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Gelato Festival Europa 2018- Ulteriore tappa per selezionare i campioni verso la finale mondiale

Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La prima delle nove tappe per la selezione  europea dei partecipanti al Festival del Gelato 2018 che si terrà a Firenze nel prossimo mese di settembre, si è svolta proprio a Firenze dal  20 al 22 aprile al piazzale Michelangelo. In questo stage  inaugurale della kermesse si sono confrontati i migliori maestri gelatieri con l’intento di essere inclusi fra i selezionati alla gara finale che si terrà sempre a Firenze nel prossimo mese di settembre con la proclamazione del miglior artigiano gelatiere  e miglior gelato dell’anno.  Successivamente la manifestazione raggiungerà la nostra città dove si tratterrà da sabato 28 aprile a martedì 1 maggio negli spazi di Villa Borghese(via delle Magnolie) .

Gelato 2018 foto                                                                                                          Partecipanti all’edizione 2017

Le gelaterie presenti nella tappa romana sono: Il Re Sole di Roma, Gran Caffé di Ostia, Tempesta di gusti di Roma, I golosoni di Roma, Il gelatiere di Cerveteri, Accademia di Roma, Nonno Lillo di Roma, Fortini Caffè di Roma, Caffé del Mar di Vieste, Biancaneve e i sette nani di Palermo, Gelatario di Roma, Gelarmony arte del gelato siciliano di Roma, Palazzo del freddo di Roma, Mastrobattista di Latina e Gelateria daRe di Roma. Nell’occasione sarà presente anche la Sindaca Virginia Raggi. I partner strategici di questa golosa iniziativa  sono Carpigiani, la più importante industria di macchine per produrre gelato e Sigep – Italian Exhibition Group – la maggiore manifestazione del comparto freddo/gelateria che annualmente si svolge nei padiglioni di Rimini Fiera.  In questa occasione, unica per scoprire i segreti del mondo del gelato, fra golosi assaggi,sono offerte interessanti possibilità  di assistere ad iniziative a tema, laboratori didattici e alla produzione del gelato nel più grande laboratorio mobile al mondo: Buontalenti , sistemato in tre grandi food truck da 13 metri. Un biglietto da 10 euro (ridotto per i bimbi sotto il metro), disponibile anche in prevendita sul sito (www.gelatofestival.it/biglietto), darà diritto all’assaggio di tutti i gelati in gara, più quelli degli sponsor e alla partecipazione alle attività del villaggio.

Gelato 2018

Dopo Roma il festival si sposta a  Torino in piazza Vittorio Veneto dove si tratterrà da sabato 5 a domenica 6 maggio, e si concluderà a Milano in piazza Castello nei giorni di sabato 12 e domenica 13 maggio negli spazi sia della Milano Food Week che del circuito Milano Food City. Le successiva tappe sono all’estero in una partnership con il gruppo  McArthurGlen, i cui outlet ospiteranno alcune delle tappe fuori dai nostri confini.  Il tour estero parte infatti con lo stage al McArthurGlen outlet di Berlino (1-2 giugno), continua a Varsavia (9-10 giugno), a Covent Garden a Londra (23-24 giugno) e termina al McArthurGlen outlet di Parndorf (Vienna) il 6 e 7 luglio. Il programma continentale culminerà con la All Star a Firenze (14-16 settembre), la gara dei campioni, che riunisce e mette a confronto su un unico palco tutti i vincitori delGelato Festival dal 2010 ad oggi, prima di varcare l’Atlantico per l’edizione americana, in 8 tappe tra la West Coast e –per la prima volta –la East Coast. L’obbiettivo finale di tutta la campagna è stata illustra Achille Sassoli, Market Development Director di Carpigiani Group, nel corso di una conferenza stampa: “… partito a gennaio a SIGEP, ci porterà verso il Gelato Festival World Masters  nel 2021, voluto dai Concessionari Carpigiani che hanno già organizzato 22 Challenge in 10 paesi e tre continenti con il coinvolgendo di quasi 500 maestri gelatieri. Questa partnership e i suoi sviluppi a livello mondiale, su mercati per noi chiave, confermano la nostra volontà di fornire il miglior supporto possibile a tutti i gelatieri, i primi portavoce del prodotto che sta conquistando il mondo del food con la sua artigianalità e creatività.”

gelato 2018 - foto 1Firenze: Piazzale Michelangelo che sarà sede della selezione finale dei candidati italiani nrl prossimo mese di settembre

La World Masters 2021 sarà la sfida che vedrà impegnati i migliori gelatieri artigianali del pianeta con centinaia di prove in quattro anni su cinque continenti, con giurie tecniche e popolari per aggiudicarsi il titolo di campione mondiale. I primi 8 classificati di ciascuna tappa del Gelato Festival Europa 2018 conquisteranno il diritto a proseguire nella sfida verso la finale. Non si tratta solo del principale torneo individuale internazionale di categoria, ma di un progetto di posizionamento strategico del gelato artigianale e di tutta la filiera, con l’obiettivo di coinvolgere nella sfida 5.000 chef gelatieri da tutto il mondo e generare un +15% di indotto per il settore, con un media value globale per il made in Italy stimato in 50 milioni di euro.

