nasce da un’idea e a cura di Laura Monachesi in sinergia con la Direzione Musei statali della città di Roma diretta da Mariastella Margozzi,  il Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX, diretto da Matilde Amaturo e il Centro Internazionale “Antinoo per l’Arte” – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar presieduto da Michele Amici. Il percorso espositivo curato da Massimo Domenicucci e Chiara Domenicucci Zottin, oltre offrire ampi riferimenti alla principale opera letteraria della Yourcenar: “Le memorie di Adriano Imperatore”, vuole porre in particolare risalto due temi: il legame tra la precedente proprietaria del villino, donato nel 1970 allo Stato Italiano, che ospita il Museo Alice Blanceflor de Bildt, consorte del principe Boncompagni Ludovisi, e la scrittrice Marguerite Yourcenar, entrambe sensibili alle varie declinazioni l’universo femminile e l’inizio di un’emancipazione della donna tra il XIX e il XX secolo;  celebrare la Yourcenar prima donna accolta nell’Accademica di Francia (1981), istituzione voluta dal cardinale de Richelieu nel 1635, il cui titolo ha inserito la scrittrice fra “Gli Immortali” della letteratura.

Modello di Pier Cardin

  Sulla destra il modello dell’abito realizzato da Yves Saint Laurent per la Yourcenar in dialogo con realizzazioni di sartorie romane

L’occasione permette anche di ammirare il progetto dell’abito realizzato da Yves Saint Laurent per l’ingresso di Marguerite Yourcenar quale membro dell’Accademia di Francia. Oltre le opere d’arte sono esposte riproduzioni fedeli di alcuni preziosi documenti sottoposti alla tutela della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, i cui originali sono conservati nell’Archivio del Centro Internazionale “Antinoo per l’Arte” – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar presso la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale – Palazzo Cipolla, Roma.

Marguerite a Paris

Laura D’Andrea Petrantoni: “Margguerete a Paris” – 2023 – Olio su tela

Museo Boncompagni Ludovisi – Roma – Via Boncompagni, n.18 – Il museo e la mostra sono a ingresso gratuito.
Orario di visita: dal martedì alla domenica ore 9.00 – 19.30; ultimo accesso ore 19.00
Tel. 06 42824074
Mail: dms-rm.museoboncompagni@cultura.gov.it
Sito web: www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it
FB: www.facebook.com/MuseoBoncompagniLudovisi
IG: www.instagram.com/museoboncompagniludovisi
Ufficio Promozione e Comunicazione – Direzione Musei Statali della città di Roma –

dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it

 

Romics festeggia la sua XXX edizione: Natura, colori e bellezza alla Fiera di Roma dal 30 marzo al 2 aprile 2023

A cura della Redazione – Foto Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Una kermesse ininterrotta con eventi in contemporanea nei 5 padiglioni con oltre 350 espositori pronti ad accogliere il pubblico negli oltre 70.000 mq espositivi. Romics è uno spazio internazionale per industrie e professionisti creativi che con il suo innovativo format, dà voce all’immaginario di giovani e adulti coniugando entertainment e contenuti speciali, per offrire al pubblico diversi percorsi di partecipazione diretta e di approfondimento rispetto ai propri generi d’interesse.

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L’intervento della Direttrice Artistica Sabrina Perucca riepiloga il vasto programma di questa edizione che fra l’altro prevede la premiazione di quattro autori con il Romics d’Oro, Katja Centomo, Manuele Fior, John Howe, Marcos Martín; il ritorno a Romics del grande giornalista Vincenzo Mollica per festeggiare i 40 anni dello speciale TV Letteratura Disegnata e parlare dei grandi Maestri del fumetto. Per i 45 anni di Goldrake in Italia  ci sarà la presentazione del remix della sigla Ufo Robot, realizzato da Vince Tempera e il DJ Massimo Alberti. Un grande omaggio al Maestro Leiji Matsumoto, con ricordi e aneddoti di chi lo ha conosciuto e lavorato con lui. Grande attesa poi per i festeggiamenti per i 100 anni della Warner Bros. Inoltre, ad accogliere tutti i visitatori, una originale mostra dei lavori dell’illustratore Paolo Barbieri dedicata a Fiaba e Mito. Una grande sorpresa per tutti i lettori di Topolino, la presentazione ufficiale della storia Paperugantino, scritta e disegnata da Marco Gervasio, con la realizzazione della special variant cover esclusiva a tiratura limitata per Romics. Tra gli incontri dedicati al pubblico e agli operatori, Il lettering nel fumetto, arte e mestiere, in collaborazione con la Commissione Comics & Graphic Novels di AIE – Associazione Italiana Editori. La grande arte del fumetto e dell’illustrazione, la condivisione di passioni, divertimento e scoperta di mondi creativi sempre nuovi, Romics vi aspetta!

