Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani
La fonte d’ispirazione è sempre il romanzo di Roberto Saviano che attinge a piene mani alla cronaca nera dei nostri giorni e che Sky Atlantic, Catleya e Fandango in collaborazione con Beta Film hanno spettacolarizzato per renderlo accettabile ai propri abbonati. Le novità di rilievo ci sono offerte dalle nuove piazze: prima a Roma e poi in Bulgaria, dove le location, insieme alle riprese, si sono trasferite dopo aver abbandonato le storiche sedi di Secondigliano e delle Vele di Napoli . Che la camorra non fosse solo cosa italiana é cosa arcinota e tutti, solo pochi malpensanti esteri, classificandoci tutti mafiosi o camorristi, hanno frainteso il desiderio di noi italiani di non nascondere la sporcizia della nostra casa sotto il tappeto buono ma vogliamo esporla, anche in forme di spettacolo, nella speranza che una buona presa di coscienza da parte del pubblico faccia terminare il fenomeno malavitoso.
Produttori, attori, registi e scenografi della terza serie di Gomorra, nel corso della conferenza stampa. Foto courtesy di Donatello Urbani.
Ancora più interessante è la notizia confermata nel corso della conferenza stampa che grazie al successo, in particolare all’estero,riscontrato nelle precedenti due puntate questa serie è al centro delle attenzioni dei distributori internazionali tanto che le richieste di acquisto dei diritti pervenute a tutt’oggi coprono per oltre l’80% i costi di produzione. E’ avvenuto pertanto un doppio canale di esportazione: i luoghi delle riprese che si sono globalizzati ed uno altrettanto importante legato a un prodotto “made in Italy” che una volta esportato genera un buon ritorno economico. Acqua passata anche per le polemiche che hanno accompagnato sia il romanzo che i primi due episodi per essere gli sponsor della camorra. Gli intenti dei produttori si pongono obbiettivi contrari da raggiungere.
Gomorra Terza Serie: I principali protagonisti
Significativo in proposito è il personaggio di Ciro di Marzio, interpretato magistralmente da Marco D’Amore, che, nelle sue parole, é presentato come : “… giunto a punto di non ritorno all’indomani della perdita di un figlio per non influire su di lui. Tutto questo ha contribuito a fargli sfiorire una certa bellezza sfrontata, cruenta. E’ un uomo molto più dimesso, stanco, forse desideroso di morire”. In contrapposizione al ruolo di Ciro c’é quello di Gennaro Savastano, Genny nel linguaggio dei vicini, che Salvatore Esposito, suo interprete, ce lo presenta come: …in continua discesa verso gli inferi ora che ha scelto di essere il capo famiglia con il pesante ritorno di un aumento di nemici e una diminuzione delle persone di cui fidarsi”. Importanti sono anche i ruoli giocati dalle donne, significativi quello di Chanel, interpretato da Cristina Donadio, di Patrizia, Cristiana Dell’Anna, e di Azzurra, Ivana Lotito, che deve barcamenarsi fra i classici due galli dello stesso pollaio, il marito Genny ed il padre, Giuseppe Avitabile, interpretato da Gianfranco Gallo. Tutti personaggi che, nelle parole degli sceneggiatori: “Sono come soldati che combattono una guerra senza fine con tanto di alleanze, anche internazionali, in uno scenario sempre più globalizzato”.