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ArtCity – Estate 18 -. Arte, musica e spettacoli a Roma e nel Lazio.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Per molti romani le serate estive sono accompagnate frequentemente da afa e noia. Merito da riconoscere ad alcune istituzione pubbliche è l’aver programmato serate all’insegna della cultura quali valide alternative. Fra queste iniziative, come avvenuto nel 2017, un posto di rilievo meritano quelle programmate dal Polo Museale del Lazio con “ArtCity – Estate 18”  che dal prossimo 26  giugno fino a novembre, vede coinvolte ben 46 diverse locations tra Roma ed il territorio laziale. ArtCity è un progetto organico d’iniziative culturali, nato nei musei e per i musei, che unisce sotto un ombrello comune oltre centocinquanta iniziative di arte, architettura, letteratura, musica, teatro, danza e audiovisivo.

20180622_113829Castel Sant’Angelo: Le olearie volute da Papa Urbano VIII, Barberini, XVII secolo, per l’approvvigionamento del prezioso prodotto utile e necessario sia per l’alimentazione che per illuminazione e scopi bellici quale deterrente da usare, una volta ben riscaldato, contro i nemici.

Nelle parole della Direttrice del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli si trovano le vere finalità di quanto programmato: ”Si tratta della politica del gigante con le mani da orologiaio, ovvero di una struttura di grandi dimensioni, come il Polo Museale del Lazio, che, appunto, aspira a realizzare lavori di precisione. L’idea è creare occasioni di visita attraverso attività pensate su misura, capaci di sfruttare l’attitudine a vivere nuove esperienze che le persone in genere rivelano soprattutto d’estate: questo, naturalmente, tenendo fermi la tutela e il decoro dei luoghi, il rigore scientifico e la qualità artistica. Il progetto mira certamente a diffondere la conoscenza dei luoghi d’arte del Lazio presso cittadini e turisti. Il vero obiettivo consiste però nel farveli tornare, innescando un processo di fidelizzazione che trasformi il Museo in un motore di crescita culturale e di coesione sociale. Immutato rispetto alla precedente edizione resta l’impegno nel recupero e nella valorizzazione delle collezioni permanenti: basti citare il restauro degli strumenti musicali conservati a Castel Sant’Angelo, come la spinetta cinquecentesca che Maurizio Croci suonerà il 13 settembre all’interno della Sala Paolina, la sala di rappresentanza fatta decorare da Paolo III Farnese. Sul territorio è stata prestata attenzione al Museo della Navi Romane di Nemi con il progetto teatrale per ciechi, ipovedenti e vedenti, “I figli della frettolosa”, che annuncia il percorso di visita stabile capace di rispondere alle esigenze dei fruitori con esigenze specifiche. Già nel 2017, del resto, ArtCity ha fatto registrare un rimarchevole successo di critica – come dimostrano i tre volumi di rassegna stampa – e ancor più di pubblico: poco meno di 600.000 persone, infatti, sono state presenti alle varie iniziative”.

20180622_114732La Direttrice del Polo Museale del Lazio, dott.ssa Edith Gabrielli in occasione dell’inaugurazione delle Olearie di Castel S.Angelo, ultima attrattiva venuta ad aggiungersi al già articolato ed interessante percorso organizzato all’interno di questo prestigioso sito archeologico

A questi fanno riscontro nel territorio regionale ben settantacinque appuntamenti di musica, danza e teatro, con presenze di calibro internazionale e tre residenze d’artista a Oriolo Romano, Nemi e Sperlonga. Degni di grande attenzione sono due progetti pilota. Il primo a Palestrina. Di concerto con il Comune sarà allestita una rassegna intitolata Luci su Fortuna  accompagnata da una serie di visite guidate al Santuario della Fortuna Primigenia e al Museo Archeologico. Il secondo esperimento coinvolge Sora, cittadina in cui non ha sede alcun museo del Polo, così il progetto ArtCity ha previsto, in collaborazione con il  Comune, una Mostra d’Arte Cinematografica dedicata a Vittorio De Sica.

A seguire una sintetica presentazione delle rassegne che interesseranno la città di Roma: Il Museo come non l’hai mai visto apre le porte di giorno e di notte a percorsi ‘segreti’ in alcuni dei monumenti più celebri di Roma e del Lazio: il Passetto, le prigioni, la stufetta di Clemente VII e le Olearie di Urbano VIII a Castel Sant’Angelo, appena restaurate e visitabili per la prima volta. Visite quanto mai interessanti sono anche la marciaronda, i sottotetti e il Belvedere di Palazzo Venezia, i sotterranei del Vittoriano. Nel corso delle visite alle sedi museali sarà possibile fruire anche delle mostre di respiro internazionale allestite nelle varie sale, come Armi e potere nell’Europa del Rinascimento, presente nella doppia sede di Palazzo Venezia e Castel Sant’Angelo, e Eternal City nella collezione fotografica del Royal Institute of British Architects presente dal prossimo 29 giugno all’interno del complesso del Vittoriano. In contemporanea la musica, antica e contemporanea, teatro e danza, saranno in scena, nel senso vero della parola, con Il giardino ritrovato a Palazzo Venezia, Sere d’Arte a Castel Sant’Angelo, Musica al Vittoriano a cura di Ernesto Assante e ancora In musica, In scena e Luci su Fortuna in tutti e quarantasei i luoghi d’arte del Polo Museale del Lazio, all’insegna della qualità e della sperimentazione. Una particolare segnalazione, a ben guardare le attività di tutte le locations ne sarebbero meritevoli, desidero rivolgerla al “Giardino ritrovato”  di Palazzo Venezia che ha programmato questi primi incontri  il:                                                  Sollima                                               Giovanni Sollima – Foto courtesy Ufficio Stampa Polo Museale del Lazio

26 giugno – Giovanni Sollima e i Solisti Aquilani, una serata all’insegna della musica di Vivaldi, Donizetti, Bach, Boccherini e dello stesso Sollima; e il

28 giugno invece sarà la volta della prima conversazione del ciclo “L’architettura racconta”. Nel suo intervento dal titolo Come raccontare l’architettura, Francesco Dal Co parlerà della sezione Vatican Chapels della 16° Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia, da lui recentemente curata.

