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Roma – Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano – “ La commedia umana”. La monumentale opera di Ai Weiwei dal 25 marzo al 3 aprile 2022. Un manifesto per la vita e la morte.

Mariagrazia Fiorentino

In ogni tempo e luogo l’uomo si è domandato in modo più o meno lucido e appassionato: “ Chi sono? Perché vivo? Che senso ha la mia esistenza e quella dell’umanità? Perché il dolore? Da dove vengo e cosa c’è dopo questa vita?”, ma nessuna scienza ha saputo e potuto dare una risposta soddisfacente.

Ai Weiwei nella sua opera, tenta di parlare della morte per celebrare la vita.

“L’artista, poliedrico autore concettuale cinese, definisce la sua monumentale scultura un enorme lampadario costituito da oltre duemila pezzi di vetro nero soffiato e fuso dai maestri vetrai di Berengo Studio. L’opera realizzata in tre anni attraverso tecniche tradizionali e di avanguardia si distingue per le sue colossali dimensioni, oltre 6 metri di larghezza per circa 9 di altezza e 4 tonnellate di peso, che ne fanno una delle più grandi opere in vetro di Murano”.

03_Weiwei_6490_photo credit Edward Smith

“Un lavoro iniziato prima della pandemia, ma che assume un nuovo significato diventando una metafora della pandemia stessa.”

“L’arte ha sempre influenzato la vita di Ai Weiwei nelle forme più disparate, tanto da firmare la regia della “Turandot” di G. Puccini, in scena al Teatro dell’Opera di Roma dal 25 marzo 2022 in concomitanza con l’evento espositivo. Questa opera inoltre segna l’inizio di una collaborazione tra il Teatro dell’Opera ed il Museo Nazionale Romano”.

Per saperne di più su orari e costi del biglietto d’ingresso consultare il sito del Museo Nazionale Romana – Terme di Diocleziano

ROMICS XXVIII EDIZIONE – Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games alla Fiera di Roma dal 7 al 10 aprile 2022. Suggestioni da mondi lontani e vicini. La creatività del fumetto oltre ogni confine.

Donatello Urbani  e Pietro Urbani

Anche per questa occasione sarà la nuova Fiera di Roma ad accogliere questa 28^ edizione  primaverile di Romics, il più importante Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, in Italia. Carico di significati è il manifesto/logos di questo evento realizzato dalla disegnatrice di fumetti Laura Scarpa, quest’anno premiata con il Romics d’oro, insieme a Vincenzo Mollica, giornalista radio/televisivo RAI, nonché pittore e disegnatore di fumetti.

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Come affermato dalla stessa autrice: “La matita, che campeggia al centro dell’immagine, sottolinea in maniera evidente e decisa il grande potere di comunicazione del linguaggio del fumetto, con la sua straordinaria capacità di   narrare e confrontarsi con la contemporaneità, attraverso artisti di ogni generazione, con tecniche realizzative più diverse”. Così come il mappamondo vuole significare la condivisione della stessa terra per tutti gli uomini in un messaggio di pace e libera convivenza oltre le vicende storiche identificate col cappello di Corto Maltese. Romics è sempre un invito a condividere passioni, a incontrarsi nel dialogo e nelle differenze, con sensibilità e allegria, attraverso le arti dell’immaginario e con tutti i suoi protagonisti.“ Scrivono gli organizzatori: “LupicsForPace” è l’iniziativa di Romics per sensibilizzare il pubblico, gli autori, gli editori e tutti gli artisti presenti, alla pace, al dialogo, alla soluzione non violenta delle controversie. Un grande, colorato, e significativo wall che prenderà vita durante i quattro giorni del festival grazie alla collaborazione di grandi firme nazionali e internazionali invitate a lasciare un loro messaggio disegnato sul grande murales di Romics. Ad inaugurare il wall sarà Luca Antonio Maggi, l’autore del   simpatico   lupetto   di   Romics   che   per   l’occasione   indosserà   le   vesti   di LupicsForPace”.

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Tra le iniziative in programma il grande omaggio rivolto a Michelangelo La Neve, scrittore per il fumetto, il cinema e la televisione nel corso dell’incontro “Il fumetto al cinema” curato dalla Scuola Romana dei Fumetti, con l’intervento dei Manetti Bros. Una novità saranno “Gli Urbani Paperi” con il panel Paperi a Roma! Dove scopriremo le insidie, le trame del Senato, i nemici imprevisti e i processi nel Foro che gli <<urbani>> paperi si troveranno a vivere nella città eterna. Di grande attualità l’incontro: “Pari dignità e diritti”. La parola affidata alla matita  affronterà il tema della diversità, dell’inclusione, della parità dei diritti contro ogni forma di razzismo o di discriminazione grazie alle opere di autori ed autrici che hanno affrontato con grande sensibilità queste tematiche. Fanucci Editore presenterà in anteprima i primi quattro volumi realizzati in collaborazione con la Scuola Romana dei Fumetti.

