The European Pavilion – La ricerca di un tetto comune per i cittadini europei.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Uniti o separati? Il vento”exit” da vario tempo spira nelle nazioni della comunità europea spingendole fuori dalle quattro mura della casa comune.

dav

The European Pavilion vuole offrire una riflessione sull’Europa sia ai romani che a quanti si trovano in città dal 17 al 19 novembre p.v. In un arco di tre giorni “artisti pensatori e ricercatori provenienti da tutto il continente si sono riuniti in un programma che prevede tavole rotonde, conferenze e workshop, performance musicali, un ambiente di realtà virtuale, installazioni plastiche e multimediali. Il pavilion ha una funzione artistica, culturale e politica che serve ad affrontare le sfide di oggi. Un lavoro di pensiero che è durato quattro anni. La città di Roma e i suoi numerosi istituti di cultura, nati come Accademie Nazionali per consentire agli artisti di avvicinarsi al passato classico e che al tempo stesso hanno accompagnato la costruzione delle nazioni europee, offrono un contesto particolarmente adatto a discutere e immaginare forme transnazionali di appartenenza collettiva”.

dav

In questo progetto sono state interessate sette istituzioni: Accademia di Francia a Roma – Villa Medici-, Bibliotheca Hertziana, German Academy – Roma Villa Massimo -, Goethe Institut Rome, Museo delle Civiltà, Istituto Svizzero, Nero. “Nel corso della storia la cultura è stata fonte d’ispirazione vitale per la nostra vita quotidiana. The European Pavilion è una piattaforma artistica europea per ripensare e sfidare continuamente ciò che l’Europa significa oggi e ciò che può diventare domani”.

dav

Fra i tanti temi trattati uno che ha richiamato particolare attenzione è stato quello del cambiamento climatico. Come sarà l’agricoltura di domani? Significativa è stata la risposta offerta da alcuni vignaiuoli francesi, spagnoli e italiani che insieme, coordinati da una casa enologica francese, hanno prodotto unendo vari loro uvaggi, a partire dal 2020, una etichetta ”Oenope” per un vino comune bianco e rosso: “The Borderless European Wine”. Un mondo di antichi saperi, sapori e sensazioni che si racchiudono in un calice di vino.

Per saperne di più contattare i siti delle varie istituzioni

Roma – “Eternal struggle of my desire“- Museo Nazionale Romano fino all’11 dicembre 2022.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Nuove luci su antiche pietre nella Crypta Balbi con la mostra “Eternal struggle of my desire“  (L’eterna lotta del mio desiderio).

dig

La toponomastica è uno strumento cartografico un pittogramma che aiuta la conoscenza dei luoghi nel loro contesto storico/culturale.

mde

I nomi delle strade ci guidano in un luogo ben definito “Via delle Botteghe Oscure”. In questo contesto già nel periodo medievale si formano botteghe artigiane sopra le rovine romane delle Cripta Balbi costituite da artigiani che realizzano funi dando nome di nuovo alla toponomastica “Via dei Funari”. In uno dei luoghi più magici e sconosciuti della città negli antichi laboratori è stata allestita questa mostra che vuole stabilire un legame tra l’antico e il presente in una contaminazione tra arte contemporanea e archeologia. La rassegna presenta, nelle aree archeologiche sotterranee della Crypta Balbi, una serie di arazzi messi in relazione con uno stretto, inedito dialogo con la storia del luogo e la sua particolare morfologia architettonica. L’allestimento e il percorso di visita previsto consentono di percepire l’articolazione degli antichi edifici e le vie di comunicazione originarie. Come scrivono i curatori: “All’interno degli ambienti sotterranei del Museo sono disposte, nascoste e inserite ulteriori opere di diverse dimensioni con contenuti testuali che, come entità autonome, si rivolgono direttamente all’osservatore. Il racconto si sviluppa proprio a partire dai sotterranei dové si trovano i resti del portico del Teatro costruito da Lucio Cornelio Balbo nel 13 a.C. e della Porticus Minucia Frumentaria, proseguendo lungo i diversi piani attraverso i complessi fortificati e le abitazioni altomedievali e medievali dei mercanti, fino a giungere all’età moderna, con il dormitorio seicentesco del monastero di Santa Caterina, in cui sono state ricavate le sale museali. Le opere e gli oggetti esposti nelle sale – provenienti anche da altri siti della città di Roma – restituiscono l’immagine della città dall’età romana al XX secolo”.

