Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’uomo è il tema dominante, salvo rare eccezioni, delle circa ottanta opere in mostra nel bellissimo spazio espositivo di Palazzo Cipolla in Via del Corso a Roma, sede della Fondazione Roma, realizzate in sessant’anni ,1958 al 2018, da Ennio Calabria . In tutte, infatti, si percepisce, oltre la costante ricerca della forma, l’intenzione dell’artista di rappresentare la figura umana, dalla solitudine individuale rispetto al tempo e alla società fino ad arrivare, come ha affermato il curatore Gabriele Simongini: “a una lucidissima speculazione filosofica e antropologica”.

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L’Uomo e la Croce – 2016 – Acrilico, Tecnica mista su tela                        Una vittoria del Vietnam in Occidente- 1973. Olio su tela

In una carrellata lunga sessant’anni si ritrovano, tradotte per immagini su tela oppure su carta per i pastelli e manifesti, le vicende storiche e sociali che furono parte integrante della vita dei giovani ventenni nel 1958: dal desiderio di ricerca di un lavoro giusto ed onesto espresso nelle Feste del Primo Maggio, ai primi approcci alla vita politica nelle manifestazioni contro la guerra in Vietnam fino all’incontro con “L’uomo e la Croce” del 2016 dove Cristo, solo e senza la presenza della Madre, o della Maddalena e S.Giovanni, come vuole l’iconografia ufficiale,  si contrae negli spasmi della sofferenza sia per il dolore fisico che psicologico per una morte immeritata. “Dare valore alla dimensione sovrastrutturale” è la versione espressa con le parole che lo stesso artista ci offre per immagini nelle sue opere. Sempre Simongini afferma in proposito: “In pratica Calabria con sorprendenti ed altissimi scatti inventivi, in quest’ultimo periodo, ha dipinto e sta dipingendo quadri che riescono a dare immagine al processo di mutamento della nostra società e dell’uomo di oggi, indicando quasi profeticamente le sue possibili metamorfosi future”. Questa importante rassegna, promossa dalla Fondazione Internazionale Terzo Pilastro e realizzata da Poema in collaborazione con l’Archivio Calabria, si avvale di una esposizione in senso cronologico molto particolare: parte dalle opere più recenti per arrivare a quelle realizzate per prime. Questo percorso artistico a ritroso facilita enormemente il visitatore nella comprensione delle opere stesse ed un meritato plauso va rivolto al curatore Gabriele Simongini per l’intuizione offerta.

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L’intervento del curatore Gabriele Simongini                                              Giovannu Paolo II^. Il vero nel falso. 2005. Acrilico su tela

Un valido apporto alla comprensione delle opere è offerto dal catalogo pubblicato da Silvana Editoriale con apporti, oltre quello del curatore Gabriele Simongini, del Prof. Emmanuele F.M. Emanuele,  di Claudio Crescentini, Paola Di Gianmaria, Ida Mitrano e un’intervista all’artista realizzata da Marco Bussagli insieme alla riproduzione, molte in tavole a colori, di tutte le opere esposte e una selezione di scritti commentati da Tiziana Caroselli – pag.255 costo €.28,00 in mostra €.24,00. Un evento culturale questo che va oltre la solita mostra d’arte e che, come si usa dire in tante occasioni per sottolinearne l’eccezionalità, “vale la pena di un viaggio a Roma”.

Roma – Palazzo Cipolla – Via del Corso, 320, fino al 27 gennaio 2019 tutti giorni, escluso il lunedi, dalle ore 10,00 alle 20,00. Costo del biglietto d’ingresso intero €.7,00 ridotto €.5,00