About Mariagrazia Fiorentino

This author has not yet filled in any details.
So far Mariagrazia Fiorentino has created 132 blog entries.

Santuari italiani raggiungibili in treno

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“I santuari sono spazi sacri per un momento di sosta e di contemplazione – Papa Francesco” 

Il nuovo “Travel Book” edito dalle Ferrovie dello Stato in collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi presenta ben 22 santuari e luoghi di culto raggiungibili in treno e in sinergia treno più bus. Come affermato in conferenza stampa da Carlo Munns: ” I santuari sono momenti d’incontro unico,….. le 22 destinazioni sono dislocate in 20 regioni italiane, nel dettaglio: Valle d’Aosta: Cattedrale di S. Maria Assunta e S. Giovanni Battista; Piemonte: Cattedrale di S. Giovanni Battista e Sacra di S.Michele (Torino) e Santuario di Oropa;  Liguria: Cattedrale di S. Lorenzo, Genova;  Lombardia: Duomo di Milano; Trentino-Alto Adige: Cattedrale di S. Virgilio, Trento; Veneto: Basilica di S. Antonio, Padova;  Friuli-Venezia Giulia: Cattedrale di S. Giusto, Trieste; Emilia Romagna: Basilica di S. Petronio, Bologna; Toscana: Cattedrale di S. Maria Assunta, Siena;  Marche: Basilica della Santa Casa, Loreto;  Umbria: Basilica di S. Maria degli Angeli, Assisi; Lazio: Arcibasilica di S. Maria Maggiore, Roma;  Abruzzo: Basilica di S. Tommaso Apostolo, Ortona;  Molise: Cattedrale di S. Pietro Apostolo, Isernia; Campania: Cattedrale di S. Maria Assunta, Napoli;  Puglia: Basilica di S. Nicola, Bari; Basilicata: Cattedrale di S. Gerardo, Potenza; Calabria: Santuario di S. Francesco, Paola;  Sicilia: Santuario Madonna delle Lacrime, Siracusa; Sardegna: Santuario Nostra Signora di Bonaria, Cagliari. I formati sfogliabili digitali di questo e degli altri Travel Book del Regionale di Trenitalia, tra cui le edizioni Borghi, Mare, Grandi Giardini Italiani, Ciclovie, Siti UNESCO, sono disponibili sul sito web di Trenitalia nell’apposita sezione. I travel book raccolgono cenni storici, le principali curiosità, le attrazioni storiche e artistiche, i prodotti e gli eventi tipici delle località trattate, oltre che le indicazioni su come raggiungerle in treno o treno+bus + bici”.

???

“Con i Travel Book vogliamo essere vicini ai nostri passeggeri, dedicando loro un tascabile informativo con curiosità, notizie utili e info sui collegamenti ferroviari che Regionale di Trenitalia predispone quotidianamente con i suoi 6.000 treni e oltre 1.700 destinazioni” nel suo intervento la Dott.ssa Maria Annunziata Giaconia, Direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale Trenitalia, mette in risalto che “visitare un santuario si ritrova se stessi, si riscopre un borgo, un luogo del nostro paese, perchè i luoghi più belli sono dentro noi stessi”.

I clienti di Trenitalia potranno scoprire anche sul profilo Instagram @trenitaliaregionale i siti proposti nel Travel Book e contribuire con le proprie foto a raccontare le loro esperienze di viaggio.

Corpo Libero – Festa della Danza di Roma II^ edizione dal 10 al 16 giugno 2024

Mariagrazia Fiorentino foto Donatello Urbani

Al Teatro dell’Opera di Roma – Teatro Costanzi – è stato presentato Corpo Libero – Festa della Danza di Roma. “Ancora una volta il corpo è il protagonista della scena”

???

L’intera città di Roma – 15 Municipi e 29 spazi pubblici –  si trasformerà in un unico palcoscenico dove circa  140 performances dalla taranta ai balli caraibici, offerte da circa 50 compagnie, per più di 100 ore totali di esibizioni ripartite tra spettacoli, laboratori, workshop e attività delle scuole di danza e formazione per consentire lo svolgimento dal 10 al 16 giugno prossimo di: “Corpo libero – Festa della Danza di Roma – II^ Edizione. Saranno, come affermato in conferenza stampa: ”centinaia gli artisti coinvolti così come numerosi saranno i linguaggi, le espressioni e le forme di volta in volta utilizzate: dalle vere e proprie performance alle danze sociali, dall’elegante classica ai balli tradizionalmente antichi, dalle sessioni più apertamente inclusive (danceability, dance wellness) alle long durational performance, azioni performative continuative che il pubblico potrà attraversare e vivere come vere e proprie installazioni temporanee. Sono state coinvolte anche le Ambasciate del Cile, Svizzera, l’Institut Francais Centre Saint-Louis ed altre istituzioni italiane”.