burst

Il suggestivo titolo della rassegna ci mette in stretta relazione con il concetto di amore negato, condizione propria delle ragazze, figlie di prostitute o di famiglie in condizioni di estrema miseria, rinchiuse in questi sotterranei dalla Confraternita delle vergini miserabili di Santa Caterina dei Funari, fondata nel 1543 dai Gesuiti di Sant’Ignazio di Loyola, alle quali venivano insegnate alcune attività manuali tra le quali il ricamo e il cucito, per trasformarle in “donne oneste e timorate di Dio”.

mde

Una mostra da non perdere sia per i romani che per tutti i turisti che vengono a Roma.

Museo Nazionale Romano Crypta Balbi – via delle Botteghe Oscure 31, 00186 Roma. Il Museo Nazionale Romano è aperto dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00. Le biglietterie chiudono alle 17.00.  Per le modalità di visita e acquisto biglietti tutte le informazioni sul sito: www.museonazionaleromano.beniculturali.it e.mail: mn-rm@cultura.gov.it

 

Vicino/lontano – Viaggio alla scoperta del Patrimonio Culturale e Naturale dell’Immigrazione in Italia- Roma Palazzo delle Esposizioni fino al 27 novembre 2022- Ingresso gratuito da Via Milano, 13

Mariagrazia Fiorentino – Foto cu0rtesy Ufficio Stampa Palazzo delle Esposizioni

Questi artisti attraverso la pluralità dei loro sguardi hanno avuto la capacità di fotografare liberamente temi e sensibilità della nostra epoca, con la solo forza delle idee e della passione portando uno sguardo costruttivo nel mondo in cui viviamo.

L’arte da sempre esplora il tema dell’esilio quanto esso impatti profondamente l’animo di chi lo subisce, l’arte ha il potere di creare un dialogo universale. Il crescente interesse e la curiosità di conoscere questi paesi così lontani ma così vicini che sanno unire la tradizione con il moderno.

StreamImmagineOriginale (1)

Ryan Ahmed – Festival tradizionale Rakher upobas – Bangladesh

In occasione del Cinquantesimo Anniversario della Convenzione UNESCO sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale sono stati esposte in cinque diverse sedi oltre 400 foto realizzate da fotografi provenienti dai Paesi con il maggior flusso migratorio verso l’Italia. Gli autori hanno voluto raccontare attraverso le immagini, il patrimonio culturale e naturale dei loro paesi di origine, costruendo un dialogo con le fotografie istituzionali dei siti del Patrimonio Mondiale e del Patrimonio Culturale, Immateriale dell’UNESCO. Iniziative sono proposte a partire dal 3 novembre fino al 18 novembre presso varie biblioteche romane.

Per maggiori dettagli www.bibliotechediroma.it – info www.palazzoesposizioni.it

 

Pier Paolo Pasolini: “TUTTO E’ SANTO” – Il Corpo poetico – In mostra a Roma Palazzo delle Esposizioni fino al 26 febbraio 2023

 

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Pier Paolo Pasolini, un grande intellettuale del ‘900, un uomo dal pensiero libero che sapeva unire la curiosità alla passione, sempre con estrema gentilezza.

dav

 

La mostra allestita nel Palazzo delle Esposizioni “parte dall’idea che mai un poeta, uno scrittore, un regista, un intellettuale è stato così corpo incarnazione della parola. In questa mostra Pasolini è visto in una dimensione radicale di autore, sempre vissuta con la totalità di un corpo che attraversa il mondo e sperimenta la dimensione della fisicità come pienezza, splendore e tragedia, in un amore estremo per la vita e per la realtà e in una opposizione irriducibile e profetica alla sottomissione dei corpi e dei volti prima ancora e delle menti, alle convenzioni e alle normalizzazioni omologanti, volte ad annullare le caratteristiche dei singoli e le diverse, sorprendenti, incontrollate forme dell’eros.” (Catalogo curato da Giuseppe Garrera, Cesare Pietroiusti e Clara Tosi Pamphili – pag. 256 costo €.28,00). L’inconsueto titolo della rassegna s’ispira alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film “Medea” (1969) che evoca  la misteriosa sacralità del mondo del sottoproletariato, arcaico e religioso, in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, laico e borghesi. 