Nel tour fra le maggiori città italiane ed estere, sono coinvolti 150 gelatieri in 8 stage, per poi tornare a Firenze a metà settembre con la “All Star”,  la sfida finale tra i vincitori di tutte le precedenti edizioni della kermesse. Come da tradizione l’appuntamento, che in ogni città vedrà la presenza di 16 tra i migliori gelatieri artigianali della Penisola selezionati tra oltre mille candidati, ognuno dei quali porterà in assaggio le proprie specialità. Intesa Sanpaolo è il Top Sponsor di Gelato Festival 2018 in Italia. La partnership non si esaurirà nelle tappe delle piazze dove Intesa Sanpaolo è partner del concorso, ma continuerà nelle filiali e negli eventi sul territorio organizzati con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze italiane e la cultura del saper fare.  I maestri gelatieri che si distingueranno ai Festival saranno chiamati a portare il loro know-how artigianale e i gusti premiati in un ricco programma di appuntamenti che si svilupperà durante tutto l’anno.  La varie manifestazioni organizzate offriranno ai buongustai di tutto il mondo, in particolare alle famiglie, una buona occasione per un giorno di vera festa all’insegna dello stare insieme e del buon sapore.

VIII^ edizione de “La pellicola d’oro”

Mariagrazia Fiorentino

Per la prima volta al festival del Cinema di Venezia , è Il cinema che premia il cinema. E’ stato premiato un macchinista e l’evento verrà ripetuto nei prossimi anni. Questi mestieri con le nuove tecnologie vanno diminuendo e premiare questi lavoratori è doveroso. Placido Domingo Jr sarà l’ospite d’onore nella duplice veste di cantante e premiatore dell’VIII^ Edizione de “La Pellicola d’Oro” che si svolgerà a Roma venerdi 4 maggio alle ore 20,30 presso il Teatro Italia, Via Bari,18.

Il cinema è fatto di un mondo meraviglioso, quello che non appare, ma le mani callose lo dicono “Abbiamo i tecnici più bravi al mondo”, così dice Paolo Masini.  Le votazioni per la scelta delle cinquine delle quattordici categorie in concorso, sono state effettuate da una giuria costituita da 150 addetti ai lavori di notevole caratura professionale. “La Pellicola d’Oro” è un riconoscimento che ha come obiettivo l’importanza di portare alla ribalta quei “mestieri” che hanno un ruolo fondamentale per la realizzazione di un film ma che, allo stesso tempo, sono praticamente “sconosciuti” o non correttamente valutati dal pubblico che frequenta le sale cinematografiche o guarda i film sui canali televisivi. Parliamo dei titoli di coda di un film, riconoscendo dal macchinista alla sarta di scena. Dagli effetti speciali agli Stuntman, dalle sartorie cineteatrali ai costruttori di scene. Accanto a questi riconoscimenti però, non mancano premi speciali che vengono assegnati ad altri esponenti del cinema, dello spettacolo e della cultura, che si sono particolarmente distinti nella loro carriera. La manifestazione sarà presentata da Edy Angelillo.

LE CINQUINE composte sono per:

DIRETTORE DI PRODUZIONE
Benedetta Altissimi – ACQUA DI MARZO
Daniele Spinozzi – AMMORE E MALAVITA
Fabio Carlà – BRUTTI E CATTIVI
Ivo Micioni – FORTUNATA
Roberto Leone – COME UN GATTO IN TANGENZIALE

OPERATORI DI MACCHINA
Claudio Cofrancesco – CUORI PURI
Daniele Proietti – FALCHI
Gianni Aldi – DOVE NON HO MAI ABITATO
Luigi Andrei – FORTUNATA
Roberto Luzzi – IL PREMIO

CAPO ELETTRICISTA
Alessandro Cardelli – FORTUNATA
Emilio Scattaretico – IL PERMESSO – 48 ORE FUORI
Mauro Pescetelli – BRUTTI E CATTIVI
Otello Diodato – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Roberto Bianchi – NOVE LUNE E MEZZA

CAPO MACCHINISTA
Diego Tessarin – DOVE NON HO MAI ABITATO
Marco Emidi – NON È UN PAESE PER GIOVANI
Patrizio Marra – LA TENEREZZA
Sandro Fabriani – FORTUNATA
Sergio Rossi – BRUTTI E CATTIVI

ATTREZZISTA DI SCENA
Massimo Avolio – LA TENEREZZA
Roberto Benetti – BRUTTI E CATTIVI
Serena Agnetti – AMMORE E MALAVITA
Stefano Carbonaro – MAMMA O PAPÀ
Stefano Morbitelli – NOVE LUNE E MEZZA

SARTA DI SCENA
Giuliana Esposito – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Laura Lattanzi – LA CASA DI FAMIGLIA
Melissa Anzellotti – UNA QUESTIONE PRIVATA
Sabrina Salvitti – LA TENEREZZA
Tica Florentina Doina – BRUTTI E CATTIVI