???

Lo spettatore come nella precedente edizione sarà il vero protagonista di una festa sempre più aperta, fruibile e accogliente. Ogni iniziativa sarà gratuita, ad accesso libero (salvo alcune eccezioni in cui è prevista la prenotazione) e adatta a tutti, dall’appassionato al semplice curioso. Non sono previsti requisiti minimi se non quelli fondamentali basati sulla volontà di mettersi in gioco, di divertirsi e di entrare in condivisione con una comunità improvvisata”.

Di notevole interesse sociale ed umano saranno le performances che vedranno coinvolti i malati di parkinson. E’ auspicabile che simili iniziative siano sempre più incoraggiate ed estese anche ad altre categorie di persone meno fortunate. Infatti saranno sette giorni con attività rivolte ai bambini, esperienze per anziani e pratiche di danza per persone con disabilità.

Confermato anche per questa seconda edizione della Festa della Danza di Roma il riconoscimento intitolato ad Ada d’Adamo, danzatrice, studiosa, scrittrice e critica che ha dedicato la propria vita allo studio della danza in tutte le sue accezioni.

Per il programma ed altre notizie visitare il sito www.culture.roma.it/festadelladanzaroma.

 

 

Il mio regno per una farfalla –

Mariagrazia Fiorentino

Film commedia in uscita il 13 giugno 2024 con un’anteprima a Napoli l’11 giugno e il 12 giugno a Ischia. Un film che ha saputo unire lo spirito napoletano in una classica commedia all’italiana. Un cast eccezionale con un insieme di professionalità, tecnica e con un notevole “know how” perché, come dice Sergio Assisi che lo interpreta e ne firma la regia, soggetto e sceneggiatura: “La genesi nasce sempre da un sogno e questo film è una favola per adulti, non sono importanti gli anni che hai ma come li vivi”….

1_1.3

Un film che non ha avuto contributi pubblici, solo la creatività e la professionalità sono i veri interessi.

8

Un film rilassante da non perdere per 100 minuti di risate e riflessioni. Bravi a tutti gli interpreti.

 

Emilio Leofreddi in una mostra antologica al WeGil di Roma fino al 31 agosto 2024

Testo e foto di Donatello Urbani

Gli interessi artistici rappresentati nelle opere di Leofreddi sono stati i più svariati; nessuno però può eguagliare quello del viaggio sia pure raffigurato insieme ad altre, quali il teatro, la socializzazione e tutte le problematiche legate all’umanità, dalla fame nel mondo alla pena di morte.

dav

Emilio Leofreddi: “Contact” – Installazione – 1994 – Opera commissionata da Amnesty International e Nessuno tocchi Caino contro la pena di morte

La mostra antologica delle opere di questo artista allestita nel piano rialzato dello spazio espositivo WeGil di Roma – Via Ascianghi,5 – Trastevere – è stata voluta per ricordarlo ad un anno dalla sua prematura scomparsa. Il percorso espositivo è articolato secondo un percorso cronologico in cui, come riportato nel comunicato stampa, “le aeree tematiche, che l’artista ha sempre tenuto vive elaborandole e rielaborandole continuamente, fanno conoscere e approfondire la personalità e l’approccio esistenziale dell’artista, vissuto in stretto contatto con la sua poetica nell’arte”.

dav

Nato nel 1958, Emilio Leofreddi è stato un artista vitale e dinamico, sempre in continuo movimento, preso continuamente da nuovi progetti di viaggio, che ha affrontato come esperienza artistica e di conoscenza. Viaggio, sogno, immaginario onirico sono i temi centrali della sua poetica: continuare a sognare, coltivare la speranza di un mondo diverso è necessario quanto respirare. Far viaggiare le persone oltre le merci senza frontiere: “siamo cittadini del mondo”. Un mondo senza prevaricazioni. Un mondo in cui il colore “nero” abbia lo stesso peso specifico del colore “bianco”. Un mondo fatto di pace e di rispetto dell’altro da sé e dell’accettazione dello straniero, del “diverso”. Un mondo fatto di esperienza vera, di comunicazione genuina, di creatività, di fede nella consapevolezza come strumento e come scopo, dove la mobilità è vivere in armonia con l’inevitabile, e cioè l’inevitabile in sé stessi.

dav

Nel periodo dell’esposizione, sarà inoltre organizzato un calendario di eventi pubblici disegnati per offrire una chiave di lettura più completa e approfondita della vita dell’artista, del suo lavoro e delle sue connessioni con il mondo dell’arte contemporanea”.