dav

                                          Costume di Chirone (Medea 1969) realizzato da Piero Tosi – Archivio Tirelli Trappetti – Roma

Così come l’oggetto – libro si fa incarnazione della parola, l’abito, il costume per l’attore è lo strumento potente di narrazione fra storia e corpo, fra la parola e la costruzione della sua rappresentazione ….. I costumi dei film di Pasolini realizzati da Danilo Donati sono in mostra come si trovano nei magazzini che li conservano, come testi da consultare e non da indossare, come opere dell’archivio di un museo dedicato al suo cinema. Solo due sono su manichino di Piero Tosi per Medea e per Chirone che, al contrario degli altri, sono opere scultoree che non consentono un contatto, impongono una distanza come dal sacro o dal mito.

dav

                           Costume Medea per Maria Callas (Medea 1969) realizzato da Piero Tosi – Archivio Tirelli Trappetti – Roma

Pasolini a Roma non scopre Roma ma scopre la gente di Roma, e scopre uno spazio nomade contrapposto in quello ingabbiato nella griglia del controllo sociale e politico. Le periferie sono il luogo barbarico che precede la “civiltà” borghese; luogo vibrante, odoroso, sonoro, vitale, mistico, popolare; segnato dalla gioia della festa. Il modello urbanistico di Pasolini è popolare il suo centro è la strada, i suoni, le urla e la puzza, tutto ciò che la borghesia odia: essa non tollera più ne la pressione della folla ne il contatto con il popolo: tutta gente da igienizzare con i detersivi e da “ripulire” attraverso l’emancipazione economica……

dav

Per saperne di più su orari, costi e prenotazioni consultare il sito www.palazzoesposizioni.it

 

Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing Life – In mostra a Palazzo Altemps testimonianze artistiche che animarono i principi vittoriani nell’Inghilterra dei primi decenni del ventesimo secolo.

Korea Week – Uno sguardo sulla Repubblica della Corea del Sud con una manifestazione multidisciplinare: “Korea Week” – Roma dal 20 al 23 0ttore 2022

Donatello Urbani

Meta ancora non troppo nota agli italiani, la Corea del Sud riserva ai viaggiatori esperenziali, quanto di meglio offre oggi il mondo turistico.

dav

              Al centro della foto la Direttrice dell’Istituto di Cultura della Corea di Roma con due suoi collaboratori

Organizzata dall’Istituto Culturale Coreano, dall’Ambasciata della Repubblica della Corea del Sud e Kocis, in collaborazione con Hanbok Advacement Center, Seoul Art Center, Gana Art, Tucker Film, Officine UBU e Lucky Red, la settimana della cultura coreana – “Korea Week”- che si terrà a Roma dal 20 al 23 ottobre p.v., vuole come affermato in conferenza stampa dalla Direttrice dell’Istituto Culturale Coreano, Chun Ye Jin, “essere un’iniziativa improntata all’amicizia ed alla conoscenza delle reciproche culture, coreana ed italiana, accumunate da  radici risalenti ad alcuni millenni fa. Per questa edizione della Korea Week abbiamo preparato un talk-show su turismo e cucina coreana. Inoltre per far scoprire vari aspetti della cultura coreana abbiamo organizzato vari eventi che uniscono la tradizione con il moderno e speriamo che il pubblico possa accorrere numeroso e apprezzare il tutto”.

dav

  La cucina coreana é apprezzata in tutto il mondo. Nella tavola sono state imbandite alcune delle pietanze caratteristiche

In dettaglio il programma prevede:

