A cura della redazione

La prima edizione si svolse nell’anno 1931 e, come per la futura che prenderà il via il prossimo 1 ottobre  2020, fu ospitata nel Palazzo delle Esposizioni. I lunghi percorsi compiuti nelle passate 16 edizioni non sempre sono stati lineari comunque è innegabile che abbiano sempre rappresentato una finestra importante dalla quale intravedere  i maggiori artisti che nei successivi anni avrebbero degnamente rappresentato l’arte italiana tanto in patria che all’estero. Non appena chiusi i battenti della XVI^ edizione, viene reso noto un bando per la nomina del direttore artistico, incarico fino adesso mai nominato, che progetti e realizzi la programmazione culturale nel triennio 2018/2020 in vista proprio della 17^ Quadriennale d’arte. Sul tavolo dell’omonima Fondazione arrivano sette progetti e dopo un’accurata selezione, viene affidato l’incarico a Sara Cusolich che chiama a coadiuvarla nel impegnativo compito e con il preciso incarico di curare l’esposizione, Stefano Collicelli Cagol. Nell’agosto 2019 viene chiamato alla presidenza della Quadriennale Umberto Croppi, già assessore alle politiche culturali di Roma Capitale. Queste le principali direttrici che la 17^ Quadriennale si prefigge nel prossimo quadriennio:

  • Ritornare al suo spirito originario di strumento in cui gli artisti siano al centro della sua attività, coinvolti nella costruzione dei suoi indirizzi e degli eventi prodotti.
  • Diventare un punto di riferimento per il sostegno della produzione artistica e la selezione di talenti, offrendo ad artisti e collezionisti occasioni dirette di incontro.
  • Costruire una rete stabile, a partire dalla prossima mostra di ottobre, di relazioni e coordinamento con le altre istituzioni del contemporaneo, sia pubbliche che private, con le fondazioni, le gallerie, le associazioni, gli studi, le scuole, non solo nell’ambito delle arti visive, ma anche della musica, della danza, del teatro.
  • Consolidare e creare attività di relazioni con istituzioni internazionali, a partire da quelle presenti nella Capitale, con uno sguardo costantemente rivolto alle aree del mondo che costituiscono ormai nodi imprescindibili per la valorizzazione degli artisti.
  • Espandere le azioni di ricerca e studio e diffusione della conoscenza, cooperando con le università, le accademie, gli istituti di formazione, anche attraverso il potenziamento dell’attività editoriale.
  • Essere protagonista dell’unico caso di rigenerazione urbana in corso a Roma con la nuova sede dell’Arsenale Clementino, i cui lavori di ristrutturazione e progettazione sono già in fase avanzata.
  • Diventare uno dei principali punti di riferimento per aziende e fondazioni bancarie, nel potenziare l’utilizzo dell’arte nella cultura d’impresa e nelle politiche di formazione e aggiornamento professionali.
  • Promuovere delle azioni per individuare un partner che consenta un ampliamento delle attività secondo le linee qui definite; avviare una campagna di ricerca di partner minori, a partire dalle singole persone, ma anche costituire una comunità più direttamente coinvolta nella vita della Fondazione; predisporre un piano di membership, con focus immediato la mostra del 2020, che faciliti una raccolta di fondi mirata, in aggiunta alle sponsorizzazioni in senso stretto.

Fra le novità di maggior rilievo, come affermato dalla sottosegretaria On.le Lorenza Bonaccorsi c’è quella che interessa l’Arsenale Clementino a Porta Portese, complesso monumentale che il MiBACT ha destinato alla Fondazione.

Nel prossimo mese di maggio sarà nuovamente convocata una conferenza stampa per rendere noti in maniera dettagliata tutte le caratteristiche che interesseranno questa importante manifestazione.