Roma – Spazio espositivo WeGil – Via Ascianghi, n.5 Roma – Trastevere – fino al 31 agosto 2024 tutti i giorni con orario dalle 10.00 alle 19.00. Biglietto d’ingresso 9 euro, ridotto 7 euro

 

Santiago di Compostela – Nuova guida per il Cammino Primitivo

Donatello Urbani

Il ritrovamento nel Campo della Stella – Compostela – facente parte del bosco chiamato “Libredon” delle spoglie mortali di un martire cristiano, successivamente identificate per quelle di San Giacomo il Maggiore, avvenne intorno agli anni 820/830. La notizia suscitò un certo interesse e curiosità nel mondo cristiano, e richiamò anche l’attenzione del monarca astur-galaico  Alfonso II il Casto che nel primo terzo del IX secolo volle recarsi a Santiago per confermare che i resti rinvenuti fossero realmente quelli dell’Apostolo di Cristo.

dav

Il cammino percorso dal re partiva da Oviedo e si concludeva a Santiago, dopo circa 300 kilometri attraverso percorsi che per lo più ricalcavano antiche vie romane. Questo Cammino Primitivo é stato molto frequentato da schiere di pellegrini ma, nel corso del tempo, il suo fascino si è attenuato grazie anche ad altri percorsi, quello francese in particolare, che hanno attratto le simpatie di molti camminatori provenienti in prevalenza dalle varie nazioni europee. Oggi il Cammino Primitivo per Santiago si ripropone in tutto il suo fascino grazie anche ai paesaggi di grade bellezza della Galizia che attraversa e di questo ha dato ampia documentazione Fabrizio Ardito nella sua guida realizzata dopo averlo percorso e presentata presso il Centro Multimediale del Turismo Spagnolo.

dav

Nelle 175 pagine di cui si compone la guida “Il Cammino per Santiago” -. Ediciclo Editore, Portogruaro – costo €.16,00 – sono dettagliatamente descritte le 14 tappe che separano Oviedo da Santiago e, nello stesso tempo, rappresentano un documento indispensabile per quanti desiderano ripetere l’esperienza fatta dall’autore.

Renato Mambor, “artista concettuale” presente alla Galleria Tornabuoni Arte di Roma fino al 28 settembre 2024

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Circa trenta opere, alcune di notevole interesse, ci descrivono il suggestivo percorso artistico di uno dei maggiori esponenti della cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo”  che la critica d’arte definisce “il più emotivamente raffreddato, (M. G. Messina), evidenziandone i passaggi sostanziali e la coerenza poetica e formale sempre mantenuta dai primi esiti alle ultime produzioni. Pur nella pluralità dei linguaggi utilizzati e nella poliedricità dei suoi intenti, il lavoro di Renato Mambor continuativamente parla di osservazione, linguaggio, comunicabilità e relazione con l’altro”.

dav

“Uomo geografico”