7

                                                    Foto cu0rtesy dell’Ufficio Stampa dell’Istituto Culturale Coreano di Roma

Giovedì 20 Ottobre alle 19 – Inaugurazione della settimana con un evento d’eccezione: la prima mostra in Italia di Park Dae-sung, (in arte “Sosan” che significa piccolo monte), uno dei più importanti pittori di arte coreana, pittura a inchiostro e acqua, tecnica pittorica monocromatica tipica dell’Estremo Oriente. I soggetti di questa arte definita “Sansuhwa” sono esclusivamente paesaggi di “acque e monti”) sulle orme della tecnica pittorica monocromatica tipica dell’Estremo Oriente. Un’occasione unica che l’Istituto Culturale Coreano ha reso possibile grazie alla collaborazione con una delle più importanti Gallerie d’Arte in Corea, la “Gana Art”. Ingresso gratuito senza prenotazione. Per gli altri incontri, tutti gratuiti, è richiesta la prenotazione con link sul sito dell’Istituto Culturale Coreano.

dav

Kimchi-Pietanza tra le più rappresentative della cucina coreana, ricco di vitamine, minerali e probiotici.  Il suo processo di preparazione chiamato Kimjang é stato dichiarato patrimonio UNESCO.

Venerdì 21 Ottobre alle ore 19 - The Space Moderno – Roma Piazza della Repubblica, n,43/54 – incontro con Selvaggia Lucarelli, scrittrice e giornalista, e Lorenzo Biagiarelli, chef e food blogger: una serata dedicata alla loro esperienza, culturale e gastronomica, sul recente viaggio in Corea.

TOMBOY foto

                                                        Foto cu0rtesy dell’Ufficio Stampa dell’Istituto Culturale Coreano di Roma

Sabato 22 Ottobre dalle ore 12 alle ore 19 –  Due importanti incontri:

  1. A) Presso A.s.d. Studio danza Artemosa, via Cutilia 41 – K-Pop Academy in edizione speciale: Masterclass di danza per tutti i K-Pop addicted. Una full immersion di danza per tutti con i K-Pop Cover Dancer e la partecipazione di Xinuz, coreografo e ballerino che collabora attivamente con i BTS
  2. B) La sera alle ore 19 appuntamento all’Istituto Culturale Coreano, via Nomentana 12 – per la proiezione di un balletto drammatico su grande schermo che rappresenta in maniera immersiva la vita dell’attivista An Jeung Geun e del suo desiderio per l’indipendenza coreana. Lo spettacolo “An Jung Geun, la Danza dal Paradiso” è presentato dal Seoul Art Center. Lo spettacolo è una proiezione registrata.

Domenica 23 ore 16 ancora K Pop, ma al Teatro Orione – Via Tortona 7 – con un ospite amatissimo dai giovani: lo YouTuber Marco Ferrara conosciuto come Seoul Mafia! Uno dei primissimi pionieri del K-Pop in Italia torna in patria per condurre dal vivo il “K-Pop Talk & Dance” . Parteciperanno anche i migliori performer locali di K-Pop Cover Dance (Francesca De Filippis, Blax Square crew e Y-Knot crew) con un ricco programma di coreografie e brani dei più celebri gruppi K-Pop.

Da Lunedì 24 Ottobre a Mercoledì 26 Ottobre – Tris di Film Coreani – The Space Moderno, P.za della Repubblica 43/45. I dialoghi dei film saranno in versione originale son sottotitoli in italiano.

Lunedì 24 Ottobre ore 19 con “Nido di Vipere” – Beasts Clawing at Straws – dell’emergente regista coreano Kim Yong-hoon con cast d’eccezione composto da Jeon Do-yeon (Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes 2007), Youn Yuh-jung (vincitrice dell’Oscar come miglior attrice non protagonista nel 2021 per “Minari”) e Jung Woo-sung.

Martedì 25 Ottobre ore 19 è la volta di “Escape from Mogadishu” presentato quest’anno al Florence Korea Film Fest e al Far East Film Festival. Il film racconta, in maniera alternativa, il rapporto tra le due Coree traendo spunto da fatti realmente accaduti.

Mercoledì 26 Ottobre ore 19 – Giorno in cui ricorre il 6^ anniversario della presenza in Roma dell’Istituto di Cultura Coreano. Fine dell’intera manifestazione con la proiezione dsel film “Decision to Leave” (La donna del mistero), opera del celebre e pluripremiato regista coreano Park Chan-wook (divenuto celebre a livello internazionale con “Old Boy”) e vincitore quest’anno a Cannes, con questo film, del “Prix de la mise en scène”.