Romics 2023

Il manifesto ufficiale della XXX Edizione di Romics, L’Orchidea, a firma di Paolo Barbieri, racconta il cuore della manifestazione, un’esplosione di energia racchiusa in un solo fiore.

INFORMAZIONI IN BREVE
Quando: da giovedì 30 marzo a domenica 2 aprile dalle ore 10:00 alle 20:00.
Dove: Fiera Roma, Via Portuense 1645, 00148 Roma (RM), ingresso Nord ed ingresso Est (tutti i giorni)
Ingresso: L’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili esclusivamente dal sito www.romics.it o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket.

Aggiornamenti:
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Contatti
Mail: info@romics.it
Tel: 06.93956069 / 06.9396007

Cinecittà World – Presentato in Campidoglio il programma 2023

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La scelta del Campidoglio – Protomoteca- per la presentazione del programma del corrente anno del maggiore parco tematico di Roma Capitale: Cinecittà World non è stata casuale. Infatti per questa stagione le attrattive saranno triplicate grazie ai nuovi due parchi tematici Roma World, un’esperienza sulla storia romana (vedi la precedente recensione in questa rubrica) e Aqua World, un tuffo nelle attrattive e giochi d’acqua. Nel suo intervento l’Assessore ai grandi eventi, sport,, turismo e moda nella città di Roma, Alessandro Onorato afferma: “…..una città che passa da un turismo culturale a un turismo scientifico”….

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Come tradizione anche quest’anno la programmazione di Cinecittà World sarà accompagnata da un nutrito numero di eventi collaterali, oltre 60 per l’anno corrente, ad iniziare dal prossimo 19 marzo con la Festa del Papà.  Sono stati fatti accordi di collaborazione con i Musei Capitolini, biglietto d’ingresso integrato, e Trenitalia, biglietto inclusivo di treno, navetta e ingresso al parco. Maggiori dettagli sui programmi, calendario eventi sul sito www.cinecittàworld.it

Destinazione Asturie “Il Paradiso Naturale”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Roma, Palazzo delle Esposizioni – 9 marzo 2023. E’ stata presentata la destinazione Asturie “Il paradiso Naturale!”.

Le Asturie sono un punto di riferimento per il turismo sostenibile in Spagna. Più piccole della regione delle Fiandre, con un milione di abitanti e appena 10.600 chilometri quadrati, ospitano 400 Km. di costa meglio conservata della Spagna, oltre a sette dichiarate riserve della biosfera dall’UNESCO, tra cui il primo Parco Nazionale spagnolo: quello dei Picos de Europa.

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Le Asturie sono l’ultimo rifugio selvaggio in Europa occidentale per specie come l’orso bruno. Un territorio plurale ed esuberante, che ha saputo armonizzare i rapporti tra ambiente e attività umana. Una destinazione ecoturistica ancorata a tradizioni secolari che si sono concretizzate in usi, costumi e anche in paesaggi. Si tratta di un territorio incastonato tra la montagna e il mare, due paesaggi che in certe zone s’incontrano letteralmente, con solo un’ora di macchina tra l’alta montagna e alcune delle oltre 200 spiagge.

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L’UNESCO ha inserito nei suoi elenchi cinque grotte asturiane che vantano le prime manifestazioni dell’arte paleolitica, oltre a uno dei complessi architettonici altomedievali più grandi e meglio conservati d’Europa: il preromanico asturiano. Quest’ultima è l’eredità del Regno delle Asturie, a cui si deve anche l’origine del Cammino di Santiago nei primi anni del IX secolo.

Quattordici tappe da sogno da Roncesvalle a Santiago de Compostela “Il cammino ti chiama!” perché non si può una volta che lo si è faticosamente percorso separare la strada dalla vita, ogni tratta acquista un significato peculiare, terapeutico i passi scanditi per ore, giorni, settimane ritrovano la vera dimensione del tempo che scorre: un tempo lento che credevi non fosse più possibile e che si collega a sensazioni, emozioni incontri occasionali, allora si, che ti senti in paradiso sei nel territorio delle Asturie.

Distanti solo 25 km le une dalle altre, le tre città sono accoglienti e sicure, di dimensioni tali da poter essere vissute a piedi o in bicicletta. Il Cammino primitivo, che riproduce il primo percorso di pellegrinaggio verso Santiago, parte dalla cattedrale di Oviedo/Uviéu, capitale delle Asturie.

Oviedo fa parte dell’area metropolitana asturiana e condivide il suo prestigio con Gijón/Xixón e Avilés.