Una particolate attenzione è stata riservata a un progetto dedicato ai bambini che propone una modalità innovativa per vivere il patrimonio culturale attraverso l’incontro con le arti sceniche. Gli spettacoli programmati prevedono infatti un confronto tra museo e teatro e  avranno luogo in tutto il Lazio, dal Palazzo Farnese di Caprarola all’Abbazia greca di San Nilo a Grottaferrata fino a Villa Lante a Bagnaia.

Viene infine raccomandata da parte degli organizzatori di seguire con attenzione le Modalità di visita e accesso alle iniziative di ARTCITY. Per questo motivo per assistere alle iniziative del programma è sufficiente, negli spazi in cui è previsto, acquistare il solo biglietto del museo in cui si svolgono, ovviamente fino a esaurimento posti. Per la stessa ragione nei siti che non hanno biglietto l’ingresso è libero, sempre fino a esaurimento posti. In occasione di ArtCITY (26 giugno – 11 novembre) per la visita di Castel Sant’Angelo e di Palazzo Venezia, è istituito un biglietto unico che garantisce un ingresso in ciascuno dei due siti e consente l’accesso all’evento serale solo nel sito e nel giorno della prima visita. Nei siti in cui si svolgono le iniziative di ArtCITY Estate 18 sono in vigore le seguenti riduzioni e gratuità.Biglietto ridotto per cittadini dell’Unione Europea tra i 18 e i 25 anni.Biglietto gratuito per minori di 18 anni, studenti e docenti dell’U.E. ed altre categorie previste dalla legge. Per informazioni e aggiornamenti www.art-city.it

Roma, Musei di Villa Torlonia, Casina delle Civette, in mostra “Libri d’Artista di Vittorio Fava”. Magicamente ricreata la fantastica biblioteca del Principe Giovanni Torlonia Junior.

Testo e foto di Donatello Urbani

Ciascun oggetto, anche il più insignificante, racchiude dentro di se un messaggio artistico. Vittorio Fava con un’operazione di recupero di svariati oggetti, i più disparati possibili, ha reso attuale questo concetto inserendo tanto nella copertina che nelle pagine interne di 20 libri, tutti sfogliabili e artisticamente animati, disegni, scritte, collage di merletti, bottoni, frammenti di ceramica, legno, medaglie, monete.

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I libri sono stati realizzati dal Maestro in vari anni, alcuni  proprio per questa circostanza, per stabilire un continuo dialogo con la Casina delle Civette, e riproporre quella ambientazione  e spirito culturale, presente all’interno già con la loro disposizione su leggii, appositamente realizzati dall’Artista, per  ricreare anche visivamente quella fantastica biblioteca che il Principe Giovanni Torlonia Jr. avrebbe potuto avere nella sua fascinosa Casina. Quali saranno state le letture del Principe? A questa domanda rispondono i curatori: “Trattati d’arte, di alchimia, di zoologia – alla luce di civette, lumache, serpenti e pipistrelli raffigurati nella casa –, botanica, visto il suo amore per le piante; ci sarà stato il libro dell’ospite. Cosa è rimasto di tutti questi libri? Nulla. Ed ecco che Vittorio Fava ha ricostruito la biblioteca perduta”. Certamente il Principe Giovanni Torlonia, che tante ore trascorreva nella sua Casina, tra studi esoterici e riflessioni filosofiche, avrà consultato dei libri e quelli presentati da Vittorio Fava avrebbero riscontrato la sua benevola predilezione.

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L’idea della mostra è maturata nell’artista lo scorso anno, come ha tenuto a precisare la Direttrice della casina delle Civette Maria Grazia Massafra, quando ha realizzato il “Codice della Civetta diurna” per partecipare alla mostra “Tre civette sul comò” nello scorso gennaio 2017. “Anche in questa circostanza  aveva presentato la sua opera disposta su un leggio in legno da lui costruito, nella Hall della Casina. Il pubblico si fermava incuriosito, chiedeva spiegazioni, era affascinato… Da qui l’idea di disporre nella Casina dei libri in rapporto con gli spazi e con i gusti e le predilezioni dell’antico proprietario”. Il percorso espositivo che occupa per intero tutti i locali della Casina presenta opere che trovano nella loro collocazione un motivo di dialogo in più; così nel Fumoir c’è il “Grande Libro della Musica”, mentre nella Stanza del Chiodo, dominata dalla bellissima vetrata di Cambellotti, c’è un libro dedicato a questo artista. La camera da letto del Principe, di cui era ben nota la predilezione per l’alchimia e l’esoterismo, ospita i libri “Cleopatra alchimista” e il “Grande Libro dell’Alchimia”, con una adeguata seggiola per poterlo consultare. Nella Stanza della Fata, c’è un libro sulle loro sorellastre, le Streghe. Nel Bagno del Principe, dove sopravvive un frammento dell’antico rivestimento di ceramica, vi è il “Libro della Ceramica”.

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Tutti i libri hanno un loro preciso messaggio sono tutti da consultare, leggere e scoprire il messaggio che vogliono regalarci. Interessante, quanto singolare, il libro posto nella Hall, il “Libro dell’Ospite”. Questo libro presenta pagine bianche dove, chi vorrà, potrà scrivere un suo pensiero sulla mostra, sui libri, sulla Casina sulle Civette…, lasciando, facoltativamente, la sua mail. Tra i testi di coloro che avranno scritto lasciando anche la loro mail, una giuria, formata dall’artista e dalle due curatrici, individuerà i più belli, che saranno letti e premiati il giorno prima della chiusura della mostra.
In occasione della mostra, i visitatori potranno partecipare alle seguenti iniziative gratuite. È necessario essere in possesso del biglietto del museo da acquistare presso il Casino Nobile:
Sabato 30 giugno – e  Domenica  2 settembre – ore 16.30: Visita guidata della mostra con l’artista che legge alcuni suoi testi (domenica gratuita).
Sabato 8 settembre – ore 16.30: Intervista all’artista con Giorgio Di Genova, Fiammetta Iori, Maria Grazia Massafra e Stefania Severi.
Sabato 29 settembre – ore 11.30: Lettura dei testi più interessanti lasciati dai visitatori sul Libro dell’Ospite e premiazione del migliore (premio piccolo libro) e del secondo e terzo classificato (premio un libretto-biglietto da visita).La giuria, il cui giudizio è insindacabile, è composta da Vittorio Fava, Maria Grazia Massafra e Stefania Severi.
Roma Musei di Villa Torlonia, Museo della Casina delle Civette, via Nomentana 70, Roma fino al 30 settembre 2018 dal martedì alla domenica con orario ore 9.00-19.00. Biglietti d’ingresso € 6,00 intero; € 5,00 ridotto. La mostra è parte integrante della visita. Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) € 5,00 intero; € 4,00 ridotto. Ingresso gratuito per tutti i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana la prima domenica del mese. Info  060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)  www.museivillatorlonia.it; www.museiincomune.it