Maggiori informazioni sul sito dell’Istituto Culturale Coreano dove è possibile, sempre, prenotare visite alla loro sede romana in Via Nomentana, n.12 e partecipare, inoltre, alle varie iniziative, quali concerti e mostre temporanee oppure ai vari corsi annuali in lingua coreana, cultura, gastronomia ed altri.

ROMICS XXIX Edizione – Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games – Fiera di Roma dal 6 al 9 ottobre 2022

Redazione – Foto Donatello Urbani e Ufficio Stampa Maurizio Quattrini

Un nuovo format attende i visitatori di questa edizione autunnale di Romics, con entertainment e contenuti speciali e diversi percorsi di partecipazione tutti rivolti ai propri generi d’interesse. Una kermesse, come scrivono i curatori: “ininterrotta con eventi in contemporanea nei 5 padiglioni con oltre 250 espositori pronti ad accogliere il pubblico negli oltre 70.000 mq espositivi. Romics è uno spazio internazionale per industrie e professionisti creativi con una formula di edutainment e B2B. Ad accompagnare la XXIX edizione, la suggestiva illustrazione della Romics d’Oro Yoshiko Watanabe con Sakina, lo spirito dell’airone, rappresentato attraverso questa forte e allo stesso tempo dolce figura femminile, simbolo di una possibilità di equilibrio tra luce e ombra, tra bene e male, aldilà di ogni eccesso”.

dig

Nel corso delle varie giornate verranno Insigniti del prestigioso Romics d’Oro: Jordi Bernet, Fabricio Baessa, Yoshiko Watanabe, Filippo Scòzzari e Jama Jurabaev. ai quali saranno riservati altrettanti spazi espositivi per accogliere le loro più importanti e significative opere.

EMERGENCY_Milo Manara

Gino Strada

Altri spazi espositivi ospiteranno varie mostre fra le quali “Andiamo Avanti Noi”, sulla preziosa eredità lasciata da Gino Strada di trasmettere una cultura di diritti e di pace, con opere realizzate da importanti autori quali Milo Manara, Giacomo Bevilacqua e Zerocalcare, Mauro Biani, Roberto Hikimi Blefari, Paolo Campana-Ottokin, Cecilia Campironi, Anna Laura Cantone, Alberto Casagrande, Stefano Disegni e molti altri. Un un’installazione farà immergere il lettore nel processo creativo della serie rivelazione di casa Shūeisha; la mostra racconterà come nasce questa folle avventura a base di azione sopra le righe, alieni, spettri e momenti romantici. La casa editrice sarà protagonista, inoltre, di un incontro sul mangaka e presenterà le hit del nuovo catalogo.
Infine, una mostra dedicata al tema “vedere un film prima di girarlo” con materiali inediti di Freaks Out, in collaborazione con Goon Film e Passion4Fun. Inoltre Topolino dedica a Romics una cover esclusiva e a tiratura limitata, acquistabile anche “in loco”.  Un Paperino gladiatore ci trasporta nell’antica Roma, con focus su una delle tante anime della manifestazione e di Topolino: l’arte del fumetto. Un appuntamento da non mancare è per sabato 8 ottobre presso il Pala 8 – Sala Grandi Eventi e Proiezioni- con Cristina D’Avena, la voce più amata delle sigle di cartoni animati, oltre quella di Alice Pasquini, in arte Alicè,  un’artista contemporanea le cui opere sono esposte sulle superfici urbane, nelle gallerie e nei musei di centinaia di città in tutto il mondo. È un’artista poliedrica che ha sperimentato diverse tecniche, generi e medium espressivi. Lo storyboard artist Marco Valerio Gallo, il regista Gabriele Mainetti, insieme a Massimo Rotundo saranno i protagonisti dell’incontro La celebrazione del cinema attraverso le arti figurative, organizzato dalla testata Passion4Fun, durante il quale si racconterà il dietro le quinte della nascita di un film, dall’idea allo storyboard. Il fumettista Alessandro Barbucci, ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta del fumetto Young Adult partendo dal suo suggestivo racconto edito Tunuè Le Sorelle Gremillet titolo vincitore del Premio Romics Libri a Fumetti – Miglior libro per Ragazzi 2022.

