Mariagrazia Fiorentino – Donatello Urbani
La Fondazione ha promosso il 7 aprile c.m. un nuovo appuntamento, nell’ambito del programma “Incontriamo l’oculista”, la pluriennale campagna d’informazione scientifica e prevenzione che ha lo scopo di diffondere la cultura della salute degli occhi.
“In me volgeva sue luci beate” (Ugo Foscolo)
Il tema centrale svoltosi all’Harry’s Bar Hotel e Restaurant ha interessato il rapporto tra luce solare e salute del nostro corpo in particolare gli occhi e la pelle incluso il suo impatto sulla rappresentazione di ciò che vediamo attraverso la creatività e i linguaggi artistici come il cinema e la fotografia. Sono presenti il Dott. Luigi Mele, medico chirurgo oculista, la dermatologa Dott. Annalisa Pizzetti, Enrico Vanzina, regista cinematografico e Adolfo Franzò, fotografo ritrattista autore della mostra, divenuta poi un libro catalogo “Shut Close Your Eyes” che, come scrive nell’incipit dello stesso, “…un sogno che non si legge è come una lettera che non viene aperta”. La fotografia è un procedimento ottico-meccanico e chimico mediante il quale si ottengono immagini dovute alle variazioni prodotte dalla luce. Nel suo intervento il Dott. Mele ricorda che l’occhio è una macchina fotografica. La luce è una forma di energia che causa delle sensazioni nella vista diretta. “Il sole, tanto importante quanto pericoloso”. La Dott. Pizzetti fa presente che la cute è la parte più estesa degli organi e l’esposizione del corpo o di parte di esso alla luce del sole o artificiale, ha anche uno scopo terapeutico. Infine Vanzina, afferma: “…il cinema è un racconto per immagini, i brutti film sono quelli in cui ci sono troppe parole, le luci più belle sono quelle del mattino e della sera, questa è la magia del cinema”.
Per saperne di più sugli scopi e attività della Fondazione, consultare il sito www.fondazionesalmoiraghievigano.it.