Testo e foto di Donatello Urbani

Il centenario della nascita di Alberto Bardi, uomo di cultura a tutto tondo, viene ricordato nella sua città d’adozione, Roma, con una mostra al Casino dei Principi di Villa Torlonia, visibile fino al 31 marzo 2019 dal titolo “Discreto Continuo – Alberto Bardi. Dipinti 1964 – 1984”. E’ questa  la prima grande antologica che la città di Roma dedica al pittore, dopo quella realizzata nel Museo di Roma in Palazzo Braschi nel 1985, l’anno seguente alla sua scomparsa. In mostra oltre settanta opere, tra le più rappresentative della lunga attività dell’artista, che iniziò ad avvicinarsi alla pittura sin da giovane, affiancando la carriera di pittore alla sua attività politica e di uomo di cultura.

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Per comprendere a fondo le opere di questo artista è necessario partire dalla sua vicenda politica che lo vide figura di primo piano nella guerra di liberazione dal nazifascismo. Ci dicono i suoi cronisti: “L’8 settembre del 1943 Bardi si unì alle prime formazioni partigiane, assumendo il comando dell’8^  brigata Garibaldi, con il nome di “Falco”. In seguito, prese il comando della 28^ Brigata GAP “Mario Gordini”, con cui nel dicembre del ’44 guidò la liberazione di Ravenna, al fianco di Bulow, nome di battaglia di Arrigo Boldrini. Alla fine della guerra, si riavvicinò alla sua prima grande passione, la pittura, frequentando lo studio di Teodoro Orselli e iniziando la collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Ravenna, di cui divenne uno degli insegnanti. Ben presto fu trasferito a Terni, Faenza e infine a Venezia, dove entrò in contatto con l’ambiente artistico della città, frequentando, tra gli altri, Emilio Vedova, Armando Pizzinato e Giuseppe Santomaso. Nel 1961 si trasferì stabilmente a Roma e iniziò a frequentare la Casa della Cultura di cui, a partire dal 1967, divenne Direttore, mantenendo questo incarico fino alla morte, il 29 luglio 1984. Sotto la sua guida, la Casa della Cultura fu un grande centro di riferimento del dibattito intellettuale internazionale, grazie al quale Bardi entrò in contatto con le tendenze artistiche della Capitale, incontrando personaggi come Gastone Novelli, Giulio Turcato e soprattutto Achille Perilli e il critico d’arte Nello Ponente”.

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Partendo proprio da queste note biografiche inizia il percorso espositivo di questa mostra allestita al Casino dei Principi di Villa Torlonia. I primi anni sessanta in cui Bardi muove i primi passi, sono anni di grande interesse artistico in Italia e fedele a  queste tendenze, dopo le prime esperienze figurative, la sua ricerca si pone, come scrivono i curatori: “A metà degli anni Settanta, Bardi passò a una pittura più gestuale, in cui le figure si scompongono e le pennellate si fanno più rapide e aggressive, per passare poi, verso la fine del decennio, a un ulteriore cambiamento in senso strutturalista; una pittura astratto-geometrica, basata sulla proiezione di forme essenziali e di colori riportati alla loro funzione primaria, entrando in una nuova fase, considerata dalla critica la più interessante e affascinante, ossia quella delle textures ottenute con un procedimento innovativo, attraverso un sistema di matrici castellate”.

davPreziosa in proposito è la ricostruzione del suo atelier che offre un prezioso contributo alla lettura delle opere che vi erano prodotte alla stregua di quanto offrono, esposti per la prima volta, alcuni dipinti su fogli di giornale (soprattutto L’Espresso), realizzati da Bardi nella seconda metà degli anni ’60. Sono pennellate rapide, di getto, nel tentativo di sintetizzare colori, gesto e istinto creativo. Chiude la mostra un’ampia documentazione fotografica, relativa agli anni in cui l’artista ricoprì il ruolo di Direttore della Casa della Cultura di Roma.Il catalogo della mostra, curato da Claudia Terenzi, è pubblicato dalla casa editrice 900 Libri con l’art direction di Riccardo Pieroni.

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Roma Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, via Nomentana 70, Roma, fino al 31 marzo 2019 con orario da martedì a domenica ore 9.00-19.00.  Biglietto d’ingresso al Casino Nobile e Mostra presso il Casino dei Principi € 8,00 biglietto intero per i residenti a Roma; € 7,00 biglietto ridotto per i residenti a Roma; € 9,00 biglietto intero per i non residenti a Roma; € 8,00 biglietto ridotto per i non residenti a Roma. Biglietto unico integrato Casina delle Civette, Casino Nobile e Mostra presso il Casino dei Principi € 10,00 biglietto “integrato” intero per i residenti a Roma; € 8,00 biglietto “integrato” ridotto per i residenti a Roma; € 11,00 biglietto “integrato” intero per i non residenti a Roma; € 9,00 biglietto “integrato” ridotto per i non residenti a Roma. Ingresso con biglietto gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Ingresso gratuito per i possessori della MIC Card.Info Mostra 060608 www.museivillatorlonia.it; www.museiincomune.it