sdr

Di grande interesse anche “Gli eventi speciali”: Sabato 8 ottobre al via la prima edizione del nuovo premio rivolto alla musica, MUSICOMICS – Premio Romics Musica per Immagini, realizzato con il patrocinio di SIAE (che assegnerà il Premio alla Miglior Colonna Sonora per un film d’Animazione italiano) e Nuovo IMAIE (che assegnerà il Premio alla Miglior interpretazione musicale per una sigla tv e un Premio alla miglior performance di doppiaggio per un film musicale). Tra le iniziative in programma la casa editrice Astorina festeggerà i primi 60 anni di Diabolik insieme a Tito Faraci, Riccardo Nunziati, Antonio Muscatiello ed Andrea Agati, curatore della fanzine Diabolikando nel panel Diabolik. Silver ideatore di Lupo Alberto, una delle serie a fumetti italiana più famosa, si confronterà con Lorenzo La Neve, Dottor Pira e Fran, sulla nascita della rivista Tutto un altro lupo che contiene storie del Lupo e di Cattivik disegnate da una nutrita schiera di nuovi autori e autrici; un evento speciale per festeggiare i 50 anni di Lady Oscar nell’incontro Tutti per Lady Oscar… I 50 anni di un manga “rivoluzionario”, uno show al quale prenderanno parte volti noti della cultura italiana, sportivi, musicisti, professionisti accomunati dall’amore per Oscar; un ricordo speciale della figura di Luca Boschi autore, disegnatore, critico e saggista, che ha segnato la storia del fumetto italiano a cavallo tra i due millenni. Da segnalare, fra i tanti in programma, anche un incontro dedicato alla figura di Pasolini: Pasolini. Il privilegio del pensare – Verso le nuove generazioni, un percorso originale per avvicinare e scoprire la figura di Pier Paolo Pasolini, soprattutto verso le nuove generazioni, una riflessione che vuole mettere al centro l’umanità di Pasolini, la sua forte e “prepotente” necessità di esprimersi attraverso tutte le arti e ogni forma di comunicazione. Avanti con i tempi, Pasolini fece uno straordinario uso di tutti i media, con un approccio potente all’aspetto iconico nelle arti e nella vita e alla multimedialità. Interverranno lo scrittore e regista Italo Moscati, Enzo Lavagnini storico del cinema e Massimo Rotundo illustratore e fumettista. Di nuovo su il sipario per il Romics Cosplay Award. Torna sul palco del Pala Romics la prestigiosa sfilata cosplay. Romics da oltre venti anni è il festival di riferimento del mondo cosplay e durante la XXIX edizione dopo una lunga attesa di tre anni, il Romics Cosplay Award, selezionerà il miglior cosplay singolo, il miglior gruppo cosplay e la migliore coppia che si aggiudicherà la selezione per il World Cosplay Summit 2023 (Nagoya – Giappone). Il mondo del gioco invade i padiglioni di Romics: quattro giorni tra carte collezionabili, escape room, puzzle games, videogiochi, retrogames attendono il pubblico di Romics per una sfida continua. Al Pala 9 tante iniziative e prodotti per tutti gusti, a partire dal card game con Game Trade che presenta il nuovissimo gioco di carte di One Piece che uscirà il prossimo dicembre. Al Pala 6 Lega E-Sport con un’area interamente dedicata al Free to Play e ai tornei con sfide su pc con il gioco Valorant della Riot Games; tante postazioni PC e PlayStation 5 con Call of Duty WarZone e Yu-Gi-Oh Master Du. Grandi sfide invece su Nintento Switch con Mario Kart e Mario Strikers e Pokémon Unite.  Immancabile il videogioco rivelazione Fortnite su PlayStation 4 PRO. Gli amanti della musica non potranno resistere alle sfide di Just Dance su Nintento Switch e Guitar Hero su XBOX e PlayStation.