TECNICO EFFETTI SPECIALI
Luca Ricci – ADDIO FOTTUTI MUSI VERDI
Maurizio Corridori – BRUTTI E CATTIVI
Paolo Ricci – LASCIATI ANDARE
Renato Agostini – FORTUNATA
Roberto Ricci – LA PARRUCCHIERA

SARTORIA CINETEATRALE
Anna Mode 68 – NON È UN PAESE PER GIOVANI
La Bottega di Alice – AMORI CHE NON SANNO STARE AL MONDO
Nori – GLI ASTEROIDI
Pronti Motore Azione – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Sartoria Farani – BRUTTI E CATTIVI

CAPO COSTRUTTORE
Dino Nardoni – MR FELICITÀ
Gianluca Franculli – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Gianluca Franculli – MAMMA O PAPÀ
Ionel Maicam – FORTUNATA
Roberto Laurenzi – BRUTTI E CATTIVI

STORYBOARD ARTIST
Cristian De Matteis – BEATA IGNORANZA
Cristiano Donzelli – MR FELICITÀ
Francesco Crispi – ADDIO FOTTUTI MUSI VERDI
Lorenzo Ceccotti – MONOLITH
MarcoValerio Gallo – BRUTTI E CATTIVI

MAESTRO D’ARMI
Alessandro Borgese – AMMORE E MALAVITA
Angelo Ragusa – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Emiliano Novelli – BRUTTI E CATTIVI
Emiliano Novelli – LA TENEREZZA
Gianluca Petrazzi – FORTUNATA

CREATORE EFF. SONORI
Gianluca e Sergio Basile – AMMORE E MALAVITA
Marinelli Ef. Sonori – NON È UN PAESE PER GIOVANI
Massimo Anzellotti – MR FELICITÀ
Mauro Esempi Sandro Rossi – MONOLITH
Piergiorgio DE Luca – IL PERMESSO – 48 ORE FUORI

ATTORI
Antonio Albanese – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Claudio Santamaria – BRUTTI E CATTIVI
Luca Marinelli – UNA QUESTIONE PRIVATA
Simone Liberati – CUORI PURI
Stefano Accorsi – FORTUNATA

ATTRICE
Claudia Gerini – AMMORE E MALAVITA
Daniela Poggi – L’ESODO
Jasmine Trinca – FORTUNATA
Lucia Ocone – POVERI MA RICCHISSIMI
Paola Cortellesi – COME UN GATTO IN TANGENZIALE

 

 

Macfrut 2018 – In mostra a Rimini Fiera il sistema ortofrutticolo italiano dal 9 all’11 maggio 2018.

Mariagrazia Fiorentino

Su un’area di oltre  55mila metri quadrati di superficie (+10% sul 2017) di Rimini Fiera, s’incontreranno, dal 9 all’11 maggio 2018, invitati da  Cesena Fiere, organizzatrice di Macfrut  edizione 2018,  ben 1100 espositori, di cui il 25% esteri, e 1500 buyer, animando  con oltre 50 eventi la vetrina internazionale del settore ortofrutticolo italiano: che nel 2017 ha segnato il record di export con  5,1 miliardi di euro (+2,5%).

Macfrut

Renzo Pieraccini, Presidente Macfrut, ha messo in evidenza: “La novità assoluta è il Tropical Fruit Congress con la presenza di 150 buyer esteri e 30 italiani.  L’impronta internazionale di questa fiera di filiera, unica in ambito internazionale, è offerta dagli undici  settori espositivi in rappresentanza di tutti gli anelli del sistema: sementi; novità vegetali e vivaismo; tecnologie di campo; mezzi tecnici; produzione, commercio e distribuzione; biologico; macchinari e tecnologie del post raccolta; materiali e imballaggi di confezionamento; quarta gamma; logistica; servizi. Significativa la  presenza dei maggiori gruppi della Grande distribuzione europea, 30 top buyer internazionali del food invitati in sinergia con Cibus, una forte partecipazione dall’Est Europa di buyer e produttori, così come la presenza dei principali importatori del Golfo Persico (Emirati, Bahrein, Qatar), India e Sud Est Asiatico (Malesia, Singapore). Nei tre giorni di fiera le novità proposte interesseranno tutti i comparti della filiera, dalla genetica delle aziende sementiere alle tecnologie del pre e post raccolta, fino alla quarta gamma. Non solo. L’Italia da sempre è leader mondiale delle tecnologie meccaniche per le aziende ortofrutticole, sia ad indirizzo orticolo sia frutticolo. Ben 15.000 metri saranno dedicati all’area pre-raccolta – Macfrut Field Solution – con tutte le principali novità di settore. In Fiera ci sarà anche un’area ‘dinamica’, AcquaCampus, un campo dimostrativo di 500 metri quadrati dove si potranno vedere in azione gli impianti di irrigazione tecnologicamente più avanzati, presentati dalle aziende leader mondiali. Per valorizzare l’innovazione nella produzione e nelle tecnologie della filiera ortofrutticola, insieme all’Informatore Agrario è stato confermato il Macfrut Innovation Award. Valutate da una qualificata giuria di esperti, vengono premiate le innovazioni tecniche più significative in termini di sostenibilità ambientale ed economica e miglioramento della qualità dei prodotti. Una sezione speciale del premio sarà dedicata ai prodotti di “IV Gamma”, a cui è dedicato anche un convegno internazionale coordinato dal Professor Giancarlo Colelli”.