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Una ampia sezione è dedicata alle opere a fumetti di Laura Scarpa, dal suo esordio su Linus con Il Drago nel 1978 a Sara dai Capelli Blu realizzata per il Corriere dei Piccoli, per arrivare a  Martina, alle tavole per Blue, alle immagini per Caffè a Colazione, a Amori Lontani, fino a  War painters 1915/1918 – Come l’arte salva dalla guerra – e alle sue pubblicazioni per la Francia fino alle ultime realizzazione riservate alla diffusione della cultura del fumetto, con pubblicazioni come Praticamente Fumetti, Disegnare Dylan Dog, Hugo Pratt – le lezioni perdute -, la collana Lezioni di fumetto, tra cui i volumi dedicati a Roberto Recchioni, Zerocalcare. Nel percorso visivo dedicato alla carriera di Vincenzo Mollica:” Sì confesso: sono Vincenzo Paperica”,saranno riprodotti i più curiosi e storici omaggi, selezionati dal curatore Riccardo Corbò, che vedono Vincenzo Mollica protagonista di storie, di caricature, di omaggi fumettistici. Il più celebre di tutti è il suo alter ego Vincenzo Paperica, ideato da Andrea Pazienza e poi portato nel mondo Disney da Giorgio Cavazzano.

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Inoltre Fabrizio Spadini sarà protagonista a Roma di due eventi in contemporanea: la sua seconda mostra personale in città presso Medina Art Gallery Roma e a Romics, dove  sarà  allestito un percorso espositivo con una selezione di 5 opere sperimentali realizzate in NFT (Non Fungible Token): un viaggio visivo che ci porterà dentro e attraverso immaginari affascinanti e futuristici, tra suggestioni cinematografiche fino alla più antica mitologia. Faranno da cornice a tutto questo l’assegnazione di alcuni premi fra i quali quello per il fumetto e il “Premio Romics  Musica per Immagini”, nuovo progetto dedicato ai professionisti della “musica per immagini”,  selezionati da un’autorevole Giuria. Tra le iniziative in programma un grande omaggio a Michelangelo La Neve, scrittore per il fumetto, pere il cinema e la televisione.

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L’Area Cinema torna sul palco del Padiglione 5 di Romics, nel Movie Village che ospiterà i titoli più importanti in arrivo nelle sale tra la primavera e l’inizio dell’estate. Tanti i titoli protagonisti di questa edizione: Animali Fantastici – I segreti di Silente (in sala dal 13 aprile), SONIC 2 – Il Film (in sala dal 7 aprile) e Jurassic World – Il   Dominio. Tanti gli appuntamenti dedicati ai Manga  così come le molte novità provenienti dall’estremo oriente. La Scuola Romana dei Fumetti presenterà il volume da loro realizzato con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia Accattoni, Vitelloni e Zombi – il Neorealismo rivisitato a fumetti  (Ultra Edizioni), un racconto di dieci capolavori del Neorealismo, opere di De Sica, Zavattini, Fellini, Germi e altri maestri che hanno segnato la storia del cinema. In occasione dell’anniversario dei  100 anni della costituzione dell’Aeronautica Militare, che cadrà nel 2023, l’Arma Azzurra presenterà l’uscita di una collana a fumetti composta da 12 volumi, che riprendono alcuni momenti storici di particolare rilievo. Infine per ricordare la storia della migrazione italiana in Svizzera e in Belgio, il panel “Fumetti & italiani all’estero” richiama l’attenzione dei visitatori su due storie ambientate in Belgio e Svizzera. Divertimento assicurato nelle aree di intrattenimento dedicate al  game  e  card game: quattro giorni di attività, eventi, talent e tornei per coinvolgere di nuovo il pubblico attraverso momenti di svago, condivisione e divertimento con oltre cento postazioni gaming. Moltissimi i tornei organizzati da Videogiochi per passione dove i gamer più appassionati potranno sfidare i propri amici e competere in diverse gare in cui mettersi in gioco e mostrare le loro abilità in  Super  Smash  Bros, su Nintendo Switch,  FIFA  22  e  Tekken7. GameOver saranno presenti in 50 postazioni gaming pc di ultima generazione con schede grafiche RTX serie 3000 e le nuove AMD di Sapphire, con i migliori titoli a cui giocare online, tra cui League of Legends, Fortnite, Fifa e molti altri. Nell’area Vigamus, i visitatori potranno provare dal NES al Mega Drive, passando per il Commodore 64 e il Vectrex. Inoltre, tra le   postazioni saranno presenti anche console di ultima generazione, come PlayStation 5 e Xbox Series X,  tutte giocabili gratuitamente. Non mancheranno anche degli angoli dedicati specificatamente alla realtà virtuale, nei quali il pubblico potrà accedere per vivere in prima persona delle esperienze uniche e immersive. Diverse postazioni, tra retro, attuali e VR, verranno utilizzate attivamente durante i quattro giorni per portare avanti iniziative e tornei.