Il percorso artistico inizia nel 1958 con una tempera su carta “Senza titolo” appartenente, come riportato sul comunicato stampa: “ad una fase ancora di ricerca e sperimentazione, con delle tangenze all’Informale appena trascorso (ancora non si firma Mambor, ma Mambo). E’ questo il momento delle prime mostre importanti: il Premio Cinecittà del 1958 e l’anno successivo Mambo(r), Schifano, Tacchi, a cura di Emilio Villa alla Galleria Appia Antica”. Dopo un lungo periodo dove sperimentazione e utilizzo di materiali vari sono al centro dell’attività artistica di Mambor che spazia oltre quella figurativa nel teatro e nel cinema, c’è un ritorno alla pittura come attestato da alcune opere, presenti in mostra, realizzate nel 1987 quando questa: “torna ad assumere una parte preponderante nella sua produzione. A questo periodo appartengono i lavori: Gli Osservatori (Maschera), 1983; Osservatori bianchi, 1996; L’uomo geografico/ fondo grigio, 2012; Le Coltivazioni Musicali, 2011. “Nei primi anni ’80 ho iniziato a lavorare su un’esperienza estetica che ho definito l’Osservatore […]  Non mi interessa chi è la persona, l’osservatore non è un ritratto alla persona, ma mi interessa ciò che la persona fa: l’atto di osservare” (parole dell’artista). Anche la scultura diventa parte strutturale della nuova produzione di Mambor, in una ricerca sullo spazio e sul modo di occuparlo, probabile eredità dell’esperienza teatrale. Chiude la mostra il lavoro Fili, 2012. Una serie di rocchetti di fili colorati è disposta su una parete secondo una sequenza lineare; una doppia sagoma tiene in mano una matassa. Unità separate all’occhio dello spettatore sono in realtà legate tra loro; immobili eppure in azione”. “Non c’è niente e nessuno che sia veramente separato dal resto, la vita stessa si manifesta in relazione. Tra il pittore e il fare il quadro, tra il dipinto e lo spettatore…Questi Fili nell’arte sono ciò che ci lega ai compagni di strada, alla storia contemporanea, al passato, alle diverse forme d’arte”. (R. Mambor)

dav

“Chiudere la porta”

Roma – Galleria Tornabuoni Arte – Via Bocca di Leone, 88 fino al 24 settembre 2024 con orario dal Martedì al Sabato h 10.00-13.00 / 14.00-19.00. Per saperne di più email roma@tornabuoniarte.it |tel. +39 06 98381010 –  Instagram| @tornabuoniart

Efficienza Energetica, Bionergie, Cogenerazione e Idrogeno. Convegno/Mostra imperdibile per i professionisti romani dell’energia e dell’efficienza energetica.

Mariagrazia Fiorentino Foto Donatello Urbani

“Ricorda di guardare in alto alle stelle e non ai tuoi piedi”; diceva il celebre matematico ed astrofisico Stephen Hawking. Nonostante il suo monito sia stato e lo sia tuttora di ispirazione a scienziati e non, spesso si finisce col perdere di vista che è possibile raggiungere grandi traguardi proprio mettendo i piedi a terra nella direzione giusta….” (Antonio Panvini, Direttore Generale CTI in “Termotecnica” marzo 2024). In questa chiave lo scorso 3 maggio è stata di scena la nuova edizione di mcTER Roma, mostra convegno incentrata su tematiche che hanno spaziato dall’efficienza energetica alla cogenerazione, dal biometano fino all’idrogeno, sotto la bandiera della transizione energetica.  Oltre le tematiche svolte dai relatori nelle varie sessioni congressuali è stata offerta ai partecipanti l’opportunità di verificare con i protagonisti e le aziende espositrici di come affrontare e risolvere le proprie problematiche industriali concernenti l’efficienza energetica.

dav

Da comunicato stampa: “mcTER Roma si rivolge a un target qualificato di operatori, quali ingegneri, progettisti, impiantisti, responsabili tecnici, energy manager, utilizzatori di energia e calore dall’industria e dal grande terziario (hotel, cinema, centri commerciali, utenze e amministrazioni pubbliche ecc.). L’evento ha seguito la consolidata formula mcTER, con il suo mix di parte espositiva, con la presenza dei principali player del mercato, e sessioni di approfondimento per gli operatori specializzati, con convegni plenari e workshop tecnico-applicativi, risultando momento ideale per la formazione, l’aggiornamento e il business dei partecipanti….. Cogenerazione, monitoraggi e idrogeno per l’efficientamento delle strutture produttive e dei servizi – Efficienza energetica per la transizione: approcci sostenibili per industria e terziario, dalla CAR all’idrogeno. Il tema dell’efficienza energetica ha permeato naturalmente le due sessioni, spaziando dall’importanza della cogenerazione per la decarbonizzazione e la transizione energetica all’integrazione con le rinnovabili (cogenerazione e fotovoltaico), dalla microcogenerazione alla cogenerazione a idrogeno, fino alla produzione di idrogeno verde, dalle nuove direttive sull’efficienza energetica alle prospettive future delle diagnosi energetiche, dalle sfide della mobilità elettrica all’interessante approfondimento sul ruolo delle CER – Comunità Energetiche Rinnovabili nella transizione energetica……