Romics – da giovedì 6 ottobre a domenica 9 ottobre dalle ore 10:00 alle 20:00. Fiera Roma, Via Portuense 1645, 00148 Roma (RM), ingresso Nord ed ingresso Est (tutti i giorni). Ingresso: L’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili solo sul sito www.romics.it o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket. Aggiornamenti: www.romics.it https://www.facebook.com/RomicsOfficialhttps://www.instagram.com/romicsofficial Contatti Mail:  info@romics.it; Tel: 06.93956069

 

Lucio Dalla – Anche se il tempo passa- Mostra all’Ara Pacis di Roma nel decennale della scomparsa e l’ottantesimo della nascita

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Quando ero un bambino avrei voluto salire in punta di piedi su un albero e mettermi dietro una foglia, con la certezza di non essere visto dagli altri, per guardare il mondo da quel mio nascondiglio segreto”.

dav

dav

 

 

 

 

 

                                                                                       

                                                                                                   Lucio Dalla con la madre e il padre

Il mondo culturale bolognese negli anni in cui Lucio scriveva questo pensiero, era quanto di più animato possibile e degno della massima attenzione, specie musicalmente, e quando, ancora giovanissimo, scese dall’albero e toccò terra, la strada da percorrere che lo attendeva era tutt’altro che facile, tempestata d’insidie e difficoltà. Così commenta Lucio in proposito: “Il presente è come sabbia, fugge via e scivola. Il domani te lo immagini, lo costruisci è un’incognita”.

dav

                                                                   Dario Ballantini: “Da Balla a Dalla” – Acrilico su carta fotografica

La mostra magistralmente curata da Alessandro Nicosia, frutto di un anno e mezzo di lavoro e ricerca negli archivi, curatore anche del catalogo – Editore Skira pag.231 costo €.39 -, con il supporto della Fondazione Dalla, racconta, come scrivono i curatori: “ il ruolo di Lucio Dalla nel cruciale passaggio culturale dagli anni Sessanta in poi, la modernità del suo pensiero, l’eclettismo del suo agire. Dalla, protagonista di una continua ricerca espressiva di sonorità, innovatore e precursore di stili, esponente di spicco del movimento sperimentale, è ancora oggi senza uguali.

dav

                                                        I vari dischi d’oro e di Platino riconosciuti a Dalla nel corso della sua carriera

Non è certo un’impresa facile raccontare in un’esposizione cinquant’anni di storia. Tutto nasce da una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero cammino umano di uno dei più amati artisti italiani. Un cantore di vita e suoni che con graffiante ironia e sguardo poetico ha conquistato il cuore di tutti; non solo musicista ma anche attore, scrittore, regista teatrale, amante dello sport, curioso e appassionato cultore di innumerevoli interessi”.

dav

Lungo l’intero percorso espositivo, suddiviso in dieci sezioni: Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla si racconta, Il clarinetto, Il museo Lucio Dalla, la sua musica, il cinema, il teatro, la televisione, Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e Roma, sono esposti numerosi  oggetti, documenti, foto, copertine dei dischi, locandine dei film a cui ha partecipato, manifesti e la ricca collezione di cappelli e berretti, materiale tutto per consentire al visitatore di scoprire Lucio nella sua intimità ed il fascino della sua musica. Interessante, anche perché inedita, è la sezione “Dalla e Roma”, che vuole ricordare, come scrivono i curatori:” una passionale corrispondenza d’amore, anni memorabili per il cantautore. L’Urbe è luogo dal potere magnetico per la sua poetica visionarietà, è ispiratrice di canzoni scritte tra i vicoli nelle “notti dei miracoli”, è magico ritrovo dello spirito del cantore. Nel quartiere di Trastevere, in Vicolo del Buco 7, dove abitò fino alla metà degli anni ‘80, campeggia una targa con una strofa de La sera dei miracoli, canzone simbolo del suo legame con la città. “Mi stupisco sempre più del rapporto che c’è tra me e Roma. Una città unica al mondo, un palcoscenico straordinario che unisce tutte le classi sociali, in cui non c’è contrasto, c’è voglia di stare insieme” – aveva dichiarato l’artista”.

Per noi spettatori, anche se il tempo passa, il suo ricordo é ancora vivo, con la sua musica e le sue note evocative che sono impresse nella memoria e appartengono alla colonna sonora della nostra esistenza.

sdr

 

Roma – Museo dell’Ara Pacis – Via di Ripetta, 180 – fino al 6 gennaio 2023. Info e prenotazioni tel. 06.0608 sito web www.mostraluciodalla.it – Prevendite https://museiincomuneroma.vitatiket.it/

Una svolta per il mondo della musica: Nascono i Centri di Produzione Musica. Cinque sono di estrazione jazzistica.