Fiera Roma, Via Portuense 1645, 00148 Roma (RM), ingresso Nord (tutti i giorni) e Ingresso Est (sabato e domenica). da giovedì 7 aprile a domenica 10 aprile 2022 dalle ore 10:00 alle 20:00.

​Ingresso: Nel rispetto delle normative di sicurezza anti Covid-19, l’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili dal sito  www.romics.it  o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket. All’ingresso verrà richiesto il Super Green Pass. Contatti:Mail: info@romics.it; Tel: 06.93956069

Mancino Naturale – Nella sale dal 31 marzo 2022 per la regia e sceneggiatura di Salvatore Allocca con Claudia Gerini, Francesco Colella, Alessio Perinelli, Katia Ricciarelli e Massimo Ranieri.

Mariagrazia Fiorentino

Da una vita difficile, dove il male grida forte, la speranza grida ancora più forte.

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Un film molto attuale con una Claudia Gerini estremamente convincente nel ruolo della madre (Isabella) e un bravissimo (Paolo) nel ruolo del figlio interpretato da Alessio Perinelli.

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Alessio Perinelli (Paolo) . Il calcio é emozione e vita quella del pallone é un linguaggio universale.

“La determinazione di una madre sola disposta ad andare oltre alle sue possibilità pur di dare a suo figlio una chance nello spietato mondo del calcio professionistico. Ma dietro a questo sogno c’è un conto aperto col passato che Isabella, proprio per il bene del figlio, sarà costretta a regolare”.

DMO ES.CO – Esquilino Comunità, Porta di Roma – Un progetto di turismo rigenerativo, che punta sulla cooperativa di comunità e sulle opportunità del Terzo Settore

Donatello Urbani

Un’idea di turismo che “esce” dalle dinamiche tradizionali e che apre la Porta ai visitatori di Roma attraverso la relazione con la comunità locale, alla scoperta di un ventaglio di esperienze differenziate da “vivere e condividere”. E’ questo il punto di partenza della DMO ES.CO. Esquilino Comunità, Porta di Roma, la Destination Management Organization dedicata al quartiere Esquilino, ammessa a finanziamento dalla Regione Lazio nell’ambito dell’avviso pubblico per l’attuazione di interventi a sostegno delle destinazioni turistiche del Lazio. Tre gli asset strategici individuati: il posizionamento geografico, un territorio ospitale e multiculturale, la promozione di benessere e salute nel quartiere oggi considerato più cool della Capitale.

DMO ESQUILINO 23 MARZO 2“La DMO ES.CO. rappresenta un unicum perché, a differenza di tutte le altre, che coinvolgono territori più estesi, riguarda un solo Rione – ha affermato la presidente Letizia Casuccio – Il contesto offre così tante e differenziate risorse da averci fatto individuare subito gli elementi di un progetto di turismo rigenerativo strategico per Roma. Puntiamo sulla nascita di una Cooperativa di Comunità: i cittadini che ne faranno parte saranno i veri protagonisti della DMO, al contempo produttori e fruitori dell’accoglienza dei turisti. Saranno l’elemento di informazione turistica e di valorizzazione e della cura del Rione stesso”. Altro fattore di forza, messo in evidenza da Casuccio, è il fatto che l’Associazione ES.CO., nata come Ente del Terzo Settore, potrà essere strumento utile di co-progettazione per Roma Capitale. A questo intervento si sono aggiunti altri importanti contributi offerti da Maria Elena Rossi – Dir. Marketing e Promozione ENIT – Agenzia del Turismo; Lorenza Bonaccorsi – Presidente Municipio I di Roma Capitale; Mariano Angelucci – Presidente XII commissione capitolina permanente; Valentina Corrado – Assessore al Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio e della Destination Manager Michela Valentini, tutti espressione di una volontà diretta alla ricerca di nuove e valide opportunità turistiche a sostegno di una ripartenza per una città che ha fatto del turismo la sua più importante risorsa socio/economica.

 

“Colori e immagini della Scienza – Art&Science Across Italy” In mostra al Palazzo delle Esposizioni – Sala Fontana, piano Zero (ingresso Via Milano) dal 22 marzo al 3 aprile 2022


Mariagrazia Fiorentino –  Foto Donatello Urbani

Per una credenza che affonda le radici nei millenni passati, arte e scienza sono agli antipodi come il raziocinio contrapposto alla fantasia. Questa diatriba sembra oggi passata di moda  come dimostra la mostra “Colori e immagini della Scienza – Art&Science Across Italy”  organizzata nell’ambito di un progetto voluto dall’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – in collaborazione con il CERN di Ginevra che si propone di avvicinare i ragazzi al mondo della scienza utilizzando il linguaggio dell’arte.