EBRAICA Festival Internazionale di Cultura- Roma – dal 23 al 27 giugno 2018

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Da oltre duemila anni la comunità ebraica è presente a Roma. Malgrado una così lunga presenza si può affermare che  i romani, tanto in passato quanto al presente, non hanno mai conosciuto a pieno la ultramillenaria cultura che caratterizza questa comunità. Momenti di reciproci e pacifici incontri ce ne sono stati tantissimi, molti caratterizzati anche da una perfetta socializzazione, basti pensare alla gastronomia “giudia”, così conosciuta, che a Roma ha trovato  una perfetta interpretazione nei carciofi e nei tagliolini cacio e pepe. Ben vengano, quindi, iniziative quali “Ebraica – Festival Internazionale di Cultura- Roma – che, come avviene nel resto del mondo, dal 23 al 27 giugno 2018 tanto la cultura che il pensiero ebraico si aprono all’intera popolazione con il preciso intento di farsi conoscere.

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Il tema dell’edizione 2018 è “Time&Life” in quanto indirizza lo sguardo verso i grandi temi del cambiamento e dell’innovazione con l’obbiettivo “di approfondire il concetto del tempo come paradigma fondamentale della relazione tra vita ed esseri umani,  intorno alla quale raccogliere il contributo e le riflessioni di filosofi, intellettuali, scrittori, scienziati  e artisti. Tempo come scansione fondamentale della vita dell’uomo, della sua  dimensione  materiale e immateriale, fisica e metafisica, antica e contemporanea, vista da una riflessione che, come sempre, parte in seno all’ebraismo, “una religione del tempo” come scrive il grande rabbino Abraham Joshua Heschel” dalle parole della Presidente Ruth Dureghello.  Importanti in questa edizione i contributi offerti dall’Ambasciata d’Israele, dal Patrocinio del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla media partnership con la RAI, che per quest’undicesima edizione si aggiunge la prestigiosa collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Settore Alta Formazione. Le location interessate dal festival saranno l’antico quartiere ebraico, il Palazzo della Cultura e i Giardini del Tempio, con l’aggiunta dell’Isola del Cinema all’Isola Tiberina. Il calendario degli eventi programmati prevede:

la Notte della Cabbalà, sabato 23 giugno, serata straordinaria tra Cabbalà, mistica ebraica, tradizioni musicali e culinarie millenarie e la straordinaria opportunità di visitare gratuitamente il Museo Ebraico, la Grande Sinagoga e la Fondazione Museo della Shoah – Casina dei Vallati dove sarà allestita la  mostra “1938. Vite spezzate”, secondo capitolo del ciclo di esposizioni che la Fondazione Museo della Shoah – Onlus ha realizzato in occasione dell’80° anniversario della promulgazione delle Leggi Razziali in Italia. Evento di apertura del Festival, la mostra Donne straordinarie. 1948 Nascita di una Nazione (promossa dalla Comunità Ebraica di Roma in collaborazione con CDEC e ADEI-WIZO-sezione di Milano nell’ambito di  Ebraica-Festival Internazionale di Cultura e curata da Marco Panella, Ariela Piattelli e Raffaella Spizzichino, che illustra per immagini la partecipazione delle donne alla nascita, alla crescita e allo sviluppo dello Stato d’Israele. Tra gli eventi più attesi: A Jewish Jazz Story l’esibizione del Trio Dimitrij  e la tavola rotonda “Conversazione con la Storia. L’inchiesta sul Caso Mortara” con Franca Leosini, David Kertzer e Serena Di Nepi; a seguire l’incontro “Fammi sognare Fammi vivere” con David Gerbi e Raffaele Morelli per parlare dei sogni dal punto di vista ebraico e psicologico, di come i sogni hanno il potere di trasformarci, migliorarci, se ascoltiamo la loro “voce” e comprendiamo il loro messaggio;

20180619_123028                       La Casina dei Vallati, sede del Museo della Shoah e nello sfondo il fronterspizio del Portico di Ottavia

domenica 24  incontro con il regista e autore israeliano Shemi Zarhin che, insieme ad Alessandro D’Alatri, presenterà il suo primo romanzo e uno tra i suoi film più celebri.

Lunedì 25 Israele raccontata dai suoi scrittori, nell’incontro “Dicono della mia terra. Pagine su Israele” e attraverso  lo spettacolo, che si avvale della partecipazione di Maria Rosaria Omaggio e Pino Quartullo e delle musiche di Oscar Bonelli.   Interessante sarà l’incontro sul tema: “Tempus fugit: l’intelligenza artificiale e la cognizione del tempo”, che si svolgerà alle ore 21.00, moderato da Marco Panella e gli interventi di Rav. Riccardo Di Segni, Paolo Benanti (docente di Etica della Tecnologia all’Università Gregoriana), Paolo Merialdo (docente al Dipartimento di Ingegneria di Roma Tre) e Massimo C. Comparini (Ceo di E-Geos).

Martedì 26 “Her Israeli Story. Donne israeliane tra arte e letteratura” in una performance al femminile di letteratura e arte visiva contemporanea con l’attrice Ketty Di Porto che presenterà alcune delle più interessanti e creative voci israeliane dell’ultima decade.

20180619_110240                                             Roma: Museo Ebraico: Ricostruzione con reperti originali della mensa dello Shabat

Per celebrare le tradizioni millenarie della cucina ebraica, il Palazzo della Cultura ospiterà  una serie di incontri da Lunedì 25 a Mercoledì 27 giugno, che esplorano proprio il legame e l’importanza del tempo nella cucina ebraica, come i vari paesi di origine degli ebrei l’hanno influenzata, fino all’evoluzione dei mercati kosher, halāl e biologico e al loro impatto a livello sociale e multiculturale.