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Evento di punta a valenza mondiale il Tropical Fruit Congress (10-11 maggio), il primo summit europeo dedicato a Mango e Avocado, che vedrà la presenza dei principali produttori e importatori di queste due tipologie di frutti tropicali. In proposito dopo Perù (2016) e Cina (2017), Paese partner 2018 sarà la Colombia. Con oltre 9 milioni di tonnellate lo Stato Sudamericano è un importante produttore di ortofrutta. Non solo banane e ananas ma, grazie alla straordinaria biodiversità, è produttore di un’ampia gamma di frutta tropicale, a partire da avocado e mango. “La Colombia ha il potenziale per essere una delle sette dispense alimentari del mondo”, come afferma S.E. l’Ambasciatore in Italia Juan Mesa Zuleta. Il suo commercio estero segna un  import di oltre 350.000 tonnellate di ortofrutta e rappresenta inoltre un importante mercato. Il settore ortofrutticolo è in forte sviluppo e la Colombia necessita di tecnologie e packaging per elevare i propri standard produttivi e accrescere la competitività delle proprie esportazioni.

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La regione italiana partner per quest’anno è il Veneto che da sempre è uno dei cardini del sistema ortofrutticolo italiano. La sua produzione di orticole é in pieno campo ed occupa una superficie di 27.600 ettari, per un valore alla produzione di circa 615 milioni di euro. Poco meno di un terzo delle superfici sono destinati alla coltivazione del Radicchio, prodotto simbolo dell’edizione 2018 di Macfrut. La sua parabola esemplifica bene il percorso di questo prodotto: alcuni anni era caratterizzato per la bassa qualità e la poca considerazione, oggi è in piena rinascita, sposato da consumatori e alta gastronomia. Tornando al Veneto, l’area destinata a frutteti è di circa 20mila ettari, per un valore che si avvicina a 300 milioni di euro. Le colture maggiormente diffuse sono mele, pere e kiwi. Complessivamente il Veneto ortofrutticolo (incluse le patate) in valore si avvicina al miliardo di euro alla produzione. Folta anche la presenza istituzionale delle Regioni, oltre al Veneto, l’Emilia Romagna, Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania, Piemonte, Puglia.
Fra i vari convegni merita una particolare attenzione quello organizzato nel giorno di venerdì 11 maggio, alle ore 11, nell’area dedicata alle fiere internazionali nella Hall B7-D7 all’interno di Macfrut, verrà presentata la nuova iniziativa dedicata alla filiera dell’asparago: International Asparagus Days.  Appuntamento che verrà segnalato sarà a Cesena Fiera, dal 16 al 18 ottobre 2018, con una tre giorni dedicata all’asparago.

Info Macfrut 2018: Macfrut è organizzato da Cesena Fiera e si svolgerà in Fiera a Rimini nelle giornate 9-10-11 maggio 2018, orario 9.30-18.00. www.macfrut.com

1945 – La shoa ungherese narrata in un film come una testimonianza storica .

Donatello Urbani

Tutto si svolge nel lasso di tempo, lungo non più di mezza giornata, che intercorre tra una arrivo e una partenza di un treno in un piccolo paese della campagna ungherese in un caldo giorno estivo del 1945. Alla stazione ferroviaria scendono dal treno due ebrei, come indicano gli abiti che indossano, uno anziano e uno giovane, insieme  a due casse dall’apparenza pesanti e dal contenuto misterioso e, una volta caricate su un carro trainato da un cavallo, s’incamminano tutti verso il centro del paese distante dalla stazione ferroviaria un’ora di cammino. Questo episodio che ha tutti i caratteri della normalità da origine ad un “redde rationem” fra la popolazione che  non ha dimenticato la falsa testimonianza e la delazione fornita agli occupanti tedeschi, ed ha molto da farsi perdonare. La mala coscienza collettiva presente in tutta la popolazione scatena un panico indescrivibile e condiziona, nel frattempo, lo svolgersi della vita quotidiana dalle più insignificanti incombenze al matrimonio del figlio del vicario, l’autorità locale, fino a condizionarne gli epiloghi che in alcuni  casi saranno veramente tragici. Il tutto si svolge in contemporanea ad un altro importante  evento che coinvolgerà, di li a poco, l’intera vita nazionale: l’occupazione russa e l’avvento della dittatura comunista. La pellicola, che uscirà nelle sale italiane il prossimo 3 maggio, mentre in quelle statunitensi la proiezione è già iniziata dai primi giorni di aprile, non è solo un monito a non dimenticare.  Il suo valore, oltre quello della testimonianza storica, è nascosto nell’insegnamento  rivolto a quanti, in procinto di essere coinvolti in importanti vicende umane, devono compiere la grande scelta se accettarle, solo per un tornaconto personale, oppure, in dialettica con la propria coscienza e convinzioni morali e religiose, rifiutarle in toto.

