Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La bellezza ci nutre. Fermati un momento perché oltre questa bellezza non si può andare. L’anatomia in medicina estetica è fondamentale e gli esosoni rappresentano il futuro, stimolando il rinnovamento cellulare e la produzione di collagene ed elastina. 

 L’emblematico titolo “Healthspan versus Lifespan” traduce a pieno il nuovo concetto di medicina estetica diverso fin dal primo approccio, come riportato nel comunicato stampa: “….configura una vera e propria ‘filosofia estetica’, che vuole prendere le distanze dalle ‘scorciatoie’ e dagli ‘artifici’, spostando il baricentro dell’interesse sul benessere psico-fisico e sulla bellezza naturale. Una medicina estetica insomma ‘delicata’ e più naturale, che offra risultati equilibrati e personalizzati, finalizzati al raggiungimento del benessere globale, che il vivere in armonia con il proprio corpo e il proprio aspetto fisico può dare, configurando così il superamento di un’idea di bellezza fine a se stessa”.

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Esplicativo in proposito l’intervento nel corso della conferenza stampa di presentazione del 46° congresso della Società Italiana di Medicina Estetica,  – edizione ‘record’  per il più alto numero di iscritti e partecipanti, incredibile presenza di medici estetici stranieri, – del  presidente della SIME Emanuele Bartoletti che afferma:  “…..siamo in un periodo storico in cui la vita si è allungata, ma nel quale è ora necessario lavorare sulla qualità di questa vita, altrimenti è inutile che si allunghi più di tanto”. E la medicina estetica, insieme alla medicina anti-aging, è centrale in questa ricerca del benessere psico-fisico del paziente, anche – se non soprattutto – se avanti negli anni. Centrale in questo impegno è sicuramente la prevenzione perché ci permette di affrontare al meglio l’ineluttabile passare degli anni. E in questo, ovviamente, la fa da padrona la medicina anti-aging, sempre al fianco della medicina estetica nella pratica quotidiana come nel nostro congresso”. Gli interventi tenuti dai vari specialisti nel corso di questo 46* Congresso che quest’anno festeggia anche i 50anni della SIME,   hanno interessato, come da comunicato stampa: “ in particolare l’approccio alla correzione dei difetti estetici della tempia e della regione mandibolare– del terzo inferiore del volto, quindi– e della parte superiore del collo, nonché l’utilizzo dei fili di sospensione in aree insolite – quali il sopracciglio, il naso e una parte particolare del bordo mandibolare– e dell’uso dei bio-ristrutturanti, categoria di prodotti che sta riscuotendo molto successo.” Altri temi, sui quali si è cercato di fare chiarezza: la pre-juvenation, décolleté, seno, mani, dita e unghie, zone spesso dimenticate ma che sono importantissime perché, parole del Prof. Bartoletti: “ci si concentra troppo sul volto mentre sono questi ultimi quelli che dichiarano la vera età della paziente”. Altro tema affrontato è stata la medicina estetica al maschile, “di come mantenere i lineamenti ‘da uomo’, perché purtroppo spesso e volentieri assistiamo a delle ‘femminilizzazioni’ del volto maschile che invece ha caratteristiche completamente diverse da quello femminile. Senza dimenticare il nostro impegno nel sociale – conclude Bartoletti – un connubio tra medicina estetica e oncologia: abbiamo infatti siglato un accordo con la LILT per cui alcuni nostri soci si rendono disponibili a titolo assolutamente gratuito, a fornire consulenze a pazienti oncologici, su prevenzione delle possibili complicanze da chemio e radioterapia”.

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Di particolare interesse salutistico sono stati gli appelli rivolti dai vari oratori per la promozione anche in forma mediatica di questo nuovo corso della medicina estetica e come questa venga solo ed esclusivamente praticata da personale ideo e specializzato in modo da far dei tutto scomparire i troppi praticanti e speculatori, si pensi alla smoderata pratica del tatuaggio sulla pelle, oggi purtroppo presenti in questa attività.