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Lungo il percorso espositivo si possono ammirare circa 70 opere realizzate da 210 studenti provenienti da 28 istituti secondari che dal 2020 partecipano alla terza edizione del progetto Art&Science.

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Scrivono in proposito i curatori: “Ogni opera è stata ispirata da un argomento scientifico, che spazia tra varie discipline, dalla fisica alla geologia, ed è stata realizzata in seguito a una serie di seminari e incontri con ricercatori e ricercatrici che si sono svolti lo scorso anno. Nella fase creativa gli studenti e le studentesse sono stati seguiti da professori e artisti dell’Accademia di Belle Arti di Roma che hanno progettato e realizzato l’allestimento della mostra. Le più significative opere esposte in mostra saranno premiate il 4 aprile 2022 durante un evento dalle 16.00 presso Sapienza Università di Roma. Le opere premiate andranno a comporre la mostra e la competizione nazionale, che si terranno al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 13 al 30 maggio. Gli autori e le autrici delle opere ritenute più significative nella mostra nazionale saranno ospiti al CERN per un master sul rapporto tra arte e scienza a settembre 2022. All’edizione 2020-2022 di Art&Science Across Italy partecipano più di 5600 studenti, da 140 scuole di 10 regioni, dove il progetto è coordinato da alcuni ricercatori e ricercatrici delle sezioni INFN e delle Università locali. Le studentesse e gli studenti hanno realizzato un totale di circa 1000 opere che saranno esposte in 12 mostre nelle città che partecipano al progetto. I 20 vincitori della competizione nazionale sono infine invitati a partecipare a un master sul rapporto tra arte e scienza presso i laboratori dell’INFN o al CERN”.

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Roma – Palazzo delle Esposizioni -. Sala Fontana di Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194 (ingresso Via Milano) Dal 22 marzo al 3 aprile 2022 dalle 10 alle 20 chiuso il lunedì. Ingresso gratuito Maggiori informazioni: https://www.palazzoesposizioni.it/mostra/colori-e-immaginidellascienza  Per essere aggiornati sulle mostre di Art&Science Across Italy si rimanda alla pagina facebook del progetto https://www.facebook.com/artandscienceacrossitaly Tutte le news e le informazioni sul progetto Art&Science Across Italy https://artandscience.infn.it

 

 

 

 

 

 

 

“London Calling: British Contemporary Art Now” – 50 anni di arte contemporanea londinese dal 17 marzo al 17 luglio, a Palazzo Cipolla a Roma

Maria Grazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Ho ascoltato per la prima volta “London calling” dei the clash, quando avevo 14 anni, è stato come il canto della Sirena che mi ha attirato nella capitale. (Mat Collishaw)

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                                Mat Collishaw: “Seria ludo” – 2016- Acrilico, alluminio, luci Led, motore, vernice, resina, acciaio, cera.

Per la prima volta in Italia, la mostra “London Calling: British Contemporary Art Now”. 50 anni di arte londinese racconta attraverso oltre 30 magnifiche opere di 13 artisti di fama internazionale: da David Hockney a Anish Kapoor, da Jake e Dinos Chapman a Damien Hirst fino ad arrivare a Idris Khan. La città di Londra ha svolto un ruolo molto importante nell’arte contemporanea a partire dagli anni 60 dello scorso secolo. Una sequenza di artisti la cui carriera è stata in qualche modo influenzata dalla capitale britannica, o perché vi sono nati, oppure vi si sono recati durante la propria formazione, o magari trasferiti in un secondo momento in modo da essere vicini alle grandi gallerie e musei, quando non semplicemente per andare alla ricerca di nuovi orizzonti creativi. Artisti che hanno contribuito a collocare Londra nell’Olimpo delle avanguardie artistiche, così come lo erano state in precedenza Firenze nel Rinascimento, Parigi con l’Impressionismo o New York nella seconda metà del XX secolo. Partendo dal più anziano, David Hockney, fino a giungere al più giovane, Idris Khan, il percorso espositivo propone uno spaccato dell’attuale scena artistica londinese attraverso una serie di opere iconiche selezionate dai curatori Maya Binkin e Javier Molins in collaborazione con gli artisti stessi.

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” …. e se il passato e il futuro si potessero incontrare?…

Ynca Shonibare: “Planets in my head, Young Ecoligist”. Manichino in fibra di vetro, tessuto di cotone in stampa Was olandese, mappamondo in ottone, piastra appoggio in acciaio, trepiede e teodolite.

