Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e  Donatello Urbani

La presentazione dell’ultimo nato nell’azienda agricola biologica Marco Carpineti ha coinciso con l’ingresso a pieno titolo nella dirigenza dell’azienda della figlia Isabella. Regola imperativa mai messa in discussione e seguita da sempre in agricoltura è stata “mai privarsi dell’apporto e del lavoro delle donne”.

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I compiti affidati oggi nella conduzione di un azienda agricola all’altra metà del cielo sono in linea con i tempi dove, come tiene a precisare il titolare, Marco Carpineti, primeggiano nuove tecniche gestionali e nuovi percorsi economici che affiancandosi  alle tecniche biologiche e biodinamiche vogliono che tutto sia in perfetto equilibrio ed in sintonia con la natura. Tenendo fermi questi principi la ricerca verso le nuove  frontiere vitivinicole che sono da sempre perseguite dall’azienda agricola Carpineti, sono state illustrate dal titolare, Marco che ha affermato:”Si narra che a Cori fin dall’antichità, si coltivassero due varietà di Greco: il Moro e il Giallo appartenenti alla famiglia del Greco Bianco. Gli acini verdi scuri del Moro e quelli trasparenti del Giallo, vengono raccolti e selezionati nelle prime ore del mattino e macerati a freddo. Solo un 30% fermenterà e si affinerà in barriques di rovere. L’intero processo è testimonianza del perfetto connubio tra tradizione e innovazione”. Certamente un brindisi con il Moro 2017 è quanto di più appropriato per accompagnare l’ingresso nell’azienda agricola familiare di Isabella :”Cin-Cin e ad maiora”.