dig

Tra gli interventi in programma ricordiamo quelli di ATI (Associazione Termotecnica Italiana), CTI (Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente), Italcogen (Ass. dei Costruttori e Distributori di Impianti di Cogenerazione), ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), GSE (Gestore Servizi Energetici), FIRE (Fed. Ita. per l’uso Razionale dell’Energia), ANIMA (Federazione delle associazioni nazionali dell’industria meccanica varia e affine), E.R.M.A. (European Raw Materials Alliance) e Metatech Group Fonderie, Motus-E, 2G Italia, AB Group, Miretti, Maya, RMB Energie, Cogen Lab., Precision Fluid Controls, Erredue, Hydep, Derec Consulting, 7 Solutions”.

Altro appuntamento imperdibile programmato da mcTER EXPO sarà a Verona il 16-17 ottobre 2024. Ingresso riservato agli operatori specializzati previa registrazione LinkedIn @Eiom X @Eiomfiere #mcTER.

 

 

 

 

Driverso – Global meeting della prima piattaforma digitale europea per il noleggio auto premium

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Servizio indispensabile del luxury travel, il car hiring d’alta gamma è un comparto in grande espansione a livello europeo, (perché il combinato disposto di una domanda esponenziale e l’offerta è l’energia che le società possono spendere per alimentare il proprio metabolismo sociale ed economico). Ammonta a 169 milioni di euro il fatturato del 2023 realizzato da 192 imprese attive con un parco auto di 3.456 unità. I dati presentati da Pierluigi Galassetti, cofondatore di Driverso, ed elaborati da Driverso’s Analysis Lab, prevedono che il fatturato del settore per l’anno corrente raggiunga i 195 milioni di euro per poi salire via via fino ai 714 milioni previsti nel 2030. Il bacino di mercato potenziale, comunque, è in forte espansione, dato che il giro d’affari del luxury travel è calcolato oggi a livello mondiale in 1.380 miliardi di euro. Sono circa 40 le aziende, che, nel rispetto di standard di qualità predefiniti, operano in questo settore utilizzando Driverso, la prima piattaforma digitale europea nata in Italia nel marzo 2017 dalla visione e dalla passione di Saverio Castellaneta e Pierluigi Galassetti.

dav

                                                                         L’intervento di Pierluigi Galassetti

“Questa proposta di mobilità – ha aggiunto Galassetti – è apprezzata sia dai visitatori nazionali che da quelli internazionali e si inserisce in un contesto in cui la clientela ricerca non solo comfort ed esclusività, ma richiede esperienze immersive e personalizzate in ogni dettaglio del soggiorno, dalla cucina all’alloggio, fino agli spostamenti in auto, che completano la gamma dei servizi. Nell’ambito   del settore lusso, fortemente in crescita la mobilità di alta gamma beneficia di un’ulteriore spinta propulsiva derivante dalla novità del servizio ancora poco conosciuto dalla maggior parte dei potenziali clienti”.

Da comunicato stampa: “Varie aziende, esperti, stakeholder qualificati e appassionati provenienti da tutta Europa si sono ritrovati nel suggestivo scenario del Museo Maxxi di Roma per il secondo global meeting di Driverso, da cui sono emersi numeri, scenari e tendenze di un ramo dell’automotive che incrocia i temi del lusso, del lifestyle, dell’economia digitale e soprattutto le sempre mutevoli abitudini di consumo turistico. Il servizio, infatti, si rivolge soprattutto a un target di clientela legata al tempo libero e alla ricerca di un’esperienza esclusiva di viaggio e di mobilità del tutto customizzata.

2S6A6255

La piattaforma – www.driverso.com – si caratterizza come benchmark di eccellenza per la sua semplicità di fruizione e per la ramificata rete logistica che consente di soddisfare tutte le esigenze di mobilità dell’utenza. La piattaforma è infatti end-to-end, per cui permette di aprire e concludere la prenotazione del veicolo desiderato in maniera semplice, trasparente e istantanea, senza passaggi intermedi verso altri siti web o comunque senza dover attendere che la richiesta venga elaborata off line e riceva poi un feedback via mail o telefono. Le vetture sono sempre nuove, il modello è garantito, le flotte costantemente aggiornate e ogni cliente si vede consegnata l’auto realmente scelta al momento della prenotazione. L’estrema flessibilità contrattuale consente una risposta ‘tailor-made’ rispetto a qualsiasi tipo di esigenza”.

