Testo e foto di Donatello Urbani

Definirla una brillante operazione che ha visto impegnata anche la Procura della Repubblica di Salerno, è senza alcun dubbio riduttiva, non fosse altro per il valore simbolico presente in molte di queste opere d’arte  tra le quali figurano 5 pale d’altare che furono trafugate dopo i luttuosi eventi del terremoto che colpì la città dell’Aquila e l’Abruzzo  nel 2009. Sono in totale ben 37 le opere d’arte recuperate, di epoca compresa tra il XVI e XX sec., e comprendono,  oltre le 5 pale d’altare, parte del polittico della Chiesa di “San Rocco” di Formia (LT) dell’artista Gerolamo Stabile, e il dipinto,  raffigurante “ Cristo che prega nell’orto ”, attribuito al pittore bolognese Guido Reni, sottratto nell’agosto del 2012 a una famiglia nobiliare napoletana d’inestimabile valore tanto  che fu valutato nel 1991 ben 5 miliardi di lire.

IMG_20180313_121508                                                                          Cristo prega nell’orto – Attribuzione a Guido Reni.

Tiene a precisare il Comandante del Comando Carabinieri TPC: “Il gruppo criminale, effettuava furti di pregevoli opere d’arte che poi andavano ad arricchire l’arredo di alcune ville di lusso della costiera amalfitana, accrescendo il loro fascino per i turisti stranieri, che ne beneficiavano nei loro soggiorni di vacanza. L’operazione, avviata a settembre 2017, s’inquadra nel novero delle attività preventive e repressive attuate dal Comando TPC e, in particolare, in quelle info-operative svolte sul mercato clandestino di beni d’arte, che hanno permesso di acquisire elementi su imprenditori che avevano, nella loro disponibilità, numerosi beni di natura antiquariale di probabile provenienza furtiva.  Gli ulteriori approfondimenti investigativi, coordinati della Procura della Repubblica di Salerno, hanno consentito di identificare sia personaggi dediti alla ricettazione di opere d’arte antica, sia collezionisti, pronti ad acquistare beni culturali senza verificarne la lecita provenienza, pur di ampliare la loro raccolta. Le successive perquisizioni e la comparazione delle immagini dei beni rinvenuti con quelli censiti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti , gestita dal Comando TPC, hanno confermato la corrispondenza di 37 opere , permettendo di risalire a 16 furti perpetrati, negli ultimi 20 anni, in varie province italiane e di denunciare a piede libero 3 persone”.

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Martirio di S. Sebastiano-Tavole firmate Hieronimus Stabilis Neapoilitanus-Madonna con Gesà Bambino in braccio

Parallelamente al recupero ci sarà il ritorno sia alla pubblica fruibilità  che al culto religioso di quanto recuperato a tutto vantaggio dell’offerta culturale a disposizione dei cittadini.