Ideata dalle collezioni/studi personali degli artisti, la mostra è supportata da gallerie e collezioni internazionali come Gagosian Gallery, Goodman Gallery, Galerie Lelong, LissonGallery, Modern Forms, Victoria Miró Gallery, Galerie Thaddaeus Ropac, Sean Kelly Gallery,New York, Tim Taylor Gallery, London, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea. La varietà degli artisti presenti consente, inoltre, di contemplare tecniche compositive assai diverse tra loro, come pittura, scultura, disegno, ceramica, fotografia, video e molto altro, esprimendo una molteplicità di temi quali la vita quotidiana, il confino, l’esplorazione dell’essere umano, il paesaggio, la politica, la religione, la storia dell’arte, la letteratura, la musica, il genere, la violenza o il rapporto tra la vita e la morte. e di averne assorbito il dinamismo e l’anticonformismo in una determinata fase della loro carriera.

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In primo piano: Anish Kapoor: “Non Objet” – 2014. Acciaio inossidabile. In secondo piano: ” Magenta Apple” – 2018. Acciaio inossidabile e vernice

A Palazzo Cipolla si è scelto di esporre le produzioni più recenti di questi artisti (fatta eccezione per qualche pezzo iconico, come ad esempio il Glen Matlockdi Hirst del 1997 o il vaso in ceramica di Grayson Perry del 1995) per dare conto dell’assoluta vitalità, originalità e dirompenza del messaggio di cui sono portatori ancora oggi, nel secondo decennio degli anni Duemila. Il percorso di mostra conduce il visitatore lungo un viaggio ideale in grado di condensare, in pratica, in poco più di una trentina di opere, la storia dell’arte contemporanea europea e occidentale, sia dal punto di vista delle sperimentazioni stilistiche che da quello delle ricerche di tipo concettuale.

Quando un uomo è stanco di Londra è stanco della vita. (Samuel Johnson)

Così la curatrice Maya Binkin: «Londra è una città unica nel suo genere. Per avere successo qui un artista deve essere il migliore nel suo campo: un’eccellenza, questa, che ha un impatto diretto sulla città elevandone gli standard, così da garantire che sia solo l’arte migliore a entrare nelle sue gallerie. È un ciclo che si alimenta da solo, perfezionandosi di volta in volta. La mostra “LondonCalling” presenta al pubblico una selezione di artisti che sono riusciti a sfondare malgrado la con-correnza spietata.»

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David Hockney – Sulla sinistra: “Self Portrait” – 2012. Disegno su carta realizzato con iPad. Destra: “Ser Tatton Sykes”. Disegno su carta realizzato al computer e stampato a getto d’inchiostro.

Le fa eco il curatore Javier Molins: «Per trovare una città con una tale concentrazione di talenti artistici bisogna risalire indietro nel tempo fino alla Firenze del Rinascimento. L’arte di quel periodo dovette la sua nascita a una serie di fattori, tra cui il progresso scientifico, economico e politico che portò le città a competere tra loro per attrarre i migliori artisti. Allo stesso modo, la rivoluzione dei costumi e il grande sviluppo economico che investirono Londra negli anni Sessanta hanno dato vita a un vivace ambiente artistico nel quale scuole d’arte e gallerie si contendevano i migliori studenti e gli artisti di spicco mentre i musei si sfidavano a colpi di mostre sensazionali. Non solo, le stesse istituzioni facevano a gara per premiare gli artisti più meritevoli e i collezionisti per acquistare le opere migliori. Lo scopo di questa mostra è di presentare il lavoro degli artisti di quel periodo, cercando di spiegare le ragioni che hanno decretato il primato di Londra sulla scena dell’arte contemporanea globale.»

Catalogo “London Calling – British contemporary art now – Da David Hockney a Idris Khan” – Edizione Gli Ori – Pistoia. Pagine 144. Prezzo €.28,00

Roma, Palazzo Cipolla, Via del Corso, 320. Dal17 marzo 2022 al 17 luglio 2022 con orario dal martedì alla domenica ore 10.00 > 20.00. Biglietto d’ingresso intero € 6,00 (audioguida inclusa) – Ridotto € 4,00 (audioguida inclusa) – valido per giovani fino a 26 anni, adulti oltre i 65 anni,  e varie categorie.  Info: Risponditore automatico: T. +39 06 9837051Email:biglietteriapalazzocipolla@gmail.com• Possibilità di accesso cani certificati per particolari patologie. Obbligo super green-pass.