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Le Asturie sono “Cocina de Paisaje”, perché affacciarsi a una finestra di qualsiasi villaggio asturiano è come aprire il frigorifero di casa. I pascoli delle valli, i frutteti delle pianure e il Mar Cantabrico sono al tempo stesso magazzini e produttori di alimenti in un ambiente naturale tra mare e montagna. Le Asturie vantano oggi una delle scene gastronomiche più effervescenti della Spagna, dove le cucine più all’avanguardia, rappresentato da 10 chef stellati, scegliendo ingredienti naturali e tradizionali, promuovendo un modello di gastronomia sostenibile. La conservazione delle ricette tradizionali è dovuta anche, in gran parte, al lavoro delle Guisanderas, un collettivo di cuoche che offrono versioni aggiornate della cucina tradizionale nelle loro “casas de comidas”. Un autentico esempio di slow food e di gastronomia sostenibile. Le Asturie sono tra i primi produttori di sidro spagnolo, con una cultura del sidro che aspira a diventare Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Sono inoltre la culla di prodotti riconosciuti a livello internazionale, come i formaggi, tra cui Cabrales, Gamonéu, Afuega’l Pitu e Casín, degni rappresentanti di una delle regioni casearie più ricche d’Europa.

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Ciao Roma, sei a 155 minuti dal paradiso con 3 frequenze settimanali dirette da Fiumicino di Ryanair e Volotea da Milano.

Per saperne di più su voli consultare il sito Ryanair e per il territorio delle Asturie i siti: www.turismoasturias.it – e mail: comunicacion@turismoycultura.asturias.es – Facebook: @AsturieParadisoNaturale – Youtube: asturie

Ligabue – 30 anni in un giorno – Dedicato all’evento di Campovolo 2022 – nelle sale solo nei giorni 20 – 21 e 22 marzo 2023

Testo e  Foto Donatello Urbani

Il ritorno all’attività concertistica dopo il fermo Covid 19 è stato festeggiato da Luciano Ligabue con un grande evento svoltosi a Campovolo (Correggio) nella scorsa estate 2022. L’occasione dello stop aveva spinto l’artista a fare un punto sulla trentennale professione di musicista ed era stata tanto attesa quanto ritenuta speciale da proporre tre ore di musica life, invitarvi le varie band che lo avevano accompagnato nei lunghi 30 anni di attività ed immortalare l’evento con la realizzazione di un lungometraggio da affidare alla sapiente regia di Marco Salom.

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Significativo il ritornello della canzone di apertura “Abbiamo vinto noi” che sapientemente ha interpretato sia il sentimento comune di tutti i partecipanti al concerto che lo spirito respirato lungo tutte le circa due ore di proiezione della pellicola insieme a tante vecchie e nuove composizioni del repertorio di Ligabue. Una buona occasione, questa, per riporre definitivamente in un cassetto chiuso a chiave paure, noia e suspence accumulate nelle lunghe giornate di pandemia imperante. “Siate folli; i sogni non finiscono mai!” – Caludi0 Maioli.

Roma – Museo dell’Ara Pacis 6 marzo 2023 – Presentazione ricerca DiSI Young e 10 anni EY Foundation

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Quale sarà il ruolo del digitale nella costruzione di un futuro più sostenibile? La percezione dei giovani”. L’occasione del convegno è stata per celebrare i 10 anni della EY Foundation Onlus, e per presentare la nuova analisi inedita “Digital Sustainability IndexTM (DiSITM) Young. La sostenibilità digitale per i giovani” insieme a Fondazione per la Sostenibilità Digitale. L’interessante dibattito ha voluto appronfondire insieme a esponenti del terzo settore e del mondo universitario il tema sulla correlazione tra trasformazione digitale e sviluppo sostenibile in particolare sulla generazione Z

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Ogni relatore ha esposto le proprie esperienze nei campi di competenza e come si stanno muovendo nei vari settori nel nostro paese, in Europa e nel mondo offrendo spunti di riflessione e approfondimento, documenti, rumors e anticipazioni.

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I lavori si sono conclusi con alcuni brani musicali a cura di AYSO String Quintet.

Vital Spaces, Sodexo – Foto che raccontano l’innovazione di spazi e modalità di lavoro nelle aziende italiane.

Testo e foto Donatello Urbani –Mariagrazia Fiorentino

Sodexo, multinazionale francese leader nei servizi di ristorazione, di cura e manutenzione degli spazi, quasi esclusivamente rivolti ad aziende, ha allestito nella sede romana del proprio cliente, Toyota Italia, una mostra fotografica dall’emblematico titolo: “Lavorare per cambiare”.

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Titolo oltremodo propiziatorio alla presentazione di nuovi posizionamenti in linea con la trasformazione in atto nel mondo del lavoro e gestione del personale, come avvenuto in occasione dell’inaugurazione, con l’organizzare un convegno al quale hanno partecipato molti dei 1300 clienti italiani.