II festival chiuderà la sua undicesima edizione mercoledì 27 con “A testa alta. Storia di Moretto”, uno spettacolo diretto da Antonello Capurso con Ludovico Fremont e Micol Pavoncello, ispirato al libro “Duello nel Ghetto” (Rizzoli) di Maurizio Molinari e Amedeo Osti Guerrazzi, in cui si racconta l’avvincente storia di Pacifico Di Consiglio, detto Moretto. Una storia morale e allo stesso tempo romantica, avventurosa e rocambolesca: la vita di Pacifico Di Consiglio, pugile dilettante, ebreo romano, che sfidò il nazifascismo senza mai chinare la testa, diventando un esempio e un monito vivente negli anni più oscuri del Paese, dopo le leggi razziali del 1938 e durante l’occupazione nazista che testimonia come si può tenere la testa alta e restare liberi.

Informazioni sul sito www.ebraicafestival.it  oppure telefonando  al 366 45 80 652

Nei Albertì – Divergenze al centro. Roma Villino Pignatelli Via Boncompagni, 12

Mariagrazia Fiorentino. Testo e foto

“O ci sono altre creature più intelligenti dell’uomo, oppure l’uomo è la creatura più intelligente dell’universo?” E’ un pensiero che fa riflettere! Queste opere di Nei Albertì rispecchiano questo pensiero. In mostra una decina di opere tra sculture e installazioni, esemplificative del processo creativo dell’artista, tra cui due site specific di grandi dimensioni che invadono i due saloni dello spazio del Villino Pignatelli, palazzo storico neorinascimentale nel cuore di Roma. La mostra sarà l’occasione anche per visitare il villino, immerso in una grande corte di giardini esotici, sculture, fontane, scorci inaspettati e nascosti, raramente aperto al pubblico.

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“L’Artista esplora i concetti di spazio e volume, pieno e vuoto attraverso l’utilizzo di fili, metacrilato spandex, vetro, spingendosi fino all’origine della luce con l’utilizzo di un software leggero per le luci led spotlight. Le sue opere si compongono in reti colorate di ljcra semitrasparente che l’artista adatta tirandole, in relazione allo spazio alla ricerca di un equilibrio tra forma e dimensioni dell’ambiente circostante oppure le ingabbia in cubi trasparenti illuminati, dove il gioco di luci e fili variopinti si riverbera sulle pareti della teca. Nei  Albertì sembra voler focalizzare l’attenzione su due tematiche chiave che ricorrono sul suo lavoro: il tempo e il ritmo. Come lui stesso afferma “Corriamo sempre per guadagnare tempo, ma perdiamo un sacco di tempo nel correre.” La mostra è un invito a un percorso lento colmo di tensioni piene di mistero e di suspense, dove si possono percepire la paure e le gioie dell’atto creativo. Il racconto di Albertì è un dialogo appassionato ed elegante tra se stesso ed il mondo circostante, fatto di tensioni e distensioni, materiche e spirituali, in un andamento quasi ipnotico che tocca la sfera emotiva in profondità e trasmette la sensazione di un tempo senza tempo. L’illusione del suo mondo diventa realtà così da rendere possibile l’osmosi tra il pubblico e le sue opere, nel tentativo di ricreare un’esperienza con il proprio io profondo”.

E’ decisamente una mostra per palati raffinati ed esigenti che si rivela ad ognuno di noi in modo personale ed intimo e che ci aiuta a capire quanto immenso e meraviglioso sia il nostro animo.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano e inglese, Maggiori Editori, con prefazione di Elena Francia Gabriele, saggio e intervista all’artista di Sveva Manfredi Zavaglia e Carlotta Monteverde.

Roma Villino Pignatelli Via Boncompagni, 12 dal 22 giugno al 22 luglio 2018 con ingresso gratuito. Orari mostra dal martedi al venerdi dalle 15 alle 19 su prenotazione al n°+39.348.7256902 e mail mostraneialbertiroma@gmail.com

I – Jazz ( www.i-jazz.it ) . I festival del jazz italiano animano l’estate 2018 insieme alla cultura e alle eccellenze italiane.

Testo e foto di Donatello Urbani

Fra le tante eccellenze presenti e caratterizzanti il nostro territorio  il jazz occupa una posizione di rilievo alla stregua dell’enogastronomia o del buon vivere. E’ quindi comprensibile e in piena sintonia con questi principi il calendario di concerti  programmati da “I –Jazz”, l’associazione nazionale che raccoglie alcuni dei più noti e seguiti festival jazz Italiani nata nel 2008, abbinata per l’occasione con le specialità ed eccellenze enogastronomiche della nostra nazione.

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Questa associazione ha l’obiettivo di promuovere la cultura della musica jazz, a livello nazionale e internazionale, e sostenere la diffusione di progetti artistici innovativi.  Con questo intento e volendo affermare come questo genere di musica, pur non essendo nato nel nostro paese, è stato acquisito dai nostri musicisti in maniera così completa da farne musica italiana a pieno titolo alla stregua di quanto sono parte inscindibile della nostra cultura il buon vivere e l’enogastronomia che in questa campagna estiva 2018 si presentano insieme stretti l’uno all’altra. Questo non impedisce che ciascuna disciplina percorra una propria strada. Così l’associazione I-Jazz prende avvio dalla necessità di costituire un punto di riferimento per attività che in questi anni hanno registrato una sensibile espansione – sia per le potenzialità della creatività artistica sia per l’attenzione del pubblico – contribuendo all’impegno per una riforma della musica veramente aperta a tutti i contenuti di qualità.  Questi principi sono affiancati dal seguente calendario di concerti tutti con l’intervento di musicisti affermati quali Gegè Telesforo, promotore e testimonial di questa iniziativa:

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Dal 20 al 24 giugno 2018 a Vicchio nel Mugello (FI): concerti jazz consultare il sito www.jazzclubofvicchio.it  frammezzati a visite guidate alla Casa di Giotto e al Museo di Arte Sacra Beato Angelico insieme a escursioni trekking ed esposizione di prodotti artigianali ed etnici;

Dal 22 al 24 giugno 2018 a Marano Lagunare (UD): concerti jazz insieme a shawcooking, escursioni in barca, visite alla riserva naturale Canal Novo ed al Museo Archeologico della Laguna. Per il calendario dei concerti consultare il sito www.euritmica.it;

