Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La diversità del nostro paese è una delle maggiori ricchezze, non solo per la collocazione geografica del territorio, ma è il risultato di un lungo e intenso lavoro sia scientifico che culturale. I progetti di ricerca presentati da varie e prestigiose università sono il forte legame che ci unisce. Fra le tante istituzioni presenti:

  • Università Cattolica del Sacro Cuore “Tutela e applicazioni tecnologiche per il riconoscimento del vero prodotto IG” relatore Luigi Lucini,
  • Università di Siena “Pratiche commerciali sleali e DOPIGP tra price taker e seller power relatrice Sonia Carmignani,
  • Università Cà Foscari di Venezia “Dinamica evolutiva delle IG e sviluppo economico territoriale il ruolo dei consorzi nella governance”, relatore Vladi Finotto
  • Università di Parma “La sostenibilità nei prodotti a indicazione geografica: definire, misurare, riprodurre e comunicare” relatore Filippo Artini.

Questi sono solo alcuni dei progetti presentati. Per saperne di più consultare il sito www.qualivita.itwww.qualigeo.eu

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Il progetto di comunicazione scientifica internazionale per sostenere l’agroalimentare italiano proposto dalla Fondazione Qualivita in occasione del “Italia Next DOP – 1° Simposio Scientifico filiere DOP IGP”, per diffondere la ricerca scientifica nelle filiere DOP IGP tenuta a Roma, all’Auditorium della Tecnica, il 22 febbraio 2023, chiude con successo. E’ sufficiente leggere i numeri forniti dalla predetta Fondazione che dicono “oltre 800 stakeholder del settore agroalimentare di qualità italiano hanno partecipato alle 6 sessioni scientifiche e alla presentazione dei 90 progetti di ricerca sulle DOP IGP italiane nella Agorà della Ricerca IG e una selezione del grande patrimonio scientifico agroalimentare sulle IG evidenziate da Qualivita che comprende 200 ricerche attive e 18.000 presenze bibliografiche”.  “Il Simposio dimostra come l’Italia, leader in Europa del settore delle DOP IGP, si è messa in moto per prima nell’affrontare le grandi sfide che sono davanti a noi – ha affermato il Presidente del Comitato Scientifico di Qualivita, Paolo De Castro. Grazie allo specifico bagaglio di competenze consolidate degli operatori e alla grande capacità dei Consorzi di tutela di coordinare lo sviluppo, il connubio con il grande patrimonio scientifico agroalimentare nazionale può essere costruito rapidamente e risultare la chiave del successo futuro”.

Le 50 relazioni presentate durante le sessioni scientifiche suddivise in sei diversi panel hanno interessato  gli  aspetti di “Qualità” – “Normativa” – “Governance” – “Sostenibilità” – “Mercati” – “Marketiong”  offrendo un’ampia fotografia del settore e dei suoi possibili sviluppi.

“Siamo di fronte ad un momento di grande evoluzione del sistema agroalimentare italiano che oltre alla sfida della transizione deve affrontare vari attacchi internazionali – ha sottolineato il Direttore Generale della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati. In questo contesto, la ricerca ci ha mostrato oggi una nuova visione della qualità e come le filiere made in Italy dovranno evolversi per rimanere leader sui mercati”. Per sensibilizzare gli attori della ricerca applicata alle filiere DOP IGP e incentivare un dialogo efficace con le aziende del comparto, Fondazione Qualivita, con il patrocinio di Banca MPS nell’ambito del progetto MPS Agroalimentare, ha dato inoltre vita al Premio Ricerca IG – Italia Next DOP. Si tratta di un riconoscimento assegnato da una giuria di 15 esperti al miglior interprete della divulgazione scientifica tra i 90 progetti di Consorzi di tutela, Università e Centri di ricerca fra quelli presenti nell’Agorà della Ricerca IG con l’obiettivo di finanziare ulteriori attività di ricerca. Ad aggiudicarsi il premio di questa prima edizione è stato il progetto LIFE GREEN SHEEP presentato dal Consorzio per la tutela della IGP Agnello di Sardegna e da AGRIS Sardegna che risponde alla parola chiave sostenibilità con l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio della carne e del latte ovino del 12% entro 10 anni. I numerosi contributi di Italia Next DOP si configurano come primo step di una strategia di lungo periodo che aiuti ad affrontare le nuove sfide globali: dai cambiamenti climatici, al nutriscore, dalle etichette di health warning, alle fake news, fino alla crisi energetica e alla concorrenza sleale sui mercati. Un percorso che sarà supportato da Qualivita 2030, la nuova iniziativa delle Fondazione lanciata, sulla scia della strategia Farm to Fork e dell’agenda ONU per lo sviluppo sostenibile per promuovere la conoscenza scientifica sulle Indicazioni Geografiche. Un progetto che prevede la creazione di un moderno sistema d’informazione scientifica da realizzare attraverso una rivista internazionale di divulgazione, nuovi strumenti di comunicazione digitali, un simposio biennale e dei workshop tematici per la formazione.

“Investire nella ricerca vuol dire puntare ad essere sempre più competitivi e sostenibili. In legge di Bilancio abbiamo destinato 225 milioni di euro all’innovazione, che dobbiamo rendere nostra alleata nella valorizzazione della grande tradizione agroalimentare e vitivinicola italiana. Lo spirito di collaborazione, su cui si fonda l’evento di oggi, è fondamentale per condividere proposte e ragionare su un sistema Italia sempre più capace di competere sul piano internazionale e sui grandi mercati, che hanno voglia di made in Italy”, ha affermato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo in conclusione del Simposio.