Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La dolce vita nell’antica Roma. Vita Dulcis-Paura e Desiderio nell’Impero Romano- altro non è, come scrivono i curatori, “che una latinizzazione –  della prima parte del titolo n.d.r. – del celebre film di Federico Fellini La dolce vita”. Il percorso espositivo pensato, sempre nelle parole dei curatori: “introduce e riassume l’agilità̀ con cui la mostra intende muoversi tra epoche e contesti differenti e si sviluppa in sette sale tematiche collegate dalla rotonda centrale, che fa da introduzione, e accosta opere e reperti archeologici conservati nelle diverse sedi del Museo Nazionale Romano – capolavori noti e reperti mai esposti al pubblico prima d’ora – a clip cinematografiche di grande successo come Cabiria, primo colossal italiano datato 1914, sceneggiato da Gabriele D’Annunzio, Satyricon di Federico Fellini, Sebastiane di Derek Jarman, Il gladiatore di Ridley Scott. Le opere di Vezzoli, che incorporano elementi d’epoca antica o che all’antico sono ispirate, costituiscono il terzo elemento di questo dialogo”.

dav

Questo interessante progetto inserito in un più vasto programma di collaborazioni fra istituzioni culturali, vuole creare una nuova narrativa sui percorsi culturali, come ha dichiarato Marco Delogu, presidente di Azienda Speciale Palaexpo, presentando opere e reperti dell’arte classica romana in un percorso espositivo privo di quella “freddezza e lontananza caratteristiche di molte esposizioni museali, restituendo al visitatore l’intensità vitale e la passione autentica che questi reperti sanno suscitare, immergendoli in un allestimento concettuale scenografico suggestivo e inaspettato, che li mette in relazione con alcune opere recenti di Vezzoli. Il cinema è il completamento ideale del racconto di Vita Dulcis: tra tutte le arti visive, è stato il mezzo che più di tutti ha utilizzato e celebrato il periodo storico dell’antica Roma, sempre cercando di restituirne la verità, la passione, le storie, le psicologie, le atmosfere e i colori. Questa compresenza di livelli semantici è già particolarmente evidente all’ingresso della mostra, nella grandiosa “rotonda”, dove i visitatori sono accolti da una serie di opere provenienti dal progetto 24Hours Museum, che Francesco Vezzoli ha prodotto nel 2012 in collaborazione con Prada ed esposto – per un solo giorno nello storico Palais d’Iéna a Parigi”.

sdr

Intorno alla Sala Rotonda di Palazzo delle Esposizioni si sviluppano sette sale tematiche, ognuna dedicata a un aspetto peculiare della storia dell’impero romano. La prima sala, intitolata PARA BELLUM, è dedicata al tema della guerra e al culto della potenza del corpo maschile, inteso nella sua duplice accezione di difensore armato e protettore di valori estetico morali.  Alessandro Magno, il Dio Marte e l’Imperatore Domiziano, dialogano fra loro re-interpretando il mito di Achille e Pentesilea.

bst

La seconda sala ANIMULA VAGULA BLANDULA fa proprie le partole dell’Imperatore Adriano nel presentarci il culto di Antinoo come creazione culturale ed estetica della passione amorosa.

dav

La terza sala DUX FEMINA FACTI vuole evidenziare l’importanza della celebrazione della donna, imprescindibile nella cultura romana. La figura femminile verrà qui rappresentata in tutte le sue personificazioni, dalle più aggressive e minacciose (Testa di Medusa) alle più fisiche e passionali, (le Dee, come Venere e Diana), dal ritratto di una Matrona all’installazione di 69 sculture di uteri ex voto.

dav

La quarta sala, intitolata CERTA OMNIBUS è dedicata al culto dei defunti, molto sentito nell’antica Roma, ‘presentandociu circa 50 lapidi funerarie in marmo, provenienti dai depositi delle Terme di Diocleziano.

mde Fellini Satyricon (1969), capolavoro assoluto del cinema mondiale, dà lo spunto centrale al tema della quinta sala, RIDENTEM DICERE VERUM. La celebre sequenza della cena di Trimalcione fa da sfondo a un’installazione di sculture (teste e busti di personaggi storici) apparecchiate come in un banchetto dionisiaco, al cui centro appare una delle opere più riconoscibili e iconiche del Museo Nazionale Romano: l’Ermafrodito dormiente del II sec. d.C.

mde

I temi sviluppati nelle ultime due sale interessano la celebrazione del potere imperiale e la forza distruttiva della sua degenerazione. Una UBI POTENTIA REGNAT ospita una sequenza di ritratti di imperatori romani, mentre l’altra, ultima sala della mostra, MIXTURA DEMENTIAE, è dedicata alla caduta dell’Impero ed espone una serie di preziosi frammenti e reperti che sono di contrappunto alla proiezione di Trailer for a Remake of Gore Vidal’s Caligula (2005).

Roma -. Palazzo delle Esposizioni – Via Nazionale, 194., Mostra “Vita Dulcis” fino al 27 agosto 2023 dal martedi alla domenica dalle ore 10,00 alle 20,00. Informazioni sulle attività didattiche, aperture speciali, costi dei biglietti d’ingresso www.palazzoesposizoni.it  e sulle varie piattaforme social