Earth – Un giorno straordinario.- Un omaggio al Pianeta Terra

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Solo in 300 sale italiane  verrà proiettato questo spettacolare docufilm nei giorni 22-23 e 24 aprile 2018. Ascoltare il racconto su quanto avviene in un qualsiasi giorno nel “Nostro pianeta blu”, come afferma la suadente voce di Diego Abatantuono che con garbo, stupore e un sottile umorismo ci porta per mano, sarà una bella esperienza che può essere vissuta insieme alla famiglia. “Proprio per le famiglie è stato prodotto questo film” è quanto dichiarato dal rappresentante italiano della casa di distribuzione.

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Tutto si svolge nelle 24 ore di una qualsiasi giornata dal sorgere del giorno fino al successivo, notte inclusa anche negli oceani , con il sole primo attore assoluto. Ciascuna attività è documentata nel corso  delle varie ore in modo tale che tutte le attività vitali degli esseri viventi sono presentate nei loro più spettacolari momenti: dalle lotte per la sopravvivenza affrontati dai cuccioli appena nati, a quelle per la riproduzione senza escludere quelle che quotidianamente tutti dobbiamo affrontare, anche per procurarsi il cibo, incluso l’uomo, anche se non fa parte di questa narrazione.

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Non possono passare indifferenti gli spettacolari inseguimenti dei serpenti delle Galapagos per procurarsi un lauto pranzetto a spese delle appena nate iguane marine. Altrettanto spettacolare è il rientro del pinguino pigoscelide antartico dopo aver procurato il cibo per la famiglia in una pesca che si è estesa in mare aperto per oltre 80 kilometri. Di non minor effetto sono le scene che presentano un colibrì coda a racchetta che lotta con un’ape per il nettare e che si concluderà a suo vantaggio grazie ad un classico temporale estivo così frequente nell’Equador.

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Se le scene diurne sono affascinanti altrettanto lo sono quelle notturne dove i vermi luminosi che pendono dalle caverne per intrappolare le mosche tra i filamenti setosi del loro nido, sono gli attori principali. La voce emozionante di Diego Abatantonio riesce a trasmettere allo spettatore emozioni e sentimenti puri. Sarebbe stato altrettanto interessante anche un semplice riferimento alla conservazione delle bellezze faunistiche e floreali del nostro pianeta, forse questo sarà il soggetto della prossima Festa del  Giorno della Terra.

Canaletto: A Roma si ricordano i 250 anni dalla morte con una grande mostra retrospettiva

Testo e foto di Donatello Urbani

Giovanni Antonio Canal (Venezia 1697 -1768) noto come Canaletto, viene ricordato nel duecentocinquantesimo anno dalla morte con una grande retrospettiva negli spazi espositivi del Museo di Roma Palazzo Braschi a Piazza Navona. La mostra espone ben 42 dipinti, inclusi alcuni celebri capolavori, 9 disegni e 16 libri e documenti d’archivio. Canaletto è uno dei più noti artisti del Settecento europeo. Con il suo genio pittorico ha rivoluzionato il genere della veduta ‒ ritenuto fino ad allora secondario ‒ mettendolo alla pari con la pittura di storia e di figura, anzi, innalzandolo a emblema degli ideali scientifici e artistici dell’Illuminismo, come scrivono i curatori.

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Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione  – 1729                                  Riva degli Schiavoni verso ovest da San Biagio – 1734/35

Descrisse nelle sue opere gli ultimi anni della Serenissima vissuti da gran parte della popolazione, arti incluse, nel rimpianto, più che nel ricordo, di un glorioso passato. Inizia la sua carriera nell’atelier del padre Bernardo dipingendo i fondali per il teatro, da poco tempo riformato da Carlo Goldoni con l’abbandono della “commedia dell’arte”. Questa attività lo porterà anche a Roma chiamato dai Capranica per  realizzare gli addobbi del teatro omonimo. Il soggiorno romano segnerà una tappa importante nella sua carriera artistica spingendolo a compiere un passo successivo oltre il “capriccio architettonico”, tema principale delle sue vedute,  dipingendo scene di rovine architettoniche che la città eterna gli metteva in bella mostra.

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Basilica di Massenzio, S.Francesca Romana e il Colosseo – 1753/54                        Veduta del Campidoglio e della Cordonata – 1755

Dalla giovinezza tra Venezia e Roma come uomo di teatro e impetuoso pittore di rovine romane, sempre negli scritti dei curatori, al suo ritorno da Roma come stella nascente sulla scena delle vedute veneziane.  Prosegue poi arrivando al successo internazionale, con le commissioni degli ambasciatori stranieri per le ampie tele che rappresentano le feste della Serenissima in loro onore – in mostra si può ammirare il magnifico Bucintoro di ritorno al Molo il giorno dell’Ascensione del Museo Pushkin – e l’entusiasmo dei turisti inglesi del Grand Tour. Per loro le luminose vedute di Venezia, così ricche di dettagli architettonici e di vita quotidiana, rappresentano i più incantevoli souvenir del viaggio”.  I nove anni trascorsi a Londra non segnarono il successo sperato. La luce ed i colori della terra inglese sono molto diversi e alquanto lontani da quelli della laguna veneta, contrariamente a quanto era avvenuto a Roma. Qui a Londra deve pubblicare annunci sulla stampa per rispondere ad alcune voci denigratorie. In mostra, prezioso documento storico/artistico di questo soggiorno, sono le due parti di un’unica, ampia tela, raffigurante Chelsea da Battersea Reach, tagliata prima del 1802 e riunita in questa mostra per la prima volta.