Ercole Olivario – Concorso per la valorizzazione delle eccellenze olearie territoriali italiane

Donatello Urbani

Unico in Italia (purtroppo), questo concorso intende premiare i frantoi e i veri produttori di olio extravergine ottenuto da sole olive italiane che, come affermato dal presidente Giorgio Mencaroni, hanno indirizzato i loro sforzi nell’ottenere prodotti di altissima qualità, in un territorio dove guide, premi ed attestati vari abbondano in quantità tali da uguagliare il numero di etichette e promozioni commerciali. In questa iniziativa determinante è il contributo offerto dalle Camere di Commercio locali, in questa trentesima edizione particolare è quello prestato dalla Camera di Commercio dell’Umbria, come ha voluto riconoscergli il presidente dell’Unioncamere nel corso della conferenza stampa tenuta a Roma. Perugia è la città dove il 26 marzo prossimo avverrà la premiazione.

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I premi in palio in questo anno 2022 sono 12: i primi classificati di ciascuna della due categorie Dop/IGP ed Extra Vergine nelle tre tipologie di fruttato leggero, medio ed intenso. A questi sono aggiunti altri 7 premi speciali:

  • Menzione speciale Olio Extravergine Biologico, al prodotto, certificato a norma di legge, che ottiene il punteggio più alto tra gli olii biologici finalisti;
  • Premio speciale “Amphora Olearia”, per la migliore confezione secondo regolamento;
  • Premio “Giovane Imprenditore”, al titolare rappresentante dell’impresa con età fino a 40 anni;
  • Menzione “Olio Monocultivar”, dedicata all’olio monocultivar che ha ottenuto il punteggio più alto;
  • Menzione di Merito Impresa Donna dedicata alla valorizzazione ed incentivazione delle imprese femminili arrivate in finale;
  • Menzione di Merito Impresa Digital Communication alla realtà aziendale che investe nella comunicazione e nello sviluppo della cultura digitale;
  • Menzione di Merito “Giorgio Phellas – Turismo dell’Olio” ad un’azienda finalista che s’impegna nella proposta di esperienze di oleoturismo, in grado di valorizzare l’olio ed il territorio di appartenenza.

Inoltre per promuovere la cultura dell’olio italiano di qualità all’estero, verrà assegnato il premio “Leikithos”, stabilito in collaborazione con l’ICE e le Camere di Commercio italiane all’estero. Ad una personalità che si è fatta “ambasciatore” dell’olio e della cultura dell’olio italiano di qualità all’estero.

I partecipanti al concorso Ercole Olivario, scelti da una giuria di esperti  in una prima selezione regionale, passano ad altra nazionale costituita da 16 degustatori ed degustatrici in rappresentanza delle regioni a maggiore vocazione olivicola scelti tra i soggetti iscritti nell’elenco di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergine ed extravergine.

I finalisti di questa edizione 2022 provenienti da 16 regioni sono 110 in rappresentanza di 96 aziende: n.9 dall’Abruzzo- 2 dalla Basilicata- 8 dalla Calabria- 7 dalla Campania- 2 dall’Emilia Romagna- 14 dal Lazio- 2 dalla Liguria- £ dalle Marche- 11 dalla Puglia- 11 dalla Sardegna- 11 dalla Sicilia- 9 dalla Toscana- 9 dall’Umbria.

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Grazie a suggerimenti offerti da vari chef è stato istituito anche un concorso riservato ai produttori dell’oliva da tavola – “Ercole Oleario Olive da Tavola” che in questa seconda edizione avrà uno svolgimento in parallelo dedicato all’olio extravergine di oliva.

Maggiori informazioni: Segreteria Nazionale del Concorso Ercole Olivario – C/o Promocamera – Azienda Speciale Camera di Commercio dell’Umbria – Tel. +39.075.9660589 – 075.9660369 – promocamera@umbria.camcom.itercoleolivario@umbri.camcom.itwww.ercoleolivario.it

Arte da bere – Le dimore del vino – Progetto per la valorizzazione del vitigno Cesanese presentato all’ l’Enoteca Regionale Vyta, Via Frattina 94 a Roma, lnsieme alla nuova DMO Bibere de arte.

Donatello Urbani
Il progetto si pone come obiettivo raccontare la storia della terra e del territorio attorno alla città di Roma come affermato in conferenza stampa, Inoltre é rivolto a proporre esperienze enogastronomiche, in particolare rivolte al Cesanese, vitigno autoctono rappresentativo del Lazio. In proposito ha dichiarato Pierluigi Cianni, presidente DMO “Bibere de Arte”: “Questo progetto parte dall’idea che Il vino è espressione di diversità e ricchezza per un territorio. Degustando un vino pregiato è facile chiedersi: «Quale storia di questa terra ci sta raccontando?». Nel nostro caso il territorio va da Piglio, capitale del Cesanese, a Valmontone, due città che dedicano grandi eventi al vino (il San Lorenzo Wine Festival a Piglio e Armonie di ottobre a Valmontone) e hanno due dimore storiche da valorizzare come Castello Colonna di Piglio e Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone”.