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Le opere esposte hanno espresso in immagini un’Italia nuova e in rinnovamento in linea con quanto il Direttore Segmento Aziende Sodexo Italia, Enrico Bartoli, ha confermato in parole:” “Il concetto di lavoro è mutato progressivamente nel tempo. Si è passati dal vivere per lavorare al lavorare per vivere, ben rappresentato dagli anni ‘80 e ’90. Oggi la nuova frontiera è il lavorare per cambiare: andare a lavorare per cambiare noi stessi e cambiare il mondo in meglio. Per questo anche a Roma, come a Milano e in altri territori dello stivale, abbiamo riscontrato importanti evoluzioni e concrete innovazioni nelle modalità di lavoro e nell’organizzazione degli spazi di lavoro. Abbiamo inoltre notato che l’attenzione e la cura nei confronti dei collaboratori, inteso come equilibrio personale ed efficienza lavorativa, è un aspetto già molto presente nelle aziende della Capitale e del Lazio. È in questo nuovo scenario che Sodexo ha deciso di annunciare Vital Spaces, la nuova proposta di valore per le aziende che vogliono intraprendere questo percorso di sperimentazione e innovazione - prosegue -. Sodexo è un’azienda di servizi a valore aggiunto: il servizio di ristorazione, storicamente il nostro core business, oggi incide per il 70% del fatturato mentre gli altri servizi Soft & Hard FM, che portano un valore all’esperienza del dipendente in azienda tramite la gestione e la cura degli spazi, pesano per il 30%. La nostra previsione è quella di una crescita nei servizi FM (Facilities Management) che porteranno nel prossimo triennio ad una suddivisione del fatturato rispettivamente al 60% per il servizio di ristorazione e al 40% per gli altri servizi.”

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Nuove tecnologie hanno aperto scenari che nei vicini anni preCovid-19 consideravamo del tutto impensabili. Si può essere nella propria postazione in ufficio ed aggiornare le competenze e mansioni in un percorso storico/archeologico, per un dipendente amante dell’archeologia e della storia, oppure fra le galassie interplanetarie per gli amanti della fantascienza. Sarà sufficiente entrare in uno specifico “Dome” per realizzare un’esperienza nel metaverso e un percorso in realtà virtuale in multiplayer grazie a dei visori innovativi. In questa direzione l’intervento di Alexis Lerouge, Direttore Marketing Aziende di Sodexo Italia: “Ora si vedono sempre più spesso i nuovi “phone booth” per isolarsi e lavorare nelle aree comuni oppure divani con scrivanie e pannelli insonorizzanti per riunioni e video meeting con poche persone, spazi fruiti sia fisicamente che virtualmente. Ma anche parcheggi dedicati al car sharing o alla ricarica elettrica. Lavorare per cambiare mostra insomma come – da una parte – una migliore vivibilità dell’impresa può fare la differenza sulla qualità della vita e sull’esperienza di benessere del posto di lavoro e dall’altra mette in evidenzia il bisogno che le aziende hanno di trasformare gli spazi perché si prestino alla sperimentazione e alla creatività per innovare e restare rilevanti in futuro”.

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Di grande interesse gli interventi proposti ai presenti dai vari specialisti e ricercatori interpellati da Sodexo Italia: Carmelo di Bartolo, Docente di Creatività e Progettazione Iulm e di Ergonomia Cognitiva Unisob, Gianandrea Ciaramella Architetto e professore associato del Politecnico e l’esperto di smartworking di Workitect Luca Brusamolino, che hanno. animato il convegno.

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“Il ruolo dei servizi si sta trasformando perché sta cambiando il modo in cui si utilizzano gli spazi. Gli spazi degli uffici sono sempre più spesso oggetto di una trasformazione che comporta una loro riduzione o rimodulazione per un impatto più sostenibile dell’impresa nell’ambiente. Sono spazi sempre più flessibili e polifunzionali perché le medesime aree devono essere destinate ad accogliere diversi tipi di attività durante la giornata o diverse tipologie di lavoro: di gruppo o individuale. Sono spazi che devono permettere l’incontro delle persone, indispensabile per favorire la creatività e il senso di appartenenza all’azienda. Il lavoro da remoto, infatti non è parimenti efficace quando è necessario stimolare la creatività e l’attaccamento all’azienda. Quello che le aziende stanno sperimentando sono soluzioni e servizi per far vivere bene le persone in spazi gradevoli e facili da usare. Soluzioni che permettano di avere a disposizione aree di dimensioni e con caratteristiche adatte agli obiettivi dell’attività dei lavoratori: una postazione individuale insonorizzata o un ambiente ampio dove riunirsi o ancora una sala dove lavorare senza distrazioni. Ancora, aree per dare prestigio all’azienda e messe a disposizione dei collaboratori così da valorizzarli e farli sentire strategici”.