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Le due parti dell’unica tela in origine raffiguranti Chelsea, la Rotonda e Casa Ranelagh viste dal Tamigi – 1751 –

La parte sinistra proviene da Blickling Hall, National Trust, Regno Unito, quella destra dal Museo Nacional De Bellas Artes de la Habana, concessa eccezionalmente in prestito dal governo cubano. Il percorso espositivo é concepito come un vero e proprio dossier sulla personalità e la creatività di Canaletto, si snoda attraverso otto sezioni che raccontano, come scrivono i curatori, “ il suo rapporto con il teatro, il capriccio archeologico ispirato alle rovine dell’antica Roma, i primi successi a Venezia, gli anni d’oro, il rapporto con i suoi collaboratori e l’atelier e la presenza del nipote Bernardo Bellotto (con alcuni precisi confronti tra le versioni del maestro e dell’allievo della stessa veduta), le vedute di Roma e dell’Inghilterra, gli ultimi fuochi d’artificio al ritorno a Venezia. Completano il percorso espositivo alcuni documenti dell’Archivio di Stato di Venezia. La scelta è intesa a illustrare la genesi delle creazioni dell’artista, svelando il lavoro “dietro le quinte”, la sua capacità di catturare la realtà e di trasformarla con la fantasia, facendo così dissolvere l’immagine stereotipata di “Canaletto fotografo”.  Tornato a Venezia, viene eletto accademico delle Belle Arti con difficoltà. Infine, come accade a molti geni, la morte lo coglie in povertà.

Catalogo Silvana editore pagine 255 costo in mostra €.29,00

Museo di Roma a Palazzo Braschi Piazza Navona, 2; Piazza San Pantaleo, 10 fino al 19 agosto 2018 con orari dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19, chiuso  lunedì, 1 maggio Biglietti Biglietto “solo mostra”: intero € 11; ridotto € 9; Speciale Scuola € 4 ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni); Speciale Famiglia: € 22 (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni) Biglietto integrato Museo di Roma + Mostra (per non residenti a Roma): intero € 17; ridotto: € 13 Biglietto integrato Museo di Roma + Mostra (per residenti a Roma): intero € 16; ridotto € 12 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente, natale di Roma 21 aprile e nei giorni festivi. Info Tel. 060608 (dalle 9.00 alle 19.00) www.museodiroma.it; www.museiincomune.it – #CanalettoRoma.

“The Italian Ghost Horror Stories”

Mariagrazia Fiorentino

In questo progetto sono rappresentate tutte le categorie dalla storia dei fantasmi all’horror. Nove giovani registi, ognuno dei quali gira un episodio, nel tentativo di riesumare il cinema horror degli anni ’80 e farlo rivivere con nuove tecnologie. Il film, le cui riprese inizieranno il 23 aprile p.v. sarà girato per l’80% nel Castello di Castelnuovo di Porto. La direzione artistica è di Claudio Fragasso coadiuvato da Rossella Drudi, (script director).

“L’idea è quella di sviluppare il genere con un marchio tipicamente italiano. I personaggi e i luoghi dove si svolgeranno le riprese hanno tutti un sapore italico, evitando accuratamente un approccio, anche vago, a quello americano. Tutti gli episodi saranno supportati da un cast artistico di rilievo e da una troupe di validi professionisti. Oltre all’inserimento dei moderni effetti speciali digitali e di quelli per il trucco, di sicuro impatto visivo per un pubblico che va dai giovanissimi appassionati del genere a quello adulto, che non ha mai smesso di amarlo.”  Il film sarà in uscita al cinema e, in televisione, dove si stanno prendendo accordi dichiara il produttore Alberto De Venezia.

La Cipolla Bianca di Margherita Igp si propone promotore del territorio di produzione.