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Sono stati coinvolti in questa iniziativa 20 enti, 7 pubblici e 13 privati, tra i quali il Comune di Valmontone, il Comune di Piglio, l’Università “La Sapienza” di Roma, Valmontone Outlet, IIS Gramsci di Valmontone, IISP Rosario Livatino Turistico Alberghiero Cave, IPSSEOA Buonarroti Alberghiero Fiuggi, Associazione Culturale Artenova, Associazione Culturale Xenia, rete di imprese dei Castelli della Sapienza, Monti Lepini e Prenestini, rete di imprese di Valmontone città, agenzia di viaggi e tour operator Think Away Viaggi, agenzia di viaggi Wanderlust Viaggi, Enoteca di Piglio, Autoservizi Cerci, Piglio in arte, associazione per la gestione della strada del vino cesanese, azienda speciale servizi integrati comunali, proloco di Valmontone, proloco di Piglio. Presenti all’evento il Presidente DMO Pierluigi Cianni e il direttivo DMO, i partner del progetto, Roberto Cipresso (winemaker di fama internazionale e scrittore), lo chef Paolo Gramaglia (1 Stella Michelin, Ristorante President di Pompei). Testimonial della serata Antonello Fassari.

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In occasione della conferenza stampa è stato presentato, inoltre, il Tartufo più, progetto lanciato nel 2019 per avvicinare buongustai al mondo del tartufo e far conoscere i segreti di un prodotto d’eccellenza italiano e del Lazio attraverso la degustazione di creazioni realizzate con tartufi “a km 0” dagli chef Stefano Bartolucci di Rosso Divino e Riccardo Cori e Sonia Pontecorvi di Elle et Lui.  Questo ha trovato conferma nelle dichirazioni di Antonella Parodi  – cavatrice di tartufi “Dietro il tartufo, quello che apprezziamo a tavola, c’è molto da scoprire: dall’addestramento dei cani, che deve essere un gioco sia per noi che per loro, ai sacrifici che si fanno per raccoglierlo, spesso sotto la pioggia, con la neve o il freddo che taglia le mani. Perché è vero che è sempre una bella passeggiata nella natura ma fatica e difficoltà non mancano. Vale la pena evidenziare che il Lazio è una delle poche regioni in Italia dove si trovano tutte le 9 specie di tartufo, sia bianco che nero. Purtroppo, negli ultimi tempi, anche il tartufo subisce gli effetti del cambiamento climatico e, unito alla presenza di cinghiali in cerca di cibo, diventa davvero difficile trovarne, se non si hanno cani ben addestrati”.

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Di grande interesse e capaci di destare curiosità fra i presenti è stato quanto dichiarato da Riccardo Corsi, geometra di Segni,  con la storia della sua tartufaia, impiantata sui Monti Lepini per gioco e con scetticismo nel 2007, che dal 2018 inizia a produrre i primi tartufi e, oggi, ha dato vita ad una piccola azienda familiare. “Ereditai dei terreni da mio nonno – racconta – e volevo metterci i marroni, tipici di Segni. Ma il terreno non era adatto. Sapevo che, in passato, in quella zona si andava a tartufi e così prendemmo una cinquantina di piante e iniziammo a tirarle su. Nel 2018, con piacevole sorpresa, abbiamo iniziato a raccogliere i primi tartufi, lo scorzone estivo, che pian piano sta entrando a pieno titolo a far parte delle attività dell’azienda agricola “Il Tartufo Lepino” di Fagiolo Francesca, che mette insieme il tartufo al marrone di Segni e, insieme,  stanno offrendo belle soddisfazioni”.
L’insieme di queste eccellenze territoriali offrono un valido richiamo per un turismo naturalico di alto livello grazie alle produzioni agricole, specie per il tartufo,  che sono possibili solo dove é presente un territorio incontaminato scevro da qualsiasi inquinamento atmosferico.

House of Gucci – Nelle sale dal 16 dicembre 2021

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Il film “House of Gucci”, regia e produzione di Ridley Scott e distribuito da Eagle Pictures, oltre la storia degli ultimi protagonisti di una tra le più celebri “maison” del mondo della moda, ci presenta le impressioni avvertite negli Stati Uniti d’America, in prevalenza sul mondo degli affari, sulla nostra imprenditoria nei difficili anni 1975/95.

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Dietro il mondo dorato della moda, uno per tutti, che in quegli anni vedeva primeggiare, con una gestione interamente familiare, la maison Gucci,  si nascondevano, molto spesso, interessi finanziari, non sempre rispettosi della legge, ai quali facevano riscontro altrettante ambizioni di potere e gelosie che spesso superavano i rapporti di sangue e di parentela.