La tecnologia applicata il design e la promozione turistica danno un contributo essenziale al “made in Italy”.

 

L’Istituto Luce compie 100 anni – I nostri volti e le nostre storie in 77.000 filmati e oltre 5 milioni di fotografie.

Mariagrazia Fiorentino

Un anniversario così importante non poteva essere ignorato. Infatti sono state programmate varie ed interessanti iniziative quali un podcast “Luce e Controluce”, viaggio nel cuore del Paese attraverso le bobine della storia italiana, un film a episodi “Cento anni di Luce”, una mostra-evento che accoglie il pubblico a Cinecittà, in uno dei più grandi Smart Stage d’Europa, tutte riportate in dettaglio sul sito www.archivioluce.com.  Sono lezioni di vita e di cinema che raccontano cosa è stato un secolo di Luce. (Ma questa non è la mia storia è la tua)

Scriveva John La Loupe nel 1932 “Stelle” in vista… sulla rivista “La letteratura” mensile del Corriere della Sera: “Anche il firmamento cinematografico ha la sua astronomia. E’ tutto sommato un’astronomia piacevole, un’astronomia molto più divertente dell’altra, un’astronomia che non ti obbliga a calcoli matematici e non vi mette davanti ai misteri dell’essere…Invece di quei freddi astri che ci guardano con l’impassibilità delle loro luci spettroscopiche, uno sciame di belle ragazze che ci sorridono a gara; invece di quell’eternità fissa, una gaia e cangiante girandola di giovinezza. Chi non vorrebbe essere il Copernico di tanto cielo?……”

20240421_190910

                                                                                                            Elissa Landi

Fondato nel 1924, sin dalla sua nascita l’Istituto Luce – da cui sarebbe derivata l’immensa eredità dell’Archivio Luce – ha documentato i cambiamenti che hanno segnato e reso moderno il nostro Paese e l’Europa. Ritornano così a nuova vita importanti materiali di archivio, che, come riportato dal comunicato stampa: “attingendo dallo sconfinato patrimonio del Luce, in una serie di video incentrati sul legame tra passato e futuro, ritrarranno la frenesia della vita nelle città, le persone in movimento, le danze, il folklore e i momenti di convivialità. L’opera sarà un esempio della capacità propulsiva del nuovo corso del Luce che intende fare cultura e non semplicemente conservarla. Torneranno poi nelle sale cinematografiche italiane 15 film che hanno segnato la storia del cinema diventando veri e propri cult, nel corso di una programmazione di 30 settimane dedicata ai titoli della tradizione Luce e al suo percorso distributivo.

sdr

E ancora, saranno pubblicate 20 pillole che racconteranno la storia del Luce: dall’inaugurazione della sede al Planetario di Roma fino alla diffusione dei cinegiornali attraverso il Cinemobile del Luce; dalla costruzione della nuova sede a Cinecittà alla presenza del Luce a Venezia durante la Repubblica di Salò e alla riorganizzazione dell’Istituto nel dopoguerra. Altre 10 pillole colorizzate saranno tratte dai filmati in bianco e nero, che illustreranno scene di vita quotidiana del nostro Paese, partendo dai primi filmati del Luce degli anni Venti fino agli anni Sessanta. Verrà inoltre emesso un francobollo dedicato al centenario del Luce. Un’iniziativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che prevede l’emissione di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sapere” dedicato al Luce, emesso da Poste Italiane e stampato dal Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano entro il 2024. Spazio, poi, ai convegni: il primo sarà dedicato al fondo dei documentari dell’Archivio Storico, con la partecipazione dei maggiori studiosi e protagonisti del documentario italiano; il secondo, invece, si terrà nel 2025 presso il Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia. Infine, sarà pubblicata la Guida all’Archivio Storico e all’Istituto Nazionale LUCE che fornirà un quadro completo dei fondi contribuendo alla diffusione della conoscenza del lavoro di catalogazione condotto dagli archivisti; e un volume sulla “storia e la vita’’ dell’azienda, che vede la partecipazione di numerosi studiosi ed accademici esperti di cinema e fotografia. I volumi saranno distribuiti presso le università, gli istituti culturali italiani e all’estero, le biblioteche, gli archivi e le cineteche”.