Dal 6 all’8 luglio 2018 al Castello di Racconigi (CN): concerti jazz con la partecipazione di noti jazzisti e del coro di voci bianche del Teatro Regio, Coro del Conservatiorio  G. Verdi di Torino- sito wb www.jazzvisions.it  con una cena etrusca, la mostra dello scultore Michelangelo Tallone e degustazioni di vini della Cantina l’Autina di Camusso e Gasca;

Dal 7 luglio all’11 agosto 2018 Locorotondp (BA): concerti jazz con  intermessi culturali animati da scrittori e giornalisti, nonché visite alla mostra del fumetto e partecipazioni ai creative market dedicati a progetti di artigianato, design, moda, musica ed enogastronomia. Informazioni sul sito www.locusfestival.it;

L’8 luglio e dal 17 al 25 agosto 2018- Barga (LU) concerti jazz nelle più significative location cittadine, fra le quali il Museo Civico e del territorio, il Chiostro di S.Elisabetta, la casa museo di Giovanni Pascoli, Teatro dei Differenti ecc. inframezzati a visite guidate ai Musei Civico e del Territorio, alla Casa del poeta Giovanni Pascoli, alla riserva naturale dell’Orecchiella e al Parco delle Alpi Apuane. Informazioni sul sito web www.bargajazz.it;

Dal 23 al 29 luglio 2018 – Fara in Sabina (RI): i concerti jazz saranno tenuti nelle caratteristiche stradine del centro storico saranno accompagnati da visite guidate ai Musei Civico e del Silenzio all’interno del suggestivo Monastero delle Clarisse Eremite. Anche in questa occasione saranno allestite degustazioni enogastronomiche, dove l’olio extravergine di oliva è l’indiscusso protagonista, e visite alle residenze creative. Notizie sul sito web www.faramusic.it;

Dall’8 al 30 agosto 2018 – Diamante (CS): Il caratteristico centro storico cittadino dove ben 300 murales sono una grande attrazione insieme al Teatro dei Ruderi di Cirella accoglieranno vari concerti jazz, calendario e informazioni sul sito www.peperoncinojazzfestival.com, anche in questa occasione inframezzati da degustazioni di prodotti tipici quali il peperoncino che animerà un altrettanto gustoso festival, visite guidate al borgo marinaro e al centro storico  insieme ad escursioni in barca all’isola di Cirella e allestimento di mostre fotografiche.

Non può infine passare sotto silenzio che é sorto in questa ottica di valorizzazione della cultura musicale, ItaliaJazz.it ( www.italiajazz.it ), nuovo portale dedicato al jazz italiano, ideato dall’associazione I – Jazz. Un progetto nato con l’obiettivo di promuovere la crescita di tutto il sistema jazzistico italiano attraverso la creazione di un network dinamico e aperto a tutti gli operatori del settore. Un punto d’incontro tra artisti, organizzatori, pubblico, istituzioni e operatori turistici che vuole rafforzare e amplificare la voce del jazz italiano, a livello nazionale e internazionale, e diventare uno strumento prezioso di collaborazione e condivisione come ha tenuto a precisare Gianni Pini, Presidente dell’Associazione  Borghi Swing. L’Italia è ancor oggi un paese di borghi e paesi e questo ci differenzia dalle altre nazioni.

Festival delle Vie Francigene

Donatello Urbani

Oltre cinquecento sono gli eventi inseriti in un ricchissimo calendario d’inziative predisposto per questa VIII^ Edizione Europea 2018 Vie Francigene – Cammini- Ways-Chemins- e presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa. Il tema prescelto per  questa edizione è stato: “Il cammino. Il cibo dell’anima” nell’intento di porre in evidenza quanto, come indicato da Massimo Tedeschi: “è un immenso patrimonio culturale su cui riflettere, da tutelare e da godere in tutta la sua bellezza grazie ai cammini storici di fede e di natura che sono il modo più adeguato di fruire il patrimonio paesaggistico e culturale. Si è voluto, nello stesso tempo, celebrare non tanto il gusto, vero cult televisivo pandemico, quanto il paesaggio agricolo, le sue naturali mutazioni, la raccolta e le lavorazioni identitarie  con i numerosi follow up di culture materiali, lavorazioni artigianali, raffinamento, riti, feste, condivisione e convivialità”.

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Anche in questa occasione, come avvenuto nelle precedenti edizioni, sono state coinvolte istituzioni pubbliche, quali le Pro Loco e l’Associazione Borghi Autentici, oppure private, S.P.A.  Autostrade e Aeroporti di Roma, che hanno tutte anche finalità, sia pure in forme e modalità diversificate, oltre quelle proprie istituzionali, il perseguimento dei valori  della condivisione  e della crescita civile della nostra società. L’occasione è stata buona per presentare da parte di vari rappresentanti di associazioni locali di “camminatori” interessanti programmi che si svolgeranno, a partire dal mese di giugno,  in tutta Europa e che possono essere dettagliatamente consultati sul sito web www.festival.viefrancigene.org oppure per e,mail francigenafestival@libero.it

Festival BTC – Benevento Cinema Televisione – Seconda edizione dal 4 al 9 luglio 2018

Donatello Urbani

Aprirsi al cinema per farsi conoscere. Non che la città di Benevento sia del tutto sconosciuta, non fosse altro per la stessa memoria che annualmente la pone alla ribalta delle notorietà per aver dato i natali al più importante premio letterario italiano. Da questa base culturale parte il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione Città di Benevento, giunto alla seconda edizione,  che ha, come primo obbiettivo il richiamo sulla città stessa di un nutrito stuolo di turisti appassionati di cinema e manifestazioni culturali contrariamente a quanto avviene con il premio Strega che trova il suo svolgimento nella città di Roma. La principale nota che caratterizza e rende unico questo festival sarà lo sguardo a tutto tondo che offrirà sia sui panoramici cinematografici e televisivi, allargati al teatro e ampliati all’intero mondo  che anima produce e rende vitale, tanto oggi quanto nel passato, questi importanti settori dell’intrattenimento. 