Donatello Urbani – Foto courtesy Ufficio Stampa Morganti Tempestini

La buona accoglienza che ha riservato l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche alle sollecitazioni degli amministratori locali hanno reso possibile ad una eccellenza che arriva dalle terre pugliesi, quali la Cipolla Bianca di Margherita Igp, fosse il simbolo rappresentativo del luogo di produzione. Le peculiarità del prodotto, che ha ottenuto due anni fa il marchio d’indicazione geografica protetta, sono state spiegate durante la conferenza stampa, alla presenza di Leo Bertozzi segretario generale di Aicig, Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Cipolla Bianca di Margherita Igp, Ruggiero Piazzolla agronomo, Antonio Russo produttore. Presente anche lo chef Salvatore Riontino che nell’occasione ha preparato alcune ricette a base della specialità pugliese. «La nostra cipolla è rimasta sempre la stessa negli ultimi due secoli – ha commentato Giuseppe Castiglione -viene prodotta non nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie del Mar Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Ba), Zapponeta (Fg) e Manfredonia (Fg). La nostra cipolla è versatile, si presta bene per ogni tipo di ricetta, dagli antipasti ai primi piatti, dai secondi alle zuppe, fino alla confettura a base di cipolla da abbinare con i formaggi. Cotta si abbina a numerose ricette, in particolare ai secondi piatti, anche se cruda esprime al meglio il suo sapore”. Tutte queste peculiari caratteristiche  non potevano restare sconosciute ed hanno interessato i più importanti operatori commerciali ad iniziare dalla grande distribuzione. Prova tengibile sono stati gli incrementi di produzione di questi ultimi anni che hanno raggiunto livelli considerevoli  arrivando a toccare ben 22.164 quintali, con un incremento del 30% in più sulla produzione del 2016. “Siamo convinti che con le opportunità offerte dal marchio Igp, “nelle parole del segretario Giuseppe Castiglioni,  “si possano aprire nuovi mercati. L’obiettivo per il 2018 è mantenere questa percentuale di crescita».

cassa con marchio

Le proprietà salubri che vengono riconosciute alle cipolle sono note fin dall’antichità come testimoniano i resti d’insediamenti umani risalenti ad oltre 5000 anni a.C.. Interessanti sono anche le credenze che hanno accompagnato nei secoli questo prodotto. I gladiatori romani strofinavano i loro muscoli con le cipolle credendo che li irrobustisse e li facesse crescere mentre fra la popolazione  era comune credere che cibandosene si combattesse l’infertilità, proprietà riconosciutagli anche per gli animali. Grazie, però, ai nostri chef quella che da sempre é considerata una componente complementare  nel cucinare le pietanze, recita oggi la parte di attore principale e a pieno titolo è entrata a far parte come componente fondamentale nelle nuove diete alimentari per il suo alto potere nutrizionale e le poche calorie contenute.

 

BioBlitz – Un giorno in compagnia di botanici, naturalisti e ricercatori per scoprire, con l’assistenza dei liceali dell’Istituto “Pascal” di Pomezia, un nuovo modo di conoscere e scoprire la Riserva della Sughereta di Pomezia.

Testo e Foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il primo passo di BioBlitz, ambizioso progetto rivolto alla tutela e conoscenza per la conservazione del patrimonio naturalistico nazionale, non solo boschivo, è stato compiuto negli USA nel 1996 su iniziativa della National Geographic Society e del National Park Service, ed è sbarcato in Italia grazie ad un gruppo di naturalisti, botanici e biologi italiani che avevano sia collaborato alla progettazione che, successivamente, alla sua realizzazione e gestione. “Le fasi strategiche, “ dice Maurilio Cipparone, uno dei ricercatori italiani di ritorno dagli Usa ed oggi a capo di un Consorzio– CURSA –  di varie istituzioni fra le quali ben tre istituti universitari, “iniziano con il coinvolgimento nel progetto di ricercatori disponibili, al quale succedono la ricerca di un luogo accessibile e facilmente percorribile con un sentiero; il coinvolgimento di enti locali ed associazioni disponibili ad costituire partenariati e ricerca di possibili sponsor, volontari e forze dell’orine  a cui affidare il servizio di vigilanza e prevenzione atti vandalici; infine far conoscere l’iniziativa nelle forme e modalità più efficaci per la sua conoscenza.

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Tenendo presente queste indicazioni si é mosso il Consorzio CURSA che ha coinvolto sia l’Amministrazione Comunale, che in proposito ha deliberato un primo stanziamento di 50 mila euro, sia la Direzione Capitale Naturale Parchi e Aree Protette con il Parco Regionale dei Castelli Romani, con uno stanziamento di 100 mila euro, che a partite dal 2016 aveva acquisito l’area della Riserva Sughereta di Pomezia. Una volta accertata la proprietà di alcune particelle attualmente contestate, questo nuovo parco urbano che s’intende valorizzare, si estende  su un’area,ubicata alle immediate spalle del centro abitato di Pomezia, per ben 430 ettari. Dopo l’inaugurazione ufficiale avvenuta l’anno scorso- 2017 – la vera prima iniziativa allargata alla pubblica fruibilità, sarà proprio il BioBlitz del prossimo 21 aprile 2018. Per l’occasione sono stati coinvolti con il progetto ministeriale “alternanza scuola- lavoro, gli alunni della IV^/B del Liceo Scientiifico “BlaisePascal”, di Pomezia, con il preciso incarico di accompagnare i  visitatori, preferiti i concittadini residenti, lungo tre percorsi appositamente predisposti con cartellonistica specifica ed un centro visite/informazioni posto all’inizio dei vari percorsi.

