Donatello Urbani

Già nel titolo ci troviamo inseriti in un contesto internazionale che non solo simboleggia, come scrivono i curatori. “un atteggiamento aperto e di reciproco scambio, ma incarna anche una riflessione continua sulla modernità, sulla costruzione dell’identità e sulla complessità delle culture globali. L’intento è quello di superare le tradizionali delimitazioni geografiche e culturali, esplorando, a partire dalla soggettività culturale e dalla dimensione interattiva del linguaggio visivo, la portata spirituale e il significato sociale dell’arte contemporanea nel contesto globale.”

Alberto Burri, Ferro, 1960 ca. Ferro, 44.5 x 57 cm, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma

                                     Alberto Burri: “Ferro” – 1960 ca – ferro – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, come riportato nel comunicato stampa: “presenta dal 15 luglio al 14 settembre 2025 la mostra “2025 East and West: International Dialogue Exhibition – From Shanghai to Rome”, a cura di Gabriele Simongini e Zhang Xiaoling, organizzata dal Ministero della Cultura, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, dalla Shanghai Academy of Fine Arts e dalla Shanghai Artists Association e realizzata da Zhong Art International”.

Tang Yongli, Sogno di Dunhuang – Guanyin dalle Mille Mani, 2003, Colore su seta, 140 x 220 cm, Studio dell'artista

                              Tang Yongli: “Sogni di Dunhuang – Avalokiteivara dalle Mille Mani” – 2003. Inchiostro e colore su seta

L’articolato percorso espositivo, a ridosso delle sale che ospitano il nuovo allestimento che verrà inaugurato ad ottobre prossimo, presenta oltre settanta opere di oltre quaranta autori, è imperniato, come affermato dal curatore Gabriele Simongini: “sul confronto tra artisti cinesi di Shanghai, principale polo culturale della nazione, e la collezione storica della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: un dialogo con le opere firmate da grandi artisti italiani del XX secolo particolarmente noti ed apprezzati in Cina e considerati maestri assoluti in Oriente, da ammirare e studiare con rispetto. Ecco allora le opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Amedeo Modigliani, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Gino Severini, Marino Marini, Giorgio Morandi, Alberto Burri, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mario Schifano, che offrono un sintetico excursus su un intero secolo descrivendo tante diverse visioni (dal Futurismo ad una sospensione di matrice postmetafisica, dall’Informale alla Scuola di Piazza del Popolo e all’Arte Povera). Queste opere si confrontano con i lavori di alcuni artisti contemporanei noti nel mondo, come Maurizio Cattelan e Rudolf Stingel, o emergenti che instaurano un dialogo plurimo: Daniela De Lorenzo, Alessandro Piangiamore, Emanuele Becheri, Davide Rivalta. La mostra offre un’opportunità unica per scoprire le opere degli artisti legati a Shanghai che ci portano ad attraversare un mondo in divenire, compreso fra due confini. Il primo è la tradizione, il secondo è una proiezione nel futuro, specchio di un Paese che nel corso degli anni ha compiuto una crescita economica e tecnologica impressionante. In questo territorio, irrorato da quella che potremmo definire come tradizione in costante divenire e in trasformazione, si cerca un volto per un presente sempre più inafferrabile. E in molti fra i lavori esposti è fondamentale vedere come tecniche quanto mai antiche, come la pittura ad inchiostro, siano al contempo valorizzate con rispetto ma anche spinte a varcare i limiti della tradizione per affrontare le sfide del presente, sia formalmente che tematicamente, con nuovi scenari visionari”.

Xin Dongwang, Antichità, 2012, Acrilico su tela, 240 × 160 cm, Studio dell'artista

                                                                           Xin Dongwang: “Antichità” – 2012. Acrilico su tela

Strutturata in tre nuclei tematici progressivi — “Riflessi dello Spazio-Tempo”, “Espansione del Pensiero”, “Generazione dell’Immaginario” — la mostra propone una pluralità di prospettive storiche, trasformazioni dei media e percezioni contemporanee, costruendo un campo di dialogo che attraversa cultura, storia ed esperienza interiore. Il primo nucleo, “Riflessi dello Spazio-Tempo”, ripercorre come, dal XX secolo ad oggi, gli artisti cinesi e italiani abbiano affrontato i processi di modernizzazione, esplorando la ricostruzione dell’identità culturale e il rinnovamento del linguaggio artistico, tra continuità spirituale della tradizione e collisioni visive contemporanee. “Espansione del Pensiero” è dedicato alla trasformazione dei materiali, dei media e dei linguaggi concettuali: attraverso sculture, installazioni e pitture costruttive, gli artisti trasformano la “materialità” in metafora della struttura del pensiero e del reale, dando forma a una narrazione del presente al tempo stesso sensibile e razionale. Infine, in “Generazione dell’Immaginario”, le opere si radicano nell’esperienza locale, nella memoria urbana e nel racconto individuale, generando paesaggi sociali e scenari psicologici che intrecciano astrazione e figurazione.

Zhai Qingxi, Viaggio Solitario, 2023, Acciaio inox, 60 × 70 cm Studio dell'artista

                                                                   Zhai Qingxi: “Viaggio solitario” – 2023. Acciaio inox 60X70

Roma –  Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Viale delle Belle Arti 131 – Mostra “2025 East and West: International Dialogue Exhibition – From Shanghai to Rome”  fino al 14 settembre 2025. Orario: da martedì a domenica ore 9.00 – 19.00. Lunedì chiuso. Ingresso: biglietto intero € 15,00; dal 1° agosto biglietto intero € 17,00; biglietto ridotto € 2,00 Per informazioni: email gan-amc@cultura.gov.it – tel. Centralino: + 39 06 32298221