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Le parole del direttore artistico Antonio Frascadore, chiariscono inequivocabilmente intenti e finalità: “Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento ha deciso di dedicare a Luciano Ligabue l’apertura della seconda edizione, in programma a Benevento dal 4 al 9 luglio. La giornata sarà una celebrazione degna dell’artista: un vero e proprio “Liga Day” cinematografico che avrà inizio nel pomeriggio con le proiezioni dei suoi primi due film, “Radiofreccia” e “Da Zero a Dieci”. In serata è prevista,  nella splendida arena dell’Hortus Conclusus disegnata dal Maestro Mimmo Paladino, la proiezione del suo ultimo film, “Made In Italy”, in contemporanea all’incontro con Ligabue che avverrà all’interno del centro storico. L’artista sarà intervistato da Alessio Viola, giornalista e conduttore di Sky Tg24. La Kermesse, nei cinque giorni di Manifestazione, copre tutto il centro storico della città, con più di cinquanta eventi nei cinque giorni del Festival, 3 eventi teatrali in chiave cinematografica in anteprima nazionale, 150 opere, tra lungometraggi e cortometraggi in concorso e il concerto di chiusura del Festival previsto il 9 luglio all’interno del Teatro Romano della città di Benevento, diretto dal Premio Oscar, Nicola Piovani. Concorsi, destinati ai lungometraggi indipendenti e ai lungometraggi riconosciuti d’interesse culturale dal Mibact, diretti dal produttore cinematografico, premio Oscar per il film “La Grande Bellezza”, Nicola Giuliano. ”

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Questa apertura della città di Benevento vuole essere, come ha dichiarato il Sindaco, Clemente Mastella, un riconoscimento alle tante proposte turistiche che sono offerte nel territorio partendo dall’enogastronomia per arrivare alle interessanti testimonianze archeologiche, soprattutto sannitiche, che interessano l’intera area della provincia. Un’iniziativa culturale che non termina con il Festival  del Cinema e della Televisione bensì da questi inizia, si anima e si realizza ampliandosi nella città e nel suo interland.

 

Roma e San Marino celebrano in contemporanea la Giornata Internazionale dello Yoga ed il Summer Mela Festival dal 21 giugno al 3 luglio 2018.

Mariagrazia Fiorentino

Mela in sanscrito indica l’incontro, la celebrazione collettiva di una particolare festività, il Kumbh Mela é forse la più nota di queste manifestazioni, raccoglie milioni di pellegrini nei luoghi sacri della tradizione indù. Il Summer Mela nasce quindi come momento di festa, un invito a partecipare e conoscere la cultura dell’India, nelle sue migliori espressioni artistiche sia nella tradizione che della contemporaneità.

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E’ stata presentata “La settimana dello Yoga” in occasione dei 70 anni dei rapporti diplomatici fra Italia e India, presso l’Ambasciata dell’India a Roma alla presenza del Vice Ambasciatore Signora Gloria Gangte, di Marina Emiliani e Riccardo Biadene, la quarta giornata internazionale dello yoga. Lo Yoga è un’antica disciplina indiana nata migliaia di anni fa per il benessere fisico e spirituale del genere umano. Divenuta popolare in tutto il mondo per i suoi immensi benefici per la salute, lo Yoga non solo aiuta a migliorare la salute fisica, ma dona anche pace interiore, riducendo stress e ansia. In anni recenti, la ricerca medica ha scoperto molti dei benefici fisici e mentali. Sia in India che nel resto del mondo milioni di persone partecipano con entusiasmo e coinvolgimento. In Italia già nelle passate giornate dello yoga si è registrata un’enorme partecipazione con il coinvolgimento di scuole e associazioni di Yoga che hanno organizzato una serie di eventi gratuiti e sessioni sincronizzate basate sul Common Yoga Protocol, stilato con la consulenza di esperti ed eminenti Istituzioni indiane di Yoga. Centinaia di partecipanti hanno anche preso parte agli eventi organizzati dall’Ambasciata dell’India a Roma, come nella Sessione aperta di Yoga tenutasi all’Auditorium Parco della Musica. “Lo yoga é ascolto e relazione”

Quest’anno, la Giornata Internazionale dello Yoga verrà celebrata il 21 giugno nel cuore della città – il Campidoglio.  Appassionati di yoga si riuniranno alle 18:30 nella Piazza omonima per partecipare ad una speciale sessione di yoga basata sul Common Yoga Protocol, con posture semplici e facili guidate da insegnanti qualificati,  seguirà un concerto vocale classico indiano con l’acclamato maestro di Dhrupad Ritwik Sanyal, accompagnato da Gianni Ricchizzi, che suonerà il Rudra Veena e Mohan Sharma al Pakhawaj. Il concerto sarà l’evento di apertura del Summer Mela Festival, organizzato da FIND (Fondazione India-Europa di Nuovi Dialoghi) e coinciderà con la Festa della Musica. La “Settimana dello Yoga” inizierà il 17 giugno 2018, quando l’Ambasciata Indiana a Roma aprirà le sue porte ad appassionati di yoga e principianti, offrendo loro uno spazio di apprendimento e di pratica sotto la guida d’insegnanti di yoga e professionisti della meditazione. Tutto ciò che servirà, per le pratiche Yoga, sarà solo indossare vestiti comodi di cotone e portare un tappetino. Varietà di tè biologici saranno offerti ai partecipanti da YogiTea. In contemporanea la Repubblica di San Marino, organizzerà il 23 giugno alle 17.30 al Campo Bruno Reffi, insieme all’Ambasciata dell’India e Roma, la celebrazione dell’International Day of Yoga.