A cura della Redazione

Il finanziamento Fus prevede sette Centri di Produzione Musica di cui cinque operano prevalentemente nell’ambito della musica jazz. Come affermato in conferenza stampa: “é un passaggio che rappresenta anni di confronto e dialogo con il Ministero della Cultura da parte degli organismi coinvolti e delle maggiori realtà di rappresentanza del settore, in primo luogo l’Associazione I-Jazz e la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano”.  Le istituzioni coinvolte sono: Centro Adriatico Produzione Musica Ets di stanza a Pescara, We-Start – Piemonte Orientale Music per iniziativa di Associazione Rest-Art di Novara, il Centro diretto dall’Associazione Time in Jazz di Berchidda, il Centro Produzione Musica di Roma, con Casa del jazz ed Auditorium Parco della Musica (Fondazione Musica per Roma), Toscana Produzione Musica Ets sull’asse Firenze-Pisa.

Alla Casa del Jazz, gestita dalla Fondazione Musica per Roma, spetta il compito di attivare il coordinamento dei cinque Centri, e sarà, quindi, il fulcro della rete del mondo del jazz italiano che si unisce e continua a fare sistema.

Gli interventi che si sono succeduti nel corso della conferenza di presentazione hanno tutti posto in risalto come :”la nascita di luoghi strettamente impegnati sulla produzione di opere nuove, infatti, avrà un impatto sulla qualità e quantità di nuovi progetti artistici, con una auspicabile e crescente presenza di nuovi talenti. La previsione che tutti i soggetti coinvolti fanno è quella di Centri forti e stabili nello strutturare spazi residenziali, supporto alla produzione e capacità di promuovere i nuovi progetti in Italia e all’estero, attenzione ai vari linguaggi musicali e artistici e alla multidisciplinarietà.

Maggiori dettagli ed informazioni sul sito Fondazione Musica per Roma

 

Arabia Saudita – Meta turistica per viaggiatori esigenti amanti dell’arte e della cultura.

Donatello Urbani

Migliore occasione non poteva esserci per una ripartenza turistica del dopo pandemia che presentare mete relativamente nuove, quali l’Arabia Saudita.

dig

Meta questa che rappresenta una vera novità in un contesto relativamente diverso da quelli presenti nelle precedenti proposte, considerando che è stata aperta al turismo solo nel 1998 in tutte le sue molteplici forme: da quello religioso al culturale, dal camping al naturalistico, solo per citarne alcune.

dig

Un’offerta di soggiorni ed escursioni dettagliate sono oggi reperibili nel catalogo di Kel12, decisamente il più attento tour operator italiano nel soddisfare le esigenze e i desideri dei viaggiatori post Covid 19. I notevoli introiti in valuta pregiata derivati dalle estrazioni petrolifere, hanno consentito ai governanti dell’Arabia Saudita investimenti importanti in moderne ed efficienti infrastrutture ed in servizi sociali tali da considerare questa nazione fra le mete meglio disponibili e più aperte al turismo, specie quello di alta classe.

digPer molti anni il turismo nell’Arabia Saudita è stato esclusivamente quello religioso e riservato ai soli fedeli islamici, ed ancor oggi alcune mete quali La Mecca e Medina hanno l’accesso precluso ai non seguaci del Profeta. Malgrado queste limitazioni le mete di maggior interesse che nel loro insieme rappresentano delle vere eccellenze turistiche, sono disponibili ai visitatori che possono cogliere sia testimonianze culturali di antiche civiltà, quella nabatea, oppure balneari con le splendide spiagge del Mar Rosso.

dig

Il pianeta “Arabia Saudita” malgrado si presenti oggi come qualcosa di diverso da quello europeo, può essere considerato un paese chiave per la conoscenza della vita e della mentalità presenti nelle varie realtà che stiamo vivendo.

dig

Per saperne di più consultare il sito web oppure il catalogo del Tour Operator Kel12 presente nelle agenzie di viaggio.