Mariagrazia Fiorentino. Testo e foto

“O ci sono altre creature più intelligenti dell’uomo, oppure l’uomo è la creatura più intelligente dell’universo?” E’ un pensiero che fa riflettere! Queste opere di Nei Albertì rispecchiano questo pensiero. In mostra una decina di opere tra sculture e installazioni, esemplificative del processo creativo dell’artista, tra cui due site specific di grandi dimensioni che invadono i due saloni dello spazio del Villino Pignatelli, palazzo storico neorinascimentale nel cuore di Roma. La mostra sarà l’occasione anche per visitare il villino, immerso in una grande corte di giardini esotici, sculture, fontane, scorci inaspettati e nascosti, raramente aperto al pubblico.

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“L’Artista esplora i concetti di spazio e volume, pieno e vuoto attraverso l’utilizzo di fili, metacrilato spandex, vetro, spingendosi fino all’origine della luce con l’utilizzo di un software leggero per le luci led spotlight. Le sue opere si compongono in reti colorate di ljcra semitrasparente che l’artista adatta tirandole, in relazione allo spazio alla ricerca di un equilibrio tra forma e dimensioni dell’ambiente circostante oppure le ingabbia in cubi trasparenti illuminati, dove il gioco di luci e fili variopinti si riverbera sulle pareti della teca. Nei  Albertì sembra voler focalizzare l’attenzione su due tematiche chiave che ricorrono sul suo lavoro: il tempo e il ritmo. Come lui stesso afferma “Corriamo sempre per guadagnare tempo, ma perdiamo un sacco di tempo nel correre.” La mostra è un invito a un percorso lento colmo di tensioni piene di mistero e di suspense, dove si possono percepire la paure e le gioie dell’atto creativo. Il racconto di Albertì è un dialogo appassionato ed elegante tra se stesso ed il mondo circostante, fatto di tensioni e distensioni, materiche e spirituali, in un andamento quasi ipnotico che tocca la sfera emotiva in profondità e trasmette la sensazione di un tempo senza tempo. L’illusione del suo mondo diventa realtà così da rendere possibile l’osmosi tra il pubblico e le sue opere, nel tentativo di ricreare un’esperienza con il proprio io profondo”.

E’ decisamente una mostra per palati raffinati ed esigenti che si rivela ad ognuno di noi in modo personale ed intimo e che ci aiuta a capire quanto immenso e meraviglioso sia il nostro animo.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano e inglese, Maggiori Editori, con prefazione di Elena Francia Gabriele, saggio e intervista all’artista di Sveva Manfredi Zavaglia e Carlotta Monteverde.

Roma Villino Pignatelli Via Boncompagni, 12 dal 22 giugno al 22 luglio 2018 con ingresso gratuito. Orari mostra dal martedi al venerdi dalle 15 alle 19 su prenotazione al n°+39.348.7256902 e mail mostraneialbertiroma@gmail.com