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Il calendario delle manifestazioni romane che si svolgeranno in parte all’Ambasciata dell’India a Roma Via XX Settembre, n.5 con prenotazione per e.mail: cultural.rome@mea.gov.in  (accesso fino all’esaurimento dei posti) sono:

  • Domenica 17 giugno 2018 alle ore 17,30 a cura della Federazione Italiana Yoga: Aspettando il solstizio “Surya namaskar”: quale migliore pratica per entrare profondamente in contatto con l’energia solare?”. Conducono Massimo Olivieri e Oreste Gallone;
  • Lunedi 18 giugno alle ore 19,00 a cura di Brahma Kumaris meditazioni guidate con esperienze pratiche: “Meditazione Raja Yoga-Una pratica pacifica in un mondo caotico” conducono Giorgio Piluso, Radha Gupta, Beatrice Mudadu;
  • Martedi 19 giugno alle ore 18,00 a cura dell’Unione Induista Italiana: “Lezione sulla meditazione” tenuta dai monaci della Ramakrishna-Vivekananda Gitananda Ashram Altare (Italia);
  • Giovedi 21 giugno 2018 in Piazza del Campidoglio ore 18,30/20,30 sessione yoga – ore 21 performance: Concerto Mani Bianche e Quadracoro ed alle ore 21,45 concerto di musica classica Dhrupad con Ritwik Sanyal (vocal), Gianni  Ricchizzi (Ruda-Veena) e Mohan Sharma (Pakhawaj);
  • Venerdi 22 giugno 2018 – Palazzo Rospigliosi Zagarolo. Hommage – Danielou ore 20,30 concerto musica classica Dhrupad con Ritwik Sanyal (vocal), ore 21 proiezione film doc Alain Danielou “Il Labirinto di una vita” di Riccardo Biadene;
  • Martedi 26 giugno 2018 alle ore 18,00 a cura della Yogananda Academy Ananda Europa: “Life Therapy- Autoguarigione tramite il Prana” – conduce Nayaswami Shivani; alle ore 20,00 al Teatro India Danza Indiana “Bharatanatyam” con Apoorva Jayaraman e Shweta prachande “Il nettare di Krishna”
  • Mercoledi 27 giugno 2018 alle ore 17,30 “Sessione di Sri Sri Yoga: Asana, Pranayama e meditazione” conduce Gianni Pisano; alle ore 21,00 Casa del Cinema Roma proiezione film doc Alain Danielou “Il labirinto di una vita” di Riccardo Biadene; in apertura Dwani performace danza indiana;
  • Giovedi 28 giugno 2018 alle ore 18,00 a cura del Self-Realization Fellowship, Centro di Meditazione di Roma: “OM la vibrazione cosmica”, conducono Carla Montagna e Gianni Santangelo;
  • Venerdi 29 giugno 2018 alle ore 18,30 a cura del Centro Studi Bhaktivedanta: “Yoga con amore” Asana per rivitalizzare il corpo psicofisico, conduce Fabio Pitti.
  • venerdi 29 – sabato 30 giugno  e domenica 1 luglio 2018 Palazzo Rospigliosi Zagarolo masterclass danza indiana bharatanatyam con Apoorva jayaraman e Saweta prachande performance finale il 30 giugno alle ore 20,30
  • martedi 3 luglio 2018 Giardini Accademia Filarmonica Romana – Roma ore 21,30 Concerto musica classica carnatica Ganesh e Kumaresh (due violini).

Il programma che si svolgerà nella Repubblica di San Marino inizierà al campo Bruno Reffi Sabato 23 giugno 2018 alle ore  17,30 con i saluti istituzionali per proseguire alle ore 20,00 con la cena indiana. Domenica 24 giugno  agli Orti Borghesi con inizio alle ore 9,00 si terranno varie lezioni di Yoga fino alle ore 11,30 quando inizierà  una passeggiata tra le torri per terminare il tutto alle 12,30. Ulteriori notizie e prenotazioni attività turistiche e ospitalità sul sito www.visitsammarino.con o all’Ufficio del Turismo tel.+378 (0549)882914 – fax +378 (0549)882575.

Tutte le manifestazioni sono gratuite ad eccezione del concerto per violini all’Accademia della Filarmonica Romana

 

Land of Garda, Identità, Organizzazione, Governace – Un nuovo progetto per fare turismo con una particolare attenzione a quello italiano

Donatello Urbani

Messo a punto dalla Camera di Commercio di Verona il progetto “Land of Garda, Identità, Organizzazione, Governace” sarà presentato a  Lazise il 18 giugno nel corso di un  Convegno dove si parlerà delle  varie esperienze regionali e, soprattutto, di quella del Lago di Costanza che vede coinvolti tre stati (Germania. Austria e Svizzera) con il desiderio di applicarlo anche in Italia e la malcelata aspirazione di offrire un’opportunità turistica di buon richiamo al mercato nazionale. “Una potenzialità, quella del lago di Garda, non ancora espressa compiutamente se si  considera che la sola sponda veneta, nel 2017, ha ospitato circa 14 milioni di turisti, in  prevalenza stranieri, che posizionano la Città di Verona al 5° posto nella top ten delle destinazioni turistiche italiane”, come ha dichiarato Paolo Artelio , presidente del Consorzio Lago di Garda Veneto.  Il convegno programmato, infatti, vuole essere un primo incontro e  punto di partenza per una riflessione condivisa su quale possa essere il futuro della destinazione turistica, partendo dalla conoscenza di esperienze virtuose, espresse da altri territori, sia italiani che esteri che hanno intrapreso campagne di promozione per un serio rilancio del turismo interno.  Al di là del fatto che il Lago di Garda bagni le rive di tre Regioni (Lombardia, Veneto e Trentino), questo deve essere considerato un prodotto unico, ha detto ancora Artelio , di grande fascino e molto frequentato soprattutto da una clientela estera, principalmente di lingua tedesca. Lo scorso anno, infatti, sulla sola sponda veronese del Lago di Garda sono  state registrate 5,9 milioni di presenze di turisti provenienti dalla Germania (oltre la metà del totale), seguita a distanza da Olanda, Regno Unito, Austria e Danimarca, mentre i turisti italiani provengono principalmente da Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Piemonte. Ma quello che stiamo registrando è un forte incremento anche per il 2018 dell’ordine del 4,5% di arrivi e del 4% di presenze per il turismo estero e del 3,5% per quello nazionale ”. Dati questi  confermati anche dal Direttore Generale dell’Enit, Gianni Bastianelli, che ha affermato: “Dopo un 2017 straordinario nel corso del quale abbiamo registrato la più forte crescita dal dopoguerra, i primi segnali dell’anno ci inducono a pensare che l’onda non si debba fermare. E questo ci responsabilizza. Se l’Enit sta pensando a due operazioni  specifiche da tenere proprio nella zona del Lago di Garda, riguardanti il turismo montano e quello lacustre che già oggi assorbe il 10% dell’intero movimento vacanziero, è perché i segnali che ci giungono vanno in questa direzione. Oggi il turista privilegia il rapporto con la natura, il benessere psico-fisico e l’enogastronomia: tre aspetti che pongono il  nostro Paese all’avanguardia del turismo mondiale”. La DMO Lago di Garda, nata nel 2015 in seguito all’entrata in vigore della Legge Regionale 11/2013 ha introdotto un nuovo concetto di destinazione turistica, intesa come contesto geografico nel quale il turista trova tutte le prestazioni (infrastrutture, servizi, risorse) necessarie al proprio soggiorno.  Un primo tangibile riscontro di tutto questo è stato raggiunto  con la pista ciclabile/podistica, in avanzato stato di realizzazione, che consentirà la percorribilità dell’intera circonferenza del Lago di Garda con diramazioni nell’entroterra verso località di interesse artistico, archeologico, enogastronomico e naturalistico. In questo senso, la DMO – Destination Management Organization – assume il ruolo di moderna forma di presidio del territorio e delle risorse che lo compongono, definendo la governance turistica della destinazione stessa e la pianificazione strategica unitaria delle attività dei diversi soggetti coinvolti. Quella del Lago di Garda è costituita da soggetti pubblici (21 Comuni del Lago di Garda e del suo entroterra, Provincia di Verona e Camera di Commercio di Verona, quest’ultima come ente coordinatore) e privati (tra cui il Consorzio Lago di Garda Veneto).  Il piano strategico nazionale per il turismo, che la passata legislazione non ha avuto il tempo di approvare, sarà il completamento dei vari piani regionali dando così armonia nazionale a tutte le programmazioni regionali, molte già operanti e messe in campo con l’obbiettivo di rendere stabile economicamente e omogeneo nell’operatività l’intero comparto turistico nazionale.