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Tema principale del film, narrato in ben due ore e quaranta minuti, è l’arrivo nella famiglia Gucci di Patrizia Reggiani, una ragazza di umili origini, grazie al matrimonio con Maurizio, l’erede designato a condurre l’azienda di famiglia nel difficile mondo della moda.  Come ben sappiamo dalle cronache giudiziarie il matrimonio tra Patrizia e Maurizio terminò con l’uccisione di Maurizio e vide come mandante la stessa Patrizia, moglie divorziata che non aveva mai accettato la fine della loro relazione.

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Da segnalare l’interpretazione di Lady Gaga, di grande spessore interpretativo e molto aderente alla protagonista Patrizia Reggiani così come sono altrettanto valide quelle dell’intero cast chiamato a confrontarsi con una storia di cronaca nera che ha avuto ampia risonanza non solo nelle cronache giudiziarie e in maniera molto maggiore in quelle mediatiche. Compito comunque che tutti assolvono in maniera brillante.

Dante in mostra a Roma nel Museo Pietro Canonica per ricordare i settecento anni dalla morte

Mariagrazia Fiorentino – foto Donatello Urbani

Questa mostra si può interpretare anche come un atto dovuto al sommo poeta offerto dalla città Roma, che negli anni in cui visse il poeta era sede del papato, causa prima del suo esilio dall’amata Firenze e della sua peregrinazione nelle varie corti italiane. Sono esposte opere della collezione del Museo, fotografie e documenti che danno corpo all’idea di Dante percepita dallo scultore piemontese  e l’intenso rapporto intercorso tra lo scultore e il sommo poeta. Scrivono in proposito le curatrici Carla Scicchitano, Anna Gigante e Fabiola Polsinelli: “Pietro Canonica (Moncalieri, TO 1869 – Roma 1959), raffinato ritrattista delle più importati famiglie aristocratiche e delle principali Corti europee, amava molto leggere Dante, lo dichiara apertamente nelle sue memorie ma soprattutto se ne può trovare testimonianza in alcune sue sculture. Un rapporto evidente là dove l’omaggio al poeta è diretto, ma anche una traccia da cercare, da mettere in evidenza là dove Canonica s’ispira al mondo poetico di Dante. Queste opere, individuate all’interno della collezione permanente del Museo, in occasione della mostra sono state integrate dal ricco materiale fotografico e documentario solitamente conservato nell’archivio storico. Dall’indagine sono emersi segni e indizi che ci fanno capire l’importanza di Dante per l’immaginario dello scultore piemontese e il suo mondo creativo: con quali versi e con quale iconografia Canonica si è confrontato, quali tematiche ha selezionato e quali simboli ha scelto per dare corpo alla sua idea di Dante. Dallo studio e dall’accostamento dei materiali sono arrivate nuove interessanti letture delle opere di Pietro Canonica”.

Il percorso espositivo suddiviso in tre sezioni, si sviluppa interamente al pino terra del villino ubicato nel cuore del parco urbano di Villa Borghese – Piazza di Siena.

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La prima sezione s’ispirata al tema dell’amore ed accoglie alcune opere che rimandano alla triste storia di Paolo e Francesca narrato nel Canto V dell’Inferno e a La Veglia dell’Anima (1920), tema presente nel canto XVIII del Purgatorio.

Tra le opere che più esplicitamente omaggiano Dante un gesso raffigurante Beatrice (1910), calco dell’originale in marmo e bronzo che da fonti archivistiche risulta presente al Museo Peterhof di San Pietroburgo, in Russia.

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La seconda sezione affronta il difficile rapporto tra Dante e le istituzioni pubbliche come lo stesso poeta affronta nelle tre diverse invettive rivolte alla repubblica marinara di Pisa,  all’Italia  all’amata Firenze.

La terza sezione non ha un riferimento unico e ben definito; è una ricerca culturale nelle opere di Canonica dei temi affrontati dal Sommo Poeta nelle sue opere letterarie.

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Tutte le opere esposte lungo l’intero percorso espositivo vogliono consentire ai visitatori, anche attraverso apparati didattici e multimediali, come scrivono le curatrici: “…di approfondire alcune tematiche e d’immergersi in un contesto evocativo ed emozionale grazie anche alla lettura di alcuni versi tratti dalle opere di Dante”.

Roma, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, viale Pietro Canonica, 2 (piazza di Siena) – Roma fino al 27 febbraio 2022; con orari: dal martedì alla domenica ore 10.00-16.00 e ingresso gratuito. In ottemperanza a quanto stabilito dal Decreto Legge del 23 luglio 2021, n. 105, l’ingresso al Museo sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass. Attesa del proprio turno a distanza di sicurezza (almeno 1 mt). Misurazione temperatura con termoscanner (non è possibile accedere con temperatura uguale o superiore a 37.5).Nel Museo é obbligatorio l’uso della mascherina. Vietati gli assembramenti. Info mostra Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00–19.00) www.museocanonica.itwww.museiincomune.it