Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino – press.eurintuni@virgilio.it – e Donatello Urbani – donatello.urbani@gmail.com

Comunque la si voglia vedere ed attribuirgli infiniti valori e significati, il Mondo della Moda – World of Fashion –  come ha battezzato la sua rassegna di modelli, Nino Graziano Luca, resta tutt’ora ancorato saldamente alla definizione che a suo tempo gli attribuì Giulio Carlo Argan: “…si tratta di opere d’arte o di manifatture dell’antico artigianato (il cui livello non è sempre inferiore a quello delle opere d’arte propriamente dette)…”. La XXII edizione di World of Fashion che si è svolta nei magnifici saloni liberty di Palazzo Brancaccio, ha percorso proprio il sentiero dell’antico mestiere dell’artigianato sartoriale con una piccola deviazione verso la “wearable tecnology”, l’abito 4.0 realizzato con materiali di riciclo, già pronto, in un prossimo futuro, ad accogliere sensori led che rilevano dati corporei, dalla pressione sanguigna al rispetto degli orari nelle terapie farmacologiche.

davsdr

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Abito in seta di Leucio  – Abito realizzato in materiale riciclato. Notevoli le fasce bianche realizzate con la tecnica dell’Origami

Seguendo questa linea si sono mossi, nel realizzare i loro capi, gli stilisti James Dimech (Malta), noto per la sua “Wearable Art” fatta di splendidi abiti realizzati principalmente con materiali di riciclo ecosostenibili; e, a chiudere la sfilata, Eva Scala (Repubblica Ceca) che, dopo aver lavorato con Alexander Mc Queen a Londra, ha presentato in anteprima una collezione realizzata con le sete di San Leucio, l’antico opificio fondato nel 1821 da Ferdinando IV di Borbone. Futuro e antica manifattura hanno avuto un ulteriore riscontro nella folta partecipazione di giovani stilisti, ed insieme, non solo in questo evento, hanno caratterizzato l’ultima rassegna di AltaRoma.

sdrdav

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da segnalare, inoltre, in questa XXII edizione del World of Fashion, lo spazio riservato al Progetto M.I.A. (Moda incontro aperto) di Maurizio Passeri ed Ino Mantilla che, in un unico blocco moda, ha presentato le creazioni di tre stilisti provenienti dal Messico, dall’Italia e dalla Colombia. Nel corso dell’evento, come avvenuto nelle precedenti edizioni, sono stati consegnati i World of Fashion Award agli stilisti partecipanti, agli Enti e personalità impegnati nella promozione della moda, dell’arte e di progetti etici. I premi come sempre sono stati realizzati dal Maestro Orafo del Festival di Sanremo Michele Affidato. «Il World of Fashion – ha commentato Nino Graziano Luca – lancia un messaggio di speranza: il dialogo tra le culture è possibile se si usano i linguaggi della moda e più in generale delle arti». “Una filosofia, come rilevato nel corso della serata, confermata sia dal backstage che dalla scena e dalla perfetta interazione tra gli stilisti e l’atmosfera in platea”.