L’altro sguardo. Fotografie italiane 1965 – 2018, Fino al 2 settembre in mostra al Palazzo delle Esposizioni

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Lo spazio che separa Milano da Roma non è risultato essere così grande da impedire ai pubblici amministratori della città capitale dello Stato di agganciarsi al carro che percorre  il capoluogo lombardo lungo l’accidentata strada della programmazione di mostre e attività culturali in genere. Così dopo i maestri delle arti visive giapponesi, Hiroshige e Hokusai, Roma ha accolto, nelle sale del Palazzo delle Esposizioni, una selezione di oltre duecento fotografie e libri fotografici provenienti dalla Collezione Donata Pizzi, costituita con lo scopo di promuovere la conoscenza delle più originali interpreti nel panorama fotografico italiano, dalla metà degli anni Sessanta a oggi, sia pure arricchita da nuove acquisizioni rispetto all’esposizione milanese.

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Agnese De Donato: Donne non si nasce, si diventa – 1970                                 Giovanna Borgese: Le ragazze di Prima Linea, Torino – 1981

Precisano le curatrici: “La collezione – unica nel suo genere in Italia – è composta da opere fotografiche realizzate da circa settanta autrici appartenenti a generazioni ed ambiti espressivi diversi: dai lavori pionieristici di Paola Agosti, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Elisabetta Catalano, Carla Cerati, Paola Mattioli, Marialba Russo, sino alle ultime sperimentazioni condotte tra gli anni Novanta e il 2018 da Marina Ballo Charmet, Silvia Camporesi, Monica Carocci, Gea Casolaro, Paola Di Bello, Luisa Lambri, Raffaella Mariniello, Marzia Migliora, Moira Ricci, Alessandra Spranzi e numerose altre”. Le fotografie esposte furono presentate per la prima volta alla Triennale di Milano nel 2016 nell’ambito di un progetto nato in collaborazione con Mufoco – Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo. Sempre le curatrici scrivono sul catalogo , indispensabile strumento per seguire in piena conoscenza e consapevolezza quanto esposto: “In Italia l’ingresso massiccio di fotografe, fotoreporter e artiste nel circuito culturale risale agli anni Sessanta: in questo momento l’accesso delle donne al sistema dell’arte e del fotogiornalismo – ambiti rimasti a lungo appannaggio quasi esclusivo di presenze maschili – è favorita dai repentini cambiamenti socio-politici e dalle nuove istanze sollevate dal femminismo. Grazie anche alle conquiste di quella generazione oggi fotografe e artiste hanno acquisito posizioni di primo piano nella scena italiana e internazionale: il loro lavoro è presente in musei, gallerie, festival, riviste e pubblicazioni specializzate, nel nostro Paese e all’estero. Nonostante la decisa inversione di rotta, la disparità di genere è a tutt’oggi un problema esistente e la storia di molte fotografe è ancora da riscoprire e valorizzare. La consapevolezza di questa carenza nella cultura fotografica italiana, il riconoscimento della disattenzione delle istituzioni, del collezionismo e della critica hanno spinto Donata Pizzi a dare inizio alla raccolta esposta oggi al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

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Francesca Catastini: Mrdusa – 2014                           Agnese Purgatorio: Imparando a memoria – 2013/2016 (Collega digitale-Ink Jet)     

Le opere presenti lungo tutto il percorso espositivo , suddiviso in quattro sezioni, testimoniano momenti significativi della storia della fotografia italiana dell’ultimo cinquantennio. I temi elaborati spaziano da quelli dedicati alla fotografia di reportage e di denuncia sociale (Dentro le storie); ai rapporti tra immagine fotografica e pensiero femminista (Cosa ne pensi tu del femminismo?); ai temi legati all’identità e alla rappresentazione delle relazioni affettive (Identità e relazione); e, infine, alle ricerche contemporanee basate sull’esplorazione delle potenzialità espressive del mezzo (Vedere oltre).

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Giada Ripa: Ragazza tatuata. illustratrice e tatto disigner – 2016                      Raffaela Marinello: Still in live – Ancora in vita – 2014       

In mostra é proposto, inoltre, il documentario Parlando con voi, con interviste a molte delle fotografe presenti in mostra, tratte dal libro omonimo di Giovanna Chiti e Lucia Covi (Danilo Montanari Editore), prodotto su idea di Giovanni Gastel da AFIP International – Associazione Fotografi Professionisti e Metamorphosi Editrice.

Roma – Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194 fino al 2 settembre 2018 con orario dalle 10 alle 20, nei giorni di venerdi e sabato fino alle 22,30. Chiuso il lunedi. Dal 24 luglio al 26 agosto l’ingresso è alle ore 12,00. Info e prenotazioni visite 06.39967500 e su www.palazzoesposizioni.it