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                                                                                                                                                                                                                    Orchedea Ophris

Percorrendo i vari sentieri si possono incontrare delle vere e proprie attrazioni fra le quali, grazie ai primi caldi primaverili,  le bellissime infiorescenze quali l’orchidea Ophris, che fiorisce in questi giorni, e nuovi germogli arboricoli. Tanto la sensibilizzazione della popolazione, quanto la presentazione delle eccellenze naturalistiche presenti nel parco sono i percorsi nei quali dovranno muoversi anche questi ragazzi. Compiti che non dovranno esaurirsi nella sola giornata di questa iniziativa. Questo primo coinvolgimento potrebbe prolungarsi, costituendo fra l’altro anche un’estensione della formazione fornita in aula, anche con interessanti ricerche e studi fatti direttamente sul campo. Da alcuni anni si sono persi nel Lazio i contatti con un insetto dell’ordine dei coleotteri e della famiglia degli scarabeidi – Osmoderma Eremita – da quando per evitare possibili incidenti sono stati tagliati due alberi secchi ed in putrefazione nel parco di Villa Pamphjli che erano stabile insediamento di una coppia. Questo coleottero al momento è considerato estinto nella nostra regione e in  questa sughereta sono presenti condizioni alquanto favorevoli alla sua presenza.

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                                                                                                    Osmoderma Eremita: Foto courtesy Di Magne Flaten – opera propria

Fra le tante ricerche che verranno compiute da un buon stuolo di ricercatori universitari c’è anche un auspicato, tanto desiderato quanto improbabile, incontro con l’osmoderma eremita che difficilmente potrà avvenire in una ricerca lunga una sola giornata. Maggiori probabilità si potrebbero avere in una ricerca prolungata, e concordata anche con istituti universitari, in più giorni e che potrebbe essere affidata ai ragazzi del liceo scientifico Pascal di Pomezia. Le caratteristiche di questo coleottero offrono le condizioni favorevoli ad un possibile incontro in quanto l’adulto emerge all’inizio dell’estate, come nei giorni a seguire, ma è visibile quasi solo al crepuscolo. Il maschio emette un feromone dal profumo di frutta per attirare le femmine, e muore dopo un mese; la femmina vive per ulteriori una o due settimane deponendo, nel frattempo, le uova nella corteccia.

Per prenotare la partecipazione al BioBlitz e richiedere informazioni  scrivere all’indirizzo mail  infodna@cursa.it   e protocollo@parcocastelliromani.it

Cleanker: abbattere le emissioni di CO 2 nella produzione del cemento.

Testo e foto di Donatello Urbani.

Il progetto, frutto di ricerche di una società consortile: LEAP, partecipata dal Politecnico di Milano, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, da Enti territoriali Piacentini, da due importanti produttori  di cemento: Buzzi UNICEM e Italcementi ed altri, prende avvio grazie ad un importante finanziamento della Comunità Europea che ne copre quasi per intero l’importo.  Questa iniziativa si propone di rendere esecutivo il progetto Cleanker (Clean clinker production by calcium looping process),  produzione di clinker con cattura di CO2 attraverso la tecnologia del “calcium looping”, che, come affermato nel corso di un convegno appositamente programmato per pubblicizzare questo progetto, “potrebbe rappresentare un’importante innovazione per il settore del cemento verso un’ulteriore maggior sostenibilità ambientale del processo produttivo. La cattura della CO2”, associata alla successiva fase di stoccaggio è un processo chiave per le strategie dell’Unione Europea in tema di contenimento delle emissioni di gas serra. Una volta catturata infatti, ovvero opportunamente isolata come flusso indipendente a valle del processo produttivo, l’anidride carbonica può essere stoccata in opportuni siti geologici o utilizzata come materia prima per la sintesi di prodotti chimici di base o di combustibili”. La tecnologia che verrà impiegata per la prima volta in un vero processo produttivo industriale con il principio del “calcium looping”, considerata una delle soluzioni più promettenti per questo settore.

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In proposito il gruppo Buzzi Unicem mette a disposizione il proprio stabilimento di Vernasca (Piacenza) che, una volta adeguato alle prescrizioni richieste dal progetto CLEANKER,  continuerà la produzione di cemento a partire dal così detto clinker, materiale ottenuto per cottura ad elevata temperatura di una miscela di materie prime costituite principalmente da calcare – carbonato di calcio – che una volta scaldato  si scinde in ossido di calcio e anidride carbonica, che verrà catturata e trasformata  prima della sua dispersione nell’aria, in misura di  oltre il 90 per cento con ridotti  impieghi di energie suppletive.  A questo progetto sperimentale che troverà la completa realizzazione entro il 2020, hanno prestato attenzione, oltre all’Unione Europea, anche prestigiose istituzione scientifiche non solo europee e, con l’avanzare delle ricerche, come dichiarato dai promotori, “verranno organizzati seminari ed eventi sul territorio per condividere i risultati con i soggetti che possono avere interesse allo studio, a partire dalla cittadinanza, fino agli enti locali, associazioni di categoria ed imprese.

Maggiori notizie sul sito web: www.cleanker.eu