 

Achille Funi – ‘900 Classico e Rinascimentale – Dipinti, disegni e cartoni alla Galleria del Laocoonte Via di Margutta, 53/B e Nuovo spazio espositivo, Via Margutta, 81 fino al 28 aprile 2024

Mariagrazia Fiorentino – Donatello Urbani

“Lei non può entrare”. Il mio tentativo di visitare di persona gli affreschi realizzati da Funi negli anni 1930 nella Cattedrale di Tripoli in Libia, trasformata successivamente in moschea, falli miseramente. Questo episodio mi ha lasciato una certa curiosità su questo artista tanto che non ho perso occasione di approfondirne la conoscenza, ogni qual volta il ristretto tempo disponibile me lo ha concesso. L’occasione offerta da Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli, titolari della Galleria del Laocoonte, di organizzare una mostra su Achille Funi era un’occasione unica da non lasciarsi sfuggire. L’interessante catalogo messo a disposizione dei visitatori curato da Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli con schede di Nicoletta Colombo, Luca Esposito e Vincenzo Mazzarella,: “Virgilio Socrate Funi, in arte Achille, nasce a Ferrara il 26 febbraio 1890. Nella città natale compie i primi studi di disegno, decorazione e modellazione alla Scuola d’arte «Dosso Dossi». Nel 1906 si trasferisce a Milano dove segue fino al 1910 i corsi di Pittura di Figura all’Accademia di Brera con Cesare Tallone”.

dav

Achille Funi: “La Battaglia” – 1949/&1950 – Tempera su cartone preparatoria all’affresco “La battaglia di Legnano” – Bergamo. Municipio. Sala Conciliare. Opera di grande attualità e modernità che pone in evidenza i peggiori istinti dell’uomo e dove nessun contendente è il reale vincitore della guerra.

Nel 1922 dopo le prime esperienze pittoriche con i Futuristi e la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale incontra Margherita Sarfatti e Lino Pesaro.  Con loro ed insieme ad altri artisti fondarono il gruppo di “Novecento”  volto ad un recupero della tradizione classica italiana rivisitata alla luce delle esperienze delle avanguardie degli inizi del secolo. Così la critica d’arte: “Le sue figure femminili, le nature morte, i ritratti, al di là dell’esplicita aspirazione neoclassicistica, stabiliscono un’eclettica gamma di riferimenti culturali, in parte connessi alla tradizione artistica ferrarese. L’interesse per la figura come fulcro ideale e soggetto principale dell’opera è, insieme con l’attenzione al mestiere, la caratteristica dominante del classicismo degli anni venti. Si era ormai spenta l’eco delle dichiarazioni futuriste del Manifesto tecnico (aprile 1910). Nel 1925 la Sarfatti, in una monografia su Funi, considerava l’artista erede della tradizione classica e rinascimentale ferrarese, ritenendo profeticamente che i caratteri di essenzialità e di grandezza del comporre che Funi dimostrava avrebbero potuto tradursi in efficaci soluzioni ad affresco”. Gli anni successivi videro l’artista impegnato sui fronti sia di pittura che di affresco pur nella diversità delle due tecniche. Mentre la pittura su cavalletto richiede prolungate riflessioni e molteplici prove prima di realizzare il segno sulla tela, quella murale è caratterizzata da veloci esecuzioni prima che l’intonaco sul quale è realizzata si prosciughi e non sia più idoneo a ricevere il colore. Questa attività proseguirà fino alla sua morte avvenuta ad Appiano Gentile (Como) il 26 luglio 1972.

dav

Come ricordato dai curatori nel catalogo: “Dal 1939 al 1960 è stato titolare della Cattedra d’Affresco all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove suoi allievi sono stati Giuseppe Ajmone, Valerio Pilon, Oreste Carpi. Alla sua carriera di insegnamento aggiungerà una breve parentesi all’Accademia Carrara di Bergamo, con una cattedra in pittura nel 1945….. E’ giusto che anche Funi possa rivedere le sue opere: perciò dalla collezione romana “Facce del Novecento” abbiano tirato fuori un autoritratto ad olio estivo del 1955. Il rosso di una fetta d’anguria, le rosse righe della maglietta a maniche corte, il cappello di paglia in capo, le iridi scure a pallottola, fanno pensare per un attimo a Picasso in Costa Azzurra. E invece è proprio lui, Socrate Virgilio Funi, detto Achille, nel suo villino di Forte dei Marmi…..”